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Occupazione illegittima: quali sono i dettagli e i diritti

7 Dicembre 2023

L’occupazione illegittima rappresenta una questione complessa, soprattutto quando il procedimento di esproprio è viziato da irregolarità.

In questo articolo, esploreremo il panorama giuridico che circonda questa delicata situazione, con un focus particolare sulle recenti evoluzioni legislative e le possibilità offerte al proprietario dalla normativa vigente.

Cambiamenti legislativi: dal T.U. Espropri ad oggi

Prima dell’approvazione del Testo Unico Espropri, la giurisprudenza aveva consolidato il concetto di acquisizione irrevocabile al patrimonio pubblico del suolo illegittimamente occupato.

Tuttavia, le cose hanno preso una svolta con l’entrata in vigore dell’art. 43 D.p.r. 327/2001, che ha introdotto la possibilità di atti espropriativi in sanatoria.

Questo scenario è stato successivamente dichiarato costituzionalmente illegittimo dalla sentenza 293/2010, ma una norma simile è stata reintrodotta nel 2011 con l’art. 42 bis.

I Diritti del proprietario secondo l’Art. 42 bis Testo Unico Espropri

In base a quanto previsto dall’art. 42 bis, il proprietario ha il diritto di richiedere la restituzione dei beni occupati illegalmente, con demolizione delle opere e rimissione in pristino dello stato dei luoghi.

Inoltre, è previsto un risarcimento per i danni subiti a causa dell’occupazione illegittima.

Sanatoria dell’abuso da parte dell’ente pubblico

L’ente pubblico ha la possibilità di procedere a una sorta di sanatoria dell’abuso commesso, riconoscendo al proprietario un’indennità di esproprio pari al valore venale del bene al momento dell’emissione del provvedimento sanante.

Tuttavia, dovrà corrispondere un interesse annuo del 5% per ogni anno di illegittima occupazione, oltre a una maggiorazione del 10% a titolo di risarcimento del danno extracontrattuale.

Nessuna prescrizione: Il diritto del proprietario

Data la natura di illecito permanente dell’occupazione illegittima, la giurisprudenza sostiene l’assenza di termini di prescrizione.

Il diritto del proprietario può essere fatto valere anche a distanza di molto tempo, e la pubblica amministrazione non può invocare l’usucapione del bene.

Competenza giurisdizionale: TAR e Tribunale Ordinario

Il Tar sarà competente nei casi di atti espropriativi viziati da illegittimità, mentre il tribunale ordinario sarà chiamato in causa per le occupazioni condotte in assenza di atti espropriativi.

La normativa vigente offre al proprietario strumenti significativi per difendere i propri diritti in caso di occupazione illegittima.

È essenziale comprendere appieno le disposizioni dell’art. 42 bis e monitorare attentamente l’evoluzione della giurisprudenza per garantire una difesa efficace in situazioni complesse come questa.


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A chi rivolgersi e i costi dell'assistenza

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