A.N.P.T.ES. - Associazione Nazionale per la Tutela degli Espropriati.A.N.P.T.ES. Oltre 6.500 espropri trattati in 18 anni di attività. Tel. 340.95.85.515
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QUI L'ESPROPRIATO PUÒ
  1. Avere assistenza GRATUITA cliccando qui COLLOQUIO TELEFONICO GRATUITO
  2. Esaminare l'assistenza a TARIFFE CONCORDATE per iscritto cliccando qui ISTRUZIONI PER TUTELARSI
  3. Consultare nell'INDICE GENERALE le nostre oltre 100 SCHEDE illustrative e le oltre 40.000 PAGINE di testi a difesa degli espropriati
Sezione B.6

Come tutelarsi e i Costi da sostenere in TRE Passi

COSA fare e QUANDO e COME evitare Errori e Spese inutili
Raccomandazioni

Il Diritto dell’Espropriazione è una materia molto complessa e poco conosciuta, la cui applicazione “ingloba” parti importanti di molteplici rami del diritto, ad esempio:

  • Diritto Costituzionale
  • Diritto Amministrativo
  • Diritto Civile
  • Diritto Commerciale
  • Diritto Regionale
  • Diritto Tributario
  • Diritto Processuale
  • Diritto dell’Unione Europea
  • Norme CEDU
  • Norme che disciplinano la Programmazione Finanziaria
  • Norme in tema di Contabilità di Stato e degli Enti Pubblici

ecc…
L’Associazione, tramite i suoi Siti, cerca di illustrare la materia agli espropriati  e di fornire, gratuitamente, documenti da utilizzare.
Si sconsiglia però agli espropriati di utilizzare i testi presenti sui nostri Siti senza il supporto di una persona competente che sappia prima sceglierli e poi coordinarli.

1 – PRIMO PASSO
Conoscere i propri diritti e gli Strumenti da utilizzare

1.A – Conoscere i propri diritti.
Per conoscere i propri diritti tutti i testi dei nostri 5 Siti sono utili, ma consigliamo di esaminare almeno, se non lo avete già fatto, le seguenti Sezioni.

Se l’espropriato non ha un quadro chiaro delle norme, può chiederci spiegazioni giuridiche sui suoi diritti cliccando qui: Colloquio Telefonico Gratuito e scaricare il nostro Vademecum  cliccando qui: Vademecum

1.B – Conoscere gli strumenti che la legge offre all’espropriato per tutelarsi.
Gli strumenti che la legge offre per tutelarsi sono soltanto due:

  1. L’INTERVENTO NEL PROCEDIMENTO
    Illustrato nella Sezione B.3 Tutelarsi e Opporsi – senza contenzioso: il DAP
  2. IL CONTENZIOSO
    Illustrato nella Sezione B.4 Tutelarsi e Opporsi – con il contenzioso: TAR o Corte d’Appello?

Vediamo ora qui di seguito come si svolge la procedura e quando devono essere utilizzati questi strumenti.

2 – SECONDO PASSO
Capire come si svolge la procedura e quando utilizzare gli Strumenti

2.A – SITUAZIONE A
Non è stata ancora offerta l’indennità provvisoria e/o si ha solo notizia di un futuro esproprio.

Se non è stata ancora offerta l’indennità provvisoria – e/o è stato apposto un vincolo preordinato all’esproprio – e/o si ha notizia di un esproprio solo per “sentito dire” – e/o non è stata inviata una notifica (si ricorda che, se gli espropriati sono più di 50, l’Amministrazione non dà  comunicazioni personali) – e/o è stata inviata una notifica.
Cosa fare nella situazione A
Prevenire errori (es. espropri illegittimi) e/o far determinare correttamente l’indennità provvisoria, per non essere costretti a rifiutarla.
Strumento da utilizzare nella situazione A
L’INTERVENTO NEL PROCEDIMENTO  Tutelarsi e Opporsi – senza contenzioso: il DAP

2.B – SITUAZIONE B
È stata offerta l’indennità provvisoria e l’espropriato vuole accettarla.

Cosa fare nella situazione B
In questo caso l’espropriato, prima di accettare, DOVRÀ

  1. Garantirsi al fine di ricevere il pagamento nei tempi stabiliti.
  2. Garantirsi di non dover restituire, in futuro, i soldi incassati.
  3. Garantirsi di non subire detrazioni.

Strumento da utilizzare nella situazione B
Esaminare attentamente nella Sezione A del Sito  la Sezione A.1 Le “Trappole” da evitare  e la Sezione B.5 I Problemi Fiscali
Attenzione: si consiglia di non firmare la modulistica predisposta dall’Amministrazione, ma di redigere UN ATTO  DI ACCETTAZIONE con l’assistenza di un Professionista, come illustrato nelle Sezioni A.1 e B.5 del Sito sopra citate.

2.C – SITUAZIONE C
È stata offerta l’indennità provvisoria, l’espropriato vuole rifiutarla ma incassarla “in acconto” e chiedere una maggiore indennità senza andare in giudizio.
L’espropriato intende rifiutare l’indennità provvisoria (incassandola “in acconto”) , e vuole attendere che venga determinata l’indennità definitiva.

Cosa fare nella situazione C
In questo caso l’espropriato

  1. Incassa “in acconto” l’indennità provvisoria offerta e rifiutata.
  2. Sceglie se far determinare l’Indennità definitiva alla Terna Arbitrale o alla Commissione Provinciale Espropri che entro 90 giorni deve determinare l’Indennità definitiva.

Strumento da utilizzare nella situazione C
L’INTERVENTO NEL PROCEDIMENTO  Tutelarsi e Opporsi – senza contenzioso: il DAP

Nota
Si ricorda che l’espropriato ha diritto di incassare “in acconto” l’indennità provvisoria offerta e rifiutata (in attesa che venga determinata l’indennità definitiva) e che l’indennità definitiva non potrà mai essere inferiore a quella provvisoria incassata in acconto.

 

2.D – SITUAZIONE D
E’ stata offerta l’indennità provvisoria, l’espropriato vuole rifiutarla ma incassarla “in acconto” e chiedere una maggiore indennità andando in  giudizio.

Cosa fare nella situazione D
Se l’espropriato vuole rifiutare l’indennità provvisoria (incassandola “in acconto”)  ma non vuole  attendere che venga determinata l’indennità definitiva dalla Terna Arbitrale o dalla Commissione Provinciale Espropri e, per non perder tempo,  se ci sono le condizioni, vuole instaurare subito un contenzioso, può farlo.
Strumento da utilizzare nella situazione D
Per sapere come rivolgersi ai Giudici si veda la Sezione B.4 Tutelarsi e Opporsi – con il contenzioso: TAR o Corte d’Appello?

Nota
Si ricorda che l’espropriato ha diritto di incassare “in acconto” l’indennità provvisoria offerta e rifiutata (in attesa che l’indennità venga determinata dai Giudici e che l’indennità determinata dai Giudici non potrà mai essere inferiore a quella provvisoria incassata in acconto.

I TEMPI
È essenziale per l’espropriato intervenire (con il DAP) al più presto per “mettere i paletti giuridici” durante il procedimento amministrativo anche al fine di evitare il contenzioso.
Ricordiamo che se l’espropriato non ha un quadro chiaro delle norme può chiederci spiegazioni giuridiche sui suoi diritti cliccando qui: Colloquio Telefonico Gratuito

3 – TERZO PASSO
A chi rivolgersi e i costi da sostenere

3.A – A CHI RIVOLGERSI
È essenziale rivolgersi a un legale che coordini norme Italiane e norme Europee.

Quindi:

> Se non avete  un legale di vostra fiducia che conosce la materia:
potete chiederci di verificare se è disponibile un avvocato aderente all’Associazione.
Potete farlo inviandoci una mail cliccando qui: Colloquio Telefonico Gratuito
NOTA. Si precisa che gli avvocati sono liberi professionisti e non hanno l’obbligo di accettare tutte le richieste di assistenza che pervengono; l’Associazione quindi può verificare la disponibilità, ma non può obbligarsi a segnalare un avvocato; l’espropriato avrà comunque una risposta, positiva o negativa, entro 24 ore dalla richiesta.

> Se avete già un legale di vostra fiducia che conosce la materia:
utilizzate i nostri Siti e il nostro Vademecum per seguire il suo operato (ricordate che principali tutori dei vostri Diritti siete voi stessi) e informatelo che, se vuole, può utilizzare, gratuitamente, la nostra documentazione e, soprattutto, LA NOSTRA BANCA DATI DELLE SENTENZE CEDU IN ITALIANO, uno strumento unico da noi creato ed offerto gratuitamente a tutti gli espropriati.

3B – I COSTI DA SOSTENERE
I costi dipendono dall’accordo che fate legale che vi assiste.

I costi dipendono dall’accordo che fate legale che vi assiste.
Quindi.
> Se siete assistiti da un legale aderente all’Associazione.
Pagherete solo a risultato raggiunto, “con i soldi” dell’Amministrazione.
Non si deve pagare se non si ottiene il risultato stabilito.
È ammesso solo un rimborso spese (ad. es. 1.000 euro per il DAP, 2.000 euro per il contenzioso).
Potete vedere uno schema di accordo a pagina 20 del nostro Vademecum che potete scaricare cliccando qui: Vademecum

> Se non siete assistiti  da un legale aderente all’Associazione.
Concorderete con lui tempi e modi dei pagamenti.

A chi rivolgersi e i costi dell'assistenza

Il Diritto dell'Espropriazione è una materia molto complessa e poco conosciuta, che "ingloba" parti importanti di molteplici rami del diritto. Per tutelarsi è quindi essenziale farsi assistere da un Professionista (con il quale si consiglia di concordare in anticipo i costi da sostenere, come ormai consentito dalle leggi in vigore).

SE L'ESPROPRIATO non ha già un Professionista di fiducia
e vuol richiedere assistenza a un Professionista dell'Associazione
  • La consulenza iniziale, con esame di atti e consigli, è sempre gratuita
  • Un'eventuale successiva assistenza, se richiesta, è da concordare
    1. Con accordo SCRITTO che garantisce l'espropriato
    2. Con pagamento POSTICIPATO (si paga con i soldi che si ottengono dall'Amministrazione)
    3. Col criterio: SE NON OTTIENI NON PAGHI

Se l'espropriato è assistito da un Professionista aderente all’Associazione pagherà solo a risultato raggiunto, "con i soldi" dell’Amministrazione.
Non si deve pagare se non si ottiene il risultato stabilito. Tutto ciò viene pattuito, a garanzia dell'espropriato, sempre con un contratto scritto. E’ ammesso solo il rimborso spese vive: ad. es. 1.000 euro per il DAP (tutelarsi e opporsi senza contenzioso) o 2.000 euro per il contenzioso. Per sapere come funziona cliccate qui Vademecum Gratuito e andate a pag. 20.

SE L'ESPROPRIATO ha già
un Professionista di sua fiducia

Se l'espropriato ha già un Professionista di sua fiducia, può comunicagli che sul nostro sito trova strumenti utili per il suo lavoro.
Per capire come funziona la procedura, quando intervenire e i costi da sostenere, si consiglia agli espropriati di consultare quanto illustrato in questa pagina Come tutelarsi e i Costi da sostenere in TRE Passi.

Nota.
Si precisa che i Professionisti dell'Associazione non acquisiscono incarichi dalle Amministrazioni e si devono dedicare esclusivamente all'assistenza degli espropriati.

Un esempio: il Direttore Scientifico dell’anptes, avv. Rocco Baldassini, si occupa da oltre 30 anni esclusivamente di espropriazione per pubblica utilità.

La data dell'ultimo controllo di validità dei testi è la seguente: 14/10/2025

A.N.P.T.ES.
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