A.N.P.T.ES. Associazione Nazionale per la Tutela degli Espropriati. Oltre 5.000 espropri trattati in 15 anni di attività.
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Sezione B.6

Come tutelarsi e i Costi da sostenere in TRE Passi

COSA fare e QUANDO e COME evitare Errori e Spese inutili
Raccomandazioni

Il Diritto dell’Espropriazione è una materia molto complessa e poco conosciuta, che “ingloba” parti importanti di molteplici rami del diritto, ad esempio:
Diritto dell’Unione Europea e norme CEDU, Diritto Costituzionale, Diritto Civile, Diritto Commerciale, Diritto Amministrativo, Diritto Regionale, Diritto Tributario, Diritto Processuale, Norme che disciplinano la Programmazione Finanziaria, Contabilità di Stato e degli Enti Pubblici ecc…

L’Associazione, tramite i suoi Siti, cerca di illustrare la materia agli espropriati, affinché possano comprendere e controllare ciò che avviene.

Si sconsiglia però agli espropriati di utilizzare i testi presenti sui nostri Siti senza il supporto di una persona competente che sappia prima sceglierli e poi coordinarli.

I testi contenuti nei Siti sono numerosi; per avere un’idea, si consideri che, se fossero stampati, occuperebbero oltre 41.000 pagine.
Si consiglia invece agli espropriati di farsi sempre seguire da un professionista.

1 – PRIMO PASSO
Conoscere i propri diritti e gli Strumenti da utilizzare

Per conoscere i propri diritti
Per conoscere i propri diritti tutti i testi dei nostri 5 Siti sono utili, ma consigliamo di esaminare almeno, se non lo avete già fatto, le seguenti Sezioni.

A.1  Le “Trappole” da evitare
Per conoscere ed evitare i più frequenti errori che commettono gli espropriati.

A.2  La tua indennità – con le norme italiane
Per sapere quali sono i diritti degli espropriati con le norme italiane.

A.3  La tua indennità – con le norme europee

Per sapere quali sono i diritti degli espropriati con le norme europee.

B.5 I Problemi Fiscali

Le “sorprese fiscali”. Per prevenire problemi con gli Enti e/o con l’Agenzia delle Entrate.

Se l’espropriato non ha un quadro chiaro delle norme, può chiederci spiegazioni giuridiche sui suoi diritti cliccando qui: Colloquio Telefonico Gratuito e scaricare il nostro Vademecum

Per conoscere gli strumenti che la legge offre all’espropriato per tutelarsi
Gli strumenti che la legge offre per tutelarsi sono soltanto due:

1 – L’INTERVENTO NEL PROCEDIMENTO
Illustrato nella Sezione B.3 Tutelarsi e Opporsi – senza contenzioso: il DAP

2 – IL CONTENZIOSO

Illustrato nella Sezione B.4 Tutelarsi e Opporsi – con il contenzioso: TAR o Corte d’Appello?

Se l’espropriato non ha un quadro chiaro delle norme, può chiederci spiegazioni giuridiche sui suoi diritti cliccando qui: Colloquio Telefonico Gratuito e scaricare il nostro Vademecum

Vediamo ora qui di seguito come si svolge la procedura e quando devono essere utilizzati questi strumenti.

 

2 – SECONDO PASSO
Capire come si svolge la procedura e quando utilizzare gli Strumenti

SITUAZIONE A
Non è stata ancora offerta l’indennità provvisoria e/o si ha solo notizia di un futuro esproprio.
Se non è stata ancora offerta l’indennità provvisoria
e/o è stato apposto un vincolo preordinato all’esproprio
e/o si ha notizia di un esproprio solo per “sentito dire”
e/o non è stata inviata una notifica (si ricorda che, se gli espropriati sono più di 50, l’Amministrazione non dà comunicazioni personali)
e/o è stata inviata una notifica.
Cosa fare nella situazione A
Prevenire errori (es. espropri illegittimi) e/o far determinare correttamente l’indennità provvisoria (per non essere costretti a rifiutarla).

Strumento da utilizzare nella situazione A
L’INTERVENTO NEL PROCEDIMENTO  Tutelarsi e Opporsi – senza contenzioso: il DAP

SITUAZIONE B
E’ stata offerta l’indennità provvisoria e l’espropriato vuole accettarla
Cosa fare nella situazione B
In questo caso l’espropriato, prima di accettare, DOVRÀ
1 – Garantirsi al fine di ricevere il pagamento nei tempi stabiliti.
2 – Garantirsi di non dover restituire, in futuro, i soldi incassati.
3 – Garantirsi di non subire detrazioni.

Strumento da utilizzare nella situazione B

Leggere attentamente  Le “Trappole” da evitare  e poi FARSI ASSISTERE DA UN PROFESSIONISTA PER L’ATTO  DI ACCETTAZIONE

SITUAZIONE C
E’ stata offerta l’indennità provvisoria, l’espropriato vuole rifiutarla

L’espropriato intende rifiutare l’indennità provvisoria (incassandola “in acconto”) , e vuole attendere che venga determinata l’indennità definitiva.
Cosa fare nella situazione C
In questo caso l’espropriato
1 Incassa “in acconto” l’indennità provvisoria offerta e rifiutata.
2 Sceglie se far determinare l’Indennità definitiva alla terna arbitrale o alla Commissione Provinciale Espropri che entro 90 giorni deve determinare l’Indennità definitiva.
Strumento da utilizzare nella situazione C
L’INTERVENTO NEL PROCEDIMENTO  Tutelarsi e Opporsi – senza contenzioso: il DAP

Nota
Si ricorda che l’espropriato ha diritto di incassare “in acconto” l’indennità provvisoria offerta e rifiutata (in attesa che venga determinata l’indennità definitiva).
L’indennità definitiva non potrà mai essere inferiore a quella provvisoria.

OPZIONE IMPORTANTE PER LA SITUAZIONE C

Se l’espropriato vuole rifiutare l’indennità provvisoria (incassandola “in acconto”)  ma non vuole  attendere che venga determinata l’indennità definitiva e, per non perder tempo,  se ci sono le condizioni, vuole instaurare subito un contenzioso, può farlo.

Per sapere come rivolgersi ai Giudici si veda la Sezione B.4 Tutelarsi e Opporsi – con il contenzioso: TAR o Corte d’Appello?

RIEPILOGANDO
L’Amministrazione determina solo L’INDENNITÀ PROVVISORIA (che di solito, se l’espropriato non interviene prima, è di importo non soddisfacente e spesso “ridicolo”).
Se l’espropriato non ritiene soddisfacente l’indennità provvisoria, si determina l’INDENNITA’ DEFINITIVA che, per legge, deve essere determinata entro 90 giorni da un organo indipendente: dalla Commissione Provinciale Espropri (o, ad esclusiva scelta dell’espropriato, da un collegio di tecnici, spesso denominato terna arbitrale).
Se neanche l’indennità definitiva determinata dall’organo indipendente è soddisfacente, l’espropriato può rivolgersi ai Giudici avviando un CONTENZIOSO.

Se l’espropriato (per non perder tempo e se ci sono le condizioni)  non vuole attendere che venga determinata l’INDENNITA’ DEFINITIVA, può andare subito in Giudizio con il Contenzioso.

Si ricorda che l’espropriato ha diritto di incassare “in acconto” l’indennità provvisoria offerta e rifiutata (in attesa che venga determinata l’indennità definitiva).
L’indennità definitiva non potrà mai essere inferiore a quella provvisoria.

I TEMPI
E’ essenziale per l’espropriato intervenire (con il DAP) al più presto per “mettere i paletti giuridici” durante il procedimento amministrativo anche al fine di evitare il contenzioso.
Ricordiamo che se l’espropriato non ha un quadro chiaro delle norme può chiederci spiegazioni giuridiche sui suoi diritti cliccando qui: Colloquio Telefonico Gratuito

3 – TERZO PASSO
A chi rivolgersi e i costi da sostenere

A CHI RIVOLGERSI
È essenziale rivolgersi a un legale che coordini norme Italiane e norme Europee.

Quindi:
> Se non avete un legale di vostra fiducia che conosce la materia:
potete chiederci di verificare se è disponibile un avvocato aderente all’Associazione.
Potete farlo inviandoci una mail cliccando qui: Colloquio Telefonico Gratuito
NOTA. Si precisa che gli avvocati sono liberi professionisti e non hanno l’obbligo di accettare tutte le richieste di assistenza che pervengono; l’Associazione quindi può verificare la disponibilità, ma non può obbligarsi a segnalare un avvocato; l’espropriato avrà comunque una risposta, positiva o negativa, entro 24 ore dalla richiesta.

> Se avete un legale di vostra fiducia che conosce la materia:
utilizzate i nostri Siti e il nostro Vademecum per seguire il suo operato (ricordate che principali tutori dei vostri Diritti siete voi stessi) e informatelo che, se vuole, può utilizzare, gratuitamente, la nostra documentazione e, soprattutto, LA NOSTRA BANCA DATI DELLE SENTENZE CEDU IN ITALIANO, uno strumento unico da noi creato ed offerto gratuitamente a tutti gli espropriati.

I COSTI DA SOSTENERE
A seconda di chi vi presta assistenza.

Quindi:
> Se siete assistiti da un legale aderente all’Associazione.
Pagherete solo a risultato raggiunto, “con i soldi” dell’Amministrazione.
Non si deve pagare se non si ottiene il risultato stabilito.
E’ ammesso solo un rimborso spese (ad. es. 1.000 euro per il DAP, 2.000 euro per il contenzioso).
Potete vedere uno schema di accordo a pagina 20 del nostro Vademecum che potete scaricare cliccando qui: Il nostro Vademecum Gratuito

> Se non siete assistiti da un legale aderente all’Associazione.
Concorderete con lui tempi e modi dei pagamenti.

A chi rivolgersi e i costi dell'assistenza

Il Diritto dell'Espropriazione è una materia molto complessa e poco conosciuta, che "ingloba" parti importanti di molteplici rami del diritto. Per tutelarsi è quindi essenziale farsi assistere da un Professionista (con il quale si consiglia di concordare in anticipo i costi da sostenere, come ormai consentito dalle leggi in vigore).


SE L'ESPROPRIATO
ha già un Professionista di sua fiducia
Per capire come funziona la procedura, quando intervenire e i costi da sostenere, si consiglia di consultare la Sezione B.6 - Come tutelarsi e i Costi da sostenere in TRE Passi.

SE L'ESPROPRIATO
vuol richiedere assistenza a un Professionista dell'Associazione
  • La consulenza iniziale, con esame di atti e consigli, è sempre gratuita
           - Per richiederla cliccate qui: Colloquio telefonico gratuito
  • Un'eventuale successiva assistenza, se richiesta, è da concordare
           - Con accordo SCRITTO che garantisce l'espropriato
           - Con pagamento POSTICIPATO (si paga con i soldi che si ottengono dall'Amministrazione)
           - Col criterio: SE NON OTTIENI NON PAGHI

Per maggiori dettagli si veda la pagina 20 del nostro Vademecum gratuito.


La data dell'ultimo controllo di validità dei testi è la seguente: 11/12/2024
La data dell'ultimo controllo di validità dei testi è la seguente: 11/12/2024