– COSA TROVATE QUI –Abbiamo deciso di dedicare uno spazio autonomo ai problemi fiscali (già trattati in altre pagine del Sito) per richiamare l’attenzione degli espropriati su tali problemi e metterne in evidenza l’importanza ed i danni che possono derivare da una loro sottovalutazione.La nostra esperienza ci dice che gli espropriati spesso sottovalutano i problemi fiscali.
E’ un grave errore.
Per vedere le conseguenze leggi con attenzione questa pagina.
I problemi Fiscali possono essere di due tipi.
L’espropriato subisce una detrazione indebita.
Avviene spesso che l’Ente offra ad es, 100 all’espropriato; l’espropriato accetta ben volentieri e comunica la sua accettazione all’Ente (o lascia decorrere il termine per opporsi).
Al momento del pagamento, l’Ente pretende di pagare 80 e non 100, come prima comunicato operando “a sorpresa” una ritenuta fiscale del 20% anche nei casi in cui non è dovuta.
Si consiglia agli espropriati, prima di accettare l’indennità, di accertare puntualmente con l’Amministrazione, quale sarà il trattamento da applicare a quella specifica indennità, per evitare di doversi poi sobbarcare un lungo e costoso contenzioso tributario per il recupero delle somme indebitamente trattenute.
B Secondo tipo, il meno conosciuto (ed il più pericoloso).
Avviene anche spesso che l’espropriato stipuli un atto di vendita del bene in alternativaalla procedura espropriativa, senza porre la dovuta attenzione ai problemi fiscali.
ATTENZIONE
l’Agenzia delle Entrate, dopo qualche anno, bussa alla sua porta.
Ed in questo caso, un eventuale contenzioso fiscale ha scarse probabilità di successo.
Per capire quanto è importante dedicare la dovuta attenzione al problema fiscale guardate la mail di un espropriato (inviata all’ADUC, un’associazione diversa dalla nostra, che si occupa di problemi diversi) per un problema con l’Agenzia delle Entrate. L’espropriato aveva sottoscritto un accordo bonario senza le dovute precauzioni e, purtroppo, ne ha subito le conseguenze; per vedere la mail originale cliccate qui sotto: sosonline.aduc.it/lettera/esproprio+terreno+gravi+conseguenze
COME RICHIEDERLA:
MODALITA’ 1: Se l’espropriato non ha un fiscalista che lo assiste
L’Associazione può segnalargli un fiscalista competente nella materia.
MODALITA’ 2: Se l’espropriato ha già un fiscalista che lo assiste
L’Associazione può offrire ai fiscalisti che già assistono l’espropriato l’opportunità di un confronto di idee.
Ciò, ovviamente, se essi sono aperti al confronto; tutti i soggetti che operano con l’Associazione, infatti, sono impegnati al rispetto delle norme deontologiche di correttezza e lealtà che presuppongono, per un loro intervento, il consenso del difensore già incaricato.
COSTI
Per l’assistenza fiscale, l’espropriato potrà concordare il compenso prima di affidare l’incarico; il compenso sarà concordato in base all’importanza del caso ed all’attività da svolgere.
NOTA IMPORTANTE
Si ricorda agli espropriati che le somme liquidate in seguito a condanna della Corte Europea sono esenti da imposta e che l’indennità corrisposta per l’espropriazione di alcune tipologie di aree edificabili non è soggetta a ritenuta; vedasi a tal fine quanto illustrato nella relativa scheda di questo Sito.
A CHI RIVOLGERSI
Si raccomanda agli espropriati di farsi sempre assistere da un consulente, anche quando intendono accettare l’indennità offerta.
Se l’espropriato vuol sapere se uno dei Professionisti aderenti all’Associazione è disposto ad assisterlo, l’espropriato può farne richiesta tramite il Colloquio Telefonico Gratuito
Avrà, anche in caso negativo, una risposta entro 48 ore.
Il Diritto dell'Espropriazione è una materia molto complessa e poco conosciuta, che "ingloba" parti importanti di molteplici rami del diritto. Per tutelarsi è quindi essenziale farsi assistere da un Professionista (con il quale si consiglia di concordare in anticipo i costi da sostenere, come ormai consentito dalle leggi in vigore).
Se l'espropriato è assistito da un Professionista aderente all’Associazione pagherà solo a risultato raggiunto, "con i soldi" dell’Amministrazione.
Non si deve pagare se non si ottiene il risultato stabilito. Tutto ciò viene pattuito, a garanzia dell'espropriato, sempre con un contratto scritto. E’ ammesso solo il rimborso spese vive: ad. es. 1.000 euro per il DAP (tutelarsi e opporsi senza contenzioso) o 2.000 euro per il contenzioso. Per sapere come funziona cliccate qui Vademecum Gratuito e andate a pag. 20.
Se l'espropriato ha già un Professionista di sua fiducia, può comunicagli che sul nostro sito trova strumenti utili per il suo lavoro.
Per capire come funziona la procedura, quando intervenire e i costi da sostenere, si consiglia agli espropriati di consultare quanto illustrato in questa pagina Come tutelarsi e i Costi da sostenere in TRE Passi.
Nota.
Si precisa che i Professionisti dell'Associazione non acquisiscono incarichi dalle Amministrazioni e si devono dedicare esclusivamente all'assistenza degli espropriati.
Un esempio: il Direttore Scientifico dell’anptes, avv. Rocco Baldassini, si occupa da oltre 30 anni esclusivamente di espropriazione per pubblica utilità.
La data dell'ultimo controllo di validità dei testi è la seguente: 14/10/2025