Il decreto di esproprio è il provvedimento conclusivo che comporta il trasferimento della proprietà di un bene dalla sfera privata a quella pubblica. Ma cosa accade concretamente al bene espropriato dopo l’adozione e la trascrizione del decreto? In questo articolo esaminiamo nel dettaglio gli effetti giuridici e materiali. Se hai ricevuto un decreto e desideri chiarimenti, puoi richiedere un colloquio telefonico gratuito con ANPTES.
L’effetto principale del decreto di esproprio è il trasferimento della proprietà del bene. Questo effetto si verifica con la trascrizione dell’atto nei registri immobiliari, che rappresenta il momento formale del passaggio di titolarità.
Dal punto di vista giuridico, il precedente proprietario non è più titolare del bene e non ha più alcun diritto di disporne, né a titolo oneroso né gratuito.
Con il decreto, il proprietario perde non solo la proprietà formale, ma anche ogni diritto reale o personale connesso al bene. In particolare:
Qualsiasi permanenza sul fondo senza autorizzazione può configurare occupazione abusiva.
La perdita del possesso può avvenire in due modi:
Anche se l’accesso fisico al bene è ritardato, la proprietà si considera già trasferita.
Una volta trascritto, il decreto produce anche effetti sul piano urbanistico e catastale:
È compito dell’ente aggiornare la situazione catastale e comunicare la nuova intestazione agli uffici fiscali.
Se il bene espropriato era gravato da contratti in corso (affitti, concessioni, comodati), il decreto ne comporta l’<strong’estinzione automatica, salvo diritto degli interessati a richiedere eventuali indennizzi.
Il proprietario può essere chiamato a liberare il bene entro un termine, rimuovendo beni mobili, impianti, attrezzature o animali eventualmente presenti.
Una volta emesso e trascritto il decreto, gli effetti sono pressoché irreversibili, salvo annullamento giurisdizionale. Se il proprietario non impugna l’atto entro 60 giorni, non potrà più contestarne gli effetti, nemmeno in caso di vizi.
Per questo è fondamentale vigilare sulla regolarità dell’intero procedimento e agire tempestivamente se si rilevano irregolarità.
Se l’amministrazione utilizza il bene in modo difforme rispetto alla destinazione dichiarata, o se danneggia l’immobile prima dell’immissione in possesso, può essere chiamata a risarcire i danni. In alcuni casi, è possibile agire anche per violazione della proporzionalità e del principio di legalità.
Molti cittadini non conoscono i propri diritti dopo l’emissione del decreto. È ancora possibile:
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A.1 Le “trappole” in cui cadono gli espropriati
A.2 La tua indennità – con le norme italiane
A.3 L’indennità di esproprio – con le norme europee
A.5 La tua indennità – con le norme europee
A.6 Le illegittimità della procedura
A.7 Il T.U. Espropri sempre aggiornato
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