Testo Unico espropri: che cos’è e come si articola? Per avere ogni risposta sul tema, ti consigliamo di visitare il sito di A.N.P.T.ES.. l’Associazione Nazionale per la Tutela degli Espropriati, che vanta oltre 5.000 espropri trattati in 14 anni di attività. Qui troverai il T.U. Espropri sempre aggiornato: D.P.R. 2001/327 dall’associazione costantemente aggiornato con le leggi che periodicamente lo modificano.

Testo unico espropriazioni: analizziamolo insieme

Cerchiamo di comprenderlo osservandolo da vicino, comma per comma. Al Titolo I, articolo 1, il T.U. dice:

  1. Il presente testo unico disciplina l’espropriazione, anche a favore di privati, dei beni immobili o di diritti relativi ad immobili per l’esecuzione di opere pubbliche o di pubblica utilita?€.
  2. Si considera opera pubblica o di pubblica utilita? anche la realizzazione degli interventi necessari per l’utilizzazione da parte della collettivita? di beni o di terreni, o di un loro insieme, di cui non e? prevista la materiale modificazione o trasformazione.
  3. Le norme del presente testo unico non possono essere derogate, modificate o abrogate se non per dichiarazione espressa, con specifico riferimento a singole disposizioni.

All’Art. 2, Principio di legalita? dell’azione amministrativa, leggiamo poi:

  1. L’espropriazione dei beni immobili o di diritti relativi ad immobili di cui all’articolo 1 puo? essere disposta nei soli casi previsti dalle leggi e dai regolamenti.
  2. I procedimenti di cui al presente testo unico si ispirano ai principi di economicita?€, di efficacia, di efficienza, di pubblicita? e di semplificazione dell’azione amministrativa.

Proseguendo, l’Art. 3 stabilisce le opportune definizioni:

Ai fini del presente testo unico:

  1. per “espropriato”, si intende il soggetto, pubblico o privato, titolare del diritto espropriato;
  2. per “autorita? espropriante”, si intende, l’autorita? amministrativa titolare del potere di espropriare e che cura il relativo procedimento, ovvero il soggetto privato, al quale sia stato attribuito tale potere, in base ad una norma;
  3. per “beneficiario dell’espropriazione”, si intende il soggetto, pubblico o privato, in cui favore e? emesso il decreto di esproprio;
  4. per “promotore dell’espropriazione”, si intende il soggetto, pubblico o privato, che chiede l’espropriazione.

Tutti gli atti della procedura espropriativa, ivi incluse le comunicazioni ed il decreto di esproprio, sono disposti nei confronti del soggetto che risulti proprietario secondo i registri catastali, salvo che l’autorita? espropriante non abbia tempestiva notizia dell’eventuale diverso proprietario effettivo. Nel caso in cui abbia avuto notizia della pendenza della procedura espropriativa dopo la comunicazione dell’indennita? provvisoria al soggetto che risulti proprietario secondo i registri catastali, il proprietario effettivo puo?€, nei trenta giorni successivi, concordare l’indennita? ai sensi dell’articolo 45, comma 2.

Testo unico esproprio: procedimenti e vincoli

All’art. 8 del Titolo II, Capo I, leggiamo poi: Le fasi del procedimento espropriativo.

Il decreto di esproprio puo? essere emanato qualora:

  1. l’opera da realizzare sia prevista nello strumento urbanistico generale, o in un atto di natura ed efficacia equivalente, e sul bene da espropriare sia stato apposto il vincolo preordinato all’esproprio;
  2. vi sia stata la dichiarazione di pubblica utilita?€;
  3. sia stata determinata, anche se in via provvisoria, l’indennita? di esproprio.

Il Capo II, art. 9, Vincoli derivanti da piani urbanistici, stabilisce un’altra fondamentale serie di principi:

  1. Un bene e? sottoposto al vincolo preordinato all’esproprio quando diventa efficace l’atto di approvazione del piano urbanistico generale, ovvero una sua variante, che prevede la realizzazione di un’opera pubblica o di pubblica utilita?€.
  2. Il vincolo preordinato all’esproprio ha la durata di cinque anni. Entro tale termine, puo? essere emanato il provvedimento che comporta la dichiarazione di pubblica utilita? dell’opera.
  3. Se non e? tempestivamente dichiarata la pubblica utilita? dell’opera, il vincolo preordinato all’esproprio decade e trova applicazione la disciplina dettata dall’articolo 9 del testo unico in materia edilizia approvato con decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380.
  4. Il vincolo preordinato all’esproprio, dopo la sua decadenza, puo? essere motivatamente reiterato, con la rinnovazione dei procedimenti previsti al comma 1, e tenendo conto delle esigenze di soddisfacimento degli standard.
  5. Nel corso dei cinque anni di durata del vincolo preordinato all’esproprio, il consiglio comunale puo? motivatamente disporre o autorizzare che siano realizzate sul bene vincolato opere pubbliche o di pubblica utilita? diverse da quelle originariamente previste nel piano urbanistico generale. In tal caso, se la Regione o l’ente da questa delegato all’approvazione del piano urbanistico generale non manifesta il proprio dissenso entro il termine di novanta giorni, decorrente dalla ricezione della delibera del Consiglio comunale e della relativa completa documentazione, si intende approvata la determinazione del Consiglio comunale, che in una successiva seduta ne dispone l’efficacia.

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