Procedura di esproprio: che cosa fare? Quando farlo e come evitare errori e spese inutili? Ti spiega tutto il sito dell’A.N.P.T.ES., l’Associazione Nazionale per la Tutela degli Espropriati, che vanta oltre 5.000 espropri trattati in 14 anni di attività.
Intanto, qual è l’errore più frequente che commettono gli espropriati? Esso consiste nel non intervenire nel procedimento o di entrare nel merito in modo non adeguato, col risultato di esser poi costretti a farsi una ragione dell’accaduto “ingoiando il rospo” o ad affrontare le spese e i disagi di un contenzioso (se si è ancora in tempo). Accade anche spesso che gli espropriati, quando avviano un contenzioso, facciano delle scelte che fanno perdere tempo e soldi. Ciò avviene perché spesso gli espropriati non conoscono i loro diritti e non sanno come si svolge la procedura. Qui di seguito, quindi, spieghiamo come utilizzare l’Intervento nel Procedimento o il Contenzioso ed illustriamo la procedura con le varie situazioni in cui può trovarsi l’espropriato.
Cerchiamo di identificare insieme i diversi scenari dinanzi a cui ci si può ritrovare in caso di procedura espropriativa.
Se si verifica una delle seguenti situazioni:
In questi casi, è necessario prevenire errori (es. espropri illegittimi) e/o far determinare correttamente l’indennità provvisoria (per non essere costretti a rifiutarla).
Quando invece è stata offerta l’indennità provvisoria nella procedura di esproprio per pubblica utilità, si deve scegliere fra le opzioni A e B.
Situazione A
Se l’espropriato vuole accettare l’indennità provvisoria, in questo caso l’espropriato dovrà badare, prima di accettare:
Situazione B
Se l’espropriato non vuole accettare l’indennità provvisoria, in questo caso l’espropriato:
Ne consegue che l’Amministrazione determina solo l’indennità provvisoria (che di solito, se l’espropriato non interviene prima, è di importo non soddisfacente e spesso “ridicolo”).
Se l’espropriato non ritiene soddisfacente l’indennità provvisoria, si determina l’INDENNITÀ DEFINITIVA che, per legge, deve essere determinata entro 90 giorni da un organo indipendente: dalla Commissione Provinciale Espropri (o, ad esclusiva scelta dell’espropriato, da un collegio di tecnici, spesso denominato terna arbitrale). Se neanche l’indennità definitiva determinata dall’organo indipendente è soddisfacente, l’espropriato può rivolgersi ai Giudici avviando un contenzioso.
In sintesi, se l’espropriato:
Senza contenzioso, lo strumento è l’intervento nella procedura: Tutelarsi e/o Opporsi: il DAP
Se invece l’espropriato è costretto ad andare in giudizio e deve scegliere il Giudice al quale rivolgersi (attenzione alla scelta del Giudice!) lo strumento è il contenzioso.
È essenziale per l’espropriato intervenire (con il DAP) al più presto per “mettere i paletti giuridici” durante il procedimento amministrativo anche al fine di evitare il contenzioso.
Il Diritto dell'Espropriazione è una materia molto complessa e poco conosciuta, che "ingloba" parti importanti di molteplici rami del diritto. Per tutelarsi è quindi essenziale farsi assistere da un Professionista (con il quale si consiglia di concordare in anticipo i costi da sostenere, come ormai consentito dalle leggi in vigore).
Per maggiori dettagli si veda la pagina 20 del nostro Vademecum gratuito.
La data dell'ultimo controllo di validità dei testi è la seguente: 26 Maggio 2024