Indennità esproprio: che cos’è e come si calcola? Come si procede alla determinazione indennità di esproprio? Per avere i necessari chiarimentii sul tema ci aiutano le informazioni diffuse da A.N.P.T.ES., l’Associazione Nazionale per la Tutela degli Espropriati, che ha al suo attivo oltre 5.000 espropri trattati in 14 anni di attività. Diciamo anzitutto che possiamo trovarci dinanzi a differenti scenari, quali quelli relativi a:
Vediamo anzitutto il calcolo indennità esproprio per i fabbricati e aree con costruzione legittimamente edificata.
Se l’espropriato accetta l’INDENNITA’ PROVVISORIA, cosa accade? In questo caso l’espropriato ha diritto solo all’indennità provvisoria (pari al valore di mercato del bene); non potrà più “pentirsi” o tornare indietro. Dovrà quindi badare, prima di accettare, a garantirsi al fine di:
Se l’espropriato non accetta l’INDENNITA’ PROVVISORIA, che cosa succede? In questo caso l’espropriato incassa “in acconto” l’indennità provvisoria (senza alcuna detrazione) e sceglie se far determinare l’Indennità definitiva alla terna arbitrale o alla Commissione Provinciale Espropri, che deve determinarla entro 90 giorni.
L’INDENNITA’ DEFINITIVA è determinata sempre con il valore di mercato del bene.
Se neanche l’indennità definitiva viene correttamente determinata, l’espropriato può agire in giudizio entro 30 giorni dalla notifica dell’indennità definitiva, per chiedere che l’indennità venga determinata dai Giudici.
L’Amministrazione determina dunque solo l’indennità provvisoria che di solito, se l’espropriato non interviene nel procedimento prima che venga determinata (con il DAP), è di importo non soddisfacente e spesso “ridicolo”. Se l’espropriato non ritiene soddisfacente l’indennità provvisoria, si determina l’indennità di espropriazione definitiva che, per legge, deve essere determinata entro 90 giorni da un organo indipendente: dalla Commissione Provinciale Espropri o, ad esclusiva scelta dell’espropriato, da un collegio di tecnici, spesso denominato terna arbitrale. Se l’espropriato non è intervenuto prima, questa è l’ultima possibilità di intervento nel procedimento (con il DAP) offerta all’espropriato.
Se neanche l’indennità definitiva determinata dall’organo indipendente è soddisfacente, l’espropriato può rivolgersi ai Giudici; in questo caso si deve ricorrere al contenzioso al fine di determinare l’indennità giudiziale.
Passiamo al calcolo indennità di esproprio terreni agricoli.
Se l’espropriato accetta l’INDENNITA’ PROVVISORIA, che cosa accade? Bene, in questo caso l’espropriato ha diritto solo all’indennità provvisoria (pari al valore di mercato del bene); non potrà più “pentirsi” o tornare indietro. Dovrà quindi badare, prima di accettare, a garantirsi al fine di:
E se l’espropriato non accetta l’INDENNITA’ PROVVISORIA? In questo caso l’espropriato incassa “in acconto” l’indennità provvisoria (senza alcuna detrazione) e sceglie se far determinare l’Indennità definitiva alla terna arbitrale o alla Commissione Provinciale Espropri, che deve determinarla entro 90 giorni. L’INDENNITA’ DEFINITIVA è determinata sempre con il Valore di mercato del bene.
Se neanche l’indennità definitiva viene correttamente determinata, l’espropriato può agire in giudizio entro 30 giorni dalla notifica dell’indennità definitiva, per chiedere che l’indennità venga determinata dai Giudici.
Ne consegue che l’Amministrazione determina solo l’indennità provvisoria che di solito, se l’espropriato non interviene nel procedimento prima che venga determinata (con il DAP) è di importo non soddisfacente e spesso “ridicolo”.
Se l’espropriato non ritiene soddisfacente l’indennità provvisoria, si determina l’indennità definitiva che, per legge, deve essere determinata entro 90 giorni da un organo indipendente: dalla Commissione Provinciale Espropri o, ad esclusiva scelta dell’espropriato, da un collegio di tecnici, spesso denominato terna arbitrale. Se l’espropriato non è intervenuto prima, questa è l’ultima possibilità di intervento nel procedimento (con il DAP) offerta all’espropriato.
Se neanche l’indennità definitiva determinata dall’organo indipendente è soddisfacente, l’espropriato può rivolgersi ai Giudici; in questo caso si deve ricorrere al contenzioso al fine di determinare l’indennità giudiziale.
Il Diritto dell'Espropriazione è una materia molto complessa e poco conosciuta, che "ingloba" parti importanti di molteplici rami del diritto. Per tutelarsi è quindi essenziale farsi assistere da un Professionista (con il quale si consiglia di concordare in anticipo i costi da sostenere, come ormai consentito dalle leggi in vigore).
Per maggiori dettagli si veda la pagina 20 del nostro Vademecum gratuito.
La data dell'ultimo controllo di validità dei testi è la seguente: 29 Maggio 2024