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Esproprio per il Ponte sullo Stretto di Messina

14 Dicembre 2023

L’Esproprio per il Ponte sullo Stretto di Messina è al centro dell’attenzione, con il Governo che ha recentemente avviato il processo legale.

In questo articolo, esploreremo in dettaglio l’esproprio, le sue implicazioni e gli ultimi aggiornamenti legislativi, fornendo una guida completa per coloro che cercano informazioni chiare e aggiornate su questo argomento rilevante.

Per comprendere appieno l’esproprio, è cruciale contestualizzarlo nel progetto complessivo del Ponte sullo Stretto di Messina.

Esamineremo le ragioni dietro l’esigenza di espropriare terreni e proprietà, nonché l’impatto che avrà sulla regione coinvolta.

Il progetto

Il Ponte sullo Stretto è progettato per essere uno dei ponti sospesi più grandi a livello mondiale. Con una lunghezza prevista di oltre 3,3 chilometri e una maestosa campata principale di circa 3,1 chilometri, questa imponente struttura sarà in grado di agevolare il passaggio di navi di grandi dimensioni, contribuendo così alla fluidità del traffico marittimo.

Il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina rappresenta un’opportunità unica per rafforzare i legami tra la Sicilia e la Calabria, portando con sé una serie di vantaggi significativi.

I sostenitori pongono l’accento sui considerevoli benefici economici e sociali che si prevede verranno generati. Tra questi, la creazione di nuovi posti di lavoro, lo sviluppo delle infrastrutture saranno fondamentali per stimolare la crescita economica e migliorare la qualità della vita della comunità.

Le critiche

Il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina è al centro di diverse critiche e preoccupazioni, spaziando da questioni ambientali a quelle finanziarie e tecniche. Alcuni esprimono dubbi sui costi elevati e suggeriscono alternative più economiche per potenziare la connettività tra la Sicilia e il continente.

Con l’emanazione del decreto-legge 31 marzo 2023, n. 35, successivamente convertito con modifiche dalla legge 26 maggio 2023, n. 58, il governo Meloni ha recentemente riavviato l’iter del progetto.

Tuttavia, al momento manca ancora un adeguato finanziamento, complicando la realizzazione dell’opera e delle infrastrutture correlate, con un costo stimato di 15 miliardi di euro.

Le critiche sollevate pongono l’accento sulla necessità di una gestione oculata del progetto.

Esproprio sul ponte sullo Stretto di Messina

Comuni coinvolti dall’esproprio per il ponte sullo Stretto di Messina sono nello specifico: Reggio di Calabria, Montebello Ionico, Milazzo, Messina, Villa San Giovanni, Pace del Mela, Campo Calabro, San Filippo del Mela, Venetico, Villafranca Tirrena.

Uno dei comuni più interessati è Villa San Giovanni, dove l’incubo espropri incombe.

Gli indennizzi legati alle procedure espropriative del Ponte sullo Stretto saranno determinati e liquidati nel rispetto della normativa di legge, dei termini previsti, delle tutele e dei diritti dei proprietari.

Contrariamente a voci discordanti, la Società ha chiarito di non avere intenzione di differire la liquidazione degli indennizzi, reiterando il rispetto dei vincoli preordinati all’esproprio.

Il Ponte sullo Stretto è destinato a realizzarsi, nonostante le critiche. Il progetto definitivo dimostra la sua fattibilità geologica ed ingegneristica, sfatando presunti impedimenti. Alcuni oppositori si preparano alle indennità di esproprio, evidenziando la complessità della situazione.


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A chi rivolgersi e i costi dell'assistenza

Il Diritto dell'Espropriazione è una materia molto complessa e poco conosciuta, che "ingloba" parti importanti di molteplici rami del diritto. Per tutelarsi è quindi essenziale farsi assistere da un Professionista (con il quale si consiglia di concordare in anticipo i costi da sostenere, come ormai consentito dalle leggi in vigore).

Se l'espropriato ha già un Professionista di sua fiducia, può comunicagli che sul nostro sito trova strumenti utili per il suo lavoro.
Per capire come funziona la procedura, quando intervenire e i costi da sostenere, si consiglia di consultare la Sezione B.6 - Come tutelarsi e i Costi da sostenere in TRE Passi.

  • La consulenza iniziale, con esame di atti e consigli, è sempre gratuita
    - Per richiederla cliccate qui: Colloquio telefonico gratuito
  • Un'eventuale successiva assistenza, se richiesta, è da concordare
    - Con accordo SCRITTO che garantisce l'espropriato
    - Con pagamento POSTICIPATO (si paga con i soldi che si ottengono dall'Amministrazione)
    - Col criterio: SE NON OTTIENI NON PAGHI

Se l'espropriato è assistito da un Professionista aderente all'Associazione pagherà solo a risultato raggiunto, "con i soldi" dell'Amministrazione. Non si deve pagare se non si ottiene il risultato stabilito. Tutto ciò viene pattuito, a garanzia dell'espropriato, con un contratto scritto. è ammesso solo un rimborso spese da concordare: ad. es. 1.000 euro per il DAP (tutelarsi e opporsi senza contenzioso) o 2.000 euro per il contenzioso. Per maggiori dettagli si veda la pagina 20 del nostro Vademecum gratuito.

La data dell'ultimo controllo di validità dei testi è la seguente: 14/09/2024