L’ANAS (Azienda Nazionale Autonoma delle Strade) ha il potere di espropriare beni immobili di soggetti privati per costruire o ampliare strade statali, tangenziali, viadotti, rotatorie, ponti e svincoli. Gli espropri ANAS sono regolati dal D.P.R. 327/2001, come tutti gli espropri per pubblica utilità, ma presentano spesso criticità pratiche rilevanti. Se hai ricevuto una comunicazione da ANAS, puoi richiedere un colloquio telefonico gratuito con ANPTES per sapere se puoi opporti o ottenere una maggiore indennità.
Quando ANAS prevede la realizzazione o l’ampliamento di una strada statale o un’infrastruttura viaria, viene predisposto un progetto tecnico. Una volta approvato, il progetto comporta la dichiarazione di pubblica utilità, primo passaggio obbligatorio per l’avvio del procedimento espropriativo. Da questo momento iniziano a decorrere i termini entro cui devono essere adottati gli atti successivi.
Entro 30 giorni dalla dichiarazione di pubblica utilità, ANAS invia al proprietario l’avviso di avvio del procedimento. Questo documento indica:
ANAS incarica un tecnico estimatore per la determinazione dell’indennità provvisoria, calcolata in base al valore venale del bene. L’indennità viene comunicata al proprietario, che può:
Se non si raggiunge un accordo, ANAS deposita l’importo presso la Cassa Depositi e Prestiti. Questo passaggio è fondamentale perché consente all’ente di adottare il decreto di esproprio anche in assenza di consenso da parte del proprietario.
Il decreto viene redatto dall’ufficio tecnico o dal dirigente responsabile e notificato al proprietario. Deve contenere:
Dopo il decreto, ANAS procede con la redazione del verbale di immissione in possesso. Il bene diventa a tutti gli effetti parte del patrimonio dello Stato, e il precedente proprietario perde ogni diritto sull’immobile.
Il proprietario può contestare l’indennità in sede civile, anche dopo l’emissione del decreto. Può farlo:
Gli espropri da parte di ANAS possono presentare vizi procedurali, tra cui:
È possibile presentare ricorso:
Se l’opera prevista non viene realizzata entro 10 anni, oppure ne viene utilizzata solo una parte, il proprietario può presentare domanda di retrocessione totale o parziale. Questo diritto deve essere esercitato formalmente, entro i termini previsti dalla legge.
Molti cittadini ricevono atti da ANAS senza conoscere i propri diritti. In questi casi è fondamentale agire subito. Se hai ricevuto un avviso di esproprio, una proposta di indennità o un decreto, puoi richiedere un colloquio telefonico gratuito con ANPTES per sapere se puoi impugnare gli atti o ottenere un indennizzo maggiore.
Nota importante
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A.1 Le “trappole” in cui cadono gli espropriati
A.2 La tua indennità – con le norme italiane
A.3 L’indennità di esproprio – con le norme europee
A.5 La tua indennità – con le norme europee
A.6 Le illegittimità della procedura
A.7 Il T.U. Espropri sempre aggiornato
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