Se hai ricevuto una comunicazione che menziona una dichiarazione di pubblica utilità, potresti essere coinvolto in un esproprio. Prima di agire, richiedi un colloquio telefonico gratuito con ANPTES per chiarire la situazione e difendere i tuoi diritti.
La dichiarazione di pubblica utilità è l’atto formale con cui l’amministrazione pubblica riconosce che un’opera da realizzare è necessaria per l’interesse collettivo. È un passaggio fondamentale per avviare la procedura espropriativa, senza il quale l’esproprio sarebbe nullo.
La dichiarazione può essere contenuta:
Serve a rendere legittima l’acquisizione forzata di un bene privato da parte di un ente pubblico. In pratica:
Una dichiarazione di pubblica utilità valida deve contenere:
Se uno di questi elementi manca o è errato, la dichiarazione può essere impugnata.
La dichiarazione è pubblicata all’albo pretorio o sul Bollettino Ufficiale della Regione, e in alcuni casi notificata direttamente ai proprietari interessati. È da questo momento che:
Se la dichiarazione contiene errori o è stata emessa senza le dovute condizioni, puoi:
In entrambi i casi è fondamentale agire nei tempi e allegare una documentazione tecnica adeguata.
Se l’ente non conclude l’esproprio entro 5 anni dalla dichiarazione, quest’ultima decade automaticamente. Da quel momento:
La dichiarazione di pubblica utilità è il pilastro legale su cui si basa ogni esproprio. Contiene gli elementi che legittimano l’intervento dell’ente e segna il punto di partenza per la difesa del proprietario. Contatta ANPTES per analizzarla gratuitamente e capire se è impugnabile o se l’esproprio può essere fermato.