Nel procedimento di espropriazione per pubblica utilità, può accadere che il proprietario non accetti l’indennità offerta o che l’accordo tra le parti non venga raggiunto. In questi casi, la somma viene versata presso la Cassa Depositi e Prestiti (CDP). Questo articolo chiarisce perché avviene questo deposito, cosa comporta e come il proprietario può agire. Per verificare la tua posizione, puoi richiedere un colloquio telefonico gratuito con un legale ANPTES.
La legge prevede che, in assenza di accettazione esplicita dell’indennità da parte del proprietario, l’autorità espropriante possa comunque procedere all’adozione e alla trascrizione del decreto di esproprio, a condizione che l’importo sia depositato presso la Cassa Depositi e Prestiti.
Il deposito garantisce che la somma sia disponibile per il legittimo titolare, pur in mancanza di accordo. È quindi una tutela procedurale per entrambe le parti.
I casi più frequenti in cui si ricorre al deposito sono:
Il deposito consente comunque all’amministrazione di procedere con l’espropriazione e ottenere l’immissione in possesso.
Con il deposito:
Inoltre, il deposito produce effetti anche nel caso in cui il beneficiario sia ancora ignoto, come nei casi di successioni non concluse o di proprietà indivisa.
Il deposito viene eseguito dall’ente espropriante attraverso apposita procedura con la CDP, indicando:
Alla fine dell’operazione, la CDP rilascia un’attestazione utile per la trascrizione del decreto nei pubblici registri.
Il legittimo titolare può chiedere il ritiro della somma depositata presso la Cassa Depositi e Prestiti, allegando:
⚠ Attenzione: il ritiro dell’importo può equivalere all’accettazione dell’indennità, con possibile rinuncia implicita a futuri ricorsi, salvo riserva espressa.
In alcuni casi è possibile accettare l’indennità con riserva di agire in giudizio, ma occorre formulare tale riserva in modo chiaro e documentato.
In alternativa, il proprietario può astenersi dal ritiro e avviare l’azione per la determinazione giudiziale dell’indennità.
Il sistema del deposito presso CDP:
Prima di ritirare la somma presso la CDP, è fondamentale sapere se è ancora possibile impugnare il decreto o chiedere un’indennità maggiore. Per capire come agire, puoi richiedere un colloquio telefonico gratuito con ANPTES e ricevere assistenza qualificata.
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A.1 Le “trappole” in cui cadono gli espropriati
A.2 La tua indennità – con le norme italiane
A.3 L’indennità di esproprio – con le norme europee
A.5 La tua indennità – con le norme europee
A.6 Le illegittimità della procedura
A.7 Il T.U. Espropri sempre aggiornato
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