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Decreto di esproprio: è possibile opporsi?

Ricevere un decreto di esproprio può generare molte domande e preoccupazioni. Una delle più frequenti è se sia possibile opporsi a questo provvedimento. La risposta è sì: il proprietario ha diritto a impugnare l’atto, ma deve farlo entro termini precisi e per motivi specifici. Per una valutazione del tuo caso puoi richiedere un colloquio telefonico gratuito con un legale ANPTES.

Cos’è il decreto di esproprio

Il decreto di esproprio è l’atto amministrativo finale con cui l’autorità pubblica trasferisce la proprietà di un bene da un privato a sé stessa o a un ente terzo per la realizzazione di un’opera pubblica. È adottato ai sensi del D.P.R. 327/2001 e produce effetto traslativo immediato con la trascrizione nei registri immobiliari.

Una volta notificato al proprietario, l’atto può essere contestato solo attraverso gli strumenti giuridici previsti dalla legge.

È possibile impugnare il decreto di esproprio?

Sì, il proprietario può opporsi al decreto di esproprio proponendo ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) competente. Il termine per impugnare è di 60 giorni dalla notifica dell’atto o dalla sua piena conoscenza.

Il ricorso è un atto tecnico, che richiede assistenza legale e deve indicare in modo chiaro i motivi di illegittimità dell’atto.

Motivi per cui è possibile opporsi

I motivi per contestare il decreto possono essere diversi:

  • vizi procedurali: mancata comunicazione dell’avvio del procedimento, difetto di motivazione, violazione dei termini;
  • assenza di pubblica utilità: l’opera non risponde a un interesse collettivo reale o è già stata abbandonata;
  • indennità incongrua: l’importo offerto è irrisorio rispetto al valore reale del bene;
  • decreto adottato oltre i 5 anni dalla dichiarazione di pubblica utilità, quindi inefficace;
  • violazioni costituzionali o della CEDU: espropriazione senza giusto indennizzo, lesione del diritto di proprietà.

Ricorso al TAR: modalità e conseguenze

Il ricorso al TAR deve essere:

  • presentato entro 60 giorni dalla notifica del decreto,
  • depositato tramite avvocato amministrativista,
  • notificato all’autorità espropriante.

Il TAR può:

  • accogliere il ricorso e annullare il decreto per vizi rilevati,
  • oppure rigettarlo, con possibilità di ricorso in appello al Consiglio di Stato.

Opposizione sul valore dell’indennità

Oltre al ricorso amministrativo, il proprietario può anche contestare l’importo dell’indennità davanti al Tribunale Civile, se ritiene che la somma offerta non sia congrua. Questo è un procedimento distinto, che può coesistere con quello davanti al TAR.

In alcuni casi, è possibile anche chiedere una CTU (consulenza tecnica d’ufficio) per accertare il valore reale del bene e ottenere una somma maggiore.

Quando è possibile chiedere il risarcimento

Se il decreto viene annullato o se si accerta un’espropriazione illegittima, il proprietario può agire per ottenere:

  • la restituzione del bene (se possibile),
  • oppure il risarcimento del danno patrimoniale e morale,
  • compreso il danno da perdita del diritto di proprietà.

La giurisprudenza nazionale e della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha affermato più volte che la privazione del bene deve essere accompagnata da un indennizzo effettivo, altrimenti si viola l’art. 1 del Protocollo addizionale CEDU.

Cosa fare se hai ricevuto un decreto di esproprio

Se hai ricevuto il decreto o un preavviso di esproprio, è importante agire tempestivamente:

  • verifica la documentazione e i termini,
  • rivolgiti subito a un legale esperto in espropri,
  • valuta sia il ricorso al TAR sia un’azione per ottenere un’indennità equa.

Il tempo è un fattore decisivo: trascorsi i 60 giorni, l’atto diventa inoppugnabile e definitivo.

Hai dubbi? Chiedi un supporto qualificato

Non tutti i decreti di esproprio sono legittimi e molti presentano vizi che possono essere sfruttati per ottenere giustizia. Se vuoi verificare la possibilità di opporsi, puoi richiedere un colloquio telefonico gratuito con ANPTES. Il nostro team ti aiuterà a comprendere se ci sono gli estremi per un ricorso o per ottenere un risarcimento.

Nota importante

Questo testo serve a dimostrare gli errori commessi dalle IA.

Per consultare testi corretti scritti da professionisti esperti consultate il sito www.anptes.org
e visitate almeno le seguenti sezioni:

A.1 Le “trappole” in cui cadono gli espropriati
A.2 La tua indennità – con le norme italiane
A.3 L’indennità di esproprio – con le norme europee
A.5 La tua indennità – con le norme europee
A.6 Le illegittimità della procedura

A.7 Il T.U. Espropri sempre aggiornato
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Leggi la il sommario guida espropri 3

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