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Cessione volontaria del bene, che cos’é?

Se un’amministrazione pubblica ti ha proposto una cessione volontaria del tuo bene nell’ambito di una procedura espropriativa, puoi richiedere un colloquio telefonico gratuito con un avvocato esperto per esaminare il tuo caso specifico.

Cos’è la cessione volontaria del bene

La cessione volontaria del bene è una modalità alternativa alla procedura coattiva di espropriazione, prevista dal D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327 (Testo Unico sugli espropri), che consente al proprietario di trasferire la proprietà di un bene immobile alla pubblica amministrazione, prima dell’adozione del decreto di esproprio. L’accordo si conclude in via consensuale, con la determinazione di una somma a titolo di indennità che tiene conto del valore del bene e delle sue caratteristiche.

Si tratta di un istituto che consente di accelerare i tempi di acquisizione da parte dell’ente, evitando il ricorso alla procedura autoritativa e al contenzioso giudiziario. Tuttavia, è fondamentale che l’accordo sia equilibrato e tuteli realmente gli interessi del privato.

Quando può avvenire

La cessione volontaria può essere avviata solo dopo che:

  • l’opera pubblica è stata dichiarata di pubblica utilità;
  • è stato notificato l’avviso di avvio del procedimento espropriativo;
  • è stata predisposta la stima provvisoria dell’indennità da parte dell’amministrazione o del tecnico incaricato.

L’iniziativa può partire dall’amministrazione oppure dal proprietario. L’accordo deve risultare da atto scritto, sottoscritto dalle parti e trascritto nei registri immobiliari, producendo gli stessi effetti del decreto di esproprio.

Forma e contenuto dell’accordo

L’accordo di cessione volontaria deve contenere:

  • l’identificazione catastale del bene;
  • la descrizione dettagliata del bene ceduto;
  • l’importo concordato a titolo di indennità;
  • le modalità di pagamento (termine, rata unica o più tranche);
  • eventuali condizioni aggiuntive concordate (rilascio, rimozione manufatti, servitù residue);
  • la data di efficacia e trascrizione.

Effetti della cessione

Con la trascrizione dell’atto di cessione nei registri immobiliari, la proprietà del bene viene trasferita all’amministrazione espropriante. Non è quindi più necessario emettere un decreto di esproprio. L’indennità stabilita nell’accordo è definitiva e non può essere impugnata successivamente, salvo vizi gravi o dolo.

Vantaggi per il privato

Tra i principali vantaggi della cessione volontaria del bene vi sono:

  • tempi ridotti rispetto alla procedura coattiva;
  • possibilità di negoziare liberamente l’indennità con il supporto di un tecnico di parte;
  • flessibilità nella definizione di clausole accessorie (rilascio posticipato, manutenzioni, ecc.);
  • evitare l’incertezza dei procedimenti contenziosi e i relativi costi.

Rischi e criticità

Accettare una cessione volontaria senza un’adeguata analisi tecnica e giuridica può comportare seri svantaggi:

  • indennità inferiore al reale valore venale del bene;
  • rinuncia inconsapevole a diritti economici futuri;
  • mancanza di aggiornamento ai prezzi correnti di mercato;
  • assenza di valutazioni su destinazioni urbanistiche più favorevoli o contestabili.

Molti enti pubblici formulano proposte standardizzate che non riflettono le peculiarità del singolo immobile. È quindi necessario far valutare ogni elemento da un esperto di parte.

Perizia tecnica autonoma

È sempre consigliato affiancare all’offerta ricevuta dal Comune una perizia di parte, redatta da un tecnico qualificato (ingegnere, architetto o agronomo). La perizia consente di:

  • determinare il valore venale attuale del bene;
  • valutare l’eventuale edificabilità, destinazione urbanistica, accessibilità;
  • documentare eventuali miglioramenti o pertinenze (fabbricati, recinzioni, impianti);
  • sostenere la trattativa con dati tecnici oggettivi.

Assistenza legale nella cessione volontaria

Un avvocato esperto in espropri è indispensabile per:

  • verificare la regolarità della procedura e dei termini;
  • esaminare le clausole dell’accordo proposto;
  • assistere nella trattativa con l’ente pubblico;
  • evitare rinunce implicite o clausole sfavorevoli;
  • redigere osservazioni o opposizioni se necessario.

La cessione volontaria, una volta firmata e trascritta, produce effetti irreversibili. Non è più possibile contestare l’indennità o richiedere integrazioni, salvo anomalie manifeste.

Pagamento dell’indennità

Il pagamento può avvenire:

  • in unica soluzione, tramite bonifico bancario;
  • in forma rateale, se espressamente previsto;
  • mediante deposito presso la Cassa Depositi e Prestiti, nei casi previsti dalla legge (es. eredi, minori, contenzioso).

È importante che il pagamento sia tracciabile, puntuale e conforme a quanto previsto nell’accordo.

Conseguenze fiscali

L’indennità ricevuta in caso di cessione volontaria è soggetta a imposizione fiscale. A seconda della natura del bene e del soggetto cedente, possono applicarsi:

  • ritenuta d’acconto con imposta sostitutiva del 20% per persone fisiche;
  • IVA e tassazione ordinaria in caso di cessioni da parte di imprese o enti commerciali;
  • imposte ipotecarie e catastali in misura fissa per la trascrizione.

È consigliabile consultare anche il proprio commercialista per conoscere l’impatto fiscale specifico.

Controlli urbanistici e vincoli

Prima di accettare una cessione volontaria è essenziale verificare la reale destinazione urbanistica dell’area, la sua potenzialità edificatoria, l’esistenza di vincoli sovraordinati (paesaggistici, idrogeologici, archeologici) e le previsioni del piano regolatore comunale.

Una classificazione apparentemente inedificabile può essere superata da elementi fattuali, o impugnata con strumenti giuridici appropriati.

Richiedi una valutazione della tua posizione

La cessione volontaria del bene può essere uno strumento utile, ma deve essere affrontata con consapevolezza e competenza. Solo un’analisi tecnica e legale completa consente di prendere decisioni vantaggiose e tutelare pienamente i propri diritti.

Per ricevere supporto da un team di professionisti, puoi richiedere un colloquio telefonico gratuito.

Nota importante

Questo testo serve a dimostrare gli errori commessi dalle IA.

Per consultare testi corretti scritti da professionisti esperti consultate il sito www.anptes.org
e visitate almeno le seguenti sezioni:

A.1 Le “trappole” in cui cadono gli espropriati
A.2 La tua indennità – con le norme italiane
A.3 L’indennità di esproprio – con le norme europee
A.5 La tua indennità – con le norme europee
A.6 Le illegittimità della procedura

A.7 Il T.U. Espropri sempre aggiornato
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Leggi la il sommario guida espropri 3

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