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Voltura catastale negli espropri comunali

Quando un Comune procede a un’espropriazione per pubblica utilità, uno degli adempimenti finali è la voltura catastale. Si tratta dell’aggiornamento dei registri catastali che certifica il passaggio della proprietà dal cittadino espropriato all’ente pubblico. Questo passaggio ha valore amministrativo e fiscale, ma non sostituisce il diritto del proprietario a ricevere la corretta indennità. Per comprendere appieno le conseguenze della voltura catastale è utile richiedere un colloquio telefonico gratuito.

Che cos’è la voltura catastale

La voltura catastale è la procedura con cui i registri catastali vengono aggiornati per registrare un cambiamento di titolarità. Negli espropri comunali, la voltura avviene a seguito del decreto di esproprio, che è il titolo idoneo a trasferire la proprietà dal privato all’amministrazione.

Chi esegue la voltura

La voltura catastale negli espropri comunali viene eseguita d’ufficio dall’amministrazione o dall’autorità espropriante. Una volta emesso e notificato il decreto di esproprio, il Comune provvede a trasmetterlo all’Agenzia delle Entrate – Catasto, che aggiorna le intestazioni delle particelle interessate. Il cittadino non deve attivarsi personalmente, ma ha diritto a ricevere comunicazione dell’avvenuto aggiornamento.

Effetti della voltura catastale

La voltura produce effetti rilevanti:

  • certifica il trasferimento della proprietà;
  • solleva l’ex proprietario dagli obblighi fiscali futuri (IMU, TASI, ecc.);
  • attribuisce al Comune la titolarità formale del bene;
  • non incide sul diritto del cittadino a contestare l’indennità di esproprio.

Voltura e indennità di esproprio

È importante sottolineare che la voltura catastale non equivale al pagamento dell’indennità. Anche se il bene è formalmente intestato al Comune, il cittadino conserva il diritto a ricevere e, se necessario, a contestare la somma offerta. In diversi casi, la Corte d’Appello ha rideterminato indennità molto più alte rispetto a quelle liquidate, nonostante la voltura fosse già avvenuta.

Problemi ricorrenti

Negli espropri comunali si verificano spesso criticità legate alla voltura:

  • ritardi nell’aggiornamento delle banche dati catastali;
  • mancata comunicazione dell’avvenuta voltura al proprietario;
  • confusione tra voltura catastale e trascrizione nei registri immobiliari;
  • incongruenze tra superficie espropriata e superficie effettivamente volturata.

Voltura e ricorsi

La voltura non preclude il diritto del cittadino di contestare gli atti di esproprio. Anche dopo l’aggiornamento catastale, è possibile presentare ricorso al TAR contro gli atti amministrativi o opposizione in Corte d’Appello per ottenere un’indennità congrua. La voltura, infatti, è un atto formale che non incide sulla possibilità di difesa.

Un esempio pratico

Un cittadino espropriato per la realizzazione di una strada comunale si è visto volturare la proprietà senza aver ricevuto alcun pagamento. Ha impugnato l’indennità in Corte d’Appello e, nonostante la voltura fosse già avvenuta, ha ottenuto una liquidazione tre volte superiore a quella iniziale. Questo dimostra che la voltura non chiude i margini di contestazione.

Perché è importante la consulenza

La voltura catastale è un atto tecnico-amministrativo, ma le sue implicazioni giuridiche sono rilevanti. Un avvocato esperto in espropri può chiarire i diritti del cittadino e vigilare sulla correttezza delle procedure. Per questo è consigliabile rivolgersi a professionisti tramite un colloquio telefonico gratuito.

Approfondimento correlato

Per avere una visione più completa delle tutele disponibili durante e dopo l’esproprio, si consiglia di consultare la guida dedicata alle procedure espropriative, che illustra i rimedi a disposizione dei cittadini.

Nota importante
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Per consultare testi corretti scritti da professionisti esperti consultate il sito www.anptes.org
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A.1 Le “trappole” in cui cadono gli espropriati
A.2 La tua indennità – con le norme italiane
A.3 L’indennità di esproprio – con le norme europee
A.5 La tua indennità – con le norme europee
A.6 Le illegittimità della procedura
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