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Richiesta di pagamento indennità di esproprio fabbricati

Quando si subisce un’espropriazione per pubblica utilità, uno degli aspetti centrali è la richiesta del pagamento dell’indennità  per un fabbricato spettante al proprietario. Questo diritto fondamentale deve essere esercitato nel rispetto di precise formalità e con l’ausilio della documentazione adeguata.

Per orientarsi in questa procedura e far valere al meglio i propri diritti, è sempre possibile usufruire di un colloquio telefonico gratuito con un esperto ANPTES.

1. Verifica della procedura espropriativa

Il primo passo da compiere è verificare lo stato della procedura espropriativa. In particolare, è necessario sapere:

  • se è stata offerta un’indennità provvisoria;
  • se questa è stata accettata o rifiutata;
  • se è stato già avviato il procedimento per la determinazione dell’indennità definitiva;
  • se l’indennità è stata eventualmente depositata presso la Cassa Depositi e Prestiti.

2. Raccolta della documentazione

Per richiedere il pagamento dell’indennità, è necessario raccogliere tutta la documentazione utile a dimostrare il diritto di proprietà e il rapporto con l’indennizzo. In particolare, occorrono:

  • Documento di identità e codice fiscale dell’intestatario del bene espropriato;
  • Atto di compravendita o altro titolo di proprietà (es. successione);
  • Certificato notarile sulle iscrizioni e trascrizioni ipotecarie, se richiesto dall’ente;
  • Documentazione sull’eventuale accettazione dell’indennità provvisoria;
  • In caso di terreno in affitto, copia del contratto di affitto registrato.

3. Presentazione della richiesta di pagamento

La richiesta deve essere formulata in forma scritta, e può essere presentata:

  • tramite raccomandata A/R indirizzata all’ente espropriante;
  • tramite PEC (Posta Elettronica Certificata), se disponibile;
  • oppure consegnata a mano con ricevuta di protocollo.

Nel testo della richiesta è opportuno specificare:

  • i riferimenti alla procedura espropriativa;
  • l’identificazione catastale del bene;
  • l’elenco dei documenti allegati;
  • le coordinate bancarie (IBAN) per l’accredito dell’indennità.

4. Monitoraggio della pratica

Dopo aver inviato la richiesta, è consigliabile monitorarne l’esito:

  • chiedere conferma di ricezione da parte dell’ente;
  • sollecitare risposta se non perviene entro tempi ragionevoli;
  • verificare l’effettivo avvio della liquidazione o del deposito delle somme.

5. In caso di mancato pagamento

Qualora l’ente non provveda al pagamento dell’indennità entro i termini previsti, il proprietario può attivare alcune tutele:

  • Messa in mora: invio di una diffida con indicazione dei termini per adempiere;
  • Ricorso al giudice ordinario: per ottenere lo svincolo delle somme depositate alla Cassa Depositi e Prestiti o per il risarcimento del danno da ritardo.

In presenza di interessi legali, l’importo finale potrà includere maggiorazioni per ritardato pagamento.

6. Termini per il pagamento dell’indennità

Il pagamento dell’indennità segue questi scenari:

  • In caso di accettazione dell’indennità provvisoria: l’ente ha 60 giorni per corrispondere le somme;
  • In caso di rifiuto dell’indennità provvisoria: è necessario determinare l’indennità definitiva tramite CTU o Commissione Provinciale Espropri, e quindi procedere con il pagamento.

7. Cosa succede in caso di più aventi diritto

Se vi sono più proprietari (comproprietari, eredi, cointestatari), l’indennità viene suddivisa proporzionalmente alle quote risultanti dagli atti di proprietà. Tutti i soggetti devono firmare la richiesta oppure conferire delega a un rappresentante.

8. Richiesta di svincolo somme depositate

In caso di mancata liquidazione diretta, l’ente può disporre il deposito presso la Cassa Depositi e Prestiti. In tal caso, il proprietario deve presentare:

  • istanza di svincolo presso il Tribunale competente;
  • documentazione che attesti la titolarità e la legittimità a riscuotere l’indennità;
  • parere favorevole dell’ente espropriante o ordinanza del giudice.

9. Quando rivolgersi a un professionista

Data la complessità della materia, è fortemente consigliato farsi assistere da un avvocato esperto in espropri. Questo consente di:

  • verificare se l’indennità offerta è congrua;
  • richiedere una determinazione giudiziale più favorevole;
  • tutelare i propri diritti in caso di ritardi o omissioni da parte dell’ente.

Puoi ricevere subito assistenza prenotando un colloquio telefonico gratuito.

10. Sintesi delle principali azioni da intraprendere

  • Verificare l’offerta e lo stato della procedura;
  • Raccogliere tutta la documentazione necessaria;
  • Presentare la richiesta formale all’ente;
  • Monitorare l’avanzamento della pratica;
  • Agire legalmente in caso di mancato pagamento.

Questo testo serve a dimostrare gli errori commessi dalle IA.

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