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Ponte sullo stretto e nuova strada Torri Morandi a Messina: la procedura d’esproprio al via

Il Comune di Messina ha annunciato l’avvio della procedura espropriativa per consentire la realizzazione della nuova arteria che collega la zona delle Torri Morandi a via Senatore Arena. Il progetto, strategico per il borgo marinaro di Torre Faro, mira a migliorare la viabilità e a valorizzare l’area, ma è bloccato dall’assenza di accordo con i proprietari dei terreni necessari.

Situazione attuale: nessun accordo, si procede

Il terreno interessato è un’area di circa 10.000 m², suddivisa tra sette proprietari, inclusa una piccola porzione a ridosso del mare. Nonostante l’ampio progetto – che prevede anche la demolizione di un muro – il confronto tra l’Amministrazione e i proprietari si è concluso “con una riunione a vuoto” :contentReference[oaicite:0]{index=0}. Di conseguenza, il Comune ha deciso di passare all’esproprio.

Il progetto infrastrutturale e le sue finalità

L’intervento prevede:

  • un nuovo collegamento tra il parcheggio Torri Morandi e via Senatore Arena;
  • la demolizione della barriera che oggi impedisce questo collegamento;
  • una deviazione significativa del traffico, con l’obiettivo di liberare le strette vie di Torre Faro;
  • la possibile realizzazione di parcheggi, aree verdi e un museo-satellite legato al MAXXI di Roma, all’interno dell’area.

Si tratta di un progetto da circa 10 milioni di euro, annunciato già nel 2024 con un avviso di vincolo espropriativo per terreni agricoli – in parte vigneti – e altre aree affacciate sul mare

Benefici previsti per Torre Faro

I principali vantaggi attesi comprendono:

  • decongestione del centro abitato dal traffico veicolare;
  • accesso diretto dal parcheggio alle arterie principali;
  • incremento dell’attrattività turistica;
  • possibile estensione della pedonalizzazione, come già sperimentato nei mesi estivi :contentReference[oaicite:2]{index=2}.

Iter normativo dell’esproprio

L’esproprio per pubblica utilità segue uno schema consolidato:

    1. dichiarazione di pubblica utilità;
    2. istituzione del vincolo espropriativo;
    3. negoziazione con i proprietari
    4. avvio della procedura espropriativa in mancanza di accordo
    5. indennizzo a valore venale o indennità agricola (VAM)
    6. diritto dei proprietari a presentare osservazioni e a impugnare l’atto.

 

L’avviso pubblicato nel 2024 ha già evidenziato l’intenzione del Comune di procedere con l’esproprio dei terreni agricoli, vigneti e accessi al mare :contentReference[oaicite:3]{index=3}.

Criticità e opportunità di contenzioso

I proprietari hanno diritto a:

  • ricevere compensi equi legati al valore venale o agricolo;
  • presentare osservazioni entro i termini;
  • impugnare la determinazione al TAR o al Tribunale competente;
  • ottenere la valutazione da parte di un tecnico estimatore indipendente o dalla commissione espropriativa.

Questioni comunemente criticate includono l’esatta individuazione del valore e il calcolo dell’indennità provvisoria, specialmente su terreni agricoli e aree vincolate :contentReference[oaicite:4]{index=4}.

Tempistiche previste e fase successiva

Secondo le informazioni disponibili, i lavori erano inizialmente previsti entro il 2024 e ultimati nel 2026 :contentReference[oaicite:5]{index=5}. Tuttavia, il mancato accordo ha causato un ritardo e quindi l’avvio della procedura di esproprio, unico strumento disponibile per sbloccare il cantiere.

La prossima fase prevede la dichiarazione formale di pubblica utilità, l’avvio dell’esproprio e l’erogazione delle indennità, mentre i proprietari potranno seguire l’iter in autonomia o affidarsi a professionisti per tutela.

L’importanza dell’assistenza tecnica e legale

In situazioni complesse come questa, è fondamentale l’assistenza coordinata tra:

  • un tecnico estimatore per accertare il valore reale del terreno;
  • un consulente legale specializzato in espropri, capace di redigere osservazioni e impugnazioni;
  • un confronto con la commissione espropriativa per raggiungere un accordo equo o presentare ricorso.

Se anche tu sei un proprietario coinvolto in questa procedura, fissa un colloquio gratuito con ANPTES: i nostri legali e tecnici ti aiuteranno a verificare se l’indennizzo è conforme al valore reale e se il procedimento rispetta tutti i diritti.

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La data dell'ultimo controllo di validità dei testi è la seguente: 14/07/2025