Le modalità di pagamento
La normativa (D.P.R. 327/2001) stabilisce due forme principali di pagamento:
- Pagamento diretto al proprietario, di norma mediante bonifico bancario, previo assenso all’indennità proposta;
- Deposito presso la Cassa Depositi e Prestiti, nei casi in cui il proprietario non accetti la somma offerta o vi siano incertezze sui titolari del diritto.
Tempistiche
Il pagamento deve avvenire prima o contestualmente al decreto di esproprio. Il trasferimento della proprietà, infatti, è subordinato alla corresponsione o al deposito dell’indennità, a garanzia del rispetto dell’art. 42 della Costituzione.
Indennità provvisoria e definitiva
Nel corso della procedura, l’amministrazione può notificare una indennità provvisoria, che il proprietario può accettare o contestare. Se accettata, viene pagata in tempi rapidi. In caso di rifiuto, l’indennità viene rideterminata come definitiva e, se non accettata, depositata presso la Cassa Depositi e Prestiti.
Interessi e rivalutazione
Se l’indennità non viene pagata nei termini, il proprietario ha diritto a:
- interessi legali dalla data di occupazione fino al pagamento;
- rivalutazione monetaria per compensare la perdita di valore dovuta all’inflazione;
- eventuale risarcimento del danno in caso di ritardi gravi o omissioni.
Giurisprudenza
La Corte Costituzionale ha ribadito più volte che il pagamento o il deposito dell’indennità è condizione essenziale di legittimità del decreto di esproprio. La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha stabilito che il ristoro deve essere serio e tempestivo, condannando l’Italia per casi di ritardi e indennità insufficienti.
Cosa fare in caso di mancato pagamento
Se l’amministrazione non provvede al pagamento, il proprietario può:
- presentare istanza di sollecito all’ente espropriante;
- ricorrere al giudice ordinario per ottenere la condanna al pagamento;
- richiedere anche interessi e rivalutazione monetaria.
Considerazioni pratiche
Il pagamento nell’espropriazione per pubblica utilità non è un aspetto secondario ma la garanzia che il sacrificio imposto al privato sia compensato in maniera equa. Qualsiasi omissione o ritardo costituisce una violazione grave, che può essere contestata giudizialmente. Per verificare se la procedura sia stata rispettata, è utile richiedere un colloquio telefonico gratuito.
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A.1 Le “trappole” in cui cadono gli espropriati
A.2 La tua indennità – con le norme italiane
A.3 L’indennità di esproprio – con le norme europee
A.5 La tua indennità – con le norme europee
A.6 Le illegittimità della procedura
A.7 Il T.U. Espropri sempre aggiornato
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