Nel contesto delle procedure espropriative, l’imposizione di una fascia di rispetto può determinare una significativa riduzione del valore di una proprietà, anche quando l’espropriazione è solo parziale. Le fasce di rispetto sono porzioni di terreno soggette a vincoli di inedificabilità o a limitazioni d’uso, disposte per ragioni di sicurezza, tutela ambientale o esigenze infrastrutturali (strade, ferrovie, elettrodotti, corsi d’acqua). Quando tali limitazioni derivano da un intervento espropriativo o ne sono strettamente connesse, il proprietario ha diritto a un’indennità specifica per il danno subito. Per sapere se si ha diritto a questo ristoro è possibile richiedere un colloquio telefonico gratuito con un avvocato esperto in espropri.
La fascia di rispetto è un’area di terreno sulla quale la legge impone restrizioni permanenti o temporanee all’utilizzo, spesso vietando nuove costruzioni, ampliamenti o particolari attività. Le motivazioni principali includono:
Quando un’espropriazione parziale comporta l’imposizione di una fascia di rispetto sulla parte residua del bene, il proprietario subisce un duplice pregiudizio:
Questo secondo effetto è riconosciuto come danno indiretto e può essere oggetto di indennizzo.
L’indennità per fascia di rispetto spetta quando il vincolo limita in maniera sostanziale le possibilità di edificare o di utilizzare il terreno secondo la sua destinazione originaria. Anche se la proprietà resta formalmente in capo al titolare, la ridotta fruibilità comporta una perdita patrimoniale economicamente valutabile.
La quantificazione si effettua determinando la differenza tra il valore di mercato del bene prima e dopo l’imposizione della fascia di rispetto. Il perito incaricato valuta:
La Corte di Cassazione ha più volte ribadito che il danno da fascia di rispetto, quando conseguente a un procedimento espropriativo o ad atti ad esso connessi, è indennizzabile come voce autonoma, a condizione che il proprietario provi l’effettiva incidenza economica del vincolo.
Un terreno edificabile subisce un’espropriazione parziale per realizzare una nuova strada provinciale. La parte residua ricade in una fascia di rispetto stradale di 30 metri, che vieta nuove costruzioni. Il valore residuo del terreno cala del 40%: il proprietario ha diritto a un’indennità per tale deprezzamento.
L’installazione di un elettrodotto comporta, oltre all’esproprio della striscia di passaggio dei cavi, una fascia di rispetto che impedisce colture di alto fusto. La ridotta produttività del terreno residuo giustifica un’indennità proporzionata alla perdita di reddito agricolo.
Un colloquio telefonico gratuito permette di valutare la strategia più efficace per ottenere l’indennità spettante.
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A.1 Le “trappole” in cui cadono gli espropriati
A.2 La tua indennità – con le norme italiane
A.3 L’indennità di esproprio – con le norme europee
A.5 La tua indennità – con le norme europee
A.6 Le illegittimità della procedura
A.7 Il T.U. Espropri sempre aggiornato
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