Esproprio per lavori sulla SS 106 Jonica: come tutelarsi
L’esproprio per pubblica utilità è uno strumento previsto dalla legge che consente alla Pubblica Amministrazione di acquisire la proprietà privata di un bene immobile al fine di realizzare opere di interesse collettivo. Quando però questa misura coinvolge direttamente terreni agricoli, case, edifici o attività lungo un tracciato strategico come la SS 106 Jonica, è naturale che emergano dubbi, preoccupazioni e timori.
La prima cosa da sapere è che nessun cittadino deve affrontare questo procedimento da solo. La normativa italiana ed europea prevede numerosi strumenti di tutela a favore del proprietario espropriato, ma è necessario conoscerli e attivarli per tempo. Inoltre puoi richiedere alla nostra associazione un colloquio telefonico gratuito per assisterti
Come difendere i propri diritti
- Analizza attentamente gli atti ricevuti: ogni comunicazione, avviso o decreto dev’essere letto con attenzione. In caso di dubbi, è consigliabile rivolgersi a un legale esperto in espropri.
- Valuta con attenzione l’indennità proposta: spesso l’importo offerto dall’amministrazione non corrisponde al reale valore del bene. È possibile chiedere una rivalutazione o impugnare la stima.
- Attenzione all’accettazione dell’indennità provvisoria: firmare senza approfondire equivale ad accettare in modo definitivo la somma proposta. È meglio sospendere ogni decisione finché non si ha chiara la situazione.
- In caso di esproprio parziale, è possibile richiedere un’integrazione dell’indennità per il deprezzamento della parte residua del terreno o dell’immobile.
- Ricorso al TAR o al giudice ordinario: nei casi più complessi o se l’amministrazione si rifiuta di dialogare, è possibile fare ricorso.
Perché la legge consente l’esproprio
L’articolo 42 della Costituzione Italiana stabilisce che la proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, ma può essere espropriata per motivi di interesse generale e previo pagamento di una giusta indennità.
Nel caso della SS 106, lo Stato ritiene fondamentale ammodernare e potenziare una delle arterie più importanti del Meridione, non solo per agevolare il traffico locale, ma anche per favorire lo sviluppo economico dell’intera regione.
I lavori di ammodernamento sulla SS 106 Jonica e le espropriazioni previste
La Strada Statale 106 “Jonica” è una delle infrastrutture viarie più strategiche del Sud Italia. Collega l’intera fascia jonica calabrese, dalla provincia di Reggio Calabria fino a Taranto. Da anni è oggetto di interventi di ammodernamento e messa in sicurezza, con l’obiettivo di trasformarla in un corridoio veloce e sicuro per persone e merci.
L’opera rientra nei Grandi Progetti ANAS e prevede numerosi tratti da adeguare o realizzare ex novo, molti dei quali con tracciati differenti rispetto all’attuale sede stradale. Questo comporta inevitabilmente l’esproprio di numerosi terreni agricoli, fabbricati e aree private.
Comuni interessati
Tra i principali comuni coinvolti dagli espropri per la SS 106 vi sono:
- Locri
- Bovalino
- Roccella Ionica
- Sibari
- Corigliano-Rossano
- Catanzaro Lido
- Squillace
- Sellia Marina
- Crotone
- Rossano
Ogni lotto prevede studi di impatto ambientale, conferenze di servizi e la pubblicazione degli elenchi dei proprietari coinvolti. I cittadini sono quindi chiamati a controllare costantemente il sito ANAS e gli albi pretori dei comuni per non perdere i termini per eventuali osservazioni o opposizioni.
Tipologie di beni espropriati
Il progetto interessa diverse tipologie di beni:
- Terreni agricoli: spesso attraversati da nuove gallerie, svincoli o rotatorie.
- Abitazioni: in alcuni casi sono previsti abbattimenti di edifici residenziali per allargare la carreggiata o rettificare curve pericolose.
- Attività produttive: alcuni capannoni o aziende si trovano lungo il tracciato e saranno coinvolti nei piani di esproprio.
- Fasce di rispetto: anche le aree limitrofe, pur non essendo espropriate, possono subire vincoli e deprezzamenti.
Le fasi del procedimento
- Dichiarazione di pubblica utilità: atto con cui si dichiara l’opera necessaria e urgente.
- attualmente sono in corso le notifiche del decreto di occupazione d’urgenza ai sensi dell’ 22 bis DPR 327/2001 con la offerta dell’indennità provvisoria (proposta economica formulata in base a tabelle standard o a perizie) e la data di immissione in possesso.
- Accettazione o contestazione: il cittadino può accettare l’indennità o richiedere una stima più
- Eventuale ricorso: se il proprietario ritiene di aver subito un’ingiustizia, può fare opposizione o chiedere un’integrazione.
- Decreto di esproprio
Cosa può fare un cittadino
- Richiedere una consulenza tecnico-legale: per conoscere il reale valore del bene espropriato e verificare la legittimità dell’atto.
- Presentare osservazioni: nei termini previsti, è possibile chiedere modifiche al tracciato o una diversa valutazione.
- Agire in giudizio: se il dialogo con l’amministrazione fallisce.