Finalità dell’esproprio per edilizia
Le principali finalità di questo istituto sono legate alla realizzazione di opere necessarie per la collettività. Tra queste possiamo individuare:
- Edilizia residenziale pubblica, attraverso i Piani di Edilizia Economica e Popolare (PEEP), che hanno lo scopo di garantire abitazioni a costi accessibili.
- Servizi pubblici, come scuole, ospedali, strutture sportive e ricreative.
- Riqualificazione urbanistica, finalizzata a trasformare aree degradate in spazi funzionali per la comunità.
Il procedimento
Il procedimento segue le fasi previste dal D.P.R. 327/2001 (Testo Unico sugli espropri). Dopo l’approvazione di un progetto definitivo di opera pubblica che comporta dichiarazione di pubblica utilità, l’amministrazione procede alla determinazione e al pagamento dell’indennità di esproprio, adottando infine il decreto di esproprio con cui la proprietà si trasferisce alla mano pubblica.
Determinazione dell’indennità
L’indennità viene calcolata sulla base del valore venale del bene espropriato. In particolare:
- per aree edificabili si considera il valore di mercato;
- per aree agricole, il reddito dominicale e i parametri normativi vigenti;
- sono previste maggiorazioni in favore di coltivatori diretti e imprenditori agricoli a titolo principale, nonché nel caso in cui l’immobile costituisca l’abitazione principale dell’espropriato.
Effetti sull’urbanistica e sull’edilizia residenziale
L’esproprio per edilizia consente di realizzare programmi abitativi e infrastrutturali che altrimenti resterebbero preclusi. In particolare, i PEEP hanno avuto un ruolo fondamentale nella storia urbanistica italiana, garantendo l’accesso alla casa a fasce sociali meno abbienti. L’acquisizione coattiva dei suoli ha rappresentato, in questi casi, lo strumento principale per reperire aree a prezzi calmierati e destinarle a edilizia convenzionata.
Tutela dell’espropriato
L’espropriato conserva il diritto di contestare la stima dell’indennità e di richiedere il giusto indennizzo attraverso strumenti amministrativi e giurisdizionali. È importante ricordare che, qualora l’opera non venga realizzata, può sorgere il diritto alla retrocessione del bene, in tutto o in parte.
Esempio pratico
Un Comune approva un piano per la realizzazione di un complesso di edilizia residenziale pubblica. Per attuarlo, vengono espropriate alcune aree edificabili appartenenti a privati. A seguito del decreto di esproprio, la proprietà dei terreni passa al Comune, che li destina alla costruzione degli alloggi. Ai proprietari viene riconosciuta l’indennità di esproprio, determinata secondo i criteri di legge.
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A.1 Le “trappole” in cui cadono gli espropriati
A.2 La tua indennità – con le norme italiane
A.3 L’indennità di esproprio – con le norme europee
A.5 La tua indennità – con le norme europee
A.6 Le illegittimità della procedura
A.7 Il T.U. Espropri sempre aggiornato
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