Se il tuo terreno agricolo è interessato da un procedimento di esproprio, puoi chiarire la tua posizione con un colloquio telefonico gratuito.
1. Quando può avvenire l’esproprio di un terreno agricolo
Il procedimento di esproprio può coinvolgere un terreno agricolo ogni volta che tale fondo sia individuato dal piano urbanistico o dal progetto definitivo di un’opera come indispensabile alla sua realizzazione. I casi più comuni sono:
- realizzazione di nuove arterie stradali o ferroviarie;
- installazione di reti elettriche o metanodotti;
- costruzione di depuratori, impianti idrici, scolmatori;
- infrastrutture scolastiche, sportive o sanitarie in ambito rurale;
- espansione delle aree industriali o produttive mediante Piani Attuativi.
L’amministrazione è tenuta a predisporre un vincolo preordinato all’esproprio tramite apposito piano e successivamente dichiarare la pubblica utilità. Solo in seguito può procedere alla determinazione dell’indennità e al decreto di esproprio.
2. Modalità di determinazione dell’indennità
Il calcolo dell’indennità per l’esproprio di terreni agricoli si basa sull’art. 40 del D.P.R. 327/2001. Esso prevede l’applicazione dei cosiddetti Valori Agricoli Medi (VAM), pubblicati annualmente dalle Commissioni Provinciali Espropri. Il VAM dipende da:
- tipo di coltura (seminativo, frutteto, vigneto, pascolo, ecc.);
- zona agraria di appartenenza del fondo;
- classe di qualità e destinazione produttiva;
- presenza di strutture fisse o serre;
- vicinanza a infrastrutture, centri abitati o aree industriali.
In genere, il valore offerto per ettaro è inferiore al valore di mercato reale, motivo per cui molti proprietari contestano la stima e propongono ricorso. Il VAM può variare, a seconda della provincia e dell’anno, da 1.000 a 10.000 euro per ettaro.
3. Maggiorazioni per coltivatori diretti e IAP
Il Testo Unico prevede una maggiorazione del 25% sull’indennità base per i proprietari che siano anche:
- coltivatori diretti iscritti all’INPS come tali;
- imprenditori agricoli professionali (IAP) con reddito prevalente da attività agricola.
Per ottenere questa maggiorazione, è necessario presentare documentazione specifica (visura INPS, certificato CCIAA, documenti fiscali). In assenza di questi requisiti, l’indennità resta quella prevista dai VAM senza alcun aumento.
4. Servitù e limitazioni sui terreni agricoli
Oltre all’esproprio vero e proprio, i terreni agricoli possono essere assoggettati a:
- servitù coattive di elettrodotto o metanodotto;
- limitazioni all’uso per vincoli ambientali o idrogeologici;
- occupazioni temporanee per cantiere;
- fasce di rispetto che impediscono la coltivazione di determinate specie.
Anche in questi casi è previsto il pagamento di un’indennità commisurata al danno subito e alla perdita di valore del fondo. Il proprietario può chiedere una perizia di parte per documentare i danni indiretti e i limiti permanenti imposti alla coltivazione.
5. Danni aggiuntivi da esproprio agricolo
Nei casi in cui l’esproprio non sia totale, ma incida solo su una porzione del fondo, possono derivare danni aggiuntivi alla parte residua, ad esempio:
- interruzione dell’irrigazione o dei sistemi di scolo;
- impossibilità di accesso con macchine agricole;
- riduzione dell’omogeneità della coltura;
- effetti sull’intero ciclo di rotazione colturale;
- declassamento catastale della porzione rimasta.
Il proprietario ha diritto a un’indennità supplementare per questi danni funzionali, se documentati in sede di osservazioni o opposizione alla stima.
6. Esempi pratici
Esempio 1 – Esproprio totale di fondo seminativo
Un Comune espropria un intero appezzamento di 2 ettari per la realizzazione di un impianto di depurazione. Il fondo è classificato come seminativo. Il VAM della zona è di 6.000 €/ha. Il proprietario è coltivatore diretto e ottiene la maggiorazione del 25%, per un totale di 15.000 euro. Il proprietario accetta l’indennità e firma la cessione volontaria.
Esempio 2 – Esproprio parziale con danno alla parte residua
Una strada provinciale attraversa un fondo di 3 ettari coltivato a vigneto. L’esproprio incide su 0,5 ha, ma taglia in due il fondo rendendo inservibile la parte più lontana. Il VAM è pari a 8.500 €/ha. L’indennità base è calcolata su 4.250 euro. Il proprietario contesta e chiede un risarcimento per la perdita di funzionalità. La Corte d’Appello riconosce un’indennità complessiva di 12.500 euro, comprensiva di danno funzionale.
Esempio 3 – Occupazione temporanea per cantiere
Un tratto di terreno agricolo di 1.500 m² viene occupato per 18 mesi per la costruzione di una rotatoria. Il fondo è coltivato a grano. Il proprietario riceve un’indennità per l’occupazione temporanea pari a 0,40 €/m²/mese, per un totale di 10.800 euro. Alla fine dei lavori, il terreno viene riconsegnato ma necessita di livellamento. Il Comune riconosce ulteriori 2.500 euro per ripristino colturale.
Esempio 4 – Servitù per metanodotto su fondo biologico
Un fondo di 4 ettari coltivato a ortaggi biologici subisce l’imposizione di una servitù permanente per metanodotto. L’area interessata è di 12 metri di larghezza per 300 di lunghezza. Il valore agricolo medio è di 7.200 €/ha. La servitù impedisce la coltivazione in profondità e altera il ciclo agricolo. Una perizia tecnica di parte stima il deprezzamento a 9.800 euro. L’indennità finale, dopo negoziazione, è fissata in 11.000 euro.
Esempio 5 – Contenzioso per VAM errato
Un ente utilizza il VAM del “seminativo semplice” per espropriare un fondo classificato come “frutteto specializzato”. Il proprietario contesta l’errore e presenta una perizia agronomica. Il giudice riconosce che il fondo era destinato a coltura intensiva da oltre dieci anni. Il nuovo VAM è più elevato del 35%. L’indennità viene ricalcolata da 4.900 a 6.615 euro per ettaro.
7. Rischi di esproprio illegittimo nelle aree agricole
Non è raro che vincoli urbanistici preordinati all’esproprio su aree agricole restino in vigore oltre i 5 anni, senza che segua dichiarazione di pubblica utilità. In tali casi il vincolo decade per legge e il proprietario può ottenere la sua cancellazione, con eventuale risarcimento per il blocco dell’attività agricola e della commerciabilità del fondo. È opportuno monitorare la validità dei vincoli imposti e i termini dei procedimenti amministrativi.
Se ritieni che l’indennità proposta sia sottostimata o che l’esproprio non sia legittimo, puoi ottenere assistenza con un colloquio telefonico gratuito.
Nota: Come spiegato nella Sez. D6, le IA commettono errori. Per informazioni corrette visitate il sito anptes.org.