A.N.P.T.ES. - Associazione Nazionale per la Tutela degli Espropriati.A.N.P.T.ES. Oltre 6.500 espropri trattati in 18 anni di attività. Tel. 340.95.85.515
Questo testo serve a dimostrare che non bisogna MAI AFFIDARSI alle IA che possono contenere gravi errori. Per informazioni corrette andate sull'INDICE GENERALE o chiedete un Colloquio telefonico gratuito.
QUI L'ESPROPRIATO PUÒ
  1. Avere assistenza GRATUITA cliccando qui COLLOQUIO TELEFONICO GRATUITO
  2. Esaminare l'assistenza a TARIFFE CONCORDATE per iscritto cliccando qui ISTRUZIONI PER TUTELARSI
  3. Consultare nell'INDICE GENERALE le nostre oltre 100 SCHEDE illustrative e le oltre 40.000 PAGINE di testi a difesa degli espropriati

Espropriazione parziale, che cos’è?

Cos’è l’espropriazione parziale

Nel contesto dell’espropriazione per pubblica utilità, si parla di espropriazione parziale quando viene sottratta solo una parte di un terreno o di un fabbricato, lasciando al proprietario una porzione residua. Questo accade spesso nei casi di costruzione di strade, ferrovie, piste ciclabili o infrastrutture lineari. Nonostante il bene non venga interamente acquisito, l’effetto dell’esproprio può incidere in maniera pesante anche sulla parte non occupata.

Se ti trovi in questa situazione, puoi richiedere un’analisi gratuita della tua posizione grazie al colloquio telefonico offerto da ANPTES.

Come viene calcolata l’indennità in caso di esproprio parziale

Il calcolo dell’indennità in questi casi è più complesso rispetto a un’espropriazione totale. Bisogna infatti valutare non solo il valore della parte espropriata, ma anche l’eventuale deprezzamento della parte residua.

La legge prevede che venga riconosciuto:

  • il valore venale della porzione espropriata
  • un risarcimento per il danno da frazionamento o da declassamento urbanistico del bene residuo

La perizia deve essere molto accurata, poiché spesso la perdita di funzionalità o di accessibilità può incidere più del valore della parte sottratta.

Quando si ha diritto al risarcimento per la parte residua

Il risarcimento per il deprezzamento è dovuto quando l’espropriazione rende la parte restante:

  • non più utilizzabile secondo la destinazione precedente
  • non accessibile da strada pubblica
  • non frazionabile o non commerciabile
  • priva delle caratteristiche necessarie a generare reddito (es. in ambito agricolo)

Questo danno non è automatico: va provato con documentazione tecnica, fotografie, planimetrie e, se necessario, una controperizia.

Espropriazione parziale e perdita di valore urbanistico

Un caso tipico riguarda i terreni edificabili. Se dopo l’esproprio il lotto rimane troppo piccolo per essere edificato o perde accesso alla viabilità pubblica, perde di fatto la sua capacità edificatoria. Anche se urbanisticamente risulta ancora edificabile, nella pratica non lo è più. In questi casi è essenziale chiedere il risarcimento per perdita di valore, poiché il danno non è visibile solo nella superficie espropriata, ma nell’intero lotto.

Posso chiedere l’esproprio totale del mio terreno?

Sì. In alcuni casi, l’espropriato può chiedere che venga espropriato anche il residuo, se dimostra che la parte restante ha perso ogni utilità o valore. Questo è possibile in base all’art. 46 del D.P.R. 327/2001, ma serve un’istanza motivata e la prova tecnica che l’immobile non è più fruibile. L’amministrazione può accogliere o rigettare la richiesta.

Questa strada è percorribile anche nei casi in cui il residuo diventa inedificabile, non più servito da accessi, o totalmente inglobato in aree pubbliche.

Importanza della perizia di parte

La valutazione dell’indennità da esproprio parziale deve includere tutti gli elementi di deprezzamento. Spesso, però, le perizie dell’amministrazione sono generiche o sottostimano l’effetto dell’esproprio sulla parte restante. Una perizia di parte redatta da un tecnico esperto è fondamentale per difendere il proprio diritto a un indennizzo equo.

La perizia può analizzare:

  • la variazione del valore commerciale del bene nel suo complesso
  • la perdita di redditività in caso di attività agricola o artigianale
  • la riduzione di superficie utile e le nuove distanze dai confini

Tutti elementi che il proprietario può far valere anche in un eventuale ricorso giudiziario.

Problemi frequenti nell’esproprio parziale

Chi subisce un esproprio parziale spesso si trova in una situazione poco chiara. Alcuni dei problemi più comuni includono:

  • assenza di indicazioni precise sulla nuova configurazione del terreno
  • mancata valorizzazione delle servitù residue
  • esclusione della perdita di valore per opere rumorose o impattanti

In questi casi è consigliabile documentare subito con fotografie e rilievi tecnici l’effettivo stato dell’area residua, in modo da tutelarsi in fase di valutazione e, se necessario, in giudizio.

L’importanza della documentazione tecnica e fotografica

Per ottenere il giusto risarcimento è determinante raccogliere:

  • rilievi topografici prima e dopo l’esproprio
  • documentazione catastale aggiornata
  • planimetrie urbanistiche
  • documentazione fotografica e descrittiva del danno

Questi elementi permettono di dimostrare in modo oggettivo la differenza di valore e funzionalità del bene prima e dopo l’intervento espropriativo.

Cosa fare se l’indennità è troppo bassa

Se l’amministrazione riconosce un’indennità insufficiente per l’esproprio parziale, il cittadino può:

  • rifiutare la proposta e non firmare nulla
  • richiedere l’intervento di un collegio tecnico ex art. 21 del DPR 327/2001
  • impugnare il decreto di esproprio e fare opposizione alla stima

In questi casi, il ruolo di un’associazione specializzata e di un tecnico esperto può fare la differenza.

Come farsi aiutare

L’espropriazione parziale è spesso sottovalutata dagli espropriati, ma può comportare danni economici importanti. Se sospetti che la tua situazione sia stata trattata in modo superficiale o che il residuo abbia perso valore, puoi farti assistere subito da ANPTES con un colloquio gratuito per valutare la correttezza dell’indennità e capire come agire.

A.N.P.T.ES.
Panoramica privacy

Questo sito web utilizza i cookie per offrirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser e svolgono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito web trovi più interessanti e utili.

La data dell'ultimo controllo di validità dei testi è la seguente: 14/07/2025