L’intervento riguarda il raddoppio della linea ferroviaria tra Rho e Parabiago, con l’aggiunta di un quarto binario a servizio del traffico regionale e metropolitano. L’obiettivo dichiarato è quello di separare il traffico a lunga percorrenza da quello locale, migliorando la puntualità, aumentando la capacità della linea e potenziando l’accessibilità delle stazioni esistenti.
Le opere principali previste comprendono:
– la realizzazione del quarto binario tra Rho e Parabiago;
– il potenziamento delle stazioni di Rho, Vanzago e Parabiago;
– la realizzazione di sottopassi pedonali e carrabili;
– l’adeguamento di viabilità secondarie e opere accessorie.
Ma la portata dell’opera ha impatti ben più significativi sul tessuto urbano: interi fabbricati saranno demoliti, terreni agricoli e residenziali verranno espropriati, attività economiche verranno spostate o cessate.
Il decreto di pubblica utilità ha già prodotto i primi effetti concreti. Centinaia di proprietà private, tra cui appartamenti, capannoni, giardini e terreni agricoli, sono oggetto di esproprio da parte di Rete Ferroviaria Italiana (RFI), soggetto attuatore dell’intervento.
Secondo i dati emersi dai procedimenti espropriativi:
– decine di edifici residenziali saranno abbattuti;
– molte attività produttive subiranno la perdita della sede o dell’accesso commerciale;
– aree verdi e coltivazioni verranno sacrificate alla nuova infrastruttura.
Gli espropri per pubblica utilità sono disciplinati dal Testo Unico sugli espropri (d.P.R. 8 giugno 2001, n. 327), che fissa le regole per l’indennizzo dei beni espropriati. In linea generale, i proprietari hanno diritto a:
– una comunicazione formale dell’avvio del procedimento;
– la possibilità di presentare osservazioni e opposizioni al progetto;
– una stima dell’indennità provvisoria;
– un’indennità definitiva, eventualmente maggiorata in caso di cessione volontaria;
– il diritto al contraddittorio tecnico con la nomina di un tecnico di parte.
Tra le problematiche segnalate dai cittadini colpiti dagli espropri spiccano:
– stime non coerenti con i valori di mercato reali;
– mancanza di trasparenza nella procedura amministrativa;
– valutazioni standardizzate che non tengono conto delle peculiarità di ogni immobile;
– limitata considerazione del danno emergente e del lucro cessante.
Particolarmente penalizzate risultano le famiglie che, pur non vedendo abbattuta la propria casa, subiranno il degrado ambientale e paesaggistico generato dai nuovi binari.
L’espropriazione è uno strumento necessario per realizzare opere pubbliche, ma deve rispettare principi costituzionali fondamentali, tra cui:
– l’equilibrio tra interesse pubblico e tutela della proprietà privata;
– l’equo indennizzo come condizione per la legittimità dell’atto ablativo;
– il principio di buona amministrazione e partecipazione dei cittadini al procedimento.
Chi riceve una comunicazione di esproprio ha diritto a farsi assistere da un professionista di fiducia. È consigliabile:
Il quarto binario Rho-Parabiago rappresenta, sulla carta, un grande passo avanti per la mobilità del territorio lombardo. Tuttavia, ogni infrastruttura ha un impatto sociale che non può essere sottovalutato. È dovere delle istituzioni e delle imprese pubbliche coinvolte garantire trasparenza, equità e ascolto.
Le famiglie, i cittadini e le imprese che subiscono un esproprio non sono un ostacolo al progresso, ma parte integrante del tessuto che l’opera stessa dovrebbe valorizzare. La vera modernizzazione si misura nella capacità di conciliare sviluppo e giustizia sociale, efficienza e rispetto dei diritti fondamentali.