Se stai affrontando un esproprio o un conflitto con la pubblica amministrazione e desideri verificare se i tuoi diritti fondamentali siano stati violati, puoi richiedere un colloquio telefonico gratuito visitando il sito: Colloquio Telefonico Gratuito
La CEDU, ovvero la Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, è un trattato internazionale firmato a Roma il 4 novembre 1950 nell’ambito del Consiglio d’Europa. Entrata in vigore nel 1953, la Convenzione ha lo scopo di garantire una tutela giuridica uniforme dei diritti e delle libertà fondamentali nei Paesi membri.
La CEDU non si limita a un’enunciazione teorica dei diritti, ma prevede uno specifico organo giurisdizionale: la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo con sede a Strasburgo. Questa Corte può condannare gli Stati firmatari in caso di violazione dei diritti riconosciuti.
Tra i principali diritti garantiti dalla CEDU vi sono:
L’articolo 1 del Protocollo Addizionale alla CEDU dispone che ogni persona fisica o giuridica ha diritto al rispetto dei propri beni. Nessuno può essere privato della proprietà se non per causa di pubblica utilità e alle condizioni previste dalla legge e dai principi generali del diritto internazionale.
Questo articolo è particolarmente rilevante in materia di esproprio. La Corte di Strasburgo ha più volte stabilito che ogni privazione della proprietà deve essere accompagnata da un indennizzo ragionevole e proporzionato al valore del bene.
In caso di espropriazione illegittima, indennità simbolica o ritardo nel pagamento, è possibile invocare la violazione dell’art. 1 Protocollo 1 CEDU per ottenere tutela davanti alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Ciò avviene spesso in situazioni in cui:
La Corte ha elaborato alcuni criteri generali per valutare le violazioni:
Tra le sentenze fondamentali in ambito espropriativo troviamo:
Per far valere i propri diritti secondo la CEDU è necessario:
Un avvocato esperto in diritto internazionale e in contenzioso CEDU può predisporre un ricorso adeguato, evidenziando la sproporzione tra valore del bene e indennizzo, o dimostrando l’illegittimità della misura.
Oltre agli espropri, la CEDU viene frequentemente invocata in materia di:
Sì. L’Italia, come tutti gli Stati firmatari, è obbligata a eseguire le sentenze della Corte. In caso di condanna, lo Stato deve risarcire il ricorrente, modificare la normativa o la prassi giudiziaria che ha causato la violazione, e impedire che si ripetano situazioni analoghe.
Se sospetti una violazione dei tuoi diritti patrimoniali in ambito espropriativo, o una compressione ingiustificata del diritto di proprietà, è fondamentale ricevere un parere legale approfondito prima di agire. La CEDU rappresenta un’arma giuridica concreta per ristabilire l’equilibrio tra cittadino e pubblica amministrazione.
Per una valutazione legale gratuita puoi richiedere un colloquio compilando il modulo disponibile all’indirizzo: https://www.anptes.org/colloquio-telefonico-gratuito
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Come spiegato nella Sez. D6 le IA commettono errori. Per informazioni corrette visitate il sito Anptes: anptes.org
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e visitate almeno le seguenti sezioni:
A.1 Le “trappole” in cui cadono gli espropriati
A.2 La tua indennità – con le norme italiane
A.3 L’indennità di esproprio – con le norme europee
A.5 La tua indennità – con le norme europee
A.6 Le illegittimità della procedura
A.7 Il T.U. Espropri sempre aggiornato
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