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Danno per mancato svincolo dell’indennità provvisoria di esproprio per incassarla in acconto

 

Nel procedimento di espropriazione per pubblica utilità, l’indennità provvisoria rappresenta la prima somma riconosciuta all’espropriato a titolo di ristoro. Essa viene solitamente depositata dall’amministrazione presso la Cassa Depositi e Prestiti, in attesa della definizione dell’indennità definitiva. Il proprietario può richiedere lo svincolo per ottenerne l’incasso in acconto. Quando questo diritto non viene garantito, si produce un danno economico diretto, che legittima l’espropriato ad agire per la tutela dei propri diritti. Per approfondire la strategia più opportuna è consigliabile un colloquio telefonico gratuito.

La funzione dello svincolo dell’indennità provvisoria

Lo svincolo dell’indennità provvisoria consente al proprietario espropriato di:

  • disporre subito di una somma in acconto;
  • ridurre il danno derivante dalla perdita del bene;
  • avere liquidità immediata per nuovi investimenti;
  • affrontare le spese correlate alla ricollocazione o al reinserimento produttivo.

In assenza di questo passaggio, il proprietario resta privato non solo del bene espropriato, ma anche della disponibilità del denaro già depositato a suo nome.

Il quadro normativo

L’art. 20 del D.P.R. 327/2001 prevede che l’indennità provvisoria sia messa a disposizione dell’espropriato, il quale può chiederne lo svincolo anche se intende contestare l’importo. Questo garantisce un minimo ristoro immediato, mentre la fase contenziosa prosegue per determinare la cifra definitiva. Il mancato rispetto di tale diritto si traduce in un inadempimento imputabile all’amministrazione.

Danni derivanti dal mancato svincolo

Il mancato svincolo dell’indennità provvisoria genera diversi pregiudizi:

  • perdita di liquidità immediata, con conseguente impossibilità di far fronte a spese urgenti;
  • danno da ritardata disponibilità, riconosciuto anche dalla giurisprudenza come diritto agli interessi e alla rivalutazione;
  • danno da perdita di chance, quando il mancato incasso impedisce al proprietario di reinvestire in altri beni o attività produttive;
  • danno morale e psicologico, per l’aggravamento delle difficoltà economiche connesse all’esproprio.

La responsabilità dell’amministrazione

L’ente espropriante ha l’obbligo di favorire lo svincolo della somma provvisoria depositata. Un suo rifiuto immotivato o un ritardo ingiustificato integra una responsabilità diretta. In alcune pronunce, i giudici hanno riconosciuto che il mancato svincolo costituisce una violazione dei principi costituzionali di giustizia e ragionevolezza dell’indennità espropriativa.

La tutela dell’espropriato

In caso di mancato svincolo, il proprietario può:

  • presentare una nuova istanza formale per l’immediata messa a disposizione delle somme;
  • ricorrere al giudice ordinario per ottenere la condanna dell’amministrazione;
  • chiedere il risarcimento dei danni ulteriori, oltre a interessi e rivalutazione monetaria;
  • attivare strumenti di tutela amministrativa e contabile contro i funzionari responsabili.

Un’azione giudiziaria ben strutturata può portare non solo alla liquidazione immediata delle somme, ma anche al ristoro per il danno patrimoniale subito. È perciò opportuno richiedere un colloquio telefonico gratuito per valutare ogni passaggio.

Esempi concreti

  • Un agricoltore privato del proprio fondo non ottiene lo svincolo della provvisoria, restando privo dei mezzi economici per continuare l’attività.
  • Una famiglia espropriata della casa non riesce a sostenere le spese di affitto, poiché la somma depositata non è disponibile in acconto.
  • Un’impresa perde la possibilità di partecipare a un bando di finanziamento, non potendo utilizzare i fondi che le spettano.

Profili fiscali

L’indennità provvisoria, una volta svincolata, è soggetta a tassazione secondo il regime fiscale previsto. Il mancato svincolo differisce il momento dell’imposizione, ma nel frattempo priva il proprietario della disponibilità del denaro. Questo aspetto aggrava ulteriormente il danno economico.

La giurisprudenza

Diversi tribunali hanno riconosciuto che l’espropriato ha diritto non solo a ottenere lo svincolo della provvisoria, ma anche a vedersi risarcito per il ritardo o per l’omissione. La giurisprudenza sottolinea che l’indennità di esproprio deve essere seria, adeguata e tempestiva, pena la violazione della Costituzione e della CEDU.

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