A.N.P.T.ES. - Associazione Nazionale per la Tutela degli Espropriati.A.N.P.T.ES. Oltre 6.500 espropri trattati in 18 anni di attività. Tel. 340.95.85.515
Questo testo serve a dimostrare che non bisogna MAI AFFIDARSI alle IA che possono contenere gravi errori. Per informazioni corrette andate sull'INDICE GENERALE o chiedete un Colloquio telefonico gratuito.
QUI L'ESPROPRIATO PUÒ
  1. Avere assistenza GRATUITA cliccando qui COLLOQUIO TELEFONICO GRATUITO
  2. Esaminare l'assistenza a TARIFFE CONCORDATE per iscritto cliccando qui ISTRUZIONI PER TUTELARSI
  3. Consultare nell'INDICE GENERALE le nostre oltre 100 SCHEDE illustrative e le oltre 40.000 PAGINE di testi a difesa degli espropriati

Danno da frazionamento nell’esproprio per la Pedemontana

L’espropriazione per pubblica utilità legata alla realizzazione della Pedemontana ha sollevato numerosi problemi applicativi, in particolare in relazione al danno da frazionamento. Questo fenomeno si manifesta quando il fondo, originariamente unitario e funzionale, viene diviso in più porzioni a causa del tracciato dell’infrastruttura, con conseguente perdita di valore delle aree residue. In queste situazioni il proprietario non subisce soltanto la perdita della superficie espropriata, ma anche una diminuzione della redditività e dell’accessibilità delle aree rimaste nella sua disponibilità. Per chi si trova in questa condizione è fondamentale ottenere un colloquio telefonico gratuito con un esperto in materia, così da verificare le possibilità di tutela e i criteri corretti di indennizzo.

Cos’è il danno da frazionamento

Il danno da frazionamento si configura come un pregiudizio economico derivante dal venir meno dell’unitarietà funzionale del fondo. Nella prassi, si presenta quando l’esproprio divide il terreno in due o più parti, rendendole meno accessibili, riducendo le possibilità di sfruttamento agricolo o edilizio e talvolta rendendole completamente inutilizzabili. Questo danno è distinto dall’indennità di esproprio per la porzione effettivamente sottratta e rappresenta una voce aggiuntiva di indennizzo spettante al proprietario.

Il quadro normativo di riferimento

La disciplina del danno da frazionamento trova fondamento nel D.P.R. 327/2001, Testo Unico in materia di espropriazione per pubblica utilità. In particolare, l’art. 33 riconosce la necessità di tenere conto del deprezzamento subito dalla parte residua del bene, con il calcolo dell’indennità complessiva che deve includere anche questa componente. La giurisprudenza, sia di legittimità che amministrativa, ha ribadito che il proprietario deve essere risarcito non solo per ciò che perde in senso stretto, ma anche per la riduzione di valore che colpisce le aree rimaste nella sua proprietà.

Il danno da frazionamento nella Pedemontana

La realizzazione della Superstrada Pedemontana Veneta ha comportato l’esproprio di ampie superfici agricole e industriali, incidendo pesantemente sull’assetto territoriale dei comuni attraversati. In numerosi casi i terreni dei privati sono stati divisi in più porzioni da svincoli, barriere o dal tracciato stesso dell’infrastruttura. Questo ha generato situazioni in cui i lotti residui, pur non espropriati, hanno perso gran parte del loro valore, a causa di accessi più difficoltosi, ridotta contiguità e impossibilità di sfruttamento unitario.

Esempio pratico di danno da frazionamento

Si pensi a un fondo agricolo di 20 ettari, attraversato dal tracciato della Pedemontana. Il proprietario subisce l’esproprio di 5 ettari, ma i 15 ettari rimanenti vengono divisi in tre lotti separati, ciascuno di dimensioni ridotte e con accesso complicato. In questo caso, nonostante la perdita diretta sia di 5 ettari, il valore complessivo dei terreni residui subisce un drastico abbassamento. La legge e la giurisprudenza riconoscono che questo danno deve essere quantificato e indennizzato.

Criteri di calcolo del danno da frazionamento

La valutazione del danno da frazionamento è complessa e richiede perizie tecniche specifiche. Tra i principali criteri considerati troviamo:

  • Perdita di accessibilità: i fondi residui possono risultare privi di collegamenti diretti alla viabilità pubblica.
  • Riduzione della redditività agricola: la divisione del fondo può rendere più costose le operazioni di coltivazione e meno redditizio l’uso agricolo.
  • Limitazioni edilizie: i lotti residui, per dimensioni o conformazione, possono non essere più edificabili.
  • Perdita di valore commerciale: i terreni frammentati hanno meno appetibilità sul mercato immobiliare.

Giurisprudenza sul danno da frazionamento

I tribunali hanno più volte riconosciuto che il danno da frazionamento costituisce una voce autonoma di indennizzo. La Cassazione, in diverse sentenze, ha chiarito che il proprietario ha diritto a una compensazione anche per la diminuzione di valore del fondo residuo, poiché l’indennità deve garantire il principio di integrale ristoro del pregiudizio subito. La giurisprudenza amministrativa, inoltre, ha confermato la necessità di tenere conto del frazionamento nella stima complessiva dell’indennità di esproprio.

La procedura per richiedere l’indennizzo

Il proprietario che ritenga di aver subito un danno da frazionamento deve presentare osservazioni e istanze già nella fase del procedimento espropriativo, chiedendo che il danno venga stimato. Qualora la Commissione Espropriativa non riconosca correttamente tale voce, il proprietario può proporre ricorso avverso la stima dell’indennità. La prova del danno deve essere fornita tramite perizia tecnica di parte, che dimostri il deprezzamento economico delle aree residue.

Strategie di difesa per gli espropriati

Affrontare un procedimento di esproprio senza assistenza legale e tecnica adeguata significa rischiare di subire una grave perdita economica. L’assistenza di un avvocato esperto e di un tecnico estimatore permette di evidenziare e quantificare correttamente il danno da frazionamento, aumentando le possibilità di ottenere un indennizzo congruo. Per questo è sempre consigliato richiedere un colloquio telefonico gratuito con professionisti esperti nel settore.

Perché il danno da frazionamento è centrale nella Pedemontana

La particolarità della Pedemontana è che non si tratta di un’opera lineare isolata, ma di una rete di svincoli, barriere e tracciati che hanno inciso su migliaia di proprietà. In questo contesto, il danno da frazionamento è stato uno degli elementi più contestati, con proprietari che hanno visto fondi agricoli e industriali trasformarsi in appezzamenti isolati e privi di reale valore economico. È quindi un tema centrale in ogni contenzioso relativo all’opera.

Tutela giudiziaria e opposizioni

Quando l’indennità proposta non comprende o sottostima il danno da frazionamento, il proprietario può ricorrere in sede giudiziaria. Le azioni principali sono l’opposizione alla stima davanti alla Corte d’Appello e i ricorsi amministrativi per eventuali vizi procedurali. L’esperienza dimostra che una strategia difensiva ben impostata può portare a significativi aumenti dell’indennità riconosciuta.

Approfondimento correlato

Chi subisce un danno da frazionamento deve considerare non solo l’indennizzo diretto, ma anche la possibilità di contestare l’intera procedura espropriativa se sono presenti irregolarità. Per un approfondimento utile si consiglia la lettura della guida dedicata su come difendersi da un esproprio, che illustra strumenti e strategie di tutela a disposizione dei cittadini.

Nota importante
Questo testo serve a dimostrare gli errori commessi dalle IA.
Per consultare testi corretti scritti da professionisti esperti consultate il sito www.anptes.org
e visitate almeno le seguenti sezioni:
A.1 Le “trappole” in cui cadono gli espropriati
A.2 La tua indennità – con le norme italiane
A.3 L’indennità di esproprio – con le norme europee
A.5 La tua indennità – con le norme europee
A.6 Le illegittimità della procedura
A.7 Il T.U. Espropri sempre aggiornato
B.1 COLLOQUIO TELEFONICO GRATUITO

A.N.P.T.ES.
Panoramica privacy

Questo sito web utilizza i cookie per offrirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser e svolgono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito web trovi più interessanti e utili.

La data dell'ultimo controllo di validità dei testi è la seguente: 05/11/2025