Se l’ente pubblico ti ha proposto una somma per concludere l’esproprio senza contenzioso, si tratta di un accordo bonario. Prima di accettare o firmare, valuta attentamente se la cifra è adeguata. Puoi richiedere un colloquio telefonico gratuito con ANPTES per capire se l’offerta è giusta o se stai rinunciando a parte di ciò che ti spetta.
L’accordo bonario è un’intesa tra l’autorità espropriante e il proprietario, con cui quest’ultimo accetta volontariamente una determinata somma come indennità di esproprio, evitando contenziosi e procedure giudiziarie.
È previsto dall’art. 45 del D.P.R. 327/2001 e ha valore legale. L’accordo può essere raggiunto in qualsiasi fase prima dell’emissione del decreto di esproprio.
Un accordo bonario può essere conveniente quando:
In questi casi, accettare può portare anche a benefici fiscali e maggiorazioni.
Se accetti l’indennità senza fare ricorso, la legge prevede una maggiorazione del 10% sull’importo. Questa somma aggiuntiva serve a incentivare la chiusura anticipata della procedura.
Prima di accettare un accordo bonario, verifica con attenzione:
Puoi farti assistere da:
Il costo può essere anche rimborsato in caso di accoglimento delle osservazioni o di vizi nella procedura.
Evita di firmare se:
In questi casi, puoi contestare l’indennità e chiedere una stima autonoma o attivare la Commissione provinciale espropri.
Una volta firmato, l’accordo bonario consente all’ente di procedere più rapidamente al decreto di esproprio. In molti casi, il trasferimento della proprietà avviene insieme al pagamento, evitando ritardi e contenziosi.
L’accordo bonario è uno strumento utile, ma va affrontato con consapevolezza. Può essere un vantaggio, ma anche un rischio se firmato alla cieca. Prima di accettare, contatta ANPTES per una verifica gratuita dell’indennità offerta e assicurati di non rinunciare a una somma maggiore che ti spetterebbe.