L’indennità di esproprio erogata a una società segue regole fiscali differenti rispetto a quelle previste per le persone fisiche. Infatti, mentre per il privato cittadino la ritenuta può avere effetto liberatorio, per le società essa assume natura di acconto sulle imposte e l’importo confluisce interamente nel reddito d’impresa.
Per comprendere meglio le conseguenze fiscali e i margini di tutela è consigliabile valutare la situazione con un esperto tramite colloquio telefonico gratuito.
Quando l’indennità di esproprio viene corrisposta a una società, l’amministrazione espropriante o la Cassa Depositi e Prestiti applicano una ritenuta del 20%. Questa ritenuta, a differenza di quanto accade per le persone fisiche, è sempre a titolo di acconto, il che significa che l’importo dovrà essere successivamente dichiarato e tassato secondo le regole ordinarie.
In altre parole, la società espropriata dovrà includere l’indennità nella dichiarazione dei redditi, dove concorrerà alla determinazione della base imponibile per IRES e IRAP.
Ai fini fiscali, l’indennità di esproprio per le società viene qualificata come componente positiva del reddito d’impresa. Questo vale sia per le somme percepite come indennità principale, sia per eventuali indennità aggiuntive o accessorie riconosciute in fase di liquidazione definitiva.
In particolare:
La società, al momento dell’incasso o del deposito dell’indennità, subisce una ritenuta del 20%, che non esaurisce l’obbligazione fiscale ma costituisce solo un acconto. In sede di dichiarazione dei redditi, l’indennità si somma agli altri componenti positivi e viene assoggettata ad IRES (attualmente al 24%) e IRAP secondo le regole vigenti.
In alcuni casi, soprattutto se l’indennità si riferisce a terreni agricoli o a beni ammortizzabili, può emergere anche un effetto contabile e fiscale collegato alle plusvalenze patrimoniali.
Per le società è essenziale valutare non solo l’impatto immediato della ritenuta, ma anche la successiva tassazione ordinaria. Una pianificazione fiscale preventiva permette di gestire al meglio la registrazione dell’indennità e le eventuali deduzioni applicabili.
Per chiarire dubbi e impostare correttamente la gestione fiscale, è possibile fissare un colloquio telefonico gratuito con professionisti del settore.
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A.1 Le “trappole” in cui cadono gli espropriati
A.2 La tua indennità – con le norme italiane
A.3 L’indennità di esproprio – con le norme europee
A.5 La tua indennità – con le norme europee
A.6 Le illegittimità della procedura
A.7 Il T.U. Espropri sempre aggiornato
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