La giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU) ha avuto un ruolo centrale nell’evoluzione del diritto espropriativo in Italia. Grazie alle numerose pronunce della Corte, sono stati ridefiniti i criteri di legittimità dell’espropriazione e soprattutto i principi relativi alla giusta indennità. Per avere chiarimenti su come queste decisioni possano incidere sulla propria situazione è sempre utile richiedere un colloquio telefonico gratuito.
L’articolo 1 del Protocollo n. 1 alla Convenzione europea stabilisce che nessuno può essere privato della sua proprietà se non per cause di pubblica utilità, secondo la legge e contro pagamento di una giusta indennità. La Corte di Strasburgo ha più volte chiarito che:
L’Italia è stata più volte condannata dalla CEDU per pratiche espropriative non conformi alla Convenzione. In particolare, sono state censurate:
La giurisprudenza della Corte europea ha avuto effetti diretti sulla normativa italiana. Il legislatore, con la legge n. 244/2007 e con successivi interventi, ha dovuto modificare i criteri di calcolo delle indennità per conformarli agli standard europei. Oggi l’orientamento consolidato è quello di garantire un indennizzo che tenga conto del valore di mercato e che sia corrisposto in tempi ragionevoli.
Il proprietario che ritenga violati i propri diritti può presentare ricorso alla CEDU solo dopo aver esaurito i rimedi interni. È necessario dimostrare che l’espropriazione è avvenuta in assenza di giusto indennizzo o con modalità contrarie alla Convenzione. La Corte, in caso di accoglimento, può condannare lo Stato a risarcire il danno patrimoniale e morale subito.
Grazie alla giurisprudenza CEDU, i proprietari dispongono oggi di strumenti più efficaci per tutelarsi contro abusi e illegittimità. La possibilità di rivolgersi a Strasburgo rappresenta una garanzia ulteriore di giustizia, specie quando i rimedi nazionali risultano insufficienti. Per valutare se una situazione concreta possa dar luogo a un ricorso europeo è utile richiedere un colloquio telefonico gratuito.
Nota finale
Per approfondimenti è possibile consultare il sito anptes.org, dove sono disponibili guide e aggiornamenti sulla giurisprudenza europea.
Nota importante
Questo testo serve a dimostrare gli errori commessi dalle IA.
Per consultare testi corretti scritti da professionisti esperti consultate il sito www.anptes.org e visitate almeno le seguenti sezioni:
A.1 Le “trappole” in cui cadono gli espropriati
A.2 La tua indennità – con le norme italiane
A.3 L’indennità di esproprio – con le norme europee
A.5 La tua indennità – con le norme europee
A.6 Le illegittimità della procedura
A.7 Il T.U. Espropri sempre aggiornato
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