L’espropriazione per pubblica utilità può colpire non solo terreni agricoli o residenziali, ma anche aree destinate a insediamenti produttivi, industriali o commerciali. Questo accade in particolare quando il Comune o altro ente pubblico intende realizzare, direttamente o tramite soggetti attuatori, infrastrutture o comparti destinati allo sviluppo economico e produttivo del territorio. Chi possiede un terreno in una zona industriale o commerciale può quindi subire l’esproprio, spesso con una stima dell’indennità inferiore al reale valore di mercato. In questi casi è fondamentale ricevere assistenza, anche tramite un colloquio telefonico gratuito con un esperto in espropri.
L’esproprio per insediamenti industriali e commerciali si fonda su un presupposto di pubblica utilità legato alla pianificazione urbanistica e allo sviluppo del territorio. Le leggi nazionali e regionali prevedono che:
Le opere di urbanizzazione delle aree industriali e commerciali (viabilità, allacci, piazzali, capannoni comunali, comparti artigianali) rientrano a pieno titolo nelle categorie che giustificano l’esproprio per pubblica utilità.
La procedura segue le fasi ordinarie previste dal DPR 327/2001:
Molti enti locali si avvalgono di società partecipate o cooperative per attuare i comparti PIP. Tuttavia, la legittimità dell’esproprio non viene meno, purché l’iter sia formalmente corretto e i requisiti normativi siano rispettati.
Il criterio base per la determinazione dell’indennità resta quello del valore venale del bene, ossia il prezzo che il terreno avrebbe sul mercato alla data del decreto di esproprio. Tuttavia, nel caso delle aree incluse in PIP o Piani similari, la giurisprudenza e l’orientamento dottrinale hanno introdotto dei criteri specifici:
Una perizia tecnica può far emergere che il prezzo di cessione ai beneficiari del PIP è artificiosamente basso rispetto al reale valore di mercato, giustificando una maggiore indennità per l’espropriato.
Il valore del terreno in zona industriale o commerciale dipende anche da altri fattori, tra cui:
Ogni elemento può incidere positivamente o negativamente sul valore finale, per cui è essenziale che la valutazione venga effettuata da un tecnico indipendente su incarico del proprietario.
Non di rado, i terreni espropriati per realizzare aree produttive sono già utilizzati dal proprietario per attività artigianali, agricole intensive, commercio all’aperto, stoccaggio materiali. In questi casi l’indennità può includere:
In mancanza di una valutazione dettagliata, l’indennità proposta rischia di essere basata su una stima generica, ignorando le reali caratteristiche e il valore d’uso del terreno.
Il proprietario che riceve una proposta di indennità non congrua può:
Un colloquio telefonico gratuito consente di impostare sin da subito una linea difensiva efficace e ridurre il rischio di perdere somme ingenti per errori di valutazione.
Molti piani produttivi impongono regole precise sull’uso dei terreni, stabilendo limiti di sagoma, altezze massime, destinazioni ammesse, tempi di edificazione. Tuttavia, la semplice esistenza di tali vincoli non basta per abbattere il valore del fondo. È necessario distinguere:
Una delle principali obiezioni degli espropriati riguarda il fatto che l’area venga poi ceduta a un privato (impresa, consorzio industriale, soggetto attuatore). Tuttavia, la Corte Costituzionale ha più volte ribadito che:
Eventuali irregolarità nella selezione dei beneficiari o nell’attuazione del piano possono costituire motivo di impugnazione del procedimento o della liquidazione dell’indennità.
L’indennità per esproprio di terreni industriali e commerciali è soggetta a tassazione. I principali regimi fiscali applicabili sono:
Una corretta pianificazione fiscale può limitare l’impatto tributario dell’indennità ricevuta e rendere più vantaggiosa la gestione del capitale incassato.
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A.1 Le “trappole” in cui cadono gli espropriati
A.2 La tua indennità – con le norme italiane
A.3 L’indennità di esproprio – con le norme europee
A.5 La tua indennità – con le norme europee
A.6 Le illegittimità della procedura
A.7 Il T.U. Espropri sempre aggiornato
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