Il DAP serve ad intervenire nel procedimento in modo efficace allo scopo di non essere poi costretti ad andare in giudizio.
Evitare il Contenzioso
Si consiglia
L’Associazione suggerisce, per quanto possibile, di evitare il contenzioso intervenendo nel procedimento con osservazioni che contengono TUTTO CIÒ che si farebbe valere in giudizio a supporto dei propri diritti (leggi, sentenze ecc…).
Si sconsiglia
Non è invece consigliabile intervenire nel procedimento con osservazioni che non contengono TUTTO CIÒ che si farebbe valere in giudizio a supporto dei propri diritti (leggi, sentenze ecc…).
Le argomentazioni che vengono di solito presentate degli espropriati, infatti, contengono spesso argomentazioni che, pur logicamente ineccepibili, non hanno però nessuna valenza giuridica; e l’Amministrazione, molto facilmente, ne contesta la valenza.
Lo strumento
Lo strumento consigliato per far valere le proprie ragioni senza ricorrere al contenzioso è il DAP (Documento di Analisi del Procedimento) strumento ideato e suggerito ormai da anni con ottimi risultati dall’Associazione per diversi scopi.
AD ESEMPIO
– Per cercare di evitare l’esproprio.
– Per presentare osservazioni all’Amministrazione.
– Per trattare con l’Amministrazione.
– Per far determinare correttamente l’indennità provvisoria e quella definitiva.
– Per presentare memorie alla Commissione Provinciale Espropri o alla Terna Arbitrale.
– In TUTTI I CASI in cui si deve diffidare l’Amministrazione a porre (o non porre) in essere
un atto ed evidenziare le responsabilità anche personali di Amministratori e Dipendenti.
Inoltre, quando si vuole accettare l’indennità offerta, il DAP deve contenere anche tutte le clausole volte a garantire all’espropriato di riscuotere effettivamente le somme offerte ed accettate.
Vedasi in tal senso le avvertenze ed i riferimenti normativi elencati nella Sezione A.1 “Le Trappole da evitare” – Scheda 2 – L’Amministrazione prima promette e poi non paga.
Il DAP quindi serve:
1 – Per OPPORSI – e far valere i propri diritti senza ricorrere al contenzioso e/o
2 – Per TRATTARE – e cercare ove possibile, un accordo con l’Amministrazione e/o
3 – Per GARANTIRSI – quando si vuole accettare l’indennità.
Con il DAP
Si deve prefigurare il probabile esito di un contenzioso alla luce di norme e sentenze Italiane ed Europee, senza però porlo in essere (ma badando a non lasciar decorrere i termini) |
Si devono evidenziare i rischi che l’Amministrazione corre se l’espropriato ricorre al contenzioso, ed in particolare, alla Corte Europea |
Si deve esporre ciò che l’espropriato vorrebbe ottenere per trovare un accordo che eviti il contenzioso. |
Per comprendere meglio |
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Con il DAP l’espropriato deve mostrare i propri “muscoli” (vale a dire le norme e le sentenze che sostengono le sue ragioni), senza però “usarli” (vale a dire, senza agire in giudizio). |
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Solo in caso di mancato accordo con l’Amministrazione, l’espropriato potrà usarli in un eventuale giudizio. |
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Il DAP, pertanto, deve contenere
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Non solo le ordinarie osservazioni solitamente presentate dagli espropriati |
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Ma anche tutto ciò che si esporrebbe ai Giudici in un normale giudizio a tutela dei propri diritti, con gli opportuni riferimenti normativi e giurisprudenziali. |
Col DAP l’espropriato deve fissare subito i “paletti giuridici“ dentro i quali deve operare l’Amministrazione.
Ciò affinché l’Amministrazione sappia con chiarezza quali leggi sta eventualmente violando o potrebbe in seguito violare (invece di scoprirlo, come spesso avviene, in un futuro contenzioso, con un conseguente aggravio di costi per l’erario).