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Ricerche espropri

Indennizzo per la perdita di chance per l’impossibilità di utilizzare il bene espropriato

Al proprietario del fondo espropriato spetta una distinta e specifica indennità per compensarlo, anche a titolo di perdita di “chances”, della perdita del bene

Avvertenza: questo estratto di documento fa parte dell’archivio storico di alcuni atti prodotti da ANPTES e non è aggiornato. Per la documentazione aggiornata torna alla home page del sito.

PERDITA DI CHANCHE – TERRENI EDIFICABILI
L’applicazione dell’art. 1 Protocollo 1 addizionale alla c.e.d.u. comporta gia’ di per se’ la naturale implicazione che i terreni siano stimati e valutati sulla base del loro pieno valore di mercato “sic et simpliciter”, a prescindere da ogni indagine in ordine alla natura edificabile o meno degli stessi (indagine che in ogni caso riveste un aspetto di secondo piano atteso che la natura dei fondi e’ comunque sottesa al loro comune ed intrinseco valore venale).

In applicazione del criterio di stima, l’indennita’ di esproprio deve essere coerentemente stimata e determinata sulla base del valore venale di mercato dei terreni stessi.

E’ evidente che l’indennita’ di esproprio parametrata sul valore di mercato del terreno rappresenta soltanto il valore del terreno medesimo oggetto di esproprio.
E’ parimenti evidente invece che l’indennita’ di esproprio cosi’ espressa non compensa il proprietario anche della perdita del valore che egli avrebbe tratto dalla utilizzazione edificatoria del terreno, mediante la costruzione sullo stesso di edificio privato.

Posto dunque che la nozione del diritto di proprieta’ elaborata dalla giurisprudenza della c.e.d.u. si estende fino a ricomprendere anche il diritto di credito espresso sotto ogni forma e fino a ricomprendervi l’aspettativa anche di una “chance”, emerge con sufficiente evidenza che nella fattispecie l’indennita’ di esproprio deve ritenersi oggettivamente insufficiente laddove essa non preveda il ristoro anche del diritto (di proprieta’ e/o di credito) spettante al cittadino del fondo espropriato ad essere indennizzato per la perdita del valore del fabbricato, la cui edificazione e’ stata resa incompatibile per effetto del procedimento di esproprio.

L’ulteriore e distinto diritto rivendicato sotto il profilo in esame scaturisce tra l’altro anche dall’applicazione alla fattispecie dell’innovativo principio da ultimo stabilito dalla recente sentenza pubblicata in data 6.3.2007 [nella causa Scordino / Italia (3)], con la quale la Corte Europea ha stabilito che al cittadino la cui proprieta’ sia stata soppressa spetta il diritto al risarcimento dei danni i quali devono comprendere non solo il valore del mercato del terreno ma anche il valore rappresentativo della perdita di ogni “chances” insita nella utilizzazione del terreno.
Di recente peraltro anche la Corte di Cassazione si e’ pronunciata in tal senso (Cass. 3.9.2007 n. 18511).

Posto dunque che la nozione del diritto di proprieta’ elaborata dalla giurisprudenza della c.e.d.u. si estende fino a ricomprendere anche il diritto di credito espresso sotto ogni forma e fino a ricomprendervi l’aspettativa anche di una “chance”, emerge con sufficiente evidenza che nella fattispecie l’amministrazione espropriante deve corrispondere al proprietario anche l’indennita’ per la perdita da chance insita nella (perduta) possibilita’ di edificare e vendere sia il fabbricato con destinazione residenziale sia quello con destinazione commerciale.

L’ulteriore e distinto diritto rivendicato sotto il profilo in esame scaturisce tra l’altro anche dall’applicazione alla fattispecie dell’innovativo principio da ultimo stabilito dalla recente sentenza pubblicata in data 6.3.2007 [nella causa Scordino / Italia (3)], con la quale la Corte Europea ha stabilito che al cittadino la cui proprieta’ sia stata soppressa spetta il diritto al risarcimento dei danni i quali devono comprendere non solo il valore del mercato del terreno ma anche il valore rappresentativo della perdita di ogni “chances” insita nelle varie forme di utilizzazione del terreno, tra le quali e’ stata espressamente compresa anche quella della vendita.

Per i documenti aggiornati, vedi anche:

A.1 Le “trappole” in cui cadono gli espropriati
A.3 Vuoi accettare l’indennità? Le avvertenze
A.4 La tua indennità – con le norme italiane
A.5 La tua indennità – con le norme europee
A.6 Le illegittimità della procedura
A.7 Il T.U. Espropri sempre aggiornato

A chi rivolgersi e i costi dell'assistenza

Il Diritto dell'Espropriazione è una materia molto complessa e poco conosciuta, che "ingloba" parti importanti di molteplici rami del diritto. Per tutelarsi è quindi essenziale farsi assistere da un Professionista (con il quale si consiglia di concordare in anticipo i costi da sostenere, come ormai consentito dalle leggi in vigore).


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Per capire come funziona la procedura, quando intervenire e i costi da sostenere, si consiglia di consultare la Sezione B.6 - Come tutelarsi e i Costi da sostenere in TRE Passi.

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