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Esproprio e accertamento dell'edificabilità legale
Ai fini dell'accertamento della edificabilità legale occorre assumere e valutare le possibilità legali ed effettive di edificazione esistenti al momento del verificarsi della vicenda ablativa
Avvertenza: questo estratto di documento fa parte dell'archivio storico di alcuni atti prodotti da ANPTES e non è aggiornato. Per la documentazione aggiornata torna alla home page del sito.
Dall'esame degli atti, risulta che codesta amministrazione ha ritenuto che, ai fini della determinazione della indennita' di esproprio da corrispondere ai proprietari, si debba far riferimento alla destinazione urbanistica che le aree espropriande avevano al momento dell'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio.
L'assunto appare manifestamente errato ed illegittimo.
E' noto infatti che, per effetto della interpretazione correttiva della Corte Costituzionale resa con la sentenza 16 dicembre 1993 n. 442, ai fini dell'accertamento della edificabilita' legale occorre assumere e valutare le possibilità legali ed effettive di edificazione esistenti al momento del verificarsi della vicenda ablativa, anziche' quelle vigenti al tempo di apposizione del vincolo preordinato all'esproprio, del quale ovviamente non è consentito tener conto ai fini della stima.
Tale momento deve essere correttamente e legittimamente identificato in quello di adozione del decreto di esproprio (ex plurimis Cass. 21 febbraio 2001 n. 2474).
Per i documenti aggiornati, vedi anche:
A.1 Le "trappole" in cui cadono gli espropriatiA.3 Vuoi accettare l'indennità? Le avvertenze
A.4 La tua indennità - con le norme italiane
A.5 La tua indennità - con le norme europee
A.6 Le illegittimità della procedura
A.7 Il T.U. Espropri sempre aggiornato