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Testo originale e tradotto della sentenza selezionata

CASE OF VOLOKITIN AND OTHERS v. RUSSIA

Tipologia: Sentenza
Importanza: 2
Articoli: 41,46,P1-1
Numero: 74087/10/2018
Stato: Russia
Data: 2018-07-03 00:00:00
Organo: Sezione Terza
Testo Originale

Conclusioni:
Violazione di Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 – Protezione di propriet? (l’Articolo 1 par?. 1 di Protocollo N.ro 1 – godimento Tranquillo di propriet?)
Danno patrimoniale e non-patrimoniale – l’assegnazione (Articolo 41 – danno Non-patrimoniale danno Patrimoniale la soddisfazione Equa)
Danno non-patrimoniale – trovando di violazione sufficiente (Articolo 41 – danno Non-patrimoniale la soddisfazione Equa)

TERZA SEZIONE

CAUSA VOLOKITIN ED ALTRI C. RUSSIA

(Richieste N. 74087/10 e 13 altri-vedere ruolo annesso)

SENTENZA

STRASBOURG

3 luglio 2018

Questa sentenza diverr? definitivo nelle circostanze esposte fuori in Articolo 44 ? 2 della Convenzione. Pu? essere soggetto a revisione editoriale.

Nella causa di Volokitin ed Altri c. la Russia,
La Corte europea di Diritti umani (terza Sezione), riunendosi che come una Camera, compose di:
Helena J?derblom, Presidente
Branko Lubarda,
Helen Keller,
Dmitry Dedov,
Pari Pastore Vilanova,
Georgios A. Serghides,
Jolien Schukking, giudici
e Fato ?Arac, ?Sezione Cancelliere Aggiunto
Avendo deliberato in privato 12 giugno 2018,
Consegna la sentenza seguente sulla quale fu adottata quel la data:
PROCEDURA
1. La causa nacque da in quattordici richieste contro la Federazione russa depositata con la Corte sotto Articolo 34 della Convenzione per la Protezione di Diritti umani e le Libert? Fondamentali (?la Convenzione?) con quattordici cittadini russi (?i richiedenti?). I richiedenti che ‘ chiama, i nomi dei loro rappresentanti ed i numeri e date delle loro richieste sono esposti fuori nell’Appendice.
2. Il Governo russo (?il Governo?) fu rappresentato inizialmente col Sig. G. Matyushkin, Rappresentante della Federazione russa alla Corte europea di Diritti umani e poi col suo successore in che posizione, il Sig. M. Galperin.
3. I richiedenti si lamentarono dell’insuccesso continuato dello Stato russo per determinare le condizioni e procedura per attuazione del loro diritto per ottenere della forma del risarcimento per, o rimborso di, le loro 1982 obbligazioni eccellenti che erano state riconosciute come debito Statale ed interno.
4. 27 agosto 2013, il 2014 e 5 aprile 2017 di 13 febbraio l’azione di reclamo sopra fu comunicata al Governo ed il resto delle richieste N. 15410/11, 53719/13, 1026/14 28411/14 e 27904/15 furono dichiarati inammissibili facendo seguito Decidere 54 ? 3 degli Articoli di Corte.
5. 10 aprile 2017 la Corte richiese informazioni che riguarda i fatti e supplementari dai richiedenti in cause N. 5359/13 e 53719/13.
I FATTI
LE CIRCOSTANZE DI LA CAUSA
6. Le cause concernono lo Stato del 1982 obbligazioni di prestito di premio interne (?1982 – ?1982 obbligazioni eccellenti?) quali sono nei richiedenti la propriet? di ‘. I richiedenti presentarono ruoli di numeri di serials o fotocopie delle loro obbligazioni.
7. 30 dicembre 1980 il Gabinetto di URSS di Ministri decise di emettere obbligazioni di un prestito eccellente ed interno per finanziare il certo programmes Statale. Le obbligazioni avevano valori nominali di 25, 50 e 100 rubli sovietici (SUR). Il loro periodo della circolazione fu esposto a venti anni, dal 1982 a 1 gennaio 2002 di 1 gennaio, e loro erano riscattabili a qualsiasi tempo durante il termine del prestito con interesse alle 3% all’anno. Cittadini sovietici o potrebbero comprare le 1982 obbligazioni eccellenti coi loro propri soldi o potrebbero ottenerli in cambio per obbligazioni da un Stato pi? primo del 1966 prestito di premio interno. Il salario mensile e medio nel 1982 era SUR 177.30 attraverso tutti i rami dell’economia pi? SUR 68.70 nei vari benefici sociali (l’Economia di Persone dell’URSS 1982, un annuario statistico dell’URSS Statistica Direzione Centrale, Mosca 1983).
8. Entro i tardi 1980s l’economia sovietica stava patendo un squilibrio strutturale dovuto un rapidamente approvvigionamento di soldi in aumento e la disponibilit? decrescente di beni di consumatore venderono a prezzi Stato-controllati. A gennaio 1991 il Governo di URSS liber? 40% di prezzi ed esegu? una riforma monetaria eliminando le pi? grandi banconote di circolazione e restringendo il ritiro di soldi da conti di deposito di banca a SUR 500 per mese. Questo condusse ad un due ad aumento in prezzi di threefold. 22 marzo 1991 il Presidente in URSS emise Decreto n. Su-1708, ordinando un aumento di uno-tempo a strumenti di risparmi, incluso le 1982 obbligazioni eccellenti di 40% per compensare l’aumento di prezzo.
9. 26 dicembre 1991 l’URSS si fu sciolta con Dichiarazione n. 142-N del soviet Supremo dell’URSS. La dichiarazione invit? i capi di Stati di recente indipendenti a riflettere sui problemi di successione.
10. 19 febbraio 1992 il Governo russo Decisione emessa n. 97, recognising la sua successione in riguardo degli obblighi dell’URSS precedente sotto il prestito del 1982:
?1. Confermare successione del [russo] Governo in riguardo degli obblighi del vis-?-vis in URSS precedente cittadini di Federazione russi che sorgono fuori delle obbligazioni dello Stato del 1982 prestito di premio interno.

6. Dare cittadini di Federazione russi che sono possessori di obbligazioni dello Stato del 1982 prestito di premio interno il diritto scambiare volontariamente le loro obbligazioni contro le sicurezze Statali, incluso 1992 obbligazioni di prestito di premio interne russe quote nella Risparmi Banca… ed anche accreditare gli incassi di vendita delle obbligazioni in conti di deposito apre nella Risparmi Banca… da 1 ottobre 1992…?
11. Fra il 1995 ed il 2000 una serie di leggi russe e regolamentazioni fu passata quale purch? per la conversione delle sicurezze sovietiche, incluso le 1982 obbligazioni eccellenti in vaglia cambiario russo speciale nomin? in ?rubli promissori? (DOR) (per dettagli, veda Yuriy Lobanov c. la Russia, n. 15578/03, ?? 16-21 2 dicembre 2010).
12. Da 2003 al giorno presente, la richiesta ed attuazione di quelle leggi e regolamentazioni ? stato sospeso continuamente, pi? recentemente per il periodo il 2017 a 1 gennaio 2020 di 1 gennaio, con Legge n. 429 FZ di 19 dicembre 2016 e Decisione n. 1437 22 dicembre 2016 datato.
13. I richiedenti fecero domanda alle autorit? finanziarie russe e le corti, mentre chiedendo il rimborso delle loro obbligazioni. Le loro rivendicazioni furono respinte su motivi procedurali ed effettivi. Alla rivendicazione del Sig. Ruzanov fu concesso istanza per prima ma la sentenza fu rovesciata pi? tardi su ricorso. Sul 2014 Sig. Israfilov di 5 maggio una decisione ottenne dalla Corte distrettuale di Leninskiy in Makhachkala, costringendo il Governo russo a convertire le sue obbligazioni in vaglia cambiario speciale.
14. Il Sig. Losyakov e la rivendicazione del Sig.ra Losyakova si furono riferite con la Corte Suprema alla Corte Costituzionale. Con decisione n. 632-O 3 aprile 2012, la Corte Costituzionale lo dichiar? inammissibile, mentre trovando che non era competente per decidere sul problema di un insuccesso allegato di legislatori federali per decretare leggi che garantiscono la protezione di risparmi che erano stati riconosciuti come il debito interno di Russia. Nella sua prospettiva, i legislatori federali avevano la discrezione adeguata per legiferare su quelli problemi negli interessi di ognuno, mentre prendendo in considerazione le specifiche condizioni sociali ed economiche che prevalgono in Russia e l’equilibrio fra i diritti ed interessi legali di varie categorie di cittadini, incluso quelli che si comportarono come creditori dello Stato ed altri in riguardo di chi lo Stato obblighi di politica pubblici avevano. La legislatura fu data un titolo a restringere i diritti, incluso diritti di propriet?, di alcune persone per la protezione di diritti ed interessi legali di altri.
LA LEGGE
IO. RIUNIONE DI LE RICHIESTE
15. La Corte nota che tutti i richiedenti addussero una violazione dei loro diritti di propriet?. Avendo riguardo ad alla somiglianza dei richiedenti i danni di ‘, la Corte ? della prospettiva che le richieste dovrebbero essere congiunte in conformit? con Articolo 42 ? 1 degli Articoli di Corte.
II. Violazione allegato Di Articolo 1 Di Protocollo N.ro 1 A La Convenzione
16. I richiedenti si lamentarono dell’insuccesso continuato delle autorit? russe per assolvere i loro obblighi che sorgono fuori delle loro 1982 obbligazioni eccellenti che erano state riconosciute come parte del debito interno di Russia. Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 alla Convenzione prevede:
?Ogni naturale o legale persona ? concessa al godimento tranquillo delle sue propriet?. Nessuno sar? privato delle sue propriet? eccetto nell’interesse pubblico e soggetto alle condizioni previste per con legge e coi principi generali di diritto internazionale.
Comunque, le disposizioni precedenti non possono in qualsiasi modo danneggia il diritto di un Stato per eseguire simile leggi come s? ritiene necessario controllare l’uso di propriet? in conformit? con l’interesse generale o garantire il pagamento di tasse o gli altri contributi o sanzioni penali.?
Ammissibilit? di A.
17. La Corte nota che l’azione di reclamo non ? mal-fondata manifestamente all’interno del significato di Articolo 35 ? 3 (un) della Convenzione. Nota inoltre che non ? inammissibile su qualsiasi gli altri motivi. Deve essere dichiarato perci? ammissibile.
B. Merits
1. Osservazioni con le parti
18. Riferendosi alla decisione della Corte Costituzionale sul Sig. Losyakov e la rivendicazione del Sig.ra Losyakova (veda paragrafo 14 sopra) e la causa-legge della Corte (Malysh ed Altri c. la Russia, n. 30280/03, ? 80 11 febbraio 2010), il Governo present? che le autorit? nazionali dovrebbero avere una discrezione ampia nelle questioni della strategia economica o sociale e che spesa di favouring su pigiare problemi sociali al danno di rivendicazioni di un puramente natura patrimoniale era un scopo legittimo nell’interesse pubblico. Loro dissero inoltre che i richiedenti non avevano subito qualsiasi perdita di propriet? perch? loro avessero potuto approfittare del riacquisto o schema di cambio nel 1992. Secondo la Risparmi Banca, il valore totale di obbligazioni messo di fronte a 1 gennaio 1992 nel territorio russo era stato SUR 9 miliardo, mentre l’operazione di riacquisto nel 1992 a 1995 aveva dato luogo all’acquisto o aveva scambiato di obbligazioni con un valore totale di 12.1 miliardo ?nuovo? rubli russi (RUR). L’eccesso era accounted per con l’afflusso di obbligazioni di Stati di recente indipendenti fuori della Russia. Come la serie e numeri di obbligazioni non era stato registrato al tempo di disposizione iniziale, non era pi? possibile stabilire quando e dove loro era stato acquistato e con chi inizialmente. Infine, il Governo present? che gli obblighi della Russia ai possessori di 1982 obbligazioni eccellenti furono sostenuti. Le leggi attinenti e regolamentazioni erano state sospese a causa delle risorse limitate del bilancio federale. Riscattando le obbligazioni al tempo presente impedirebbe allo Stato di adempiendo ai suoi impegni sociali a cittadini russi e sviluppare l’economia russa.
19. I richiedenti presentarono che le autorit? russe avevano violato i loro diritti di propriet? con sospendendo l’attuazione delle leggi attinenti e regolamentazioni continuamente. Gli obblighi le autorit? russe avevano preso su loro doveva per essere adempiuto cos? lungo come l? era nessuno emergenza, majeure del vigore o le altre circostanze eccezionali. Se le autorit? avessero agito in buon fede, loro avrebbero convertito le 1982 obbligazioni eccellenti nel vaglia cambiario speciale. Che operazione avrebbe concesso loro stabilire la quantit? esatta di obbligazioni irredente e l’importo di finanziamenti richiesta per il loro rimborso e trovare un equilibrio corretto fra che e le altre spese prioritarie. Comunque, nessuno simile conversione mai era stata eseguita e le autorit? russe avevano adottato un approccio passivo ad attuazione del diritto degli obbligazionisti. I richiedenti indicarono che il Governo aveva calcolato erroneamente la conseguenza dell’operazione di riacquisto. Loro non avevano preso in considerazione che le obbligazioni erano state riscattate a 1.6 volte il loro valore nominale. Se l’importo totale di obbligazioni redimibili fosse stato RUR 14.4 miliardo (il valore iniziale di SUR 9 miliardo moltiplicato entro 1.6) e gli effettivi riscattarono importo era stato RUR 12.1 miliardo, il resto delle obbligazioni insolute era uguale a RUR 2.3 miliardo al rimborso fissi il prezzo di o RUR 1.44 miliardo (RUR 2.3 miliardo divise entro 1.6) al valore nominale. L’importo in essere era ma una piccola frazione del bilancio federale di Russia di approssimativamente 14 bilioni rubli russi (Strofini) o il valore combinato della Ricchezza nazionale e Riserva Fondi di 10.9 bilioni (2017). Come all’argomento del Governo di risorse limitate, i richiedenti indicarono, che fin da 2000 lo Stato russo aveva funzionato un bilancio surplus grazie a prezzi di petrolio alti. Invece di stabilire il loro debito a creditori interni, come i richiedenti le autorit? avevano usato comunque, soldi per comprare obbligazioni estere o finanza alto livello costoso gioca eventi.
2. La valutazione della Corte
20. La Corte reitera che ha trovato una violazione di Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 in un numero delle richieste simili contro la Russia. Alcuni di loro concernerono l’assenza di implementare regolamentazioni per rimborso di un tipo diverso di obbligazione russa, noto come Urozhay-90 (Raccolto-90) le obbligazioni (veda Malysh ed Altri, citato sopra; Tronin c. la Russia, n. 24461/02, 18 marzo 2010; e SPK Dimskiy c. la Russia, n. 27191/02, 18 marzo 2010), mentre altri riferirono al non-adempimento degli obblighi dello Stato che sorgono fuori del prestito stesso del 1982 come nella causa presente (veda Yuriy Lobanov, n. 15578/03, 2 dicembre 2010; Andreyeva c. la Russia, n. 73659/10, 10 aprile 2012; e Fomin ed Altri c. la Russia, n. 34703/04, 26 febbraio 2013).
21. Per i fini di Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 i richiedenti ‘ ?le propriet?? consista del loro diritto per ottenere della forma del risarcimento per, o rimborso di, 1982 obbligazioni eccellenti che sono attualmente nella loro propriet? (veda Malysh ed Altri, ?? 67-71, e Yuriy Lobanov, ? 45, sia cit? sopra). Decretando l’Atto della Protezione dei Risparmi nel 1995, lo Stato russo prese su s? un obbligo per stabilire il debito che sorge fuori delle 1982 obbligazioni eccellenti. Da allora che obbligazionisti di tempo hanno sostenuto una rivendicazione contro lo Stato russo che esist? continuamente sia sulla data di ratifica di Protocollo N.ro 1 della Russia-5 maggio 1998-e sulla data di osservazione delle loro richieste alla Corte. Bench? attuazione delle disposizioni regolatore ed attinenti sia sospesa dal molti anni, loro non ? stato revocato o sono stati annullati. Il Governo conced? che obbligazionisti che ‘ chiede contro lo Stato continuarono ad esistere al giorno presente.
22. Come ad ottemperanza col requisito di legalit?, la Corte ha notato, che le sospensioni ripetute delle regolamentazioni che implementano furono decise su nell’elaborazione legislativa. Di conseguenza, una restrizione sull’esercizio di richiedenti il diritto di ‘ al godimento tranquillo delle loro propriet? era ?purch? per con legge? (veda Malysh ed Altri, ?? 77-78, e Yuriy Lobanov, ? 49, sia cit? sopra). Come riguardi l’esistenza di un scopo legittimo, la Corte ha notato che negli anni novanta lo Stato russo super? una transizione tumultuosa da un Stato-controllato ad un’economia di mercato. Il suo benessere economico fu messo in pericolo pi? tardi con la crisi finanziaria di 1998 ed un deprezzamento acuto della valuta nazionale. Anche se Russia ha realizzato prosperit? relativa e ricchezza negli anni susseguenti, la Corte ha concordato che definendo priorit? budgetarie in termini di spesa di favouring su pigiare problemi sociali al danno di rivendicazioni di un puramente natura patrimoniale era un scopo legittimo nell’interesse pubblico (veda Malysh ed Altri, ? 80, e Yuriy Lobanov, ? 50, sia cit? sopra).
23. Sulla questione dell’impressionante di un equilibrio equo fra l’interesse generale ed i richiedenti i diritti di ‘, l’articolo di legge che ? posto sotto alla Convenzione ed il principio della legalit? in Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 non solo costringe Stati a rispettare e fare domanda, in una maniera prevedibile e coerente le leggi che loro hanno decretato, ma anche, come un corollario di questo dovere, assicurare i legali e le condizioni pratiche per la loro attuazione. La Corte ha trovato che quelli principi affidarono lo Stato russo per adempiere nel buon tempo, in una maniera appropriata e coerente le promesse legislative che aveva reso in riguardo di rivendicazioni che sorgono fuori delle 1982 obbligazioni eccellenti. In particolare, era in carica sulle autorit? per legiferare sulle condizioni per attuazione degli obbligazionisti il diritto di ‘, con una prospettiva a soddisfacendo l’impresa che era stata creata per la promulgazione dell’Atto della Protezione dei Risparmi e legislazione di seguito (veda Malysh ed Altri, ? 82, e Yuriy Lobanov, ? 51, sia cit? sopra).
24. Dopo la promulgazione dell’Atto della Protezione dei Risparmi nel 1995, il Parlamento russo decret? prontamente gli atti legislativi richiesti per la sua attuazione riuscita, incluso il Promissorio del 1996 Atto di Valore, l’Atto del Valore della Base del 1999 e l’Atto della Procedura della Conversione del 1999 (veda Yuriy Lobanov, citato sopra, ?? 17-20). Quegli atti posarono in gi? una struttura legislativa per accordo di obbligazionisti diritto di ‘ che era stato riconosciuto come parte del debito interno dello Stato continuamente. In primo 2000, il Governo russo emise una regolamentazione sulla procedura di conversione (l’ibid., ? 21). Comunque, per ragioni che rimangono poco chiaro alla Corte, siccome nessun chiarimento ? stato fissato in avanti col Governo, da 2003 l’attuazione della struttura legale ed esistente che rimborso governante delle 1982 obbligazioni eccellenti ? rimasto sospeso continuamente, anno dopo anno (l’ibid., ?? 22 e 52).
25. Le informazioni disponibile alla Corte non gli concede trovare che il Governo russo prese qualsiasi le misure in che periodo con una prospettiva a soddisfacendo le rivendicazioni che sorgono fuori delle obbligazioni. Non c’? nessuna prova che le decisioni annuali che sospendono l’attuazione della struttura di rimborso sono state precedute con una valutazione dell’importo di stanziamenti di budget necessario stabilire il debito che sorge fuori delle obbligazioni ed il suo bilanciamento in relazione alle altre spese sociali prioritarie. Infatti, come i richiedenti nella causa presente indicata, nessuno simile valutazione sarebbe potuta essere possibile nell’assenza di indicatori di chiave, come la quantit? e valutazione totale delle obbligazioni insolute. Che informazioni non sono state, e non poteva essere, ottenne perch? l’affrancatura delle obbligazioni insolute e digitando i loro dettagli nel Ministero di registro di Finanza, come previsto per nell’Atto della Procedura della Conversione e Regolamentazione Statale n. 82 (l’ibid., ? 21), non ? stato completato mai. Mentre la riforma integrale del sistema politico ed economico di Russia negli anni novanta, cos? come lo stato delle finanze del paese, ha potuto giustificare una volta limitazioni finanziarie e severe su diritti di un puramente natura patrimoniale, ? attualmente la causa che il Governo russo non ? stato capace di mettere in avanti una giustificazione soddisfacente per insuccesso continuo loro, su un periodo di pi? di quindici anni, implementare un diritto conferito sui richiedenti con legislazione russa (veda Malysh ed Altri, ? 83, e Yuriy Lobanov, ? 52, sia cit? sopra).
26. La Corte non ha nessun temporis di ratione di competenza per esaminare le scelte che erano disponibili agli obbligazionisti prima della ratifica della Convenzione ed il Protocollo. Comunque, la Corte nota che fin dalla promulgazione dell’Atto della Protezione dei Risparmi del 1995 loro hanno avuto un’aspettativa legittima di ottenere della forma del risarcimento per, o rimborso di, le obbligazioni. I richiedenti non rimasero passivi, ma piuttosto visualizz? un atteggiamento attivo con facendo richieste alle autorit? competenti e rivendicazioni che depositano con le corti nazionali, incluso la Corte Suprema e Corte Costituzionale (veda paragrafo 14 sopra). Non c’era indicazione che i richiedenti erano responsabili per, o colpevolmente contribu? a, lo stato di affari del quale loro si lamentarono (compari Malysh ed Altri, ? 84, e Yuriy Lobanov, ? 53, sia cit? sopra).
27. La Corte trova che i richiedenti nelle cause presenti, possessori di 1982 obbligazioni che non possono essere riscattate ed in riguardo del quale nessun risarcimento ? disponibile, ? nella stessa posizione come richiedenti in cause precedenti. S? ulteriore trova, come s? faceva nelle cause sopra-citate che le autorit? russe, con imponendo limitazioni successive sull’attuazione del legislativo e struttura regolatore che stabiliscono la base per i richiedenti il diritto di ‘ a rimborso delle loro 1982 obbligazioni eccellenti e con fallendo per anni per fissare in pratica la procedura per attuazione di che diritto, tenuto i richiedenti in un stato di incertezza che era in se stesso incompatibile con l’obbligo che deriva Articolo 1 di Protocollo sotto N.ro 1 per garantire il godimento tranquillo di propriet?, notevolmente col dovere di agire nel buon tempo ed in una maniera appropriata e coerente dove ? in pericolo un problema di interesse generale (veda Malysh ed Altri, ? 85, e Yuriy Lobanov, ? 54, sia cit? sopra).
28. C’? stata perci? una violazione di Articolo 1 di Protocollo N.ro 1.
III. La richiesta Di Articolo 41 Di La Convenzione
29. Articolo 41 della Convenzione prevede:
?Se i costatazione di Corte che c’? stata una violazione della Convenzione o i Protocolli inoltre, e se la legge interna della Parte Contraente ed Alta riguardasse permette a riparazione solamente parziale di essere resa, la Corte pu?, se necessario, riconosca la soddisfazione equa alla vittima.?
A. Damage
30. I richiedenti chiesero gli importi elencati nell’Appendice in riguardo di danno patrimoniale e non-patrimoniale.
31. Il Governo present? che il Sig. Israfilov, il Sig. Galayev, il Sig. Laptev ed il Sig. Zheltov non avevano registrato qualsiasi rivendicazioni con le corti russe per il rimborso delle loro obbligazioni. Di conseguenza, non era stato stabilito nei procedimenti nazionali che loro erano stati i proprietari legali delle obbligazioni. Loro presentarono inoltre che il metodo suggerito del calcolo in riguardo di danno patrimoniale non poteva essere fatto domanda perch? era stato basato sulla legislazione sospesa. In qualsiasi l’evento, le rivendicazioni erano irragionevoli.
32. La Corte nota che il Sig.ra Losyakova, il Sig. Israfilov, il Sig. Kosachev ed il Sig. Vologin non presentarono una rivendicazione per la soddisfazione equa quando invit? a fare cos?. Le loro indicazioni precedenti di riparazione desiderabile nel modulo di domanda non possono sostituire una rivendicazione in modo appropriato articolata (veda Nagmetov c. la Russia [GC], n. 35589/08, ?? 59 e 75, 30 marzo 2017). Nell’assenza di qualsiasi circostanze eccezionali (l’ibid., ?? 77-82), la Corte non fa assegnazione a questi richiedenti.
1. Danno patrimoniale
33. Sulla questione di danno patrimoniale, la Corte nota, che le 1982 obbligazioni eccellenti non furono restrette mai in circolazione e furono vendute e compr? liberamente a qualsiasi il tempo. Comunque, il loro prezzo a qualsiasi tempo determinato ? dovuto essere soggetto a grandi fluttuazioni che riflettono lo sviluppo tumultuoso dell’economia russa e l’evoluzione della struttura legale ed applicabile. Un periodo della stabilit? nell’URSS quando le obbligazioni furono usate come un sostituto di soldi a valore nominale fu seguito con l’inflazione rampante ed un deprezzamento acuto della valuta nazionale nel di recente la Russia indipendente. L’aspettativa legittima che la promulgazione dell’Atto della Protezione dei Risparmi diede gli obbligazionisti nel 1995 fu frustrato pi? tardi con la sua sospensione continua dopo 2003. Quelli sviluppi hanno dovuto colpire il valore delle obbligazioni e l’importo per davvero essere assegnati ai richiedenti per la perdita sub? (damnum emergens). La situazione di richiedenti che acquisirono obbligazioni nei tempi sovietici al pieno valore deve essere distinta di conseguenza da quegli in che li comprarono il pi? tardi periodo su conto delle differenze nella loro rispettiva esposizione finanziaria. Con una prospettiva a determinando il valore del danno effettivo i richiedenti subirono, la Corte chiese ad ognuno di loro per specificare il tempo e maniera dell’acquisizione delle 1982 obbligazioni nella loro propriet?, e l’acquisto fissa il prezzo di, se qualsiasi, loro avevano pagato. Un quadro delle loro repliche ? fatto nell’Appendice.
34. Il Sig. Volokitin, il Sig. Losyakov, il Sig. Ruzanov ed il Sig. Zheltov non risposero alla consultazione della Corte. Avendo riguardo a Decidere 60 ? 3 degli Articoli di Corte ed aguzza 5 e 11 della Pratica Direzione su equo-soddisfazione chiede, i costatazione di Corte che l’assenza di qualsiasi risponde da parte loro gli impedisce dallo stabilire se o non loro hanno subito qualsiasi danno patrimoniale e respinge le loro rivendicazioni sotto questo capo.
35. Il Sig.ra Alekseyeva, il Sig. Galayev, il Sig. Gusev ed il Sig. Karagezov chiesero di possedere importi molto grandi di obbligazioni che erano state acquisite presumibilmente nei tempi sovietici. La Corte nota che nell’economia di comando dell’Unione sovietica, salari furono determinati con lo Stato come il risuoli datore di lavoro ed il loro importo deviati poco dal mezzo. Un lavoratore sovietico che guadagna su media 3,000 rubli sovietici (SUR) un anno (veda paragrafo 7 sopra) avrebbe avuto bisogno di salvare per pi? di sessanta anni per ammassare soldi sufficienti per acquisire l’importo di obbligazioni il Sig.ra Alekseyeva chiese di avere (SUR 198,400). La sua rivendicazione presente deve essere vista inoltre nella luce del fatto che lei prima ? riuscita a riscattare SUR 103,000 valore di obbligazioni per una combinazione dei nazionali ed i procedimenti di Strasbourg (veda Alekseyeva c. la Russia, n. 36153/03, 11 dicembre 2008 nel quale la Corte le assegn? 194,817 euros (EUR) in riguardo di una decisione nazionale che certamente era stata annullata in violazione del legale principio). Aveva lei acquis? davvero le sue obbligazioni nei tempi sovietici siccome lei disse, l’assenza di qualsiasi menzione dell’importo supplementare di SUR 198,400-quale lei dice nella causa presente-nella sua richiesta precedente alla Corte la questione implora se loro gi? erano stati nella sua propriet? a che tempo o acquisito ad un pi? tardi la data. La Corte considera le sue osservazioni come al tempo dell’acquisizione dei suoi unpersuasive delle obbligazioni e rifiuti la sua rivendicazione nell’assenza di un chiarimento credibile.
36. La Corte respinge anche le rivendicazioni col Sig. Galayev ed il Sig. Gusev cui le rispettive dichiarazioni di avere guadagnato SUR 1,000,000 in obbligazioni da esercizi d’impresa ed ottenne SUR 500,000 per la divisione di propriet? parentale fra lui e sua sorella non fu sostenuta con qualsiasi i documenti. Reitera che un richiedente dovrebbe presentare provare, il pi? lontano possibile documenti attinenti non solo l’esistenza ma anche l’importo o valore del danno (veda Milosavljev c. Serbia, n. 15112/07, ? 67, 12 giugno 2012, e Vasilevski c. la Repubblica iugoslava e precedente del Macedonia, n. 22653/08, ? 66 28 aprile 2016). Col passaggio di tempo dei documenti per ammissione sono potuti essere persi, o sono potuti essere riposti male, ma ricchezza cos? insolita avrebbe dovuto lasciare almeno delle tracce scritto che i richiedenti sarebbero dovuti essere in grado produrre prestare la credibilit? alle loro rivendicazioni. Infine, la Corte nota che il Sig. Karagezov produsse molti ruoli di numeri di serie di obbligazioni. I ruoli terminati con una cifra che rappresenta seguente il valore totale di obbligazioni ed un nome a s? quale erano diversi dal suo nome. Da allora il Sig. Karagezov non chiarific? la questione di obbligazioni la propriet? di ‘ nelle sue osservazioni, o, per che la questione, includa qualsiasi danno patrimoniale nella sua dichiarazione di rivendicazione sotto Articolo 41 della Convenzione, la Corte non fa assegnazione a lui sotto questo capo.
37. La Corte considera inoltre che l’importo di obbligazioni contenne col Sig.ra Prokofyeva, il Sig. Laptev ed il Sig. Sevastyanov ? coerente col chiarimento della loro origine che loro hanno offerto. Reitera che l’insuccesso dello Stato per implementare un schema di rimborso non pu? essere interpretato come chiamando per qualsiasi il particolare metodo del calcolo o una determinazione in abstracto del valore corrente delle obbligazioni (veda Andreyeva, citato sopra, ? 27). Avendo riguardo ad alla valutazione dei richiedenti le perdite di ‘ eseguirono in cause simili e precedenti (veda Yuriy Lobanov c. la Russia (soddisfazione equa), n. 15578/03, 14 febbraio 2012, e Fomin ed Altri, citato sopra, ? 35) e limitando l’assegnazione a che che davvero ? stato chiesto (il ne estremista petita principio), la Corte assegna EUR 2,490 al Sig.ra Prokofyeva, EUR 822 al Sig. Laptev ed EUR 6,030 al Sig. Sevastyanov, pi? qualsiasi tassa che pu? essere addebitabile, in riguardo di danno patrimoniale.
2. Danno non-patrimoniale
38. La Corte accetta che tutti i richiedenti hanno sofferto della frustrazione su conto dell’insuccesso dello Stato russo per stabilire la procedura per attuazione del loro diritto che li tenne in un stato dell’incertezza.
39. Facendo la sua valutazione su una base equa ed avendo riguardo ad alle assegnazioni in cause simili e precedenti (veda Yuriy Lobanov e Fomin ed Altri, sia cit? sopra), la Corte assegna ognuno EUR 1,800 al Sig. Laptev, il Sig.ra Prokofyeva ed il Sig. Sevastyanov in riguardo di danno non-patrimoniale, pi? qualsiasi tassa che pu? essere addebitabile.
40. Come riguardi gli altri richiedenti in riguardo di chi il tempo dell’acquisizione di obbligazioni e la lunghezza di periodo della loro propriet? non poteva essere accertato, la Corte considera che la sentenza di una violazione costituirebbe la soddisfazione equa e sufficiente.
Costi di B. e spese
41. I richiedenti chiesero anche gli importi specificati nell’Appendice in riguardo dei costi e spese incorso in di fronte alle corti nazionali e la Corte.
42. Il Governo indic? che il Sig.ra Alekseyeva, il Sig. Gusev, il Sig. Ruzanov ed il Sig. Sevastyanov non avevano prodotto qualsiasi documenti che sostengono le loro rivendicazioni.
43. Secondo la causa-legge della Corte, un richiedente ? concesso solamente finora al rimborso di costi e spese in come s? ? stato mostrato che questi davvero e necessariamente sono stati incorsi in e sono stati ragionevoli come a quantum. Al giorno d’oggi la causa, riguardo ad essere aveva ai documenti nella sua propriet? ed il criterio sopra, la Corte assegna EUR 100 al Sig.ra Alekseyeva, EUR 1,500 al Sig. Gusev EUR 850 al Sig. Ruzanov, EUR 30 al Sig. Laptev, EUR 450 al Sig. Sevastyanov, ed EUR 46 al Sig. Karagezov, pi? qualsiasi tassa che pu? essere addebitabile su loro, costi coprenti sotto tutti i capi.
Interesse di mora di C.
44. La Corte lo considera appropriato che il tasso di interesse di mora dovrebbe essere basato sul tasso di prestito marginale della Banca Centrale europea a che dovrebbe essere aggiunto tre punti di percentuale.
IV. La richiesta Di Articolo 46 Di La Convenzione
45. Articolo 46 della Convenzione prevede:
?1. Le Parti Contraenti ed Alte si impegnano attenersi alla definitivo sentenza della Corte in qualsiasi causa alla quale loro sono parti.
2. La definitivo sentenza della Corte sar? trasmessa al Comitato di Ministri che soprintender? alla sua esecuzione.?
46. Una sentenza nella quale la Corte trova una violazione della Convenzione impone sullo Stato rispondente un obbligo legale per non pagare quelli concerniti le somme assegnate con modo della soddisfazione equa, ma anche scegliere, soggetto a soprintendenza col Comitato di Ministri misure generali per essere adottato nel suo ordine legale e nazionale per porre fine alla violazione trovate con la Corte e compensare il pi? lontano possibile i suoi effetti. ? primariamente per lo Stato riguardato scegliere, soggetto a soprintendenza col Comitato di Ministri i mezzi essere usato nel suo ordine legale e nazionale per assolvere il suo obbligo sotto Articolo 46 della Convenzione. Comunque, con una prospettiva ad aiutando lo Stato rispondente ad adempiere che obbligo, la Corte pu? cercare di indicare il tipo di misure generali che sarebbe preso per per porre fine alla situazione ha trovato esistere (veda Centre per Risorse Legali in favore di Valentin C?mpeanu c. la Romania [GC], n. 47848/08, ?? 158-59 ECHR 2014; Scoppola c. l’Italia (n. 2) [GC], n. 10249/03, ? 148 17 settembre 2009; e Broniowski c. la Polonia [GC], n. 31443/96, ? 194 il 2004-V di ECHR).
47. La Corte ha trovato nella causa presente che le autorit? russe l’insuccesso di ‘ per adempiere i richiedenti ‘ l’aspettativa legittima con offrendo della forma di accordo in cambio per le loro obbligazioni era in violazione di Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 alla Convenzione. Questa conclusione risuona le sentenze della Corte nella serie di cause simili elencata in paragrafo 20 sopra. Il primo tre di quelle cause concernerono un tipo diverso di obbligazioni che erano state riconosciute anche come parte del debito interno dello Stato. Attuazione della legislazione federale che governa il loro buyout era stata sospesa fra il 2003 ed il 2009. A luglio 2009 una legge federale che governa la procedura di buyout era stata adottata. Fu seguito, a settembre 2009, con una regolamentazione Statale che espone fuori la procedura per costituire pagamenti in cambio obbligazioni (veda Tronin, citato sopra, ?? 29-31). La Corte not?, in riguardo di che dattilografa di obbligazioni, che era aperto ai richiedenti per fare domanda alle autorit? nazionali e competenti per il loro rimborso (l’ibid., ? 67). La questione fu risolta cos? e nessuno misura generale fu richiesto per l’esecuzione delle sentenze della Corte che riguardano che dattilografa di obbligazioni.
48. Con contrasto, dai tempi dello Yuriy la sentenza di Lobanov nel 2010, non c’? stato progresso tangibile nei procedimenti di esecuzione riguardo alle 1982 obbligazioni eccellenti in questione nella causa presente. Il Governo russo riport? al Comitato di Ministri che loro avevano distribuito una traduzione russa della sentenza alle varie autorit? e stabilito un perpetrazione di interagency per ?la pre-riforma? (quel ? dire, soviet-tempo) risparmi sotto l’egida del Ministero di Finanza (veda DH-DD(2012)31 – Comunicazione dalle autorit? russe dat? 30 novembre 2011, e DH-DD(2013)379 – Comunicazione dalle autorit? russe dat? 25 marzo 2013). Il lavoro del perpetrazione di interagency non risult? in qualsiasi legislazione di bozza che ? proposta o discusse in Parlamento. Siccome la Corte ha trovato sopra, un inventario delle obbligazioni insolute non ? stato completato mai ed il loro importo corrente non pu? essere conosciuto. L’obbligo per proporre qualche genere di accordo ai possessori di 1982 obbligazioni eccellenti continua ad esistere in diritto nazionale; non ? stato estinto o ? stato annullato ma soltanto ? stato posticipato o ? stato sospeso con leggi successive, pi? recentemente per un periodo di tre-anno che comincia da 1 gennaio 2017 (veda paragrafo 12 sopra). La Corte conclude perci? che l? esiste un problema strutturale che scaturisce dalle autorit? ‘ continu? insuccesso ad implementare il diritto degli obbligazionisti a della forma del risarcimento ed eseguire le sue pi? prime sentenze riguardo allo stesso problema che corrisponde ad una pratica incompatibile con la Convenzione.
49. Di conseguenza, la Corte considera che per attenersi coi suoi obblighi sotto Articolo 46 della Convenzione lo Stato rispondente deve, senza l’ulteriore ritardo, inizi una discussione genuina col Comitato di Ministri sul problema di che che pu? essere richiesto con modo di ottemperanza con le sentenze presenti e pi? prime riguardo alle 1982 obbligazioni eccellenti.
PER QUESTE RAGIONI, LA CORTE, UNANIMAMENTE
1. Decide di congiungere le richieste;

2. Dichiara la causa ammissibile;

3. Sostiene che c’? stata una violazione di Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 alla Convenzione;

4. Sostiene che la sentenza di una violazione costituisce in se stesso la soddisfazione equa e sufficiente per il danno non-patrimoniale subito coi richiedenti il Sig. Volokitin, il Sig.ra Alekseyeva, il Sig. Losyakov, il Sig. Galayev, il Sig. Gusev, il Sig. Ruzanov, il Sig. Zheltov, ed il Sig. Karagezov;

5. Sostiene
(un) che lo Stato rispondente ? pagare, entro tre mesi dalla data sulla quale la sentenza diviene definitivo in conformit? con Articolo 44 ? 2 della Convenzione gli importi seguenti, essere convertito nella valuta dello Stato rispondente al tasso applicabile alla data di accordo:
(i) EUR 2,490 (due mila quattrocento e novanta euros) al Sig.ra Prokofyeva, EUR 822 (ottocento e ventidui euros) al Sig. Laptev, ed EUR 6,030 (sei mila e trenta euros) al Sig. Sevastyanov, pi? qualsiasi tassa che pu? essere addebitabile, in riguardo di danno patrimoniale;
(l’ii) EUR 1,800 (milli ottocento euros) ognuno al Sig.ra Prokofyeva, il Sig. Laptev ed il Sig. Sevastyanov, pi? qualsiasi tassa che pu? essere addebitabile, in riguardo di danno non-patrimoniale;
(l’iii) EUR 100 (cento euros) ad OMISSIS, EUR 1,500 (milli cinquecento euros) ad OMISSIS, EUR 850 (ottocento e cinquanta euros) ad OMISSIS, EUR 30 (trenta euros) ad OMISSIS, EUR 450 (quattrocento e cinquanta euros) ad OMISSIS, ed EUR 46 (quaranta-sei euros) ad OMISSIS, pi? qualsiasi tassa che pu? essere a carico dei richiedenti, in riguardo di costi e spese;
(b) che dalla scadenza dei tre mesi summenzionati sino ad accordo il semplice interesse sar? pagabile sugli importi sopra ad un tasso uguale al tasso di prestito marginale della Banca Centrale europea durante il periodo predefinito pi? tre punti di percentuale;

6. Respinge il resto dei richiedenti che ‘ chiede per la soddisfazione equa.
Fatto in inglesi, e notific? per iscritto 3 luglio 2018, facendo seguito Decidere 77 ?? 2 e 3 degli Articoli di Corte.
Fato ?Arac? Helena J?derblom
Cancelliere aggiunto Presidente

APPENDICE
OMISSIS

Testo Tradotto

Conclusions:
Violation of Article 1 of Protocol No. 1 – Protection of property (Article 1 para. 1 of Protocol No. 1 – Peaceful enjoyment of possessions)
Pecuniary and non-pecuniary damage – award (Article 41 – Non-pecuniary damage Pecuniary damage Just satisfaction)
Non-pecuniary damage – finding of violation sufficient (Article 41 – Non-pecuniary damage Just satisfaction)

THIRD SECTION

CASE OF VOLOKITIN AND OTHERS v. RUSSIA

(Applications nos. 74087/10 and 13 others ? see appended list)

JUDGMENT

STRASBOURG

3 July 2018

This judgment will become final in the circumstances set out in Article 44 ? 2 of the Convention. It may be subject to editorial revision.

In the case of Volokitin and Others v. Russia,
The European Court of Human Rights (Third Section), sitting as a Chamber composed of:
Helena J?derblom, President,
Branko Lubarda,
Helen Keller,
Dmitry Dedov,
Pere Pastor Vilanova,
Georgios A. Serghides,
Jolien Schukking, judges,
and Fato? Arac?, Deputy Section Registrar,
Having deliberated in private on 12 June 2018,
Delivers the following judgment, which was adopted on that date:
PROCEDURE
1. The case originated in fourteen applications against the Russian Federation lodged with the Court under Article 34 of the Convention for the Protection of Human Rights and Fundamental Freedoms (?the Convention?) by fourteen Russian nationals (?the applicants?). The applicants? names, the names of their representatives and the numbers and dates of their applications are set out in the Appendix.
2. The Russian Government (?the Government?) were represented initially by Mr G. Matyushkin, Representative of the Russian Federation to the European Court of Human Rights, and then by his successor in that position, Mr M. Galperin.
3. The applicants complained about the Russian State?s continued failure to determine the conditions and procedure for implementation of their entitlement to obtain some form of compensation for, or redemption of, their 1982 premium bonds, which had been recognised as internal State debt.
4. On 27 August 2013, 13 February 2014 and 5 April 2017 the above complaint was communicated to the Government and the remainder of applications nos. 15410/11, 53719/13, 1026/14, 28411/14 and 27904/15 was declared inadmissible pursuant to Rule 54 ? 3 of the Rules of Court.
5. On 10 April 2017 the Court requested additional factual information from the applicants in cases nos. 5359/13 and 53719/13.
THE FACTS
THE CIRCUMSTANCES OF THE CASE
6. The cases concern the 1982 State internal premium loan bonds (????????? ???????????????? ??????????? ??????????? ????? 1982 ???? – ?1982 premium bonds?) which are in the applicants? possession. The applicants submitted lists of serials numbers or photocopies of their bonds.
7. On 30 December 1980 the USSR Cabinet of Ministers decided to issue bonds of an internal premium loan to finance certain State programmes. The bonds had nominal values of 25, 50 and 100 Soviet roubles (SUR). Their period of circulation was set at twenty years, from 1 January 1982 to 1 January 2002, and they were redeemable at any time during the term of the loan with interest at 3% per annum. Soviet citizens could either buy the 1982 premium bonds with their own money or obtain them in exchange for bonds from an earlier 1966 State internal premium loan. The average monthly wage in 1982 was SUR 177.30 across all branches of the economy plus SUR 68.70 in various social benefits (People?s Economy of the USSR 1982, a statistical yearbook by the USSR Central Statistics Directorate, Moscow, 1983).
8. By the late 1980s the Soviet economy was suffering from a structural imbalance due a rapidly increasing money supply and decreasing availability of consumer goods sold at State-controlled prices. In January 1991 the USSR Government freed 40% of prices and carried out a monetary reform eliminating the largest banknotes in circulation and restricting the withdrawal of money from bank deposit accounts to SUR 500 a month. This led to a two to threefold increase in prices. On 22 March 1991 the USSR President issued Decree no. UP-1708, ordering a one-time increase to savings instruments, including the 1982 premium bonds, of 40% to offset the price rise.
9. On 26 December 1991 the USSR was dissolved by Declaration no. 142-N of the Supreme Soviet of the USSR. The declaration invited the heads of newly independent States to reflect on the issues of succession.
10. On 19 February 1992 the Russian Government issued Resolution no. 97, recognising its succession in respect of the obligations of the former USSR under the 1982 loan:
?1. To confirm succession of the [Russian] Government in respect of the obligations of the former USSR vis-?-vis Russian Federation citizens arising out of the bonds of the 1982 State internal premium loan.

6. To give Russian Federation citizens who are holders of bonds of the 1982 State internal premium loan the right to voluntarily exchange their bonds against State securities, including 1992 Russian internal premium loan bonds, shares in the Savings Bank … and also to credit the proceeds of sale of the bonds into deposit accounts open in the Savings Bank … from 1 October 1992 …?
11. Between 1995 and 2000 a series of Russian laws and regulations were passed which provided for the conversion of Soviet securities, including the 1982 premium bonds, into special Russian promissory notes nominated in ?promissory roubles? (DOR) (for details, see Yuriy Lobanov v. Russia, no. 15578/03, ?? 16-21, 2 December 2010).
12. From 2003 to the present day, the application and implementation of those laws and regulations have been continuously suspended, most recently for the period 1 January 2017 to 1 January 2020, by Law no. 429 FZ of 19 December 2016 and Resolution no. 1437 dated 22 December 2016.
13. The applicants applied to the Russian financial authorities and the courts, seeking the redemption of their bonds. Their claims were rejected on procedural and substantive grounds. Mr Ruzanov?s claim was allowed at first instance but the judgment was later overturned on appeal. On 5 May 2014 Mr Israfilov obtained a decision from the Leninskiy District Court in Makhachkala, requiring the Russian Government to convert his bonds into special promissory notes.
14. Mr Losyakov and Ms Losyakova?s claim was referred by the Supreme Court to the Constitutional Court. By decision no. 632-O of 3 April 2012, the Constitutional Court declared it inadmissible, finding that it was not competent to rule on the issue of an alleged failure of federal lawmakers to enact laws guaranteeing the protection of savings which had been recognised as Russia?s internal debt. In its view, the federal lawmakers had adequate discretion to legislate on those issues in the interests of everyone, taking into account the specific social and economic conditions prevailing in Russia and the balance between the rights and lawful interests of various categories of citizens, including those who acted as creditors of the State and others in respect of whom the State had public policy obligations. The legislature was entitled to restrict the rights, including property rights, of some people for the protection of rights and lawful interests of others.
THE LAW
I. JOINDER OF THE APPLICATIONS
15. The Court notes that all the applicants alleged a violation of their property rights. Having regard to the similarity of the applicants? grievances, the Court is of the view that the applications should be joined in accordance with Rule 42 ? 1 of the Rules of Court.
II. ALLEGED VIOLATION OF ARTICLE 1 OF PROTOCOL No. 1 TO THE CONVENTION
16. The applicants complained about the continued failure of the Russian authorities to discharge their obligations arising out of their 1982 premium bonds, which had been recognised as part of Russia?s internal debt. Article 1 of Protocol No. 1 to the Convention provides:
?Every natural or legal person is entitled to the peaceful enjoyment of his possessions. No one shall be deprived of his possessions except in the public interest and subject to the conditions provided for by law and by the general principles of international law.
The preceding provisions shall not, however, in any way impair the right of a State to enforce such laws as it deems necessary to control the use of property in accordance with the general interest or to secure the payment of taxes or other contributions or penalties.?
A. Admissibility
17. The Court notes that the complaint is not manifestly ill-founded within the meaning of Article 35 ? 3 (a) of the Convention. It further notes that it is not inadmissible on any other grounds. It must therefore be declared admissible.
B. Merits
1. Submissions by the parties
18. Referring to the Constitutional Court?s decision on Mr Losyakov and Ms Losyakova?s claim (see paragraph 14 above) and the Court?s case-law (Malysh and Others v. Russia, no. 30280/03, ? 80, 11 February 2010), the Government submitted that the domestic authorities should have a wide discretion in matters of economic or social strategy and that favouring expenditure on pressing social issues to the detriment of claims of a purely pecuniary nature was a legitimate aim in the public interest. They further claimed that the applicants had not suffered any loss of property because they could have taken advantage of the buy-back or exchange scheme in 1992. According to the Savings Bank, the total value of bonds placed before 1 January 1992 in the Russian territory had been SUR 9 billion, while the buy-back operation in 1992 to 1995 had resulted in the purchase or exchange of bonds with a total value of 12.1 billion ?new? Russian roubles (RUR). The excess was accounted for by the inflow of bonds from newly independent States outside Russia. As the series and numbers of bonds had not been recorded at the time of initial placement, it was no longer possible to establish when and where they had been purchased and by whom initially. Lastly, the Government submitted that Russia?s obligations to the holders of 1982 premium bonds were maintained. The relevant laws and regulations had been suspended because of the limited resources of the federal budget. Redeeming the bonds at the present time would prevent the State from fulfilling its social commitments to Russian citizens and developing the Russian economy.
19. The applicants submitted that the Russian authorities had breached their property rights by continuously suspending the implementation of the relevant laws and regulations. The obligations the Russian authorities had taken upon themselves had to be fulfilled so long as there was no emergency, force majeure or other exceptional circumstances. Had the authorities acted in good faith, they would have converted the 1982 premium bonds into the special promissory notes. That operation would have allowed them to establish the exact quantity of unredeemed bonds and the amount of funds required for their redemption and to find a proper balance between that and other priority expenses. However, no such conversion had ever been carried out and the Russian authorities had adopted a passive approach to implementation of the entitlement of the bondholders. The applicants pointed out that the Government had incorrectly calculated the outcome of the buy-back operation. They had not taken into account that the bonds had been redeemed at 1.6 times their nominal value. If the total amount of redeemable bonds had been RUR 14.4 billion (the initial value of SUR 9 billion multiplied by 1.6) and the actual redeemed amount had been RUR 12.1 billion, the remainder of the outstanding bonds was equal to RUR 2.3 billion at the redemption price or RUR 1.44 billion (RUR 2.3 billion divided by 1.6) at the nominal value. The outstanding amount was but a small fraction of Russia?s federal budget of approximately 14 trillion Russian roubles (RUB) or the combined value of the National Wealth and Reserve Funds of 10.9 trillion (2017). As to the Government?s argument about limited resources, the applicants pointed out that since 2000 the Russian State had run a budget surplus thanks to high oil prices. However, instead of settling their debt to internal creditors, such as the applicants, the authorities had used money to buy foreign bonds or finance expensive high-level sports events.
2. The Court?s assessment
20. The Court reiterates that it has found a violation of Article 1 of Protocol No. 1 in a number of similar applications against Russia. Some of them concerned the absence of implementing regulations for redemption of a different type of Russian bond, known as Urozhay-90 (Harvest-90) bonds (see Malysh and Others, cited above; Tronin v. Russia, no. 24461/02, 18 March 2010; and SPK Dimskiy v. Russia, no. 27191/02, 18 March 2010), while others related to non-fulfilment of the State?s obligations arising out of the same 1982 loan as in the present case (see Yuriy Lobanov, no. 15578/03, 2 December 2010; Andreyeva v. Russia, no. 73659/10, 10 April 2012; and Fomin and Others v. Russia, no. 34703/04, 26 February 2013).
21. For the purposes of Article 1 of Protocol No. 1 the applicants? ?possessions? consist of their entitlement to obtain some form of compensation for, or redemption of, 1982 premium bonds which are currently in their possession (see Malysh and Others, ?? 67-71, and Yuriy Lobanov, ? 45, both cited above). By enacting the Savings Protection Act in 1995, the Russian State took upon itself an obligation to settle the debt arising out of the 1982 premium bonds. Since that time bond holders have continuously held a claim against the Russian State which existed both on the date of ratification of Protocol No. 1 by Russia ? 5 May 1998 ? and on the date of submission of their applications to the Court. Although implementation of the relevant regulatory provisions has been suspended for many years, they have not been revoked or annulled. The Government conceded that bondholders? claims against the State continued to exist to the present day.
22. As to compliance with the lawfulness requirement, the Court has noted that the repeated suspensions of the implementing regulations were decided on in the legislative process. Accordingly, a restriction on the exercise of applicants? right to the peaceful enjoyment of their possessions was ?provided for by law? (see Malysh and Others, ?? 77-78, and Yuriy Lobanov, ? 49, both cited above). As regards the existence of a legitimate aim, the Court has noted that in the 1990s the Russian State went through a tumultuous transition from a State-controlled to a market economy. Its economic well-being was later jeopardised by the financial crisis of 1998 and a sharp depreciation of the national currency. Even though Russia has achieved relative prosperity and wealth in subsequent years, the Court has agreed that defining budgetary priorities in terms of favouring expenditure on pressing social issues to the detriment of claims of a purely pecuniary nature was a legitimate aim in the public interest (see Malysh and Others, ? 80, and Yuriy Lobanov, ? 50, both cited above).
23. On the question of the striking of a fair balance between the general interest and the applicants? rights, the rule of law underlying the Convention and the principle of lawfulness in Article 1 of Protocol No. 1 require States not only to respect and apply, in a foreseeable and consistent manner, the laws they have enacted, but also, as a corollary of this duty, to ensure the legal and practical conditions for their implementation. The Court has found that those principles mandated the Russian State to fulfil in good time, in an appropriate and consistent manner, the legislative promises it had made in respect of claims arising out of the 1982 premium bonds. In particular, it was incumbent on the authorities to legislate on the conditions for implementation of the bondholders? entitlement, with a view to satisfying the undertaking that had been created through the enactment of the Savings Protection Act and follow-up legislation (see Malysh and Others, ? 82, and Yuriy Lobanov, ? 51, both cited above).
24. After the enactment of the Savings Protection Act in 1995, the Russian Parliament promptly enacted the legislative acts required for its successful implementation, including the 1996 Promissory Value Act, the 1999 Base Value Act and the 1999 Conversion Procedure Act (see Yuriy Lobanov, cited above, ?? 17-20). Those acts laid down a legislative framework for settlement of bondholders? entitlement which had been continuously recognised as part of the State?s internal debt. In early 2000, the Russian Government issued a regulation on the conversion procedure (ibid., ? 21). However, for reasons that remain unclear to the Court, as no explanation has been put forward by the Government, from 2003 the implementation of the existing legal framework governing redemption of the 1982 premium bonds has remained continuously suspended, year after year (ibid., ?? 22 and 52).
25. The information available to the Court does not allow it to find that the Russian Government took any measures in that period with a view to satisfying the claims arising out of the bonds. There is no evidence that the annual decisions suspending the implementation of the redemption framework were preceded by an assessment of the amount of budget appropriations necessary to settle the debt arising out of the bonds and its balancing in relation to other priority social expenses. In fact, as the applicants in the present case pointed out, no such assessment could have been possible in the absence of key indicators, such as the quantity and total valuation of the outstanding bonds. That information has not been, and could not have been, obtained because the stamping of the outstanding bonds and entering their details into the Ministry of Finance register, as provided for in the Conversion Procedure Act and Government Regulation no. 82 (ibid., ? 21), has never been completed. While the radical reform of Russia?s political and economic system in the 1990s, as well as the state of the country?s finances, may have once justified stringent financial limitations on rights of a purely pecuniary nature, it is currently the case that the Russian Government have been unable to put forward a satisfactory justification for their continuous failure, over a period of more than fifteen years, to implement an entitlement conferred on the applicants by Russian legislation (see Malysh and Others, ? 83, and Yuriy Lobanov, ? 52, both cited above).
26. The Court has no competence ratione temporis to examine the options that were available to the bondholders prior to the ratification of the Convention and the Protocol. However, the Court notes that since the enactment of the 1995 Savings Protection Act they have had a legitimate expectation of obtaining some form of compensation for, or redemption of, the bonds. The applicants did not remain passive, but rather displayed an active attitude by making requests to the competent authorities and lodging claims with the domestic courts, including the Supreme Court and Constitutional Court (see paragraph 14 above). There was no indication that the applicants were responsible for, or culpably contributed to, the state of affairs which they complained about (compare Malysh and Others, ? 84, and Yuriy Lobanov, ? 53, both cited above).
27. The Court finds that the applicants in the present cases, holders of 1982 bonds which cannot be redeemed and in respect of which no compensation is available, are in the same position as applicants in previous cases. It further finds, as it did in the above-cited cases, that the Russian authorities, by imposing successive limitations on the implementation of the legislative and regulatory framework establishing the basis for the applicants? right to redemption of their 1982 premium bonds and by failing for years to put into practice the procedure for implementation of that entitlement, kept the applicants in a state of uncertainty, which was incompatible in itself with the obligation arising under Article 1 of Protocol No. 1 to secure the peaceful enjoyment of possessions, notably with the duty to act in good time and in an appropriate and consistent manner where an issue of general interest is at stake (see Malysh and Others, ? 85, and Yuriy Lobanov, ? 54, both cited above).
28. There has therefore been a violation of Article 1 of Protocol No. 1.
III. APPLICATION OF ARTICLE 41 OF THE CONVENTION
29. Article 41 of the Convention provides:
?If the Court finds that there has been a violation of the Convention or the Protocols thereto, and if the internal law of the High Contracting Party concerned allows only partial reparation to be made, the Court shall, if necessary, afford just satisfaction to the injured party.?
A. Damage
30. The applicants claimed the amounts listed in the Appendix in respect of pecuniary and non-pecuniary damage.
31. The Government submitted that Mr Israfilov, Mr Galayev, Mr Laptev and Mr Zheltov had not filed any claims with the Russian courts for the redemption of their bonds. Accordingly, it had not been established in the domestic proceedings that they had been the lawful owners of the bonds. They further submitted that the suggested method of calculation in respect of pecuniary damage could not be applied because it had been based on the suspended legislation. In any event, the claims were unreasonable.
32. The Court notes that Ms Losyakova, Mr Israfilov, Mr Kosachev and Mr Vologin did not submit a claim for just satisfaction when invited to do so. Their prior indications of desirable reparation in the application form cannot replace a properly articulated claim (see Nagmetov v. Russia [GC], no. 35589/08, ?? 59 and 75, 30 March 2017). In the absence of any exceptional circumstances (ibid., ?? 77-82), the Court makes no award to these applicants.
1. Pecuniary damage
33. On the matter of pecuniary damage, the Court notes that the 1982 premium bonds were never restricted in circulation and could be sold and bought freely at any time. However, their price at any given time must have been subject to great fluctuations reflecting the tumultuous development of the Russian economy and evolution of the applicable legal framework. A period of stability in the USSR when the bonds were used as a money substitute at nominal value was followed by rampant inflation and a sharp depreciation of the national currency in the newly independent Russia. The legitimate expectation that the enactment of the Savings Protection Act gave the bondholders in 1995 was later frustrated by its continuous suspension after 2003. Those developments must have affected the value of the bonds and the amount to be awarded to the applicants for the loss actually sustained (damnum emergens). The situation of applicants who acquired bonds in the Soviet times at full value must accordingly be distinguished from those who bought them in the later period on account of differences in their respective financial exposure. With a view to determining the value of the actual damage the applicants sustained, the Court asked each of them to specify the time and manner of acquisition of the 1982 bonds in their possession, and the purchase price, if any, they had paid. A summary of their replies is given in the Appendix.
34. Mr Volokitin, Mr Losyakov, Mr Ruzanov and Mr Zheltov did not reply to the Court?s query. Having regard to Rule 60 ? 3 of the Rules of Court and points 5 and 11 of the Practice Direction on just-satisfaction claims, the Court finds that the absence of any reply on their part prevents it from establishing whether or not they have sustained any pecuniary damage and rejects their claims under this head.
35. Ms Alekseyeva, Mr Galayev, Mr Gusev and Mr Karagezov claimed to possess very large amounts of bonds which had been allegedly acquired in the Soviet times. The Court notes that in the command economy of the Soviet Union, wages were determined by the State as the sole employer and their amount deviated little from the mean. A Soviet worker earning on average 3,000 Soviet roubles (SUR) a year (see paragraph 7 above) would have needed to save for more than sixty years to amass sufficient money to acquire the amount of bonds Ms Alekseyeva claimed to have (SUR 198,400). Her present claim must moreover be seen in the light of the fact that she has previously managed to redeem SUR 103,000 worth of bonds through a combination of the domestic and Strasbourg proceedings (see Alekseyeva v. Russia, no. 36153/03, 11 December 2008, in which the Court awarded her 194,817 euros (EUR) in respect of a domestic decision that had been quashed in breach of the legal certainly principle). Had she indeed acquired her bonds in the Soviet times as she claimed, the absence of any mention of the additional amount of SUR 198,400 ? which she claims in the present case ? in her previous application to the Court begs the question whether they had been in her possession already at that time or acquired at a later date. In the absence of a credible explanation, the Court considers her submissions as to the time of acquisition of her bonds unpersuasive and rejects her claim.
36. The Court also rejects the claims by Mr Galayev and Mr Gusev, whose respective declarations of having earned SUR 1,000,000 in bonds from business activities and obtained SUR 500,000 through the division of parental property between him and his sister were not supported by any documents. It reiterates that an applicant should submit relevant documents to prove, as far as possible, not only the existence but also the amount or value of the damage (see Milosavljev v. Serbia, no. 15112/07, ? 67, 12 June 2012, and Vasilevski v. the former Yugoslav Republic of Macedonia, no. 22653/08, ? 66, 28 April 2016). Admittedly, with the passage of time some documents may have been lost or misplaced, but such unusual wealth should have left at least some written traces which the applicants should have been able to produce to lend credibility to their claims. Lastly, the Court notes that Mr Karagezov produced several lists of serial numbers of bonds. The lists ended with a figure representing the total value of bonds and a name next to it which was different from his name. Since Mr Karagezov did not clarify the matter of bonds? ownership in his submissions, or, for that matter, include any pecuniary damage in his statement of claim under Article 41 of the Convention, the Court makes no award to him under this head.
37. The Court further considers that the amount of bonds held by Ms Prokofyeva, Mr Laptev and Mr Sevastyanov is consistent with the explanation of their origin they have provided. It reiterates that the State?s failure to implement a redemption scheme cannot be interpreted as calling for any particular method of calculation or a determination in abstracto of the current value of the bonds (see Andreyeva, cited above, ? 27). Having regard to the assessment of the applicants? losses carried out in previous similar cases (see Yuriy Lobanov v. Russia (just satisfaction), no. 15578/03, 14 February 2012, and Fomin and Others, cited above, ? 35) and limiting the award to what has been actually claimed (the ne ultra petita principle), the Court awards EUR 2,490 to Ms Prokofyeva, EUR 822 to Mr Laptev, and EUR 6,030 to Mr Sevastyanov, plus any tax that may be chargeable, in respect of pecuniary damage.
2. Non-pecuniary damage
38. The Court accepts that all the applicants have suffered frustration on account of the Russian State?s failure to establish the procedure for implementation of their entitlement which kept them in a state of uncertainty.
39. Making its assessment on an equitable basis and having regard to the awards in previous similar cases (see Yuriy Lobanov and Fomin and Others, both cited above), the Court awards EUR 1,800 each to Mr Laptev, Ms Prokofyeva and Mr Sevastyanov in respect of non-pecuniary damage, plus any tax that may be chargeable.
40. As regards the other applicants in respect of whom the time of acquisition of bonds and the length of period of their possession could not be ascertained, the Court considers that the finding of a violation would constitute sufficient just satisfaction.
B. Costs and expenses
41. The applicants also claimed the amounts specified in the Appendix in respect of the costs and expenses incurred before the domestic courts and the Court.
42. The Government pointed out that Ms Alekseyeva, Mr Gusev, Mr Ruzanov and Mr Sevastyanov had not produced any documents supporting their claims.
43. According to the Court?s case-law, an applicant is entitled to the reimbursement of costs and expenses only in so far as it has been shown that these have been actually and necessarily incurred and are reasonable as to quantum. In the present case, regard being had to the documents in its possession and the above criteria, the Court awards EUR 100 to Ms Alekseyeva, EUR 1,500 to Mr Gusev, EUR 850 to Mr Ruzanov, EUR 30 to Mr Laptev, EUR 450 to Mr Sevastyanov, and EUR 46 to Mr Karagezov, plus any tax that may be chargeable on them, covering costs under all heads.
C. Default interest
44. The Court considers it appropriate that the default interest rate should be based on the marginal lending rate of the European Central Bank, to which should be added three percentage points.
IV. APPLICATION OF ARTICLE 46 OF THE CONVENTION
45. Article 46 of the Convention provides:
?1. The High Contracting Parties undertake to abide by the final judgment of the Court in any case to which they are parties.
2. The final judgment of the Court shall be transmitted to the Committee of Ministers, which shall supervise its execution.?
46. A judgment in which the Court finds a breach of the Convention imposes on the respondent State a legal obligation not just to pay those concerned the sums awarded by way of just satisfaction, but also to choose, subject to supervision by the Committee of Ministers, general measures to be adopted in its domestic legal order to put an end to the violation found by the Court and to redress as far as possible its effects. It is primarily for the State concerned to choose, subject to supervision by the Committee of Ministers, the means to be used in its domestic legal order to discharge its obligation under Article 46 of the Convention. However, with a view to helping the respondent State to fulfil that obligation, the Court may seek to indicate the type of general measures that might be taken in order to put an end to the situation it has found to exist (see Centre for Legal Resources on behalf of Valentin C?mpeanu v. Romania [GC], no. 47848/08, ?? 158-59, ECHR 2014; Scoppola v. Italy (no. 2) [GC], no. 10249/03, ? 148, 17 September 2009; and Broniowski v. Poland [GC], no. 31443/96, ? 194, ECHR 2004-V).
47. The Court has found in the present case that the Russian authorities? failure to fulfil the applicants? legitimate expectation by offering some form of settlement in exchange for their bonds was in breach of Article 1 of Protocol No. 1 to the Convention. This conclusion echoes the Court?s findings in the series of similar cases listed in paragraph 20 above. The first three of those cases concerned a different type of bonds which had also been recognised as part of the State?s internal debt. Implementation of the federal legislation governing their buyout had been suspended between 2003 and 2009. In July 2009 a federal law governing the buyout procedure had been adopted. It was followed, in September 2009, by a Government regulation setting out the procedure for making payments in exchange for bonds (see Tronin, cited above, ?? 29-31). The Court noted, in respect of that type of bonds, that it was open to the applicants to apply to the competent domestic authorities for their redemption (ibid., ? 67). The matter was thus resolved and no general measures were required for the execution of the Court?s judgments concerning that type of bonds.
48. By contrast, since the Yuriy Lobanov judgment in 2010, there has been no tangible progress in the execution proceedings concerning the 1982 premium bonds at issue in the present case. The Russian Government reported to the Committee of Ministers that they had distributed a Russian translation of the judgment to various authorities and established an interagency commission for ?pre-reform? (that is to say, Soviet-time) savings under the aegis of the Ministry of Finance (see DH-DD(2012)31 – Communication from the Russian authorities dated 30 November 2011, and DH-DD(2013)379 – Communication from the Russian authorities dated 25 March 2013). The work of the interagency commission did not result in any draft legislation being proposed or discussed in Parliament. As the Court has found above, an inventory of the outstanding bonds has never been completed and their current amount cannot be known. The obligation to offer some kind of settlement to the holders of 1982 premium bonds continues to exist in domestic law; it has not been extinguished or annulled but merely postponed or suspended by successive laws, most recently for a three-year period starting from 1 January 2017 (see paragraph 12 above). The Court therefore concludes that there exists a structural problem stemming from the authorities? continued failure to implement the entitlement of the bondholders to some form of compensation and to execute its earlier judgments concerning the same issue, which amounts to a practice incompatible with the Convention.
49. Accordingly, the Court considers that, in order to comply with its obligations under Article 46 of the Convention, the respondent State should, without further delay, initiate a genuine discussion with the Committee of Ministers on the issue of what may be required by way of compliance with the present and earlier judgments concerning the 1982 premium bonds.
FOR THESE REASONS, THE COURT, UNANIMOUSLY,
1. Decides to join the applications;

2. Declares the case admissible;

3. Holds that there has been a violation of Article 1 of Protocol No. 1 to the Convention;

4. Holds that the finding of a violation constitutes in itself sufficient just satisfaction for the non-pecuniary damage sustained by the applicants Mr Volokitin, Ms Alekseyeva, Mr Losyakov, Mr Galayev, Mr Gusev, Mr Ruzanov, Mr Zheltov, and Mr Karagezov;

5. Holds
(a) that the respondent State is to pay, within three months from the date on which the judgment becomes final in accordance with Article 44 ? 2 of the Convention, the following amounts, to be converted into the currency of the respondent State at the rate applicable at the date of settlement:
(i) EUR 2,490 (two thousand four hundred and ninety euros) to Ms Prokofyeva, EUR 822 (eight hundred and twenty-two euros) to Mr Laptev, and EUR 6,030 (six thousand and thirty euros) to Mr Sevastyanov, plus any tax that may be chargeable, in respect of pecuniary damage;
(ii) EUR 1,800 (one thousand eight hundred euros) each to Ms Prokofyeva, Mr Laptev and Mr Sevastyanov, plus any tax that may be chargeable, in respect of non-pecuniary damage;
(iii) EUR 100 (one hundred euros) to OMISSIS, EUR 1,500 (one thousand five hundred euros) to OMISSIS, EUR 850 (eight hundred and fifty euros) to OMISSIS, EUR 30 (thirty euros) to OMISSIS, EUR 450 (four hundred and fifty euros) to OMISSIS, and EUR 46 (forty-six euros) to OMISSIS, plus any tax that may be chargeable to the applicants, in respect of costs and expenses;
(b) that from the expiry of the above-mentioned three months until settlement simple interest shall be payable on the above amounts at a rate equal to the marginal lending rate of the European Central Bank during the default period plus three percentage points;

6. Dismisses the remainder of the applicants? claim for just satisfaction.
Done in English, and notified in writing on 3 July 2018, pursuant to Rule 77 ?? 2 and 3 of the Rules of Court.
Fato? Arac? Helena J?derblom
Deputy Registrar President

APPENDIX
OMISSIS

A chi rivolgersi e i costi dell'assistenza

Il Diritto dell'Espropriazione è una materia molto complessa e poco conosciuta, che "ingloba" parti importanti di molteplici rami del diritto. Per tutelarsi è quindi essenziale farsi assistere da un Professionista (con il quale si consiglia di concordare in anticipo i costi da sostenere, come ormai consentito dalle leggi in vigore).

Se l'espropriato ha già un Professionista di sua fiducia, può comunicagli che sul nostro sito trova strumenti utili per il suo lavoro.
Per capire come funziona la procedura, quando intervenire e i costi da sostenere, si consiglia di consultare la Sezione B.6 - Come tutelarsi e i Costi da sostenere in TRE Passi.

  • La consulenza iniziale, con esame di atti e consigli, è sempre gratuita
    - Per richiederla cliccate qui: Colloquio telefonico gratuito
  • Un'eventuale successiva assistenza, se richiesta, è da concordare
    - Con accordo SCRITTO che garantisce l'espropriato
    - Con pagamento POSTICIPATO (si paga con i soldi che si ottengono dall'Amministrazione)
    - Col criterio: SE NON OTTIENI NON PAGHI

Se l'espropriato è assistito da un Professionista aderente all'Associazione pagherà solo a risultato raggiunto, "con i soldi" dell'Amministrazione. Non si deve pagare se non si ottiene il risultato stabilito. Tutto ciò viene pattuito, a garanzia dell'espropriato, con un contratto scritto. è ammesso solo un rimborso spese da concordare: ad. es. 1.000 euro per il DAP (tutelarsi e opporsi senza contenzioso) o 2.000 euro per il contenzioso. Per maggiori dettagli si veda la pagina 20 del nostro Vademecum gratuito.

La data dell'ultimo controllo di validità dei testi è la seguente: 14/09/2024