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Testo originale e tradotto della sentenza selezionata

CASE OF TURTURICA AND CASIAN v. THE REPUBLIC OF MOLDOVA AND RUSSIA

Tipologia: Sentenza
Importanza: 2
Articoli: 41,35,P1-1
Numero: 28648/06/2016
Stato: Moldova
Data: 2016-08-30 00:00:00
Organo: Sezione Seconda
Testo Originale

Conclusioni: Violazione dell? Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 – Protezione della propriet? (Articolo 1 par. 2 di Protocollo N.ro 1 – Controllo dell’uso della propriet?) (Russia) Nessuna violazione dell? Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 – Protezione della propriet? (Articolo 1 del Protocollo N.ro 1 – obblighi Positivi) (Repubblica della Moldavia) danno Patrimoniale – assegnazione (Articolo 41 – danno Patrimoniale Soddisfazione equa) danno Non-patrimoniale – assegnazione (Articolo 41 – danno Non-patrimoniale soddisfazione Equa)

SECONDA SEZIONE

CAUSA TURTURICA E CASIAN C. REPUBBLICA MOLDAVA E RUSSIA

(Richieste N. 28648/06 e 18832/07)

SENTENZA

STRASBOURG

30 agosto 2016

Questa sentenza diverr? definitivo nelle circostanze esposte fuori in Articolo 44 ? 2 della Convenzione. Pu? essere soggetto a revisione editoriale.

Nella causa di Turturica e Casian c. la Repubblica di Moldavia e la Russia,
La Corte europea di Diritti umani (Seconda Sezione), riunendosi che come una Camera, compose di:
Il ?Karaka, ?Presidente
Neboj?a Vuini?,
Paul Lemmens,
Valeriu Grico?,
Dmitry Dedov,
Jon Fridrik Kj?lbro,
St?phanie Mourou-Vikstr?m, giudici
e Stanley Naismith, Sezione Cancelliere
Avendo deliberato in privato 21 giugno 2016,
Consegna la sentenza seguente sulla quale fu adottata quel la data:
PROCEDURA
1. La causa nacque da in due richieste (N. 28648/06 e 18832/07) contro la Repubblica di Moldavia e la Russia depositata con la Corte sotto Articolo 34 della Convenzione per la Protezione di Diritti umani e le Libert? Fondamentali (?la Convenzione?) con due cittadini di Moldavia, OMISSIS (?i richiedenti?), il 2006 e 18 aprile 2007 di 8 giugno rispettivamente.
2. I richiedenti che erano stati accordati patrocinio gratuito furono rappresentati con OMISSIS, avvocati che praticano in Chisinau. Il Governo di Moldavia fu rappresentato col loro Agente, il Sig. L. Apostol, ed il Governo russo furono rappresentati col Sig. G. Matyushkin, Rappresentante della Federazione russa alla Corte europea di Diritti umani.
3. I richiedenti addussero, in particolare, una violazione del loro diritto al godimento tranquillo delle loro propriet?. Uno di loro si lament? anche che le accuse criminali contro lui non erano state determinate con un tribunale stabilito con legge.
4. 18 dicembre 2014 queste azioni di reclamo riguardo ad Articolo 6 ed Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 alla Convenzione fu comunicato ai Governi rispondenti ed il resto delle richieste fu dichiarato inammissibile.
I FATTI
I. LE CIRCOSTANZE DELLA CAUSA
5. I richiedenti nacquero rispettivamente nel 1962 e 1951 e vivono in Lunga e Corjova, nella regione di Transdniestrian della Moldavia.
Sfondo di A. alla causa
6. Lo sfondo alla causa, incluso il Transdniestrian conflitto di 1991-1992 e gli eventi susseguenti arm?, sia esposto fuori in Ilacu ?ed Altri c. Moldavia e la Russia ([GC], n. 48787/99, ?? 28-185 ECHR 2004 VII), ed in Catan ed Altri c. la Repubblica di Moldavia e la Russia ([GC], N. 43370/04, 8252/05 e 18454/06, ?? 8-42 ECHR 2012).
7. La causa presente concerne l’and/or di sequestro che multa dei richiedenti per il loro insuccesso per osservare articoli di dogane imposto con le autorit? degli stesso-proclamarono ?Repubblica di Moldavian di Transdniestria? (il ?MRT?).
8. Ambo i richiedenti usarono macchine registrate con le autorit? della Repubblica della Moldavia ed avevano piastre di registrazione di Moldavia. Come molti altri abitanti del ?MRT?, i richiedenti rifiutarono di usare piastre di registrazione emesse col ?MRT? autorit? che non sono riconosciute con qualsiasi il paese e quale vuole dire che macchine registrarono con loro non pu? lasciare il territorio della Moldavia. A novembre 2004, il ?MRT? autorit? adottarono articoli nuovi secondo che qualsiasi la macchina con non-MRT piastre di registrazione potrebbero digitare solamente il territorio del ?MRT? dopo il pagamento dei doveri di dogane per entrata provvisoria nel ?MRT.? Insuccesso per osservare gli articoli nuovi fu punito con una multa che potrebbe essere alta come il pieno valore della macchina.
Richiesta di B. n. 28648/06 del Sig. Turturica
1. Il sequestro della prima macchina
9. 27 gennaio 2005 il richiedente stava guidando una macchina (la prima macchina) dal suo villaggio alla banca destra del fiume di Dniester quando lui fu fermato con un doganiere del ?MRT? che prese la sua macchina per motivi che tale macchina con piastre di Moldavia non era stata registrata col ?MRT? autorit? doganali e nessuno doveri di dogane erano stati pagati per il suo uso provvisorio sul territorio del ?MRT.? Con una decisione di 9 febbraio 2005 col capo del Dubasari (?MRT?) l’ufficio doganale, il richiedente fu ordinato per pagare una multa di 2,725 rubli di Transdniestrian, uguagli a venti percento del valore della macchina per essere in grado recuperarlo.
2. Il sequestro della seconda macchina
10. Su una data non specificata, il richiedente prese in prestito una macchina da un amico (la seconda macchina) che anche aveva Moldavia numeri piastre, e lo registr? col ?MRT? autorit? doganali pagando i doveri di dogane. La registrazione era dovuta per scadere 30 agosto 2005. Nel giorno della scadenza, poich? il richiedente era mal, lui sped? suo figlio per prolungare il periodo di registrazione della macchina col ?MRT? le autorit? doganali. Comunque, registrazione della macchina fu rifiutata per motivi che il richiedente doveva essere presente in persona. Il richiedente and? il prossimo giorno, solamente avere la sua macchina sequestrato per insuccesso per registrarlo all’interno del tempo-limite assegnato. Con una decisione di 12 ottobre 2005 dell’ufficio doganale di Dubasari il richiedente fu ordinato pagare 4,275 rubli di Transdniestrian, un importo che era uguale a cinquanta percento del valore della macchina per essere in grado recuperarlo.
3. I tentativi del richiedente di recuperare le macchine
11. Il richiedente impugn? la decisione di 9 febbraio 2005 di fronte alle corti del ?MRT? e dibatt?, inter alia, che lui superava la controllare-punto di dogane dal 2002 e che nessuno l’aveva informato del bisogno di pagare qualsiasi i doveri di dogane. Inoltre, la scorsa volta che lui aveva attraversato la controllare-punto di dogane era stata solamente due giorni prima del sequestro della sua macchina.
12. Con una decisione di 8 dicembre 2005 la corte distrettuale di Dubasari respinse la richiesta del primo richiedente alla decisione dell’ufficio doganale di Dubasari di 9 febbraio 2005 che concerne la sua prima macchina. Di conseguenza, il richiedente decise di non impugnare la decisione di 12 ottobre 2005 nel ?MRT? le corti.
13. Il richiedente si lament? anche alle autorit? Moldave che iniziarono procedimenti penali in riguardo della confisca illegale della sua macchina. Secondo i materiali presentati col Governo Moldavo, l’indagine penale fu sospesa 14 dicembre 2009 perch? i perpetratore non potevano essere identificati.
14. Sembra dall’archivio di causa che il richiedente non recuper? mai le sue macchine dal ?MRT? le autorit?.
Richiesta di C. n. 18832/07 del OMISSIS
15. Il richiedente aveva la sua macchina sequestrata 28 febbraio 2007 per motivi che lui non era riuscito a lasciare il territorio di Transdniestria di fronte alla registrazione col ?MRT? autorit? doganali erano scadute. Lui fu obbligato per pagare l’equivalente di alcuni 30 euro (EUR) per essere in grado recuperare la sua macchina. Il richiedente pag? i soldi ed aveva la sua macchina ritornata 30 marzo 2007. Lui non contest? la decisione del ?MRT? le autorit? doganali di fronte al ?MRT? le corti.
16. Il richiedente si lament? anche alle autorit? della Moldavia. Sembra che 6 marzo 2007 il Dubasari agente di polizia principale rivolse una lettera alla della Commissione di Controllo Unita (?il JCC?) (veda paragrafo 18 sotto), informandolo dell’incidente di 28 febbraio 2007, e che il Moldavia iniziale esaminare la questione della macchina del secondo richiedente era stato ignorato con gli altri membri del JCC, incluso il rappresentante russo.
17. In una lettera 13 marzo 2007 dat?, il Ripristino Ministro della Repubblica della Moldavia inform? il secondo richiedente del rifiuto dei Transdniestrian e membri russi del JCC, esaminare l’incidente relativo alla confisca della sua macchina. Il secondo richiedente si inform? anche che il Ministero di Ripristino aveva portato la causa del richiedente all’attenzione degli Stati Uniti, Unione europea ed ucraino ambasciatori a Chisinau. Un problema generale riguardo a riguardo per diritti umani in Transdniestria fu sollevato col rappresentante di Moldavia all’OSCE 8 marzo 2007.
18. In una lettera 7 marzo 2007 dat?, il richiedente fu informato con l’Ufficio dell’Accusatore della Repubblica della Moldavia che non aveva il necessario vuole dire risolvere il problema della confisca della sua macchina col ?MRT? le autorit?.
II. NON-CONVENZIONE MATERIALE ATTINENTE
19. 21 luglio 1992 i Presidenti della Federazione russa e la Repubblica della Moldavia firmarono un accordo a Mosca per porre fine al conflitto militare nella regione di Transdniestrian della Moldavia. Sotto l’accordo, una zona di sicurezza fu creata fra le parti contraddittorie ed una Controllo Commissione Unita sia esposto su esaminare l’attuazione dell’accordo nella zona di sicurezza. Il JCC ? composto di rappresentanti della Russia, la Repubblica di Moldavia e la Repubblica stesso-proclamata di Transdniestria. Qualsiasi decisioni rese col JCC devono avere il beneplacito di tutte le parti (per pi? dettagli, veda Ilacu ?ed Altri c. Moldavia e la Russia [GC], n. 48787/99, ?? 87-91 ECHR 2004 VII).
20. In Catan ed Altri c. la Repubblica di Moldavia e la Russia ([GC], N. 43370/04, 8252/05 e 18454/06, ?? 64-73 ECHR 2012 (gli estratti)) la Corte riassunse il contenuto di vari rapporti con organizzazioni intergovernative e non-governative riguardo alla situazione nella regione di Transdniestrian di Moldavia ed il personale militare russo ed attrezzatura collocata fra il 2003 ed il 2009 l?. Riassunse anche le disposizioni attinenti di diritto internazionale (l’ibid., ?? 74-76).
LA LEGGE
21. I richiedenti si lamentarono che la confisca delle loro macchine costitu? un’interferenza illegale col loro diritto alla loro propriet? che ? garantita con Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 alla Convenzione. Il primo richiedente si lament? anche sotto Articolo 6 ? 1 della Convenzione che i procedimenti di fronte al ?MRT? corti non erano state eque perch? quelle corti non erano ?tribunali stabiliti con legge.? Le parti attinenti di Articolo 6 ? 1 e di Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 lettura siccome segue:
Articolo 6 ? 1
?Nella determinazione dei suoi diritti civili ed obblighi…, ognuno ? concesso ad una fiera… ascolti… con [un]… tribunale…?
Articolo 1 di Protocollo N.ro 1
?Ogni naturale o legale persona ? concessa al godimento tranquillo delle sue propriet?. Nessuno sar? privato delle sue propriet? eccetto nell’interesse pubblico e soggetto alle condizioni previste per con legge e coi principi generali di diritto internazionale.
Comunque, le disposizioni precedenti non possono in qualsiasi modo danneggia il diritto di un Stato per eseguire simile leggi come s? ritiene necessario controllare l’uso di propriet? in conformit? con l’interesse generale o garantire il pagamento di tasse o gli altri contributi o sanzioni penali.?
I. UNIONE DELLE RICHIESTE
22. La Corte nota che l’argomento delle richieste (N. 28648/06 e 18832/07) ? simile. ? perci? appropriato congiungere le cause, nella richiesta di Articolo 42 degli Articoli di Corte.
II. AMMISSIBILIT?
23. Il Governo di Moldavia present? che, in finora come le azioni di reclamo contro la Moldavia riguard?, i richiedenti non erano riusciti ad esaurire le via di ricorso disponibile a loro in Moldavia.
24. Per la loro parte, il Governo russo dibatt?, che i richiedenti non vennero all’interno della loro giurisdizione e che, di conseguenza, le richieste dovrebbero essere dichiarate ratione personae inammissibile e ratione loci in riguardo della Federazione russa. Alternativamente, loro presentarono che la richiesta del primo richiedente o era inammissibile per l’insuccesso del richiedente per esaurire via di ricorso nazionali o per il suo insuccesso per depositarlo entro sei mesi. Loro infine presentarono che l’azione di reclamo del secondo richiedente era inammissibile perch? lui non aveva sofferto di un svantaggio finanziario e significativo.
Giurisdizione di A.
25. La Corte prima deve determinare se i richiedenti incorrono all’interno della giurisdizione di uno o sia degli Stati rispondenti per i fini delle questioni si lament? di, all’interno del significato di Articolo 1 della Convenzione.
26. Nota che le parti nella causa presente hanno posizioni riguardo alla questione di giurisdizione che ? identica a quegli espressa con le parti in Catan ed Altri (cit? sopra, ?? 83-101) ed in Mozer c. la Repubblica di Moldavia e la Russia ([GC], n. 11138/10, ?? 81-95 23 febbraio 2016). Vale a dire, i richiedenti ed il Governo di Moldavia presentarono che sia Governi rispondenti avevano giurisdizione mentre il Governo russo present? che loro non avevano giurisdizione e declinarono prendere una posizione in riguardo della giurisdizione della Repubblica della Moldavia. Siccome loro facevano in Mozer (cit? sopra), il Governo russo espresse la prospettiva che l’approccio al problema di giurisdizione preso con la Corte in Ilacu ?ed Altri c. Moldavia e la Russia (cit? sopra), in Ivanoc ?ed Altri c. Moldavia e la Russia, (n. 23687/05, 15 novembre 2011), ed in Catan (cit? sopra) era sbagliato ed a variazione con diritto internazionale pubblico.
27. La Corte osserva che i principi generali riguardo al problema di giurisdizione sotto Articolo 1 della Convenzione in riguardo di atti e fatti che accadono nella regione di Transdniestrian della Moldavia furono esposti fuori in Ilacu ?ed Altri (cit? ?? 311-319 sopra), Catan ed Altri (cit? ?? 103-107 sopra) e, pi? recentemente, in Mozer (cit? sopra, ?? 97-98).
28. Rivolgendosi ai fatti della causa presente, in finora come la Repubblica della Moldavia riguarda, la Corte nota che in Ilacu?, Catan e Mozer (tutti citarono sopra) fond? che bench? Moldavia non abbia su controllo effettivo gli atti del ?MRT?, il fatto che la regione ? riconosciuta sotto diritto internazionale pubblico come parte del territorio della Moldavia genera un obbligo per che Stato, sotto Articolo 1 della Convenzione per prendere i diplomatici, misure economiche, giudiziali ed altre che sono sia nel suo potere e nella conformit? con diritto internazionale per garantire il godimento dei diritti e le libert? definito nella Convenzione a quelli che vivono l? (veda Ilacu ed Altri, citato sopra, ? 333; Catan ed Altri, citato sopra, ? 109; e Mozer, ? 100 sopra e citato). L’obbligo della Moldavia sotto Articolo 1 della Convenzione fu trovato essere un obbligo positivo (veda Ilacu ed Altri, citato sopra, ?? 322, 330-331; Catan ed Altri, citato sopra, ?? 109-110; e Mozer, ? 99 sopra e citato).
29. La Corte non vede nessuna ragione di distinguere la causa presente da Ilacu ?ed Altri, Catan ed Altri e Mozer (tutti citarono sopra). Nota che il Governo di Moldavia non obietta a facendo domanda un approccio simile. Perci?, trova che Moldavia aveva giurisdizione per i fini di Articolo 1 della Convenzione.
30. In finora come la Federazione russa riguarda, la Corte nota che gi? ha trovato che la Federazione russa contribu? sia militarmente e politicamente alla creazione di un regime separatista nella regione di Transdniestria nel 1991-1992 (veda Ilacu ?ed Altri, citato sopra, ? 382). La Corte trovata anche in cause susseguenti riguardo alla regione di Transdniestrian che su sino a luglio 2010, il ?MRT? era solamente in grado continuare ad esistere, e resistere a Moldavia e sforzi internazionali per chiarire il conflitto e portare la democrazia e l’articolo di legge alla regione, a causa del russi appoggio militare, economico e politico (veda Mozer, ?? sopra e citato 108 e 110). La Corte concluse perci? in Mozer (cit? sopra) che il ?MRT??s livello alto di dipendenza su appoggio russo offr? un’indicazione forte che Russia esercit? su controllo effettivo ed un’influenza decisiva il ?MRT? le autorit? e che, perci?, il richiedente incorse all’interno della giurisdizione della Russia sotto Articolo 1 della Convenzione.
31. La Corte non vede motivi su che distinguere la causa presente da Ilacu ?ed Altri, Catan ed Altri e Mozer (tutti citarono sopra).
32. Di conseguenza, la Corte respinge il personae di ratione di eccezioni del Governo russo e ratione loci e sostiene che i richiedenti nella causa presente incorrono all’interno di giurisdizione russa sotto Articolo 1 della Convenzione.
33. La Corte considera perci? che con virt? del suo appoggio militare, economico e politico e continuato per il ?MRT? che non poteva sopravvivere altrimenti la responsabilit? della Russia sotto la Convenzione sar? presa parte in una maniera automatica come riguardi qualsiasi violazioni dei richiedenti diritti di ‘ che sono trovati nella causa presente (veda, per l’ultimo riferimento, Mozer, citato sopra, ?? 156-157).
B. Esaurimento delle vie di ricorso nazionali ed il sei-mese decide
34. Il Governo di Moldavia present? che i richiedenti non avevano esaurito le via di ricorso disponibile a loro in Moldavia. In particolare, loro notarono che loro non si erano appellati su Legge n. 1545 (1998) sul risarcimento per danno causato con atti illegali dei corpi di indagine penali, le autorit? di accusa o le corti, e non fece domanda per il risarcimento dalla Repubblica della Moldavia per la violazione dei loro diritti. Il Governo di Moldavia dibatt? perci? che le parti delle richieste riguardo alla Moldavia dovrebbero essere dichiarate inammissibili per insuccesso per esaurire via di ricorso nazionali in Moldavia.
35. La Corte nota che la stessa difficolt? fu sollevata col Governo di Moldavia e respinse con la Corte in Mozer (cit? sopra, ?? 115-121). Non vede motivi su che distinguere la causa presente da Mozer (cit? sopra) e respinge l’eccezione del Governo di Moldavia della non-esaurimento di via di ricorso nazionali sugli stessi motivi come in quel la causa.
36. Il Governo russo present? che la richiesta del primo richiedente o dovrebbe essere respinta per insuccesso per esaurire via di ricorso nazionali prima il ?MRT? le corti o per insuccesso per presentare la sua richiesta entro sei mesi. Loro spiegarono che se le via di ricorso di Transdniestrian fossero considerate inefficaci con la Corte, poi il primo richiedente si sarebbe dovuto essere aspettato di depositare la sua richiesta entro sei mesi del sequestro delle sue macchine, vale a dire di fronte a 27 luglio 2005 in riguardo della prima macchina e prima 28 febbraio 2006 in riguardo della seconda macchina, e non 8 giugno 2006, siccome lui aveva fatto. D’altra parte se le via di ricorso di Transdniestrian fossero considerate effettive con la Corte, poi il primo richiedente non era riuscito ad esaurirli in riguardo della seconda macchina.
37. La Corte reitera che, come un articolo, il periodo di sei-mese funziona dalla data della definitivo decisione nell’elaborazione dell’esaurimento di via di ricorso nazionali. Dove ? disponibile al richiedente nessuna via di ricorso effettiva, il periodo funziona dalla data degli atti o misure si lament? di, o dalla data di conoscenza di che atto o il suo effetto su o pregiudizio al richiedente. Articolo che 35 ? 1 della Convenzione non pu? essere interpretato in una maniera che costringerebbe un richiedente a prendere la Corte della sua azione di reclamo di fronte alla sua posizione in collegamento con la questione infine ? stato stabilito inoltre, al livello nazionale. Dove, perci?, un richiedente si giova a di una via di ricorso evidentemente esistente e solamente successivamente diviene consapevole di circostanze che rendono la via di ricorso inefficace, pu? essere appropriato per i fini di Articolo 35 ? 1 prendere l’inizio del periodo di sei-mese dalla data quando il richiedente prima divenne o sarebbe dovuto divenire consapevole di quelle circostanze (veda Mocanu ed Altri c. la Romania [GC], N. 10865/09, 45886/07 e 32431/08, ?? 259-260 ECHR 2014 (gli estratti); e Blokhin c. la Russia [GC], n. 47152/06, ? 106 23 marzo 2016).
38. La Corte nota che il primo richiedente divenne solamente consapevole dell’inefficacia della via di ricorso lui aveva perseguito 8 dicembre 2005 (veda paragrafo 11 sopra). La Corte non lo considera perci? possibile biasimare il richiedente per tentare di impugnare il sequestro della sua prima macchina prima il ?MRT? le corti. Nota inoltre che dopo la decisione di 8 dicembre 2005 (veda paragrafo 11 sopra), il primo richiedente decise di non impugnare la decisione riguardo alla confisca della sua seconda macchina nel ?MRT? le corti perch? lui cap? che lui non aveva nessuna prospettiva del successo. Poich? la richiesta fu depositata col primo richiedente entro sei mesi di che data, non si pu? dire che il reclamo sulla confisca della seconda macchina fu presentato fuori termini.
39. Segue dal sopra che l’eccezione del Governo russo in questo riguardo a deve essere respinto anche.
C. svantaggio Significativo
40. Il Governo russo contese che in prospettiva della piccola quantit? della multa che il secondo richiedente fu obbligato per pagare ed il fatto che la sua macchina fu ritornata a lui su pagamento, la sua causa dovrebbe essere dichiarata inammissibile perch? lui non soffr? di un svantaggio finanziario e significativo.
41. Il secondo richiedente non fu d’accordo col Governo russo e dibatt? che l’importo di multa pag? con lui non era insignificante se il suo reddito fosse preso nell’esame. Inoltre, rispetti per diritti umani richiesti un esame della sua richiesta sui meriti e la sua causa non era stato considerato anche debitamente con un tribunale nazionale.
42. La Corte nota che una causa pu? essere dichiarata inammissibile in conformit? con Articolo 35 ? 3 se il richiedente non ha sofferto di un svantaggio significativo, a meno che riguardo per diritti umani come definito nella Convenzione ed i Protocolli inoltre richiede un esame della richiesta sui meriti e purch? che nessuna causa pu? essere respinta su questa base che non ? stata considerata debitamente con un tribunale nazionale.
43. La Corte considera che riguardo per diritti umani nella parte di Transdniestrian del territorio della Repubblica della Moldavia richiede un esame della causa del secondo richiedente. Non lo considera perci? necessario determinare se i primi ed i terzi elementi di questo criterio di ammissibilit? sono a posto e respingono l’eccezione sollevata col Governo russo.
D. Conclusione sull? ammissibilit?
44. La Corte considera che i richiedenti le azioni di reclamo di ‘ pongono questioni di fatto e diritto che ? sufficientemente serio che la loro determinazione dovrebbe dipendere da un esame dei meriti, e nessuno altri motivi per dichiararli inammissibile sono stati stabiliti. La Corte dichiara perci? le richieste ammissibile.
III. MERITI
A. VIOLAZIONE ADDOTTA DELL? ARTICOLO 1 DEL PROTOCOLLO N.RO 1 ALLA CONVENZIONE
45. I richiedenti si lamentarono che la confisca delle loro macchine e l’imposizione di multe su loro viol? il loro diritto al godimento tranquillo delle loro propriet? sotto Articolo 1 di Protocollo N.ro 1.
46. Il Governo di Moldavia present? che l’interferenza coi richiedenti i diritti di ‘ non erano legali perch? non fu offerto per coi diritti nazionali della Repubblica della Moldavia.
47. Il Governo russo non present? qualsiasi le specifiche osservazioni in questo riguardo a. La loro posizione era che loro non avevano ?la giurisdizione? nel territorio del ?MRT? e che loro non erano perci? in una posizione per rendere qualsiasi osservazioni sui meriti della causa.
48. La Corte nota che le parti non contestarono il fatto che i richiedenti le macchine di ‘ costituirono propriet? per i fini di Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 alla Convenzione. Nota inoltre che ? similmente incontrastato che le macchine sono state sequestrate col ?MRT? le autorit? e che i richiedenti furono costretti per pagare multe per recuperarli. In queste circostanze, i costatazione di Corte che c’era un’interferenza chiara coi richiedenti il diritto di ‘ al godimento tranquillo delle loro propriet? per i fini di Articolo 1 di Protocollo N.ro 1. Costantemente con la causa-legge della Corte (veda fra le altre autorit?, Bosforo Hava Yollar ?Turizm il ve Ticaret l’irketi di Anonim ?c. l’Irlanda [GC], n. 45036/98, ? 142 ECHR 2005 VI), simile interferenza costituisce una misura di controllo dell’uso di propriet? che incorre essere esaminata sotto il secondo paragrafo di quel l’Articolo. Per una misura che costituisce controllo di uso per essere giustificato, deve essere legale (veda, Katsaros c. la Grecia, n. 51473/99, ? 43 6 giugno 2002; Herrmann c. la Germania [GC], n. 9300/07, ? 74 26 giugno 2012; Centro Europa 7 S.r.l. e Di Stefano c. l’Italia [GC], n. 38433/09, ? 187 ECHR 2012) e ?nella conformit? con l’interesse generale.? La misura deve essere anche proporzionata allo scopo perseguito; ? solamente comunque, necessario per esaminare una volta la proporzionalit? di un’interferenza la sua legalit? ? stata stabilita (veda Katsaros, citato sopra, ? 43).
49. In finora come la legalit? dell’interferenza riguarda, nessuno elementi nella causa presente permettono alla Corte di considerare che c’era una base legale per interferire coi diritti dei richiedenti garant? con Articolo 1 di Protocollo N.ro 1.
50. In quelle circostanze, la Corte conclude, che l’interferenza non era legale sotto diritto nazionale. C’? stata di conseguenza, una violazione di Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 alla Convenzione per il quale la Federazione russa ? responsabile (veda paragrafo 33 sopra).
51. La Corte deve determinare seguente se la Repubblica della Moldavia adempi? ai suoi obblighi positivi per prendere misure appropriate e sufficienti per garantire i richiedenti i diritti di ‘ sotto Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 (veda paragrafo 28 sopra). In Mozer (cit? sopra, ? 151), la Corte sostenne che gli obblighi positivi di Moldavia riferirono sia a misure riattivare sul suo controllo il territorio di Transdniestrian, come un’espressione della sua giurisdizione ebbe bisogno ed a misure per assicurare riguardo per richiedenti individuali i diritti di ‘.
52. In finora come le misure necessitate di riattivare controlli sul territorio di Transdniestrian riguarda, la Corte trovata in Mozer (cit? sopra, ? 152) che Moldavia impieg? su simile misure sino a luglio 2010. La Corte non vede nessuna ragione di giungere ad una conclusione diversa nella causa presente.
53. Rivolgendosi alla seconda parte dell’obbligo positivo, vale a dire assicurare riguardo per i richiedenti i diritti di ‘ la Corte nota che le autorit? di Moldavia fecero sforzi di garantire i richiedenti i diritti di ‘, vale a dire un’indagine penale fu iniziata in riguardo della confisca della macchina del primo richiedente (veda paragrafo 12 sopra), il JCC si chiese ad esaminare la confisca della macchina del secondo richiedente, siccome era ambasciatori esteri, e l’OSCE fu informato della questione (veda divide in paragrafi 16-17 sopra).
54. Nella luce del precedente, la Corte considera, che la Repubblica della Moldavia adempi? ai suoi obblighi positivi in riguardo dei richiedenti. Trova perci? che non c’? stata nessuna violazione di Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 alla Convenzione della Repubblica della Moldavia.
B. VIOLAZIONE ADDOTTA DELL? ARTICOLO 6 DELLA CONVENZIONE
55. In prospettiva delle sue sentenze sotto Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 alla Convenzione (veda divide in paragrafi 39-55 sopra), la Corte non lo considera necessario esaminare separatamente questa azione di reclamo (veda Zangh? c. Italia, sentenza di 19 febbraio 1991 la Serie Un n. 194 C, ? 23; Laino c. l’Italia [GC], n. 33158/96, ? 25 ECHR 1999 io; Davidescu c. la Romania, n. 2252/02, ? 57 16 novembre 2006; ed Unistar Ventures GmbH c. la Moldavia, n. 19245/03, ? 99 9 dicembre 2008).
IV. L?APPLICAZIONE DELL? ARTICOLO 41 DELLA CONVENZIONE
56. Articolo 41 della Convenzione prevede:
?Se i costatazione di Corte che c’? stata una violazione della Convenzione o i Protocolli inoltre, e se la legge interna della Parte Contraente ed Alta riguardasse permette a riparazione solamente parziale di essere resa, la Corte pu?, se necessario, riconosca la soddisfazione equa alla vittima.?
A. danno Patrimoniale
57. Il primo richiedente chiese 6,000 euro (EUR) in riguardo di danno patrimoniale. Lui disse che le macchine sequestrarono col ?MRT? autorit? erano valse EUR 3,500 ed EUR 2,500 quando loro furono sequestrati.
58. Il secondo richiedente chiese EUR 30, mentre rappresentando la multa pagata per recuperare la sua macchina, e 14,149 Moldavia lei pagarono presumibilmente fra il 2007 ed il 2015 al ?MRT? autorit? per registrare la sua macchina col ?MRT? le dogane.
59. I Governi considerarono i richiedenti ‘ chiede eccessivo e chiese alla Corte di respingerli.
60. La Corte nota che non ha trovato qualsiasi violazione della Convenzione della Repubblica della Moldavia nella causa presente. Di conseguenza, nessuna assegnazione del risarcimento per danno patrimoniale sar? resa come riguardi che Stato rispondente.
61. La Corte nota inoltre che il primo richiedente non recuper? mai le sue macchine. Poich? il Governo russo non impugn? che fatto o il valore delle macchine siccome indicato col primo richiedente, la Corte lo considera ragionevole assegnare la rivendicazione del primo richiedente in pieno.
62. D’altra parte la Corte nota che gli importi chiesero col secondo richiedente in riguardo di tasse di dogane pagato presumibilmente con lui fra il 2007 ed il 2015 non era l’argomento della richiesta come s? fu comunicato ai Governi rispondenti. ? nelle sue osservazioni su Articolo 41 della Convenzione che il secondo richiedente invoc? questi importi per la prima volta. Respinge perci? la rivendicazione del secondo richiedente in che riguardo e solamente gli assegna EUR 30, quel ? l’importo pagato per recuperare la sua macchina.
B. danno Non-patrimoniale
63. I richiedenti chiesero anche rispettivamente EUR 100,000 ed EUR 6,000 in riguardo di danno non-patrimoniale.
64. I Governi contesero che le rivendicazioni erano eccessive e chiesero alla Corte di respingerli.
65. La Corte nota che non ha trovato qualsiasi violazione della Convenzione della Repubblica della Moldavia nella causa presente. Di conseguenza, nessuna assegnazione del risarcimento in riguardo di danno non-patrimoniale sar? resa come riguardi che Stato rispondente.
66. Avendo riguardo ad alla violazione della Federazione russa trovata sopra di, la Corte considera, che un’assegnazione in riguardo di danno non-patrimoniale ? giustificata in questa causa. Facendo la sua valutazione su una base equa, e tenendo presente il fatto che le due macchine del primo richiedente non furono ritornate mai a lui, la Corte assegna EUR 3,000 al primo richiedente ed EUR 1,500 al secondo richiedente, essere pagato con la Federazione russa.
C. Costi e spese
67. I richiedenti chiesero anche rispettivamente EUR 4,200 ed EUR 2,160 per costi e spese.
68. I Governi rispondenti considerarono che le somme chieste erano eccessive.
69. La Corte nota che ha trovato che la Moldavia, mentre avendo adempiuto ai suoi obblighi positivi, non era responsabile per qualsiasi violazione della Convenzione nella causa presente. Di conseguenza, nessuna assegnazione del risarcimento per costi e spese sar? resa con riguardo ad a questo Stato rispondente.
70. La Corte reitera che in ordine per costi e spese deve essere stabilito per essere incluso in un’assegnazione sotto Articolo 41 della Convenzione, che loro davvero e necessariamente erano incorsi in ed erano ragionevoli come a quantum (veda, per esempio, Guja c. la Moldavia [GC], n. 14277/04, ? 108 ECHR 2008). Avendo riguardo ad a tutti i fattori attinenti e la Corte assegna EUR 1,500 al primo richiedente ed EUR 2,000 al secondo richiedente per costi e spese Decidere 60 ? 2 degli Articoli di Corte.
Interesse di mora di D.
71. La Corte lo considera appropriato che il tasso di interesse di mora dovrebbe essere basato sul tasso di prestito marginale della Banca Centrale europea a che dovrebbe essere aggiunto tre punti di percentuale.
PER QUESTE RAGIONI, LA CORTE,
1. Decide, all?unanimit?, congiungere le richieste;

2. Dichiara, all?unanimit?, le richieste ammissibile in riguardo della Repubblica della Moldavia;

3. Dichiara, con una maggioranza, le richieste ammissibile in riguardo della Federazione russa;

4. Sostiene, per 6 voti a 1, che c’? stata una violazione di Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 alla Convenzione della Federazione russa;

5. Sostiene, per 6 voti a 1, che non c’? stata nessuna violazione di Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 alla Convenzione della Repubblica della Moldavia;

6. Sostiene, all?unanimit?, che non c’? nessun bisogno di esaminare l’azione di reclamo sotto Articolo 6 ? 1 della Convenzione;

7. Sostiene, con 6 voti a 1,
(a) che la Federazione russa ? pagare i richiedenti, entro tre mesi gli importi seguenti:
(i) EUR 6,000 (sei mila euro), pi? qualsiasi tassa che pu? essere addebitabile, in riguardo di danno patrimoniale, al primo richiedente;
(l’ii) EUR 30 (trenta euro), pi? qualsiasi tassa che pu? essere addebitabile, in riguardo di danno patrimoniale, al secondo richiedente;
(l’iii) EUR 3,000 (tre mila euro), pi? qualsiasi tassa che pu? essere addebitabile, in riguardo di danno non-patrimoniale, al primo richiedente;
(l’iv) EUR 1,500 (mille cinquecento euro), pi? qualsiasi tassa che pu? essere addebitabile, in riguardo di danno non-patrimoniale, al secondo richiedente;
(v) EUR 1,500 (milli cinquecento euro), pi? qualsiasi tassa che pu? essere a carico del primo richiedente, in riguardo di costi e spese;
(il vi) EUR 2,000 (duemila euro), pi? qualsiasi tassa che pu? essere a carico del secondo richiedente, in riguardo di costi e spese.
(b) che dalla scadenza dei tre mesi summenzionati sino ad accordo il semplice interesse sar? pagabile sugli importi sopra ad un tasso uguale al tasso di prestito marginale della Banca Centrale europea durante il periodo predefinito pi? tre punti di percentuale;

8. Respinge, all?unanimit?, il resto della richiesta dei richiedenti per la soddisfazione equa.
Fatto in inglesi, e notific? per iscritto 30 agosto 2016, facendo seguito Decidere 77 ?? 2 e 3 degli Articoli di Corte.
Stanley Naismith Il ?Karaka?
Cancelliere Presidente

In conformit? con Articolo 45 ? 2 della Convenzione e Articolo 74 ? 2 degli Articoli di Corte, l’opinione separata di Giudice D. Dedov ? annessa a questa sentenza.

A.I.K.
S.H.N.

OPINIONE CHE DISSENTE DEL GIUDICE DEDOV
Io gi? ho espresso la mia opinione che dissente nella causa di Mozer (Mozer c. la Repubblica di Moldavia e la Russia [GC], n. 11138/10, ECHR 2016) sul problema del controllo effettivo della Federazione russa su Transdniestria e sulla tradizione legale come riguardi la legalit? di interferenza col diritto alla libert? nella forma della detenzione. Io prendo la stessa prospettiva nella causa presente. In paragrafo 49 della sentenza la Corte conclude che non ha trovato nessun elemento per essere considerato come una base legale per interferire coi richiedenti diritti di propriet? di ‘. Questa conclusione ha conseguenze di vasta portata. La Corte non si ? limitata soltanto al fatto che l’indipendenza di Transdniestria non ? stata riconosciuta con la comunit? internazionale. Al giorno d’oggi la causa la Corte ha aggravato anche inoltre la situazione: la Corte non riconosce l’esistenza dell’ordinamento giuridico di Transdniestrian nell’insieme. Questo permette alla Corte di trovare automaticamente una violazione della Convenzione con la Federazione russa senza qualsiasi l’analisi legale. ? difficile immaginare una reazione pi? intransigente all’elaborazione di autodeterminazione. Tale approccio crea l’impressione che c’? un difetto fondamentale nella posizione della Corte in simile cause.

Testo Tradotto

Conclusions: Violation of Article 1 of Protocol No. 1 – Protection of property (Article 1 para. 2 of Protocol No. 1 – Control of the use of property) (Russia) No violation of Article 1 of Protocol No. 1 – Protection of property (Article 1 of Protocol No. 1 – Positive obligations) (the Republic of Moldova) Pecuniary damage – award (Article 41 – Pecuniary damage
Just satisfaction) Non-pecuniary damage – award (Article 41 – Non-pecuniary damage Just satisfaction)

SECOND SECTION

CASE OF TURTURICA AND CASIAN v. THE REPUBLIC OF MOLDOVA AND RUSSIA

(Applications nos. 28648/06 and 18832/07)

JUDGMENT

STRASBOURG

30 August 2016

This judgment will become final in the circumstances set out in Article 44 ? 2 of the Convention. It may be subject to editorial revision.

In the case of Turturica and Casian v. the Republic of Moldova and Russia,
The European Court of Human Rights (Second Section), sitting as a Chamber composed of:
I??l Karaka?, President,
Neboj?a Vu?ini?,
Paul Lemmens,
Valeriu Gri?co,
Dmitry Dedov,
Jon Fridrik Kj?lbro,
St?phanie Mourou-Vikstr?m, judges,
and Stanley Naismith, Section Registrar,
Having deliberated in private on 21 June 2016,
Delivers the following judgment, which was adopted on that date:
PROCEDURE
1. The case originated in two applications (nos. 28648/06 and 18832/07) against the Republic of Moldova and Russia lodged with the Court under Article 34 of the Convention for the Protection of Human Rights and Fundamental Freedoms (?the Convention?) by two Moldovan nationals, OMISSIS (?the applicants?), on 8 June 2006 and 18 April 2007 respectively.
2. The applicants, who had been granted legal aid, were represented by OMISSIS, lawyers practising in Chisinau. The Moldovan Government were represented by their Agent, Mr L. Apostol, and the Russian Government were represented by Mr G. Matyushkin, Representative of the Russian Federation at the European Court of Human Rights.
3. The applicants alleged, in particular, a breach of their right to the peaceful enjoyment of their possessions. One of them also complained that the criminal charges against him had not been determined by a tribunal established by law.
4. On 18 December 2014 these complaints concerning Article 6 and Article 1 of Protocol No. 1 to the Convention were communicated to the respondent Governments and the remainder of the applications was declared inadmissible.
THE FACTS
I. THE CIRCUMSTANCES OF THE CASE
5. The applicants were born in 1962 and 1951 respectively and live in Lunga and Corjova, in the Transdniestrian region of Moldova.
A. Background to the case
6. The background to the case, including the Transdniestrian armed conflict of 1991-1992 and the subsequent events, is set out in Ila?cu and Others v. Moldova and Russia ([GC], no. 48787/99, ?? 28-185, ECHR 2004 VII), and in Catan and Others v. the Republic of Moldova and Russia ([GC], nos. 43370/04, 8252/05 and 18454/06, ?? 8-42, ECHR 2012).
7. The present case concerns the confiscation and/or fining of the applicants for their failure to observe customs rules imposed by the authorities of the self-proclaimed ?Moldavian Republic of Transdniestria? (the ?MRT?).
8. Both applicants used cars registered with the authorities of the Republic of Moldova and had Moldovan registration plates. Like many other inhabitants of the ?MRT?, the applicants refused to use registration plates issued by the ?MRT? authorities, which are not recognised by any country and which means that cars registered with them cannot leave the territory of Moldova. In November 2004, the ?MRT? authorities adopted new rules, according to which any car with non-MRT registration plates could only enter the territory of the ?MRT? after the payment of customs duties for temporary entry into the ?MRT?. Failure to observe the new rules was punished with a fine which could be as high as the full value of the car.
B. Application no. 28648/06 by Mr Turturica
1. Confiscation of the first car
9. On 27 January 2005 the applicant was driving a car (the first car) from his village to the right bank of the Dniester river when he was stopped by a customs officer of the ?MRT?, who seized his car on the grounds that such a car with Moldovan plates had not been registered with the ?MRT? customs authorities and no customs duties had been paid for its temporary use on the territory of the ?MRT?. By a decision of 9 February 2005 by the chief of the Dubasari (?MRT?) customs office, the applicant was ordered to pay a fine of 2,725 Transdniestrian roubles, equal to twenty percent of the value of the car, in order to be able to recover it.
2. Confiscation of the second car
10. On an unspecified date, the applicant borrowed a car from a friend (the second car), which also had Moldovan number plates, and registered it with the ?MRT? customs authorities by paying customs duties. The registration was due to expire on 30 August 2005. On the day of the expiry, since the applicant was ill, he sent his son to prolong the car?s registration period with the ?MRT? customs authorities. However, registration of the car was refused on the grounds that the applicant had to be present in person. The applicant went the next day, only to have his car seized for failure to register it within the allocated time-limit. By a decision of 12 October 2005 of the Dubasari customs office the applicant was ordered to pay 4,275 Transdniestrian roubles, an amount which was equal to fifty percent of the value of the car, in order to be able to recover it.
3. The applicant?s attempts to recover the cars
11. The applicant challenged the decision of 9 February 2005 before the courts of the ?MRT? and argued, inter alia, that he had been going through the customs check-point since 2002 and that nobody had informed him about the need to pay any customs duties. Moreover, the last time he had crossed the customs check-point had only been two days prior to the confiscation of his car.
12. By a decision of 8 December 2005 the Dubasari district court rejected the first applicant?s challenge to the decision of the Dubasari customs office of 9 February 2005 concerning his first car. As a result, the applicant decided not to challenge the decision of 12 October 2005 in the ?MRT? courts.
13. The applicant also complained to the Moldovan authorities, which initiated criminal proceedings in respect of the unlawful seizure of his car. According to the materials submitted by the Moldovan Government, the criminal investigation was suspended on 14 December 2009 because the perpetrators could not be identified.
14. It appears from the case file that the applicant never recovered his cars from the ?MRT? authorities.
C. Application no. 18832/07 by Mr Casian
15. The applicant had his car seized on 28 February 2007 on the grounds that he had failed to leave the territory of Transdniestria before the registration with the ?MRT? customs authorities had expired. He was obliged to pay the equivalent of some 30 euros (EUR) in order to be able to recover his car. The applicant paid the money and had his car returned on 30 March 2007. He did not contest the decision of the ?MRT? customs authorities before the ?MRT? courts.
16. The applicant also complained to the authorities of Moldova. It appears that on 6 March 2007 the Dubasari chief police officer addressed a letter to the co-chair of the Joint Control Commission (?the JCC?) (see paragraph 18 below), informing him about the incident of 28 February 2007, and that the Moldovan initiative to examine the matter of the second applicant?s car had been ignored by the other members of the JCC, including the Russian representative.
17. In a letter dated 13 March 2007, the Reintegration Minister of the Republic of Moldova informed the second applicant about the refusal of the Transdniestrian and Russian members of the JCC, to examine the incident relating to the seizure of his car. The second applicant was also informed that the Ministry of Reintegration had brought the applicant?s case to the attention of the United States, European Union and Ukrainian ambassadors to Chisinau. A general issue concerning respect for human rights in Transdniestria was raised by the Moldovan representative to the OSCE on 8 March 2007.
18. In a letter dated 7 March 2007, the applicant was informed by the Prosecutor?s Office of the Republic of Moldova that it did not have the necessary means to solve the problem of the seizure of his car by the ?MRT? authorities.
II. RELEVANT NON-CONVENTION MATERIAL
19. On 21 July 1992 the Presidents of the Russian Federation and the Republic of Moldova signed an agreement in Moscow to put an end to the military conflict in the Transdniestrian region of Moldova. Under the agreement, a security zone was created between the conflicting parties and a Joint Control Commission was set up to monitor the implementation of the agreement in the security zone. The JCC is composed of representatives of Russia, the Republic of Moldova and the self-proclaimed Republic of Transdniestria. Any decisions made by the JCC must have the consent of all the parties (for more details, see Ila?cu and Others v. Moldova and Russia [GC], no. 48787/99, ?? 87-91, ECHR 2004 VII).
20. In Catan and Others v. the Republic of Moldova and Russia ([GC], nos. 43370/04, 8252/05 and 18454/06, ?? 64-73, ECHR 2012 (extracts)) the Court summarised the content of various reports by intergovernmental and non-governmental organisations concerning the situation in the Transdniestrian region of Moldova and the Russian military personnel and equipment stationed there between 2003 and 2009. It also summarised the relevant provisions of international law (ibid., ?? 74-76).
THE LAW
21. The applicants complained that the seizure of their cars constituted an unlawful interference with their right to their property, which is guaranteed by Article 1 of Protocol No. 1 to the Convention. The first applicant also complained under Article 6 ? 1 of the Convention that the proceedings before the ?MRT? courts had not been fair because those courts were not ?tribunals established by law?. The relevant parts of Article 6 ? 1 and of Article 1 of Protocol No. 1 read as follows:
Article 6 ? 1
?In the determination of his civil rights and obligations …, everyone is entitled to a fair … hearing … by [a] … tribunal …?
Article 1 of Protocol No. 1
?Every natural or legal person is entitled to the peaceful enjoyment of his possessions. No one shall be deprived of his possessions except in the public interest and subject to the conditions provided for by law and by the general principles of international law.
The preceding provisions shall not, however, in any way impair the right of a State to enforce such laws as it deems necessary to control the use of property in accordance with the general interest or to secure the payment of taxes or other contributions or penalties.?
I. JOINDER OF APPLICATIONS
22. The Court notes that the subject matter of the applications (nos. 28648/06 and 18832/07) is similar. It is therefore appropriate to join the cases, in application of Rule 42 of the Rules of Court.
II. ADMISSIBILITY
23. The Moldovan Government submitted that, in so far as the complaints against Moldova were concerned, the applicants had failed to exhaust the remedies available to them in Moldova.
24. For their part, the Russian Government argued that the applicants did not come within their jurisdiction and that, consequently, the applications should be declared inadmissible ratione personae and ratione loci in respect of the Russian Federation. Alternatively, they submitted that the first applicant?s application was inadmissible either for the applicant?s failure to exhaust domestic remedies or for his failure to lodge it within six months. They finally submitted that the second applicant?s complaint was inadmissible because he had not suffered a significant financial disadvantage.
A. Jurisdiction
25. The Court must first determine whether the applicants fall within the jurisdiction of either or both of the respondent States for the purposes of the matters complained of, within the meaning of Article 1 of the Convention.
26. It notes that the parties in the present case have positions concerning the matter of jurisdiction which are identical to those expressed by the parties in Catan and Others (cited above, ?? 83-101) and in Mozer v. the Republic of Moldova and Russia ([GC], no. 11138/10, ?? 81-95, 23 February 2016). Namely, the applicants and the Moldovan Government submitted that both respondent Governments had jurisdiction while the Russian Government submitted that they had no jurisdiction and declined to take a position in respect of the jurisdiction of the Republic of Moldova. As they did in Mozer (cited above), the Russian Government expressed the view that the approach to the issue of jurisdiction taken by the Court in Ila?cu and Others v. Moldova and Russia (cited above), in Ivan?oc and Others v. Moldova and Russia, (no. 23687/05, 15 November 2011), and in Catan (cited above) was wrong and at variance with public international law.
27. The Court observes that the general principles concerning the problem of jurisdiction under Article 1 of the Convention in respect of acts and facts occurring in the Transdniestrian region of Moldova were set out in Ila?cu and Others (cited above ?? 311-319), Catan and Others (cited above ?? 103-107) and, more recently, in Mozer (cited above, ?? 97-98).
28. Turning to the facts of the present case, in so far as the Republic of Moldova is concerned, the Court notes that in Ila?cu, Catan and Mozer (all cited above) it found that although Moldova has no effective control over the acts of the ?MRT?, the fact that the region is recognised under public international law as part of Moldova?s territory gives rise to an obligation for that State, under Article 1 of the Convention, to take the diplomatic, economic, judicial and other measures that are both in its power and in accordance with international law in order to guarantee the enjoyment of the rights and freedoms defined in the Convention to those living there (see Ila?cu and Others, cited above, ? 333; Catan and Others, cited above, ? 109; and Mozer, cited above ? 100). Moldova?s obligation under Article 1 of the Convention was found to be a positive obligation (see Ila?cu and Others, cited above, ?? 322, 330-331; Catan and Others, cited above, ?? 109-110; and Mozer, cited above ? 99).
29. The Court sees no reason to distinguish the present case from Ila?cu and Others, Catan and Others and Mozer (all cited above). It notes that the Moldovan Government do not object to applying a similar approach. Therefore, it finds that Moldova had jurisdiction for the purposes of Article 1 of the Convention.
30. In so far as the Russian Federation is concerned, the Court notes that it has already found that the Russian Federation contributed both militarily and politically to the creation of a separatist regime in the region of Transdniestria in 1991-1992 (see Ila?cu and Others, cited above, ? 382). The Court also found in subsequent cases concerning the Transdniestrian region that up until July 2010, the ?MRT? was only able to continue to exist, and to resist Moldovan and international efforts to resolve the conflict and bring democracy and the rule of law to the region, because of Russian military, economic and political support (see Mozer, cited above ?? 108 and 110). The Court therefore concluded in Mozer (cited above) that the ?MRT??s high level of dependency on Russian support provided a strong indication that Russia exercised effective control and a decisive influence over the ?MRT? authorities and that, therefore, the applicant fell within Russia?s jurisdiction under Article 1 of the Convention.
31. The Court sees no grounds on which to distinguish the present case from Ila?cu and Others, Catan and Others and Mozer (all cited above).
32. Consequently, the Court dismisses the Russian Government?s objections ratione personae and ratione loci and holds that the applicants in the present case fall within Russian jurisdiction under Article 1 of the Convention.
33. The Court therefore considers that by virtue of its continued military, economic and political support for the ?MRT?, which could not otherwise survive, Russia?s responsibility under the Convention will be engaged in an automatic manner as regards any violations of the applicants? rights which are found in the present case (see, for the latest reference, Mozer, cited above, ?? 156-157).
B. Exhaustion of domestic remedies and the six-month rule
34. The Moldovan Government submitted that the applicants had not exhausted the remedies available to them in Moldova. In particular, they noted that they had not relied on Law no. 1545 (1998) on compensation for damage caused by illegal acts of the criminal investigation bodies, the prosecution authorities or the courts, and did not apply for compensation from the Republic of Moldova for the breach of their rights. The Moldovan Government argued therefore that the parts of the applications concerning Moldova should be declared inadmissible for failure to exhaust domestic remedies in Moldova.
35. The Court notes that the same objection was raised by the Moldovan Government and dismissed by the Court in Mozer (cited above, ?? 115-121). It sees no grounds on which to distinguish the present case from Mozer (cited above) and rejects the Moldovan Government?s objection of non-exhaustion of domestic remedies on the same grounds as in that case.
36. The Russian Government submitted that the first applicant?s application should be rejected either for failure to exhaust domestic remedies before the ?MRT? courts or for failure to submit his application within six months. They explained that if the Transdniestrian remedies were considered ineffective by the Court, then the first applicant should have been expected to lodge his application within six months of the confiscation of his cars, namely before 27 July 2005 in respect of the first car and before 28 February 2006 in respect of the second car, and not on 8 June 2006, as he had done. On the other hand, if the Transdniestrian remedies were considered effective by the Court, then the first applicant had failed to exhaust them in respect of the second car.
37. The Court reiterates that, as a rule, the six-month period runs from the date of the final decision in the process of exhaustion of domestic remedies. Where no effective remedy is available to the applicant, the period runs from the date of the acts or measures complained of, or from the date of knowledge of that act or its effect on or prejudice to the applicant. Moreover, Article 35 ? 1 of the Convention cannot be interpreted in a manner which would require an applicant to seize the Court of his complaint before his position in connection with the matter has been finally settled at the domestic level. Where, therefore, an applicant avails himself of an apparently existing remedy and only subsequently becomes aware of circumstances which render the remedy ineffective, it may be appropriate for the purposes of Article 35 ? 1 to take the start of the six-month period from the date when the applicant first became or ought to have become aware of those circumstances (see Mocanu and Others v. Romania [GC], nos. 10865/09, 45886/07 and 32431/08, ?? 259-260, ECHR 2014 (extracts); and Blokhin v. Russia [GC], no. 47152/06, ? 106, 23 March 2016).
38. The Court notes that the first applicant only became aware of the ineffectiveness of the remedy he had pursued on 8 December 2005 (see paragraph 11 above). The Court therefore does not consider it possible to blame the applicant for attempting to challenge the confiscation of his first car before the ?MRT? courts. It further notes that after the decision of 8 December 2005 (see paragraph 11 above), the first applicant decided not to challenge the decision concerning the seizure of his second car in the ?MRT? courts because he understood that he had no prospect of success. Since the application was lodged by the first applicant within six months of that date, it cannot be said that the complaint about the seizure of the second car was lodged out of time.
39. It follows from the above that the Russian Government?s objection in this regard must also be dismissed.
C. Significant disadvantage
40. The Russian Government contended that in view of the small amount of the fine which the second applicant was obliged to pay and the fact that his car was returned to him upon payment, his case should be declared inadmissible because he did not suffer a significant financial disadvantage.
41. The second applicant disagreed with the Russian Government and argued that the amount of fine paid by him was not insignificant if his income was taken into consideration. Moreover, respect for human rights required an examination of his application on the merits and his case had also not been duly considered by a domestic tribunal.
42. The Court notes that a case may be declared inadmissible in accordance with Article 35 ? 3 if the applicant has not suffered a significant disadvantage, unless respect for human rights as defined in the Convention and the Protocols thereto requires an examination of the application on the merits and provided that no case may be rejected on this ground which has not been duly considered by a domestic tribunal.
43. The Court considers that respect for human rights in the Transdniestrian part of the territory of the Republic of Moldova requires an examination of the second applicant?s case. It therefore does not consider it necessary to determine whether the first and the third elements of this admissibility criterion are in place and dismisses the objection raised by the Russian Government.
D. Conclusion on admissibility
44. The Court considers that the applicants? complaints raise questions of fact and law which are sufficiently serious that their determination should depend on an examination of the merits, and no other grounds for declaring them inadmissible have been established. The Court therefore declares the applications admissible.
III. MERITS
A. Alleged violation of Article 1 of Protocol No. 1 to the Convention
45. The applicants complained that the seizure of their cars and the imposition of fines on them violated their right to the peaceful enjoyment of their possessions under Article 1 of Protocol No. 1.
46. The Moldovan Government submitted that the interference with the applicants? rights was not lawful because it was not provided for by the domestic laws of the Republic of Moldova.
47. The Russian Government did not submit any specific observations in this regard. Their position was that they did not have ?jurisdiction? in the territory of the ?MRT? and that they were therefore not in a position to make any observations on the merits of the case.
48. The Court notes that the parties did not dispute the fact that the applicants? cars constituted possessions for the purposes of Article 1 of Protocol No. 1 to the Convention. It further notes that it is similarly undisputed that the cars have been seized by the ?MRT? authorities and that the applicants were forced to pay fines in order to recover them. In these circumstances, the Court finds that there was a clear interference with the applicants? right to the peaceful enjoyment of their possessions for the purposes of Article 1 of Protocol No. 1. Consistently with the Court?s case-law (see among other authorities, Bosphorus Hava Yollar? Turizm ve Ticaret Anonim ?irketi v. Ireland [GC], no. 45036/98, ? 142, ECHR 2005 VI), such interference constitutes a measure of control of the use of property which falls to be examined under the second paragraph of that Article. For a measure constituting control of use to be justified, it must be lawful (see, Katsaros v. Greece, no. 51473/99, ? 43, 6 June 2002; Herrmann v. Germany [GC], no. 9300/07, ? 74, 26 June 2012; Centro Europa 7 S.r.l. and Di Stefano v. Italy [GC], no. 38433/09, ? 187, ECHR 2012) and ?in accordance with the general interest?. The measure must also be proportionate to the aim pursued; however, it is only necessary to examine the proportionality of an interference once its lawfulness has been established (see Katsaros, cited above, ? 43).
49. In so far as the lawfulness of the interference is concerned, no elements in the present case allow the Court to consider that there was a legal basis for interfering with the rights of the applicants guaranteed by Article 1 of Protocol No. 1.
50. In those circumstances, the Court concludes that the interference was not lawful under domestic law. Accordingly, there has been a violation of Article 1 of Protocol No. 1 to the Convention for which the Russian Federation is responsible (see paragraph 33 above).
51. The Court must next determine whether the Republic of Moldova fulfilled its positive obligations to take appropriate and sufficient measures to secure the applicants? rights under Article 1 of Protocol No. 1 (see paragraph 28 above). In Mozer (cited above, ? 151), the Court held that Moldova?s positive obligations related both to measures needed to re-establish its control over the Transdniestrian territory, as an expression of its jurisdiction, and to measures to ensure respect for individual applicants? rights.
52. In so far as the measures needed to re-establish control over the Transdniestrian territory are concerned, the Court found in Mozer (cited above, ? 152) that Moldova took such measures up until July 2010. The Court sees no reason to reach a different conclusion in the present case.
53. Turning to the second part of the positive obligation, namely to ensure respect for the applicants? rights, the Court notes that the Moldovan authorities made efforts to secure the applicants? rights, namely a criminal investigation was initiated in respect of the seizure of the first applicant?s car (see paragraph 12 above), the JCC was asked to examine the seizure of the second applicant?s car, as were foreign ambassadors, and the OSCE was informed about the matter (see paragraphs 16-17 above).
54. In the light of the foregoing, the Court considers that the Republic of Moldova fulfilled its positive obligations in respect of the applicants. It therefore finds that there has been no violation of Article 1 of Protocol No. 1 to the Convention by the Republic of Moldova.
B. Alleged violation of Article 6 of the Convention
55. In view of its findings under Article 1 of Protocol No. 1 to the Convention (see paragraphs 39-55 above), the Court does not consider it necessary to examine this complaint separately (see Zangh? v. Italy, judgment of 19 February 1991, Series A no. 194 C, ? 23; Laino v. Italy [GC], no. 33158/96, ? 25, ECHR 1999 I; Davidescu v. Romania, no. 2252/02, ? 57, 16 November 2006; and Unistar Ventures GmbH v. Moldova, no. 19245/03, ? 99, 9 December 2008).
IV. APPLICATION OF ARTICLE 41 OF THE CONVENTION
56. Article 41 of the Convention provides:
?If the Court finds that there has been a violation of the Convention or the Protocols thereto, and if the internal law of the High Contracting Party concerned allows only partial reparation to be made, the Court shall, if necessary, afford just satisfaction to the injured party.?
A. Pecuniary damage
57. The first applicant claimed 6,000 euros (EUR) in respect of pecuniary damage. He claimed that the cars seized by the ?MRT? authorities had been worth EUR 3,500 and EUR 2,500 when they were seized.
58. The second applicant claimed EUR 30, representing the fine paid in order to recover his car, and 14,149 Moldovan lei allegedly paid between 2007 and 2015 to the ?MRT? authorities in order to register his car with the ?MRT? customs.
59. The Governments considered the applicants? claims excessive and asked the Court to dismiss them.
60. The Court notes that it has not found any violation of the Convention by the Republic of Moldova in the present case. Accordingly, no award of compensation for pecuniary damage is to be made as regards that respondent State.
61. The Court further notes that the first applicant never recovered his cars. Since the Russian Government did not challenge that fact or the value of the cars as indicated by the first applicant, the Court considers it reasonable to award the first applicant?s claim in full.
62. On the other hand, the Court notes that the amounts claimed by the second applicant in respect of customs taxes allegedly paid by him between 2007 and 2015 were not the subject matter of the application as it was communicated to the respondent Governments. It is in his submissions on Article 41 of the Convention that the second applicant invoked these amounts for the first time. It therefore dismisses the second applicant?s claim in that respect and only awards him EUR 30, that is the amount paid in order to recover his car.
B. Non-pecuniary damage
63. The applicants also claimed EUR 100,000 and EUR 6,000 respectively in respect of non-pecuniary damage.
64. The Governments contended that the claims were excessive and asked the Court to dismiss them.
65. The Court notes that it has not found any violation of the Convention by the Republic of Moldova in the present case. Accordingly, no award of compensation in respect of non-pecuniary damage is to be made as regards that respondent State.
66. Having regard to the violation by the Russian Federation found above, the Court considers that an award in respect of non-pecuniary damage is justified in this case. Making its assessment on an equitable basis, and bearing in mind the fact that the first applicant?s two cars were never returned to him, the Court awards EUR 3,000 to the first applicant and EUR 1,500 to the second applicant, to be paid by the Russian Federation.
C. Costs and expenses
67. The applicants also claimed EUR 4,200 and EUR 2,160 respectively for costs and expenses.
68. The respondent Governments considered that the sums claimed were excessive.
69. The Court notes that it has found that Moldova, having fulfilled its positive obligations, was not responsible for any violation of the Convention in the present case. Accordingly, no award of compensation for costs and expenses is to be made with regard to this respondent State.
70. The Court reiterates that in order for costs and expenses to be included in an award under Article 41 of the Convention, it must be established that they were actually and necessarily incurred and were reasonable as to quantum (see, for example, Guja v. Moldova [GC], no. 14277/04, ? 108, ECHR 2008). Having regard to all the relevant factors and to Rule 60 ? 2 of the Rules of Court, the Court awards EUR 1,500 to the first applicant and EUR 2,000 to the second applicant for costs and expenses.
D. Default interest
71. The Court considers it appropriate that the default interest rate should be based on the marginal lending rate of the European Central Bank, to which should be added three percentage points.
FOR THESE REASONS, THE COURT,
1. Decides, unanimously, to join the applications;

2. Declares, unanimously, the applications admissible in respect of the Republic of Moldova;

3. Declares, by a majority, the applications admissible in respect of the Russian Federation;

4. Holds, by 6 votes to 1, that there has been a violation of Article 1 of Protocol No. 1 to the Convention by the Russian Federation;

5. Holds, by 6 votes to 1, that there has been no violation of Article 1 of Protocol No. 1 to the Convention by the Republic of Moldova;

6. Holds, unanimously, that there is no need to examine the complaint under Article 6 ? 1 of the Convention;

7. Holds, by 6 votes to 1,
(a) that the Russian Federation is to pay the applicants, within three months, the following amounts:
(i) EUR 6,000 (six thousand euros), plus any tax that may be chargeable, in respect of pecuniary damage, to the first applicant;
(ii) EUR 30 (thirty euros), plus any tax that may be chargeable, in respect of pecuniary damage, to the second applicant;
(iii) EUR 3,000 (three thousand euros), plus any tax that may be chargeable, in respect of non-pecuniary damage, to the first applicant;
(iv) EUR 1,500 (one thousand five hundred euros), plus any tax that may be chargeable, in respect of non-pecuniary damage, to the second applicant;
(v) EUR 1,500 (one thousand five hundred euros), plus any tax that may be chargeable to the first applicant, in respect of costs and expenses;
(vi) EUR 2,000 (two thousand euros), plus any tax that may be chargeable to the second applicant, in respect of costs and expenses.
(b) that from the expiry of the above-mentioned three months until settlement simple interest shall be payable on the above amounts at a rate equal to the marginal lending rate of the European Central Bank during the default period plus three percentage points;

8. Dismisses, unanimously, the remainder of the applicants? claim for just satisfaction.
Done in English, and notified in writing on 30 August 2016, pursuant to Rule 77 ?? 2 and 3 of the Rules of Court.
Stanley Naismith I??l Karaka?
Registrar President

In accordance with Article 45 ? 2 of the Convention and Rule 74 ? 2 of the Rules of Court, the separate opinion of Judge D. Dedov is annexed to this judgment.

A.I.K.
S.H.N.

DISSENTING OPINION OF JUDGE DEDOV
I have already expressed my dissenting opinion in the Mozer case (Mozer v. the Republic of Moldova and Russia [GC], no. 11138/10, ECHR 2016) on the issue of the Russian Federation?s effective control over Transdniestria and on the legal tradition as regards the lawfulness of interference with the right to liberty in the form of detention. I take the same view in the present case. In paragraph 49 of the judgment the Court concludes that it has found no element to be considered as a legal basis for interfering with the applicants? property rights. This conclusion has far-reaching consequences. The Court has not merely limited itself to the fact that the independence of Transdniestria has not been recognised by the international community. In the present case the Court has aggravated the situation even further: the Court does not recognise the existence of the Transdniestrian legal system as a whole. This allows the Court to find a violation of the Convention by the Russian Federation automatically, without any legal analysis. It is difficult to imagine a more uncompromising reaction to the self-determination process. Such an approach creates the impression that there is a fundamental defect in the Court?s position in such cases.

A chi rivolgersi e i costi dell'assistenza

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La data dell'ultimo controllo di validità dei testi è la seguente: 13/12/2024