Conclusione Cancellato dal ruolo (regolamento amichevole)
PRIMA SEZIONE
CAUSA S.B. C. ITALIA
(Richiesta n. 40037/98)
SENTENZA
( regolamento amichevole)
STRASBOURG
13 giugno 2002
Questa sentenza ? definitiva ma pu? essere soggetta a revisione editoriale.
Nella causa S.B. c. Italia,
La Corte europea dei Diritti umani (Prima Sezione), riunendosi in una Camera, composta da:
Il Sig. C.L. Rozakis, Presidente il
Sig. L. Ferrari Bravo, il Sig. G. Bonello, il Sig. P. Lorenzen, la Sig.ra S. Botoucharova, il Sig. A. Kovler, la Sig.ra E. Steiner, giudici, ed i Sig. E. Fribergh, Cancelliere di Sezione,
Avendo deliberato in privato il 28 maggio 2002,
Consegna la seguente sentenza che fu adottata in quella data:
PROCEDURA
1. La causa origin? in una richiesta (n. 40037/98) contro la Repubblica italiana depositata per la Commissione europea de Diritti umani (?la Commissione?) sotto il precedente Articolo 25 della Convenzione per la Protezione de Diritti umani e le Libert? Fondamentali (?la Convenzione?) da un cittadino italiano,la Sig.ra S.B. (?il richiedente?), il 20 gennaio 1998.
2. Il richiedente ag? in persona. Il Governo italiano (?il Governo?) fu rappresentato dal suo Agente, il Sig. U. Leanza e dal suo co-agente, il Sig. V. Esposito.
3. Il richiedente si lagn? sulla sua incapacit? prolungata ? a causa della mancanza di assistenza della polizia ? di recuperare possesso del suo appartamento e della durata dei procedimenti di sfratto.
4. La causa fu trasferita alla Corte il 1 novembre 1998 in virt? dell? Articolo 5 ? 2 del Protocollo N.ro 11 alla Convenzione. Il 4 ottobre 2001, avendo ottenuto le osservazioni delle parti, la Corte dichiar? la richiesta ammissibile.
5. Il 1 novembre 2001 la Corte cambi? la composizione delle sue Sezioni (Articolo 25 ? 1). Questa causa fu assegnata alla Prima Sezione di recente composta.
6. Il 7 maggio 2002 ed il 13 maggio 2002 il richiedente e l’Agente del Governo hanno presentato rispettivamente dichiarazioni formali in cui proponevano un regolamento amichevole della causa.
I FATTI
7. Il richiedente ? il proprietario di un appartamento a Firenze che aveva affittato a M.M.
8. In due lettere datate 12 luglio 1986 e 25 giugno 1987, il richiedente inform? l’inquilino che intendeva terminare il contratto d’affitto alla scadenza del termine il 31 dicembre 1987 e gli chiese di sgombrare i locali per quella data.
9. In un documento notificato all’inquilino il 22 marzo 1989, il richiedente reiter? la sua intenzione di terminare il contratto d’affitto e chiam? in causa l’inquilino per apparire di fronte al Magistrato di Firenze.
10. Con una decisione del 7 giugno 1989 che fu resa esecutiva il 31 dicembre 1990 il Magistrato di Firenze sostenne la validit? dell’avviso per sgomberare ed ordin? che i locali fossero sgombrati per il 31 dicembre 1991.
11. Il 20 gennaio 1992, il richiedente notific? un avviso all’inquilino in cui gli richiedeva di sgombrare i locali.
12. Il 31 gennaio 1992, lei notific? un avviso all’inquilino in cui lo informava che il mandato per possesso sarebbe stato eseguito da un ufficiale giudiziario il 27 marzo 1992.
13. Il 7 dicembre 1992, il richiedente fece una dichiarazione legale in cui richiedeva urgentemente i locali come sistemazione per lei.
14. Fra il 27 marzo 1992 e il 1 ottobre 1997, l’ufficiale giudiziario fece dieci tentativi di recuperare possesso. Ogni tentativo si dimostr? senza successo, siccome al richiedente non fu mai accordata l’assistenza della polizia nell’esecuzione del mandato per possesso.
15. Il 15 gennaio 1998, il richiedente recuper? possesso dell’appartamento perch? l’inquilino sgombr? spontaneamente i locali.
LA LEGGE
16. Il 13 maggio 2002, la Corte ricevette la seguente dichiarazione dal Governo:
?Io dichiaro che il Governo Italiano offre di pagare un importo totale di 7,300 (sette mila trecento) Euro alla Sig.ra S.B. in prospettiva di assicurare un regolamento amichevole della richiesta registrata sotto il n. 40037/98. Questa somma coprir? qualsiasi danno materiale e morale cos? come i costi, e sar? pagabile entro tre mesi che cominciano dalla notificazione della sentenza consegnata dalla Corte facendo seguito all? Articolo 39 della Convenzione europea dei Diritti umani. Questo pagamento costituir? la decisione finale della causa.
Questa dichiarazione non comporta un qualsiasi riconoscimento del Governo di una violazione della Convenzione europea dei Diritti umani nella causa presente.
Il governo si impegna inoltre a non richiedere la raccomandazione della causa alla Grande Camera sotto l?Articolo 43 ? 1 della Convenzione.?
17. Il 7 maggio 2002, la Corte ricevette la seguente dichiarazione firmata dal richiedente:
?Io noto che il Governo dell’Italia ? pronto a pagare un importo totale di 7,300 (sette mila trecento) Euro che copre danno materiale e morale e costi nella prospettiva di assicurare un regolamento amichevole della richiesta n. 40037/98 pendente di fronte alla Corte.
Io accetto la proposta e rinuncio a qualsiasi le ulteriore richiesta nei confronti dell’Italia relativa ai fatti di questa richiesta. Io dichiaro che la causa ? stabilita definitivamente.
Questa dichiarazione ? resa nel contesto di un regolamento amichevole che il Governo ed il richiedente hanno raggiunto.
Io inoltre m?impegno a non richiedere la raccomandazione della causa alla Grande Camera sotto l?Articolo 43 ? 1 della Convenzione dopo la consegna della sentenza della Corte.?
18. La Corte prende nota dell’accordo raggiunto dalle parti (Articolo 39 della Convenzione). ? sicuro che l’accordo sia basato sul rispetto dei diritti umani come definito nella Convenzione o nei suoi Protocolli (l’Articolo 37 ? 1 in fine della Convenzione ed Articolo 62 ? 3 degli Articoli di Corte).
19. Di conseguenza, la causa dovrebbe essere cancellata dal ruolo.
PER QUESTE RAGIONI, LA CORTE ALL?UNANIMITA?
1. Decide di cancellare la causa dal ruolo;
2. Prende nota dell’impegno delle parti a non richiedere un riesame della causa di fronte alla Grande Camera.
Fatto in inglese, e notificato per iscritto il 13 giugno 2002, facendo seguito all? Articolo 77 ?? 2 e 3 degli Articoli di Corte.
Erik Fribergh Christos Rozakis
Cancelliere Presidente