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Testo originale e tradotto della sentenza selezionata

CASE OF RUSZKOWSKA v. POLAND

Tipologia: Sentenza
Importanza: 2
Articoli: 14, 08, P1-1
Numero: 6717/08/2014
Stato: Polonia
Data: 2014-07-01 00:00:00
Organo: Sezione Quarta
Testo Originale

Conclusioni: nessuna violazione dell’ Articolo 14+P1-1 – Proibizione della discriminazione (Articolo 14 – Discriminazione) (Articolo 1 del Protocollo N.ro 1 – Protezione della proprietà Articolo 1 par. 1 del Protocollo N.ro 1 – godimento Tranquillo della proprietà) Nessuna violazione dell’ Articolo 14+8 – Proibizione della discriminazione (Articolo 14 – Discriminazione) (Articolo 8 – Diritto al rispetto della vita privata e famigliare- Articolo 8-1 – Riguardo per la vita famigliare)
Nessuna violazione dell’ Articolo 8 – Diritto al rispetto per la vita privata e famigliare
(Articolo 8-1 – Riguardo della vita famigliare) Nessuna violazione dell’ Articolo 1 del Protocollo N.ro 1 – Protezione della proprietà (Articolo 1 par. 1 del Protocollo N.ro 1 – godimento Tranquillo della proprietà) – Articolo 8

QUARTA SEZIONE

CAUSA RUSZKOWSKA C. POLONIA

(Richiesta n. 6717/08)

SENTENZA

STRASBOURG

1 luglio 2014

Questa sentenza diverrà definitivo nelle circostanze esposte fuori in Articolo 44 § 2 della Convenzione. Può essere soggetto a revisione editoriale.

Nella causa di Ruszkowska c. la Polonia,
La Corte europea di Diritti umani (quarta Sezione), riunendosi che come una Camera, compose di:
Ineta Ziemele, Presidente
Päivi Hirvelä,
Giorgio Nicolaou,
Nona Tsotsoria,
Zdravka Kalaydjieva,
Krzysztof Wojtyczek,
Faris Vehabovi, ćgiudici
e Françoise Elens-Passos, Sezione Cancelliere
Avendo deliberato in privato 10 giugno 2014,
Consegna la sentenza seguente sulla quale fu adottata quel la data:
PROCEDURA
1. La causa nacque da in una richiesta (n. 6717/08) contro la Repubblica della Polonia depositata con la Corte sotto Articolo 34 della Convenzione per la Protezione di Diritti umani e le Libertà Fondamentali (“la Convenzione”) con un cittadino polacco, OMISSIS (“il richiedente”), 1 febbraio 2008.
2. Il richiedente che era stato accordato patrocinio gratuito fu rappresentato con OMISSIS, un avvocato che pratica a Varsavia. Il Governo polacco (“il Governo”) fu rappresentato col loro Agente, il Sig.ra J. Chrzanowska del Ministero di Affari Esteri.
3. Il richiedente si lamentò che i fatti della causa costituirono contrario di discriminazione ad Articolo 14 della Convenzione preso in concomitanza con Articolo 8.
4. 15 novembre 2010 la richiesta fu comunicata al Governo. Fu deciso anche di decidere sull’ammissibilità e meriti della richiesta allo stesso tempo (l’Articolo 29 § 1).
I FATTI
IO. LE CIRCOSTANZE DI LA CAUSA
5. Il richiedente nacque nel 1973 e vive in Biaa łPodlaska.
6. Il richiedente e suo marito, G.K., aveva due figli, D. e K.
7. A marzo 2002 loro formarono una famiglia adottiva per due fratelli, D.K. e R.K. 11 agosto 2002 la Biaa łPodlaska Corte distrettuale nominò lei e suo marito come i fratelli ‘ genitori adottivi ed ufficiali.
8. A gennaio 2003 loro allevarono tre più figli, fratelli A.C., M.C. e T.C.
9. A giugno 2004 la famiglia allevò due altri figli, sorelle Di mattina e S.M.
10. Il richiedente e suo marito si presero insieme cura di nove figli, due biologico e sette allevarono.
Procedimenti di A. per la risoluzione della famiglia adottiva
11. A dicembre 2004 G.K. morto improvvisamente. Il richiedente fece domanda successivamente per la risoluzione della famiglia adottiva. Lei presentò che lei non potesse affrontare il compito di correre una casa adottiva per nove figli da solo.
12. 31 gennaio 2005 la Biaa łPodlaska Corte distrettuale emise un ordine di cura provvisorio che mette A.C., M.C. e T.C. con un’altra famiglia adottiva, corra con Sig. ed il Sig.ra P. Il richiedente ancora era responsabile per i due fratelli di K. e le due sorelle di M. come la loro adottiva madre.
13. 11 agosto 2005 la Biaa łPodlaska Corte distrettuale trasportò i fratelli di K. ad un’altra famiglia adottiva, amministrata col Sig.ra W.
14. Ad aprile 2007 la famiglia adottiva formata col richiedente si fu sciolta in riguardo delle due sorelle di M..
15. A gennaio 2008 il richiedente si sposò C.R. che non adottò il figli D. biologico del richiedente e K.. Il richiedente rimane loro risuoli guardiano legale.
Procedimenti di B. riguardo ai superstiti ‘ assegna una pensione a del tardo G.K.
16. Il defunto marito del richiedente G.K. fu coperto con un piano assicurativo amministrato coi Coltivatori ‘ Social Security Fondo (Kasa Rolniczego Upezpieczenia Spolecznego-“il Fondo”). I suoi figli furono concessi ad un superstiti ‘ assegna una pensione a (renta rodzinna) sotto lo schema. L’importo totale della pensione pagabile a superstiti sarebbe diviso in parti uguali fra tutti gli individui eleggibili-in G.K. ‘ causa di s, tutti i suoi figli sia biologico ed allevato.
17. A gennaio 2005 il richiedente fece domanda al Fondo per i superstiti che ‘ assegna una pensione ad in riguardo di tutti i nove figli.
18. 18 febbraio 2005 il Fondo decise che le sorelle di M. non erano eleggibili per la pensione, come meno che un anno era passato fra il defunto marito del richiedente che diviene il loro adottivo padre e la sua morte. Il Fondo stabilì inoltre che il rimanendo sette figli-i figli biologici del richiedente, i due fratelli di K. ed i tre fratelli di C. sarebbero −concessi ad una pensione di PLN 525.70 in totale per mese. Il richiedente, come il loro guardiano legale fu nominato beneficiario della pensione.
19. Sul 2005 Sig.ra P. di 22 febbraio richiese che la concessione di Fondo una pensione in riguardo dei fratelli di C. con che avevano che tempo divenuto parte della famiglia adottiva lei corse con suo marito (veda paragrafo 12 sopra).
20. 1 marzo 2005 il Fondo emise una decisione nuova che revisiona l’importo della pensione per essere pagato. I due figli biologici del richiedente ed i due fratelli di K. allevati con lei sarebbero concessi ad una retribuzione mensile di PLN 349.60 fra loro, quattro-settimo dell’importo totale. I tre fratelli di C. che sono sollevati con la famiglia di P. sarebbero concessi ad una retribuzione mensile di PLN 262.20 fra loro, tre-settimo dell’importo totale.
21. Il richiedente fece appello contro le decisioni consegnate col Fondo. Lei richiese che la corte corregge la sua decisione di 1 marzo 2005 e dichiara che gli individui soli eleggibile era i figli biologici di suo marito. Lei dibattè che i figli erano stati messi precedentemente nella sua cura adottiva con le altre famiglie che previdero per loro e che loro non dovrebbero essere concessi perciò ai superstiti ‘ assegna una pensione ad in riguardo di suo defunto marito. Lei era della prospettiva che la decisione contestata mise i suoi figli in una situazione svantaggiosa rispetto coi figli adottivi.
22. 15 novembre 2005 il Lublin Corte Regionale respinse il ricorso del richiedente, ma 7 febbraio 2007 la Corte d’appello di Lublin annullò che sentenza e rinviò la causa alla corte più bassa per riesame con la partecipazione dei C. ed i fratelli di K. ‘ guardiani legali.
23. In 16 maggio 2007 il Lublin Corte Regionale respinse di nuovo il ricorso del richiedente. La corte basò il suo ragionamento sui Coltivatori ‘ Sociale Assicurazione Atto 1990 (Ustawa z 20 grudnia 1990 roku o ubezpieczeniu spoecznym łrolników-“l’Atto”). Sotto sezione 29 (2)(2) di che Atto tutti i figli del defunto, incluso figli adottivi erano eleggibili per un superstiti la pensione di ‘. Sezione 30 dell’Atto affermò che tutti i membri di famiglia erano anche eleggibili per una quota della pensione che sarebbe divisa in parti uguali dove erano minors sotto la cura di guardiani diversi gli individui eleggibili. La Corte Regionale sottolineò che lo spirito dell’Atto era trattare ugualmente tutti i figli in riguardo dei benefici di assicurazione pagabile a loro sulla morte di una persona assicurata, irrispettoso di se loro erano figli biologici o adottivi. La corte non trovò motivi su che annullare o correggere la decisione contestata.
24. 18 dicembre 2007 la Corte d’appello di Lublin respinse un ulteriore ricorso col richiedente sugli stessi motivi come il primo. La corte coincise pienamente col ragionamento della corte di primo-istanza.
25. Su una data non specificata il richiedente scrisse al Ministero di Lavori e Politica Sociale per lamentarsi delle decisioni data nella sua causa. Lei presentò che i suoi figli biologici erano trattati meno favourably che i figli adottivi in riguardo dei loro superstiti la pensione di ‘. Lei ricevette una risposta datò 14 febbraio 2008. In che lettera, il Direttore del Settore dei Benefici della Famiglia divise la prospettiva del richiedente che le disposizioni legali in vigore a che tempo sia davvero unfavourable a figli biologici in situazioni dove figli adottivi si erano stati mossi alle altre famiglie. Il richiedente si informò che gli emendamenti legislativi ed attinenti erano in progresso.
26. Secondo la più recente decisione attinente del Fondo, datò 14 giugno 2010, l’importo totale della pensione può da che data sia divisa in sei parti, perché T.C. aveva perso il suo diritto che è giunto all’età del discernimento. Da che onwards della data, i figli biologici del richiedente riceverebbero due-sesto dei superstiti la pensione di ‘. Il resto sarebbe pagato precedentemente agli altri figli in lei e la cura adottiva di suo defunto marito.
C. appoggio Finanziario dallo Stato per allevare genitori per mantenimento dei loro figli adottivi
27. Il Distretto Famiglia Appoggio Centre (PCPR) assegnò gli importi seguenti il richiedente in appoggio finanziario per i figli adottivi:
per D.K. da 7 marzo 2002 sino a 11 agosto 2005-26,308.30 PLN ed un 6 630,80 PLN supplementare per cura personale del figlio;
per R.K. da 7 marzo 2002 sino a 11 agosto 2005-26,308.30 PLN ed un 6 630,80 PLN supplementare per cura personale del figlio;
per T.C. da 1 febbraio 2003 sino a 31 gennaio 2005-15,562.00 PLN ed un 3 890,40 PLN supplementare per cura personale del figlio;
per M.C. da 1 febbraio 2003 sino a 31 gennaio 2005-15,562.00 PLN ed un 3 890,40 PLN supplementare per cura personale del figlio;
per A.C. da 1 febbraio 2003 sino a 31 gennaio 2005-15,562.00 PLN ed un 3 890,40 PLN supplementare per cura personale del figlio;
per Di mattina da 14 giugno 2004 sino a 27 aprile 2007-22,248.06 PLN ed un 4 557,00 PLN supplementare per cura personale del figlio;
per S.M. da 14 giugno 2004 sino a 27 aprile 2007-22,248.06 PLN, ed un PLN supplementare del 4,557.00 per cura personale del figlio.
28. Sig. ed il Sig.ra P., i fratelli di C. ‘ genitori adottivi, ricevette:
per T.C. da 1 febbraio 2005 sino a 31 luglio 2006-10,909.34 PLN ed un PLN supplementare del 2,917.80 per cura personale del figlio;
per M.C. da 1 febbraio 2005 sino a 28 luglio 2010-39,627.52 PLN ed un PLN supplementare del 10,796.87 per cura personale del figlio;
per A.C. da 1 febbraio 2005 sino a 28 luglio 2010-39,627.52 PLN ed un PLN supplementare del 10,796.87 per cura personale del figlio.
29. Il Sig.ra W., R.K. e D.K. ‘ s madre adottiva, ricevette:
per D.K. da 12 agosto 2005 sino a 17 gennaio 2011-39,025.39 PLN ed un PLN supplementare del 10,504.40 per cura personale del figlio;
per R.K. da 12 agosto 2005 sino a 29 giugno 2009-28,285.83 PLN ed un PLN supplementare del 7,539.80 per cura personale del figlio.
Disposizione di D. dei figli precedentemente nella cura adottiva del richiedente ed il loro diritto ai superstiti la pensione di ‘
30. Fratelli T.C., M.C. ed A.C. rimasto in Sig. ed il Sig.ra P. ‘ s famiglia adottiva da 31 gennaio 2005 sino a 26 giugno 2006 (T.C.) e 7 luglio 2010 (M.C. ed A.C.). Con una decisione di corte di 26 giugno 2006, T.C. fu messo nella casa di un figli di corsa Statali. M.C. ed A.C. rimasto con coppia P. ‘ s famiglia adottiva fino a 7 luglio 2010 quando la corte ripristinò i loro diritto parentale di ‘ di genitori biologici. M.C. ed A.C. vissuto con loro da quel onwards della data.
31. T.C. e M.C. fermato di disegnare i loro superstiti ‘ assegna una pensione a rispettivamente il 2009 e 1 novembre 2010 di 1 settembre.
32. Fratelli R.K. e D.K. rimasto rispettivamente nel Sig.ra W. ‘ s famiglia adottiva da 11 agosto 2005 sino al 2009 e 17 gennaio 2011 di 29 giugno. Che famiglia adottiva cessò ultimamente esistere perché loro erano giunti all’età del discernimento. R.K. successivamente si mosse in con la sua biologica madre. Lui fermò di ricevere i suoi superstiti ‘ assegni una pensione a 1 agosto 2010. D.K. passato ad alloggio di università.
33. Il figli D.K biologico del richiedente. e K.K. fu concesso per ricevere i superstiti ‘ assegna una pensione a rispettivamente sino al 2012 e 31 luglio 2012 di 28 febbraio. A.C. e D.K. ‘ che diritto di s è scaduto 31 agosto 2011.
II. DIRITTO NAZIONALE ATTINENTE E PRATICA
34. Sezione 29 dell’Assicurazione Sociale per Coltivatori Agisce 1990, Superstiti concessi la pensione di ‘: Persone eleggibili, come applicabile al tempo di materiale, legga siccome segue:
“I superstiti che la pensione di ‘ è accordata ai membri di famiglia di un defunto:
(1) una persona pensionata o pensionato con un diritto stabilito ad un pensionamento o pensione di invalidità pagò dal finanziamento di assicurazione sociale,
(2) una persona assicurata che, al tempo di morte, soddisfa le condizioni dell’eleggibilità per un pensionamento agricolo o pensione di invalidità con virtù della loro incapacità per lavoro; si presume che la persona era totalmente incapace di lavorare su una fattoria.
I membri seguenti della famiglia della persona deceduta sono eleggibili per un superstiti la pensione di ‘:
(1) i propri figli dell’assicurato, i figli di un secondo consorte e figli adottivi
(2) nipoti, fratelli, sorelle e gli altri figli, incluso figli adottivi che sono stati allevati prima di giungere all’età di 18
(3) il consorte dell’assicurato (la vedova o vedovo), e
(4) i genitori dell’assicurato,
se loro soddisfano le condizioni dell’eleggibilità per tale pensione facendo seguito alle disposizioni di pensionamento.”
35. Sezione 30 di che Atto prevede che l’importo di superstiti la pensione di ‘ sarà calcolata siccome segue:
“Uno superstiti che la pensione di ‘ è accordata a tutti i membri di famiglia eleggibili.
Se una persona è eleggibile per i superstiti ‘ assegna una pensione a, il beneficio è uguale a 85% della pensione di pensionamento di base, aumentati con:
(1) 50% del valore surplus-sopra della pensione di pensionamento di base-del pensionamento o pensione di invalidità pagati dal finanziamento di previdenza sociale a coltivatori individuali ed i loro membri di famiglia che la persona deceduta era eleggibile per al tempo di morte, o
(2) 50% del componente contributo-relativo del pensionamento agricolo o pensione di invalidità che la persona deceduta era eleggibile per al tempo di morte con virtù della loro incapacità per lavoro.
L’importo dei superstiti che ‘ assegna una pensione a, stabilito secondo la procedura prevista per in paragrafo 2, è aumentato entro 5% per ogni persona eleggibile e successiva.
La pensione di sopravvivenza, calcolata secondo paragrafi 2 e 3 è aumentata entro 10% se la morte fosse causata con un incidente a lavoro su una fattoria o con una malattia professionale. …
4a. I superstiti la pensione di ‘ non può eccedere l’importo del beneficio che il defunto sarebbe stato eleggibile per, e non può essere più basso della pensione di pensionamento di base. …
6. I superstiti che ‘ assegna una pensione a saranno soggetto alla ripartizione in parti uguali fra tutti gli individui eleggibili se:
(1) persone minorenni eleggibile per il beneficio è sotto la cura di persone diverse,
(2) un membro di famiglia dell’età del discernimento eleggibile per le richieste di beneficio che sia diviso, o
(3) le altre circostanze concernono che giustificato la divisione del beneficio.”
LA LEGGE
IO. Violazione allegato Di Articolo 14 Di La Convenzione Presa In Concomitanza Con Articolo 1 Di Protocollo N.ro 1 A La Convenzione
36. Il richiedente si lamentò che la maniera in che i superstiti la pensione di ‘ fu distribuita la discriminazione costituita contro lei ed i suoi figli biologici, contrari ad Articolo 14 della Convenzione preso in concomitanza con Articolo 8.
37. La Corte che è master del characterisation per essere dato in legge ai fatti della causa e non è legata col characterisation data col richiedente o il Governo, costatazione che questa azione di reclamo incorre essere esaminata sotto Articolo 14 della Convenzione in concomitanza con Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 alla Convenzione (veda, fra molte altre autorità, Scoppola c. l’Italia (n. 2) [GC], n. 10249/03, § 54 17 settembre 2009). Le disposizioni attinenti lessero siccome segue:
Articolo 14
“Il godimento dei diritti e le libertà insorto avanti questa Convenzione sarà garantito senza la discriminazione su qualsiasi base come sesso, razza, colore, lingua, religione, opinione politica o altra, cittadino od origine sociale, l’associazione con una minoranza nazionale, proprietà, nascita o l’altro status.”
Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 alla Convenzione
“Ogni naturale o legale persona è concessa al godimento tranquillo delle sue proprietà. Nessuno sarà privato delle sue proprietà eccetto nell’interesse pubblico e soggetto alle condizioni previste per con legge e coi principi generali di diritto internazionale.
Comunque, le disposizioni precedenti non possono in qualsiasi modo danneggia il diritto di un Stato per eseguire simile leggi come sé ritiene necessario controllare l’uso di proprietà in conformità con l’interesse generale o garantire il pagamento di tasse o gli altri contributi o sanzioni penali.”
Ammissibilità di A.
38. La Corte nota che questa azione di reclamo non è manifestamente mal fondato all’interno del significato di Articolo 35 § 3 (un) della Convenzione. Nota inoltre che non è inammissibile su qualsiasi gli altri motivi. Deve essere dichiarato perciò ammissibile.
B. Merits
1. Le parti le osservazioni di ‘
(un) Il richiedente
39. Il richiedente presentò che lei ed il diritto dei suoi figli biologici per rispettare per loro privato e la vita di famiglia era stata violata, in che i suoi figli erano stati sottoposti a pratiche discriminatorie rispetto con lei figli adottivi e precedenti. I suoi figli biologici erano stati privati di un importo sostanziale dei superstiti che ‘ assegna una pensione ad al beneficio dei figli adottivi. La situazione nella quale si erano trovati i suoi propri figli dopo che la morte di loro padre era particolarmente svantaggiosa perché i figli adottivi avevano genitori adottivi e nuovi per prevedere per loro, loro ancora potrebbero ereditare dai loro biologici genitori e, in oltre, continui a ricevere la loro parte dei superstiti la pensione di ‘. In contrasto, i figli biologici del richiedente avevano solamente uno genitore per prevedere per loro, e la parte dei superstiti che ‘ assegna una pensione a che loro hanno ricevuto era e rimase uguale all’importo pagato ad ognuno dei figli adottivi.
40. Il richiedente presentò che se lei non avesse allevato figli di passato, i suoi figli biologici sarebbero stati concessi a metà l’importo totale della pensione ognuno. Dopo la morte di loro padre, loro erano da solo dipendenti su lei. Le decisioni date nella causa avevano dato luogo a lei ed i suoi figli che sopportano un carico individuale ed eccessivo; tutti il più così come la pensione stessa molto era più basso del salario di un genitore vivente. Come un risultato delle misure si lamentò di, il richiedente e la situazione finanziaria dei suoi figli biologici erano divenute in modo crescente difficili e la vita prospetta della famiglia aveva peggiorato.
(b) Il Governo
41. Il Governo dibattè che i fatti della causa non incorsero all’interno dell’ambito della nozione della vita di famiglia all’interno del significato di Articolo 8 della Convenzione. La questione di diritto ad un superstiti la pensione di ‘ non poteva essere ritenuta per costituire un elemento della vita di famiglia.
42. Loro presentarono inoltre che Articolo 8 della Convenzione non diede priorità di figli biologica su figli allevati nell’assegnare ‘ un superstiti assegni una pensione a sulla morte di un defunto genitore. Aveva così priorità stata data ai figli biologici, avrebbe corrisposto alla discriminazione contro i figli adottivi ed avrebbe corso cassa al molto concetto di allevare. Sarebbe stato anche dannoso ai migliori interessi dei figli adottivi.
43. Il Governo sia della prospettiva che il richiedente ed i suoi figli biologici non avevano sopportato un carico individuale ed eccessivo come un risultato della situazione si lamentò di. I superstiti che la pensione di ‘ era stata accordata a tutti i figli che rimanevano nella famiglia del richiedente da almeno un anno di fronte alla morte di suo marito. Che pensione era la loro ed il loro da solo, in quote uguali. La situazione del richiedente non fu colpita perciò. Lei si era commessa ad allevando i figli di suo proprio spontanea volontà e sarebbe dovuta essere consapevole delle disposizioni legali per le quali hanno garantito appoggio uguale allevate e figli biologici. L’interesse pubblico nell’assicurare che figli, sia allevò e biologico, non fu discriminato contro, preso insieme col diritto di tutti i figli che avevano famiglia permanente allaccia col loro carer deceduto e provveditore per acquisire un superstiti ‘ assegna una pensione a come un sostituto per cura parentale, mandata a chiamare l’uguaglianza di trattamento di tutti questi figli. La legge garantì il pagamento uguale di pensioni a tutti i figli, nonostante il loro status.
44. Il fatto che i figli adottivi erano stati messi più tardi con le altre famiglie adottive, e che alcuni di loro erano andati ultimamente a vivere coi loro propri genitori biologici o avevano preso in cura Stato-corsa, non aveva colpito il loro diritto ad una quota della pensione. Il richiedente ed i suoi figli molto erano stati migliori via che lei figli adottivi e precedenti che, benché mise di nuovo con le loro famiglie biologiche, aveva affrontato le condizioni sociali e difficili. I superstiti la pensione di ‘ aveva costituito un maggiore, se non il solo, vuole dire di esistenza per loro.
45. Il Governo sia dell’opinione che lo Stato è riuscito a prevedere un equilibrio equo fra i diritti di tutti i figli eleggibile per i superstiti ‘ assegni una pensione ad e che le decisioni contestate non erano state al danno del richiedente o i suoi figli biologici.
2. La valutazione della Corte
(un) l’Applicabilità di Articolo 14 della Convenzione
46. Secondo la causa-legge stabilita della Corte, Articolo 14 della Convenzione completa le altre disposizioni effettive della Convenzione ed i suoi Protocolli. Non ha esistenza indipendente, poiché ha solamente effetto in relazione a “il godimento dei diritti e le libertà” salvaguardò con quelle disposizioni. Benché la richiesta di Articolo 14 non presupponga una violazione di quelle disposizioni-ed a questa misura è autonomo-non ci può essere stanza per richiesta sua a meno che i fatti in problema incorrono all’interno dell’ambito di uno o più del secondo (veda, fra molte altre autorità, Van Raalte c. i Paesi Bassi, 21 febbraio 1997, § 33 Relazioni di Sentenze e Decisioni 1997 io; Petrovic c. l’Austria, 27 marzo 1998, § 22 le Relazioni 1998 II; Zarb Adami c. il Malta, n. 17209/02, § 42 ECHR 2006 VIII; e Konstantin Markin c. la Russia [GC], n. 30078/06, § 124 ECHR 2012).
47. Al giorno d’oggi la causa ha bisogno di essere determinato perciò se l’azione di reclamo del richiedente, riguardo al repartition dei superstiti che ‘ assegna una pensione a fra i figli biologici ed adottivi del richiedente incorre all’interno dell’ambito di una disposizione effettiva della Convenzione.
48. La Corte ha sostenuto che tutti i principi che fanno domanda in cause riguardo ad Articolo 1 di Protocollo generalmente N.ro 1 è ugualmente attinente quando viene a benefici di welfare (Andrejeva c. la Lettonia [GC], n. 55707/00, § 77 ECHR 2009ibid., § 54). Così, Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 non garantisce come simile qualsiasi diritto per divenire il proprietario di proprietà (veda Kopecký c. la Slovacchia [GC], n. 44912/98, § 35 (b), ECHR 2004-IX). Né garantisce, come così qualsiasi diritto ad una pensione di un particolare importo (veda, per esempio, Domalewski c. la Polonia (il dec.), n. 34610/97, ECHR 1999 V; e Jankovi ćc. Croatia (il dec.), n. 43440/98, ECHR 2000 X). Inoltre, Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 posti nessuna restrizione sulla libertà dello Stato Contraente per decidere se avere in posto o no qualsiasi forma di schema di previdenza sociale, o scegliere il tipo o importo di benefici per prevedere sotto qualsiasi simile schema. Comunque, se un Stato Contraente ha in legislazione di vigore che prevede di pieno diritto per il pagamento di un beneficio di welfare-se condizionale o non sul pagamento precedente di contributi-che legislazione che genera un interesse patrimoniale che incorre all’interno dell’ambito di Articolo 1 di Protocollo deve essere considerata N.ro 1 per persone che soddisfano i suoi requisiti (veda Stec ed Altri c. il Regno Unito (il dec.) [GC], N. 65731/01 e 65900/01, § 54 ECHR 2005 X e Muñoz Díaz c. la Spagna, n. 49151/07, § 44 8 dicembre 2009).
49. La Corte è bene consapevole che i superstiti la pensione di ‘ fu assegnata ai figli del richiedente, biologico ed allevato non al richiedente stessa. Comunque, accetta che le decisioni che concernono il diritto dei suoi figli biologici alla pensione avevano un impatto diretto da sole e la situazione finanziaria della sua famiglia per la quale lei era responsabile come il capo della famiglia. Sommare su, la Corte senza dubbio è in che i fatti della causa incorrono all’interno dell’ambito di Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 alla Convenzione. Articolo 14 può fare domanda perciò in concomitanza con questa disposizione.
(b) Principi che deriva dal diritto giurisprudenziale della Corte
50. La Corte reitera che nel godimento dei diritti e le libertà garantito con la Convenzione, Articolo 14 riconosce protezione contro trattamento diverso, senza una giustificazione obiettiva e ragionevole di persone in situazioni pertinentemente simili (veda, fra molte altre autorità, Carico c. il Regno Unito [GC], n. 13378/05, § 60 ECHR 2008). Per i fini di Articolo 14, una differenza di trattamento è discriminatoria se sé “non ha giustificazione obiettiva e ragionevole”, quel è, se non persegue un “scopo legittimo” o se c’è nessuno “relazione ragionevole della proporzionalità fra i mezzi assunti e lo scopo cercò di essere compreso” (veda Mazurek c. la Francia, n. 34406/97, §§ 46 e 48, ECHR 2000 II).
51. Comunque, questa non è la sfaccettatura sola della proibizione della discriminazione in Articolo 14. Il diritto per non essere discriminato contro nel godimento dei diritti garantì sotto la Convenzione è violato anche quando Stati, senza una giustificazione obiettiva e ragionevole vanno a vuoto a trattare differentemente persone le cui situazioni sono significativamente diverse (veda Thlimmenos c. la Grecia [GC], n. 34369/97, § 44 ECHR 2000 IV; Runkee e Bianco c. il Regno Unito, N. 42949/98 e 53134/99, § 35 10 maggio 2007; D.H. ed Altri c. la Repubblica ceca [GC], n. 57325/00, § 175 ECHR 2007; Eweida ed Altri c. il Regno Unito, n. 48420/10, 15 gennaio 2013; e Kuri ćed Altri c. la Slovenia [GC], n. 26828/06, § 288 ECHR 2012).
52. Lo Stato Contraente gode un margine della valutazione nel valutare se ed a che misura differenzia in situazioni altrimenti simili trattamento diverso e giustificato (veda Carico, citato sopra, § 60). La sfera di questo margine varierà secondo le circostanze, l’argomento e lo sfondo (veda Carson ed Altri c. il Regno Unito [GC], n. 42184/05, § 61 ECHR 2010).
53. Ad un margine ampio è concesso allo Stato sotto la Convenzione come riguardi misure generali della strategia economica o sociale di solito (veda Stec ed Altri c. il Regno Unito, § 52 sopra e citato). In particolare, determinato che decisioni di decretare leggi riguardo a benefici di assicurazione sociali comporteranno comunemente considerazione di problemi economici e sociali, la Corte lo trova naturale che il margine della valutazione disponibile alla legislatura nell’implementare politiche sociali ed economiche dovrebbe essere un ampio e rispetterà la sentenza della legislatura come a che che è “nell’interesse pubblico” a meno che che sentenza è manifestamente senza fondamento ragionevole (veda, fra molte altre autorità, Iwaszkiewicz c. la Polonia, n. 30614/06, § 43, 26 luglio 2011, e Wieczorek c. la Polonia, n. 18176/05, § 59 8 dicembre 2009). A causa della loro conoscenza diretta della loro società e le sue necessità, le autorità nazionali sono meglio in principio messo che il giudice internazionale per apprezzare che che è nell’interesse pubblico su motivi sociali o economici, e la Corte rispetterà la scelta di politica della legislatura generalmente a meno che è “manifestamente senza fondamento ragionevole” (veda e.g., Stummer c. l’Austria [GC], n. 37452/02, § 89 ECHR 2011).
54. Poiché i richiedenti si lamentano delle ineguaglianze in un sistema di welfare, le sottolineature di Corte che Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 alla Convenzione non include un diritto per acquisire proprietà. Non mette restrizione sugli Stati Contraenti la libertà di ‘ decidere se avere in posto o no qualsiasi forma di schema di previdenza sociale, o scegliere il tipo o importo di benefici per prevedere sotto qualsiasi simile schema. Comunque, se un Stato decide di creare un benefici o schema di pensione, deve fare così in una maniera che è compatibile con Articolo 14 della Convenzione (veda Stec ed Altri c. il Regno Unito [GC], citato sopra, § 53, ed Şerife Yiit ğc. la Turchia [GC], n. 3976/05, § 58 2 novembre 2010).
(il c) la Richiesta dei principi sopra nella causa presente
55. Al giorno d’oggi la causa, la Corte nota che dopo la morte del marito del richiedente nel 2004, tutti i figli, sia biologico e quelli che sono allevati col richiedente e suo marito a che tempo, ricevette i superstiti che ‘ assegna una pensione ad in quote uguali divise fra loro secondo il numero di persone eleggibili. Il richiedente, nella sua veste di guardiano legale del minors riguardata fu nominato beneficiario di che pensione in finora come sé fu pagato ai suoi figli biologici. La Corte accetta perciò che i figli furono messi inizialmente in un pertinentemente situazione obiettiva e simile, determinato che il diritto nazionale li riguardò, per superstiti ‘ assegna una pensione a fini, come eredi di loro defunto padre.
56. La situazione cambiò più tardi comunque. Il richiedente richiese che la casa adottiva lei aveva corso con suo defunto marito si sia sciolto. Seguendo la sua richiesta, con un ordine della corte provvisorio di 31 gennaio 2005 i fratelli di C. furono messi con un’altra famiglia adottiva, amministrata con coppia P. che I fratelli di K. sono rimasti alla casa adottiva del richiedente fino a 11 agosto 2005 quando la famiglia adottiva si fu sciolta ultimamente con la Biaa łPodlaska Corte distrettuale. Loro si mossero poi alla famiglia adottiva corsa con Sig. ed il Sig.ra W.
57. I figli biologici del richiedente e le sorelle di M. rimasero con lei. I figli biologici ricevettero le loro parti dei superstiti che ‘ assegna una pensione a, uguagli a quelli dei figli adottivi, ed il richiedente previde per loro.
58. Incorre perciò alla Corte per esaminare se nelle circostanze della causa era un insuccesso per trattare differentemente persone la cui situazione, come un risultato di cambi successivi nelle disposizioni di cura divenne diversa.
59. Prima osserva che dopo che C. ed i fratelli di K. andarono a vivere con le famiglie adottive e nuove amministri con coppie P. e W., loro continuarono a ricevere la pensione del loro superstite in importi immutati. In oltre, le loro famiglie adottive e nuove ricevettero appoggio finanziario e sostanziale dallo Stato per correre le loro case adottive (veda divide in paragrafi 28-29 sopra).
A giugno 2006 T.C. fu messo nella casa di un figli Stato-consolidati. A luglio 2010 gli altri due fratelli di C. andarono a vivere coi loro biologici genitori. I loro costi che abitano erano, dopo queste date, sopportato coi loro biologici genitori, ma allo stesso tempo loro continuarono a ricevere i loro superstiti ‘ assegna una pensione a, di nuovo in importi immutati finché loro raggiunsero maggioranza.
60. Sommare su, l’importo dei superstiti del richiedente che la pensione di ‘ è stata divisa fra figli del tutto biologici ed adottivi.
Dopo la risoluzione della famiglia adottiva il richiedente perse fuori sull’appoggio finanziario e prima pagato al quale furono concesse famiglie che corrono case adottive. I figli adottivi che ricevettero lo stesso importo di pensione o furono messi comunque, con famiglie adottive e nuove finanziate in parte con lo Stato, siccome il richiedente era stato prima della risoluzione della casa adottiva, o nelle case di figli Stato-corsi, o fu previsto per coi loro biologici genitori. I figli biologici del richiedente furono trattati da adesso, in termini di superstiti ‘ assegna una pensione a, nella stessa maniera come fratelli C. e K.
61. La Corte osserva che il risuoli fine dei superstiti pensione di ‘ assegnata ugualmente a tutti i figli era offrire mantenimento per loro dopo la morte del marito del richiedente. La Corte accetta che l’assegnazione della pensione intraprese un scopo legittimo di offrire un reddito per figli il cui genitore era passato via.
62. Come a se c’era una relazione ragionevole della proporzionalità fra i mezzi assunti e lo scopo cercò di essere compreso, la Corte osserva che il richiedente e suo marito decisero di creare una casa adottiva di loro proprio spontanea volontà. Questa decisione che offrì cura ad un numero di figli non-biologici in situazioni difficili alla pari con cura fu tirata previde ai loro figli biologici. Il richiedente e suo marito ricevettero assistenza finanziaria sostanziale dallo Stato per correre la casa adottiva. Mentre le cravatte legali crearono fra i genitori adottivi e figli adottivi non era gli stessi come quelli creati con adozione legale che si può dire che crei una situazione legale e che riguarda i fatti identico a, che di una famiglia biologica, il richiedente accettò la responsabilità per la cura dei figli adottivi. Questa responsabilità colpì anche i diritti dei suoi figli biologici, in che i loro superstiti che ‘ assegna una pensione a sarebbero divisi fra figli del tutto biologici ed adottivi. La decisione della legislatura di conferire simile diritti sui figli adottivi assicurò che i diritti dei figli adottivi in modo appropriato dovrebbero essere garantiti dopo la morte del genitore adottivo, alla pari coi diritti dei figli biologici.
63. La Corte nota che l’importo totale dei superstiti che ‘ assegna una pensione a per tutti diede un titolo a persone, nonostante il loro numero corrisposto a PLN 525,70 [verso EUR 131]. Non è stato dibattuto, affitti mostrato alla soddisfazione della Corte da solo, uno che che somma, se è assegnato nella sua interezza, avrebbe costituito una parte significativa del bilancio della famiglia del richiedente. Né è stato dimostrato che il modo in che i superstiti le pensioni di ‘ furono divise fra figli biologici e figli adottivi era come per fare una differenza significativa a situazione finanziaria loro o la vita prospetta rispetto con che dei figli adottivi. La Corte conclude che la differenza di trattamento si lamentò di non aveva impatto apprezzabile sulla situazione del richiedente ed i suoi figli biologici.
64. La Corte nota inoltre che il richiedente e suo marito decisero di correre una famiglia adottiva. Le disposizioni legali ed attinenti riguardo a superstiti la pensione di ‘ sia in vigore. Il richiedente non fu giustificato nell’aspettarsi che la pensione sarebbe ripartita ai figli nel modo lei suggerì.
65. C’è stata perciò nessuna violazione di Articolo 14 della Convenzione letta insieme con Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 alla Convenzione.
II. Violazione allegato Di Articolo 14 Di La Convenzione Presa In Concomitanza Con Articolo 8 Di La Convenzione, Di Articolo 8 Di La Convenzione Ed Articolo 1 Di Protocollo N.ro 1 A La Convenzione Presa Da solo
66. Il richiedente si lamentò anche che le circostanze della causa corrisposero anche ad una violazione di Articolo 14 della Convenzione letta in concomitanza con Articolo 8 della Convenzione, ed una violazione di Articolo 8 della Convenzione ed Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 alla Convenzione da solo.
67. La Corte nota che queste azioni di reclamo sono collegate all’esaminato sopra e devono essere dichiarate perciò similmente ammissibile.
68. Avendo riguardo ad alla sentenza relativo ad Articolo 14 in concomitanza con Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 a Convenzione, la Corte considera che i fattori per essere pesato nell’equilibrio quando valutando la proporzionalità della misura si lamentò di sotto le disposizioni si appellate su col richiedente sarebbe simile. Non c’è perciò nessuna base sulla quale può trovare una violazione di queste disposizioni.
PER QUESTE RAGIONI, LA CORTE, UNANIMAMENTE
1. Dichiara la richiesta ammissibile;

2. Sostiene che c’è stata nessuna violazione di Articolo 14 della Convenzione presa in concomitanza con Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 alla Convenzione;

3. Sostiene che c’è stata nessuna violazione di Articolo 14 della Convenzione presa in concomitanza con Articolo 8 della Convenzione, o di Articolo 8 della Convenzione o Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 alla Convenzione presa da solo.
Fatto in inglesi, e notificò per iscritto 1 luglio 2014, facendo seguito Decidere 77 §§ 2 e 3 degli Articoli di Corte.
Françoise Elens-Passos Ineta Ziemele
Cancelliere Presidente

Testo Tradotto

Conclusions:No violation of Article 14+P1-1 – Prohibition of discrimination (Article 14 – Discrimination) (Article 1 of Protocol No. 1 – Protection of property Article 1 para. 1 of Protocol No. 1 – Peaceful enjoyment of possessions) No violation of Article 14+8 – Prohibition of discrimination (Article 14 – Discrimination) (Article 8 – Right to respect for private and family life Article 8-1 – Respect for family life)
No violation of Article 8 – Right to respect for private and family life
(Article 8-1 – Respect for family life) No violation of Article 1 of Protocol No. 1 – Protection of property (Article 1 para. 1 of Protocol No. 1 – Peaceful enjoyment of possessions) Article 8

FOURTH SECTION

CASE OF RUSZKOWSKA v. POLAND

(Application no. 6717/08)

JUDGMENT

STRASBOURG

1 July 2014

This judgment will become final in the circumstances set out in Article 44 § 2 of the Convention. It may be subject to editorial revision.

In the case of Ruszkowska v. Poland,
The European Court of Human Rights (Fourth Section), sitting as a Chamber composed of:
Ineta Ziemele, President,
Päivi Hirvelä,
George Nicolaou,
Nona Tsotsoria,
Zdravka Kalaydjieva,
Krzysztof Wojtyczek,
Faris Vehabović, judges,
and Françoise Elens-Passos, Section Registrar,
Having deliberated in private on 10 June 2014,
Delivers the following judgment, which was adopted on that date:
PROCEDURE
1. The case originated in an application (no. 6717/08) against the Republic of Poland lodged with the Court under Article 34 of the Convention for the Protection of Human Rights and Fundamental Freedoms (“the Convention”) by a Polish national, OMISSIS (“the applicant”), on 1 February 2008.
2. The applicant, who had been granted legal aid, was represented by OMISSIS, a lawyer practising in Warsaw. The Polish Government (“the Government”) were represented by their Agent, Mrs J. Chrzanowska of the Ministry of Foreign Affairs.
3. The applicant complained that the facts of the case constituted discrimination contrary to Article 14 of the Convention taken in conjunction with Article 8.
4. On 15 November 2010 the application was communicated to the Government. It was also decided to rule on the admissibility and merits of the application at the same time (Article 29 § 1).
THE FACTS
I. THE CIRCUMSTANCES OF THE CASE
5. The applicant was born in 1973 and lives in Biała Podlaska.
6. The applicant and her husband, G.K., had two children, D. and K.
7. In March 2002 they formed a foster family for two brothers, D.K. and R.K. On 11 August 2002 the Biała Podlaska District Court appointed her and her husband as the siblings’ official foster parents.
8. In January 2003 they fostered three more children, siblings A.C., M.C. and T.C.
9. In June 2004 the family fostered two other children, sisters A.M. and S.M.
10. The applicant and her husband took care of nine children altogether, two biological and seven fostered.
A. Proceedings for dissolution of the foster family
11. In December 2004 G.K. suddenly died. The applicant subsequently applied for dissolution of the foster family. She submitted that she could not cope with the task of running a foster home for nine children on her own.
12. On 31 January 2005 the Biała Podlaska District Court issued an interim care order placing A.C., M.C. and T.C. with another foster family, run by Mr and Mrs P. The applicant was still responsible for the two K. brothers and the two M. sisters as their foster mother.
13. On 11 August 2005 the Biała Podlaska District Court moved the K. brothers to another foster family, run by Mrs W.
14. In April 2007 the foster family formed by the applicant was dissolved in respect of the two M. sisters.
15. In January 2008 the applicant married C.R., who did not adopt the applicant’s biological sons D. and K. . The applicant remains their sole legal guardian.
B. Proceedings regarding the survivors’ pension of the late G.K.
16. The applicant’s late husband G.K. was covered by an insurance scheme run by the Farmers’ Social Security Fund (Kasa Rolniczego Upezpieczenia Spolecznego – “the Fund”). His children were entitled to a survivors’ pension (renta rodzinna) under the scheme. The total amount of the pension payable to survivors was to be divided into equal parts among all eligible individuals – in G.K.’s case, all his children, both biological and fostered.
17. In January 2005 the applicant applied to the Fund for the survivors’ pension in respect of all nine children.
18. On 18 February 2005 the Fund decided that the M. sisters were not eligible for the pension, as less than a year had passed between the applicant’s late husband becoming their foster father and his death. The Fund further established that the remaining seven children – the applicant’s biological children, the two K. brothers and the three C. siblings − would be entitled to a pension of PLN 525.70 in total per month. The applicant, as their legal guardian, was appointed beneficiary of the pension.
19. On 22 February 2005 Mrs P. requested that the Fund grant a pension in respect of the C. siblings, who had by that time become part of the foster family she ran with her husband (see paragraph 12 above).
20. On 1 March 2005 the Fund issued a new decision revising the amount of the pension to be paid. The applicant’s two biological children and the two K. brothers fostered by her would be entitled to a monthly allowance of PLN 349.60 between them, four-sevenths of the total amount. The three C. siblings being raised by the P. family would be entitled to a monthly allowance of PLN 262.20 between them, three-sevenths of the total amount.
21. The applicant appealed against the decisions delivered by the Fund. She requested that the court amend its decision of 1 March 2005 and declare that the only individuals eligible were her husband’s biological children. She argued that the children formerly in her foster care had been placed with other families who provided for them and that they should not therefore be entitled to the survivors’ pension in respect of her late husband. She was of the view that the contested decision put her children in a disadvantageous situation in comparison with the foster children.
22. On 15 November 2005 the Lublin Regional Court dismissed the applicant’s appeal, but on 7 February 2007 the Lublin Court of Appeal quashed that judgment and remitted the case to the lower court for re-examination with the participation of the C. and K. siblings’ legal guardians.
23. On 16 May 2007 the Lublin Regional Court dismissed the applicant’s appeal again. The court based its reasoning on the Farmers’ Social Insurance Act 1990 (Ustawa z 20 grudnia 1990 roku o ubezpieczeniu społecznym rolników – “the Act”). Under section 29 (2)(2) of that Act all children of the deceased, including foster children, were eligible for a survivors’ pension. Section 30 of the Act stated that all family members were eligible for a share of the pension, which was to be divided into equal parts, even where the eligible individuals were minors under the care of different guardians. The Regional Court stressed that the spirit of the Act was to treat all children equally in respect of the insurance benefits payable to them on the death of an insured person, irrespective of whether they were biological or foster children. The court found no grounds on which to quash or amend the contested decision.
24. On 18 December 2007 the Lublin Court of Appeal dismissed a further appeal by the applicant on the same grounds as the first. The court fully concurred with the reasoning of the first-instance court.
25. On an unspecified date the applicant wrote to the Ministry of Labour and Social Policy to complain about the decisions given in her case. She submitted that her biological children were being treated less favourably than the foster children in respect of their survivors’ pension. She received a response dated 14 February 2008. In that letter, the Director of the Family Benefits Department shared the applicant’s view that the legal provisions in force at that time were indeed unfavourable to biological children in situations where foster children had been moved to other families. The applicant was informed that the relevant legislative amendments were in progress.
26. According to the most recent relevant decision of the Fund, dated 14 June 2010, the total amount of the pension would from that date be divided into six parts, because T.C. had lost his entitlement having reached the age of majority. From that date onwards, the applicant’s biological children would receive two-sixths of the survivors’ pension. The remainder would be paid to the other children formerly in her and her late husband’s foster care.
C. Financial support from the State to foster parents for maintenance of their foster children
27. The District Family Support Centre (PCPR) awarded the applicant the following amounts in financial support for the foster children:
for D.K. from 7 March 2002 until 11 August 2005 – 26,308.30 PLN and an additional 6 630,80 PLN for personal care of the child;
for R.K. from 7 March 2002 until 11 August 2005 – 26,308.30 PLN and an additional 6 630,80 PLN for personal care of the child;
for T.C. from 1 February 2003 until 31 January 2005 – 15,562.00 PLN and an additional 3 890,40 PLN for personal care of the child;
for M.C. from 1 February 2003 until 31 January 2005 – 15,562.00 PLN and an additional 3 890,40 PLN for personal care of the child;
for A.C. from 1 February 2003 until 31 January 2005 – 15,562.00 PLN and an additional 3 890,40 PLN for personal care of the child;
for A.M. from 14 June 2004 until 27 April 2007 – 22,248.06 PLN and an additional 4 557,00 PLN for personal care of the child;
for S.M. from 14 June 2004 until 27 April 2007 – 22,248.06 PLN, and an additional 4,557.00 PLN for personal care of the child.
28. Mr and Mrs P., the C. siblings’ foster parents, received:
for T.C. from 1 February 2005 until 31 July 2006 – 10,909.34 PLN and an additional 2,917.80 PLN for personal care of the child;
for M.C. from 1 February 2005 until 28 July 2010 – 39,627.52 PLN and an additional 10,796.87 PLN for personal care of the child;
for A.C. from 1 February 2005 until 28 July 2010 – 39,627.52 PLN and an additional 10,796.87 PLN for personal care of the child.
29. Mrs W., R.K. and D.K.’s foster mother, received:
for D.K. from 12 August 2005 until 17 January 2011 – 39,025.39 PLN and an additional 10,504.40 PLN for personal care of the child;
for R.K. from 12 August 2005 until 29 June 2009 – 28,285.83 PLN and an additional 7,539.80 PLN for personal care of the child.
D. Placement of the children formerly in the applicant’s foster care and their entitlement to the survivors’ pension
30. Siblings T.C., M.C. and A.C. remained in Mr and Mrs P.’s foster family from 31 January 2005 until 26 June 2006 (T.C.) and 7 July 2010 (M.C. and A.C.). By a court decision of 26 June 2006, T.C. was placed in a State run children’s home. M.C. and A.C. remained with couple P.’s foster family until 7 July 2010 when the court restored their biological parents’ parental rights. M.C. and A.C. lived with them from that date onwards.
31. T.C. and M.C. stopped drawing their survivors’ pensions on 1 September 2009 and 1 November 2010 respectively.
32. Siblings R.K. and D.K. remained in Mrs W.’s foster family from 11 August 2005 until 29 June 2009 and 17 January 2011 respectively. That foster family ultimately ceased to exist because they had reached the age of majority. R.K. subsequently moved in with his biological mother. He stopped receiving his survivors’ pension on 1 August 2010. D.K. moved into college accommodation.
33. The applicant’s biological sons D.K. and K.K. were entitled to receive the survivors’ pension until 28 February 2012 and 31 July 2012 respectively. A.C. and D.K.’s entitlement expired on 31 August 2011.
II. RELEVANT DOMESTIC LAW AND PRACTICE
34. Section 29 of the Social Insurance for Farmers Act 1990, entitled Survivors’ pension: Eligible persons, as applicable at the material time, read as follows:
“ The survivors’ pension is granted to the family members of a deceased:
(1) a retired person or pensioner with an established right to a retirement or disability pension paid from the social insurance fund,
(2) an insured person who, at the time of death, meets the conditions of eligibility for an agricultural retirement or disability pension by virtue of their incapacity for work; it is assumed that the person was totally incapable of working on a farm.
The following members of the deceased person’s family are eligible for a survivors’ pension:
(1) the insured’s own children, the children of a second spouse and adopted children,
(2) grandchildren, brothers, sisters and other children, including foster children, who have been fostered before reaching the age of 18,
(3) the insured’s spouse (the widow or widower), and
(4) the insured’s parents,
if they meet the conditions of eligibility for such a pension pursuant to the retirement provisions.”
35. Section 30 of that Act provides that the amount of survivors’ pension is to be calculated as follows:
“One survivors’ pension is granted to all eligible family members.
If one person is eligible for the survivors’ pension, the benefit is equal to 85% of the basic retirement pension, increased by:
(1) 50% of the surplus value – above the basic retirement pension – of the retirement or disability pension paid from the social security fund to individual farmers and their family members that the deceased person was eligible for at the time of death, or
(2) 50% of the contribution-related component of the agricultural retirement or disability pension that the deceased person was eligible for at the time of death by virtue of their incapacity for work.
The amount of the survivors’ pension, established according to the procedure provided for in paragraph 2, is increased by 5% for each successive eligible person.
The survivorship pension, calculated according to paragraphs 2 and 3, is increased by 10% if the death was caused by an accident at work on a farm or by an occupational disease. …
4a. The survivors’ pension cannot exceed the amount of the benefit that the deceased would have been eligible for, and it cannot be lower than the basic retirement pension. …
6. The survivors’ pension shall be subject to apportionment into equal parts among all eligible individuals if:
(1) underage persons eligible for the benefit are under the care of different persons,
(2) a family member of the age of majority eligible for the benefit demands that it be divided, or
(3) other circumstances pertain that justify the division of the benefit.”
THE LAW
I. ALLEGED VIOLATION OF ARTICLE 14 OF THE CONVENTION TAKEN IN CONJUNCTION WITH ARTICLE 1 OF PROTOCOL No. 1 TO THE CONVENTION
36. The applicant complained that the manner in which the survivors’ pension was apportioned constituted discrimination against her and her biological children, contrary to Article 14 of the Convention taken in conjunction with Article 8.
37. The Court, which is master of the characterisation to be given in law to the facts of the case and is not bound by the characterisation given by the applicant or the Government, finds that this complaint falls to be examined under Article 14 of the Convention in conjunction with Article 1 of Protocol No. 1 to the Convention (see, among many other authorities, Scoppola v. Italy (no. 2) [GC], no. 10249/03, § 54, 17 September 2009). The relevant provisions read as follows:
Article 14
“The enjoyment of the rights and freedoms set forth in this Convention shall be secured without discrimination on any ground such as sex, race, colour, language, religion, political or other opinion, national or social origin, association with a national minority, property, birth or other status.”
Article 1 of Protocol No. 1 to the Convention
“Every natural or legal person is entitled to the peaceful enjoyment of his possessions. No one shall be deprived of his possessions except in the public interest and subject to the conditions provided for by law and by the general principles of international law.
The preceding provisions shall not, however, in any way impair the right of a State to enforce such laws as it deems necessary to control the use of property in accordance with the general interest or to secure the payment of taxes or other contributions or penalties.”
A. Admissibility
38. The Court notes that this complaint is not manifestly ill founded within the meaning of Article 35 § 3 (a) of the Convention. It further notes that it is not inadmissible on any other grounds. It must therefore be declared admissible.
B. Merits
1. The parties’ submissions
(a) The applicant
39. The applicant submitted that her and her biological children’s right to respect for their private and family life had been violated, in that her children had been subjected to discriminatory practices in comparison with her former foster children. Her biological children had been deprived of a substantial amount of the survivors’ pension to the benefit of the foster children. The situation in which her own children had found themselves after their father’s death was particularly disadvantageous because the foster children had new foster parents to provide for them, they could still inherit from their biological parents and, in addition, continue to receive their part of the survivors’ pension. In contrast, the applicant’s biological children had only one parent to provide for them, and the part of the survivors’ pension they received was and remained equal to the amount paid to each of the foster children.
40. The applicant submitted that if she had not fostered children in the past, her biological children would have been entitled to half the total amount of the pension each. After their father’s death, they were dependent on her alone. The decisions given in the case had resulted in her and her children bearing an excessive individual burden; all the more so as the pension itself was much lower than the salary of a living parent. As a result of the measures complained of, the applicant and her biological children’s financial situation had become increasingly difficult and the life prospects of the family had worsened.
(b) The Government
41. The Government argued that the facts of the case did not fall within the ambit of the notion of family life within the meaning of Article 8 of the Convention. The question of entitlement to a survivors’ pension could not be deemed to constitute an element of family life.
42. They further submitted that Article 8 of the Convention did not give biological children priority over fostered children in awarding a survivors’ pension upon a late parent’s death. Had such priority been given to the biological children, it would have amounted to discrimination against the foster children and would have run counter to the very concept of fostering. It would also have been detrimental to the foster children’s best interests.
43. The Government were of the view that the applicant and her biological children had not borne an excessive individual burden as a result of the situation complained of. The survivors’ pension had been granted to all the children who had remained in the applicant’s family for at least a year before her husband’s death. That pension was theirs and theirs alone, in equal shares. The applicant’s situation was therefore not affected. She had committed herself to fostering the children of her own free will and should have been aware of the legal provisions that guaranteed equal support for fostered and biological children. The public interest in ensuring that children, both fostered and biological, were not discriminated against, taken together with the right of all children that had permanent family ties with their deceased carer and provider to acquire a survivors’ pension as a substitute for parental care, called for the equal treatment of all these children. The law guaranteed the equal payment of pensions to all children, regardless of their status.
44. The fact that the foster children had later been placed with other foster families, and that some of them had ultimately gone to live with their own biological parents or taken into State-run care, had not affected their right to a share of the pension. The applicant and her children had been much better off than her former foster children who, although placed back with their biological families, had faced difficult social conditions. The survivors’ pension had constituted a major, if not the only, means of subsistence for them.
45. The Government were of the opinion that the State managed to strike a fair balance between the rights of all the children eligible for the survivors’ pension and that the contested decisions had not been to the detriment of either the applicant or her biological children.
2. The Court’s assessment
(a) Applicability of Article 14 of the Convention
46. According to the established case-law of the Court, Article 14 of the Convention complements the other substantive provisions of the Convention and its Protocols. It has no independent existence, since it has effect solely in relation to “the enjoyment of the rights and freedoms” safeguarded by those provisions. Although the application of Article 14 does not presuppose a breach of those provisions – and to this extent it is autonomous – there can be no room for its application unless the facts in issue fall within the ambit of one or more of the latter (see, among many other authorities, Van Raalte v. the Netherlands, 21 February 1997, § 33, Reports of Judgments and Decisions 1997 I; Petrovic v. Austria, 27 March 1998, § 22, Reports 1998 II; Zarb Adami v. Malta, no. 17209/02, § 42, ECHR 2006 VIII; and Konstantin Markin v. Russia [GC], no. 30078/06, § 124, ECHR 2012).
47. In the present case it therefore needs to be determined whether the applicant’s complaint, regarding the repartition of the survivors’ pension between the applicant’s biological and foster children falls within the ambit of a substantive provision of the Convention.
48. The Court has held that all principles which apply generally in cases concerning Article 1 of Protocol No. 1 are equally relevant when it comes to welfare benefits (Andrejeva v. Latvia [GC], no. 55707/00, § 77, ECHR 2009ibid., § 54). Thus, Article 1 of Protocol No. 1 does not guarantee as such any right to become the owner of property (see Kopecký v. Slovakia [GC], no. 44912/98, § 35 (b), ECHR 2004-IX). Nor does it guarantee, as such, any right to a pension of a particular amount (see, for example, Domalewski v. Poland (dec.), no. 34610/97, ECHR 1999 V; and Janković v. Croatia (dec.), no. 43440/98, ECHR 2000 X). Furthermore, Article 1 of Protocol No. 1 places no restriction on the Contracting State’s freedom to decide whether or not to have in place any form of social security scheme, or to choose the type or amount of benefits to provide under any such scheme. If, however, a Contracting State has in force legislation providing for the payment as of right of a welfare benefit – whether conditional or not on the prior payment of contributions – that legislation must be regarded as generating a pecuniary interest falling within the ambit of Article 1 of Protocol No. 1 for persons satisfying its requirements (see Stec and Others v. the United Kingdom (dec.) [GC], nos. 65731/01 and 65900/01, § 54, ECHR 2005 X and Muñoz Díaz v. Spain, no. 49151/07, § 44, 8 December 2009).
49. The Court is well aware that the survivors’ pension was awarded to the applicant’s children, biological and fostered, not to the applicant herself. However, it accepts that the decisions concerning her biological children’s entitlement to the pension had a direct impact on her own and her family’s financial situation for which she was responsible as the head of the family. To sum up, the Court is in no doubt that the facts of the case fall within the ambit of Article 1 of Protocol No. 1 to the Convention. Article 14 can therefore apply in conjunction with this provision.
(b) Principles deriving from the Court’s case law
50. The Court reiterates that in the enjoyment of the rights and freedoms guaranteed by the Convention, Article 14 affords protection against different treatment, without an objective and reasonable justification, of persons in relevantly similar situations (see, among many other authorities, Burden v. the United Kingdom [GC], no. 13378/05, § 60, ECHR 2008). For the purposes of Article 14, a difference of treatment is discriminatory if it “has no objective and reasonable justification”, that is, if it does not pursue a “legitimate aim” or if there is no “reasonable relationship of proportionality between the means employed and the aim sought to be realised” (see Mazurek v. France, no. 34406/97, §§ 46 and 48, ECHR 2000 II).
51. However, this is not the only facet of the prohibition of discrimination in Article 14. The right not to be discriminated against in the enjoyment of the rights guaranteed under the Convention is also violated when States, without an objective and reasonable justification, fail to treat differently persons whose situations are significantly different (see Thlimmenos v. Greece [GC], no. 34369/97, § 44, ECHR 2000 IV; Runkee and White v. the United Kingdom, nos. 42949/98 and 53134/99, § 35, 10 May 2007; D.H. and Others v. the Czech Republic [GC], no. 57325/00, § 175, ECHR 2007; Eweida and Others v. the United Kingdom, no. 48420/10, 15 January 2013; and Kurić and Others v. Slovenia [GC], no. 26828/06, § 288, ECHR 2012).
52. The Contracting State enjoys a margin of appreciation in assessing whether and to what extent differences in otherwise similar situations justify different treatment (see Burden, cited above, § 60). The scope of this margin will vary according to the circumstances, the subject matter and the background (see Carson and Others v. the United Kingdom [GC], no. 42184/05, § 61, ECHR 2010).
53. A wide margin is usually allowed to the State under the Convention as regards general measures of economic or social strategy (see Stec and Others v. the United Kingdom, cited above § 52). In particular, given that decisions to enact laws concerning social insurance benefits will commonly involve consideration of economic and social issues, the Court finds it natural that the margin of appreciation available to the legislature in implementing social and economic policies should be a wide one and will respect the legislature’s judgment as to what is “in the public interest” unless that judgment is manifestly without reasonable foundation (see, among many other authorities, Iwaszkiewicz v. Poland, no. 30614/06, § 43, 26 July 2011, and Wieczorek v. Poland, no. 18176/05, § 59, 8 December 2009). Because of their direct knowledge of their society and its needs, the national authorities are in principle better placed than the international judge to appreciate what is in the public interest on social or economic grounds, and the Court will generally respect the legislature’s policy choice unless it is “manifestly without reasonable foundation” (see e.g., Stummer v. Austria [GC], no. 37452/02, § 89, ECHR 2011).
54. Since the applicants complain about inequalities in a welfare system, the Court underlines that Article 1 of Protocol No. 1 to the Convention does not include a right to acquire property. It places no restriction on the Contracting States’ freedom to decide whether or not to have in place any form of social security scheme, or to choose the type or amount of benefits to provide under any such scheme. If, however, a State does decide to create a benefits or pension scheme, it must do so in a manner which is compatible with Article 14 of the Convention (see Stec and Others v. the United Kingdom [GC], cited above, § 53, and Şerife Yiğit v. Turkey [GC], no. 3976/05, § 58, 2 November 2010).
(c) Application of the above principles in the present case
55. In the present case, the Court notes that after the applicant’s husband’s death in 2004, all the children, both biological and those being fostered by the applicant and her husband at that time, received the survivors’ pension in equal shares divided among them according to the number of eligible persons. The applicant, in her capacity of legal guardian of the minors concerned, was appointed beneficiary of that pension in so far as it was paid to her biological children. The Court therefore accepts that the children were initially placed in a relevantly similar objective situation, given that the domestic law regarded them, for survivors’ pension purposes, as heirs of their late father.
56. However, the situation later changed. The applicant requested that the foster home she had run with her late husband be dissolved. Following her request, by an interim court order of 31 January 2005, the C. siblings were placed with another foster family, run by couple P. The K. siblings remained at the applicant’s foster home until 11 August 2005, when the foster family was ultimately dissolved by the Biała Podlaska District Court. They then moved to the foster family run by Mr and Mrs W.
57. The applicant’s biological children and M. sisters remained with her. The biological children received their parts of the survivors’ pension, equal to those of the foster children, and the applicant provided for them.
58. It falls therefore to the Court to examine whether in the circumstances of the case there was a failure to treat differently persons whose situation, as a result of successive changes in the care arrangements, became different.
59. It first observes that after C. and K. siblings went to live with the new foster families run by couples P. and W., they continued to receive their survivor’s pension in unchanged amounts. In addition, their new foster families received substantial financial support from the State for running their foster homes (see paragraphs 28 – 29 above).
In June 2006 T.C. was placed in a State-funded children’s home. In July 2010 the other two C. siblings went to live with their biological parents. Their living costs were, after these dates, borne by their biological parents, but at the same time they continued to receive their survivors’ pension, again in unchanged amounts until they attained majority.
60. To sum up, the amount of the applicant’s survivors’ pension was divided between all biological and foster children.
After the dissolution of the foster family the applicant lost out on the previously paid financial support to which households running foster homes were entitled. However, the foster children who received the same amount of pension were either placed with new foster families financed in part by the State, as the applicant had been prior to the dissolution of the foster home, or in State-run children’s homes, or were provided for by their biological parents. The applicant’s biological children were hence treated, in terms of survivors’ pension, in the same manner as siblings C. and K.
61. The Court observes that the sole purpose of the survivors’ pension awarded to all children equally was to provide maintenance for them after the applicant’s husband’s death. The Court accepts that the award of the pension pursued a legitimate aim of providing an income for children whose parent had passed away.
62. As to whether there was a reasonable relationship of proportionality between the means employed and the aim sought to be realised, the Court observes that the applicant and her husband decided to create a foster home of their own free will. This decision was aimed at providing care to a number of non-biological children in difficult situations on a par with care provided to their biological children. The applicant and her husband received substantial financial assistance from the State for running the foster home. While the legal ties created between the foster parents and foster children were not the same as those created by legal adoption, which can be said to create a legal and factual situation identical to that of a biological family, the applicant accepted responsibility for the foster children’s care. This responsibility also affected the rights of her biological children, in that their survivors’ pension would be divided between all biological and foster children. The decision of the legislature to confer such rights on the foster children ensured that the rights of the foster children should be properly secured after the foster parent’s death, on a par with the rights of the biological children.
63. The Court notes that the total amount of the survivors’ pension for all entitled persons, regardless of their number amounted to PLN 525,70 [approximately EUR 131]. It has not been argued, let alone shown to the Court’s satisfaction, either that that sum, if awarded in its entirety, would have constituted a significant part of the budget of the applicant’s family. Nor has it been demonstrated that the way in which the survivors’ pensions was divided between biological children and foster children was such as to make a significant difference to their financial situation or life prospects in comparison with that of the foster children. The Court concludes that the difference of treatment complained of had no appreciable impact on the applicant’s and her biological children’s situation.
64. The Court further notes that the applicant and her husband decided to run a foster family. The relevant legal provisions concerning survivors’ pension were in force. The applicant was not justified in expecting that the pension would be apportioned to the children in the way she suggested.
65. There has therefore been no violation of Article 14 of the Convention read together with Article 1 of Protocol No. 1 to the Convention.
II. ALLEGED VIOLATION OF ARTICLE 14 OF THE CONVENTION TAKEN IN CONJUNCTION WITH ARTICLE 8 OF THE CONVENTION, OF ARTICLE 8 OF THE CONVENTION AND ARTICLE 1 OF PROTOCOL No. 1 TO THE CONVENTION TAKEN ALONE
66. The applicant also complained that the circumstances of the case amounted also to a breach of Article 14 of the Convention read in conjunction with Article 8 of the Convention, and a breach of Article 8 of the Convention and Article 1 of Protocol No. 1 to the Convention alone.
67. The Court notes that these complaints are linked to the one examined above and must therefore likewise be declared admissible.
68. Having regard to the finding relating to Article 14 in conjunction with Article 1 of Protocol No. 1 to Convention, the Court considers that the factors to be weighed in the balance when assessing the proportionality of the measure complained of under the provisions relied on by the applicant would be similar. There is therefore no basis on which it can find a violation of these provisions.
FOR THESE REASONS, THE COURT, UNANIMOUSLY,
1. Declares the application admissible;

2. Holds that there has been no violation of Article 14 of the Convention taken in conjunction with Article 1 of Protocol No. 1 to the Convention;

3. Holds that there has been no violation of Article 14 of the Convention taken in conjunction with Article 8 of the Convention, or of Article 8 of the Convention or Article 1 of Protocol No. 1 to the Convention taken alone.
Done in English, and notified in writing on 1 July 2014, pursuant to Rule 77 §§ 2 and 3 of the Rules of Court.
Françoise Elens-Passos Ineta Ziemele
Registrar President

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