Conclusione Obiezione preliminare respinta (ratione materiae); Violazione dell? Art. 6-1; violazione di P1-1; danno morale ? costatazione della violazione sufficiente; danno Materiale – Governo deve pagare il debito di sentenza
QUINTA SEZIONE
CAUSA SOCIET? REGGENT C. UCRAINA
(Richiesta n. 773/03)
SENTENZA
STRASBOURG
3 aprile 2008
Questa sentenza diverr? definitiva nelle circostanze esposte fuori in Articolo 44 ? 2 della Convenzione. Pu? essere soggetto a revisione editoriale.
Nella causa Societ? Regent c. Ucraina,
La Corte europea di Diritti umani (quinta Sezione), riunendosi in una Camera, composta da:
Pari Lorenzen, Presidente, Snejana Botoucharova, Volodymyr Butkevych, Rait Maruste, Renate Jaeger, Isabelle Berro-Lef?vre, Mirjana Lazarova Trajkovska, giudici,
e Claudia Westerdiek, Cancelliere di Sezione
Avendo deliberato in privato 11 marzo 2008
Consegna la seguente sentenza che fu adottata in quella data:
PROCEDURA
1. La causa nacque da una richiesta (n. 773/03) contro l’Ucraina depositata con la Corte sotto Articolo 34 della Convenzione per la Protezione di Diritti umani e le Libert? Fondamentali (?la Convenzione?) da una societ? con la sua sede legale nelle Seychelles, R. C. (?la societ? di richiedente?), il 12 ottobre 2002.
2. La societ? richiedente fu rappresentata dal Sig. Y. P., un direttore della societ? che risiede a Londra. Il Governo ucraino (?il Governo?) fu rappresentato dal suo Agente, il Sig. Yuriy Zaytsev.
3. La societ? richiedente si lament?, in particolare, sotto l?Articolo 6 ? 1 della Convenzione e l?Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 della non-esecuzione di un lodo arbitrale resa il 23 dicembre 1998 dal Tribunale arbitrale Internazionale e Commerciale presso la Camera ucraina del Commercio ed dell?Industria. In particolare, addusse che la sentenza rimase non eseguita a causa di un’omissione da parte del Servizio degli Ufficiali giudiziari Statali e la promulgazione della Legge n. 2864-III del 29 novembre 2001 sull’introduzione di una moratoria sulla vendita forzata di propriet?.
4. Con una decisione del 10 aprile 2007 la Corte dichiar? la richiesta parzialmente ammissibile.
5. La societ? i richiedente ed il Governo rispettivamente registrarono in seguito delle osservazioni scritte (Articolo 59 ? 1). La Camera che avendo deciso, dopo avere consultato le parti, che non era richiesta nessuna udienza sui meriti (Articolo 59 ? 3 in fine), le parti risposero per iscritto una alle osservazioni dell?altra.
I FATTI
I. LE CIRCOSTANZE DELLA CAUSA
6. Il richiedente ? una societ? commerciale di propriet? privata, R. E.I. L., registrata a Victoria (il Seychelles). L’indirizzo attuale della societ? ? a Londra ( Regno Unito). Era rappresentata di fronte alla Corte dal suo direttore, il Sig. Y. P. che risiede a Londra.
A. Procedimenti di fronte al Tribunale arbitrale Commerciale ed Internazionale alla Camera del Commercio e dell? Industria dell’Ucraina
7. Nel dicembre 1998 COM s.r.o. (?COM?), una societ? a responsabilit? registrata a Praga (Repubblica ceca) istitu? dei procedimenti presso il Tribunale arbitrale Commerciale ed Internazionale alla Camera di Commercio ed Industria dell’Ucraina (??????????? ??????????? ??????????? ??? ??? l’?????? di ???????????-??????????? ???????-?il Tribunale arbitrale?) contro una societ? per azioni aperte comuni, O., chiedendo un risarcimento per violazione di contratto. In particolare, COM chiese che O., una societ? registrata nella citt? di Kalush (Regione di Ivano-Frankivsk), con il 99.9% delle sue quote possedute dallo Stato, non era riuscita ad attenersi ai suoi obblighi contrattuali riguardo alla lavorazione di materie prime.
8. Il 23 dicembre 1998 il Tribunale arbitrale fece un lodo arbitrale (causa AC n. 142y/98) ordinando alla societ? O. di pagare a COM l’importo di 2,466,906.47 dollari degli Stati Uniti (USD) come risarcimento.
B. Procedimenti di Esecuzione istituiti da COM
9. Il 19 luglio 1999 COM una richiesta depositata dal Tribunale arbitrale Regionale dell?Ivano-Frankivsk (?il Tribunale Regionale?) per stabilire che COM era un creditore in relazione alla societ? O., sulla base dell?assegnazione del 23 dicembre 1998.
10. Il 2 agosto 1999 il Servizio di Ufficiali giudiziari Statali del Ministero della Giustizia di Kalush (?il Servizio degli Ufficiali giudiziari?) istitu? dei procedimenti di esecuzione contro O. per recuperare il debito come ordinato dal Tribunale arbitrale. Questi procedimenti di esecuzione furono congiunti agli altri procedimenti di esecuzione che erano pendenti contro O..
11. Il 16 ottobre 1999 il Tribunale arbitrale Regionale respinse la richiesta della societ? richiedente di iniziare procedimenti fallimentari contro O..
12. Il 18 e il 21 ottobre 1999 il Servizio degli Ufficiali giudiziari inizi? il sequestro della propriet? possedute da O.. Il 13 dicembre 1999 il Servizio degli Ufficiali giudiziari annull? la decisione concernente il di i beni di O..
13. Il 14 dicembre 1999 le propriet? posseduta da O. furono nuovamente sequestrate legata. Il 16 dicembre 1999 il Servizio degli Ufficiali giudiziari decise di vendere alcune delle propriet? che erano state sequestrate (il laboratorio di polimerizzazione della societ? O.).
14. Il 20 settembre 2000 COM di nuovo richiese al Tribunale arbitrale Regionale di istituire dei procedimenti fallimentari contro O.. Chiese anche una decisione per includerla nella lista dei creditori di O.
15. Fra il 1999 ed il 2003 il Servizio degli Ufficiali giudiziari prese un numero di misure per ottenere il pagamento dei debiti accumulato da O.. In particolare, sped? ordini di pagamento alla banca del debitore, prese i suoi beni, proib? la vendita non autorizzata di propriet? appartenenti ad O. e tent? di vendere alcune della propriet? della societ? per pagare i suoi debiti. Sequestr? anche i conti bancari della societ? O. e le sue quote (incluso le quote che O. possedeva nella societ? L.).
16. Allo stesso tempo, i procedimenti di esecuzione furono sospesi molte volte, perch? O. contest? le azioni degli ufficiali giudiziari di fronte alle corti e perch? i suoi numerosi creditori registrarono le richieste con la corte chiedendo un ordine di insolvenza nei confronti della societ?.
17. Il 18 settembre 2002 Tribunale Regionale del commercio dell?Ivano-Frankivsk (precedentemente Tribunale arbitrale Regionale di Ivano-Frankivsk) istitu? procedimenti fallimentari contro O.. Questi procedimenti sono ancora pendenti.
18. Il 22 gennaio 2003 COM richiese al Tribunale Regionale del commercio di ‘Ivano-Frankivsk di includerlo nella lista dei creditori della societ? O..
C. Procedimenti di Esecuzione istituiti dalla societ? di richiedente
19. Il 10 febbraio 2003 la societ? richiedente concluse un contratto con COM riguardo al trasferimento del diritto del secondo di chiedere il debito assegnato dal Tribunale arbitrale il 23 dicembre 1998.
20. L?8 giugno 2004 la societ? richiedente e COM richiesero che il Tribunale arbitrale riconoscesse la societ? richiedente come il creditore nei procedimenti arbitrali contro O. sulla base del contratto summenzionato. Il 21 giugno 2004 il Presidente del Tribunale arbitrale respinse la loro richiesta, affermando che il Tribunale arbitrale era stato sciolto dopo avere fatto il lodo arbitrale del 23 dicembre 1998.
21. Il 9 luglio 2004 la societ? richiedente e COM richiesero che Corte d’appello Regionale di Ivano-Frankivsk (?la Corte d’appello?) dichiar? la societ? richiedente di essere abilitata giuridicamente al debito assegnato a COM dal Tribunale arbitrale il 23 dicembre 1998.
22. Il 16 luglio 2004 la societ? richiedente e COM richiesero al Servizio degli Ufficiali giudiziari di cambiare il creditore nei procedimenti di esecuzione sulla base del contratto.
23. Il 9 settembre 2004 la societ? richiedente e COM richiesero alla Corte d’appello di dichiarare che la societ? richiedente era la creditrice della societ? i O. e sostituire la societ? richiedente con COM come parte ai procedimenti di esecuzione per stessi motivi menzionati sopra.
24. Il 10 settembre 2004 la Corte d’appello accolse la richiesta della societ? di richiedente. Dichiar? la societ? richiedente di essere creditore di O. riguardo al debito di USD 2,466,906.47 che ? il risultato del lodo arbitrale del 23 dicembre 1998.
25. Il 18 novembre 2004 la societ? richiedente e COM richiesero al Servizio degli Ufficiali giudiziari di sostituire la societ? richiedente con COM nei procedimenti di esecuzione contro O..
26. 9 dicembre 2004 il Servizio degli Ufficiali giudiziari sostitu? la societ? di richiedente per il creditore originale nei procedimenti di esecuzione sulla base della direttiva di 10 settembre 2004.
27. Il 29 dicembre 2005 Tribunale di commercio Regionale di Ivano-Frankivsk (?il Tribunale di commercio Regionale?) diretto dal Servizio degli Ufficiali giudiziari doveva terminare i procedimenti di esecuzione.
28. Il 30 dicembre 2005 il Servizio degli Ufficiali giudiziari termin? i procedimenti di esecuzione e trasfer? i documenti di esecuzione dell?amministratore delle propriet? di O. (??????????? ?????).
29. Il 23 gennaio 2006 la societ? richiedente richiese al Tribunale Regionale di commercio di correggere la lista dei creditori di O. ed di includerlo in questa lista sulla base del contratto del 10 febbraio 2003 e la direttiva della Corte d’appello del 10 settembre 2004.
30. Il 6 febbraio 2006 il Tribunale di commercio Regionale accolse la richiesta della societ? richiedente ed ordin? che l’amministratore delle propriet? della societ? O. facesse le correzioni attinenti alla lista di creditori.
31. Il 27 febbraio 2006 la societ? richiedente richiese di essere informata riguardo al fatto se il Servizio degli Ufficiali giudiziari l?avesse sostituito con COM nel ruolo di creditori nei procedimenti di esecuzione contro O..
32. I procedimenti di esecuzione sono ancora pendenti.
II. DIRITTO NAZIONALE ATTINENTE E PRATICA
A. Legge del 14 maggio 1992 sulla rrestituzione della solvibilit? di un debitore o la dichiarazione di fallimento
33. Sotto la sezione 12 della Legge (????? ??????? ???? ??????????? ????????????????? ???????? ??? ???????? ???? ??????????), un tribunale di commercio ? abilitato a ordinare una moratoria sul ricupero di debito da una societ? che ? soggetto di una procedura fallimentare. La moratoria comporta una proibizione di esecuzione da parte del Servizio degli Ufficiali giudiziari di sentenze contro la societ? riguardata. La stessa sezione prevede che una societ? protetta dalla moratoria sia immune a qualsiasi multa o altre sanzioni per il non-adempimento o l’adempimento improprio dei suoi obblighi finanziari durante la moratoria.
B. Legge del 29 novembre 2001 sull’introduzione di una moratoria sulla vendita forzata dei beni
34. La Legge (????? ??????? ???? ???????? ???????i? ?? ????????? ????i???i? ??????) ? atta a proteggere gli interessi Statali riguardo alla vendita di beni appartenenti ad imprese nelle quali lo Stato detiene almeno il 25% della quota di capitale. Una moratoria sull’esecuzione di debiti di sentenza ? stata presentata finch? il meccanismo per la vendita forzata della propriet? di simile imprese non fosse migliorato. Nessun tempo-limite ? stato stabilito.
35. La Sezione 2 della Legge prevede che la proibizione sulla vendita forzata dei beni include l’esecuzione di ordini di esecuzione da parte del Servizio degli Ufficiali giudiziari Statali sui beni che appartengono a simile societ?. La Legge sospende perci? l’esecuzione di tutti gli ordini da parte del Servizio degli Ufficiali giudiziari Statali riguardo ai beni di imprese nelle quali lo Stato sostiene almeno 25% della quota di capitale .
C. Disposizioni Attinenti del Codice civile e dell?Atto di propriet?
36. Sotto l?Articolo 214 del Codice civile, in caso di ritardo nell’adempimento dei suoi obblighi finanziari un debitore deve, su una richiesta del creditore pagare l’importo del debito, pi? qualsiasi interesse da pagare al tasso di inflazione ufficialmente stabilito durante il periodo predefinito.
37. Il Capitolo 40 (?il Risarcimento per danno?) del Codice civile prevede il risarcimento per danno e stabilisce i motivi per simile risarcimento. Il Capitolo VII (?Protezione della propriet??) dell?Atto di Propriet? garantisce la protezione della propriet? e lascia spazio all? azione della corte in questioni simili. Inoltre, gli Articoli 197-202 del Capitolo 17 (?Riassegnamento di debiti?) del Codice civile prevede la conclusione di contratti di trasferimento ed il riassegnamento di diritti per chiedere il ricupero di debito.
D. L’Atto dei Procedimenti d’Esecuzione del 21 aprile 1999
38. Sotto la sezione 2 dell’Atto (????? ??????? ???????????? di ????????? di ????), l’esecuzione di sentenze ? affidata al Servizio degli Ufficiali giudiziari Statali. Sotto la sezione 85 dell’Atto, il creditore pu? registrare una lagnanza contro azioni od omissioni del Servizio degli Ufficiali giudiziari Statali al capo del dipartimento competente di quel servizio o ad una corte locale. La Sezione 86 dell’Atto d? titolo al creditore d? istituire atti contro un soggetto giuridico affidato dell’esecuzione di una sentenza a causa dell’esecuzione inadeguata o non-esecuzione di quella sentenza, e ricevere il risarcimento.
39. Sotto l’Atto dei Procedimenti d’Esecuzione, i risarcimenti resi dai tribunali arbitrale (?????????? ????) sono soggetti ad esecuzione da parte del Servizio degli Ufficiali giudiziari Statali (sezione 3(1) dell’Atto) e sono trattati perci? come fossero sentenze consegnate dalle corti nazionali.
E. L?Atto del Servizio degli Ufficiali giudiziari Statali del 24 marzo 1998
40. La Sezione 11 dell’Atto (????? ??????? ???? ???????? ????????? ???????) prevede la responsabilit? degli ufficiali giudiziari per qualsiasi adempimento inadeguato dei loro doveri, e per il risarcimento del danno causato da un ufficiale giudiziario nell?eseguire una sentenza. Sotto la sezione 13 dell’Atto, degli atti e delle omissioni dell’ufficiale giudiziario possono essere impugnati di fronte ad un ufficiale superiore o alle corti.
F. Decisioni Attinenti del Gabinetto dei Ministri ed il rapporto del Fondo della Propriet? Statale
41. Ci sono state molte decisioni del gabinetto dei Ministri in relazione alla situazione finanziaria della societ? O.:
(a) n. 1650 19 ottobre 1998 (su misure mirate ad ostacolare fallimento di O. e sul trasferimento della gestione della societ? all’impresa S.);
(b) n. 1280 16 luglio 1999 che annull? la decisione precedente su O. (riferita anche a misure mirate ad assicurare il benessere finanziario ed economico di O. e la restituzione dei suoi debiti);
( c) decisione n. 800 del 10 maggio 1998 (sull’approvazione della lista delle imprese esentate dal pagamento di tassa fondiaria nel 1999);
(d) n. 92-p 19 febbraio 2000 (sulla privatizzazione della societ? O.);
(e) n. 314-p 10 agosto 2000 (sul pagamento dei debiti di O. per i prestiti ricevuti);
(f) n. 810-p 28 ottobre 2004 (che sospendeva la privatizzazione di O., in seguito alla vendita del 47.93% delle quote nella societ? O. a CJSC L., una societ? per azioni chiuse fondata da O. e L. una societ? russa).
42. Il 3 agosto 2000 il Gabinetto dei Ministri adott? una procedura per il pagamento dei debiti di O. dal bilancio Statale, corrispondente ad USD 34,115,000.
43. In un certo numero di occasioni il Governo incluse O. sulla lista delle societ? Statali che avevano un?importanza strategica per il benessere economico dell? Ucraina e la sicurezza e che sarebbero state escluse dalla privatizzazione (vedere, per esempio, decisioni N. 1346 e 1734 dell’Gabinetto dei Ministri del 23 dicembre 2000 e del 29 agosto 2004).
44. Il Governo si impegn? anche a procurare il risarcimento per danno ambientale causato dalle operazioni della societ? O. ( decisione n. 593 dell’Armadietto dei Ministri del 18 luglio 2005).
45. Nella sua decisione del 19 agosto 2002 Il gabinetto dei Ministri adott? un piano di azione che prevedeva l’eliminazione del danno ambientale causato dalle operazioni di K. Z., un’impresa appartenente alla societ? O.. Il piano di azione prevedeva l’allocazione di 33,800,000 hryvnas ucraini (UAH) dal bilancio Statale per il lavoro ambientale necessario durante il periodo dal 2003 a 2012.
46. Nella decisione n. 308-p del 3 agosto 2005 il Primo Ministro ordin? al Gabinetto dir esaminare i problemi finanziari di O. e intraprendere i passi necessari per il suo sviluppo economico.
47. Inoltre, ne consegue dal rapporto del 15 dicembre 2004 da parte del Fondo Statale delle Propriet? che lo Stato, ed in particolare il Fondo Statale delle Propriet?, ha gestito ?diritti sociali? di O.(i suoi investimenti sociali). In particolare, il 26 maggio 2006 il Fondo Statale delle Propriet? nomin? il rappresentante dello Stato alla supervisione del consiglio di O. ed ordin? che il dipartimento strutturale ed attinente del Fondo Statale delle Propriet? dovesse emettere una lettera di autorit? per il rappresentante che l’abilitasse a gestire le quote dello Stato nella societ?.
G. Sentenza del 10 giugno 2003 della Corte Costituzionale in una causa riguardo alla moratoria sulla vendita forzata di propriet?
48. Nella sua sentenza la Corte Costituzionale ha trovato che la Legge del 29 novembre 2001 sull’introduzione di una moratoria sulla vendita forzata di propriet? si atteneva alla Costituzione dell’Ucraina. Sostenne anche che la Legge in questione non violava il principio costituzionale della natura vincolante delle sentenze di corte. Le sentenze della Corte che richiedono la vendita forzata della propriet? delle imprese, determinate sia prima che dopo che la Legge fu adottata, non erano state accantonato; rimasero in vigore, e la loro esecuzione fu sospesa soltanto finch? il meccanismo per la vendita forzata della propriet? non fosse migliorato. Ci? significava che la Legge prolung? il termine per l?esecuzione delle sentenze durante quel periodo (?periodo di miglioramento legislativo?).
H. L’Atto arbitrale Commerciale ed Internazionale del 24 febbraio 1994
49. Le disposizioni attinenti del Capitolo VIII dell’Atto, riguardo al riconoscimento ed all? esecuzione di risarcimenti si legge come segue:
Sezione 5
Misura di intervento della corte
?In questioni governate dal presente Atto, nessuna corte interverr? eccetto se previsto nel presente Atto.?
Sezione 6
Autorit? per certe funzioni di assistenza e sopraintendenza arbitrale
?1. Le funzioni che fanno riferimento alle sezioni 11(3), 11(4), 13(3) e 14 saranno compiute dal Presidente della Camera ucraina del Commercio e dell? Industria.
2. Le funzioni che fanno riferimento alle sezioni 16(3) e 34(2) saranno compiute dalla Corte d?Appello della Repubblica Autonoma di Crimea, dalle corti di appello regionali o dalle corti di appello delle citt? di Kyiv e Sevastopol, a seconda di dove l’arbitrato ha luogo.? (il 6 settembre 2005 il Verkhovna Rada corresse questa disposizione e permise alle corti distrettuali locali di prima istanza di compiere queste funzioni.)
Sezione 35
Riconoscimento ed esecuzione
?1. Un lodo arbitrale, a prescindere dal paese in cui fu reso, sar? riconosciuto come vincolante e, su una richiesta scritta alla corte competente, sar? eseguito in modo che rimanga soggetto alle disposizioni di questa sezione e della sezione 36.
2. La parte che chiede un lodo arbitrale o richiede la sua esecuzione fornir? il lodo arbitrale originale debitamente autenticato o una copia debitamente autenticata al riguardo, e l’accordo arbitrale originale in riferimento alla sezione 7 o una copia debitamente autenticata al riguardo. Se il lodo arbitrale o l?accordo vengono resi in una lingua straniera, la parte fornir? una traduzione debitamente munita di certificato al riguardo nella lingua ucraina o russa.?
Annesso I all’Atto arbitrale Commerciale ed Internazionale del 24 febbraio 1994 ?Statuto sul Tribunale arbitrale Commerciale Internazionale alla Camera ucraina del Commercio e dell? Industria:
?… 4. Un lodo arbitrale del Tribunale arbitrale Commerciale ed Internazionale sar? eseguito volontariamente dalle parti all’interno del termine di decadenza indicato dalla Corte. Se il lodo arbitrale non indica alcun termine di decadenza, sar? eseguito immediatamente. Lodi arbitrali non eseguiti all’interno del termine di decadenza applicabile saranno eseguiti in conformit? alla legge e ai trattati internazionali.?
I. Articoli del Tribunale arbitrale Commerciale Internazionale alla Camera ucraina del Commercio e dell? Industria
50. Gli estratti attinenti degli Articoli del Tribunale arbitrale Commerciale Internazionale (come approvato dalla decisione del Presidium della Camera ucraina del Commercio e dell? Industria del 25 agosto 1994, Protocollo n. 107(3), con emendamenti che sono il risultato della decisione del 26 settembre 2001 del Presidium della Camera ucraina del Commercio e dell? Industria) prevedono ci? che segue:
V. Rimedi a contro un lodo arbitrale
?… 9.1. Un lodo arbitrale pu? essere impugnato solamente davanti alla corte per mezzo di una richiesta di costituirsi parte in conformit? con paragrafi 2 e 3 dell? Articolo 9 dei presenti Articoli.
9.2. Un lodo arbitrale pu? essere accantonato in conformit? con la sezione 6(2) dell’Atto arbitrale Commerciale ed Internazionale della Corte distrettuale di Shevchenkivsky di Kyiv solamente se:
(1) la parte che forma la richiesta di accantonare fornisce prova che:
una parte all’accordo arbitrale facente riferimento all? Articolo 1.2 sopra era soggetto ad un’incapacit?; o il detto accordo non era valido sotto la legge alla quale le parti l’hanno sottoposto o, in assenza di qualsiasi indicazione al riguardo, sotto la legge dell’Ucraina; o
ad una parte non fu dato avviso corretto dell’appuntamento di un arbitro o dei procedimenti arbitrale o non era diversamente capace di presentare la sua causa; o
il lodo arbitrale fu reso riguardo ad una disputa non contemplata o non ricadente all’interno dei termini dell’osservazione arbitrale, o, dove contiene decisioni su questioni oltre la sfera dell’osservazione arbitrale, purch? queste decisioni sulle questioni presentate all’arbitrato non possano essere separate da quelle cos? presentate, solamente la parte del lodo arbitrale che contiene le decisioni su questioni non presentate all’arbitrato pu? essere accantonata; o
la composizione del Tribunale arbitrale o i procedimenti arbitrale non sono in conformit? con l’accordo delle parti, a meno che simile accordo era in conflitto con una disposizione dell’Atto d? Arbitrato Commerciale ed Internazionale dal quale le parti non possono derogare, o, in assenza di simile accordo, non era in conformit? con questo Atto; o
(2) la corte constata che:
l’argomento della disputa non ? capace di accordo con l?arbitrato sotto la legge dell’Ucraina; o
il lodo arbitrale ? in conflitto con la politica pubblica dell’Ucraina.
9.3. Una richiesta per accantonare non si pu? rendere dopo che sono passati tre mesi dalla data in cui la parte che rende questa richiesta aveva ricevuto il lodo arbitrale o, se la richiesta ? stata resa sotto gli Articoli 8.16-8.18 sopra, dalla data in cui la richiesta era stata disposta dal Tribunale arbitrale.?
VI. Riconoscimento ed esecuzione di un lodo arbitrale
?10.1. Un lodo arbitrale del Tribunale arbitrale sar? definitivo. Sar? eseguito volontariamente dalle parti all’interno del tempo-limite indicato dal Tribunale arbitrale.
Se il lodo arbitrale non indica alcuni il tempo-limite, sar? eseguito immediatamente.
10.2. Un?assegnazione arbitrale sar? riconosciuta come vincolante e, e in caso di rifiuto ad eseguirla volontariamente, sar? eseguita a seconda dell’ubicazione convenuta.
Se il debitore ? in Ucraina, l?assegnazione del Tribunale arbitrale Commerciale ed Internazionale all’UCCI sar? eseguita per iscritto su richiesta alla corte competente del posto dell’ubicazione del debitore in conformit? con l’Atto d?Arbitrato Commerciale ed Internazionale e gli articoli di procedura civile in Ucraina.
Se il debitore ? all’estero, la richiesta del rivendicatore sar? comunicata per iscritto alla corte competente del paese in cui il debitore ? localizzato e in conformit? con l?Articolo III della Convenzione di New York sul Riconoscimento e l? Esecuzione di lodi arbitrali all? Estero (1958) o a un accordo di inter-stato, la corte attinente dello Stato Contraente riconoscer? ed eseguir? le assegnazioni del Tribunale arbitrale Commerciale ed Internazionale in conformit? con gli articoli di procedura del territorio in cui il lodo arbitrale sta facendo assegnamento.
10.3. La parte che fa richiesta del riconoscimento ed esecuzione pu? ottenere il riconoscimento e l?esecuzione dell?assegnazione, al tempo della richiesta, fornir? alla corte competente di Stato l?assegnazione originale e debitamente autenticata o una copia debitamente autenticata al riguardo, ed anche l’accordo arbitrale originale facente riferimento all? Articolo 1.2 sopra o una copia debitamente autenticata al riguardo. Se la detta richiesta, assegnazione o accordo non sono resi in una lingua ufficiale del paese nel quale l?assegnazione sta facendo riferimento, la parte che fa domanda di riconoscimento ed esecuzione dell?assegnazione produrr? una traduzione di questi documenti in simile lingua in due copie. La traduzione sar? certificata da un traduttore ufficiale o giurato o da un’agenzia diplomatica o consolare.?
LA LEGGE
I. VIOLAZIONE ADDOTTA DELL? ARTICOLO 6 ? 1 DELLA CONVENZIONE ED ARTICOLO 1 DEL PROTOCOLLO N. 1
51. La societ? richiedente si lament? sotto l?Articolo 6 ? 1 della Convenzione ed l?Articolo 1 di Protocollo sotto N.ro 1 della non-esecuzione dell?assegnazione arbitrale del 23 dicembre 1998. Queste disposizioni si leggono come segue:
Articolo 6 ? 1
?Nella determinazione dei suoi diritti civili ed obblighi…, ognuno ? abilitato ad una giusta… udienza.. da parte di [un]… tribunale…?
Articolo 1 di Protocollo N.ro 1
?Ogni persona fisica o giuridica ? abilitata al godimento tranquillo delle sue propriet?. Nessuno sar? privato delle sue propriet? eccetto che nell’interesse pubblico e soggetto alle condizioni previste dalla legge e dai principi generali di diritto internazionale.
Comunque, le disposizioni precedenti non possono in qualsiasi modo danneggiare il diritto di un Stato di eseguire simili leggi se ritiene necessario controllare l’uso di propriet? in conformit? con l’interesse generale o assicurare il pagamento di tasse o gli altri contributi o sanzioni penali.?
A. l’obiezione preliminare del Governo
1. Le osservazioni delle parti
52. Il Governo sostenne che l?Articolo 6 ? 1 della Convenzione non era applicabile a procedimenti arbitrale. Il Governo not? in primo luogo che il Tribunale arbitrale fu stabilito sulla base dell’accordo delle parti per arbitrare come contenuto nella clausola arbitrale conclusa fra loro. Afferm? che le parti ai procedimenti arbitrale nella presente causa avevano rinunciato alla piena applicazione dell? Articolo 6 ? 1 della Convenzione che di conseguenza non era applicabile all’esecuzione del lodo arbitrale del 23 dicembre 1998 resa da quel tribunale. In secondo luogo, sostenne che non c’era relazione fra i procedimenti arbitrale nella causa ed i procedimenti di esecuzione che ne conseguono, poich? la societ? richiedente aveva presumibilmente acquisito il debito facendo seguito al contratto del 10 febbraio 2003 e non in conformit? con l?assegnazione arbitrale. Concluse che la richiesta era ratione materiae incompatibile con le disposizioni della Convenzione.
53. La societ? d richiedente non fu d’accordo. Afferm? che l?Articolo 6 ? 1 della Convenzione era applicabile ai procedimenti in questione.
2. La valutazione della Corte
54. Dl momento che il Governo sollev? una difficolt? all’applicabilit? dell? Articolo 6 ? 1 della Convenzione ai procedimenti arbitrale, la Corte reitera che l?Articolo 6 non preclude la costituzione di tribunali arbitrale per stabilire dispute fra le entit? private. Effettivamente, la parola ?il tribunale? nell? Articolo 6 ? 1 non deve essere necessariamente interpretato col significato di una corte di legge del genere classico, integrata all’interno del sistema giudiziale e standard del paese (vedere, inter alia, Lithgow ed Altri c. Regno Unito, sentenza dell? 8 luglio 1986 la Serie A n. 102, pp. 72-73, ? 201). Considera inoltre che il Tribunale arbitrale era un ?tribunale stabilito dalla legge?, agendo in conformit? con l’ Atto Internazionale del 1994 arbitrale Commerciale e con gli articoli procedurali interni. I procedimenti di fronte al Tribunale arbitrale erano simili a quelli di fronte ad un tribunale ordinario statale civile o commerciale e debiti provvedimenti furono costituiti per gli appelli alla Civica Corte d’appello di Kyiv a (come applicabile al tempo materiale) che poteva rivedere l?assegnazione per i motivi specificati nell’Atto arbitrale del 1994. Il Tribunale arbitrale rimane il solo corpo arbitrale in Ucraina che pu?, in conformit? con l’Atto arbitrale del 1994 decidere su ?dispute commerciali con un elemento estero.? Sotto l’Atto arbitrale del 1994 e la sezione 3(1) dell’Atto dei Procedimenti d’Esecuzione, il lodo arbitrale del Tribunale arbitrale ? trattato come equivalente ad una sentenza della corte esecutiva.
55. Riguardo al diritto di esigere pagamento di un debito o attenersi ad un obbligo di legge civile per offrire il risarcimento per danno materiale e morale ? un ?civile? il diritto, che appartiene al dominio della legge privata ucraina che ? fornita nel Capitolo 40 del Codice civile (?il Risarcimento per danno?) e l?Atto di Propriet? (?Protezione di propriet??). In particolare, gli Articoli 197-202 del Capitolo 17 del Codice civile lasciano spazio il riassegnamento di debiti e alla conclusione di accordi scritti per il loro trasferimento. Inoltre, il diritto della societ? richiedente di recuperare il debito dovuto con la societ? O. sulla base del lodo arbitrale e l’accordo fu sostenuto dalla Corte d’appello Regionale di Ivano-Frankivsk il 10 settembre 2004. La Corte conclude perci? che i procedimenti arbitrale si riferivano alla determinazione del diritto civile del rivendicatore originale. In seguito al trasferimento del debito alla societ? richiedente sulla base dell’accordo del febbraio 2003 ed il riconoscimento della societ? richiedente come nuovo debitore nel settembre 2004, i procedimenti di esecuzione in corso comprendevano i diritti della societ? richiedente ed i suoi diritti civili in successione di quelli dei creditori iniziali.
56. La Corte osserva che queste ragioni sono sufficienti per concludere che l?Articolo 6 ? 1 della Convenzione era applicabile ai procedimenti in questa causa. Respinge perci? l’obiezione preliminare del Governo.
B. Meriti delle lagnanze della societ? richiedente sotto Articolo 6 ? 1 della Convenzione ed Articolo 1 di Protocollo N.ro 1
1. Le osservazioni delle parti
57. Il Governo present? che non c’era stata nessuna violazione dell? Articolo 6 ? 1 della Convenzione riguardo la societ? richiedente. In particolare, il Governo contese che il lodo arbitrale in questione era solamente definitivo nei confronti delle parti nella disputa ed era solamente esecutivo in relazione al creditore originale della societ? O., ma non la societ? richiedente che aveva acquisito indirettamente il diritto al pagamento del debito che ? il risultato del lodo arbitrale. Il Governo dibatt? inoltre che non c’era stata nessuna violazione dell? Articolo 1 di Protocollo N.ro 1. In particolare, lo Stato non era responsabile per i debiti della societ? O. che era una persona giuridica separata. Present? anche che il contratto di trasferimento del 10 febbraio 2003 non era un fatto valido sul quale esigere l’esecuzione del lodo arbitrale resa a favore di un’altra entit?.
58. La societ? richiedente present? che l?Articolo6 ? 1 della Convenzione era stato violato dalle autorit? Statali per il fatto che il lodo arbitrale del 23 dicembre 1998 non era stato eseguito pienamente all’interno di un termine ragionevole. Afferm? che lo Stato non era riuscito ad attenersi ai suoi obblighi sotto l?Articolo 1 del Protocollo N.ro 1 per il fatto che non aveva assicurato che il lodo arbitrale fosse eseguito nei tempi dovuti e non aveva preso misure necessarie ed adeguate per assicurare che la societ? di richiedente godesse efficacemente dei suoi diritti di propriet?.
2. La valutazione della Corte
59. La Corte nota che una delle ragioni principali dell’inosservanza delle autorit? di eseguire il lodo arbitrale finale era l’insolvenza della societ? O. di propriet? statale e gestita dallo stato. Comunque, si noter? che se le appropriazioni per il pagamento di debiti Statali possono provocare del ritardo nell’esecuzione di sentenze dal bilancio del Governo, non possono essere considerate come una scusa per l?inosservanza degli obblighi sotto Articolo 6 ? 1 della Convenzione.
60. Inoltre, appare dall’archivio della causa che nessuno passo ? stato intrapreso di recente dalle autorit? Statali per rimediare alla situazione nella presente causa. La Corte ? perci? nella prospettiva che la non-esecuzione continuata del debito di sentenza in questione costitu? una violazione dell?Articolo 6 ? 1 della Convenzione.
61. La Corte nota anche che ha sostenuto costantemente che una ?rivendicazione? pu? solo costituire una ? propriet?? all’interno del significato dell? Articolo 1 del Protocollo N.ro 1 se ? sufficientemente stabilita da essere esecutivo (vedere Burdov c. Russia, n. 59498/00, ? 40, ECHR 2002-III, e Poltorachenko c. l’Ucraina, n. 77317/01, ? 45 18 gennaio 2005). Considera anche che l?assegnazione di un debito ? in grado in principio di corrispondere a tale ?propriet?.? Inoltre, dal punto di vista della Corte le decisioni giudiziali della corte nazionale che ammettono che la societ? richiedente era creditrice nei procedimenti riguardo all? esecuzione del lodo arbitrale del 23 dicembre 1998 significa che aveva una rivendicazione esecutiva che costituiva una ? propriet?? all’interno del significato dell? Articolo 1 del Protocollo N.ro 1 (vedere paragrafo 24 sopra).
62. C’? stata perci? una violazione dell? Articolo 1 di Protocollo N.ro 1.
III. L?APPLICAZIONE DELL?ARTICOLO 41 DELLA CONVENZIONE
63. Articolo 41 della Convenzione prevede:
?Se la Corte costata che c’? stata una violazione della Convenzione ode i Protocolli, e se la legge interna dell?Alta Parte Contraente riguardata permette solo una riparazione, la Corte pu?, se necessario, riconoscere soddisfazione equa alla vittima.?
A. Danno costi e spese
64. La societ? richiedente chiese USD 10,000,000 per danno morale e reddito perduto. Non fecero richiesta per costi e spese.
65. Il Governo afferm? che la richiesta era esorbitante e non provata da alcuna prova attinente.
66. La Corte osserva che non ? contestato che lo Stato abbia ancora un obbligo insoluto ad eseguire la sentenza in questione. Di conseguenza, la societ? richiedente rimane abilitata a recuperare l’importo del debito del lodo arbitrale e, se il Governo dovesse pagare questo debito, questo costituirebbe un saldo totale e completo della richiesta per danno materiale.
67. Riguardo alla richiesta concernente il danno morale, la Corte ? dell’opinione che nelle particolari circostanze della causa, la sentenza di una violazione dell? Articolo 6 ? 1 della Convenzione e dell? Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 costituisca soddisfazione equa sufficiente. In particolare, la Corte nota che la societ? richiedente acquist? il debito in oggetto, come parte del suo normale esercizio d’impresa, essendo consapevole dei problemi che esistono nell? esecuzione del lodo arbitrale in questione, correndo cos? un rischio commerciale con quel l’operazione. Considera, perci?, che la societ? richiedente non abbia diritto al danno non-materiale.
68. La societ? richiedente non present? richiesta per i costi e le spese e perci? la Corte non fa risarcimento sotto questo capo.
B. Interesse moratorio
69. La Corte considera appropriato che l’interesse moratorio dovrebbe essere basato sul tasso di prestito marginale della Banca Centrale europea al quale si dovrebbero aggiungere tre punti di percentuale.
PER QUESTE RAGIONI, LA CORTE UNANIMAMENTE
1. Costata che l’Articolo 6 ? 1 della Convenzione ? applicabile e respinge l’obiezione preliminare del Governo;
2. Sostiene che c’? stata una violazione dell? Articolo 6 ? 1 della Convenzione;
3. Sostiene che c’? stata una violazione dell? Articolo 1 di Protocollo N.ro 1;
4. Sostiene che la sentenza di una violazione costituisce di per s? soddisfazione equa sufficiente per il danno morale sostenuto dal richiedente;
5. Sostiene
(a) che lo Stato convenuto deve pagare alla societ? richiedente, entro tre mesi dalla data in cui la sentenza diviene definitiva in conformit? con l?Articolo 44 ? 2 della Convenzione l’importo in essere del lodo arbitrale del 23 dicembre 1998 che ancora le ? dovuto;
(b) che dalla scadenza dei tre mesi summenzionati sino ad accordo il semplice interesse sar? pagabile su quella somma ad un tasso uguale al tasso di prestito marginale della Banca Centrale europea durante il periodo predefinito pi? tre punti percentuale;
6. Respinge il resto della richiesta della societ? richiedente per la soddisfazione equa.
Fatto in inglese, e notific? per iscritto 3 aprile 2008, facendo seguito all?Articolo77 ?? 2 e 3 degli Articoli di Corte.
Claudia Westerdiek Pari Lorenzen
Cancelliere Presidente