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Testo originale e tradotto della sentenza selezionata

CASE OF REGENT COMPANY v. UKRAINE

Tipologia: Sentenza
Importanza: 2
Articoli: 41, P1-1
Numero: 773/03/2008
Stato: Ucraina
Data: 2008-04-03 00:00:00
Organo: Sezione Quinta
Testo Originale

Conclusione Obiezione preliminare respinta (ratione materiae); Violazione dell? Art. 6-1; violazione di P1-1; danno morale ? costatazione della violazione sufficiente; danno Materiale – Governo deve pagare il debito di sentenza
QUINTA SEZIONE
CAUSA SOCIET? REGGENT C. UCRAINA
(Richiesta n. 773/03)
SENTENZA
STRASBOURG
3 aprile 2008
Questa sentenza diverr? definitiva nelle circostanze esposte fuori in Articolo 44 ? 2 della Convenzione. Pu? essere soggetto a revisione editoriale.

Nella causa Societ? Regent c. Ucraina,
La Corte europea di Diritti umani (quinta Sezione), riunendosi in una Camera, composta da:
Pari Lorenzen, Presidente, Snejana Botoucharova, Volodymyr Butkevych, Rait Maruste, Renate Jaeger, Isabelle Berro-Lef?vre, Mirjana Lazarova Trajkovska, giudici,
e Claudia Westerdiek, Cancelliere di Sezione
Avendo deliberato in privato 11 marzo 2008
Consegna la seguente sentenza che fu adottata in quella data:
PROCEDURA
1. La causa nacque da una richiesta (n. 773/03) contro l’Ucraina depositata con la Corte sotto Articolo 34 della Convenzione per la Protezione di Diritti umani e le Libert? Fondamentali (?la Convenzione?) da una societ? con la sua sede legale nelle Seychelles, R. C. (?la societ? di richiedente?), il 12 ottobre 2002.
2. La societ? richiedente fu rappresentata dal Sig. Y. P., un direttore della societ? che risiede a Londra. Il Governo ucraino (?il Governo?) fu rappresentato dal suo Agente, il Sig. Yuriy Zaytsev.
3. La societ? richiedente si lament?, in particolare, sotto l?Articolo 6 ? 1 della Convenzione e l?Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 della non-esecuzione di un lodo arbitrale resa il 23 dicembre 1998 dal Tribunale arbitrale Internazionale e Commerciale presso la Camera ucraina del Commercio ed dell?Industria. In particolare, addusse che la sentenza rimase non eseguita a causa di un’omissione da parte del Servizio degli Ufficiali giudiziari Statali e la promulgazione della Legge n. 2864-III del 29 novembre 2001 sull’introduzione di una moratoria sulla vendita forzata di propriet?.
4. Con una decisione del 10 aprile 2007 la Corte dichiar? la richiesta parzialmente ammissibile.
5. La societ? i richiedente ed il Governo rispettivamente registrarono in seguito delle osservazioni scritte (Articolo 59 ? 1). La Camera che avendo deciso, dopo avere consultato le parti, che non era richiesta nessuna udienza sui meriti (Articolo 59 ? 3 in fine), le parti risposero per iscritto una alle osservazioni dell?altra.
I FATTI
I. LE CIRCOSTANZE DELLA CAUSA
6. Il richiedente ? una societ? commerciale di propriet? privata, R. E.I. L., registrata a Victoria (il Seychelles). L’indirizzo attuale della societ? ? a Londra ( Regno Unito). Era rappresentata di fronte alla Corte dal suo direttore, il Sig. Y. P. che risiede a Londra.
A. Procedimenti di fronte al Tribunale arbitrale Commerciale ed Internazionale alla Camera del Commercio e dell? Industria dell’Ucraina
7. Nel dicembre 1998 COM s.r.o. (?COM?), una societ? a responsabilit? registrata a Praga (Repubblica ceca) istitu? dei procedimenti presso il Tribunale arbitrale Commerciale ed Internazionale alla Camera di Commercio ed Industria dell’Ucraina (??????????? ??????????? ??????????? ??? ??? l’?????? di ???????????-??????????? ???????-?il Tribunale arbitrale?) contro una societ? per azioni aperte comuni, O., chiedendo un risarcimento per violazione di contratto. In particolare, COM chiese che O., una societ? registrata nella citt? di Kalush (Regione di Ivano-Frankivsk), con il 99.9% delle sue quote possedute dallo Stato, non era riuscita ad attenersi ai suoi obblighi contrattuali riguardo alla lavorazione di materie prime.
8. Il 23 dicembre 1998 il Tribunale arbitrale fece un lodo arbitrale (causa AC n. 142y/98) ordinando alla societ? O. di pagare a COM l’importo di 2,466,906.47 dollari degli Stati Uniti (USD) come risarcimento.
B. Procedimenti di Esecuzione istituiti da COM
9. Il 19 luglio 1999 COM una richiesta depositata dal Tribunale arbitrale Regionale dell?Ivano-Frankivsk (?il Tribunale Regionale?) per stabilire che COM era un creditore in relazione alla societ? O., sulla base dell?assegnazione del 23 dicembre 1998.
10. Il 2 agosto 1999 il Servizio di Ufficiali giudiziari Statali del Ministero della Giustizia di Kalush (?il Servizio degli Ufficiali giudiziari?) istitu? dei procedimenti di esecuzione contro O. per recuperare il debito come ordinato dal Tribunale arbitrale. Questi procedimenti di esecuzione furono congiunti agli altri procedimenti di esecuzione che erano pendenti contro O..
11. Il 16 ottobre 1999 il Tribunale arbitrale Regionale respinse la richiesta della societ? richiedente di iniziare procedimenti fallimentari contro O..
12. Il 18 e il 21 ottobre 1999 il Servizio degli Ufficiali giudiziari inizi? il sequestro della propriet? possedute da O.. Il 13 dicembre 1999 il Servizio degli Ufficiali giudiziari annull? la decisione concernente il di i beni di O..
13. Il 14 dicembre 1999 le propriet? posseduta da O. furono nuovamente sequestrate legata. Il 16 dicembre 1999 il Servizio degli Ufficiali giudiziari decise di vendere alcune delle propriet? che erano state sequestrate (il laboratorio di polimerizzazione della societ? O.).
14. Il 20 settembre 2000 COM di nuovo richiese al Tribunale arbitrale Regionale di istituire dei procedimenti fallimentari contro O.. Chiese anche una decisione per includerla nella lista dei creditori di O.
15. Fra il 1999 ed il 2003 il Servizio degli Ufficiali giudiziari prese un numero di misure per ottenere il pagamento dei debiti accumulato da O.. In particolare, sped? ordini di pagamento alla banca del debitore, prese i suoi beni, proib? la vendita non autorizzata di propriet? appartenenti ad O. e tent? di vendere alcune della propriet? della societ? per pagare i suoi debiti. Sequestr? anche i conti bancari della societ? O. e le sue quote (incluso le quote che O. possedeva nella societ? L.).
16. Allo stesso tempo, i procedimenti di esecuzione furono sospesi molte volte, perch? O. contest? le azioni degli ufficiali giudiziari di fronte alle corti e perch? i suoi numerosi creditori registrarono le richieste con la corte chiedendo un ordine di insolvenza nei confronti della societ?.
17. Il 18 settembre 2002 Tribunale Regionale del commercio dell?Ivano-Frankivsk (precedentemente Tribunale arbitrale Regionale di Ivano-Frankivsk) istitu? procedimenti fallimentari contro O.. Questi procedimenti sono ancora pendenti.
18. Il 22 gennaio 2003 COM richiese al Tribunale Regionale del commercio di ‘Ivano-Frankivsk di includerlo nella lista dei creditori della societ? O..
C. Procedimenti di Esecuzione istituiti dalla societ? di richiedente
19. Il 10 febbraio 2003 la societ? richiedente concluse un contratto con COM riguardo al trasferimento del diritto del secondo di chiedere il debito assegnato dal Tribunale arbitrale il 23 dicembre 1998.
20. L?8 giugno 2004 la societ? richiedente e COM richiesero che il Tribunale arbitrale riconoscesse la societ? richiedente come il creditore nei procedimenti arbitrali contro O. sulla base del contratto summenzionato. Il 21 giugno 2004 il Presidente del Tribunale arbitrale respinse la loro richiesta, affermando che il Tribunale arbitrale era stato sciolto dopo avere fatto il lodo arbitrale del 23 dicembre 1998.
21. Il 9 luglio 2004 la societ? richiedente e COM richiesero che Corte d’appello Regionale di Ivano-Frankivsk (?la Corte d’appello?) dichiar? la societ? richiedente di essere abilitata giuridicamente al debito assegnato a COM dal Tribunale arbitrale il 23 dicembre 1998.
22. Il 16 luglio 2004 la societ? richiedente e COM richiesero al Servizio degli Ufficiali giudiziari di cambiare il creditore nei procedimenti di esecuzione sulla base del contratto.
23. Il 9 settembre 2004 la societ? richiedente e COM richiesero alla Corte d’appello di dichiarare che la societ? richiedente era la creditrice della societ? i O. e sostituire la societ? richiedente con COM come parte ai procedimenti di esecuzione per stessi motivi menzionati sopra.
24. Il 10 settembre 2004 la Corte d’appello accolse la richiesta della societ? di richiedente. Dichiar? la societ? richiedente di essere creditore di O. riguardo al debito di USD 2,466,906.47 che ? il risultato del lodo arbitrale del 23 dicembre 1998.
25. Il 18 novembre 2004 la societ? richiedente e COM richiesero al Servizio degli Ufficiali giudiziari di sostituire la societ? richiedente con COM nei procedimenti di esecuzione contro O..
26. 9 dicembre 2004 il Servizio degli Ufficiali giudiziari sostitu? la societ? di richiedente per il creditore originale nei procedimenti di esecuzione sulla base della direttiva di 10 settembre 2004.
27. Il 29 dicembre 2005 Tribunale di commercio Regionale di Ivano-Frankivsk (?il Tribunale di commercio Regionale?) diretto dal Servizio degli Ufficiali giudiziari doveva terminare i procedimenti di esecuzione.
28. Il 30 dicembre 2005 il Servizio degli Ufficiali giudiziari termin? i procedimenti di esecuzione e trasfer? i documenti di esecuzione dell?amministratore delle propriet? di O. (??????????? ?????).
29. Il 23 gennaio 2006 la societ? richiedente richiese al Tribunale Regionale di commercio di correggere la lista dei creditori di O. ed di includerlo in questa lista sulla base del contratto del 10 febbraio 2003 e la direttiva della Corte d’appello del 10 settembre 2004.
30. Il 6 febbraio 2006 il Tribunale di commercio Regionale accolse la richiesta della societ? richiedente ed ordin? che l’amministratore delle propriet? della societ? O. facesse le correzioni attinenti alla lista di creditori.
31. Il 27 febbraio 2006 la societ? richiedente richiese di essere informata riguardo al fatto se il Servizio degli Ufficiali giudiziari l?avesse sostituito con COM nel ruolo di creditori nei procedimenti di esecuzione contro O..
32. I procedimenti di esecuzione sono ancora pendenti.
II. DIRITTO NAZIONALE ATTINENTE E PRATICA
A. Legge del 14 maggio 1992 sulla rrestituzione della solvibilit? di un debitore o la dichiarazione di fallimento
33. Sotto la sezione 12 della Legge (????? ??????? ???? ??????????? ????????????????? ???????? ??? ???????? ???? ??????????), un tribunale di commercio ? abilitato a ordinare una moratoria sul ricupero di debito da una societ? che ? soggetto di una procedura fallimentare. La moratoria comporta una proibizione di esecuzione da parte del Servizio degli Ufficiali giudiziari di sentenze contro la societ? riguardata. La stessa sezione prevede che una societ? protetta dalla moratoria sia immune a qualsiasi multa o altre sanzioni per il non-adempimento o l’adempimento improprio dei suoi obblighi finanziari durante la moratoria.
B. Legge del 29 novembre 2001 sull’introduzione di una moratoria sulla vendita forzata dei beni
34. La Legge (????? ??????? ???? ???????? ???????i? ?? ????????? ????i???i? ??????) ? atta a proteggere gli interessi Statali riguardo alla vendita di beni appartenenti ad imprese nelle quali lo Stato detiene almeno il 25% della quota di capitale. Una moratoria sull’esecuzione di debiti di sentenza ? stata presentata finch? il meccanismo per la vendita forzata della propriet? di simile imprese non fosse migliorato. Nessun tempo-limite ? stato stabilito.
35. La Sezione 2 della Legge prevede che la proibizione sulla vendita forzata dei beni include l’esecuzione di ordini di esecuzione da parte del Servizio degli Ufficiali giudiziari Statali sui beni che appartengono a simile societ?. La Legge sospende perci? l’esecuzione di tutti gli ordini da parte del Servizio degli Ufficiali giudiziari Statali riguardo ai beni di imprese nelle quali lo Stato sostiene almeno 25% della quota di capitale .
C. Disposizioni Attinenti del Codice civile e dell?Atto di propriet?
36. Sotto l?Articolo 214 del Codice civile, in caso di ritardo nell’adempimento dei suoi obblighi finanziari un debitore deve, su una richiesta del creditore pagare l’importo del debito, pi? qualsiasi interesse da pagare al tasso di inflazione ufficialmente stabilito durante il periodo predefinito.
37. Il Capitolo 40 (?il Risarcimento per danno?) del Codice civile prevede il risarcimento per danno e stabilisce i motivi per simile risarcimento. Il Capitolo VII (?Protezione della propriet??) dell?Atto di Propriet? garantisce la protezione della propriet? e lascia spazio all? azione della corte in questioni simili. Inoltre, gli Articoli 197-202 del Capitolo 17 (?Riassegnamento di debiti?) del Codice civile prevede la conclusione di contratti di trasferimento ed il riassegnamento di diritti per chiedere il ricupero di debito.
D. L’Atto dei Procedimenti d’Esecuzione del 21 aprile 1999
38. Sotto la sezione 2 dell’Atto (????? ??????? ???????????? di ????????? di ????), l’esecuzione di sentenze ? affidata al Servizio degli Ufficiali giudiziari Statali. Sotto la sezione 85 dell’Atto, il creditore pu? registrare una lagnanza contro azioni od omissioni del Servizio degli Ufficiali giudiziari Statali al capo del dipartimento competente di quel servizio o ad una corte locale. La Sezione 86 dell’Atto d? titolo al creditore d? istituire atti contro un soggetto giuridico affidato dell’esecuzione di una sentenza a causa dell’esecuzione inadeguata o non-esecuzione di quella sentenza, e ricevere il risarcimento.
39. Sotto l’Atto dei Procedimenti d’Esecuzione, i risarcimenti resi dai tribunali arbitrale (?????????? ????) sono soggetti ad esecuzione da parte del Servizio degli Ufficiali giudiziari Statali (sezione 3(1) dell’Atto) e sono trattati perci? come fossero sentenze consegnate dalle corti nazionali.
E. L?Atto del Servizio degli Ufficiali giudiziari Statali del 24 marzo 1998
40. La Sezione 11 dell’Atto (????? ??????? ???? ???????? ????????? ???????) prevede la responsabilit? degli ufficiali giudiziari per qualsiasi adempimento inadeguato dei loro doveri, e per il risarcimento del danno causato da un ufficiale giudiziario nell?eseguire una sentenza. Sotto la sezione 13 dell’Atto, degli atti e delle omissioni dell’ufficiale giudiziario possono essere impugnati di fronte ad un ufficiale superiore o alle corti.
F. Decisioni Attinenti del Gabinetto dei Ministri ed il rapporto del Fondo della Propriet? Statale
41. Ci sono state molte decisioni del gabinetto dei Ministri in relazione alla situazione finanziaria della societ? O.:
(a) n. 1650 19 ottobre 1998 (su misure mirate ad ostacolare fallimento di O. e sul trasferimento della gestione della societ? all’impresa S.);
(b) n. 1280 16 luglio 1999 che annull? la decisione precedente su O. (riferita anche a misure mirate ad assicurare il benessere finanziario ed economico di O. e la restituzione dei suoi debiti);
( c) decisione n. 800 del 10 maggio 1998 (sull’approvazione della lista delle imprese esentate dal pagamento di tassa fondiaria nel 1999);
(d) n. 92-p 19 febbraio 2000 (sulla privatizzazione della societ? O.);
(e) n. 314-p 10 agosto 2000 (sul pagamento dei debiti di O. per i prestiti ricevuti);
(f) n. 810-p 28 ottobre 2004 (che sospendeva la privatizzazione di O., in seguito alla vendita del 47.93% delle quote nella societ? O. a CJSC L., una societ? per azioni chiuse fondata da O. e L. una societ? russa).
42. Il 3 agosto 2000 il Gabinetto dei Ministri adott? una procedura per il pagamento dei debiti di O. dal bilancio Statale, corrispondente ad USD 34,115,000.
43. In un certo numero di occasioni il Governo incluse O. sulla lista delle societ? Statali che avevano un?importanza strategica per il benessere economico dell? Ucraina e la sicurezza e che sarebbero state escluse dalla privatizzazione (vedere, per esempio, decisioni N. 1346 e 1734 dell’Gabinetto dei Ministri del 23 dicembre 2000 e del 29 agosto 2004).
44. Il Governo si impegn? anche a procurare il risarcimento per danno ambientale causato dalle operazioni della societ? O. ( decisione n. 593 dell’Armadietto dei Ministri del 18 luglio 2005).
45. Nella sua decisione del 19 agosto 2002 Il gabinetto dei Ministri adott? un piano di azione che prevedeva l’eliminazione del danno ambientale causato dalle operazioni di K. Z., un’impresa appartenente alla societ? O.. Il piano di azione prevedeva l’allocazione di 33,800,000 hryvnas ucraini (UAH) dal bilancio Statale per il lavoro ambientale necessario durante il periodo dal 2003 a 2012.
46. Nella decisione n. 308-p del 3 agosto 2005 il Primo Ministro ordin? al Gabinetto dir esaminare i problemi finanziari di O. e intraprendere i passi necessari per il suo sviluppo economico.
47. Inoltre, ne consegue dal rapporto del 15 dicembre 2004 da parte del Fondo Statale delle Propriet? che lo Stato, ed in particolare il Fondo Statale delle Propriet?, ha gestito ?diritti sociali? di O.(i suoi investimenti sociali). In particolare, il 26 maggio 2006 il Fondo Statale delle Propriet? nomin? il rappresentante dello Stato alla supervisione del consiglio di O. ed ordin? che il dipartimento strutturale ed attinente del Fondo Statale delle Propriet? dovesse emettere una lettera di autorit? per il rappresentante che l’abilitasse a gestire le quote dello Stato nella societ?.
G. Sentenza del 10 giugno 2003 della Corte Costituzionale in una causa riguardo alla moratoria sulla vendita forzata di propriet?
48. Nella sua sentenza la Corte Costituzionale ha trovato che la Legge del 29 novembre 2001 sull’introduzione di una moratoria sulla vendita forzata di propriet? si atteneva alla Costituzione dell’Ucraina. Sostenne anche che la Legge in questione non violava il principio costituzionale della natura vincolante delle sentenze di corte. Le sentenze della Corte che richiedono la vendita forzata della propriet? delle imprese, determinate sia prima che dopo che la Legge fu adottata, non erano state accantonato; rimasero in vigore, e la loro esecuzione fu sospesa soltanto finch? il meccanismo per la vendita forzata della propriet? non fosse migliorato. Ci? significava che la Legge prolung? il termine per l?esecuzione delle sentenze durante quel periodo (?periodo di miglioramento legislativo?).
H. L’Atto arbitrale Commerciale ed Internazionale del 24 febbraio 1994
49. Le disposizioni attinenti del Capitolo VIII dell’Atto, riguardo al riconoscimento ed all? esecuzione di risarcimenti si legge come segue:
Sezione 5
Misura di intervento della corte
?In questioni governate dal presente Atto, nessuna corte interverr? eccetto se previsto nel presente Atto.?
Sezione 6
Autorit? per certe funzioni di assistenza e sopraintendenza arbitrale
?1. Le funzioni che fanno riferimento alle sezioni 11(3), 11(4), 13(3) e 14 saranno compiute dal Presidente della Camera ucraina del Commercio e dell? Industria.
2. Le funzioni che fanno riferimento alle sezioni 16(3) e 34(2) saranno compiute dalla Corte d?Appello della Repubblica Autonoma di Crimea, dalle corti di appello regionali o dalle corti di appello delle citt? di Kyiv e Sevastopol, a seconda di dove l’arbitrato ha luogo.? (il 6 settembre 2005 il Verkhovna Rada corresse questa disposizione e permise alle corti distrettuali locali di prima istanza di compiere queste funzioni.)
Sezione 35
Riconoscimento ed esecuzione
?1. Un lodo arbitrale, a prescindere dal paese in cui fu reso, sar? riconosciuto come vincolante e, su una richiesta scritta alla corte competente, sar? eseguito in modo che rimanga soggetto alle disposizioni di questa sezione e della sezione 36.
2. La parte che chiede un lodo arbitrale o richiede la sua esecuzione fornir? il lodo arbitrale originale debitamente autenticato o una copia debitamente autenticata al riguardo, e l’accordo arbitrale originale in riferimento alla sezione 7 o una copia debitamente autenticata al riguardo. Se il lodo arbitrale o l?accordo vengono resi in una lingua straniera, la parte fornir? una traduzione debitamente munita di certificato al riguardo nella lingua ucraina o russa.?
Annesso I all’Atto arbitrale Commerciale ed Internazionale del 24 febbraio 1994 ?Statuto sul Tribunale arbitrale Commerciale Internazionale alla Camera ucraina del Commercio e dell? Industria:
?… 4. Un lodo arbitrale del Tribunale arbitrale Commerciale ed Internazionale sar? eseguito volontariamente dalle parti all’interno del termine di decadenza indicato dalla Corte. Se il lodo arbitrale non indica alcun termine di decadenza, sar? eseguito immediatamente. Lodi arbitrali non eseguiti all’interno del termine di decadenza applicabile saranno eseguiti in conformit? alla legge e ai trattati internazionali.?
I. Articoli del Tribunale arbitrale Commerciale Internazionale alla Camera ucraina del Commercio e dell? Industria
50. Gli estratti attinenti degli Articoli del Tribunale arbitrale Commerciale Internazionale (come approvato dalla decisione del Presidium della Camera ucraina del Commercio e dell? Industria del 25 agosto 1994, Protocollo n. 107(3), con emendamenti che sono il risultato della decisione del 26 settembre 2001 del Presidium della Camera ucraina del Commercio e dell? Industria) prevedono ci? che segue:
V. Rimedi a contro un lodo arbitrale
?… 9.1. Un lodo arbitrale pu? essere impugnato solamente davanti alla corte per mezzo di una richiesta di costituirsi parte in conformit? con paragrafi 2 e 3 dell? Articolo 9 dei presenti Articoli.
9.2. Un lodo arbitrale pu? essere accantonato in conformit? con la sezione 6(2) dell’Atto arbitrale Commerciale ed Internazionale della Corte distrettuale di Shevchenkivsky di Kyiv solamente se:
(1) la parte che forma la richiesta di accantonare fornisce prova che:
una parte all’accordo arbitrale facente riferimento all? Articolo 1.2 sopra era soggetto ad un’incapacit?; o il detto accordo non era valido sotto la legge alla quale le parti l’hanno sottoposto o, in assenza di qualsiasi indicazione al riguardo, sotto la legge dell’Ucraina; o
ad una parte non fu dato avviso corretto dell’appuntamento di un arbitro o dei procedimenti arbitrale o non era diversamente capace di presentare la sua causa; o
il lodo arbitrale fu reso riguardo ad una disputa non contemplata o non ricadente all’interno dei termini dell’osservazione arbitrale, o, dove contiene decisioni su questioni oltre la sfera dell’osservazione arbitrale, purch? queste decisioni sulle questioni presentate all’arbitrato non possano essere separate da quelle cos? presentate, solamente la parte del lodo arbitrale che contiene le decisioni su questioni non presentate all’arbitrato pu? essere accantonata; o
la composizione del Tribunale arbitrale o i procedimenti arbitrale non sono in conformit? con l’accordo delle parti, a meno che simile accordo era in conflitto con una disposizione dell’Atto d? Arbitrato Commerciale ed Internazionale dal quale le parti non possono derogare, o, in assenza di simile accordo, non era in conformit? con questo Atto; o
(2) la corte constata che:
l’argomento della disputa non ? capace di accordo con l?arbitrato sotto la legge dell’Ucraina; o
il lodo arbitrale ? in conflitto con la politica pubblica dell’Ucraina.
9.3. Una richiesta per accantonare non si pu? rendere dopo che sono passati tre mesi dalla data in cui la parte che rende questa richiesta aveva ricevuto il lodo arbitrale o, se la richiesta ? stata resa sotto gli Articoli 8.16-8.18 sopra, dalla data in cui la richiesta era stata disposta dal Tribunale arbitrale.?
VI. Riconoscimento ed esecuzione di un lodo arbitrale
?10.1. Un lodo arbitrale del Tribunale arbitrale sar? definitivo. Sar? eseguito volontariamente dalle parti all’interno del tempo-limite indicato dal Tribunale arbitrale.
Se il lodo arbitrale non indica alcuni il tempo-limite, sar? eseguito immediatamente.
10.2. Un?assegnazione arbitrale sar? riconosciuta come vincolante e, e in caso di rifiuto ad eseguirla volontariamente, sar? eseguita a seconda dell’ubicazione convenuta.
Se il debitore ? in Ucraina, l?assegnazione del Tribunale arbitrale Commerciale ed Internazionale all’UCCI sar? eseguita per iscritto su richiesta alla corte competente del posto dell’ubicazione del debitore in conformit? con l’Atto d?Arbitrato Commerciale ed Internazionale e gli articoli di procedura civile in Ucraina.
Se il debitore ? all’estero, la richiesta del rivendicatore sar? comunicata per iscritto alla corte competente del paese in cui il debitore ? localizzato e in conformit? con l?Articolo III della Convenzione di New York sul Riconoscimento e l? Esecuzione di lodi arbitrali all? Estero (1958) o a un accordo di inter-stato, la corte attinente dello Stato Contraente riconoscer? ed eseguir? le assegnazioni del Tribunale arbitrale Commerciale ed Internazionale in conformit? con gli articoli di procedura del territorio in cui il lodo arbitrale sta facendo assegnamento.
10.3. La parte che fa richiesta del riconoscimento ed esecuzione pu? ottenere il riconoscimento e l?esecuzione dell?assegnazione, al tempo della richiesta, fornir? alla corte competente di Stato l?assegnazione originale e debitamente autenticata o una copia debitamente autenticata al riguardo, ed anche l’accordo arbitrale originale facente riferimento all? Articolo 1.2 sopra o una copia debitamente autenticata al riguardo. Se la detta richiesta, assegnazione o accordo non sono resi in una lingua ufficiale del paese nel quale l?assegnazione sta facendo riferimento, la parte che fa domanda di riconoscimento ed esecuzione dell?assegnazione produrr? una traduzione di questi documenti in simile lingua in due copie. La traduzione sar? certificata da un traduttore ufficiale o giurato o da un’agenzia diplomatica o consolare.?
LA LEGGE
I. VIOLAZIONE ADDOTTA DELL? ARTICOLO 6 ? 1 DELLA CONVENZIONE ED ARTICOLO 1 DEL PROTOCOLLO N. 1
51. La societ? richiedente si lament? sotto l?Articolo 6 ? 1 della Convenzione ed l?Articolo 1 di Protocollo sotto N.ro 1 della non-esecuzione dell?assegnazione arbitrale del 23 dicembre 1998. Queste disposizioni si leggono come segue:
Articolo 6 ? 1
?Nella determinazione dei suoi diritti civili ed obblighi…, ognuno ? abilitato ad una giusta… udienza.. da parte di [un]… tribunale…?
Articolo 1 di Protocollo N.ro 1
?Ogni persona fisica o giuridica ? abilitata al godimento tranquillo delle sue propriet?. Nessuno sar? privato delle sue propriet? eccetto che nell’interesse pubblico e soggetto alle condizioni previste dalla legge e dai principi generali di diritto internazionale.
Comunque, le disposizioni precedenti non possono in qualsiasi modo danneggiare il diritto di un Stato di eseguire simili leggi se ritiene necessario controllare l’uso di propriet? in conformit? con l’interesse generale o assicurare il pagamento di tasse o gli altri contributi o sanzioni penali.?
A. l’obiezione preliminare del Governo
1. Le osservazioni delle parti
52. Il Governo sostenne che l?Articolo 6 ? 1 della Convenzione non era applicabile a procedimenti arbitrale. Il Governo not? in primo luogo che il Tribunale arbitrale fu stabilito sulla base dell’accordo delle parti per arbitrare come contenuto nella clausola arbitrale conclusa fra loro. Afferm? che le parti ai procedimenti arbitrale nella presente causa avevano rinunciato alla piena applicazione dell? Articolo 6 ? 1 della Convenzione che di conseguenza non era applicabile all’esecuzione del lodo arbitrale del 23 dicembre 1998 resa da quel tribunale. In secondo luogo, sostenne che non c’era relazione fra i procedimenti arbitrale nella causa ed i procedimenti di esecuzione che ne conseguono, poich? la societ? richiedente aveva presumibilmente acquisito il debito facendo seguito al contratto del 10 febbraio 2003 e non in conformit? con l?assegnazione arbitrale. Concluse che la richiesta era ratione materiae incompatibile con le disposizioni della Convenzione.
53. La societ? d richiedente non fu d’accordo. Afferm? che l?Articolo 6 ? 1 della Convenzione era applicabile ai procedimenti in questione.
2. La valutazione della Corte
54. Dl momento che il Governo sollev? una difficolt? all’applicabilit? dell? Articolo 6 ? 1 della Convenzione ai procedimenti arbitrale, la Corte reitera che l?Articolo 6 non preclude la costituzione di tribunali arbitrale per stabilire dispute fra le entit? private. Effettivamente, la parola ?il tribunale? nell? Articolo 6 ? 1 non deve essere necessariamente interpretato col significato di una corte di legge del genere classico, integrata all’interno del sistema giudiziale e standard del paese (vedere, inter alia, Lithgow ed Altri c. Regno Unito, sentenza dell? 8 luglio 1986 la Serie A n. 102, pp. 72-73, ? 201). Considera inoltre che il Tribunale arbitrale era un ?tribunale stabilito dalla legge?, agendo in conformit? con l’ Atto Internazionale del 1994 arbitrale Commerciale e con gli articoli procedurali interni. I procedimenti di fronte al Tribunale arbitrale erano simili a quelli di fronte ad un tribunale ordinario statale civile o commerciale e debiti provvedimenti furono costituiti per gli appelli alla Civica Corte d’appello di Kyiv a (come applicabile al tempo materiale) che poteva rivedere l?assegnazione per i motivi specificati nell’Atto arbitrale del 1994. Il Tribunale arbitrale rimane il solo corpo arbitrale in Ucraina che pu?, in conformit? con l’Atto arbitrale del 1994 decidere su ?dispute commerciali con un elemento estero.? Sotto l’Atto arbitrale del 1994 e la sezione 3(1) dell’Atto dei Procedimenti d’Esecuzione, il lodo arbitrale del Tribunale arbitrale ? trattato come equivalente ad una sentenza della corte esecutiva.
55. Riguardo al diritto di esigere pagamento di un debito o attenersi ad un obbligo di legge civile per offrire il risarcimento per danno materiale e morale ? un ?civile? il diritto, che appartiene al dominio della legge privata ucraina che ? fornita nel Capitolo 40 del Codice civile (?il Risarcimento per danno?) e l?Atto di Propriet? (?Protezione di propriet??). In particolare, gli Articoli 197-202 del Capitolo 17 del Codice civile lasciano spazio il riassegnamento di debiti e alla conclusione di accordi scritti per il loro trasferimento. Inoltre, il diritto della societ? richiedente di recuperare il debito dovuto con la societ? O. sulla base del lodo arbitrale e l’accordo fu sostenuto dalla Corte d’appello Regionale di Ivano-Frankivsk il 10 settembre 2004. La Corte conclude perci? che i procedimenti arbitrale si riferivano alla determinazione del diritto civile del rivendicatore originale. In seguito al trasferimento del debito alla societ? richiedente sulla base dell’accordo del febbraio 2003 ed il riconoscimento della societ? richiedente come nuovo debitore nel settembre 2004, i procedimenti di esecuzione in corso comprendevano i diritti della societ? richiedente ed i suoi diritti civili in successione di quelli dei creditori iniziali.
56. La Corte osserva che queste ragioni sono sufficienti per concludere che l?Articolo 6 ? 1 della Convenzione era applicabile ai procedimenti in questa causa. Respinge perci? l’obiezione preliminare del Governo.
B. Meriti delle lagnanze della societ? richiedente sotto Articolo 6 ? 1 della Convenzione ed Articolo 1 di Protocollo N.ro 1
1. Le osservazioni delle parti
57. Il Governo present? che non c’era stata nessuna violazione dell? Articolo 6 ? 1 della Convenzione riguardo la societ? richiedente. In particolare, il Governo contese che il lodo arbitrale in questione era solamente definitivo nei confronti delle parti nella disputa ed era solamente esecutivo in relazione al creditore originale della societ? O., ma non la societ? richiedente che aveva acquisito indirettamente il diritto al pagamento del debito che ? il risultato del lodo arbitrale. Il Governo dibatt? inoltre che non c’era stata nessuna violazione dell? Articolo 1 di Protocollo N.ro 1. In particolare, lo Stato non era responsabile per i debiti della societ? O. che era una persona giuridica separata. Present? anche che il contratto di trasferimento del 10 febbraio 2003 non era un fatto valido sul quale esigere l’esecuzione del lodo arbitrale resa a favore di un’altra entit?.
58. La societ? richiedente present? che l?Articolo6 ? 1 della Convenzione era stato violato dalle autorit? Statali per il fatto che il lodo arbitrale del 23 dicembre 1998 non era stato eseguito pienamente all’interno di un termine ragionevole. Afferm? che lo Stato non era riuscito ad attenersi ai suoi obblighi sotto l?Articolo 1 del Protocollo N.ro 1 per il fatto che non aveva assicurato che il lodo arbitrale fosse eseguito nei tempi dovuti e non aveva preso misure necessarie ed adeguate per assicurare che la societ? di richiedente godesse efficacemente dei suoi diritti di propriet?.
2. La valutazione della Corte
59. La Corte nota che una delle ragioni principali dell’inosservanza delle autorit? di eseguire il lodo arbitrale finale era l’insolvenza della societ? O. di propriet? statale e gestita dallo stato. Comunque, si noter? che se le appropriazioni per il pagamento di debiti Statali possono provocare del ritardo nell’esecuzione di sentenze dal bilancio del Governo, non possono essere considerate come una scusa per l?inosservanza degli obblighi sotto Articolo 6 ? 1 della Convenzione.
60. Inoltre, appare dall’archivio della causa che nessuno passo ? stato intrapreso di recente dalle autorit? Statali per rimediare alla situazione nella presente causa. La Corte ? perci? nella prospettiva che la non-esecuzione continuata del debito di sentenza in questione costitu? una violazione dell?Articolo 6 ? 1 della Convenzione.
61. La Corte nota anche che ha sostenuto costantemente che una ?rivendicazione? pu? solo costituire una ? propriet?? all’interno del significato dell? Articolo 1 del Protocollo N.ro 1 se ? sufficientemente stabilita da essere esecutivo (vedere Burdov c. Russia, n. 59498/00, ? 40, ECHR 2002-III, e Poltorachenko c. l’Ucraina, n. 77317/01, ? 45 18 gennaio 2005). Considera anche che l?assegnazione di un debito ? in grado in principio di corrispondere a tale ?propriet?.? Inoltre, dal punto di vista della Corte le decisioni giudiziali della corte nazionale che ammettono che la societ? richiedente era creditrice nei procedimenti riguardo all? esecuzione del lodo arbitrale del 23 dicembre 1998 significa che aveva una rivendicazione esecutiva che costituiva una ? propriet?? all’interno del significato dell? Articolo 1 del Protocollo N.ro 1 (vedere paragrafo 24 sopra).
62. C’? stata perci? una violazione dell? Articolo 1 di Protocollo N.ro 1.
III. L?APPLICAZIONE DELL?ARTICOLO 41 DELLA CONVENZIONE
63. Articolo 41 della Convenzione prevede:
?Se la Corte costata che c’? stata una violazione della Convenzione ode i Protocolli, e se la legge interna dell?Alta Parte Contraente riguardata permette solo una riparazione, la Corte pu?, se necessario, riconoscere soddisfazione equa alla vittima.?
A. Danno costi e spese
64. La societ? richiedente chiese USD 10,000,000 per danno morale e reddito perduto. Non fecero richiesta per costi e spese.
65. Il Governo afferm? che la richiesta era esorbitante e non provata da alcuna prova attinente.
66. La Corte osserva che non ? contestato che lo Stato abbia ancora un obbligo insoluto ad eseguire la sentenza in questione. Di conseguenza, la societ? richiedente rimane abilitata a recuperare l’importo del debito del lodo arbitrale e, se il Governo dovesse pagare questo debito, questo costituirebbe un saldo totale e completo della richiesta per danno materiale.
67. Riguardo alla richiesta concernente il danno morale, la Corte ? dell’opinione che nelle particolari circostanze della causa, la sentenza di una violazione dell? Articolo 6 ? 1 della Convenzione e dell? Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 costituisca soddisfazione equa sufficiente. In particolare, la Corte nota che la societ? richiedente acquist? il debito in oggetto, come parte del suo normale esercizio d’impresa, essendo consapevole dei problemi che esistono nell? esecuzione del lodo arbitrale in questione, correndo cos? un rischio commerciale con quel l’operazione. Considera, perci?, che la societ? richiedente non abbia diritto al danno non-materiale.
68. La societ? richiedente non present? richiesta per i costi e le spese e perci? la Corte non fa risarcimento sotto questo capo.
B. Interesse moratorio
69. La Corte considera appropriato che l’interesse moratorio dovrebbe essere basato sul tasso di prestito marginale della Banca Centrale europea al quale si dovrebbero aggiungere tre punti di percentuale.
PER QUESTE RAGIONI, LA CORTE UNANIMAMENTE
1. Costata che l’Articolo 6 ? 1 della Convenzione ? applicabile e respinge l’obiezione preliminare del Governo;
2. Sostiene che c’? stata una violazione dell? Articolo 6 ? 1 della Convenzione;
3. Sostiene che c’? stata una violazione dell? Articolo 1 di Protocollo N.ro 1;
4. Sostiene che la sentenza di una violazione costituisce di per s? soddisfazione equa sufficiente per il danno morale sostenuto dal richiedente;
5. Sostiene
(a) che lo Stato convenuto deve pagare alla societ? richiedente, entro tre mesi dalla data in cui la sentenza diviene definitiva in conformit? con l?Articolo 44 ? 2 della Convenzione l’importo in essere del lodo arbitrale del 23 dicembre 1998 che ancora le ? dovuto;
(b) che dalla scadenza dei tre mesi summenzionati sino ad accordo il semplice interesse sar? pagabile su quella somma ad un tasso uguale al tasso di prestito marginale della Banca Centrale europea durante il periodo predefinito pi? tre punti percentuale;
6. Respinge il resto della richiesta della societ? richiedente per la soddisfazione equa.
Fatto in inglese, e notific? per iscritto 3 aprile 2008, facendo seguito all?Articolo77 ?? 2 e 3 degli Articoli di Corte.
Claudia Westerdiek Pari Lorenzen
Cancelliere Presidente

Testo Tradotto

Conclusion Preliminary objection dismissed (ratione materiae) ; Violation of Art. 6-1 ; Violation of P1-1 ; Non-pecuniary damage – finding of violation sufficient ; Pecuniary damage – Government to pay the judgment debt
FIFTH SECTION
CASE OF REGENT COMPANY v. UKRAINE
(Application no. 773/03)
JUDGMENT
STRASBOURG
3 April 2008
This judgment will become final in the circumstances set out in Article 44 ? 2 of the Convention. It may be subject to editorial revision.
In the case of Regent Company v. Ukraine,
The European Court of Human Rights (Fifth Section), sitting as a Chamber composed of:
Peer Lorenzen, President,
Snejana Botoucharova,
Volodymyr Butkevych,
Rait Maruste,
Renate Jaeger,
Isabelle Berro-Lef?vre,
Mirjana Lazarova Trajkovska, judges,
and Claudia Westerdiek, Section Registrar,
Having deliberated in private on 11 March 2008 and,
Delivers the following judgment, which was adopted on that date:
PROCEDURE
1. The case originated in an application (no. 773/03) against Ukraine lodged with the Court under Article 34 of the Convention for the Protection of Human Rights and Fundamental Freedoms (?the Convention?) by a company with its registered office in the Seychelles, R. C. (?the applicant company?), on 12 October 2002.
2. The applicant company was represented by Mr Y. P., a director of the company residing in London. The Ukrainian Government (?the Government?) were represented by their Agent, Mr Yuriy Zaytsev.
3. The applicant company complained, in particular, under Article 6 ? 1 of the Convention and Article 1 of Protocol No. 1 about the non-enforcement of an arbitration award made on 23 December 1998 by the International Commercial Arbitration Court at the Ukrainian Chamber of Commerce and Industry. In particular, it alleged that the judgment remained unenforced on account of an omission by the State Bailiffs’ Service and the enactment of Law no. 2864-III of 29 November 2001 on the introduction of a moratorium on the forced sale of property.
4. By a decision of 10 April 2007 the Court declared the application partly admissible.
5. The applicant company and the Government each filed further written observations (Rule 59 ? 1). The Chamber having decided, after consulting the parties, that no hearing on the merits was required (Rule 59 ? 3 in fine), the parties replied in writing to each other’s observations.
THE FACTS
I. THE CIRCUMSTANCES OF THE CASE
6. The applicant is a privately owned commercial company, R. E. I. L., registered in Victoria (the Seychelles). The company’s actual address is in London (United Kingdom). It was represented before the Court by its director, Mr Y. P., who resides in London.
A. Proceedings before the International Commercial Arbitration Court at the Chamber of Commerce and Industry of Ukraine
7. In December 1998 COM s.r.o. (?COM?), a limited liability company registered in Prague (Czech Republic) instituted proceedings in the International Commercial Arbitration Court at the Chamber of Commerce and Industry of Ukraine (??????????? ??????????? ??????????? ??? ??? ???????????-??????????? ?????? ??????? ? ?the Arbitration Tribunal?) against an open joint-stock company, O., seeking an award for breach of contract. In particular, COM claimed that O., a company registered in the city of Kalush (Ivano-Frankivsk Region), with 99.9% of its shares owned by the State, had failed to comply with its contractual obligations concerning the processing of raw materials.
8. On 23 December 1998 the Arbitration Tribunal made an arbitration award (case AC no. 142y/98) ordering the O. company to pay COM the amount of 2,466,906.47 United States dollars (USD) in compensation.
B. Enforcement proceedings instituted by COM
9. On 19 July 1999 COM lodged an application with the Ivano-Frankivsk Regional Arbitration Court (?the Regional Arbitration Court?) seeking a ruling that COM was a creditor in relation to the O. company, on the basis of the 23 December 1998 award.
10. On 2 August 1999 the Kalush State Bailiffs’ Service of the Ministry of Justice (?the Bailiffs’ Service?) instituted enforcement proceedings against O. in order to collect the debt from it as ordered by the Arbitration Tribunal. These enforcement proceedings were joined to the other enforcement proceedings that were pending against O..
11. On 16 October 1999 the Regional Arbitration Court rejected the applicant company’s request to initiate bankruptcy proceedings against O..
12. On 18 and 21 October 1999 the Bailiffs’ Service initiated the attachment of the property owned by O.. On 13 December 1999 the Bailiffs’ Service quashed the decision on the attachment of O.’s assets.
13. On 14 December 1999 the property owned by O. was attached again. On 16 December 1999 the Bailiffs’ Service decided to sell some of the property that had been attached (the O. company’s polymerisation workshop).
14. On 20 September 2000 COM again requested the Regional Arbitration Court to institute bankruptcy proceedings against O.. It also sought a ruling including it on the list of O.’s creditors.
15. Between 1999 and 2003 the Bailiffs’ Service took a number of measures to obtain payment of the debts accumulated by O.. In particular, it sent payment orders to the debtor’s bank, seized its assets, prohibited the unauthorised sale of property belonging to O. and attempted to sell some of the company’s property in order to pay its debts. It also attached the O. company’s bank accounts and its shares (including the shares which O. owned in the L. company).
16. At the same time, the enforcement proceedings were suspended several times because O. contested the bailiffs’ actions before the courts and because its numerous creditors filed applications with the court seeking an insolvency order in respect of the company.
17. On 18 September 2002 the Ivano-Frankivsk Regional Commercial Court (formerly the Ivano-Frankivsk Regional Arbitration Court) instituted bankruptcy proceedings against O.. These proceedings are still pending.
18. On 22 January 2003 COM requested the Ivano-Frankivsk Regional Commercial Court to include it on the list of creditors of the O. company.
C. Enforcement proceedings instituted by the applicant company
19. On 10 February 2003 the applicant company concluded a contract with COM concerning the transfer of the latter’s right to claim the debt awarded by the Arbitration Tribunal on 23 December 1998.
20. On 8 June 2004 the applicant company and COM requested that the Arbitration Tribunal recognise the applicant company as the creditor in the arbitration proceedings against O. on the basis of the above-mentioned contract. On 21 June 2004 the President of the Arbitration Tribunal dismissed their request, stating that the Arbitration Tribunal had been dissolved after having made the award of 23 December 1998.
21. On 9 July 2004 the applicant company and COM requested that the Ivano-Frankivsk Regional Court of Appeal (?the Court of Appeal?) declare the applicant company to be legally entitled to the debt awarded to COM by the Arbitration Tribunal on 23 December 1998.
22. On 16 July 2004 the applicant company and COM requested the Bailiffs’ Service to change the creditor in the enforcement proceedings on the basis of the contract.
23. On 9 September 2004 the applicant company and COM requested the Court of Appeal to declare that the applicant company was the O. company’s creditor and to substitute the applicant company for COM as a party to the enforcement proceedings on the same grounds as mentioned above.
24. On 10 September 2004 the Court of Appeal allowed the applicant company’s request. It declared the applicant company to be O.’s creditor in respect of the debt of USD 2,466,906.47 resulting from the arbitration award of 23 December 1998.
25. On 18 November 2004 the applicant company and COM requested the Bailiffs’ Service to substitute the applicant company for COM in the enforcement proceedings against O..
26. On 9 December 2004 the Bailiffs’ Service substituted the applicant company for the original creditor in the enforcement proceedings on the basis of the ruling of 10 September 2004.
27. On 29 December 2005 the Ivano-Frankivsk Regional Commercial Court (?the Regional Commercial Court?) ruled that the Bailiffs’ Service had to discontinue the enforcement proceedings.
28. On 30 December 2005 the Bailiffs’ Service discontinued the enforcement proceedings and transferred the writs of enforcement to O.’s property administrator (??????????? ?????).
29. On 23 January 2006 the applicant company requested the Regional Commercial Court to amend the list of O.’s creditors and to include it on this list on the basis of the contract of 10 February 2003 and the ruling of the Court of Appeal of 10 September 2004.
30. On 6 February 2006 the Regional Commercial Court allowed the applicant company’s request and ordered that the administrator of the O. company’s property make the relevant amendments to the list of creditors.
31. On 27 February 2006 the applicant company requested to be informed whether the Bailiffs’ Service had substituted it for COM in the list of creditors in the enforcement proceedings against O..
32. The enforcement proceedings are still pending.
II. RELEVANT DOMESTIC LAW AND PRACTICE
A. Law of 14 May 1992 on the restoration of a debtor’s solvency or the declaration of bankruptcy
33. Under section 12 of the Law (????? ??????? ???? ??????????? ????????????????? ???????? ??? ???????? ???? ??????????), a commercial court is entitled to order a moratorium on debt recovery from a company which is the subject of insolvency proceedings. The moratorium entails a prohibition on execution by the Bailiffs’ Service of judgments against the company concerned. The same section provides that a company protected by the moratorium is immune from any fines and other sanctions for non-fulfilment or improper fulfilment of its financial obligations during the moratorium.
B. Law of 29 November 2001 on the introduction of a moratorium on the forced sale of assets
34. The Law (????? ??????? ???? ???????? ???????i? ?? ????????? ????i???i? ??????) aims at protecting State interests with regard to the sale of assets belonging to undertakings in which the State holds at least 25% of the share capital. A moratorium on the enforcement of judgment debts has been introduced until the mechanism for the forced sale of the property of such undertakings is improved. No time-limit has been set.
35. Section 2 of the Law provides that the prohibition on the forced sale of assets includes the execution of writs by the State Bailiffs’ Service on the assets belonging to such companies. The Law therefore stays the execution of all writs by the State Bailiffs’ Service in respect of the assets of undertakings in which the State holds at least 25% of the share capital.
C. Relevant provisions of the Civil Code and the Ownership Act
36. Under Article 214 of the Civil Code, in the event of delay in the fulfillment of its financial obligations, a debtor must, upon a claim by the creditor, pay the amount of the debt, plus any interest payable at the officially established inflation rate during the default period.
37. Chapter 40 (?Compensation for damage?) of the Civil Code provides for compensation for damage and establishes the grounds for such compensation. Chapter VII (?Protection of property?) of the Ownership Act guarantees protection of property and allows for court action in such matters. Also, Articles 197-202 of Chapter 17 (?Reassignment of debts?) of the Civil Code provide for the conclusion of transfer contracts and the reassignment of rights to claim debt recovery.
D. The Enforcement Proceedings Act of 21 April 1999
38. Under section 2 of the Act (????? ??????? ???? ????????? ????????????), the enforcement of judgments is entrusted to the State Bailiffs’ Service. Under section 85 of the Act, the creditor may file a complaint against actions or omissions of the State Bailiffs’ Service with the head of the competent department of that service or with a local court. Section 86 of the Act entitles the creditor to institute court proceedings against a legal person entrusted with the enforcement of a judgment on account of the inadequate enforcement or non-enforcement of that judgment, and to receive compensation.
39. Under the Enforcement Proceedings Act, awards made by arbitration tribunals (?????????? ????) are subject to enforcement by the State Bailiffs’ Service (section 3(1) of the Act) and are therefore treated as equivalent to judgments delivered by domestic courts.
E. The State Bailiffs’ Service Act of 24 March 1998
40. Section 11 of the Act (????? ??????? ???? ???????? ????????? ???????) provides for the liability of bailiffs for any inadequate performance of their duties, and for compensation for damage caused by a bailiff when enforcing a judgment. Under section 13 of the Act, acts and omissions of the bailiff can be challenged before a superior official or the courts.
F. Relevant resolutions of the Cabinet of Ministers and the State Property Fund report
41. There have been several resolutions of the Cabinet of Ministers in relation to the financial situation of the O. company:
(a) no. 1650 of 19 October 1998 (on measures aimed at preventing O.’s bankruptcy and on the transfer of the company’s management to the S. enterprise);
(b) no. 1280 of 16 July 1999, which quashed the previous resolution on O. (it also related to measures aimed at ensuring O.’s financial and economic well-being and the restructuring of its debts);
(c) resolution no. 800 of 10 May 1998 (on the approval of the list of enterprises exempt from land tax payment in 1999);
(d) no. 92-p of 19 February 2000 (on privatisation of the O. company);
(e) no. 314-p of 10 August 2000 (on payment of O.’s debts for the loans it received);
(f) no. 810-p of 28 October 2004 (suspending privatisation of O., following the sale of 47.93% of shares in the O. company to CJSC L., a closed joint-stock company founded by O. and L., a Russian company).
42. On 3 August 2000 the Cabinet of Ministers adopted a procedure for payment of O.’s debts from the State budget, amounting to USD 34,115,000.
43. On a number of occasions the Government included O. on the list of State-owned companies which had strategic importance for Ukraine’s economic well-being and security and were thus to be excluded from privatisation (see, for instance, resolutions nos. 1346 and 1734 of the Cabinet of Ministers of 29 August 2000 and 23 December 2004).
44. The Government also undertook to fund compensation for environmental damage caused by the O. company’s operations (resolution no. 593 of the Cabinet of Ministers of 18 July 2005).
45. In its resolution of 19 August 2002 the Cabinet of Ministers adopted an action plan providing for the elimination of environmental damage caused by the operation of Kaliyny Zavod, an enterprise belonging to the O. company. The action plan provided for the allocation of 33,800,000 Ukrainian hryvnas (UAH) from the State budget for necessary environmental work during the period from 2003 to 2012.
46. In decision no. 308-p of 3 August 2005 the Prime Minister ordered the Cabinet to examine O.’s financial problems and to take the necessary steps for its economic development.
47. Also, it ensues from the report of 15 December 2004 by the State Property Fund that the State, and in particular the State Property Fund, managed O.’s ?corporate rights? (its corporate investments). In particular, on 26 May 2006 the State Property Fund appointed the State’s representative to O.’s supervisory board and ordered that the relevant structural department of the State Property Fund should issue a letter of authority for the representative enabling him to manage the State’s shares in the company.
G. Judgment of 10 June 2003 of the Constitutional Court in a case concerning the moratorium on the forced sale of property
48. In its judgment the Constitutional Court found that the Law of 29 November 2001 on the introduction of a moratorium on the forced sale of property complied with the Constitution of Ukraine. It also held that the Law at issue did not violate the constitutional principle of the binding nature of court judgments. Court judgments requiring the forced sale of the property of enterprises, given both prior to and after the Law was adopted, had not been set aside; they remained in force, and their enforcement was merely suspended until the mechanism for the forced sale of property was improved. That meant that the Law extended the term for enforcement of judgments during that period (?period of legislative improvement?).
H. The International Commercial Arbitration Act of 24 February 1994
49. The relevant provisions of Chapter VIII of the Act, concerning the recognition and enforcement of awards, read as follows:
Section 5
Extent of court intervention
?In matters governed by the present Act, no court shall intervene except where so provided in the present Act.?
Section 6
Authority for certain functions of arbitration assistance and supervision
?1. The functions referred to in sections 11(3), 11(4), 13(3) and 14 shall be performed by the President of the Ukrainian Chamber of Commerce and Industry.
2. The functions referred to in sections 16(3) and 34(2) shall be performed by the Appeal Court of the Autonomous Republic of Crimea, regional appeal courts or appeal courts of the cities of Kyiv and Sevastopol, depending on where the arbitration takes place.? (On 6 September 2005 the Verkhovna Rada amended this provision and allowed the local district courts of first instance to perform these functions.)
Section 35
Recognition and enforcement
?1. An arbitration award, irrespective of the country in which it was made, shall be recognised as binding and, upon a written application to the competent court, shall be enforced subject to the provisions of this section and of section 36.
2. The party claiming an award or applying for its enforcement shall supply the duly authenticated original award or a duly certified copy thereof, and the original arbitration agreement referred to in section 7 or a duly certified copy thereof. If the award or agreement is made in a foreign language, the party shall supply a duly certified translation thereof into the Ukrainian or Russian language.?
Annex I to the International Commercial Arbitration Act of 24 February 1994 ?Statute on the International Commercial Arbitration Court at the Ukrainian Chamber of Commerce and Industry:
?… 4. An award of the International Commercial Arbitration Court shall be carried out by the parties voluntarily within the time limit indicated by the Court. If the award does not indicate any time limit, it shall be carried out immediately. Awards not carried out within the applicable time limit shall be enforced in accordance with law and international treaties.?
I. Rules of the International Commercial Arbitration Court at the Ukrainian Chamber of Commerce and Industry
50. The relevant extracts from the Rules of the International Commercial Arbitration Court (as approved by the decision of the Presidium of the Ukrainian Chamber of Commerce and Industry of 25 August 1994, Protocol no. 107(3), with amendments resulting from the decision of 26 September 2001 of the Presidium of the Ukrainian Chamber of Commerce and Industry) provide as follows:
V. Remedies against an arbitration award
?… 9.1. An arbitration award may be challenged in court only by means of an application for setting aside in accordance with paragraphs 2 and 3 of Rule 9 of the present Rules.
9.2. An arbitration award may be set aside in accordance with section 6(2) of the International Commercial Arbitration Act by the Shevchenkivsky District Court of Kyiv only if:
(1) the party making the application for setting aside furnishes proof that:
a party to the arbitration agreement referred to in Rule 1.2 above was subject to an incapacity; or the said agreement is not valid under the law to which the parties have subjected it or, in the absence of any indication thereof, under the law of Ukraine; or
a party was not given proper notice of the appointment of an arbitrator or of the arbitration proceedings or was otherwise unable to present its case; or
the award was made regarding a dispute not contemplated by or not falling within the terms of the submission to arbitration, or, where it contains decisions on matters beyond the scope of the submission to arbitration, provided that the decisions on the matters submitted to arbitration can be separated from those not so submitted, only that part of the award which contains decisions on matters not submitted to arbitration may be set aside; or
the composition of the Arbitration Tribunal or the arbitration proceedings were not in accordance with the agreement of the parties, unless such agreement was in conflict with a provision of the International Commercial Arbitration Act from which the parties cannot derogate, or, in the absence of such agreement, were not in accordance with this Act; or
(2) the court finds that:
the subject matter of the dispute is not capable of settlement by arbitration under the law of Ukraine; or
the award is in conflict with the public policy of Ukraine.
9.3. An application for setting aside may not be made after three months have elapsed from the date on which the party making that application had received the award or, if the request had been made under Rules 8.16-8.18 above, from the date on which that request had been disposed of by the Arbitration Tribunal.?
VI. Recognition and enforcement of an arbitration award
?10.1. An award by the Arbitration Tribunal shall be final. It shall be executed by the parties voluntarily within the time-limit indicated by the Arbitration Tribunal.
If the award does not indicate any time-limit, it shall be executed immediately.
10.2. An arbitration award shall be recognised as binding and, in the event of refusal to execute it voluntarily, it shall be enforced depending on the respondent’s location.
If the debtor is in Ukraine, the award by the International Commercial Arbitration Court at the UCCI shall be enforced upon an application in writing to the competent court at the place of the debtor’s location in accordance with the International Commercial Arbitration Act and the rules of civil procedure in Ukraine.
If the debtor is abroad, the claimant’s application in writing shall be communicated to the competent court of the country where the debtor is located and in accordance with Article III of the New York Convention on the Recognition and Enforcement of Foreign Arbitral Awards (1958) or an inter-State agreement, the relevant court of the Contracting State shall recognise and enforce awards of the International Commercial Arbitration Tribunal in accordance with the rules of procedure of the territory where the award is being relied upon.
10.3. To obtain the recognition and enforcement of the award, the party applying for recognition and enforcement shall, at the time of the application, supply to the competent State court the duly authenticated original award or a duly certified copy thereof, and also the original arbitration agreement referred to in Rule 1.2 above or a duly certified copy thereof. If the said application, award or agreement is not made in an official language of the country in which the award is being relied upon, the party applying for recognition and enforcement of the award shall produce a translation of these documents into such language in two copies. The translation shall be certified by an official or sworn translator or by a diplomatic or consular agency.?
THE LAW
I. ALLEGED VIOLATION OF ARTICLE 6 ? 1 OF THE CONVENTION AND ARTICLE 1 OF PROTOCOL NO. 1
51. The applicant company complained under Article 6 ? 1 of the Convention and Article 1 of Protocol No. 1 about the non-enforcement of the arbitration award of 23 December 1998. These provisions read as follows:
Article 6 ? 1
?In the determination of his civil rights and obligations …, everyone is entitled to a fair … hearing … by [a] … tribunal…?
Article 1 of Protocol No. 1
?Every natural or legal person is entitled to the peaceful enjoyment of his possessions. No one shall be deprived of his possessions except in the public interest and subject to the conditions provided for by law and by the general principles of international law.
The preceding provisions shall not, however, in any way impair the right of a State to enforce such laws as it deems necessary to control the use of property in accordance with the general interest or to secure the payment of taxes or other contributions or penalties.?
A. The Government’s preliminary objection
1. The parties’ submissions
52. The Government maintained that Article 6 ? 1 of the Convention was not applicable to arbitration proceedings. The Government firstly noted that the Arbitration Tribunal was established on the basis of the parties’ agreement to arbitrate as contained in the arbitration clause concluded between them. They stated that the parties to the arbitration proceedings in the instant case had waived the full application of Article 6 ? 1 of the Convention, which consequently was not applicable to the enforcement of the final arbitration award of 23 December 1998 made by that tribunal. Secondly, they maintained that there was no relationship between the arbitration proceedings in the case and the ensuing enforcement proceedings, since the applicant company had allegedly acquired the debt pursuant to the contract of 10 February 2003 and not in accordance with the arbitration award. They concluded that the application was incompatible ratione materiae with the provisions of the Convention.
53. The applicant company disagreed. It stated that Article 6 ? 1 of the Convention was applicable to the proceedings at issue.
2. The Court’s assessment
54. In so far as the Government raised an objection to the applicability of Article 6 ? 1 of the Convention to arbitration proceedings, the Court reiterates that Article 6 does not preclude the setting up of arbitration tribunals in order to settle disputes between private entities. Indeed, the word ?tribunal? in Article 6 ? 1 is not necessarily to be understood as signifying a court of law of the classic kind, integrated within the standard judicial machinery of the country (see, inter alia, Lithgow and Others v. the United Kingdom, judgment of 8 July 1986, Series A no. 102, pp. 72-73, ? 201). It further considers that the Arbitration Tribunal was a ?tribunal established by law?, acting in accordance with the 1994 International Commercial Arbitration Act and internal procedural rules. The proceedings before the Arbitration Tribunal were similar to those before an ordinary State civil or commercial court and due provision was made for appeals to the Kyiv City Court of Appeal (as applicable at the material time), which could review the award on the grounds specified in the 1994 Arbitration Act. The Arbitration Tribunal remains the only arbitration body in Ukraine that may, in accordance with the 1994 Arbitration Act, decide on ?commercial disputes with a foreign element?. Under the 1994 Arbitration Act and section 3(1) of the Enforcement Proceedings Act, the Arbitration Tribunal’s award is treated as equivalent to an enforceable court judgment.
55. As to the right to demand payment of a debt or to comply with a civil-law obligation to provide compensation for pecuniary and non-pecuniary damage is a ?civil? right, belonging to the domain of Ukrainian private law, which is provided for in Chapter 40 of the Civil Code (?Compensation for damage?) and the Ownership Act (?Protection of possessions?). In particular, Articles 197-202 of Chapter 17 of the Civil Code allow the reassignment of debts and the conclusion of written agreements for their transfer. Furthermore, the applicant company’s right to recover the debt owed to it by the O. company on the basis of the arbitration award and the agreement was upheld by the Ivano-Frankivsk Regional Court of Appeal on 10 September 2004. The Court concludes therefore that the arbitration proceedings related to the determination of the original claimant’s civil right. Following the transfer of the debt to the applicant company on the basis of the agreement of February 2003 and the recognition of the applicant company as a new debtor in September 2004, the ongoing enforcement proceedings involved the applicant company’s rights and its civil rights in succession of those of the initial creditors.
56. The Court observes that these reasons are sufficient to conclude that Article 6 ? 1 of the Convention was applicable to the proceedings in this case. It therefore dismisses the Government’s preliminary objection.
B. Merits of the applicant company’s complaints under Article 6 ? 1 of the Convention and Article 1 of Protocol No. 1
1. The parties’ observations
57. The Government submitted that there had been no breach of Article 6 ? 1 of the Convention in respect of the applicant company. In particular, the Government contended that the arbitration award at issue was final only in respect of the parties to the dispute and was enforceable only in relation to the original creditor of the O. company, but not the applicant company, which had indirectly acquired the right to payment of the debt resulting from the arbitration award. The Government further argued that there had been no breach of Article 1 of Protocol No. 1. In particular, the State was not accountable for the debts of the O. company, which was a separate legal entity. They also submitted that the transfer contract of 10 February 2003 was not a valid ground on which to demand the enforcement of the arbitration award made in favour of another entity.
58. The applicant company submitted that Article 6 ? 1 of the Convention had been breached by the State authorities in that the arbitration award of 23 December 1998 had not been enforced within a reasonable time and in full. It stated that the State had failed to comply with its obligations under Article 1 of Protocol No. 1 in that it had not ensured that the award was enforced in good time and had not taken necessary and adequate measures to ensure that the applicant company effectively enjoyed its property rights.
2. The Court’s assessment
59. The Court notes that one of the main reasons for the failure of the authorities to enforce the final arbitration award was the insolvency of the O. State-owned and managed company. However, it is to be noted that while appropriations for the payment of State debts may cause some delay in the enforcement of judgments from the Government’s budget, they cannot be considered an excuse for failure to comply with the obligations under Article 6 ? 1 of the Convention.
60. Moreover, it appears from the case file that no recent steps have been taken by the State authorities to remedy the situation in the present case. The Court is therefore of the view that the continued non-enforcement of the judgment debt at issue constituted a violation of Article 6 ? 1 of the Convention.
61. The Court also notes that it has consistently held that a ?claim? can only constitute a ?possession? within the meaning of Article 1 of Protocol No. 1 if it is sufficiently established to be enforceable (see Burdov v. Russia, no. 59498/00, ? 40, ECHR 2002-III, and Poltorachenko v. Ukraine, no. 77317/01, ? 45, 18 January 2005). It also considers that an assignment of a debt is capable in principle of amounting to such a ?possession?. Moreover, from the Court’s point of view domestic court’s judicial decisions acknowledging that the applicant company was the creditor in the proceedings as to enforcement of the arbitration award of 23 December 1998 mean that it had an enforceable claim which constituted a ?possession? within the meaning of Article 1 of Protocol No. 1 (see paragraph 24 above).
62. There has therefore been a violation of Article 1 of Protocol No. 1.
III. APPLICATION OF ARTICLE 41 OF THE CONVENTION
63. Article 41 of the Convention provides:
?If the Court finds that there has been a violation of the Convention or the Protocols thereto, and if the internal law of the High Contracting Party concerned allows only partial reparation to be made, the Court shall, if necessary, afford just satisfaction to the injured party.?
A. Damage and costs and expenses
64. The applicant company claimed USD 10,000,000 for non-pecuniary damage and lost income. They made no claim as to costs and expenses.
65. The Government stated that the claim was exorbitant and not substantiated by any relevant evidence.
66. The Court observes that it is not disputed that the State still has an outstanding obligation to enforce the judgment at issue. Accordingly, the applicant company remains entitled to recover the amount of the award debt and, if the Government were to pay this debt, this would constitute full and final settlement of the claim for pecuniary damage.
67. As to the claim in respect of non-pecuniary damage, the Court is of the opinion that in the particular circumstances of the case, the finding of a violation of Article 6 ? 1 of the Convention and Article 1 of Protocol No. 1 constitutes sufficient just satisfaction. In particular, the Court notes that the applicant company purchased the debt in question, as a part of its normal business activity, being aware of problems existing in enforcement of the award at issue, thus taking a commercial risk by that transaction. It considers, therefore, that the applicant company is not entitled for non-pecuniary damage.
68. The applicant company made no claim for costs and expenses and therefore the Court makes no award under this head.
B. Default interest
69. The Court considers it appropriate that the default interest should be based on the marginal lending rate of the European Central Bank, to which should be added three percentage points.
FOR THESE REASONS, THE COURT UNANIMOUSLY
1. Finds that Article 6 ? 1 of the Convention is applicable and dismisses the Government’s preliminary objection;
2. Holds that there has been a violation of Article 6 ? 1 of the Convention;
3. Holds that there has been a violation of Article 1 of Protocol No. 1;
4. Holds that the finding of a violation constitutes in itself sufficient just satisfaction for the non-pecuniary damage sustained by the applicant;
5. Holds
(a) that the respondent State is to pay the applicant company, within three months from the date on which the judgment becomes final in accordance with Article 44 ? 2 of the Convention, the outstanding amount of the arbitration award of 23 December 1998 still owed to it;
(b) that from the expiry of the above-mentioned three months until settlement simple interest shall be payable on that sum at a rate equal to the marginal lending rate of the European Central Bank during the default period plus three percentage points;
6. Dismisses the remainder of the applicant company’s claim for just satisfaction.
Done in English, and notified in writing on 3 April 2008, pursuant to Rule 77 ?? 2 and 3 of the Rules of Court.
Claudia Westerdiek Peer Lorenzen
Registrar President

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