PRIMA SEZIONE
CAUSA KRAYNOVA E KRAYNOV
E ALTRE 9 CAUSE “ PENSIONATI YAKUT” C. RUSSIA
(Richieste N. 7306/07, 8555/07 11905/07, 11908/07 11912/07, 14314/07 14316/07, 14322/07 14323/07 e 14326/07)
SENTENZA
STRASBOURG
17 dicembre 2009
Questa sentenza diverrà definitiva nelle circostanze esposte nell’ Articolo 44 § 2 della Convenzione. Può essere soggetta a revisione editoriale.
Nella causa Kraynova e Kraynov e 9 altre cause “i pensionati Yakut” c. Russia,
La Corte europea dei Diritti umani (Prima Sezione), riunendosi in una Camera, composta da:
Christos Rozakis, Presidente, Nina Vajić, Anatoly Kovler, Elisabeth Steiner, Khanlar Hajiyev, Dean Spielmann, Giorgio Nicolaou, giudici,
e Søren Nielsen, Cancelliere di Sezione,
Avendo deliberato in privato il 26 novembre 2009,
Consegna la seguente sentenza che fu adottata nell’ultima data menzionata:
PROCEDURA
1. La causa nacque da dieci richieste (N. 7306/07, 8555/07 11905/07, 11908/07 11912/07, 14314/07 14316/07, 14322/07 14323/07 e 14326/07) contro la Federazione russa depositata presso la Corte sotto Articolo 34 della Convenzione per la Protezione dei Diritti umani e delle Libertà Fondamentali (“la Convenzione”) da 24 cittadini russi i cui nomi e date di nascita sono elencati nell’Annesso (“i richiedenti”). Anche le date d’introduzione delle richieste sono elencate nell’Annesso.
2. I richiedenti furono rappresentati dal Sig. I. N., un avvocato che pratica a Novosibirsk. Il Governo russo (“il Governo”) fu rappresentato dal Sig. G. Matyushkin, il Rappresentante della Federazione russa alla Corte europea dei Diritti umani.
3. Il Presidente della prima Sezione decise di comunicare le richieste al Governo. Fu deciso anche di esaminare i meriti delle richieste allo stesso tempo della loro ammissibilità (Articolo 29 § 3).
I FATTI
4. I richiedenti sono pensionati. Loro citarono in giudizio un’autorità pensionistica per aver calcolato male le loro pensioni. La Corte della Città di Neryungri della Yakutia si espresse a favore dei richiedenti. La Corte Suprema della Yakutia sostenne quei giudizi su ricorso e loro divennero vincolanti. Su richiesta dell’autorità pensionistica, il Presidium della Corte Suprema della Yakutia annullò più tardi, i giudizi su revisione direttiva perché considerò che i tribunali inferiori avevano interpretato male la legge attinente. Le date delle decisioni della corte sono elencate nell’Annesso.
LA LEGGE
I. CONGIUNZIONE DELLE RICHIESTE
5. Siccome le richieste sono simili sia in termini di fatto che di diritto, la Corte decide di congiungerle.
II. VIOLAZIONE ADDOTTA DELL’ARTICOLO ARTICOLO 6 DELLA CONVENZIONE E DELL’ ARTICOLO 1 DEL PROTOCOLLO N.RO 1
6. I richiedenti si lamentarono sotto gli Articoli 6 e 13 della Convenzione, e sotto l’ Articolo 1 del Protocollo N.ro 1 dell’annullamento delle loro sentenze. La Corte considera appropriato esaminare questa azione di reclamo solamente sotto l’Articolo 6 della Convenzione e sotto l’ Articolo 1 del Protocollo N.ro 1. Pertanto nelle parti attinenti, questi Articoli si leggono come segue:
Articolo 6 § 1
“ Nella determinazione dei suoi diritti civili ed obblighi… ognuno è abilitato ad un’udienza corretta… all’interno di un termine ragionevole…da[un] tribunale…”
Articolo 1 di Protocollo N.ro 1
“Ogni persona fisica o giuridica è abilitata al godimento pacifico delle sue proprietà. Nessuno sarà privato delle sue proprietà eccetto che nell’interesse pubblico e soggetto alle condizioni previste dalla legge e dai principi generali di diritto internazionale.
Comunque, le disposizioni precedenti non possono in qualsiasi modo danneggiare il diritto di un Stato ad eseguire simili leggi come ritiene necessario per controllare l’uso di proprietà in conformità con l’interesse generale o assicurare il pagamento di tasse o gli altri contributi o sanzioni penali.”
A. Ammissibilità
7. Il Governo dibatté che le richieste erano inammissibili.
La revisione direttiva era stata una caratteristica legittima dell’ordinamento giuridico della Russia. I giudizi dovevano essere annullati perché erano basati su un’ applicazione erronea della legge e quindi contenevano un difetto fondamentale. La revisione direttiva mirava ad assicurare un’applicazione uniforme delle leggi pensionistiche e quindi promossa dalla certezza legale. La procedura nazionale per la revisione direttiva era stata rispettata. La revisione direttiva era stata attivata da una parte ai procedimenti e si era tenuta subito dopo che le sentenze erano divenute vincolanti.
Nelle cause in oggetto, la revisione direttiva non aveva violato l’Articolo 1 del Protocollo N.ro 1 perché le autorità lasciarono ai richiedenti le somme pagate prima dell’annullamento. Inoltre, poiché il Presidium aveva alla fine trovato che le rivendicazioni dei i richiedenti erano state infondate, loro non avevano avuto una “ proprietà” all’interno del significato dell’ Articolo 1 del Protocollo N.ro 1.
8. I richiedenti insistettero nel sostenere che le loro richieste erano ammissibili.
Le sentenze avevano avuto ragione. Il disaccordo del Presidium con l’interpretazione della legge da parte dei tribunali inferiori non aveva giustificato l’annullamento. Anche se lo Stato aveva lasciato ai richiedenti le somme pagate prima dell’annullamento, queste somme ancora erano state inferiori a quelle che sarebbero state dovute sotto i giudizi.
9. La Corte nota che le richieste non sono manifestamente mal-fondate all’interno del significato dell’ Articolo 35 § 3 della Convenzione. Nota inoltre che loro non sono inammissibili per qualsiasi altro motivo. Loro devono essere dichiarate perciò ammissibili.
B. Meriti
10. La Corte ha precedentemente trovato una violazione dell’ Articolo 6 § 1 e dell’ Articolo 1 del Protocollo N.ro 1 in circostanze simili (vedere Senchenko ed Altri e 35 altre cause “ pensionati Yakut” c. Russia, N. 32865/06, 3137/07, 3158/07, 5650/07, 5654/07, 5657/07, 5663/07, 6727/07, 6822/07, 6828/07, 6846/07, 8553/07, 8560/07, 11576/07, 11578/07, 11582/07, 11583/07, 11584/07, 11585/07, 12966/07, 13830/07, 13831/07, 13833/07, 13835/07, 19001/07, 19003/07, 19736/07, 19738/07, 19740/07, 19741/07, 19744/07, 19746/07, 19749/07, 19752/07, 20343/07, e 20939/07 del 28 maggio 2009). Non c’è nessuna ragione di abbandonare questa costatazione nella presente causa.
11. C’è stata di conseguenza una violazione dell’ Articolo 6 § 1 della Convenzione e dell’ Articolo 1 del Protocollo N.ro 1.
III. L’APPLICAZIONE DELL’ ARTICOLO 41 DELLA CONVENZIONE
12. L’Articolo 41 della Convenzione prevede:
“Se la Corte costata che c’è stata una violazione della Convenzione o dei Protocolli, e se la legge interna dell’Alta Parte Contraente riguardata permette una riparazione solamente parziale, la Corte può, se necessario, riconoscere una soddisfazione equa alla vittima.”
13. I richiedenti avanzarono rivendicazioni per soddisfazione equa nei loro moduli di richiesta iniziali, ma fallirono nel risottomettere queste rivendicazioni allo stadio appropriato dei procedimenti, cioè dopo che era stato dato avviso delle richieste al Governo.
14. Ciononostante, la Corte considera ragionevole nelle circostanze delle presenti richieste accordare ai richiedenti una soddisfazione equa ad hoc (vedere, con gli ulteriori riferimenti, Senchenko ed Altri e 35 altre cause “i pensionati Yakut” c. Russia, citata sopra). Facendo la sua valutazione su una base equa ragionevole, la Corte assegna 2,000 euro ad ogni richiedente a riguardo del danno patrimoniale, del danno non-patrimoniale, e dei costi e delle spese.
PER QUESTE RAGIONI, LA CORTE ALL’UNANIMITA’
1. Decide di congiungere le richieste;
2. Dichiara le richieste ammissibili;
3. Sostiene che c’è stata una violazione dell’ Articolo 6 § 1 della Convenzione e dell’ Articolo 1 del Protocollo N.ro 1;
4. Sostiene
(a) che lo Stato rispondente deve pagare ad ogni richiedente, entro tre mesi dalla data in cui la sentenza diviene definitiva in conformità con l’Articolo 44 § 2 della Convenzione EUR 2,000 (due mila euro), più qualsiasi tassa che può essere addebitabile, a riguardo del danno patrimoniale, del danno non-patrimoniale, e dei costi e spese, da convertire in rubli russi al tasso applicabile in data dell’ accordo;
(b) che dalla scadenza dei tre mesi summenzionati sino ad accordo l’interesse semplice sarà pagabile sull’importo sopra ad un tasso uguale al tasso di prestito marginale della Banca Centrale europea durante il periodo predefinito più tre punti percentuale.
Fatto in inglese, e notificato per iscritto il 17 dicembre 2009, facendo seguito all’Articolo 77 §§ 2 e 3 dell’Ordinamento di Corte.
Søren Nielsen Christos Rozakis
Cancelliere Presidente
ANNESSO
Richiesta n. Introdotta il Richiedente Nato il Sentenza del Vincolante il Annullata il
7306/07 27/01/07 OMISSIS 1954 16/03/05 18/04/05 24/08/06
OMISSIS 1953 02/03/05 30/03/05 24/08/06
8555/07 12/01/07 OMISSIS 1954 26/03/05 06/06/05 16/10/06
OMISSIS 1954
OMISSIS 1950
11905/07 20/02/07 OMISSIS 1954 14/04/05 15/05/05 12/10/06
11908/07 22/02/07 OMISSIS 1945 07/04/05 06/06/05 16/11/06
OMISSIS 1950
11912/07 20/02/07 OMISSIS 1945 07/04/05 06/06/05 12/10/06
14314/07 19/12/06 OMISSIS 1953 18/11/04 21/03/05 27/07/06
14316/07 15/12/06 OMISSIS 1941 27/01/05 28/03/05 27/07/06
OMISSIS 1937
OMISSIS 1946
OMISSIS 1952
OMISSIS 1949
OMISSIS 1961
OMISSIS 1947
OMISSIS 1949
OMISSIS 1936
OMISSIS 1962
14322/07 15/12/06 OMISSIS 1936 04/10/04 21/03/05 24/08/06
OMISSIS 1947
14323/07 21/12/06 OMISSIS 1958 27/09/04 23/03/05 27/07/06
14326/07 21/12/06 OMISSIS 1954 08/04/05 06/06/05 24/08/06