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Testo originale e tradotto della sentenza selezionata

CASE OF KHRYKIN v. RUSSIA

Tipologia: Sentenza
Importanza: 2
Articoli: 41, 06, P1-1
Numero: 33186/08/2011
Stato: Russia
Data: 2011-04-19 00:00:00
Organo: Sezione Prima
Testo Originale

Conclusione Violazioni dell’ Art. 6-1; violazione di P1-1; danno Non – patrimoniale – assegnazione; danno Patrimoniale – rivendicazione respinti
PRIMA SEZIONE
CAUSA KHRYKIN C. RUSSIA
(Richiesta n. 33186/08)
SENTENZA
STRASBOURG
19 aprile 2011
Questa sentenza diverrà definitiva nelle circostanze esposte nell’ Articolo 44 § 2 della Convenzione. Può essere soggetta a revisione editoriale.

Nella causa Khrykin c. Russia,
La Corte europea di Diritti umani (Prima la Sezione), riunendosi che come una Camera, composta da:
Nina Vajiæ, Presidente, Anatoly Kovler, Elisabeth Steiner, Khanlar Hajiyev, Giorgio Nicolaou, Mirjana Lazarova Trajkovska, Julia Laffranque, giudici,
ed André Wampach, Sezione Cancelliere Aggiunto,
Avendo deliberato in privato il 29 marzo 2011,
Consegna la seguente sentenza che fu adottata in quella data:
PROCEDURA
1. La causa nacque da una richiesta (n. 33186/08) contro la Federazione russa depositata presso la Corte sotto l’Articolo 34 della Convenzione per la Protezione dei Diritti umani e delle Libertà Fondamentali (“la Convenzione”) da un cittadino russo il Sig. OMISSIS (“il richiedente”) il 2 aprile 2008.
2. Il richiedente fu rappresentato dal Sig. OMISSIS, un avvocato che pratica a Mosca. Il Governo russo (“il Governo”) fu rappresentato dal Sig. G. Matyushkin, Rappresentante della Federazione russa alla Corte europea dei Diritti umani.
3. Il richiedente si lamentò, in particolare, che alla corte di prima – istanza aveva mancato d’indipendenza e non era riuscita ad osservare i principi dello stato di diritto e la certezza legale che ha annullato un decisione definitiva e vincolante a suo favore.
4. Il 18 dicembre 2008 il Presidente della prima Sezione decise di dare avviso della richiesta al Governo. Fu deciso anche di decidere sull’ammissibilità e i meriti della richiesta allo stesso tempo (Articolo 29 § 1). Il Governo obiettò all’esame unito dell’ammissibilità e dei meriti della richiesta. Avendo esaminato l’eccezione del Governo, la Corte la respinse.
I FATTI
I. LE CIRCOSTANZE DELLA CAUSA
5. Il richiedente nacque nel 1934 e vive a Elektrostal, Regione di Mosca.
6. Lui riceveva una pensione di pensionamento dal 1984. Nel novembre 2005 lui chiese ad un’autorità pensionistica di aggiornare al rialzo la sua pensione sulla base del fatto che lui aveva lavorato in industrie pericolose. Quest’ultima non era d’accordo ed il richiedente fece appello presso la Corte della Città di Elektrostal (“Corte della Città”).
7. Con la sentenza del 20 luglio 2006 la Corte della Città presieduta dal Giudice T. ordinò all’autorità pensionistica di aggiornare al rialzo la pensione del richiedente a cominciare dal 1 dicembre 2005. La corte basò le sue sentenze sulla Legge sulle Pensioni di Lavoro del 2001 (“Legge sulle Pensioni”). Non fu fatto ricorso contro la sentenza e il 5 agosto 2006 divenne definitiva.
8. Il 4 giugno 2007 il Dipartimento Principale del Fondo Pensionistico n. 19 di Mosca e della Regione di Mosca (“Fondo Pensionistico”) depositò presso la Corte Regionale di Mosca (“Corte Regionale”) una richiesta per riesame direttivo della sentenza del 20 luglio 2006. Questa richiesta non fu mai esaminata. Il 14 agosto 2007 il Presidente della Corte Regionale scrisse comunque, una lettera alla corte di prima – istanza che affermava come segue:
“La Corte Regionale di Mosca spedisce una dichiarazione di azione di reclamo da parte del GU UPF RF n. 19 di Mosca e della Regione di Mosca contro la sentenza della Corte della Città di Elektrostal del 20 luglio 2006 nella causa Khrykin I.S. c. GU GUPF RF n. 19 di Mosca e della Regione di Mosca…
[La Corte ] della Città esaminò la sfera dei diritti pensionistici del querelante…
[I principi] dell’esame della sfera dei diritti pensionistici… è stato esposto nella Direttiva del Plenum della Corte Suprema della Federazione russa n. 25 il 20 dicembre 2005… e la Sentenza della Corte Suprema della Federazione russa del 2 marzo 2007 nella causa Nitsievskaya v. State Agency – Chief Department of the Pension Fund no. 5 of Moscow and the Moscow Region.
Consegnando una sentenza… a variazione con la Direttiva del Plenum della Corte Suprema della Federazione russa n. 25 del 20 dicembre 2005 e la Sentenza della Corte Suprema della Federazione russa del 2 marzo 2007 rivelano un errore giudiziale, simile sentenza non può essere riguardata legale. Col fine di garantire la consistenza nella giurisprudenza… la dichiarazione dell’ azione di reclamo del GU UPF RF n. 19 di Mosca e della Regione di Mosca… contro la detta sentenza qui sopra nella causa Khrykin I.S. v. GU GUPF RF no. 19 of Moscow and Moscow Region sono spediti per riesame sulla base di circostanze di recente scoperte.”
9. Il 27 settembre 2007 il Fondo Pensionistico depositò presso la Corte della Cittàuna richiesta per l’annullamento della sentenza del 20 luglio 2006 e la riapertura della causa del richiedente sulla base di circostanze di recente scoperte. Affermò che la sentenza della Corte Suprema del 2 marzo 2007 nella causa Nitsievskaya che diede un’interpretazione diversa della Legge sulle Pensioni era stata una circostanza che garantiva la riapertura della causa Khrykin. Il richiedente dibatté che la richiesta era stata introdotta fuori tempo-limite dei tre mesi.
10. Con decisione (определение) del 23 ottobre 2007, la Corte della Città presieduta dallo stesso giudice che esaminò la causa del richiedente nel 2006 accolse la richiesta. Sostenne come segue:
“[Il metodo di ] valutazione dei diritti pensionistici… è stato esposto nel paragrafo 13 della Direttiva del Plenum della Corte Suprema della Federazione russa n. 25 del 20 dicembre 2005… e nella Sentenza della Corte Suprema della Federazione russa del 2 marzo 2007 nella causa di of Nitsievskaya v. State Agency – Chief Department of the Pension Fund no. 5 of Moscow and the Moscow Region…

[La] Corte costata che la revisione di tale sentenza [come nella causa del richiedente] può essere fatto tramite procedimenti supplementari sulla base di circostanze di recente scoperte… che permettono rimediare ad un errore giudiziale… quel diede luogo ad una violazione dei diritti dell’imputato [il Fono Pensionistico]…
[Gli argomenti del] richiedente e del suo rappresentante secondo cui la revisione… della sentenza del 20 luglio 2006 è impossibile e che il tempo-limite per depositare tale richiesta era scaduto saranno respinti sulla base che la Sentenza della Corte Suprema… che comporta conseguenze legali fu resa il 2 marzo 2007 e fu resa nota [al Fondo Pensionistico] nell’ aprile 2007. L’imputato aveva fatto istanza, alle autorità giudiziali competenti, per una revisione della sentenza [del 20 giugno 2006] il 4 giugno 2007, cioè prima che il tempo-limite dei tre mesi… scadesse.
Alla luce del precedente… la corte
DECISE:
La sentenza del 20 luglio 2006… sarà annullata.
Il riesame dei meriti della controversia sarà programmato per il 23 ottobre 2007 alle 12.30”
11. Con una sentenza (решение) dello stesso giorno, la Corte della Città sostenne, che la rivendicazione del richiedente per una pensione più alta sarebbe stata respinta in pieno. Le sue sentenze erano basate sulla Legge sulle Pensioni di Lavoro e la Direttiva del Plenum della Corte Suprema n. 25 del 20 dicembre 2005. Il 6 dicembre 2007, la Corte Regionale di Mosca sostenne la sentenza della corte di prima – istanza su ricorso.
II. DIRITTO NAZIONALE ATTINENTE
A. Legge sulle norme che garantiscono l’indipendenza dei giudici
12. La Costituzione della Federazione russa prevede:
Articolo 120
“1. Nell’amministrazione della giustizia,i giudici saranno indipendenti e solamente soggetti alla Costituzione della Federazione russa e alla legge federale…”
Articolo 121
“…2. Un giudice non può essere trasferito, sospeso o rimosso d’ ufficio a meno che non sia previsto dalla legge federale.”
13. Il Codice di Procedura Civile prevede:
Articolo 8. L’indipendenza di giudici
“…2. I Giudici esamineranno controversie civili nelle condizioni che escludono qualsiasi influenza. Qualsiasi interferenza con l’esercizio dei loro poteri giudiziali sarà impedita e sarà punibile sotto la legge…”
14. La Legge del 26 giugno 1992 “Sullo Status dei Giudici nella Federazione russa” prevede che l’indipendenza di un giudice sarà garantita, in particolare con la proibizione dell’ interferenza da parte dell’amministrazione della giustizia, la maniera della loro investitura e conclusione del loro ufficio, l’inviolabilità dei giudici e col sistema di autogoverno giudiziale (Sezione 9). Un giudice non è obbligato a rendere nessun i commento su una causa decisa o pendente, (Sezione 10).
B. Regolamentazioni sull’etica giudiziale ed infrazioni disciplinari
15. La Legge “Sullo Status dei Giudici nella Federazione russa” prevede:
Sezione 12.1 La responsabilità dei giudici per infrazioni disciplinari
“1. Un giudice che ha commesso un’infrazione disciplinare (una violazione di questa Legge e del Codice dell’etica giudiziale che devono essere adottati da tutti i Congressi Giudiziale russi), con l’eccezione dei giudici della Corte Costituzionale della Federazione russa, riceve una sanzione penale disciplinare nella forma di:
-un avvertimento; [o]
-la conclusione anticipata dell’ ufficio giudiziale.
La decisione di imporre una sanzione penale disciplinare deve essere presa dal consiglio di qualifica giudiziale che ha la competenza per esaminare la questione della conclusione dell’ ufficio di un particolare giudice al tempo di quella decisione…”
16. La Legge del 4 luglio 2003 “Sui corpi della Società Giudiziale” prevede che un corpo a cui vengono conferiti dei poteri per imporre una sanzione penale disciplinare sui giudici (inclusi i presidenti delle corti distrettuali) è, in particolare,un consiglio regionale di qualifica giudiziale (Sezione 19 § 2 (7)). Una richiesta per sostenere un giudice responsabile per avere commesso un’infrazione disciplinare può essere depositata dal presidente della corte attinente o dal presidente di una corte più alta (Sezione 22 § 1).
17. La Corte Costituzionale della Federazione russa nella sua Direttiva No.3-Ï del 28 febbraio 2008 ha sostenuto che il potere dei presidenti della corte attinente, o più alta, per fare istanza per ritenere un giudice responsabile, così come i poteri dei presidenti per esaminare azioni di reclamo contro giudici e partecipare ad udienze di consigli di qualifica giudiziali e fare le loro osservazioni, non era incompatibile con la Costituzione della Federazione russa.
C. Legge sulle disposizioni che disciplinano i procedimenti di riesame direttivo
18. Il Codice di Procedura Civile prevede:
Articolo 376. Diritto per fare domanda ad una corte che esercita riesame direttivo
“1. Si può fare appello contro le Decisioni giudiziali che sono divenute giuridicamente vincolanti, con eccezione per le decisioni giudiziali del Presidium della Corte Suprema della Federazione russa… ad una corte che esercita il riesame direttivo, da parti alla causa e da altre persone i cui diritti o interessi legali sono stati colpiti avversamente da queste decisioni giudiziali.
2. Decisioni giudiziali possono essere piaciute contro ad una corte che esercita riesame direttivo entro un anno dopo che loro divennero giuridicamente vincolante…”
Articolo 380-1. Azioni della corte di riesame direttivo dopo che una richiesta per riesame direttivo è presentata
“Una richiesta per procedimenti di riesame direttivo sarà esaminata:
(1) dal Presidente della Corte, o [il suo] Aggiunto, o, alla loro richiesta, da un giudice di questa corte…”
Articolo 381. Esame di una richiesta per riesame direttivo
“2. Avendo esaminato una richiesta per riesame direttivo, il giudice emette una decisione su-
(1) rifiuto per rinviare la richiesta per esame sui meriti da parte di una corte direttiva in un’udienza di corte se i motivi per [l’annullamento o l’alterazione di decisioni giudiziali] non esiste…
(2). Rinvio del a richiesta per esame sui meriti da parte di una corte direttiva in un’udienza di corte…”
Articolo 387. I motivi per l’annullamento o l’alterazione d decisioni giudiziali tramite riesame direttivo
“Le Decisioni giudiziali [di corti inferiori] possono essere annullate o possono essere alterato tramite riesame direttivo per motivi di violazioni sostanziali di disposizioni legali ed effettive o procedurali.”
Articolo 390. La competenza della corte del riesame direttivo
“1. Avendo esaminato la causa tramite riesame direttivo, la corte può…
(2) annullare la decisione giudiziale emessa da una corte di prima, seconda istanza o istanza direttiva-fare una revisione per intero o in parte e rinviare la questione per un nuovo esame;…
(5) annullare o alterare la decisione giudiziale emessa da una corte di prima, seconda istanza o istanza direttiva -ed emettere una nuova decisione giudiziale, senza rinviare la questione per un nuovo esame se le disposizioni legali ed effettive sono state applicate erroneamente o sono state interpretate male .”
D. Legge sulle disposizioni che disciplinano la revisione di sentenze definitive sulla base di circostanze di recente scoperte
19. Il Codice di Procedura Civile prevede:
Articolo 392. Revisione delle sentenze per motivi di circostanze di recente scoperte
“1. [Le sentenze] che sono divenute definitive possono essere riconsiderate sulla base di circostanze di recente scoperte.
2. I motivi per la revisione… saranno:
1) delle circostanze significative che non erano e non potevano essere conosciute alla parte che fa istanza per revisione;…”
Articolo 394. Deposito di una richiesta
“… [Una richiesta per revisione di una [sentenza] a causa della scoperta di circostanze nuove] sarà depositata entro tre mesi dopo la scoperta delle circostanze.”
Articolo 395. Il calcolo del tempo-limite per depositare una richiesta
“Il tempo-limite per depositare una richiesta per revisione di una [sentenza] a causa della scoperta di circostanze nuove sarà calcolato dal giorno della scoperta di simili circostanze…”
Articolo 397. Decisione sulla revisione della causa per motivi di circostanze di recente scoperte
“1. In seguito all’esame di una richiesta per revisione di una [sentenza] a causa della scoperta di circostanze nuove, la corte o può accordare la richiesta e può annullare [la sentenza], o respingere la richiesta.
2. La decisione della corte con cui una richiesta per revisione di una [sentenza] dovuta alla scoperta di circostanze nuove è garantita non sarà soggetta a ricorso.
3. Ammesso che una [sentenza] sia annullato, la causa sarà esaminata in conformità con gli articoli di questo Codice.”
E. Diritto giurisprudenziale della Corte Suprema della Federazione russa
20. Con una sentenza dell’ 8 febbraio 2006, la Corte Suprema sostenne la decisione del consiglio di qualifica giudiziale della Regione di Sverdlovsk di terminare l’ufficio del giudice V. per una violazione del diritto procedurale. Lei dibatté che le sue azioni non avevano costituito un’infrazione disciplinare ma inutilmente.
La Sig.ra V. era stato un presidente di una corte distrettuale.
21. Con una sentenza del 14 maggio 2008, la Corte Suprema sostenne la decisione del consiglio di qualifica giudiziale della Regione di Rostov di terminare l’ufficio del giudice S. per una “violazione vistosamente erronea del diritto procedurale.” Gli argomenti del Giudice S. per cui era stata un’interpretazione erronea della legislazione piuttosto che “una violazione intenzionale della legge” furono respinti.
La Sig.ra S. era stato Giudice di Pace di un Circuito di Corte. I procedimenti di fronte al consiglio di qualifica giudiziale erano stati portati dal presidente della corte di città.
22. Con una sentenza del 3 giugno 2009, la Corte Suprema sostenne la decisione di un consiglio di qualifica giudiziale e regionale di terminare l’ufficio di giudice Z. per “violazioni vistose e ripetute del diritto procedurale.” Il Giudice S. ‘ inutilmente dibatté che lei aveva interpretato male la legge e che lei non poteva essere ritenuta responsabile dato che le sue decisioni giudiziali non erano state annullate da una corte più alta ed erano divenute definitive.
La Sig.ra Z. era stato un giudice di una corte distrettuale. I procedimenti di fronte al consiglio di qualifica giudiziale erano stati portati dal presidente della corte di città.
LA LEGGE
I. VIOLAZIONE ADDOTTA DELL’ ARTICOLO 6 § 1 DELLA CONVENZIONE A CAUSA DI MANCANZA D’INDIPENDENZA DELLA CORTE DI PRIMA-ISTANZA
23. Il richiedente si lamentò sotto l’Articolo 6 §1 della Convenzione che la corte di prima – istanza mancò d’indipendenza a causa della pressione fatta dal Presidente della Corte Regionale che ha dato luogo alla riapertura della sua causa e all’annullamento della sentenza definitiva a suo favore. La parte attinente dell’ Articolo 6 § 1 enuncia:
“ Nella determinazione dei suoi diritti civili ed obblighi… ognuno è abilitato ad un’udienza corretta… all’interno di un termine ragionevole…da[un] tribunale indipendente ed imparziale stabilito dalla legge.”
A. Le osservazioni delle parti
24. In una dichiarazione generale il Governo rispondente presentò che non c’era stata nessuna violazione dell’ Articolo 6 § 1 della Convenzione siccome l’istruzione del Presidente della Corte di Mosca Regionale di annullare la decisione giudiziale in questione non era stata esposta in maniera obbligatoria. Non presentò altri commenti riguardo al problema.
25. Il richiedente mantenne la sua azione di reclamo. In particolare, lui presentò che il Giudice T. che aveva deciso la controversia fra lui e l’autorità pensionistica nel 2006 e nel 2007 era stato infatti il Presidente della Corte della Città ed era stato perciò un subalterno del Presidente della Corte Regionale. La legge russa non aveva offerto salvaguardie sufficienti che garantivano l’indipendenza individuale dei presidenti di corti di prima – istanza contro la pressione da parte dei presidenti delle corti regionali. Il Giudice T. aveva dovuto perciò, seguire le istruzioni dei suoi superiori giudiziali. Lui continuò che si sarebbe potuto vedere dal fatto che nella sua decisione del 23 ottobre 2007 riguardo al bisogno di riaprire la causa la corte di prima – istanza davvero aveva ripetuto le ragioni per l’annullamento indicate dal Presidente della Corte Regionale nella sua lettera. Un altro segnale eloquente era stato che nel processo dell’esame della causa, la corte di prima – istanza commise un numero di serie violazioni procedurali . In particolare, aveva accettato la richiesta dell’autorità pensionisitca per i procedimenti di revisione fuori il tempo-limite stabilito.
B. La valutazione della Corte
1. Ammissibilità
26. La Corte nota che questa azione di reclamo non è manifestamente mal-fondata all’interno del significato dell’ Articolo 35 § 3 della Convenzione e non è inammissibile per qualsiasi altro motivo. Deve essere dichiarata perciò ammissibile.
2. Meriti
27. La Corte reitera che è d’importanza fondamentale in una società democratica che le corti inspirano fiducia nel pubblico (vedere sentenza Padovani c. Italia del 26 febbraio 1993, Serie A n. 257-B, p. 20, § 27). A questo fine, l’Articolo 6 richiede ad un tribunale che rientra all’interno della sua sfera di essere indipendente.
28. L’indipendenza dell’ordinamento giudiziario si riferisce all’indipendenza individuale ed istituzionale necessaria che sono richieste per prendere una decisione imparziale. Caratterizza così sia un stato di mente sia un set di disposizioni istituzionali ed operative. Il primo riguarda l’imparzialità del giudice ed il secondo le importanti relazioni con gli altri corpi, in particolare altri poteri di stato (vedere, per esempio, Findlay c. Regno Unito, 25 febbraio 1997, § 73 Relazioni delle Sentenze e Decisioni 1997-I), e sono, qualche volta, indivisibili (vedere, per esempio, Bochan c. Ucraina, n. 7577/02, § 68, 3 maggio 2007 e Salov c. Ucraina, n. 65518/01, § 82 ECHR 2005-VIII (estratti)).
29. La Corte nota che l’indipendenza giudiziale richiede anche che i giudici individuali non solo sono liberi da violenze morali fuori dall’ordinamento giudiziario, ma anche da dentro. Questa intera indipendenza giudiziale richiede che loro siano liberi da istruzioni o pressioni dagli amici giudici e vis-à-vis ai loro superiori giudiziali (vedere, Parlov-Tkalčić c. Croatia, n. 24810/06, § 86 del 22 dicembre 2009).
30. Per stabilire se un tribunale può essere considerato “indipendente” ai fini dell’ Articolo 6 § 1, bisogna aver riguardo, inter alia, al metodo di investitura dei suoi membri ed al loro termine d’ ufficio all’esistenza delle salvaguardie contro pressioni di fuori e alla questione se presenta una comparizione d’indipendenza (vedere, fra molte altre autorità, Findlay, citata sopra, § 73) e alle realtà obiettive della situazione (vedere Parlov-Tkalčić, citata sopra, § 83).
31. Il richiedente dibatté che la decisione del Giudice T. di riaprire la sentenza definitiva nella sua causa e che l’aggiudicazione ed il risultato dei nuovi procedimenti erano state influenzate dal Presidente della corte più alta. Perciò, la questione per la Corte di esaminare nella presente causa è se c’era un’incursione illegale nell’amministrazione della giustizia.
32. La Corte nota tramite osservazione preliminare che, secondo l’Articolo 381 del Codice russo di Procedura Civile, un giudice di una corte direttiva, dopo avere esaminato una richiesta per procedimenti di riesame direttivo può decidere o di rinviare la richiesta per l’esame da parte della Camera sui meriti o di rifiutare di fare, così (vedere paragrafo 18 sopra). Comunque, nella presente causa il Presidente della Corte Regionale, invece di rendere qualsiasi decisione legale, in conformità col Codice di Procedura Civile scrisse una lettera alla corte di prima – istanza nella quale lei istruì esplicitamente la corte inferiore a riesaminare la decisione definitiva vincolante nella causa del richiedente sulla base di circostanze di recente scoperte (vedere paragrafo 8 sopra).
33. Il 23 ottobre 2007 la Corte della Città, avendo reiterato i motivi stabiliti nella lettera del Presidente della corte direttiva del 14 agosto 2007 respinse le eccezioni del richiedente ed ammise la richiesta dell’autorità pensionistica per la riapertura della causa e l’annullamento della sentenza del 20 luglio 2006.
34. Lasciando questo da parte, la Corte nota che con la sentenza del 20 luglio 2006 la Corte della Città decise la controversia fra il richiedente e l’autorità pensionistica a favore del primo mentre nella sua nuova sentenza del 23 ottobre 2007 la corte, avendo esaminato lo stesso set di fatti, giunse ad una conclusione diversa.
35. Il Governo dibatté che la lettera del Presidente della Corte Regionale non era stata scritta in modo obbligatorio. Comunque, loro non elaborarono questa dichiarazione o presentarono qualsiasi chiarimento o commento a riguardo delle ragioni per questa decisione immoderata. La Corte osserva che la prospettiva del Presidente della corte più alta riguardo alla sentenza del 20 luglio 2006 fu articolata in simile espressioni come “un errore giudiziale” e “non può essere riguardato come legale” che implica che la corte di prima – istanza fu criticata per le sue sentenze nella causa del richiedente e fu chiamata per riconsiderare la sua valutazione (vedere paragrafo 8 sopra).
36. Nota inoltre che secondo il diritto nazionale, al presidente di una corte più alta vengono conferiti poteri per radicare procedimenti disciplinari contro un giudice per avere commesso un’infrazione disciplinare, (vedere paragrafi 16 e 18 sopra). La possibile sanzione penale è una prima conclusione d’ ufficio (vedere paragrafo 15 sopra). La pratica della Corte Suprema della Russia indica che un’applicazione erronea della legge può costituire un’infrazione disciplinare (vedere paragrafi 20 a 22 sopra).
37. Le circostanze della causa evidenziano il fatto che la corte di prima – istanza, dopo essere stata criticata dall’autorità giudiziale più alta, hanno seguito le istruzioni di quest’ultima e hanno riesaminato la causa e reso una nuova decisione giudiziale a favore dell’autorità pensionistica e contro il richiedente. La sentenza della Corte della Città condivise completamente le ragioni convenute dal Presidente della Corte Regionale nella sua lettera del 14 agosto 2007.
38. Avendo riguardo alle considerazioni precedenti, si può concludere, che i dubbi del richiedente in merito all’indipendenza della Corte della Città possono essere considerati obiettivamente giustificati.
39. C’è stata di conseguenza una violazione dell’ Articolo 6 § 1 della Convenzione riguarda al requisito di un tribunale indipendente.
II. VIOLAZIONE ADDOTTA DELL’ ARTICOLO 6 § 1 DELLA CONVENZIONE A CAUSA DELL’ANNULLAMENTO DELLA SENTENZA DEFINITIVA
40. Il richiedente si lamentò inoltre sotto l’Articolo 6 della Convenzione che l’annullamento delle sentenze vincolanti era ingiustificato. Pertanto la parte attinente di questo Articolo recita come segue:
Articolo 6 § 1
“ Nella determinazione dei suoi diritti civili ed obblighi… ognuno è abilitato ad un’udienza corretta… all’interno di un termine ragionevole…da[un] tribunale ….”
A. Le osservazioni delle parti
41. Il Governo dibatté che l’azione di reclamo era inammissibile. Le interpretazioni della Corte Suprema della Legge selle Pensioni di Lavoro hanno rivelato un errore fondamentale nel ragionamento della corte di Città riguardo al metodo di calcolo della pensione del richiedente e questa sentenza avrebbe dovuto perciò essere annullata. Gli annullamenti erano stati legittimi, legali e conformi col principio della certezza legale.
42. Il richiedente mantenne la sua azione di reclamo. Gli annullamenti erano stati ingiustificati perché la Corte della Città basò la sua decisione sulla legge attinente, e perché l’interpretazione della legge della Corte Suprema nel 2007 era stata resa dopo la sentenza.
B. La valutazione della Corte
1. Ammissibilità
43. La Corte nota che la richiesta non è manifestamente mal-fondata all’interno del significato dell’Articolo 35 § 3 della Convenzione. Nota inoltre che non è inammissibile per qualsiasi altro motivo. Deve essere dichiarata perciò ammissibile.
2. Meriti
44. La Corte reitera che nell’interesse della certezza legale richiesta implicitamente dall’ Articolo 6, le sentenze definitive dovrebbero essere lasciate generalmente intatte. Loro possono essere toccate solamente per correggere difetti fondamentali (vedere Ryabykh c. Russia, n. 52854/99, §§ 51–52 ECHR 2003-IX). L’annullamento di sentenze a causa di circostanze di recente-scoperte non è incompatibile con questo requisito da solo, ma il metodo della sua applicazione può esserlo (vedere Pravednaya c. Russia, n. 69529/01, §§ 27–34 del 18 novembre 2004).
45. La Corte ha già esaminato una serie di cause russe dove le corti nazionali giustificarono l’annullamento della sentenza definitiva sulla base delle due interpretazioni della Corte Suprema della Legge sulle Pensioni di Lavoro del 2005 e 2007 (vedere, per esempio causa Goncharova ed Altri 68 altri “Pensionati Privilegiati” c. Russia, N. 23113/08 ecc., 15 ottobre 2009; causa Ryabov e 151 altri “pensionati Privilegiati” c. Russia, N. 4563/07 ecc., 17 dicembre 2009; Koloskova c. Russia, 53051/08 21 ottobre 2010).
46. In merito all’interpretazione del 2005, la Corte ha sostenuto, che differenti interpretazioni giudiziali della legge attinente possono essere considerate una base per un ricorso ordinario piuttosto che una scoperta che garantisce l’annullamento di una sentenza vincolante (vedere Yerogova c. Russia, n. 77478/01, § 34 19 giugno 2008). In merito all’interpretazione del 2007, delle circostanze di recente-scoperte sono circostanze che esistono durante il processo, rimangono ignote alla corte, e vengono conosciute dopo il processo. Poiché l’interpretazione del 2007 posto-datava la sentenza della corte di città, non giustificava anche l’annullamento (vedere Yerogova, citata sopra, § 33).
47. Avendo riguardo ai fatti della presente causa, la Corte non vede nessuna ragione di distinguere questa dalle cause precedenti nelle quali ha trovato una violazione a causa di un annullamento ingiustificato di una sentenza definitiva.
48. Ne segue che accogliendo la richiesta dell’autorità pensionistica per accantonare la sentenza definitiva del 20 luglio 2006 la Corte della Città infranse il principio della certezza legale.
49. C’è stata di conseguenza, una violazione dell’ Articolo 6 § 1 della Convenzione riguardo al “diritto ad una corte” del richiedente.
III. VIOLAZIONE ADDOTTA DELL’ ARTICOLO 1 DEL PROTOCOLLO N. 1
50. Il richiedente si lamentò inoltre sotto l’Articolo 1 del Protocollo N.ro 1 che l’annullamento delle sentenze vincolanti era ingiustificato. Pertanto nella parte attinente, questo Articolo recita come segue:
Articolo 1 di Protocollo N.ro 1
“Ogni persona fisica o giuridica è abilitata al godimento pacifico delle sue proprietà. Nessuno sarà privato delle sue proprietà eccetto che nell’interesse pubblico e soggetto alle condizioni previste dalla legge e dai principi generali di diritto internazionale.
Comunque, le disposizioni precedenti non possono in qualsiasi modo danneggiare il diritto di un Stato ad eseguire simili leggi come ritiene necessario per controllare l’uso di proprietà in conformità con l’interesse generale o assicurare il pagamento di tasse o gli altri contributi o sanzioni penali.”
A. Le osservazioni delle parti le osservazioni
51. Il Governo negò che la pensione assegnata al richiedente in la virtù della sentenza del 20 luglio 2006 costituiva la sua “proprietà” perché era stato maggiore di ciò che gli era stato concesso. Di conseguenza, lui non poteva avere “aspettative legittime” di riceverla.
52. Il richiedente mantenne la sua azione di reclamo.
B. La valutazione della Corte
1. Ammissibilità
53. La Corte nota che la richiesta non è manifestamente mal-fondata all’interno del significato dell’Articolo 35 § 3 della Convenzione. Nota inoltre che non è inammissibile per qualsiasi altro motivo. Deve essere dichiarata perciò ammissibile.
2. Meriti
54. La Corte reitera che l’esistenza di un debito confermato da una sentenza esecutiva e vincolante fornisce al beneficiario della sentenza una proprietà all’interno del significato dell’ Articolo 1 del Protocollo N.ro 1. L’annullamento di tale sentenza corrisponde ad un’interferenza con il suo diritto al godimento tranquillo della proprietà (vedere, fra le altre autorità, Brumărescu, citats sopra, § 74, ed Androsov c. Russia, n. 63973/00, § 69 del 6 ottobre 2005).
55. Il Governo negò che c’era stata una violazione dei diritti di proprietà del richiedente poiché il diritto nazionale non al il richiedente un’ “aspettativa legittima” di ricevere una pensione aumentata.
56. La Corte osserva che in virtù della sentenza del 20 luglio 2006 la pensione del richiedente fu aggiornata al rialzo. L’annullamento della sentenza esecutiva frustrò la sua fiducia in una decisione giudiziale vincolante e lo spogliarono dell’opportunità di ricevere i soldi che lui legittimamente si era aspettato di ricevere. In queste circostanze, la Corte considera, che l’annullamento della sentenza del 20 luglio 2006 sulla base di circostanze di recente scoperte ha posto un carico eccessivo sul richiedente ed era perciò incompatibile con l’Articolo 1 di Protocollo N.ro 1. C’è stata di conseguenza, una violazione di quell’Articolo.
IV. L’APPLICAZIONE DELL’ ARTICOLO 41 DELLA CONVENZIONE
57. L’Articolo 41 della Convenzione prevede:
“Se la Corte costata che c’è stata una violazione della Convenzione o dei Protocolli, e se la legge interna dell’Alta Parte Contraente riguardata permette una riparazione solamente parziale, la Corte può, se necessario, riconoscere una soddisfazione equa alla vittima.”
A. Danno Patrimoniale
58. Il richiedente chiese a riguardo del danno patrimoniale 55,225.77 rubli (RUB), presentando che era una somma che avrebbe rappresentato la differenza fra la pensione lui stava ricevendo dopo il suo annullamento e la pensione lui avrebbe ricevuto se non ci fosse stato l’annullamento più inflazione.
59. Il Governo considerò le rivendicazioni del richiedente eccessive ed irragionevoli. Impugnò inoltre il metodo del richiedente di calcolo notando che non aveva base in legge.
60. La Corte non discerne qualsiasi collegamento causale fra la violazione trovata ed il danno patrimoniale addotto. Il richiedente non affermò che la sentenza a suo favore non era stata eseguita sino al suo annullamento. In merito alla rivendicazione per la restituzione dei pagamenti, nessuna assegnazione patrimoniale può essere fatta per i periodi dopo che la sentenza definitiva è stata annullata (vedere Tarnopolskaya ed Altri c. Russia, N. 11093/07 et seq., § 51, 7 luglio 2009).
B. Danno non-patrimoniale
61. Il richiedente chiese anche 10,000 euro (EUR) a riguardo del danno non-patrimoniale.
62. Il Governo dibatté che questa rivendicazione era eccessiva ed irragionevole.
63. La Corte considera che il richiedente ha sofferto di danno non-patrimoniale come risultato delle violazioni trovate. Il danno non può essere compensato sufficientemente con una costatazione di una violazione. Facendo la sua valutazione su una base equa, la Corte assegna EUR 7,000 al richiedente, più qualsiasi tassa che può essere addebitabile su quell’importo.
C. Costi e spese
64. Il richiedente ha chiesto anche RUB 307.5 per spese postali insieme a RUB 130 che lui aveva pagato per ottenere le informazioni su tassi di inflazione per la preparazione della sua rivendicazione a riguardo del danno patrimoniale. Lui presentò tre ricevute.
65. Il Governo dubitò dell’attinenza di una delle ricevute.
66. Secondo la giurisprudenza della Corte, ad un richiedente viene concesso il rimborso dei costi e delle spese i solamente se è stato mostrato che questi davvero e necessariamente sono stati sostenuti e sono stati ragionevoli in merito al quantum. Nella presente causa, avuto riguardo ai documenti in suo possesso ed ai criteri sopra, la Corte considera ragionevole assegnare la somma di EUR 10 a riguardo di costi e spese, più qualsiasi tassa che può essere a carico del richiedente su quell’importo.
D. Interesse di mora
67. La Corte considera appropriato che l’interesse di mora dovrebbe essere basato sul tasso di prestito marginale della Banca Centrale europea a cui dovrebbero essere aggiunti tre punti percentuale.
PER QUESTE RAGIONI, LA CORTE ALL’UNANIMITA’
1. Dichiara la richiesta ammissibile;
2. Sostiene che c’è stata una violazione dell’ Articolo 6 § 1 della Convenzione a causa della mancanza dell’indipendenza della Corte di Città;
3. Sostiene che c’è stata una violazione dell’ Articolo 6 § 1 della Convenzione a causa dell’annullamento della sentenza definitiva a favore del richiedente sulla base di circostanze di recente scoperte;
4. Sostiene che c’è stata una violazione dell’ Articolo 1 di Protocollo N.ro 1;
5. Sostiene
(a) che lo Stato rispondente deve pagare il richiedente, entro tre mesi dalla data in cui la sentenza diviene definitiva in conformità con l’Articolo 44 § 2 della Convenzione i seguenti importi, da convertire in rubli russi al tasso applicabile in data dell’ accordo:
(i) EUR 7,000 (sette mila euro), più qualsiasi tassa che può essere addebitabile, a riguardo del danno non-patrimoniale;
(ii) EUR 10 (dieci euro), più qualsiasi tassa che può essere addebitabile, a riguardo dei costi e spese;
(b) che dalla scadenza dei tre mesi summenzionati sino ad accordo l’ interesse semplice sarà pagabile sugli importi sopra ad un tasso uguale al tasso di prestito marginale della Banca Centrale europea durante il periodo predefinito più tre punti percentuale;
6. Respinge il resto della rivendicazione del richiedente per soddisfazione equa.
Fatto in inglese, e notificato per iscritto il 19 aprile 2011, facendo seguito all’Articolo 77 §§ 2 e 3 dell’Ordinamento di Corte.
André Wampach Nina Vajić Cancelliere Aggiunto Presidentessa

Testo Tradotto

Conclusion Violations of Art. 6-1 ; Violation of P1-1 ; Non-pecuniary damage – award ; Pecuniary damage – claim dismissed
FIRST SECTION
CASE OF KHRYKIN v. RUSSIA
(Application no. 33186/08)
JUDGMENT
STRASBOURG
19 April 2011
This judgment will become final in the circumstances set out in Article 44 § 2 of the Convention. It may be subject to editorial revision.

In the case of Khrykin v. Russia,
The European Court of Human Rights (First Section), sitting as a Chamber composed of:
Nina Vajić, President,
Anatoly Kovler,
Elisabeth Steiner,
Khanlar Hajiyev,
George Nicolaou,
Mirjana Lazarova Trajkovska,
Julia Laffranque, judges,
and André Wampach, Deputy Section Registrar,
Having deliberated in private on 29 March 2011,
Delivers the following judgment, which was adopted on that date:
PROCEDURE
1. The case originated in an application (no. 33186/08) against the Russian Federation lodged with the Court under Article 34 of the Convention for the Protection of Human Rights and Fundamental Freedoms (“the Convention”) by a Russian national Mr OMISSIS (“the applicant”) on 2 April 2008.
2. The applicant was represented by Mr OMISSIS, a lawyer practising in Moscow. The Russian Government (“the Government”) were represented by Mr G. Matyushkin, Representative of the Russian Federation at the European Court of Human Rights.
3. The applicant complained, in particular, that the first-instance court had lacked independence and had failed to observe the principles of the rule of law and legal certainty having quashed a final and binding decision in his favour.
4. On 18 December 2008 the President of the First Section decided to give notice of the application to the Government. It was also decided to rule on the admissibility and merits of the application at the same time (Article 29 § 1). The Government objected to the joint examination of the admissibility and merits of the application. Having examined the Government’s objection, the Court dismissed it.
THE FACTS
I. THE CIRCUMSTANCES OF THE CASE
5. The applicant was born in 1934 and lives in Elektrostal, the Moscow Region.
6. He had been receiving a retirement pension since 1984. In November 2005 he asked a pension authority to up-rate his pension on the basis of the fact that he had worked in hazardous industries. The latter disagreed and the applicant appealed to the Elektrostal Town Court (“Town Court”).
7. By judgment of 20 July 2006 the Town Court chaired by Judge T. ordered the pension authority to up-rate the applicant’s pension starting from 1 December 2005. The court based its findings on the Law on Labour Pensions of 2001 (“Pension Law”). The judgment was not appealed against and on 5 August 2006 became final.
8. On 4 June 2007 the Chief Department of the Pension Fund no. 19 of Moscow and Moscow Region (“Pension Fund”) lodged with the Moscow Regional Court (“Regional Court”) an application for supervisory review of the judgment of 20 July 2006. This application was never examined. However, on 14 August 2007 the President of the Regional Court wrote a letter to the first-instance court which stated as follows:
“The Moscow Regional Court sends a statement of complaint by the GU UPF RF no. 19 of Moscow and Moscow Region against the judgment of the Elektrostal Town Court of 20 July 2006 in the case of Khrykin I.S. v. GU GUPF RF no. 19 of Moscow and Moscow Region…
[The Town] Court examined the scope of the pension rights of the plaintiff…
[The principles] of the examination of the scope of the pension rights … have been set out in the Ruling of the Plenum of the Supreme Court of the Russian Federation no. 25 of 20 December 2005 … and the Judgment of the Supreme Court of the Russian Federation of 2 March 2007 in the case of Nitsievskaya v. State Agency – Chief Department of the Pension Fund no. 5 of Moscow and the Moscow Region.
Delivering a judgment … at variance with the Ruling of the Plenum of the Supreme Court of the Russian Federation no. 25 of 20 December 2005 and the Judgment of the Supreme Court of the Russian Federation of 2 March 2007 discloses a judicial error, such judgment cannot be regarded lawful. With the purpose of securing consistency in the case-law … the statement of complaint by the GU UPF RF no. 19 of Moscow and Moscow Region … against the above said judgment in the case of Khrykin I.S. v. GU GUPF RF no. 19 of Moscow and Moscow Region is being sent for reconsideration on the ground of newly discovered circumstances.”
9. On 27 September 2007 the Pension Fund lodged with the Town Court an application for quashing of the judgment of 20 July 2006 and re-opening of the applicant’s case on the ground of newly discovered circumstances. It stated that the Supreme Court’s judgment of 2 March 2007 in the Nitsievskaya case, which gave a different interpretation of the Pension Law, had been a circumstance warranting the re-opening of the Khrykin case. The applicant argued that the application had been introduced outside the three-month time-limit.
10. By decision (определение) of 23 October 2007, the Town Court presided over by the same judge who examined the applicant’s case in 2006 granted the application. It held as follows:
“[T]he method of the assessment of pension rights … has been set out in paragraph 13 of the Ruling of the Plenum of the Supreme Court of the Russian Federation no. 25 of 20 December 2005… and in the Judgment of the Supreme Court of the Russian Federation of 2 March 2007 in the case of Nitsievskaya v. State Agency – Chief Department of the Pension Fund no. 5 of Moscow and the Moscow Region…

[T]he court finds that reconsideration of such a judgment [as in the applicant’s case] can be done by way of additional proceedings on the ground of newly discovered circumstances… which allow to remedy a judicial error…that resulted in a violation of the rights of the defendant [the Pension Fund]…
[T]he arguments by the applicant and his representative that the reconsideration … of the judgment of 20 July 2006 is impossible and that the time-limit for lodging such a request was missed are to be dismissed on the ground that the Judgment of the Supreme Court …, which entails legal consequences, was rendered on 2 March 2007 and became known [to the Pension Fund] in April 2007. The defendant had applied, to the competent judicial authorities, for reconsideration of the judgment [of 20 June 2006] on 4 June 2007, that is to say before the three-month time-limit … expired.
In the light of the foregoing … the court
DECIDED:
The judgment of 20 July 2006 … is to be quashed.
The re-examination of the merits of the dispute is to be scheduled on 23 October 2007 at 12.30 p.m.”
11. By judgment (решение) of the same day, the Town Court held that the applicant’s claim for a higher pension was to be dismissed in full. Its findings were based on the Law on Labour Pensions and the Ruling of the Plenum of the Supreme Court no. 25 of 20 December 2005. On 6 December 2007, the Moscow Regional Court upheld the first-instance court’s judgment on appeal.
II. RELEVANT DOMESTIC LAW
A. Law on provisions guarantying independence of judges
12. The Constitution of the Russian Federation provides:
Article 120
“1. In the administration of justice, judges shall be independent and subject only to the Constitution of the Russian Federation and the federal law…”
Article 121
“…2. A judge cannot be transferred, suspended or removed from office unless it is provided for by the federal law.”
13. The Code of Civil Procedure provides:
Article 8. Independence of judges
“…2. Judges shall examine civil disputes in the conditions that exclude outside influence. Any interference with the exercise of their judicial powers shall be forbidden and shall be punishable under the law…”
14. Law of 26 June 1992 “On the Status of Judges in the Russian Federation” provides that the independence of a judge is to be secured, in particular by the prohibition of interference with the administration of justice, the manner of their appointment and termination of their office, judges’ inviolability and by the system of judicial self-government (Section 9). A judge is not obliged to give any comments on a decided, or a pending, case (Section 10).
B. Regulations on judicial ethics and disciplinary offences
15. Law “On the Status of Judges in the Russian Federation” provides:
Section 12.1 Judges’ liability for disciplinary offences
“1. A judge who has committed a disciplinary offence (a breach of this Law and of the Code of Judicial Ethics to be adopted by the All-Russian Judicial Congress) may, with the exception of the judges of the Constitutional Court of the Russian Federation, receive a disciplinary penalty in the form of:
– a warning; [or]
– early termination of judicial office.
The decision to impose a disciplinary penalty must be taken by the judicial qualification board that has competence to examine the question of termination of office of a particular judge at the time of that decision…”
16. Law of 4 July 2003 “On Bodies of the Judicial Society” provides that a body which is empowered to impose a disciplinary penalty on judges (including presidents of district courts) are, in particular, regional judicial qualification boards (Section 19 § 2 (7)). An application for holding a judge liable for having committed a disciplinary offence can be lodged by the president of the relevant court or the president of a higher court (Section 22 § 1).
17. The Constitutional Court of the Russian Federation in its Ruling No.3-П of 28 February 2008 held that the power of the presidents of the relevant, or higher, courts to apply for holding a judge liable, as well as the powers of the presidents to examine complaints against judges and to participate in hearings of judicial qualification boards and to make their submissions, were not incompatible with the Constitution of the Russian Federation.
C. Law on provisions governing the supervisory review proceedings
18. The Code of Civil Procedure provides:
Article 376. Right to apply to a court exercising supervisory review
“1. Judicial decisions that have become legally binding, with the exception for judicial decisions by the Presidium of the Supreme Court of the Russian Federation, may be appealed against… to a court exercising supervisory review, by parties to the case and by other persons whose rights or legal interests have been adversely affected by these judicial decisions.
2. Judicial decisions may be appealed against to a court exercising supervisory review within one year after they became legally binding…”
Article 380-1. Actions of the supervisory review court after an application for supervisory review is submitted
“An application for supervisory review proceedings shall be examined:
(1) by the President of the Court, or [his/her] Deputy, or, at their request, by a judge of this court…”
Article 381. Examination of an application for supervisory review
“2. Having examined an application for supervisory review, the judge issues a decision on –
(1) refusal to remit the application for examination on merits by a supervisory court in a court hearing if the grounds for [quashing or altering judicial decisions] do not exist…
(2). remitting the application for examination on merits by a supervisory court in a court hearing…”
Article 387. Grounds for quashing or altering judicial decisions by way of supervisory review
“Judicial decisions [of lower courts] may be quashed or altered by way of supervisory review on the grounds of substantial violations of substantive or procedural legal provisions.”
Article 390. Competence of the supervisory-review court
“1. Having examined the case by way of supervisory review, the court may…
(2) quash the judicial decision issued by a court of first, second or supervisory-review instance in whole or in part and remit the matter for a fresh examination;…
(5) quash or alter the judicial decision issued by a court of first, second or supervisory-review instance and issue a new judicial decision, without remitting the matter for a fresh examination, if substantive legal provisions have been erroneously applied or interpreted.”
D. Law on provisions governing the reconsideration of final judgments on the ground of newly discovered circumstances
19. The Code of Civil Procedure provides:
Article 392. Reconsideration of judgments on the grounds of newly discovered circumstances
“1. [Judgments] which have become final may be re-considered on the basis of newly discovered circumstances.
2. The grounds for reconsideration … shall be:
1) significant circumstances which were not and could not have been known to the party who applies for reconsideration; …”
Article 394. Lodging of an application
“… [An application for reconsideration of a [judgment] due to the discovery of new circumstances] shall be lodged within three months after the discovery of the circumstances.”
Article 395. Calculation of the time-limit for lodging an application
“The time-limit for lodging an application for reconsideration of a [judgment] due to the discovery of new circumstances shall be calculated from the day of the discovery of such circumstances …”
Article 397. Decision on reconsideration of the case on the grounds of newly discovered circumstances
“1. Following the examination of an application for reconsideration of a [judgment] due to the discovery of new circumstances, the court may either grant the application and quash the [judgment], or dismiss the application.
2. The court decision by which an application for reconsideration of a [judgment] due to the discovery of new circumstances is granted shall not be subject to appeal.
3. Provided that a [judgment] is quashed, the case shall be examined in accordance with the rules of this Code.”
E. Case law of the Supreme Court of the Russian Federation
20. By a judgment of 8 February 2006, the Supreme Court upheld the decision of the judicial qualification board of the Sverdlovsk Region to terminate office of judge V. for a breach of the procedural law. She argued that her actions had not constituted a disciplinary offence but to no avail.
Ms V. had been a president of a district court.
21. By a judgment of 14 May 2008, the Supreme Court upheld the decision of the judicial qualification board of the Rostov Region to terminate office of judge S. for a “blatantly erroneous breach of the procedural law”. The Judge S.’s arguments that it had been an erroneous interpretation of the legislation rather than “an intentional breach of law” were dismissed.
Ms S. had been Justice of the Peace of a Court Circuit. The proceedings before the judicial qualification board had been brought by the president of the town court.
22. By a judgment of 3 June 2009, the Supreme Court upheld the decision of a regional judicial qualification board to terminate office of judge Z. for “blatant and repeated breaches of the procedural law”. Judge S. ’unsuccessfully argued that she had misinterpreted the law and that she could not be held liable given that her judicial decisions had not been quashed by a higher court and had become final.
Ms Z. had been a judge of a district court. The proceedings before the judicial qualification board had been brought by the president of the town court.
THE LAW
I. ALLEGED VIOLATION OF ARTICLE 6 § 1 OF THE CONVENTION ON ACCOUNT OF A LACK OF INDEPENDENCE OF THE FIRST-INSTANCE COURT
23. The applicant complained under Article 6 §1 of the Convention that the first-instance court lacked independence because of the pressure put by the President of the Regional Court that resulted in the re-opening of his case and quashing of the final judgment in his favour. The relevant part of Article 6 § 1 provides:
“In the determination of his civil rights and obligations … everyone is entitled to a fair and public hearing within a reasonable time by an independent and impartial tribunal established by law.”
A. Parties’ submissions
24. In a general statement the respondent Government submitted that there had been no violation of Article 6 § 1 of the Convention as the instruction of the President of the Moscow Regional Court to quash the judicial decision at issue had not been set forth in a mandatory manner. They submitted no other comments as regards the issue.
25. The applicant maintained his complaint. In particular, he submitted that Judge T. who had decided the dispute between him and the pension authority in 2006 and 2007 had been in fact the President of the Town Court and had therefore been a subordinate of the President of the Regional Court. The Russian law had not provided sufficient safeguards securing the individual independence of presidents of first-instance courts against the pressure from presidents of regional courts. Therefore, Judge T. had had to follow the instructions of her judicial superior. He continued that it could be seen from the fact that in its decision of 23 October 2007 as regards the need to re-open the case the first-instance court had actually repeated the reasons for the quashing indicated by the President of the Regional Court in her letter. Another telltale sign had been that in the process of the examination of the case, the first-instance court committed a number of serious procedural violations. In particular, it had accepted the pension authority’s application for the revision proceedings outside the established time-limit.
B. The Court’s assessment
1. Admissibility
26. The Court notes that this complaint is not manifestly ill-founded within the meaning of Article 35 § 3 of the Convention and is not inadmissible on any other grounds. It must therefore be declared admissible.
2. Merits
27. The Court reiterates that it is of fundamental importance in a democratic society that the courts inspire confidence in the public (see the Padovani v. Italy judgment of 26 February 1993, Series A no. 257-B, p. 20, § 27). To that end, Article 6 requires a tribunal falling within its scope to be independent.
28. Independence of the judiciary refers to the necessary individual and institutional independence that are required for impartial decision making. It thus characterises both a state of mind and a set of institutional and operational arrangements. The former is concerned with the judge’s impartiality and the latter with defining relations with other bodies, in particular other state powers (see, for example, Findlay v. the United Kingdom, 25 February 1997, § 73, Reports of Judgments and Decisions 1997-I), and are, sometimes, indivisible (see, for example, Bochan v. Ukraine, no. 7577/02, § 68, 3 May 2007 and Salov v. Ukraine, no. 65518/01, § 82, ECHR 2005-VIII (extracts)).
29. The Court notes that judicial independence also demands that individual judges be free not only from undue influences outside the judiciary, but also from within. This internal judicial independence requires that they be free from instructions or pressures from the fellow judges and vis-à-vis their judicial superiors (see, Parlov-Tkalčić v. Croatia, no. 24810/06, § 86, 22 December 2009).
30. In order to establish whether a tribunal can be considered “independent” for the purposes of Article 6 § 1, regard must be had, inter alia, to the manner of appointment of its members and their term of office, the existence of safeguards against outside pressures and the question whether it presents an appearance of independence (see, among many other authorities, Findlay, cited above, § 73) and the objective realities of the situation (see Parlov-Tkalčić, cited above, § 83).
31. The applicant argued that the decision of Judge T. to re-open the final judgment in his case and that the adjudication and the outcome of the new proceedings had been influenced by the President of the higher court. Therefore, the question for the Court to examine in the present case is whether there was an unlawful incursion into the administration of justice.
32. The Court notes by way of preliminary observation that, according to Article 381 of the Russian Code of Civil Procedure, a judge of a supervisory court, after having examined an application for supervisory review proceedings, may decide either to remit the application for the examination by the Chamber on the merits or to refuse to do so (see paragraph 18 above). However, in the present case the President of the Regional Court, instead of making any lawful decision, in accordance with the Code of Civil Procedure, wrote a letter to the first-instance court in which she explicitly instructed the lower court to re-examine the final binding decision in the applicant’s case on the ground of newly discovered circumstances (see paragraph 8 above).
33. On 23 October 2007 the Town Court, having reiterated the grounds set forth in the letter of the President of the supervisory court of 14 August 2007, dismissed the applicant’s objections and granted the pension authority’s application for the re-opening of the case and the quashing of the judgment of 20 July 2006.
34. Leaving that aside, the Court notes that by the judgment of 20 July 2006 the Town Court decided the dispute between the applicant and the pension authority in favour of the former whilst in its new judgment of 23 October 2007 the court, having examined the same set of facts, came to a different conclusion.
35. The Government argued that the letter of the President of the Regional Court had not been written in a mandatory manner. They did not, however, elaborate this statement or submit any explanation or comments regarding the reasons for this inordinate decision. The Court observes that the view of the President of the higher court as regards the judgment of 20 July 2006 was articulated in such expressions as “a judicial error” and “cannot be regarded lawful” which implies that the first-instance court was criticised for its findings in the applicant’s case and was called to reconsider its assessment (see paragraph 8 above).
36. It further notes that according to the domestic law, the president of a higher court is empowered to bring disciplinary proceedings against a judge for having committed a disciplinary offence (see paragraphs 16 and 18 above). The possible penalty is an early termination of office (see paragraph 15 above). The practise of the Supreme Court of Russia indicates that an erroneous application of the law can constitute a disciplinary offence (see paragraphs 20 to 22 above).
37. The circumstances of the case point to the fact that the first-instance court, after having been criticised by the higher judicial authority, followed the latter’s instruction and re-examined the case and rendered a new judicial decision in favour of the pension authority and against the applicant. The Town Court’s finding corresponded entirely the reasons stipulated by the President of the Regional Court in her letter of 14 August 2007.
38. Having regard to the foregoing considerations, it can be concluded that the applicant’s doubts as to the independence of the Town Court may be said to have been objectively justified.
39. There has accordingly been a violation of Article 6 § 1 of the Convention as regards the requirement for an independent tribunal.
II. ALLEGED VIOLATION OF ARTICLE 6 § 1 OF THE CONVENTION ON ACCOUNT OF THE QUASHING OF THE FINAL JUDGMENT
40. The applicant further complained under Article 6 of the Convention that the quashing of the binding judgments was unjustified. Insofar as relevant, this Article reads as follows:
Article 6 § 1
“In the determination of his civil rights and obligations … everyone is entitled to a fair … hearing … by [a] … tribunal …”
A. Parties’ submissions
41. The Government argued that the complaint was inadmissible. The Supreme Court’s interpretations of the Law on Labour Pensions revealed a fundamental error in the town court’s reasoning as regards the method of calculating the applicant’s pension and hence this judgment had had to be quashed. The quashing had been legitimate, lawful and compliant with the principle of legal certainty.
42. The applicant maintained his complaint. The quashing had been unjustified because the Town Court based its decision on the relevant law, and because the interpretation of the law by the Supreme Court in 2007 had been given after the judgment.
B. The Court’s assessment
1. Admissibility
43. The Court notes that the application is not manifestly ill-founded within the meaning of Article 35 § 3 of the Convention. It further notes that it is not inadmissible on any other grounds. It must therefore be declared admissible.
2. Merits
44. The Court reiterates that for the sake of legal certainty implicitly required by Article 6, final judgments should generally be left intact. They may be disturbed only to correct fundamental defects (see Ryabykh v. Russia, no. 52854/99, §§ 51–52, ECHR 2003-IX). Quashing of judgments because of newly-discovered circumstances is not by itself incompatible with this requirement, but the manner of its application may be (see Pravednaya v. Russia, no. 69529/01, §§ 27–34, 18 November 2004).
45. The Court has already examined a series of Russian cases where the domestic courts justified the quashing of the final judgment on the basis of the Supreme Court’s two interpretations of the Law on Labour Pensions of 2005 and 2007 (see, for example Goncharova and Others and 68 other “Privileged Pensioners” cases v. Russia, nos. 23113/08 etc., 15 October 2009; Ryabov and 151 other “Privileged pensioners” cases v. Russia, nos. 4563/07 etc., 17 December 2009; Koloskova v. Russia, 53051/08, 21 October 2010).
46. As to the interpretation of 2005, the Court has held that differing judicial interpretations of the relevant law may be regarded as a ground for an ordinary appeal rather than a discovery warranting the quashing of a binding judgment (see Yerogova v. Russia, no. 77478/01, § 34, 19 June 2008). As to the interpretation of 2007, newly-discovered circumstances are circumstances that exist during the trial, remain hidden from the court, and become known after trial. Since the interpretation of 2007 post-dated the town court’s judgment, it did not justify the quashing either (see Yerogova, cited above, § 33).
47. Having regard to the facts of the present case, the Court sees no reason to distinguish this from the previous cases in which it has found a violation on account of unjustified quashing of a final judgment.
48. It follows that by granting the pension authority’s request to set aside the final judgment of 20 July 2006 the Town Court infringed the principle of legal certainty.
49. Accordingly, there has been a violation of Article 6 § 1 of the Convention as regards the applicant’s “right to a court”.
III. ALLEGED VIOLATION OF ARTICLE 1 OF PROTOCOL NO. 1
50. The applicant further complained under Article 1 of Protocol No. 1 that the quashing of the binding judgments was unjustified. Insofar as relevant, this Article reads as follows:
Article 1 of Protocol No. 1
“Every natural or legal person is entitled to the peaceful enjoyment of his possessions. No one shall be deprived of his possessions except in the public interest and subject to the conditions provided for by law and by the general principles of international law.
The preceding provisions shall not, however, in any way impair the right of a State to enforce such laws as it deems necessary to control the use of property in accordance with the general interest or to secure the payment of taxes or other contributions or penalties.”
A. The parties’ submissions
51. The Government denied that the pension awarded to the applicant by virtue of the judgment of 20 July 2006 constituted his “possession” because it had been bigger than that to which he had been entitled. Accordingly, he could not have “legitimate expectations” to receive it.
52. The applicant maintained his complaint.
B. The Court’s assessment
1. Admissibility
53. The Court notes that the application is not manifestly ill-founded within the meaning of Article 35 § 3 of the Convention. It further notes that it is not inadmissible on any other grounds. It must therefore be declared admissible.
2. Merits
54. The Court reiterates that the existence of a debt confirmed by a binding and enforceable judgment furnishes the judgment beneficiary with a possession within the meaning of Article 1 of Protocol No. 1. Quashing of such a judgment amounts to an interference with his or her right to peaceful enjoyment of possessions (see, among other authorities, Brumărescu, cited above, § 74, and Androsov v. Russia, no. 63973/00, § 69, 6 October 2005).
55. The Government denied that there had been a violation of the applicant’s property rights since the domestic law did not give the applicant a “legitimate expectation” to receive an increased pension.
56. The Court observes that by virtue of the judgment of 20 July 2006 the applicant’s pension was up-rated. The quashing of the enforceable judgment frustrated his reliance on a binding judicial decision and deprived him of an opportunity to receive the money he had legitimately expected to receive. In these circumstances, the Court considers that the quashing of the judgment of 20 July 2006 on the ground of newly discovered circumstances placed an excessive burden on the applicant and was therefore incompatible with Article 1 of Protocol No. 1. Accordingly, there has been a violation of that Article.
IV. APPLICATION OF ARTICLE 41 OF THE CONVENTION
57. Article 41 of the Convention provides:
“If the Court finds that there has been a violation of the Convention or the Protocols thereto, and if the internal law of the High Contracting Party concerned allows only partial reparation to be made, the Court shall, if necessary, afford just satisfaction to the injured party.”
A. Pecuniary Damage
58. The applicant claimed in respect of pecuniary damage 55,225.77 roubles (RUB), submitting that it was a sum that would represent the difference between the pension he had been receiving after the quashing and the pension he would have received if there had been no quashing plus inflation.
59. The Government considered the applicant’s claims excessive and unreasonable. They further challenged the applicant’s method of calculation noting that it had no basis in law.
60. The Court does not discern any causal link between the violation found and the pecuniary damage alleged. The applicant did not claim that the judgment in his favour was not being enforced until its quashing. As to the claim for restoration of the payments, no pecuniary awards can be made for the periods after the final judgment has been quashed (see Tarnopolskaya and Others v. Russia, nos. 11093/07 et seq., § 51, 7 July 2009).
B. Non-pecuniary damage
61. The applicant also claimed 10,000 euros (EUR) in respect of non-pecuniary damage.
62. The Government argued that this claim was excessive and unreasonable.
63. The Court considers that the applicant has suffered non-pecuniary damage as a result of the violations found. The damage cannot be sufficiently compensated by a finding of a violation. Making its assessment on an equitable basis, the Court awards the applicant EUR 7,000, plus any tax that may be chargeable on that amount.
C. Costs and expenses
64. The applicant also claimed RUB 307.5 for postal expenses together with RUB 130 that he had paid to obtain the information on rates of inflation for the preparation of his claim in respect of pecuniary damage. He submitted three receipts.
65. The Government doubted the relevance of one of the receipts.
66. According to the Court’s case-law, an applicant is entitled to the reimbursement of costs and expenses only in so far as it has been shown that these have been actually and necessarily incurred and were reasonable as to quantum. In the present case, regard being had to the documents in its possession and the above criteria, the Court considers it reasonable to award the sum of EUR 10 in respect of costs and expenses, plus any tax that may be chargeable to the applicant on that amount.
D. Default interest
67. The Court considers it appropriate that the default interest should be based on the marginal lending rate of the European Central Bank, to which should be added three percentage points.
FOR THESE REASONS, THE COURT UNANIMOUSLY
1. Declares the application admissible;
2. Holds that there has been a violation of Article 6 § 1 of the Convention on account of the lack of independence of the Town Court;
3. Holds that there has been a violation of Article 6 § 1 of the Convention on account of the quashing of the final judgment in the applicant’s favour on the ground of newly discovered circumstances;
4. Holds that there has been a violation of and Article 1 of Protocol No. 1;
5. Holds
(a) that the respondent State is to pay the applicant, within three months from the date on which the judgment becomes final in accordance with Article 44 § 2 of the Convention, the following amounts, to be converted into Russian roubles at the rate applicable at the date of settlement:
(i) EUR 7,000 (seven thousand euros), plus any tax that may be chargeable, in respect of non-pecuniary damage;
(ii) EUR 10 (ten euros), plus any tax that may be chargeable, in respect of costs and expenses;
(b) that from the expiry of the above-mentioned three months until settlement simple interest shall be payable on the above amounts at a rate equal to the marginal lending rate of the European Central Bank during the default period plus three percentage points;
6. Dismisses the remainder of the applicant’s claim for just satisfaction.
Done in English, and notified in writing on 19 April 2011, pursuant to Rule 77 §§ 2 and 3 of the Rules of Court.
André Wampach Nina Vajić Deputy Registrar President

A chi rivolgersi e i costi dell'assistenza

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La data dell'ultimo controllo di validità dei testi è la seguente: 11/11/2024