Conclusione Violazioni dell’ Art. 6-1; violazione di P1-1; danno Non – patrimoniale – assegnazione; danno Patrimoniale – rivendicazione respinti
PRIMA SEZIONE
CAUSA KHRYKIN C. RUSSIA
(Richiesta n. 33186/08)
SENTENZA
STRASBOURG
19 aprile 2011
Questa sentenza diverrà definitiva nelle circostanze esposte nell’ Articolo 44 § 2 della Convenzione. Può essere soggetta a revisione editoriale.
Nella causa Khrykin c. Russia,
La Corte europea di Diritti umani (Prima la Sezione), riunendosi che come una Camera, composta da:
Nina Vajiæ, Presidente, Anatoly Kovler, Elisabeth Steiner, Khanlar Hajiyev, Giorgio Nicolaou, Mirjana Lazarova Trajkovska, Julia Laffranque, giudici,
ed André Wampach, Sezione Cancelliere Aggiunto,
Avendo deliberato in privato il 29 marzo 2011,
Consegna la seguente sentenza che fu adottata in quella data:
PROCEDURA
1. La causa nacque da una richiesta (n. 33186/08) contro la Federazione russa depositata presso la Corte sotto l’Articolo 34 della Convenzione per la Protezione dei Diritti umani e delle Libertà Fondamentali (“la Convenzione”) da un cittadino russo il Sig. OMISSIS (“il richiedente”) il 2 aprile 2008.
2. Il richiedente fu rappresentato dal Sig. OMISSIS, un avvocato che pratica a Mosca. Il Governo russo (“il Governo”) fu rappresentato dal Sig. G. Matyushkin, Rappresentante della Federazione russa alla Corte europea dei Diritti umani.
3. Il richiedente si lamentò, in particolare, che alla corte di prima – istanza aveva mancato d’indipendenza e non era riuscita ad osservare i principi dello stato di diritto e la certezza legale che ha annullato un decisione definitiva e vincolante a suo favore.
4. Il 18 dicembre 2008 il Presidente della prima Sezione decise di dare avviso della richiesta al Governo. Fu deciso anche di decidere sull’ammissibilità e i meriti della richiesta allo stesso tempo (Articolo 29 § 1). Il Governo obiettò all’esame unito dell’ammissibilità e dei meriti della richiesta. Avendo esaminato l’eccezione del Governo, la Corte la respinse.
I FATTI
I. LE CIRCOSTANZE DELLA CAUSA
5. Il richiedente nacque nel 1934 e vive a Elektrostal, Regione di Mosca.
6. Lui riceveva una pensione di pensionamento dal 1984. Nel novembre 2005 lui chiese ad un’autorità pensionistica di aggiornare al rialzo la sua pensione sulla base del fatto che lui aveva lavorato in industrie pericolose. Quest’ultima non era d’accordo ed il richiedente fece appello presso la Corte della Città di Elektrostal (“Corte della Città”).
7. Con la sentenza del 20 luglio 2006 la Corte della Città presieduta dal Giudice T. ordinò all’autorità pensionistica di aggiornare al rialzo la pensione del richiedente a cominciare dal 1 dicembre 2005. La corte basò le sue sentenze sulla Legge sulle Pensioni di Lavoro del 2001 (“Legge sulle Pensioni”). Non fu fatto ricorso contro la sentenza e il 5 agosto 2006 divenne definitiva.
8. Il 4 giugno 2007 il Dipartimento Principale del Fondo Pensionistico n. 19 di Mosca e della Regione di Mosca (“Fondo Pensionistico”) depositò presso la Corte Regionale di Mosca (“Corte Regionale”) una richiesta per riesame direttivo della sentenza del 20 luglio 2006. Questa richiesta non fu mai esaminata. Il 14 agosto 2007 il Presidente della Corte Regionale scrisse comunque, una lettera alla corte di prima – istanza che affermava come segue:
“La Corte Regionale di Mosca spedisce una dichiarazione di azione di reclamo da parte del GU UPF RF n. 19 di Mosca e della Regione di Mosca contro la sentenza della Corte della Città di Elektrostal del 20 luglio 2006 nella causa Khrykin I.S. c. GU GUPF RF n. 19 di Mosca e della Regione di Mosca…
[La Corte ] della Città esaminò la sfera dei diritti pensionistici del querelante…
[I principi] dell’esame della sfera dei diritti pensionistici… è stato esposto nella Direttiva del Plenum della Corte Suprema della Federazione russa n. 25 il 20 dicembre 2005… e la Sentenza della Corte Suprema della Federazione russa del 2 marzo 2007 nella causa Nitsievskaya v. State Agency – Chief Department of the Pension Fund no. 5 of Moscow and the Moscow Region.
Consegnando una sentenza… a variazione con la Direttiva del Plenum della Corte Suprema della Federazione russa n. 25 del 20 dicembre 2005 e la Sentenza della Corte Suprema della Federazione russa del 2 marzo 2007 rivelano un errore giudiziale, simile sentenza non può essere riguardata legale. Col fine di garantire la consistenza nella giurisprudenza… la dichiarazione dell’ azione di reclamo del GU UPF RF n. 19 di Mosca e della Regione di Mosca… contro la detta sentenza qui sopra nella causa Khrykin I.S. v. GU GUPF RF no. 19 of Moscow and Moscow Region sono spediti per riesame sulla base di circostanze di recente scoperte.”
9. Il 27 settembre 2007 il Fondo Pensionistico depositò presso la Corte della Cittàuna richiesta per l’annullamento della sentenza del 20 luglio 2006 e la riapertura della causa del richiedente sulla base di circostanze di recente scoperte. Affermò che la sentenza della Corte Suprema del 2 marzo 2007 nella causa Nitsievskaya che diede un’interpretazione diversa della Legge sulle Pensioni era stata una circostanza che garantiva la riapertura della causa Khrykin. Il richiedente dibatté che la richiesta era stata introdotta fuori tempo-limite dei tre mesi.
10. Con decisione (определение) del 23 ottobre 2007, la Corte della Città presieduta dallo stesso giudice che esaminò la causa del richiedente nel 2006 accolse la richiesta. Sostenne come segue:
“[Il metodo di ] valutazione dei diritti pensionistici… è stato esposto nel paragrafo 13 della Direttiva del Plenum della Corte Suprema della Federazione russa n. 25 del 20 dicembre 2005… e nella Sentenza della Corte Suprema della Federazione russa del 2 marzo 2007 nella causa di of Nitsievskaya v. State Agency – Chief Department of the Pension Fund no. 5 of Moscow and the Moscow Region…
…
[La] Corte costata che la revisione di tale sentenza [come nella causa del richiedente] può essere fatto tramite procedimenti supplementari sulla base di circostanze di recente scoperte… che permettono rimediare ad un errore giudiziale… quel diede luogo ad una violazione dei diritti dell’imputato [il Fono Pensionistico]…
[Gli argomenti del] richiedente e del suo rappresentante secondo cui la revisione… della sentenza del 20 luglio 2006 è impossibile e che il tempo-limite per depositare tale richiesta era scaduto saranno respinti sulla base che la Sentenza della Corte Suprema… che comporta conseguenze legali fu resa il 2 marzo 2007 e fu resa nota [al Fondo Pensionistico] nell’ aprile 2007. L’imputato aveva fatto istanza, alle autorità giudiziali competenti, per una revisione della sentenza [del 20 giugno 2006] il 4 giugno 2007, cioè prima che il tempo-limite dei tre mesi… scadesse.
Alla luce del precedente… la corte
DECISE:
La sentenza del 20 luglio 2006… sarà annullata.
Il riesame dei meriti della controversia sarà programmato per il 23 ottobre 2007 alle 12.30”
11. Con una sentenza (решение) dello stesso giorno, la Corte della Città sostenne, che la rivendicazione del richiedente per una pensione più alta sarebbe stata respinta in pieno. Le sue sentenze erano basate sulla Legge sulle Pensioni di Lavoro e la Direttiva del Plenum della Corte Suprema n. 25 del 20 dicembre 2005. Il 6 dicembre 2007, la Corte Regionale di Mosca sostenne la sentenza della corte di prima – istanza su ricorso.
II. DIRITTO NAZIONALE ATTINENTE
A. Legge sulle norme che garantiscono l’indipendenza dei giudici
12. La Costituzione della Federazione russa prevede:
Articolo 120
“1. Nell’amministrazione della giustizia,i giudici saranno indipendenti e solamente soggetti alla Costituzione della Federazione russa e alla legge federale…”
Articolo 121
“…2. Un giudice non può essere trasferito, sospeso o rimosso d’ ufficio a meno che non sia previsto dalla legge federale.”
13. Il Codice di Procedura Civile prevede:
Articolo 8. L’indipendenza di giudici
“…2. I Giudici esamineranno controversie civili nelle condizioni che escludono qualsiasi influenza. Qualsiasi interferenza con l’esercizio dei loro poteri giudiziali sarà impedita e sarà punibile sotto la legge…”
14. La Legge del 26 giugno 1992 “Sullo Status dei Giudici nella Federazione russa” prevede che l’indipendenza di un giudice sarà garantita, in particolare con la proibizione dell’ interferenza da parte dell’amministrazione della giustizia, la maniera della loro investitura e conclusione del loro ufficio, l’inviolabilità dei giudici e col sistema di autogoverno giudiziale (Sezione 9). Un giudice non è obbligato a rendere nessun i commento su una causa decisa o pendente, (Sezione 10).
B. Regolamentazioni sull’etica giudiziale ed infrazioni disciplinari
15. La Legge “Sullo Status dei Giudici nella Federazione russa” prevede:
Sezione 12.1 La responsabilità dei giudici per infrazioni disciplinari
“1. Un giudice che ha commesso un’infrazione disciplinare (una violazione di questa Legge e del Codice dell’etica giudiziale che devono essere adottati da tutti i Congressi Giudiziale russi), con l’eccezione dei giudici della Corte Costituzionale della Federazione russa, riceve una sanzione penale disciplinare nella forma di:
-un avvertimento; [o]
-la conclusione anticipata dell’ ufficio giudiziale.
La decisione di imporre una sanzione penale disciplinare deve essere presa dal consiglio di qualifica giudiziale che ha la competenza per esaminare la questione della conclusione dell’ ufficio di un particolare giudice al tempo di quella decisione…”
16. La Legge del 4 luglio 2003 “Sui corpi della Società Giudiziale” prevede che un corpo a cui vengono conferiti dei poteri per imporre una sanzione penale disciplinare sui giudici (inclusi i presidenti delle corti distrettuali) è, in particolare,un consiglio regionale di qualifica giudiziale (Sezione 19 § 2 (7)). Una richiesta per sostenere un giudice responsabile per avere commesso un’infrazione disciplinare può essere depositata dal presidente della corte attinente o dal presidente di una corte più alta (Sezione 22 § 1).
17. La Corte Costituzionale della Federazione russa nella sua Direttiva No.3-Ï del 28 febbraio 2008 ha sostenuto che il potere dei presidenti della corte attinente, o più alta, per fare istanza per ritenere un giudice responsabile, così come i poteri dei presidenti per esaminare azioni di reclamo contro giudici e partecipare ad udienze di consigli di qualifica giudiziali e fare le loro osservazioni, non era incompatibile con la Costituzione della Federazione russa.
C. Legge sulle disposizioni che disciplinano i procedimenti di riesame direttivo
18. Il Codice di Procedura Civile prevede:
Articolo 376. Diritto per fare domanda ad una corte che esercita riesame direttivo
“1. Si può fare appello contro le Decisioni giudiziali che sono divenute giuridicamente vincolanti, con eccezione per le decisioni giudiziali del Presidium della Corte Suprema della Federazione russa… ad una corte che esercita il riesame direttivo, da parti alla causa e da altre persone i cui diritti o interessi legali sono stati colpiti avversamente da queste decisioni giudiziali.
2. Decisioni giudiziali possono essere piaciute contro ad una corte che esercita riesame direttivo entro un anno dopo che loro divennero giuridicamente vincolante…”
Articolo 380-1. Azioni della corte di riesame direttivo dopo che una richiesta per riesame direttivo è presentata
“Una richiesta per procedimenti di riesame direttivo sarà esaminata:
(1) dal Presidente della Corte, o [il suo] Aggiunto, o, alla loro richiesta, da un giudice di questa corte…”
Articolo 381. Esame di una richiesta per riesame direttivo
“2. Avendo esaminato una richiesta per riesame direttivo, il giudice emette una decisione su-
(1) rifiuto per rinviare la richiesta per esame sui meriti da parte di una corte direttiva in un’udienza di corte se i motivi per [l’annullamento o l’alterazione di decisioni giudiziali] non esiste…
(2). Rinvio del a richiesta per esame sui meriti da parte di una corte direttiva in un’udienza di corte…”
Articolo 387. I motivi per l’annullamento o l’alterazione d decisioni giudiziali tramite riesame direttivo
“Le Decisioni giudiziali [di corti inferiori] possono essere annullate o possono essere alterato tramite riesame direttivo per motivi di violazioni sostanziali di disposizioni legali ed effettive o procedurali.”
Articolo 390. La competenza della corte del riesame direttivo
“1. Avendo esaminato la causa tramite riesame direttivo, la corte può…
(2) annullare la decisione giudiziale emessa da una corte di prima, seconda istanza o istanza direttiva-fare una revisione per intero o in parte e rinviare la questione per un nuovo esame;…
(5) annullare o alterare la decisione giudiziale emessa da una corte di prima, seconda istanza o istanza direttiva -ed emettere una nuova decisione giudiziale, senza rinviare la questione per un nuovo esame se le disposizioni legali ed effettive sono state applicate erroneamente o sono state interpretate male .”
D. Legge sulle disposizioni che disciplinano la revisione di sentenze definitive sulla base di circostanze di recente scoperte
19. Il Codice di Procedura Civile prevede:
Articolo 392. Revisione delle sentenze per motivi di circostanze di recente scoperte
“1. [Le sentenze] che sono divenute definitive possono essere riconsiderate sulla base di circostanze di recente scoperte.
2. I motivi per la revisione… saranno:
1) delle circostanze significative che non erano e non potevano essere conosciute alla parte che fa istanza per revisione;…”
Articolo 394. Deposito di una richiesta
“… [Una richiesta per revisione di una [sentenza] a causa della scoperta di circostanze nuove] sarà depositata entro tre mesi dopo la scoperta delle circostanze.”
Articolo 395. Il calcolo del tempo-limite per depositare una richiesta
“Il tempo-limite per depositare una richiesta per revisione di una [sentenza] a causa della scoperta di circostanze nuove sarà calcolato dal giorno della scoperta di simili circostanze…”
Articolo 397. Decisione sulla revisione della causa per motivi di circostanze di recente scoperte
“1. In seguito all’esame di una richiesta per revisione di una [sentenza] a causa della scoperta di circostanze nuove, la corte o può accordare la richiesta e può annullare [la sentenza], o respingere la richiesta.
2. La decisione della corte con cui una richiesta per revisione di una [sentenza] dovuta alla scoperta di circostanze nuove è garantita non sarà soggetta a ricorso.
3. Ammesso che una [sentenza] sia annullato, la causa sarà esaminata in conformità con gli articoli di questo Codice.”
E. Diritto giurisprudenziale della Corte Suprema della Federazione russa
20. Con una sentenza dell’ 8 febbraio 2006, la Corte Suprema sostenne la decisione del consiglio di qualifica giudiziale della Regione di Sverdlovsk di terminare l’ufficio del giudice V. per una violazione del diritto procedurale. Lei dibatté che le sue azioni non avevano costituito un’infrazione disciplinare ma inutilmente.
La Sig.ra V. era stato un presidente di una corte distrettuale.
21. Con una sentenza del 14 maggio 2008, la Corte Suprema sostenne la decisione del consiglio di qualifica giudiziale della Regione di Rostov di terminare l’ufficio del giudice S. per una “violazione vistosamente erronea del diritto procedurale.” Gli argomenti del Giudice S. per cui era stata un’interpretazione erronea della legislazione piuttosto che “una violazione intenzionale della legge” furono respinti.
La Sig.ra S. era stato Giudice di Pace di un Circuito di Corte. I procedimenti di fronte al consiglio di qualifica giudiziale erano stati portati dal presidente della corte di città.
22. Con una sentenza del 3 giugno 2009, la Corte Suprema sostenne la decisione di un consiglio di qualifica giudiziale e regionale di terminare l’ufficio di giudice Z. per “violazioni vistose e ripetute del diritto procedurale.” Il Giudice S. ‘ inutilmente dibatté che lei aveva interpretato male la legge e che lei non poteva essere ritenuta responsabile dato che le sue decisioni giudiziali non erano state annullate da una corte più alta ed erano divenute definitive.
La Sig.ra Z. era stato un giudice di una corte distrettuale. I procedimenti di fronte al consiglio di qualifica giudiziale erano stati portati dal presidente della corte di città.
LA LEGGE
I. VIOLAZIONE ADDOTTA DELL’ ARTICOLO 6 § 1 DELLA CONVENZIONE A CAUSA DI MANCANZA D’INDIPENDENZA DELLA CORTE DI PRIMA-ISTANZA
23. Il richiedente si lamentò sotto l’Articolo 6 §1 della Convenzione che la corte di prima – istanza mancò d’indipendenza a causa della pressione fatta dal Presidente della Corte Regionale che ha dato luogo alla riapertura della sua causa e all’annullamento della sentenza definitiva a suo favore. La parte attinente dell’ Articolo 6 § 1 enuncia:
“ Nella determinazione dei suoi diritti civili ed obblighi… ognuno è abilitato ad un’udienza corretta… all’interno di un termine ragionevole…da[un] tribunale indipendente ed imparziale stabilito dalla legge.”
A. Le osservazioni delle parti
24. In una dichiarazione generale il Governo rispondente presentò che non c’era stata nessuna violazione dell’ Articolo 6 § 1 della Convenzione siccome l’istruzione del Presidente della Corte di Mosca Regionale di annullare la decisione giudiziale in questione non era stata esposta in maniera obbligatoria. Non presentò altri commenti riguardo al problema.
25. Il richiedente mantenne la sua azione di reclamo. In particolare, lui presentò che il Giudice T. che aveva deciso la controversia fra lui e l’autorità pensionistica nel 2006 e nel 2007 era stato infatti il Presidente della Corte della Città ed era stato perciò un subalterno del Presidente della Corte Regionale. La legge russa non aveva offerto salvaguardie sufficienti che garantivano l’indipendenza individuale dei presidenti di corti di prima – istanza contro la pressione da parte dei presidenti delle corti regionali. Il Giudice T. aveva dovuto perciò, seguire le istruzioni dei suoi superiori giudiziali. Lui continuò che si sarebbe potuto vedere dal fatto che nella sua decisione del 23 ottobre 2007 riguardo al bisogno di riaprire la causa la corte di prima – istanza davvero aveva ripetuto le ragioni per l’annullamento indicate dal Presidente della Corte Regionale nella sua lettera. Un altro segnale eloquente era stato che nel processo dell’esame della causa, la corte di prima – istanza commise un numero di serie violazioni procedurali . In particolare, aveva accettato la richiesta dell’autorità pensionisitca per i procedimenti di revisione fuori il tempo-limite stabilito.
B. La valutazione della Corte
1. Ammissibilità
26. La Corte nota che questa azione di reclamo non è manifestamente mal-fondata all’interno del significato dell’ Articolo 35 § 3 della Convenzione e non è inammissibile per qualsiasi altro motivo. Deve essere dichiarata perciò ammissibile.
2. Meriti
27. La Corte reitera che è d’importanza fondamentale in una società democratica che le corti inspirano fiducia nel pubblico (vedere sentenza Padovani c. Italia del 26 febbraio 1993, Serie A n. 257-B, p. 20, § 27). A questo fine, l’Articolo 6 richiede ad un tribunale che rientra all’interno della sua sfera di essere indipendente.
28. L’indipendenza dell’ordinamento giudiziario si riferisce all’indipendenza individuale ed istituzionale necessaria che sono richieste per prendere una decisione imparziale. Caratterizza così sia un stato di mente sia un set di disposizioni istituzionali ed operative. Il primo riguarda l’imparzialità del giudice ed il secondo le importanti relazioni con gli altri corpi, in particolare altri poteri di stato (vedere, per esempio, Findlay c. Regno Unito, 25 febbraio 1997, § 73 Relazioni delle Sentenze e Decisioni 1997-I), e sono, qualche volta, indivisibili (vedere, per esempio, Bochan c. Ucraina, n. 7577/02, § 68, 3 maggio 2007 e Salov c. Ucraina, n. 65518/01, § 82 ECHR 2005-VIII (estratti)).
29. La Corte nota che l’indipendenza giudiziale richiede anche che i giudici individuali non solo sono liberi da violenze morali fuori dall’ordinamento giudiziario, ma anche da dentro. Questa intera indipendenza giudiziale richiede che loro siano liberi da istruzioni o pressioni dagli amici giudici e vis-à-vis ai loro superiori giudiziali (vedere, Parlov-Tkalčić c. Croatia, n. 24810/06, § 86 del 22 dicembre 2009).
30. Per stabilire se un tribunale può essere considerato “indipendente” ai fini dell’ Articolo 6 § 1, bisogna aver riguardo, inter alia, al metodo di investitura dei suoi membri ed al loro termine d’ ufficio all’esistenza delle salvaguardie contro pressioni di fuori e alla questione se presenta una comparizione d’indipendenza (vedere, fra molte altre autorità, Findlay, citata sopra, § 73) e alle realtà obiettive della situazione (vedere Parlov-Tkalčić, citata sopra, § 83).
31. Il richiedente dibatté che la decisione del Giudice T. di riaprire la sentenza definitiva nella sua causa e che l’aggiudicazione ed il risultato dei nuovi procedimenti erano state influenzate dal Presidente della corte più alta. Perciò, la questione per la Corte di esaminare nella presente causa è se c’era un’incursione illegale nell’amministrazione della giustizia.
32. La Corte nota tramite osservazione preliminare che, secondo l’Articolo 381 del Codice russo di Procedura Civile, un giudice di una corte direttiva, dopo avere esaminato una richiesta per procedimenti di riesame direttivo può decidere o di rinviare la richiesta per l’esame da parte della Camera sui meriti o di rifiutare di fare, così (vedere paragrafo 18 sopra). Comunque, nella presente causa il Presidente della Corte Regionale, invece di rendere qualsiasi decisione legale, in conformità col Codice di Procedura Civile scrisse una lettera alla corte di prima – istanza nella quale lei istruì esplicitamente la corte inferiore a riesaminare la decisione definitiva vincolante nella causa del richiedente sulla base di circostanze di recente scoperte (vedere paragrafo 8 sopra).
33. Il 23 ottobre 2007 la Corte della Città, avendo reiterato i motivi stabiliti nella lettera del Presidente della corte direttiva del 14 agosto 2007 respinse le eccezioni del richiedente ed ammise la richiesta dell’autorità pensionistica per la riapertura della causa e l’annullamento della sentenza del 20 luglio 2006.
34. Lasciando questo da parte, la Corte nota che con la sentenza del 20 luglio 2006 la Corte della Città decise la controversia fra il richiedente e l’autorità pensionistica a favore del primo mentre nella sua nuova sentenza del 23 ottobre 2007 la corte, avendo esaminato lo stesso set di fatti, giunse ad una conclusione diversa.
35. Il Governo dibatté che la lettera del Presidente della Corte Regionale non era stata scritta in modo obbligatorio. Comunque, loro non elaborarono questa dichiarazione o presentarono qualsiasi chiarimento o commento a riguardo delle ragioni per questa decisione immoderata. La Corte osserva che la prospettiva del Presidente della corte più alta riguardo alla sentenza del 20 luglio 2006 fu articolata in simile espressioni come “un errore giudiziale” e “non può essere riguardato come legale” che implica che la corte di prima – istanza fu criticata per le sue sentenze nella causa del richiedente e fu chiamata per riconsiderare la sua valutazione (vedere paragrafo 8 sopra).
36. Nota inoltre che secondo il diritto nazionale, al presidente di una corte più alta vengono conferiti poteri per radicare procedimenti disciplinari contro un giudice per avere commesso un’infrazione disciplinare, (vedere paragrafi 16 e 18 sopra). La possibile sanzione penale è una prima conclusione d’ ufficio (vedere paragrafo 15 sopra). La pratica della Corte Suprema della Russia indica che un’applicazione erronea della legge può costituire un’infrazione disciplinare (vedere paragrafi 20 a 22 sopra).
37. Le circostanze della causa evidenziano il fatto che la corte di prima – istanza, dopo essere stata criticata dall’autorità giudiziale più alta, hanno seguito le istruzioni di quest’ultima e hanno riesaminato la causa e reso una nuova decisione giudiziale a favore dell’autorità pensionistica e contro il richiedente. La sentenza della Corte della Città condivise completamente le ragioni convenute dal Presidente della Corte Regionale nella sua lettera del 14 agosto 2007.
38. Avendo riguardo alle considerazioni precedenti, si può concludere, che i dubbi del richiedente in merito all’indipendenza della Corte della Città possono essere considerati obiettivamente giustificati.
39. C’è stata di conseguenza una violazione dell’ Articolo 6 § 1 della Convenzione riguarda al requisito di un tribunale indipendente.
II. VIOLAZIONE ADDOTTA DELL’ ARTICOLO 6 § 1 DELLA CONVENZIONE A CAUSA DELL’ANNULLAMENTO DELLA SENTENZA DEFINITIVA
40. Il richiedente si lamentò inoltre sotto l’Articolo 6 della Convenzione che l’annullamento delle sentenze vincolanti era ingiustificato. Pertanto la parte attinente di questo Articolo recita come segue:
Articolo 6 § 1
“ Nella determinazione dei suoi diritti civili ed obblighi… ognuno è abilitato ad un’udienza corretta… all’interno di un termine ragionevole…da[un] tribunale ….”
A. Le osservazioni delle parti
41. Il Governo dibatté che l’azione di reclamo era inammissibile. Le interpretazioni della Corte Suprema della Legge selle Pensioni di Lavoro hanno rivelato un errore fondamentale nel ragionamento della corte di Città riguardo al metodo di calcolo della pensione del richiedente e questa sentenza avrebbe dovuto perciò essere annullata. Gli annullamenti erano stati legittimi, legali e conformi col principio della certezza legale.
42. Il richiedente mantenne la sua azione di reclamo. Gli annullamenti erano stati ingiustificati perché la Corte della Città basò la sua decisione sulla legge attinente, e perché l’interpretazione della legge della Corte Suprema nel 2007 era stata resa dopo la sentenza.
B. La valutazione della Corte
1. Ammissibilità
43. La Corte nota che la richiesta non è manifestamente mal-fondata all’interno del significato dell’Articolo 35 § 3 della Convenzione. Nota inoltre che non è inammissibile per qualsiasi altro motivo. Deve essere dichiarata perciò ammissibile.
2. Meriti
44. La Corte reitera che nell’interesse della certezza legale richiesta implicitamente dall’ Articolo 6, le sentenze definitive dovrebbero essere lasciate generalmente intatte. Loro possono essere toccate solamente per correggere difetti fondamentali (vedere Ryabykh c. Russia, n. 52854/99, §§ 51–52 ECHR 2003-IX). L’annullamento di sentenze a causa di circostanze di recente-scoperte non è incompatibile con questo requisito da solo, ma il metodo della sua applicazione può esserlo (vedere Pravednaya c. Russia, n. 69529/01, §§ 27–34 del 18 novembre 2004).
45. La Corte ha già esaminato una serie di cause russe dove le corti nazionali giustificarono l’annullamento della sentenza definitiva sulla base delle due interpretazioni della Corte Suprema della Legge sulle Pensioni di Lavoro del 2005 e 2007 (vedere, per esempio causa Goncharova ed Altri 68 altri “Pensionati Privilegiati” c. Russia, N. 23113/08 ecc., 15 ottobre 2009; causa Ryabov e 151 altri “pensionati Privilegiati” c. Russia, N. 4563/07 ecc., 17 dicembre 2009; Koloskova c. Russia, 53051/08 21 ottobre 2010).
46. In merito all’interpretazione del 2005, la Corte ha sostenuto, che differenti interpretazioni giudiziali della legge attinente possono essere considerate una base per un ricorso ordinario piuttosto che una scoperta che garantisce l’annullamento di una sentenza vincolante (vedere Yerogova c. Russia, n. 77478/01, § 34 19 giugno 2008). In merito all’interpretazione del 2007, delle circostanze di recente-scoperte sono circostanze che esistono durante il processo, rimangono ignote alla corte, e vengono conosciute dopo il processo. Poiché l’interpretazione del 2007 posto-datava la sentenza della corte di città, non giustificava anche l’annullamento (vedere Yerogova, citata sopra, § 33).
47. Avendo riguardo ai fatti della presente causa, la Corte non vede nessuna ragione di distinguere questa dalle cause precedenti nelle quali ha trovato una violazione a causa di un annullamento ingiustificato di una sentenza definitiva.
48. Ne segue che accogliendo la richiesta dell’autorità pensionistica per accantonare la sentenza definitiva del 20 luglio 2006 la Corte della Città infranse il principio della certezza legale.
49. C’è stata di conseguenza, una violazione dell’ Articolo 6 § 1 della Convenzione riguardo al “diritto ad una corte” del richiedente.
III. VIOLAZIONE ADDOTTA DELL’ ARTICOLO 1 DEL PROTOCOLLO N. 1
50. Il richiedente si lamentò inoltre sotto l’Articolo 1 del Protocollo N.ro 1 che l’annullamento delle sentenze vincolanti era ingiustificato. Pertanto nella parte attinente, questo Articolo recita come segue:
Articolo 1 di Protocollo N.ro 1
“Ogni persona fisica o giuridica è abilitata al godimento pacifico delle sue proprietà. Nessuno sarà privato delle sue proprietà eccetto che nell’interesse pubblico e soggetto alle condizioni previste dalla legge e dai principi generali di diritto internazionale.
Comunque, le disposizioni precedenti non possono in qualsiasi modo danneggiare il diritto di un Stato ad eseguire simili leggi come ritiene necessario per controllare l’uso di proprietà in conformità con l’interesse generale o assicurare il pagamento di tasse o gli altri contributi o sanzioni penali.”
A. Le osservazioni delle parti le osservazioni
51. Il Governo negò che la pensione assegnata al richiedente in la virtù della sentenza del 20 luglio 2006 costituiva la sua “proprietà” perché era stato maggiore di ciò che gli era stato concesso. Di conseguenza, lui non poteva avere “aspettative legittime” di riceverla.
52. Il richiedente mantenne la sua azione di reclamo.
B. La valutazione della Corte
1. Ammissibilità
53. La Corte nota che la richiesta non è manifestamente mal-fondata all’interno del significato dell’Articolo 35 § 3 della Convenzione. Nota inoltre che non è inammissibile per qualsiasi altro motivo. Deve essere dichiarata perciò ammissibile.
2. Meriti
54. La Corte reitera che l’esistenza di un debito confermato da una sentenza esecutiva e vincolante fornisce al beneficiario della sentenza una proprietà all’interno del significato dell’ Articolo 1 del Protocollo N.ro 1. L’annullamento di tale sentenza corrisponde ad un’interferenza con il suo diritto al godimento tranquillo della proprietà (vedere, fra le altre autorità, Brumărescu, citats sopra, § 74, ed Androsov c. Russia, n. 63973/00, § 69 del 6 ottobre 2005).
55. Il Governo negò che c’era stata una violazione dei diritti di proprietà del richiedente poiché il diritto nazionale non al il richiedente un’ “aspettativa legittima” di ricevere una pensione aumentata.
56. La Corte osserva che in virtù della sentenza del 20 luglio 2006 la pensione del richiedente fu aggiornata al rialzo. L’annullamento della sentenza esecutiva frustrò la sua fiducia in una decisione giudiziale vincolante e lo spogliarono dell’opportunità di ricevere i soldi che lui legittimamente si era aspettato di ricevere. In queste circostanze, la Corte considera, che l’annullamento della sentenza del 20 luglio 2006 sulla base di circostanze di recente scoperte ha posto un carico eccessivo sul richiedente ed era perciò incompatibile con l’Articolo 1 di Protocollo N.ro 1. C’è stata di conseguenza, una violazione di quell’Articolo.
IV. L’APPLICAZIONE DELL’ ARTICOLO 41 DELLA CONVENZIONE
57. L’Articolo 41 della Convenzione prevede:
“Se la Corte costata che c’è stata una violazione della Convenzione o dei Protocolli, e se la legge interna dell’Alta Parte Contraente riguardata permette una riparazione solamente parziale, la Corte può, se necessario, riconoscere una soddisfazione equa alla vittima.”
A. Danno Patrimoniale
58. Il richiedente chiese a riguardo del danno patrimoniale 55,225.77 rubli (RUB), presentando che era una somma che avrebbe rappresentato la differenza fra la pensione lui stava ricevendo dopo il suo annullamento e la pensione lui avrebbe ricevuto se non ci fosse stato l’annullamento più inflazione.
59. Il Governo considerò le rivendicazioni del richiedente eccessive ed irragionevoli. Impugnò inoltre il metodo del richiedente di calcolo notando che non aveva base in legge.
60. La Corte non discerne qualsiasi collegamento causale fra la violazione trovata ed il danno patrimoniale addotto. Il richiedente non affermò che la sentenza a suo favore non era stata eseguita sino al suo annullamento. In merito alla rivendicazione per la restituzione dei pagamenti, nessuna assegnazione patrimoniale può essere fatta per i periodi dopo che la sentenza definitiva è stata annullata (vedere Tarnopolskaya ed Altri c. Russia, N. 11093/07 et seq., § 51, 7 luglio 2009).
B. Danno non-patrimoniale
61. Il richiedente chiese anche 10,000 euro (EUR) a riguardo del danno non-patrimoniale.
62. Il Governo dibatté che questa rivendicazione era eccessiva ed irragionevole.
63. La Corte considera che il richiedente ha sofferto di danno non-patrimoniale come risultato delle violazioni trovate. Il danno non può essere compensato sufficientemente con una costatazione di una violazione. Facendo la sua valutazione su una base equa, la Corte assegna EUR 7,000 al richiedente, più qualsiasi tassa che può essere addebitabile su quell’importo.
C. Costi e spese
64. Il richiedente ha chiesto anche RUB 307.5 per spese postali insieme a RUB 130 che lui aveva pagato per ottenere le informazioni su tassi di inflazione per la preparazione della sua rivendicazione a riguardo del danno patrimoniale. Lui presentò tre ricevute.
65. Il Governo dubitò dell’attinenza di una delle ricevute.
66. Secondo la giurisprudenza della Corte, ad un richiedente viene concesso il rimborso dei costi e delle spese i solamente se è stato mostrato che questi davvero e necessariamente sono stati sostenuti e sono stati ragionevoli in merito al quantum. Nella presente causa, avuto riguardo ai documenti in suo possesso ed ai criteri sopra, la Corte considera ragionevole assegnare la somma di EUR 10 a riguardo di costi e spese, più qualsiasi tassa che può essere a carico del richiedente su quell’importo.
D. Interesse di mora
67. La Corte considera appropriato che l’interesse di mora dovrebbe essere basato sul tasso di prestito marginale della Banca Centrale europea a cui dovrebbero essere aggiunti tre punti percentuale.
PER QUESTE RAGIONI, LA CORTE ALL’UNANIMITA’
1. Dichiara la richiesta ammissibile;
2. Sostiene che c’è stata una violazione dell’ Articolo 6 § 1 della Convenzione a causa della mancanza dell’indipendenza della Corte di Città;
3. Sostiene che c’è stata una violazione dell’ Articolo 6 § 1 della Convenzione a causa dell’annullamento della sentenza definitiva a favore del richiedente sulla base di circostanze di recente scoperte;
4. Sostiene che c’è stata una violazione dell’ Articolo 1 di Protocollo N.ro 1;
5. Sostiene
(a) che lo Stato rispondente deve pagare il richiedente, entro tre mesi dalla data in cui la sentenza diviene definitiva in conformità con l’Articolo 44 § 2 della Convenzione i seguenti importi, da convertire in rubli russi al tasso applicabile in data dell’ accordo:
(i) EUR 7,000 (sette mila euro), più qualsiasi tassa che può essere addebitabile, a riguardo del danno non-patrimoniale;
(ii) EUR 10 (dieci euro), più qualsiasi tassa che può essere addebitabile, a riguardo dei costi e spese;
(b) che dalla scadenza dei tre mesi summenzionati sino ad accordo l’ interesse semplice sarà pagabile sugli importi sopra ad un tasso uguale al tasso di prestito marginale della Banca Centrale europea durante il periodo predefinito più tre punti percentuale;
6. Respinge il resto della rivendicazione del richiedente per soddisfazione equa.
Fatto in inglese, e notificato per iscritto il 19 aprile 2011, facendo seguito all’Articolo 77 §§ 2 e 3 dell’Ordinamento di Corte.
André Wampach Nina Vajić Cancelliere Aggiunto Presidentessa