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Testo originale e tradotto della sentenza selezionata

CASE OF GOGITIDZE AND OTHERS v. GEORGIA

Tipologia: Sentenza
Importanza: 2
Articoli: 35
Numero: 36862/05/2015
Stato: Georgia
Data: 2015-05-12 00:00:00
Organo: Sezione Quarta
Testo Originale

Conclusioni: Resto inammissibile
Nessuna violazione dell? Articolo 1 del Protocollo N.ro 1 – Protezione della propriet? (Articolo 1 par. 2 del Protocollo N.ro 1 ? Controllo dell’uso della propriet?)

QUARTA SEZIONE

CAUSA GOGITIDZE ED ALTRI C. GEORGIA

(Richiesta n. 36862/05)

STRASBOURG

12 maggio 2015

Questa sentenza diverr? definitivo nelle circostanze esposte fuori in Articolo 44 ? 2 della Convenzione. Pu? essere soggetto a revisione editoriale.

Nella causa di Gogitidze ed Altri c. la Georgia,
La Corte europea di Diritti umani (quarta Sezione), riunendosi che come una Camera, compose di:
P?ivi Hirvel?, Presidente
Giorgio Nicolaou,
Ledi Bianku,
Nona Tsotsoria,
Paul Mahoney,
Krzysztof Wojtyczek,
Faris Vehabovi, ?giudici
e Fran?oise Elens-Passos, Sezione Cancelliere
Avendo deliberato in privato 14 aprile 2015,
Consegna la sentenza seguente sulla quale fu adottata quel la data:
PROCEDURA
1. La causa nacque da in una richiesta (n. 36862/05) contro la Georgia deposit? con la Corte sotto Articolo 34 della Convenzione per la Protezione di Diritti umani e le Libert? Fondamentali (?la Convenzione?) con quattro cittadini Georgiani, OMISSIS (?il primo richiedente?), OMISSIS (?il secondo richiedente?), OMISSIS (?il terzo richiedente?) ed OMISSIS (?il quarto richiedente?), 4 luglio 2005.
2. I richiedenti furono rappresentati con OMISSIS, un avvocato che pratica in Tbilisi. Il Governo Georgiano (?il Governo?) fu rappresentato col loro Agente, il Sig. L. Meskhoradze, del Ministero della Giustizia.
3. I richiedenti addussero, in particolare, che una misura di sequestro corte-imposta corrispose ad una violazione di Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 alla Convenzione.
4. 9 novembre 2009 il Governo fu dato avviso della richiesta.
5. 22 giugno 2010 la Corte fu informata per la prima volta che il terzo richiedente era morto in 7 maggio 2005, prima dell’introduzione della richiesta presente nel suo nome.
6. 14 aprile 2105 la Corte decise di dispensare con un’udienza.
I FATTI
I. LE CIRCOSTANZE DELLA CAUSA
7. Il primo, secondo che terzo e quarto richiedenti sono nati in 1951, 1973 1940 e 1978 rispettivamente. Il secondo e quarto richiedenti sono i figli del primo richiedente ed il terzo richiedente ? suo fratello. Il primo, secondo e quarto richiedenti vivono a Mosca, la Federazione russa.
A. L’iniziazione di procedimenti per la confisca di propriet?
8. Vigori politici e Nuovi vennero a motorizzare nell’Ajarian Repubblica Autonoma (?l’AAR?) in maggio 2004, seguendo il cos? definito ?Rose Rivoluzione? quale accadde nel paese a novembre 2003 (vedere Abitante della Georgia Operare Parte c. la Georgia, n. 9103/04, ?? 11-13 ECHR 2008).
9. 25 agosto 2004 il primo richiedente che prima aveva sostenuto i posti di Ajarian Sostituto Ministro dell’Interno e Presidente del Revisione Ufficio fu accusato, fra gli altri reati, con abuso di autorit? e l’estorsione.
10. 26 agosto 2004 l’Ufficio dell’Accusatore Pubblico dell’AAR inizi? procedimenti di fronte all’Ajarian Corte Suprema confiscare erroneamente e propriet? inesplicabilmente acquisita dai richiedenti sotto Articolo 37 ? 1 (1) del Codice di Diritto processuale penale (?il CCP?) ed Articolo 21 ?? 5 e 6 del Codice di Procedura Amministrativa (?la Copertura?); le disposizioni legislative in oggetto era stato adottato 13 febbraio 2004.
11. L’accusatore pubblico conferm? che lui aveva i motivi ragionevoli per credere che i salari ricevettero col primo richiedente nella sua veste come Ministro Aggiunto dell’Interno fra 1994 e 1997 e Presidente del Revisione Ufficio fra novembre 1997 e maggio 2004 non poteva bastare finanziare l’acquisizione della propriet? che era accaduta durante la stessa spanna di tempo da solo, i suoi figli e suo fratello.
12. L’accusatore alleg? ai suoi brevi articoli numerosi di prova (ventitr? documenti) quale mostr? che, sulla mano del una, il primo richiedente aveva guadagnato 1,644 e 6,023 euros (EUR) rispettivamente in salari ufficiali quando lui aveva occupato i due posti summenzionati nel Governo di Ajarian, mentre, d’altra parte il valore totale della propriet? che lui e gli altri richiedenti avevano acquisito corrispose a dell’EUR 450,000 (1,053,000 laris Georgiani (il Gel)). La cifra seconda fu basata sulle opinioni competenti di due revisori dei conti indipendenti che avevano condotto una valutazione della propriet? contestata 20 agosto 2004.
13. L’accusatore pubblico richiese perci? l’Ajarian Corte Suprema per decidere che gli articoli di propriet? riguardarono che ? elencato sotto dovrebbe essere confiscato dai richiedenti e dovrebbe essere trasferito allo Stato.
14. La propriet? del primo richiedente incluse:
(un) un alloggio localizz? a 54 Strada di Mazniashvili, Batumi;
(b) un alloggio localizz? a 13 Strada di Griboyedov, Batumi;
(il c) il primo piano di un alloggio localizz? a 60 Strada di Gorgasali, Batumi;
(d) una quota nella capitale dell’Albergo di Sanapiro, Kobuleti;
(e) una macchina di Mercedes;
(f) un appartamento localizz? a 1 Strada di Ninoshvili, Kobuleti.
15. La propriet? del secondo richiedente incluse:
(il grammo) due alloggi di ospite localizzarono al 9 Strada di 32 aprile, Kobuleti.
16. La propriet? del terzo richiedente incluse:
(h) un alloggio localizz? a 245 Strada di Aghmashenebeli, Kobuleti.
17. La propriet? del quarto richiedente incluse:
(i) un appartamento localizz? a 58b Strada di Gorgasali, Batumi;
(j) un appartamento localizz? a 4-6 Strada di Gudiashvili, Batumi;
(il k) un appartamento localizz? a 20 H. Abashidze Strada, Batumi;
(l) un alloggio localizz? a 6 Generale A. Abashidze Chiusura;
(il metro) un alloggio localizz? a 186 Strada di Aghmashenebeli, Kobuleti.
B. I procedimenti per la confisca di propriet? di fronte al giudice di prima istanza
18. 30 agosto 2004 l’Ajarian che Corte Suprema ha accettato la richiesta dell’accusatore pubblico per un esame sui meriti. Trasmise insieme la breve dell’accusatore con tutti i documenti che sostengono ai richiedenti, invitando che li presentare le loro repliche scritto e frequentare un’udienza orale, elenc? per 7 settembre 2004.
19. Siccome attestato con gli avvisi di ricevimento postali ed attinenti, l’Ajarian che le citazioni in giudizio di Corte Suprema sono state notificate debitamente a tutti i quattro richiedenti gli indirizzi di traccia di ‘ ma solamente il secondo richiedente, rappresentato con consiglio legale commenti scritto e registrati 6 settembre 2004.
20. Il secondo richiedente present? che la propriet? menzion? a (b) sopra infatti appartenne a lui e non al primo richiedente. Provarlo lui produsse un contratto di vendita dat? 2 dicembre 1997, fra lui ed un certo G.V., pi? un documento dalla Terra Cancelleria. Lui afferm? che lui aveva acquistato la propriet? per EUR 10,174. Suo suocero, con chi il secondo richiedente e sua moglie visse dopo che loro si sposarono, l’aveva aiutato ad acquistare la propriet?. Lui produsse un certificato dalla banca che afferma che suo suocero aveva preso il prestito, cos? come dichiarazioni con testimoni diversi.
21. Il secondo richiedente spieg? inoltre che la propriet? menzion? a (f) sopra appartenne al Sig. N.U. che era un parente vicino n? in qualsiasi modo connesse col primo richiedente. Non era perci? soggetto al sequestro.
22. Come alla propriet? menzionata a (il grammo) sopra, il secondo richiedente addusse che il primo richiedente non aveva avuto parte nell’acquistando o rinnovarlo e che lui, il secondo richiedente era il risuoli proprietario. Lui aveva comprato la propriet? da una signora per EUR 4,069 con l’aiuto di suo padrino, V.M. che gli aveva prestato presumibilmente 50,000 dollari di Stati Uniti (USD) rinnovare il luogo.
23. In somma, il secondo richiedente richiese, che le propriet? menzionarono a (b) e (f) e (il grammo) sopra sia rimosso dal ruolo di sequestro, e che la considerazione dovuta sia data alla prova lui aveva presentato esposizione che la propriet? concernita non era stata acquisita erroneamente.
24. Come il primo, terzo e quarto richiedenti non riuscirono a presentare argomenti scritto o sembrare di fronte all’Ajarian Corte Suprema 7 settembre 2004, il secondo decise di posticipare l’udienza sino a 9 settembre 2004. Le citazioni in giudizio attinenti furono notificate di nuovo debitamente a quelli richiedenti gli indirizzi di traccia di ‘, ma nessuno di loro sembr? di fronte alla corte, o in persona o con designando un difensore, sulla seconda occasione uno.
25. L’Ajarian Corte Suprema apr? un’udienza 9 settembre 2004 quale i primi, terzo e quarto richiedenti ed i loro avvocati non riuscirono a frequentare, senza dare ragioni. Fu frequentato con l’avvocato del secondo richiedente che inoltre pleaded al quale la propriet? ha menzionato (d) sopra anche appartenne a lui, ma che lui stava dandolo allo Stato come un regalo. In risposta, l’Ajarian Corte Suprema cambi? il nome dell’imputato in che parte della causa e chiam? il secondo richiedente come il proprietario della propriet? riguardato. Il secondo richiedente spieg? inoltre che oltre ai soldi suo padrino l’aveva prestato, lui aveva comprato ed aveva rinnovato la propriet? menzionata a (il grammo) sopra col suo salario come il direttore di una societ? nel quale lui possedette un quartiere delle quote. Secondo i minuti di che l’asse di societ? che si incontra di 1 luglio 2004, il profitto generato con le sue attivit? era EUR 17,987.
26. 10 settembre 2004 l’Ajarian Corte Suprema diede sentenza nell’assenza del primo, terzo e quarto richiedenti che erano stati notificati due volte ma non erano riusciti a sembrare senza la buon ragione (l’Articolo 26 ? 1 (2) della Copertura).
27. Cos?, l’Ajarian Ordine della corte Supremo il sequestro della propriet? che appartiene al primo richiedente elenc? sotto (un), (il c) e (e), che appartenendo al secondo richiedente elenc? sotto (d) e (il grammo), e quel elenc? sotto (i) a (il metro) appartenendo al quarto richiedente. Consider? in particolare che le somme di EUR 1,644 ed EUR 6,023 quale il primo richiedente aveva guadagnato rispettivamente come Ministro Aggiunto dell’Interno e Presidente del Revisione Ufficio non poteva bastare acquisire la propriet? in problema, e che gli altri richiedenti non guadagnarono abbastanza o. I salari che il primo richiedente ha guadagnato erano solamente abbastanza per prevedere per le necessit? di una famiglia di quattro. La corte afferm? che i richiedenti, in particolare i tre che chi era andato a vuoto a sembrare di fronte alla corte, non era riuscito ad assolvere il loro onere della prova con confutando la rivendicazione dell’accusatore pubblico.
28. Come riguardi la propriet? menzion? a (il grammo) sopra, l’Ajarian che Corte Suprema ha concluso che il secondo richiedente non era riuscito a provare le origini legali dei soldi lui acquisiva la propriet? che era stata valutata con revisori dei conti indipendenti che avevano valutato sia l’area di terra ed i quattro alloggi di ospite situ? su s? a nessuno meno che EUR 94,000.
29. Inoltre, la Corte Suprema di Ajara consider? stabil? che la propriet? menzion? a (b) sopra appartenne al secondo richiedente e che la propriet? menzion? a (f) appartenne ad una terza parte. La causa dell’accusatore che concerne queste due propriet? fu archiviata cos?: riguardo alla prima propriet?, la corte accett? gli argomenti del secondo richiedente come alle sue origini legali.
30. Come riguardi la propriet? del terzo richiedente menzion? a (h) sopra, si stabil? che questa era ad una casa di famiglia non correlato alle attivit? del primo richiedente. Comunque, siccome era stata messa a nuovo la propriet? mentre il primo richiedente era in ufficio pubblico, mentre fabbricandogli valore EUR 24,418 secondo una valutazione ufficiale, il terzo richiedente fu ordinato per pagare il risarcimento Statale nell’importo di EUR 10,174.
C. I procedimenti per la confisca di propriet? di fronte alla corte di cassazione
31. Tutti i quattro richiedenti, rappresentati con consiglio legale cos? come l’accusatore pubblico, fatto appello contro la sentenza della corte di primo-istanza di 10 settembre 2004.
32. I richiedenti richiesero che i procedimenti di sequestro siano sospesi durante la conclusione dei procedimenti penali contro il primo richiedente. Loro si lamentarono che l’onere della prova era stato spostato sopra loro nei procedimenti di sequestro. Il primo, terzo e quarto richiedenti si lamentarono anche che loro non erano stati dati un’opportunit? di presentare i loro argomenti di fronte alla corte di primo-istanza. Il primo richiedente si lament? inoltre che lui era stato negato il diritto per essere presunto innocente nei procedimenti di sequestro.
33. 22 ottobre 2004 la moglie del primo richiedente asser? di fronte alla Corte Suprema della Georgia che lei e suo figlio, il quarto richiedente erano i proprietari della propriet? menzionati a (il metro) sopra. Lei spieg? che lei era una cittadina russa ed aveva venduto l’alloggio di famiglia nella regione di Smolensk, coi suoi fratelli ‘ acconsente, comprare la propriet? in Kobuleti, dove i suoi russi parenti spenderebbero le loro feste di estate.
34. 3 novembre 2004 una terza parte, il Sig. S. Tchitchinadze, fatto domanda alla Corte Suprema della Georgia mentre affermando che la decisione dell’Ajarian Corte Suprema riguardo alla propriet? menzionata a (un) sopra era illegale perch? la propriet? prima aveva appartenuto a lui ed era stata attualmente la materia di una controversia fra lui ed il primo richiedente. Sul 2004 Sig. Tchitchinadze di 15 dicembre la Corte Suprema della Georgia sped? una decisione della Batumi Citt? Corte dat? il 2004 recognising di 14 novembre lui come il proprietario della propriet? in oggetto. Lui richiese che la sua propriet? sia rimossa dal ruolo di sequestro presentato con l’accusatore pubblico (per pi? i dettagli, vedere Tchitchinadze c. la Georgia, n. 18156/05, ? 13 27 maggio 2010).
35. All’ascolti i quattro richiedenti ‘ consiglio legale conteso che la causa riguardo al primo, terzo e quarto richiedenti dovrebbero essere rinviati per esame nuovo perch? i tre uomini non erano stati in grado partecipare nei procedimenti per prima citi un esempio. Lui si lament? inoltre che la prova present? col secondo richiedente non era stato dato la considerazione dovuta.
36. 17 gennaio 2005 la Corte Suprema della Georgia insorta a parte solamente finora la decisione di primo-istanza come s? concern? la propriet? menzionata a (un) sopra, l’alloggio localizz? a 54 Strada di Mazniashvili in Batumi, mentre ammettendo che l’appezzamento di terreno era la propriet? del Sig. S. Tchitchinadze (per ulteriori dettagli Tchitchinadze vede, citata sopra, ?? 16-17). Per il resto, fece seguire Corte Suprema il ragionamento dell’Ajarian, vale a dire che il reddito del primo richiedente non era sufficiente per lui ed i suoi membri di famiglia per avere acquisito le propriet? in problema, mentre gli altri richiedenti il reddito di ‘ era anche insufficiente. Riguardo agli argomenti della moglie del primo richiedente, la Corte Suprema della Georgia not?, che il registro di terra chiam? solamente il quarto richiedente come il proprietario della propriet? menzionato a (il metro) sopra.
D. procedimenti Costituzionali
37. 6 dicembre 2004 il primo richiedente present? un reclamo costituzionale. Lui dibatt? che Articolo 37 ? 1 (1) del Codice di Diritto processuale penale (?il CCP?) ed Articolo 21 ?? 5 e 6 del Codice di Procedura Amministrativa (?la Copertura?), adott? 13 febbraio 2004, era contrario alle disposizioni costituzionali e seguenti-Articolo 14 (proibizione della discriminazione), Articolo 21 (protezione di propriet?), Articolo 40 (presunzione dell’innocenza) ed Articolo 42 ?? 2 e 5 (nessuna sanzione penale senza legge e proibizione della richiesta retroattiva di diritto penale) della Costituzione della Georgia.
38. Nella sua azione di reclamo costituzionale il primo richiedente reiter? soprattutto gli argomenti che lui prima aveva presentato di fronte alla Corte Suprema della Georgia. In particolare, lui si lament? che il sequestro della sua propriet? e che dei suoi membri di famiglia corrisposti ad una sanzione penale che ? imposta su lui nell’assenza di una definitivo condanna che stabilisce la sua colpa, e che lui non sarebbe dovuto essere reso per sopportare il carico di provare la sua innocenza che ? la legalit? della propriet? contestata. Lui si lament? anche che il sequestro della propriet? in simile circostanze era in violazione del suo diritto per essere presunto innocente delle accuse di corruzione. Il primo richiedente afferm? anche che lui e la sua famiglia avevano acquisito bene la propriet? in oggetto di fronte agli emendamenti di 13 febbraio 2004 fu decretato e che, di conseguenza, la proroga retroattiva di quelle disposizioni alla loro situazione era incostituzionale. Per quelle ragioni, lui dibatt?, che la procedura di sequestro previde per con le disposizioni contestate del CCP e Copertura era stata arbitrario ed aveva corrisposto ad una violazione della garanzia costituzionale di protezione della sua propriet? privata.
39. Con una sentenza di 13 luglio 2005 la Corte Costituzionale, dopo avere ascoltato le parti gli argomenti di ‘ ed attesta da un numero di esperti legali e testimoni, respinse l’azione di reclamo del primo richiedente siccome mal-fondato sulla base del ragionamento seguente.
40. Prima, disegnando un’analogia con Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 alla Convenzione, la Corte Costituzionale afferm? che la disposizione costituzionale e Georgiana che protegge il diritto a propriet? (Articolo 21 della Costituzione) similmente non escluda la possibilit? della privazione di propriet? se tale misura fosse legale, intraprese un interesse pubblico e soddisfatto la prova di proporzionalit?. La corte segu? a poi enfatizzare che solamente ottenne legalmente propriet? god? la piena protezione costituzionale; nella causa del primo richiedente era stato un sospetto legittimo come alle origini legali della propriet?, un sospetto che lui ed i suoi membri di famiglia non erano stati capaci di confutare nel corso dei procedimenti giudiziali ed attinenti.
41. La Corte Costituzionale afferm? inoltre che i procedimenti di sequestro amministrativi previdero per in Articolo 37 ? 1 (1) del CCP ed Articolo 21 ?? 5 e 6 della Copertura, poteva in nessun modo sia associato a con procedimenti penali, come nessuna determinazione di un’accusa criminale era in pericolo; sul contrario, simile procedimenti erano un esempio classico di una controversia civile fra lo Stato, rappresentato con l’accusatore pubblico ed individui privati. Dato il ?civile? natura dei procedimenti in oggetto, era accettabile che l’onere della prova nei procedimenti dovrebbe essere spostato sopra il convenuto, il secondo richiedente. Riferendosi alla sua propria ricerca legale comparativa e le sentenze della Corte nelle cause di Raimondo c. l’Italia (22 febbraio 1994, ?? 16-20 la Serie Un n. 281 Un) ed AGOSI c. il Regno Unito (24 ottobre 1986, ?? 33-42 la Serie Un n. 108), la Corte Costituzionale aggiunse che meccanismi cos? civili, comportando la confisca degli incassi di crimine o altrimenti ottenne illegalmente o propriet? inspiegata, non era ignoto in un numero delle democrazie Occidentali, incluso Italia, il Regno Unito e gli Stati Uniti dell’America.
42. Come al problema della retroattivit? allegato della richiesta dell’emendamento di 13 febbraio 2004 che introduce la procedura di sequestro amministrativa, e la presunzione del secondo richiedente dell’innocenza, la Corte Costituzionale decise che fin dai procedimenti in oggetto era stato ?civile? e non ?penale?, le garanzie di penale-legge summenzionate non potevano fare domanda. Inoltre, l’emendamento di 13 febbraio 2004 non aveva introdotto qualsiasi concetto nuovo ma piuttosto aveva regolato di nuovo, in una maniera pi? efficiente, le misure esistenti mirarono alla prevenzione e lo sradicamento della corruzione nel servizio pubblico. In particolare, la Corte Costituzionale si rifer? all’Atto del 1997 su Conflitto di Interessi e la Corruzione nel Servizio Pubblico che non solo aveva costretto tutti gli ufficiali pubblici a dichiarare la loro propria propriet? e che della loro famiglia e parenti vicini, ma anche mostrare che la propriet? dichiarata era stata acquisita legalmente.
43. La Corte Costituzionale concluse che gli emendamenti di 13 febbraio 2004 notificarono indubbiamente l’interesse pubblico di intensificare la lotta contro la corruzione e che la prova della proporzionalit? era stata soddisfatta anche debitamente durante i procedimenti di sequestro che erano stati condotti abbastanza di fronte alle corti nazionali.
II. DOCUMENTI INTERNAZIONALI ED ATTINENTI E DIRITTO NAZIONALE
A. L’Atto del 1997 su Conflitto di Interessi e la Corruzione nel Servizio Pubblico, come in vigore al tempo di materiale
44. 17 ottobre 1997 l’Atto su Conflitto di Interessi e la Corruzione nel Servizio Pubblico, il primo pezzo di maggiore di legislazione nella storia della Georgia indipendente che espone fuori i principi e metodi per ostacolando e sradicare la corruzione nel servizio pubblico, fu adottato col Parlamento della Georgia.
45. Sezione 1 dell’Atto proclam? che il suo obiettivo principale era ostacolare, scopre e pose fine ad istanze della corruzione, e sostenere ufficiali pubblici e corrotti responsabili.
46. Sezione 3 dell’Atto defin? la nozione di ?la corruzione nel servizio pubblico? come l’uso con un ufficiale pubblico di suo o il suo posto pubblico o dell’influenza associata con che posto per i fini dell’arricchimento indebito. La stessa disposizione defin? il termine di ?un reato di corruzione? come un atto del quale contenne gli elementi ?la corruzione nel servizio pubblico? e quale potrebbe essere soggetto a disciplinare, amministrativo o la responsabilit? penale. Sezione 4 spieg? che con che dovrebbe essere capito precisamente un ufficiale pubblico ?membri di famiglia? e ?parenti vicini?, una definizione che incluse simile categorie come fratelli, figli e genitori.
47. Capitolo IV dell’Atto (le sezioni 14 e 19) impose su ufficiali pubblici un obbligo per dichiarare la loro propriet? ogni anno (fra 1 e 30 aprile). La dichiarazione doveva non solo contenere un ruolo dei beni posseduto personalmente con l’ufficiale pubblico e con suo o lei ?membri di famiglia? e ?parenti vicini?, ed il valore di mercato effettivo della propriet?, ma anche la contabilit? di informazioni per le origini della propriet? in oggetto. Le dichiarazioni presentate annualmente con ufficiali pubblici erano documenti pubblici.
48. Secondo sezione 20(1) e (2) dell’Atto, un reato di corruzione o un’altra violazione dei requisiti posate in gi? con l’Atto aumento diede alla responsabilit? sotto gli articoli posati in gi? per che specifico fine o col criminale o la legislazione amministrativa. Se la responsabilit? n? penale n? amministrativa sorgesse, causa disciplinare, come proscioglimento dal posto sarebbe intentata.
Diritto nazionale di B. sulla confisca di propriet? erroneamente acquisita o ricchezza inspiegata, come in vigore al tempo di materiale
49. Sul 2004 due maggiore di 13 febbraio emendamenti legislativi mirarono a sostenendo sforzi di combattere la criminosit?, con una particolare enfasi su reati economici e quelli commisero nel servizio pubblico, fu adottato. Uno di quegli emendamenti introdusse negoziato nel Codice di Diritto processuale penale (vedere Natsvlishvili e Togonidze c. la Georgia, n. 9043/05, ? 49 ECHR 2014 (gli estratti)), mentre il secondo che interessato sia il Codice di Diritto processuale penale ed il Codice di Procedura Amministrativa, regol? il meccanismo per la confisca di propriet? erroneamente acquisita.
50. Come un risultato di che secondo emendamento di 13 febbraio 2004, legge Georgiana previde per due procedure per la confisca di propriet?: ?il sequestro penale? e ?il sequestro amministrativo.? Il sequestro penale era di una natura generale e tratt? con privazione degli oggetti di un reato e proventi da crimine, impose come parte dei procedimenti di giorno della sentenza che seguono una definitivo condanna che stabilisce la colpa della persona. Nel frattempo, la procedura seconda che fu governata con Articolo 37 ? 1 del Codice di Diritto processuale penale (?il CCP?) ed Articoli 21 ?? 4 a 11 del Codice di Procedura Amministrativa (?la Copertura?), specificamente fu mirato a recuperando propriet? erroneamente acquisita e ricchezza inspiegata da un ufficiale pubblico, cos? come dai membri di famiglia secondi, parenti vicini e cos? definito ?persone collegate?, anche senza la condanna penale e precedente dell’ufficiale riguardata.
51. Bench? una condanna penale non fosse un requisito indispensabile necessario, il sequestro amministrativo si potrebbe iniziare solamente se un ufficiale fosse stato accusato con reati prima (incluso la corruzione) impegnato durante suo o il suo termine in ufficio contro gli interessi del servizio pubblico, l’impresa od organizzazione riguardati, o di uno dei reati seguenti: soldi lavando, l’estorsione, appropriazione indebita, appropriazione indebita, evasione fiscale o violazione di regolamentazioni di costume, nonostante se l’ufficiale in oggetto era ancora in ufficio o non.
52. Cos?, se l’ufficiale pubblico in oggetto fu accusato di uno o pi? dei reati summenzionati, e l’accusatore pubblico in accusa dell’indagine aveva un ragionevole sospetto che la propriet? nella propriet? di che and/or ufficiale e pubblico di suo o i suoi membri di famiglia, persone vicine e ?persone collegate? sarebbe stato acquisito erroneamente, l’accusatore potrebbe registrare ?un’azione civile? (?) con la corte sotto Articolo 37 ? 1 CCP, esigendo il sequestro del ?mal-ottenuto? propriet? e ricchezza inspiegata.
53. Una volta un accusatore pubblico aveva registrato un’azione civile per sequestro che doveva essere provato con prova di documentario sufficiente l’onere della prova sposterebbe poi sopra il convenuto. Se i secondi andassero a vuoto a confutare la rivendicazione dell’accusatore pubblico con producendo documenti che provano che la propriet? (o le risorse finanziarie per l’acquisto della propriet?) era stato acquisito legalmente o che tasse sulla propriet? erano state pagate debitamente, la corte, dopo avere assicurato che la rivendicazione dell’accusatore in modo appropriato fu provata, ordinerebbe il sequestro della propriet? in oggetto (l’Articolo 21 ? 6 della Copertura).
54. Secondo Articolo 21 ? 8 della Copertura, il fine del sequestro amministrativo era ripristinare la situazione che era esistita prima dell’acquisizione della propriet? contestata con l’ufficiale pubblico per sbagliato vuole dire. In particolare, la propriet? confiscata poi in quelli procedimenti amministrativi sarebbe ripristinata al suo owner(s legittimo) che potrebbe essere un individuo privato o una persona giuridica dopo le rivendicazioni legali sulla propriet? di tutte le altre terze parti era stato soddisfatto. Se il proprietario legittimo non potesse essere determinato durante i procedimenti di sequestro, la propriet? fu confiscata in favore dello Stato (l’Articolo 21 ? 8 (1) della Copertura). Il sequestro di valore era anche possibile sotto Articolo 21 ? 8 (3) della Copertura che afferm? che se la propriet? soggetto alla confisca non potesse essere trasferita allo Stato nella sua forma originale, il convenuto dovrebbe pagare risarcimento valutario che corrisponde al valore della propriet?.
C. La Nazioni Convenzione Unito Contro la Corruzione
55. L’Unito del 2005 Nazioni Convenzione contro la Corruzione fu ratificata ed entr? in vigore in riguardo della Georgia 8 novembre 2008.
56. Articoli 31 e 54 ? 1 (il c) di questa Convenzione che espose il principio di riconoscimento universale della confisca dei beni collegata alla corruzione, o incassi di crimine derivarono da reati di corruzione, legga siccome segue:
Articolo 31: Gelandosi, confisca ed il sequestro
?1. Ogni Parte Statale prender?, alla pi? grande misura possibile all’interno del suo ordinamento giuridico nazionale, simile misure siccome pu? essere necessario per abilitare il sequestro di:
(un) Incassi di crimine derivarono da reati stabiliti in conformit? con questa Convenzione o propriet? il valore di che corrisponde a che di simile incassi;…
4. Se simile incassi di crimine sono stati trasformati o sono stati convertiti, in parte o in pieno, nell’altra propriet?, simile propriet? sar? responsabile alle misure assegnate ad in questo articolo invece degli incassi.
5. Se simile incassi di crimine sono stati mescolati con propriet? acquisita da fonti legittime, simile propriet? pu?, senza pregiudizio a qualsiasi i poteri relativo a gelandosi o la confisca, dipenda responsabile dal sequestro al valore valutato degli incassi mescolati.
6. Reddito o gli altri benefici derivarono da simile incassi di crimine, da propriet? nella quale simile incassi di crimine sono stati trasformati o sono stati convertiti o da propriet? con la quale sono stati mescolati simile incassi di crimine sar? anche responsabile alle misure assegnate ad in questo articolo, nella stessa maniera ed alla stessa misura come incassi di crimine. …
8. Parti in Stati possono considerare la possibilit? di richiedere che un offensore dimostra l’origine legale di simile incassi allegato di crimine o l’altra propriet? responsabile al sequestro, alla misura che tale requisito ? coerente coi principi fondamentali del loro diritto nazionale e con la natura di procedimenti giudiziali ed altri.
9. Le disposizioni di questo articolo non saranno costruite cos? come a pregiudizio i diritti di terze parti in buona fede. …?
Articolo 54. Meccanismi per ricupero di propriet? tramite la cooperazione internazionale in sequestro
?1. Ogni Parte Statale,… , nella conformit? col suo diritto nazionale: …
(il c) consideri prendere simile misure siccome pu? essere necessario per concedere sequestro di simile propriet? senza una condanna penale in cause nelle quali l’offensore non pu? essere perseguito con ragione di morte, volo o l’assenza o nelle altre cause appropriate.?
57. Gli estratti attinenti dalla Guida Tecnica alla Nazioni Convenzione Unito Contro la Corruzione chiarificarono inoltre un numero di chiave nozioni legali relativo al sequestro di incassi di crimine riferito a reati di corruzione:
?IV. Cosa per considerare come incassi di crimine per fini del sequestro
Paragrafi 4, 5 e 6 di articolo 31 contorno la minima sfera di misure per implementare l’articolo.
Divida in paragrafi 4
Questo si riferisce alla situazione nella quale incassi sono stati trasformati o sono stati convertiti nell’altra propriet?. In questa causa, Parti di Stati ? richiesta a soggetto al sequestro la propriet? trasformata o ? convertita, invece degli incassi diretti.
Dato che offensori vogliono parte appena loro possono con gli incassi primari di crimine per ostruire sforzi investigativi di tracciare simile propriet?, la disposizione ? di attinenza notevole quando facendo domanda un modello oggetto-basato del sequestro per evitare conflitti con terze parti in buona fede e potenziali e facilitare investigativo e l’attivit? di prosecutorial. La disposizione riflette la stessa teoria che giace dietro ad un modello valore-basato del sequestro: che questioni sono non permettere l’offensore per arricchirli lui o con illegale vuole dire.
La disposizione segue la cos? definita teoria di ?propriet? contaminata,? da che cosa, siccome propriet? contaminata ? scambiata per ?propriet? pulita?, il secondo diviene contaminato. Mentre questo pu? sollevare emette di ricevuta in buon fede, paesi hanno sviluppato requisiti, da che cosa legislazione d? primato all’irrevocability del ?la macchia? irrispettoso delle iterazioni di trasferimento, ricevuta e conversione.
Divida in paragrafi 5
Questo si riferisce alla situazione dove procede di crimine ? stato mescolato con propriet? da fonti legittime. Parti in Stati sono richieste a soggetto al sequestro qualsiasi simile propriet? su al valore valutato degli incassi. Come ambo le situazioni sopra ed affermate un problema pu? posare quando il sistema di sequestro opera sotto un sistema di sequestro di oggetto che richiede una determinazione di propriet? ottenuto per il reato. Quando azionando un sistema di sequestro di valore queste situazioni non posa qualsiasi il problema.
Divida in paragrafi 6
Questo non solo richiede Parti di Stati a soggetto al sequestro primario ma anche incassi secondari di crimine. Incassi primari sono quelli beni ottenuti direttamente per il perpetrazione del reato-e.g., un dono di $100,000. Gli incassi secondari, con contrasto si riferiscono a benefici derivati dagli incassi originali, come interesse bancario o l’importo aumentati come una conseguenza di investimento. In questo riguardo a, la Convenzione costringe Stati Parties ad offrire il sequestro obbligatorio per sia gli incassi primari e secondari.
Sebbene la definizione degli incassi di crimine data in articolo 2 (il grammo) include propriet? ?ottenne per un crimine? e propriet? ?deriv? da un crimine,? il paragrafo assegna esplicitamente ?[I]ncome o gli altri benefici? deriv? dagli incassi di crimine e fa domanda a benefici che vengono da qualsiasi delle situazioni assegnate in paragrafi 4 e 5-propriet? trasform? o convert? e mescol? propriet?. Nelle altre parole qualsiasi la valutazione in valore degli incassi di crimine, anche quando non attribuibile a qualsiasi l’attivit? penale deve essere anche responsabile al sequestro. …
Divida in paragrafi 8
Divida in paragrafi 8 raccomanda che Parti di Stati considera la possibilit? di spostare l’onere della prova in riguardo ad all’origine degli incassi allegato di crimine. …
[I]n oltre alle procedure di generis di sui che accettano standard non-penali di prova dopo che la condanna ha raggiunto, un numero di giurisdizioni ha adottato anche procedure civili di sequestro che opera in rem e ? governato con un standard della preponderanza di prova.
VII. Protezione di terze parti in buona fede
Divida in paragrafi 9 costringe Stati Parties a non costruire qualsiasi delle disposizioni di che articolo come a pregiudizio i diritti di terze parti in buona fede. Comunque, la Convenzione non specifica a che misura alla quale terze parti dovrebbero essere fornite via di ricorso legali ed effettive per preservare i loro diritti. Nell’implementare questa disposizione, Parti di Stati pu? desiderare cos?, prendere in considerazione che delle giurisdizioni hanno optato di stabilire una specifica procedura per terze parti che chiedono propriet? su propriet? sequestrata nella quale valuta l’accusa se il richiedente:
? ha agito col fine di celare il reato predicativo, o ? implicato in qualsiasi dei reati subordinati;
? Ha interesse legale nella propriet?;
? Acted diligentemente a norma di legge e pratica commerciale;
? Se la propriet? richiede una registrazione pubblica dell’operazione o qualsiasi procedura amministrativa, simile informazioni hanno condotto (e.g., beni immobili, o veicoli);
? Se l’operazione fosse onerosa, se segu? i veri valori di mercato.?
D. Il Consiglio di Convenzioni di Europa
1. Il Consiglio del 1990 di Convenzione di Europa su Lavare, Ricerca, la Confisca ed il Sequestro degli Incassi da Crimine
58. Il Consiglio del 1990 di Convenzione di Europa su Lavare, Ricerca, la Confisca ed il Sequestro degli Incassi da Crimine (ETS N.ro 141) che entr? in vigore in riguardo della Georgia 1 settembre 2004 proclam? che uno del ?metodi moderni ed effettivi? nel ?lotta contro crimine serio… consiste nello spogliare criminali degli incassi da crimine? (vedere il Preambolo alla Convenzione).
59. La Convenzione fece appello alle Parti Firmatarie a ?adotti misure cos? legislative ed altre siccome pu? essere necessario per abilitarlo per confiscare instrumentalities ed incassi o propriet? il valore di che corrisponde a simile incassi? (vedere Articolo 2). Allo stesso tempo, il termine ?il sequestro? fu definito come ?una sanzione penale o una misura, ordin? con una corte procedimenti seguenti in relazione ad un reato penale o reati penali che danno luogo alla definitivo privazione di propriet?? (vedere Articolo 1).
60. La Relazione Esplicativa alla Convenzione del 1999 chiarific? inoltre i termini legali ed attinenti:
?15. … Gli esperti erano anche in grado identificare le differenze considerevoli in riguardo dell’organizzazione procedurale della presa di decisioni per confiscare (decisioni prese con tribunali penale, corti amministrative, autorit? giudiziali e separate in procedimenti civili o penali totalmente separato da quegli in che ? determinata la colpa dell’offensore (questi procedimenti sono assegnati a nel testo della Convenzione come procedimenti di ?per il fine del sequestro ‘ e nel rapporto esplicativo qualche volta come ?in procedimenti di rem ‘). Era anche possibile distinguere le differenze in riguardo della struttura procedurale di simile decisioni (presunzioni di propriet? illecitamente acquisita, tempo-limiti ecc.)…
23. Il comitato discusse se era necessario per definire il sequestro di ?’ od ordine di sequestro di ?’ sotto la Convenzione. … La definizione del sequestro di ?che ‘ ? stato redatto per per farlo chiaro che, sulla mano del una, la Convenzione tratta solamente con attivit? penali o atti connesse therewith, come atti riferiti a civile in azioni di rem e, d’altra parte che le differenze nell’organizzazione dei sistemi giudiziali e gli articoli di procedura non escludono la richiesta della Convenzione. Per istanza, il fatto che il sequestro in degli Stati non ? considerato come una sanzione penale ma come una sicurezza o l’altra misura ? irrilevante alla misura che il sequestro ? riferito all’attivit? penale. ? anche irrilevante che ? probabile che il sequestro sia ordinato qualche volta con un giudice che ?, mentre parlando severamente, non un giudice penale come lungo come la decisione fu presa con un giudice. Il termine che ?corteggia ‘ ha lo stesso significato come in Articolo 6 della Convenzione europea su Diritti umani. Gli esperti concordarono che puramente il sequestro amministrativo non fu incluso nella sfera di applicazione della Convenzione.?
2. Il Consiglio del 2005 di Convenzione di Europa su Lavare, Ricerca, la Confisca ed il Sequestro degli Incassi da Crimine e sul Finanziamento del Terrorismo
61. Nel 2005 il Consiglio dell’Europa adott? un altro, pi? comprensivo Convenzione su Lavare, Ricerca, la Confisca ed il Sequestro degli Incassi da Crimine e sul Finanziamento del Terrorismo (ETS N.ro 198). Entr? in vigore in riguardo della Georgia in 1 maggio 2014.
62. Articoli 3 e 5 della Convenzione del 2005, in finora come attinente, affermi siccome segue:
Articolo 3-misure di Sequestro
?4. Ogni Parte adotter? misure cos? legislative o altre siccome pu? essere necessario per richiedere che, in riguardo di un reato serio o reati come definito con legge nazionale, un offensore dimostra l’origine di incassi allegato o l’altra propriet? responsabile al sequestro alla misura che tale requisito ? coerente coi principi del suo diritto nazionale.?
Articolo 5-Gelandosi, confisca ed il sequestro
?Ogni Parte adotter? misure cos? legislative ed altre siccome pu? essere necessario per assicurare che le misure per gelarsi, sequestri e confischi anche includa:
(un) la propriet? nella quale gli incassi sono stati trasformati o sono stati convertiti;
(b) propriet? acquis? da fonti legittime, se incassi sono stati mescolati, in intero o in parte, con simile propriet? su al valore valutato degli incassi mescolati;
(il c) reddito o gli altri benefici derivarono da incassi, da propriet? nella quale incassi di crimine sono stati trasformati o sono stati convertiti o da propriet? con la quale sono stati mescolati incassi di crimine, su al valore valutato degli incassi mescolati, nella stessa maniera ed alla stessa misura come incassi.?
63. La Relazione Esplicativa alla Convenzione di 2005 riaffermata quel:
?39. La definizione del sequestro di ?che ‘ ? stato redatto per per farlo chiaro che, sulla mano del una, la Convenzione del 1990 solamente quantit? con attivit? penali o atti connessero therewith, come atti riferiti a civile in azioni di rem e, d’altra parte che le differenze nell’organizzazione dei sistemi giudiziali e gli articoli di procedura non escludono la richiesta della Convenzione del 1990 e questa Convenzione. Per istanza, il fatto che il sequestro in degli stati non ? considerato come una sanzione penale ma come una sicurezza o l’altra misura ? irrilevante alla misura che il sequestro ? riferito all’attivit? penale. ? anche irrilevante che ? probabile che il sequestro sia ordinato qualche volta con un giudice che ?, mentre parlando severamente, non un giudice penale come lungo come la decisione fu presa con un giudice.?
64. La Relazione Esplicativa afferm? inoltre quel:
?71. Divida in paragrafi 4 di Articolo 3 costringe Parti ad offrire la possibilit? per l’onere della prova per essere revocato riguardo all’origine legale di incassi allegato o l’altra propriet? responsabile al sequestro in reati seri. …
76. Questa disposizione sottolinea in particolare il bisogno di fare domanda anche simile misure ad incassi che sono stati mescolati con propriet? acquisito da fonti legittime o quale ? stato trasformato altrimenti o ? stato convertito.?
E. Vigore del Compito dell’Azione Finanziario
65. Il Vigore del Compito dell’Azione Finanziario (FATF) fu stabilito a luglio 1989 come un gruppo inter-governativo con un Gruppo di Sette (G-7) Cima a Parigi. ? stato riconosciuto da allora globalmente come un corpo autorevole che espone standard universali e politiche in sviluppo per combating, fra altro, soldi lavando. Nel 2003 emise anche una specifica raccomandazione che fu girata con la Georgia gridare per il sequestro nell’assenza di una condanna penale e precedente (noto come Raccomandazione n. 3):
?Misure provvisorie ed il sequestro
3. … Paesi possono considerare adottare misure che permettono a simile incassi o instrumentalities di essere confiscati senza richiedere una condanna penale, o quali costringono un offensore a dimostrare l’origine legale della propriet? addotta per essere responsabile al sequestro, alla misura che tale requisito ? coerente coi principi del loro diritto nazionale.?
F. Il Consiglio di Comitato di Europa di Esperti sulla Valutazione di Anti-soldi che Lava Misure ed il Finanziamento del Terrorismo (MONEYVAL)
66. Nella sua prima Valutazione Relazione su Georgia che concerneva una visita al paese con una squadra di esaminatori fra 23 e 26 ottobre 2000 MONEYVAL osserv? e raccomand? il seguente:
?2. Le aree principali che generano incassi illegali e seriamente rischioso lo sviluppo economico della Georgia ? corruzione, frode ed evasione fiscale cos? come importandosi di contrabbando beni. …
6. Gli esaminatori considerano che la confisca e regime di sequestro dovrebbero essere fatti una rassegna e dovrebbero essere portati su ad internazionalmente accett? standard. … Nella prospettiva degli esaminatori, la procedura di sequestro dovrebbe adattare ai requisiti della Convenzione di Strasbourg -con l’introduzione della possibilit? di strumeni confiscatori ed incassi, e se loro sono stati alterati in qualche genere di propriet?, il valore corrispondente pu? essere confiscato.?
67. Nel contesto di una seconda visita di valutazione a Georgia con una squadra di MONEYVAL di esaminatori che ebbero luogo fra 21 e 23 maggio 2003 la Seconda Valutazione Relazione Rotonda critic? di nuovo le autorit? nazionali per lacunae nella struttura legale riguardo al sequestro di incassi di crimine:
?8. … [Il sequestro di V]alue non fu regolato in legislazione Georgiana al tempo della visita di su-luogo. Effettivamente, l’assenza di una vera misura del sequestro fu data come una delle prime ragioni per la mancanza di soldi che lava indagini o accuse. Ha bisogno di essere un completamento della struttura legale per creare una struttura legale ed abilitante per sostenere il sequestro in riguardo di tutti gli incassi penali (sia diretto ed indiretto), e valore equivalente bas? il sequestro dovrebbe essere introdotto. ? messo al corrente che elementi di pratica che ha provarono altrove di valore, incluso l’inversione dell’onere di prova riguardo all’origine legale di incassi allegato dovrebbe essere considerato nei particolari reati incasso-generatori seri.?
68. MONEYVAL fece un numero di commenti positivi nel suo terzo Tondo Valutazione Relazione Particolareggiata sullo schema di sequestro amministrativo introdotto 13 febbraio 2004 dopo la sua visita a Georgia fra 23 e 29 aprile 2006,:
?18. La struttura legale e Georgiana che copre… il sequestro ? stato sviluppato significativamente ed ora c’? una struttura legale e di base a posto per… la confisca di oggetti, strumenti ed i beni criminalmente acquisiti (gli incassi). …
19. C’? anche della confisca amministrativa ed innovativa approvvigiona in posto in cause speciali che comportano ufficiali pubblici e malavita raggruppa-quale incorpora elementi di standard civile di prova che ? sviluppi molto benvenuti. …
239. La procedura per confiscare da terza propriet? di parti che ? stata trasferita per sconfiggere ordini di sequestro fu rivolta con disposizioni amministrative che trattano con membri di famiglia e parenti vicini di ufficiali prima dove sono soggetti di accusa ufficiali. … Queste disposizioni (ed i cambi associati all’onere della prova per la confisca in queste cause) ? molto benvenuto, e dovrebbe coprire molti terze parti in cui mani che i beni illegali incorrono in cause sensibili.
240. … Chiaramente le disposizioni amministrative e nuove per il sequestro in riguardo di cause che sono portate contro ufficiali hanno avuto successo. …?
G. Il Consiglio di Gruppo di Europa degli Stati Contro la Corruzione (GRECO)
69. Nella sua Seconda Valutazione Relazione sulla Georgia, adott? alla sua 31 Seduta plenaria sostenuta da 4 a 8 dicembre 2006 in Strasbourg, GRECO osserv? e raccomand? il seguente:
?31. Di anni passati Georgia ha adottato un ordine enorme di legislazione nuova, fra le altre cose sulla confisca ed il sequestro degli strumenti ed incassi di crimine incluso la corruzione ed il lavare di questi incassi. L’introduzione di un schema di sequestro amministrativo nel 2004, specificamente diresse a propriet? illegalmente acquisita e ricchezza inspiegata di ufficiali, diede autorit? di esecuzione di legge un attrezzo effettivo per spogliare ufficiali cos? come i loro parenti e le cos? definite persone collegate, dei benefici dei loro crimini.
Il sequestro amministrativo non richiede condanna precedente, lascia spazio esplicitamente al sequestro da terze parti cos? come dei beni di valore equivalente e richiede un relativamente standard basso di prova, prevedendo che una volta l’accusatore ha presentato his/her affermano alla corte che la propriet? dell’imputato ? illegale o non pu? essere spiegata i turni di onere della prova all’imputato per mostrare che questa propriet? (o le risorse finanziarie richiesero per acquisire la propriet?) ? stato ottenuto giuridicamente.
L’Ottenga [la Valutazione Squadra del Gruppo] fu detto che finora propriet? con un valore di pi? di ?40 milione era stata reclaimed che illustrano l’impegno delle autorit? Georgiane per non affittare ufficiali traggono profitto da crimini commessi durante termine loro in ufficio. Comunque, l’? ascoltato anche che ci sono state delle preoccupazioni dell’arbitrariet? del regime di sequestro amministrativo, in che presumibilmente, solamente proponenti dell’amministrazione precedente erano designati come bersaglio.
C’era anche interessato della mancanza di trasparenza nella destinazione di propriet? confiscata in che era poco chiaro a chi questa propriet? era trasferita (in causa di esistenza di un proprietario legittimo della propriet?) o venduto (in causa di trasferimento allo Stato) e come a se chiunque altro che lo Stato sostenne trarre profitto da s?. Le autorit? Georgiane informarono comunque l’Ottenga dopo la visita che la mancanza percepita di trasparenza nella destinazione della propriet? confiscata era stata rivolta, inter alia con abolendo il finanziamento statale e speciale al quale fu trasferita presumibilmente questa propriet? e che il valore della propriet? confiscato fu riflesso nel bilancio Statale.
Bench? l’Ottenga non era in una posizione per valutare se le preoccupazioni summenzionate ancora sono comuni, considera che qualsiasi dubita dell’uso legittimo del sequestro amministrativo deve essere evitato. L’Ottenga perci? osserva che le autorit? Georgiane dovrebbero assicurare la massima trasparenza nell’uso del sequestro amministrativo per evitare qualsiasi impressione che questo meccanismo ? adoperato male.?
H. L’Organizzazione per Co-operazione Economica e Sviluppo (OECD) su misure di anti-corruzione in Georgia e sul livello globale
70. 21 gennaio 2004 l’Anti-corruzione Rete dell’OECD per Transizione Economie (?l’ACN?) emesso la raccomandazione seguente, assegn? a come ?la Raccomandazione n. 9?, alle autorit? Georgiane:
?9. [a] considera correggere il Codice Penale per assicurare che il sequestro di incassi fa domanda obbligatorio ad ogni corruzione e reati corruzione-relativi. Assicuri che il regime di sequestro lasci? spazio al sequestro di incassi della corruzione, o propriet? il valore di che corrisponde a che di simile incassi o sanzioni valutarie di effetto comparabile, e che il sequestro da terza persona ? possibile. Faccia una rassegna le misure provvisorie per costituire la procedura l’identificazione e la confisca di incassi dalla corruzione nell’indagine penale ed accusa mette in fase efficiente ed operativo. Esplori le possibilit? di controllare e, se necessario, prendere ricchezza inspiegata.?
71. A giugno 2004 l’ACN gi? aveva lodato le autorit? Georgiane per avere intrapreso prontamente un numero di anti la corruzione misura, incluso sul livello legislativo. L’estratto attinente dall’Aggiunta alla Valutazione Riassuntiva e Raccomandazioni che furono girate 17 giugno 2004 legge siccome segue:
?Nonostante un tempo molto breve fin dalla revisione di gennaio, Abitante della Georgia aggiorn?, rapporto informa di un numero di importanti cambi nella legislazione nazionale alcuni/e dei/lle quali ? riferita alle raccomandazioni di gennaio. I cambi principali sono riassunti sotto: …
Sequestro di ?: l’adozione di disposizioni legali per l’indagine di propriet? illegale o ingiustificata, introduzione dell’istituzione di ritiro di propriet? illegale;
Efficienza di ? di indagine ed accusa: dichiarazione -mercanteggiamento che introduce nel diritto processuale penale; migliorando le possibilit? di fare domanda speciale investigativo vuole dire in raccolta di prova;
Il Sequestro di ? di incassi da crimine: Georgia ha adottato una legge nuova che offre base legale per il sequestro di propriet? ingiustificata ed indirizzi gennaio raccomandazione 9 riguardo al sequestro di incassi della corruzione; misure inoltre nuove sono introdotte fuori di elaborazione penale abilitare sequestro di ricchezza inspiegata (per l’inversione di onere della prova)…?
72. Nella sua prima Monitoraggio Relazione su Georgia che fu adottata 13 giugno 2006 l’ACN concluse successivamente, che le autorit? si erano attenute grandemente con la sua Raccomandazione precedente n. 9 (compari con paragrafo 70 sopra):
?La legislazione della Georgia ? compatibile coi requisiti appropriati della legislazione internazionale, in particolare col Consiglio attinente di Convenzione di Europa, nel non solo prevedere per il sequestro all’interno di un diritto processuale penale ma anche per altro vuole dire. Cos? il Codice Amministrativo e Georgiano conferisce poteri l’accusatore per chiedere la propriet? illegale e ricchezza inspiegata, la nozione di che ? descritto nella Legge su Conflitto di Interessi. Ci sono misure previste col Diritto processuale penale Codice, come il potere per fare rivendicazioni civili in relazione al reato penale. Georgia provvide anche informazioni riguardo alla richiesta di queste norme che provano le rivendicazioni per l’efficacia. Sembra che la procedura per l’identificazione e la confisca di incassi della corruzione esiste e ? efficiente ed operativo.?
73. Nella sua terza Monitoraggio Relazione su Georgia che fu adottata 25 settembre 2013 l’ACN fece le osservazioni seguenti riguardo ai risultati delle misure di anti-corruzione si impegnati nel paese:
?La corruzione in Georgia ? stata un ostacolo significativo a sviluppo economico poich? il paese guadagn? l’indipendenza. La sua natura penetrante e la visibilit? alta avevano minato la credibilit? del governo seriamente. Comunque, il governo Georgiano e nuovo in 2004 che vennero a motorizzare dopo la ?Rose Rivoluzione ‘ impegnato afferrare la corruzione e realizz? impressionante d? luogo allo sradicare la corruzione amministrativa.
La Trasparenza della Georgia Corruzione Percezione Indice risultato Internazionale aument? da 1.8 nel 2003 a 5.2 nel 2012; Georgia ? classificata 51 fuori di 174 paesi (leader nella regione di Europa Orientale e l’Asia Centrale). Questo ? di gran lunga l’aumento pi? significativo per tutti gli Istanbul Azione Piano paesi. Georgia ora sta classificando pi? alta di un numero dei paesi membro di EU (Bulgaria, Croatia, Repubblica ceca, Grecia, Italia, Lettonia, Slovacchia e la Romania). Mentre tutti gli studi confermano che la corruzione ? stata sradicata estesamente dai cittadini ‘ la vita quotidiana, molti rappresentanti di societ? civili e rappresentanti di organizzazioni internazionali creduti che la corruzione di livello alta persist?. Si considera che sia una delle ragioni per la perdita della parte governante precedente all’ottobre 2012 elezioni parlamentari.
Avanzi in sforzi di anti-corruzione ha fatto l’impatto pi? significativo su investimento e clima di affari. Nell’ultima Mondo Banca rapporto di Affari sta Facendo (2013) Georgia si mosse globalmente su a 9 macchia (da 112 nel 2006) col paese pi? vicino dalla regione che ? Armenia (32) e media fila regionale di 73. Georgia era la cima che migliora paese fin da 2005 sia nell’Europa Orientale e l’Asia Centrale e globalmente con 35 riforme istituzionali e regolatore eseguite.?
LA LEGGE
I. L’ECCEZIONE PRELIMINARE DEL GOVERNO
74. Dopo avviso della richiesta presente era stato dato al Governo 9 novembre 2009, la Corte fu informata 22 giugno 2010 per la prima volta che il terzo richiedente, il Sig. Tengiz Gogitidze era morto in 7 maggio 2005 (vedere divide in paragrafi 4 e 5 sopra). Riferendosi al fatto sopra, il Governo sollev? una difficolt? dell’abuso del diritto di ricorso in riguardo del richiedente deceduto. Loro dissero che i richiedenti ‘ del quale consiglio legale aveva celato intenzionalmente dalla Corte il fatto che la morte di persona quando presentando ingannevolmente il modulo di domanda sul conto della persona deceduta.
75. I richiedenti non fecero commenti sull’eccezione del Governo.
76. La Corte reitera che una richiesta pu? essere respinta come abusivo sotto Articolo 35 ? 3 della Convenzione se fosse basato di proposito su fatti falsi (vedere, fra le altre autorit?, Akdivar ed Altri c. la Turchia, 16 settembre 1996, ?? 53-54 Relazioni di Sentenze e Decisioni 1996 IV, e Keretchashvili c. la Georgia (il dec.), n. 5667/02, 2 maggio 2006) o se incompleto e perci? informazioni ingannevoli furono presentate alla Corte (vedere Bekauri c. la Georgia (eccezione preliminare), n. 14102/02, ?? 21 e 24, 10 aprile 2012, e H?ttner c. la Germania (il dec.), n. 23130/04, 9 giugno 2006).
77. In questo collegamento la Corte osserva che mentre il Sig. Tengiz Gogitidze mor? in 7 maggio 2005, un fatto confermato con un certificato di morte aggiunto all’archivio di causa dopo comunicazione della richiesta consiglio legale deposit? la richiesta in favore del defunto 4 luglio 2005. Effettivamente, il modulo di domanda present? il Sig. Gogitidze come un richiedente con la piena qualit? giuridica, vivendo a che momento di entrata Mosca, Russia. Inoltre, sul 2005 consiglio legale di 2 novembre presentato alla Corte una forma di autorit? che menzion? che era stato emesso ed era stato firmato col terzo richiedente a Mosca 22 ottobre 2005.
78. In simile circostanze, la Corte considera, che il modulo di domanda fu basato sulla rivendicazione falsa che il Sig. Gogitidze era vivo e disposto per depositare una richiesta con la Corte, mentre la forma di autorit? aggiunse all’archivio 2 novembre 2005 e sopportando la firma ?Tengiz Gogitidze? necessariamente era un documento fucinato. Bench? sia poco chiaro chi cerc? precisamente di ingannare la Corte e falsific? la firma sulla forma di autorit?, e non c’? indicazione che consiglio legale era consapevole della frode al tempo dell’introduzione della richiesta, la conseguenza di manipolazioni procedurali e cos? ingannevoli ? evidentemente incompatibile col fine del diritto della richiesta individuale (paragone, per istanza con Poznanski ed Altri c. la Germania (il dec.), n. 25101/05, 3 luglio 2007).
79. Che essendo cos?, la parte della richiesta depositata nel nome del Sig. Tengiz Gogitidze ? abusiva per i fini di Articolo 35 ? 3 (un) in multa della Convenzione e deve essere respinto in conformit? con Articolo 35 ? 4.
II. Violazione allegato Di Articolo 1 Di Protocollo N.ro 1 A La Convenzione
80. I richiedenti si lamentarono Articolo 1 di Protocollo sotto N.ro 1 del sequestro della loro propriet?. Questa disposizione legge siccome segue:
?Ogni naturale o legale persona ? concessa al godimento tranquillo delle sue propriet?. Nessuno sar? privato delle sue propriet? eccetto nell’interesse pubblico e soggetto alle condizioni previste per con legge e coi principi generali di diritto internazionale.
Comunque, le disposizioni precedenti non possono in qualsiasi modo danneggia il diritto di un Stato per eseguire simile leggi come s? ritiene necessario controllare l’uso di propriet? in conformit? con l’interesse generale o garantire il pagamento di tasse o gli altri contributi o sanzioni penali.?
A. Ammissibilit?
81. La Corte trova che queste azioni di reclamo non sono manifestamente mal fondato all’interno del significato di Articolo 35 ? 3 (un) della Convenzione. Nota inoltre che loro non sono inammissibili su qualsiasi gli altri motivi. Loro devono essere dichiarati perci? ammissibili.
B. Meriti
1. Le osservazioni del Governo
82. All’inizio il Governo chiesto alla Corte di prendere nota della scala del fenomeno di corruzione che stava devastando il paese prima del varo di un ordine enorme di misure di anti-corruzione con le autorit? a febbraio 2004. L’ambiente corrotto era stato particolarmente evidente nell’Ajarian Repubblica Autonoma in cui il governo il primo richiedente aveva occupato alto-classificazione affigge al tempo di materiale. D’altra parte solamente alcuni anni dopo lo Stato avevano intrapreso un numero di iniziative legislative e cruciali per sostenere sforzi di combattere corruzione della quale il sequestro amministrativo costitu? una parte notevole, un trend fisso di riduzione significativa in corruzione potrebbe essere osservato prontamente, da 2006 onwards. Nel 2009 la Trasparenza Indice della Percezione della Corruzione Internazionale aumentava il risultato della Georgia dal 1.8 nel 2003 a 4.1, classificandolo cos? 66 fuori di 174 paesi (vedere divide in paragrafi 69-73 sopra).
83. Il Governo enfatizz? che tutti quelli positivo d? luogo alla lotta contro la corruzione non sarebbe potuto essere realizzato mai senza il meccanismo di sequestro amministrativo che era stato fatto domanda nei richiedenti la causa di ‘. Loro descrissero brevemente la natura di quel meccanismo legale. In particolare, amministrativo sequestro una parte di procedimenti penali non costitu? e non era di una natura punitiva ma, sul contrario, era di una civile-legge, natura compensativa essendo mirati a rimediando al danno patrimoniale o caus? ad individui privati o allo Stato (vedere divide in paragrafi 49-54 sopra). Il Governo afferm? che tale procedura-il sequestro della propriet? in oggetto nell’assenza di una definitivo condanna penale, con l’onere della prova che ? spostato sopra il convenuto-era in piena conformit? con gli standard internazionali ed attinenti. Infatti, era il Consiglio dei corpi di Europa e gli OECD che erano stati i primi ad insistere che Georgia dovrebbe introdurre tale misura (vedere divide in paragrafi 66-70 sopra).
84. Osservando che i procedimenti per il sequestro dei richiedenti la propriet? di ‘ aveva seguito severamente la procedura giudiziale posata in gi? per che fine di Articolo 37 ? 1 dei CCP ed Articoli 21 ?? 4 a 11 della Copertura, il Governo present? che il sequestro risultante era stato legale. Quelle disposizioni legali erano prontamente accessibili al pubblico e le loro conseguenze legali erano chiare e prevedibili al pubblico a grande, incluso i richiedenti. Inoltre, non poteva essere detto che gli emendamenti legislativi in oggetto aveva introdotto improvvisamente metodi rivoluzionari nella lotta contro la corruzione a febbraio 2004, come sette anni prima di quegli emendamenti l? gi? era esistito una legge che prevede per i principi di prevenzione, esposizione e lo sradicamento della corruzione ed il bisogno per sostenere criminalmente ufficiali corrotti, amministrativamente e disciplinarmente responsabile per i loro atti illeciti, vale a dire l’Atto del 1997 su Conflitto di Interessi e la Corruzione nel Servizio Pubblico (vedere divide in paragrafi 44-48 sopra). Il Governo dibatt? poi, con riferimento alle sentenze della Corte nelle cause di AGOSI (cit? sopra, ? 51) e Raimondo (cit? sopra, ? 29), che il sequestro dovrebbe essere considerato che come una misura controlli l’uso di propriet?.
85. Il Governo sostenne fermamente che l’introduzione della procedura del sequestro amministrativo notific? l’interesse pubblico dello sradicamento della corruzione nel servizio pubblico. Come all’implicazione di ?i parenti? e ?persone collegate?, che il particolare aspetto fu proporsi come una risposta al notorio e pratica molto estesa da che cosa ufficiali pubblici e corrotti nasconderebbero gli incassi dei loro atti illeciti con registrando in modo fittizio quegli incassi nei nomi dei loro amici o parenti. Nel fare cos?, ufficiali corrotti tentarono di evitare la responsabilit? finanziaria di fronte al pubblico, mentre volendo dire che l’obbligo legale per presentare dichiarazioni finanziarie nei loro propri nomi, come inizialmente purch? per con l’Atto del 1997 su Conflitto di Interessi e la Corruzione nel Servizio Pubblico, fu privato di qualsiasi il vero valore. Il sequestro dei richiedenti che la propriet? di ‘ era stata giustificata perci? con considerazioni socio-legali ed economiche, vale a dire il bisogno di sradicare la corruzione e ritornare l’illecitamente propriet? acquisita ai proprietari legali o, nell’assenza di cos?, al bilancio Statale.
86. Come alla proporzionalit? del sequestro, il Governo dibatt?, che che requisito fu soddisfatto col fatto che la controversia civile fra lo Stato ed i richiedenti erano stati la materia di un controllo giurisdizionale comprensivo con una corte indipendente ed obiettiva. Comunque, i richiedenti non erano riusciti a provare, nei procedimenti giudiziali ed attinenti che loro avevano avuto redditi legali che erano sufficienti per abilitarli per acquisire la propriet? che aveva un valore molto pi? alto. In questo collegamento il Governo afferm? anche che, determinato che il sequestro contestato rappresent? una misura per controllare l’uso di propriet? all’interno del significato del secondo paragrafo di Articolo 1 di Protocollo N.ro 1, lo Stato rispondente god? un margine particolarmente ampio della valutazione nel contesto della politica di lottare contro tale crimine notevole come corruzione.
2. I richiedenti le osservazioni di ‘
87. I richiedenti che le osservazioni di ‘ sono state tirate soprattutto criticising i politici e riforme legali si impegnate col Governo Georgiano in generale, accusando i vigori dominanti di metodi anti-democratici di governare e di aggiustare la legge, incluso la legislazione su sequestro, ai loro propri capricci.
88. Con riguardo ad all’argomento della causa presente, i richiedenti confinarono i loro argomenti a lamentandosi degli elementi costituenti e notevoli della procedura di sequestro amministrativa come cos?. In particolare, loro affermarono che il sequestro della loro propriet? era stato arbitrario, le autorit? che hanno chiesto che era stato ottenuto come un risultato delle attivit? corrotte del primo richiedente, senza avere una definitivo condanna contro l

Testo Tradotto

Conclusions: Remainder inadmissible
No violation of Article 1 of Protocol No. 1 – Protection of property (Article 1 para. 2 of Protocol No. 1 – Control of the use of property)

FOURTH SECTION

CASE OF GOGITIDZE AND OTHERS v. GEORGIA

(Application no. 36862/05)

STRASBOURG

12 May 2015

This judgment will become final in the circumstances set out in Article 44 ? 2 of the Convention. It may be subject to editorial revision.

In the case of Gogitidze and Others v. Georgia,
The European Court of Human Rights (Fourth Section), sitting as a Chamber composed of:
P?ivi Hirvel?, President,
George Nicolaou,
Ledi Bianku,
Nona Tsotsoria,
Paul Mahoney,
Krzysztof Wojtyczek,
Faris Vehabovi?, judges,
and Fran?oise Elens-Passos, Section Registrar,
Having deliberated in private on 14 April 2015,
Delivers the following judgment, which was adopted on that date:
PROCEDURE
1. The case originated in an application (no. 36862/05) against Georgia lodged with the Court under Article 34 of the Convention for the Protection of Human Rights and Fundamental Freedoms (?the Convention?) by four Georgian nationals, OMISSIS (?the first applicant?), OMISSIS (?the second applicant?), OMISSIS (?the third applicant?) and OMISSIS (?the fourth applicant?), on 4 July 2005.
2. The applicants were represented by OMISSIS, a lawyer practising in Tbilisi. The Georgian Government (?the Government?) were represented by their Agent, Mr L. Meskhoradze, of the Ministry of Justice.
3. The applicants alleged, in particular, that a court-imposed confiscation measure amounted to a violation of Article 1 of Protocol No. 1 to the Convention.
4. On 9 November 2009 the Government were given notice of the application.
5. On 22 June 2010 the Court was informed for the first time that the third applicant had died on 7 May 2005, prior to the introduction of the present application in his name.
6. On 14 April 2105 the Court decided to dispense with a hearing.
THE FACTS
I. THE CIRCUMSTANCES OF THE CASE
7. The first, second, third and fourth applicants were born in 1951, 1973, 1940 and 1978 respectively. The second and fourth applicants are the first applicant?s sons and the third applicant is his brother. The first, second and fourth applicants live in Moscow, the Russian Federation.
A. The initiation of proceedings for forfeiture of property
8. New political forces came to power in the Ajarian Autonomous Republic (?the AAR?) in May 2004, following the so-called ?Rose Revolution? which occurred in the country in November 2003 (see Georgian Labour Party v. Georgia, no. 9103/04, ?? 11-13, ECHR 2008).
9. On 25 August 2004 the first applicant, who had previously held the posts of Ajarian Deputy Minister of the Interior and President of the Audit Office, was charged, amongst other offences, with abuse of authority and extortion.
10. On 26 August 2004 the Public Prosecutor?s Office of the AAR initiated proceedings before the Ajarian Supreme Court to confiscate wrongfully and inexplicably acquired property from the applicants under Article 37 ? 1 (1) of the Code of Criminal Procedure (?the CCP?) and Article 21 ?? 5 and 6 of the Code of Administrative Procedure (?CAP?); the legislative provisions in question had been adopted on 13 February 2004.
11. The public prosecutor affirmed that he had reasonable grounds to believe that the salaries received by the first applicant in his capacity as Deputy Minister of the Interior between 1994 and 1997 and President of the Audit Office between November 1997 and May 2004 could not have sufficed to finance the acquisition of the property, which had occurred during the same time span, by himself, his sons and his brother.
12. The prosecutor attached to his brief numerous items of evidence (twenty-three documents) which showed that, on the one hand, the first applicant had earned 1,644 and 6,023 euros (EUR) respectively in official salaries when he had occupied the above-mentioned two posts in the Ajarian Government, whilst, on the other hand, the total value of the property that he and the other applicants had acquired corresponded to some EUR 450,000 (1,053,000 Georgian laris (GEL)). The latter figure was based on the expert opinions of two independent auditors who had conducted an assessment of the disputed property on 20 August 2004.
13. The public prosecutor therefore requested the Ajarian Supreme Court to rule that the items of property concerned, which are listed below, should be confiscated from the applicants and transferred to the State.
14. The first applicant?s property included:
(a) a house located at 54 Mazniashvili Street, Batumi;
(b) a house located at 13 Griboyedov Street, Batumi;
(c) the first floor of a house located at 60 Gorgasali Street, Batumi;
(d) a share in the capital of the Sanapiro Hotel, Kobuleti;
(e) a Mercedes car;
(f) a flat located at 1 Ninoshvili Street, Kobuleti.
15. The second applicant?s property included:
(g) two guest houses located at 32 April 9th Street, Kobuleti.
16. The third applicant?s property included:
(h) a house located at 245 Aghmashenebeli Street, Kobuleti.
17. The fourth applicant?s property included:
(i) a flat located at 58b Gorgasali Street, Batumi;
(j) a flat located at 4-6 Gudiashvili Street, Batumi;
(k) a flat located at 20 H. Abashidze Street, Batumi;
(l) a house located at 6 General A. Abashidze Close;
(m) a house located at 186 Aghmashenebeli Street, Kobuleti.
B. The proceedings for forfeiture of property before the court of first instance
18. On 30 August 2004 the Ajarian Supreme Court accepted the public prosecutor?s request for an examination on the merits. It transmitted the prosecutor?s brief together with all the supporting documents to the applicants, inviting them to submit their written replies and attend an oral hearing scheduled for 7 September 2004.
19. As attested by the relevant postal acknowledgements of receipt, the Ajarian Supreme Court?s subpoenas were duly served at all four applicants? home addresses, but only the second applicant, represented by legal counsel, filed written comments on 6 September 2004.
20. The second applicant submitted that the property mentioned at (b) above in fact belonged to him and not to the first applicant. To prove it he produced a contract of sale dated 2 December 1997, between himself and a certain G.V., plus a document from the Land Registry. He stated that he had purchased the property for EUR 10,174. His father-in-law, with whom the second applicant and his wife lived after they married, had helped him purchase the property. He produced a certificate from the bank stating that his father-in-law had taken out the loan, as well as statements by different witnesses.
21. The second applicant further explained that the property mentioned at (f) above belonged to Mr N.U., who was neither a close relative nor in any way connected with the first applicant. It was therefore not subject to confiscation.
22. As to the property mentioned at (g) above, the second applicant alleged that the first applicant had had no part in purchasing or renovating it and that he, the second applicant, was the sole owner. He had bought the property from a lady for EUR 4,069 with the help of his godfather, V.M., who had allegedly lent him 50,000 United States dollars (USD) to renovate the site.
23. In sum, the second applicant requested that the properties mentioned at (b) and (f) and (g) above be removed from the confiscation list, and that due consideration be given to the evidence he had presented showing that the property concerned had not been wrongfully acquired.
24. As the first, third and fourth applicants failed to submit written arguments or appear before the Ajarian Supreme Court on 7 September 2004, the latter decided to postpone the hearing until 9 September 2004. The relevant subpoenas were again duly served at those applicants? home addresses, but none of them appeared before the court, either in person or by designating an advocate, on the second occasion either.
25. The Ajarian Supreme Court opened a hearing on 9 September 2004 which the first, third and fourth applicants and their lawyers failed to attend, without giving reasons. It was attended by the second applicant?s lawyer, who additionally pleaded that the property mentioned at (d) above also belonged to him, but that he was giving it to the State as a gift. In response, the Ajarian Supreme Court changed the name of the defendant in that part of the case and named the second applicant as the owner of the property concerned. The second applicant further explained that in addition to the money his godfather had lent him, he had bought and renovated the property mentioned at (g) above with his salary as the director of a company in which he owned a quarter of the shares. According to the minutes of that company?s board meeting of 1 July 2004, the profit generated by its activities was EUR 17,987.
26. On 10 September 2004 the Ajarian Supreme Court gave judgment in the absence of the first, third and fourth applicants, who had been notified twice but had failed to appear without good reason (Article 26 ? 1 (2) of the CAP).
27. Thus, the Ajarian Supreme Court ordered the confiscation of the property belonging to the first applicant listed under (a), (c) and (e), that belonging to the second applicant listed under (d) and (g), and that listed under (i) to (m) belonging to the fourth applicant. It considered in particular that the sums of EUR 1,644 and EUR 6,023 which the first applicant had earned as Deputy Minister of the Interior and President of the Audit Office respectively could not have sufficed to acquire the property in issue, and that the other applicants did not earn enough either. The salaries the first applicant earned were only enough to provide for the needs of a family of four. The court stated that the applicants, in particular the three who had failed to appear before the court, had failed to discharge their burden of proof by refuting the public prosecutor?s claim.
28. As regards the property mentioned at (g) above, the Ajarian Supreme Court concluded that the second applicant had failed to prove the lawful origins of the money he had used to acquire the property, which had been valued by independent auditors who had assessed both the plot of land and the four guest houses situated on it at no less than EUR 94,000.
29. Furthermore, the Supreme Court of Ajara considered it established that the property mentioned at (b) above belonged to the second applicant and that the property mentioned at (f) belonged to a third party. The prosecutor?s case concerning these two properties was thus dismissed: concerning the first property, the court accepted the second applicant?s arguments as to its lawful origins.
30. As regards the third applicant?s property mentioned at (h) above, it was established that this was a family home unrelated to the first applicant?s activities. However, as the property had been refurbished while the first applicant was in public office, making it worth EUR 24,418 according to an official valuation, the third applicant was ordered to pay the State compensation in the amount of EUR 10,174.
C. The proceedings for forfeiture of property before the cassation court
31. All four applicants, represented by legal counsel, as well as the public prosecutor, appealed against the first-instance court?s judgment of 10 September 2004.
32. The applicants requested that the confiscation proceedings be suspended pending the termination of the criminal proceedings against the first applicant. They complained that the burden of proof had been shifted onto them in the confiscation proceedings. The first, third and fourth applicants also complained that they had not been given an opportunity to submit their arguments before the first-instance court. The first applicant additionally complained that he had been denied the right to be presumed innocent in the confiscation proceedings.
33. On 22 October 2004 the first applicant?s wife asserted before the Supreme Court of Georgia that she and her son, the fourth applicant, were the owners of the property mentioned at (m) above. She explained that she was a Russian national and had sold the family house in the Smolensk region, with her siblings? consent, to buy the property in Kobuleti, where her Russian relatives would spend their summer holidays.
34. On 3 November 2004 a third party, Mr S. Tchitchinadze, applied to the Supreme Court of Georgia, stating that the decision of the Ajarian Supreme Court concerning the property mentioned at (a) above was unlawful because the property had previously belonged to him and was currently the subject of a dispute between himself and the first applicant. On 15 December 2004 Mr Tchitchinadze sent the Supreme Court of Georgia a decision of the Batumi City Court dated 14 November 2004 recognising him as the owner of the property in question. He requested that his property be removed from the confiscation list submitted by the public prosecutor (for more details, see Tchitchinadze v. Georgia, no. 18156/05, ? 13, 27 May 2010).
35. At the hearing the four applicants? legal counsel contended that the case concerning the first, third and fourth applicants should be remitted for fresh examination because the three men had not been able to participate in the proceedings at first instance. He further complained that the evidence presented by the second applicant had not been given due consideration.
36. On 17 January 2005 the Supreme Court of Georgia set aside the first-instance decision only in so far as it concerned the property mentioned at (a) above, the house located at 54 Mazniashvili Street in Batumi, acknowledging that the estate was the property of Mr S. Tchitchinadze (for further details see Tchitchinadze, cited above, ?? 16-17). For the remainder, it followed the reasoning of the Ajarian Supreme Court, namely that the first applicant?s income was not sufficient for him and his family members to have acquired the properties in issue, whilst the other applicants? income was also insufficient. Concerning the arguments of the first applicant?s wife, the Supreme Court of Georgia noted that the land register named only the fourth applicant as the owner of the property mentioned at (m) above.
D. Constitutional proceedings
37. On 6 December 2004 the first applicant lodged a constitutional complaint. He argued that Article 37 ? 1 (1) of the Code of Criminal Procedure (?the CCP?) and Article 21 ?? 5 and 6 of the Code of Administrative Procedure (?the CAP?), adopted on 13 February 2004, were contrary to the following constitutional provisions ? Article 14 (prohibition of discrimination), Article 21 (protection of property), Article 40 (presumption of innocence) and Article 42 ?? 2 and 5 (no criminal punishment without law and prohibition of retroactive application of criminal law) of the Constitution of Georgia.
38. In his constitutional complaint the first applicant mostly reiterated the arguments that he had previously submitted before the Supreme Court of Georgia. In particular, he complained that the confiscation of his property and that of his family members amounted to a criminal punishment being imposed on him in the absence of a final conviction establishing his guilt, and that he should not have been made to bear the burden of proving his innocence, that is, the lawfulness of the disputed property. He also complained that the confiscation of the property in such circumstances was in breach of his right to be presumed innocent of the corruption charges. The first applicant also stated that he and his family had acquired the property in question well before the amendments of 13 February 2004 were enacted and that, consequently, the retroactive extension of those provisions to their situation was unconstitutional. For those reasons, he argued that the confiscation procedure provided for by the impugned provisions of the CCP and CAP had been arbitrary and amounted to a violation of the constitutional guarantee of protection of his private property.
39. By a judgment of 13 July 2005 the Constitutional Court, after having heard the parties? arguments and evidence from a number of legal experts and witnesses, dismissed the first applicant?s complaint as ill-founded on the basis of the following reasoning.
40. First, drawing an analogy with Article 1 of Protocol No. 1 to the Convention, the Constitutional Court stated that the Georgian constitutional provision protecting the right to property (Article 21 of the Constitution) likewise did not exclude the possibility of deprivation of property if such a measure was lawful, pursued a public interest and satisfied the proportionality test. The court then went on to emphasise that only lawfully obtained property enjoyed full constitutional protection; in the first applicant?s case there had been a legitimate suspicion as to the lawful origins of the property, a suspicion which he and his family members had been unable to refute in the course of the relevant judicial proceedings.
41. The Constitutional Court further stated that the administrative confiscation proceedings provided for in Article 37 ? 1 (1) of the CCP and Article 21 ?? 5 and 6 of the CAP, could in no way be equated with criminal proceedings, as no determination of a criminal charge was at stake; on the contrary, such proceedings were a classic example of a civil dispute between the State, represented by the public prosecutor, and private individuals. Given the ?civil? nature of the proceedings in question, it was acceptable that the burden of proof in the proceedings should be shifted onto the respondent, the second applicant. Referring to its own comparative legal research and the Court?s judgments in the cases of Raimondo v. Italy (22 February 1994, ?? 16-20, Series A no. 281 A) and AGOSI v. the United Kingdom (24 October 1986, ?? 33-42, Series A no. 108), the Constitutional Court added that such civil mechanisms, involving the forfeiture of the proceeds of crime or otherwise unlawfully obtained or unexplained property, were not unknown in a number of Western democracies, including Italy, the United Kingdom and the United States of America.
42. As to the issue of the alleged retroactivity of the application of the amendment of 13 February 2004 introducing the administrative confiscation procedure, and the second applicant?s presumption of innocence, the Constitutional Court ruled that since the proceedings in question had been ?civil? and not ?criminal?, the above-mentioned criminal-law guarantees could not apply. Furthermore, the amendment of 13 February 2004 had not introduced any new concept but rather had regulated anew, in a more efficient manner, the existing measures aimed at the prevention and eradication of corruption in the public service. In particular, the Constitutional Court referred to the 1997 Act on Conflict of Interests and Corruption in the Public Service, which had required all public officials not only to declare their own property and that of their family and close relatives, but also to show that the declared property had been acquired lawfully.
43. The Constitutional Court concluded that the amendments of 13 February 2004 undoubtedly served the public interest of intensifying the fight against corruption and that the test of proportionality had also been duly satisfied during the confiscation proceedings, which had been conducted fairly before the domestic courts.
II. RELEVANT INTERNATIONAL DOCUMENTS AND DOMESTIC LAW
A. The 1997 Act on Conflict of Interests and Corruption in the Public Service, as in force at the material time
44. On 17 October 1997 the Act on Conflict of Interests and Corruption in the Public Service, the first major piece of legislation in independent Georgia?s history setting out the principles and methods for preventing and eradicating corruption in the public service, was adopted by the Parliament of Georgia.
45. Section 1 of the Act proclaimed that its main objective was to prevent, uncover and put an end to instances of corruption, and to hold corrupt public officials liable.
46. Section 3 of the Act defined the notion of ?corruption in the public service? as the use by a public official of his or her public post or of the influence associated with that post for the purposes of undue enrichment. The same provision defined the term of ?a corruption offence? as an act which contained the elements of ?corruption in the public service? and which could be subject to disciplinary, administrative or criminal liability. Section 4 explained what exactly should be understood by a public official?s ?family members? and ?close relatives?, a definition which included such categories as siblings, children and parents.
47. Chapter IV of the Act (sections 14 and 19) imposed upon public officials an obligation to declare their property each year (between 1 and 30 April). The declaration had to contain not only a list of the assets owned by the public official personally and by his or her ?family members? and ?close relatives?, and the property?s actual market value, but also information accounting for the origins of the property in question. The declarations submitted annually by public officials were public documents.
48. According to section 20(1) and (2) of the Act, a corruption offence or another breach of the requirements laid down by the Act gave rise to liability under the rules laid down for that specific purpose either by the criminal or the administrative legislation. If neither criminal nor administrative liability arose, disciplinary action, such as dismissal from the post, was to be taken.
B. Domestic law on the forfeiture of wrongfully acquired property or unexplained wealth, as in force at the material time
49. On 13 February 2004 two major legislative amendments aimed at bolstering efforts to combat criminality, with a particular emphasis on economic offences and those committed in the public service, were adopted. One of those amendments introduced plea bargaining into the Code of Criminal Procedure (see Natsvlishvili and Togonidze v. Georgia, no. 9043/05, ? 49, ECHR 2014 (extracts)), whilst the second one, which concerned both the Code of Criminal Procedure and the Code of Administrative Procedure, regulated the mechanism for the forfeiture of wrongfully acquired property.
50. As a result of that second amendment of 13 February 2004, Georgian law provided for two procedures for the forfeiture of property: ?criminal confiscation? and ?administrative confiscation?. Criminal confiscation was of a general nature and dealt with deprivation of the objects of an offence and the instrumentalities of and proceeds from crime, imposed as part of the sentencing proceedings following a final conviction establishing the person?s guilt. Meanwhile, the latter procedure, which was governed by Article 37 ? 1 of the Code of Criminal Procedure (?the CCP?) and Articles 21 ?? 4 to 11 of the Code of Administrative Procedure (?the CAP?), was specifically aimed at recovering wrongfully acquired property and unexplained wealth from a public official, as well as from the latter?s family members, close relatives and so-called ?connected persons?, even without the prior criminal conviction of the official concerned.
51. Although a criminal conviction was not a necessary precondition, administrative confiscation could only be initiated if an official had first been charged with offences (including corruption) committed during his or her term in office against the interests of the public service, the enterprise or organisation concerned, or of one of the following offences: money laundering, extortion, misappropriation, embezzlement, tax evasion or violations of custom regulations, regardless of whether the official in question was still in office or not.
52. Thus, if the public official in question was accused of one or more of the above-mentioned offences, and the public prosecutor in charge of the investigation had a reasonable suspicion that the property in the possession of that public official and/or of his or her family members, close persons and ?connected persons? might have been acquired wrongfully, the prosecutor could file ?a civil action? (???????) with the court under Article 37 ? 1 CCP, demanding the confiscation of the ?ill-gotten? property and unexplained wealth.
53. Once a public prosecutor had filed a civil action for confiscation, which had to be substantiated with sufficient documentary evidence, the burden of proof would then shift onto the respondent. If the latter failed to refute the public prosecutor?s claim by producing documents proving that the property (or the financial resources for the purchase of the property) had been lawfully acquired or that taxes on the property had been duly paid, the court, after having ensured that the prosecutor?s claim was properly substantiated, would order the confiscation of the property in question (Article 21 ? 6 of the CAP).
54. According to Article 21 ? 8 of the CAP, the purpose of administrative confiscation was to restore the situation which had existed prior to acquisition of the impugned property by the public official through wrongful means. In particular, the property confiscated in those administrative proceedings was then to be restored to its legitimate owner(s), which could be a private individual or a legal entity, after the legal claims on the property of all other third parties had been satisfied. If the legitimate owner could not be determined during the confiscation proceedings, the property was forfeited in favour of the State (Article 21 ? 8 (1) of the CAP). Value confiscation was also possible under Article 21 ? 8 (3) of the CAP, which stated that if the property subject to forfeiture could not be transferred to the State in its original form, the respondent should pay monetary compensation corresponding to the value of the property.
C. The United Nations Convention Against Corruption
55. The 2005 United Nations Convention against Corruption was ratified and entered into force in respect of Georgia on 8 November 2008.
56. Articles 31 and 54 ? 1 (c) of this Convention, which set forth the principle of universal recognition of confiscation of property linked to corruption, or proceeds of crime derived from corruption offences, read as follows:
Article 31: Freezing, seizure and confiscation
?1. Each State Party shall take, to the greatest extent possible within its domestic legal system, such measures as may be necessary to enable confiscation of:
(a) Proceeds of crime derived from offences established in accordance with this Convention or property the value of which corresponds to that of such proceeds; …
4. If such proceeds of crime have been transformed or converted, in part or in full, into other property, such property shall be liable to the measures referred to in this article instead of the proceeds.
5. If such proceeds of crime have been intermingled with property acquired from legitimate sources, such property shall, without prejudice to any powers relating to freezing or seizure, be liable to confiscation up to the assessed value of the intermingled proceeds.
6. Income or other benefits derived from such proceeds of crime, from property into which such proceeds of crime have been transformed or converted or from property with which such proceeds of crime have been intermingled shall also be liable to the measures referred to in this article, in the same manner and to the same extent as proceeds of crime. …
8. States Parties may consider the possibility of requiring that an offender demonstrate the lawful origin of such alleged proceeds of crime or other property liable to confiscation, to the extent that such a requirement is consistent with the fundamental principles of their domestic law and with the nature of judicial and other proceedings.
9. The provisions of this article shall not be so construed as to prejudice the rights of bona fide third parties. …?
Article 54. Mechanisms for recovery of property through international cooperation in confiscation
?1. Each State Party, … , shall, in accordance with its domestic law: …
(c) consider taking such measures as may be necessary to allow confiscation of such property without a criminal conviction in cases in which the offender cannot be prosecuted by reason of death, flight or absence or in other appropriate cases.?
57. The relevant excerpts from the Technical Guide to the United Nations Convention Against Corruption further clarified a number of key legal notions relating to the confiscation of proceeds of crime related to corruption offences:
?IV. What to consider as proceeds of crime for purposes of confiscation
Paragraphs 4, 5 and 6 of article 31 outline the minimum scope of measures to implement the article.
Paragraph 4
This refers to the situation in which proceeds have been transformed or converted into other property. In this case, States Parties are required to subject to confiscation the property transformed or converted, instead of the direct proceeds.
Given that offenders will part as soon as they can with the primary proceeds of crime in order to obstruct investigative efforts to trace such property, the provision is of major relevance when applying an object-based model of confiscation, in order to avoid conflicts with potential bona fide third parties and facilitate investigative and prosecutorial activity. The provision reflects the same theory that lies behind a value-based model of confiscation: what matters is not to allow the offender to enrich him or herself by illegal means.
The provision follows the so-called theory of ?tainted property,? whereby, as tainted property is exchanged for ?clean property?, the latter becomes tainted. While this may raise issues about receipt in good faith, countries have developed requirements, whereby legislation gives primacy to the irrevocability of the ?taint? irrespective of the iterations of transfer, receipt and conversion.
Paragraph 5
This refers to the situation where proceeds of crime have been intermingled with property from legitimate sources. States Parties are required to subject to confiscation any such property up to the assessed value of the proceeds. As stated above, both situations may pose a problem when the confiscation system operates under an object confiscation system, which requires a determination of property obtained through the offence. When operating a value confiscation system these situations do not pose any problem.
Paragraph 6
This requires States Parties to subject to confiscation not only primary but also secondary proceeds of crime. Primary proceeds are those assets directly obtained through the commission of the offence ? e.g., a bribe of $100,000. The secondary proceeds, by contrast, refer to benefits derived from the original proceeds, like bank interest or the amount increased as a consequence of investment. In this regard, the Convention requires States Parties to provide mandatory confiscation for both the primary and secondary proceeds.
Though the definition of the proceeds of crime given in article 2 (g) includes property ?obtained through a crime? and property ?derived from a crime,? the paragraph explicitly refers to ?[I]ncome or other benefits? derived from the proceeds of crime and applies to benefits coming from any of the situations referred into paragraphs 4 and 5 ? property transformed or converted and intermingled property. In other words, any appreciation in value of the proceeds of crime, even when not attributable to any criminal activity must also be liable to confiscation. …
Paragraph 8
Paragraph 8 recommends that States Parties consider the possibility of shifting the burden of proof in regard to the origin of the alleged proceeds of crime. …
[I]n addition to the sui generis procedures that accept non-criminal standards of evidence after the conviction is reached, a number of jurisdictions have also adopted civil procedures of confiscation that operate in rem and are governed by a standard of the preponderance of evidence.
VII. Protection of bona fide third parties
Paragraph 9 requires States Parties not to construct any of the provisions of that article as to prejudice the rights of bona fide third parties. The Convention does not, however, specify to what extent third parties should be provided with effective legal remedies in order to preserve their rights. Thus, in implementing this provision, States Parties may wish to take into account that some jurisdictions have opted to establish a specific procedure for third parties claiming ownership over seized property, in which the prosecution evaluates whether the claimant(s):
? Have acted with the purpose of concealing the predicate offence, or are implicated in any of the ancillary offences;
? Have legal interest in the property;
? Acted diligently according to the law and commercial practice;
? If the property requires a public registration of the transaction or any administrative procedure, such information has conducted (e.g., real estate, or vehicles);
? If the transaction was onerous, whether it followed real market values.?
D. The Council of Europe Conventions
1. The 1990 Council of Europe Convention on Laundering, Search, Seizure and Confiscation of the Proceeds from Crime
58. The 1990 Council of Europe Convention on Laundering, Search, Seizure and Confiscation of the Proceeds from Crime (ETS No. 141), which entered into force in respect of Georgia on 1 September 2004, proclaimed that one of the ?modern and effective methods? in the ?fight against serious crime … consists in depriving criminals of the proceeds from crime? (see the Preamble to the Convention).
59. The Convention called upon the Signatory Parties to ?adopt such legislative and other measures as may be necessary to enable it to confiscate instrumentalities and proceeds or property the value of which corresponds to such proceeds? (see Article 2). At the same time, the term ?confiscation? was defined as ?a penalty or a measure, ordered by a court following proceedings in relation to a criminal offence or criminal offences resulting in the final deprivation of property? (see Article 1).
60. The Explanatory Report to the 1999 Convention further clarified the relevant legal terms:
?15. … The experts were also able to identify considerable differences in respect of the procedural organisation of the taking of decisions to confiscate (decisions taken by criminal courts, administrative courts, separate judicial authorities, in civil or criminal proceedings totally separate from those in which the guilt of the offender is determined (these proceedings are referred to in the text of the Convention as ?proceedings for the purpose of confiscation? and in the explanatory report sometimes as ?in rem proceedings?). It was also possible to distinguish differences in respect of the procedural framework of such decisions (presumptions of illicitly acquired property, time-limits, etc.) …
23. The committee discussed whether it was necessary to define ?confiscation? or ?confiscation order? under the Convention. … The definition of ?confiscation? was drafted in order to make it clear that, on the one hand, the Convention only deals with criminal activities or acts connected therewith, such as acts related to civil in rem actions and, on the other hand, that differences in the organisation of the judicial systems and the rules of procedure do not exclude the application of the Convention. For instance, the fact that confiscation in some States is not considered as a penal sanction but as a security or other measure is irrelevant to the extent that the confiscation is related to criminal activity. It is also irrelevant that confiscation might sometimes be ordered by a judge who is, strictly speaking, not a criminal judge, as long as the decision was taken by a judge. The term ?court? has the same meaning as in Article 6 of the European Convention on Human Rights. The experts agreed that purely administrative confiscation was not included in the scope of application of the Convention.?
2. The 2005 Council of Europe Convention on Laundering, Search, Seizure and Confiscation of the Proceeds from Crime and on the Financing of Terrorism
61. In 2005 the Council of Europe adopted another, more comprehensive, Convention on Laundering, Search, Seizure and Confiscation of the Proceeds from Crime and on the Financing of Terrorism (ETS No. 198). It entered into force in respect of Georgia on 1 May 2014.
62. Articles 3 and 5 of the 2005 Convention, in so far as relevant, state as follows:
Article 3 ? Confiscation measures
?4. Each Party shall adopt such legislative or other measures as may be necessary to require that, in respect of a serious offence or offences as defined by national law, an offender demonstrates the origin of alleged proceeds or other property liable to confiscation to the extent that such a requirement is consistent with the principles of its domestic law.?
Article 5 ? Freezing, seizure and confiscation
?Each Party shall adopt such legislative and other measures as may be necessary to ensure that the measures to freeze, seize and confiscate also encompass:
(a) the property into which the proceeds have been transformed or converted;
(b) property acquired from legitimate sources, if proceeds have been intermingled, in whole or in part, with such property, up to the assessed value of the intermingled proceeds;
(c) income or other benefits derived from proceeds, from property into which proceeds of crime have been transformed or converted or from property with which proceeds of crime have been intermingled, up to the assessed value of the intermingled proceeds, in the same manner and to the same extent as proceeds.?
63. The Explanatory Report to the Convention of 2005 reaffirmed that:
?39. The definition of ?confiscation? was drafted in order to make it clear that, on the one hand, the 1990 Convention only deals with criminal activities or acts connected therewith, such as acts related to civil in rem actions and, on the other hand, that differences in the organisation of the judicial systems and the rules of procedure do not exclude the application of the 1990 Convention and this Convention. For instance, the fact that confiscation in some states is not considered as a penal sanction but as a security or other measure is irrelevant to the extent that the confiscation is related to criminal activity. It is also irrelevant that confiscation might sometimes be ordered by a judge who is, strictly speaking, not a criminal judge, as long as the decision was taken by a judge.?
64. The Explanatory Report further stated that:
?71. Paragraph 4 of Article 3 requires Parties to provide the possibility for the burden of proof to be reversed regarding the lawful origin of alleged proceeds or other property liable to confiscation in serious offences. …
76. This provision underlines in particular the need to apply such measures also to proceeds which have been intermingled with property acquired from legitimate sources or which has been otherwise transformed or converted.?
E. Financial Action Task Force
65. The Financial Action Task Force (FATF) was established in July 1989 as an inter-governmental group by a Group of Seven (G-7) Summit in Paris. It has since been globally recognised as an authoritative body setting universal standards and developing policies for combating, amongst other, money laundering. In 2003 it issued a specific recommendation, which was endorsed by Georgia, calling for confiscation even in the absence of a prior criminal conviction (known as Recommendation no. 3):
?Provisional measures and confiscation
3. … Countries may consider adopting measures that allow such proceeds or instrumentalities to be confiscated without requiring a criminal conviction, or which require an offender to demonstrate the lawful origin of the property alleged to be liable to confiscation, to the extent that such a requirement is consistent with the principles of their domestic law.?
F. The Council of Europe Committee of Experts on the Evaluation of Anti-Money Laundering Measures and the Financing of Terrorism (MONEYVAL)
66. In its First Evaluation Report on Georgia, which concerned a visit to the country by a team of examiners between 23 and 26 October 2000, MONEYVAL observed and recommended the following:
?2. The main areas generating illegal proceeds and seriously jeopardising the economic development of Georgia are corruption, fraud and tax evasion as well as smuggling in goods. …
6. The examiners consider that the seizure and confiscation regime should be reviewed and brought up to internationally accepted standards. …In the view of the examiners, the confiscation procedure should conform to the requirements of the Strasbourg Convention ? with the introduction of the possibility of confiscating instrumentalities and proceeds, and if they have been altered into another kind of property, the corresponding value may be confiscated.?
67. In the context of a second evaluation visit to Georgia by a MONEYVAL team of examiners, which took place between 21 and 23 May 2003, the Second Round Evaluation Report again criticised the domestic authorities for lacunae in the legal framework concerning the confiscation of proceeds of crime:
?8. … [V]alue confiscation was not regulated in Georgian legislation at the time of the on-site visit. Indeed, the absence of a real measure of confiscation was given as one of the prime reasons for the lack of money laundering investigations or prosecutions. There needs to be a completion of the legal framework to create an enabling legal structure to support confiscation in respect of all criminal proceeds (both direct and indirect), and equivalent value based confiscation should be introduced. It is advised that elements of practice which have proved of value elsewhere, including the reversal of the onus of proof regarding the lawful origin of alleged proceeds, should be considered in particular serious proceeds-generating offences.?
68. After its visit to Georgia between 23 and 29 April 2006, MONEYVAL made a number of positive comments in its Third Round Detailed Assessment Report about the administrative confiscation scheme introduced on 13 February 2004:
?18. The Georgian legal framework covering … confiscation has been significantly developed and now there is a basic legal structure in place for … forfeiture of objects, instrumentalities and criminally acquired assets (proceeds). …
19. There are also some innovative administrative forfeiture provisions in place in special cases involving public officials and organised crime groups ? which incorporates elements of civil standard of proof, which are very welcome developments. …
239. The procedure for confiscating from third parties property which has been transferred to defeat confiscation orders were first addressed by administrative provisions dealing with family members and close relatives of officials where officials are subject of prosecution. … These provisions (and the associated changes to the burden of proof for forfeiture in these cases) are very welcome, and should cover many third parties into whose hands illegal assets fall in sensitive cases.
240. … Clearly the new administrative provisions for confiscation in respect of cases being brought against officials have been successful. …?
G. The Council of Europe Group of States Against Corruption (GRECO)
69. In its Second Evaluation Report on Georgia, adopted at its 31st Plenary Meeting held from 4 to 8 December 2006 in Strasbourg, GRECO observed and recommended the following:
?31. In the past few years Georgia has adopted a vast array of new legislation, among other things on seizure and confiscation of the instrumentalities and proceeds of crime, including corruption and the laundering of these proceeds. The introduction of an administrative confiscation scheme in 2004, specifically directed at illegally acquired property and unexplained wealth of officials, gave law enforcement authorities an effective tool to deprive officials as well as their relatives and so-called connected persons, of the benefits of their crimes.
Administrative confiscation requires no prior conviction, it explicitly allows for confiscation from third parties as well as of assets of equivalent value and requires a relatively low standard of proof, by providing that once the prosecutor has presented his/her claim to the court that the defendant?s property is illegal or cannot be explained the burden of proof shifts to the defendant to show that this property (or the financial resources required for acquiring the property) has been legally obtained.
The GET [the Group?s Evaluation Team] was told that so far property with a value of more than ?40 million had been reclaimed which illustrates the commitment of the Georgian authorities not to let officials benefit from crimes committed during their term in office. However, the GET also heard that there have been some concerns about the arbitrariness of the administrative confiscation regime, in that allegedly, only proponents of the previous administration were being targeted.
There was also concern about the lack of transparency in the destination of confiscated property in that it was unclear to whom this property was being transferred (in case of existence of a legitimate owner of the property) or sold (in case of transfer to the State) and as to whether anyone other than the State stood to benefit from it. The Georgian authorities however informed the GET after the visit that the perceived lack of transparency in the destination of the confiscated property had been addressed, inter alia by abolishing the special state fund to which this property was allegedly transferred and that the value of the property confiscated was reflected in the State budget.
Although the GET was not in a position to assess whether the aforementioned concerns are still prevalent, it considers that any doubt about the legitimate use of administrative confiscation must be avoided. The GET therefore observes that the Georgian authorities should ensure the utmost transparency in the use of administrative confiscation to avoid any impression that this mechanism is being misused.?
H. The Organisation for Economic Co-operation and Development (OECD) on anti-corruption measures in Georgia and on the global level
70. On 21 January 2004 the OECD?s Anti-Corruption Network for Transition Economies (?the ACN?) issued the following recommendation, referred to as ?Recommendation no. 9?, to the Georgian authorities:
?9. [to] consider amending the Criminal Code to ensure that the confiscation of proceeds applies mandatory to all corruption and corruption-related offences. Ensure that the confiscation regime allowed for confiscation of proceeds of corruption, or property the value of which corresponds to that of such proceeds or monetary sanctions of comparable effect, and that confiscation from third persons is possible. Review the provisional measures to make the procedure for identification and seizure of proceeds from corruption in the criminal investigation and prosecution phases efficient and operational. Explore the possibilities to check and, if necessary, to seize unexplained wealth.?
71. In June 2004 the ACN had already commended the Georgian authorities for having promptly undertaken a number of anti corruption measures, including on the legislative level. The relevant excerpt from the Addendum to the Summary Assessment and Recommendations, which was endorsed on 17 June 2004, reads as follows:
?Despite a very short time since the January review, Georgian updated report informs of a number of important changes in the national legislation, some of which are related to the January recommendations. The main changes are summarised below: …
? Confiscation: adoption of legal provisions for the investigation of illegal or unjustified property, introduction of the institution of withdrawal of illegal property;
? Efficiency of investigation and prosecution: introducing plea-bargaining in the criminal procedure; enhancing the possibilities to apply special investigative means in collection of evidence;
? Confiscation of proceeds from crime: Georgia has adopted a new law, which provides legal basis for confiscation of unjustified property, and addresses January recommendation 9 concerning the confiscation of proceeds of corruption; additionally new measures are being introduced outside criminal process to enable confiscation of unexplained wealth (through the reversal of burden of proof) …?
72. Subsequently, in its First Monitoring Report on Georgia, which was adopted on 13 June 2006, the ACN concluded that the authorities had largely complied with its previous Recommendation no. 9 (compare with paragraph 70 above):
?The legislation of Georgia is compatible with the appropriate requirements of the international legislation, in particular with the relevant Council of Europe Convention, in providing for confiscation not only within a criminal procedure, but also through other means. Thus the Georgian Administrative Code empowers the prosecutor to claim the illegal property and unexplained wealth, the notion of which is described in the Law on Conflict of Interests. There are measures provided by the Criminal Procedure Code, such as the power to make civil claims in relation to the criminal offence. Georgia also supplied information regarding the application of these norms that substantiate the claims for effectiveness. It seems that the procedure for identification and seizure of proceeds of corruption exist and it is efficient and operational.?
73. In its Third Monitoring Report on Georgia, which was adopted on 25 September 2013, the ACN made the following observations concerning the results of the anti-corruption measures undertaken in the country:
?Corruption in Georgia has been a significant obstacle to economic development since the country gained independence. Its pervasive nature and high visibility had seriously undermined the credibility of the government. However, the new Georgian government in 2004, which came to power after the ?Rose Revolution?, committed to tackle corruption and achieved impressive results in eradicating administrative corruption.
Georgia?s Transparency International Corruption Perception Index score increased from 1.8 in 2003 to 5.2 in 2012; Georgia is ranked 51st out of 174 countries (leader in the region of Eastern Europe and Central Asia). This is by far the most significant increase for all Istanbul Action Plan countries. Georgia is now ranking higher than a number of EU member countries (Bulgaria, Croatia, Czech Republic, Greece, Italy, Latvia, Slovakia and Romania). While all studies confirm that corruption has been widely eradicated from the citizens? daily life, many civil society representatives and representatives of international organisations believed that high level corruption persisted. It is considered to be one of the reasons for the previous governing party?s loss at the October 2012 parliamentary elections.
Progress in anti-corruption efforts has made the most significant impact on investment and business climate. In the latest World Bank?s Doing Business report (2013) Georgia moved up to 9th spot globally (from 112th in 2006) with the nearest country from the region being Armenia (32nd) and average regional rank of 73. Georgia was the top improving country since 2005 both in the Eastern Europe and Central Asia and globally with 35 institutional and regulatory reforms carried out.?
THE LAW
I. THE GOVERNMENT?S PRELIMINARY OBJECTION
74. After notice of the present application had been given to the Government on 9 November 2009, the Court was informed on 22 June 2010 for the first time that the third applicant, Mr Tengiz Gogitidze, had died on 7 May 2005 (see paragraphs 4 and 5 above). Referring to the above fact, the Government raised an objection of abuse of the right of petition in respect of the deceased applicant. They claimed that the applicants? legal counsel had deliberately concealed from the Court the fact of that person?s death when deceitfully submitting the application form on the deceased person?s behalf.
75. The applicants did not comment on the Government?s objection.
76. The Court reiterates that an application may be rejected as abusive under Article 35 ? 3 of the Convention if it was knowingly based on untrue facts (see, among other authorities, Akdivar and Others v. Turkey, 16 September 1996, ?? 53-54, Reports of Judgments and Decisions 1996 IV, and Keretchashvili v. Georgia (dec.), no. 5667/02, 2 May 2006) or if incomplete and therefore misleading information was submitted to the Court (see Bekauri v. Georgia (preliminary objection), no. 14102/02, ?? 21 and 24, 10 April 2012, and H?ttner v. Germany (dec.), no. 23130/04, 9 June 2006).
77. In this connection the Court observes that whilst Mr Tengiz Gogitidze died on 7 May 2005, a fact confirmed by a death certificate added to the case file after communication of the application, legal counsel lodged the application on behalf of the deceased on 4 July 2005. Indeed, the application form presented Mr Gogitidze as an applicant with full legal capacity, living at that time in Moscow, Russia. Furthermore, on 2 November 2005 legal counsel submitted to the Court an authority form which mentioned that it had been issued and signed by the third applicant in Moscow on 22 October 2005.
78. In such circumstances, the Court considers that the application form was based on the false claim that Mr Gogitidze was alive and willing to lodge an application with the Court, whilst the authority form added to the file on 2 November 2005 and bearing the signature ?Tengiz Gogitidze? was necessarily a forged document. Although it is unclear who exactly sought to deceive the Court and falsified the signature on the authority form, and there is no indication that legal counsel was aware of the fraud at the time of the introduction of the application, the consequence of such misleading procedural manipulations is obviously incompatible with the purpose of the right of individual application (compare, for instance, with Poznanski and Others v. Germany (dec.), no. 25101/05, 3 July 2007).
79. That being so, the part of the application lodged in the name of Mr Tengiz Gogitidze is abusive for the purposes of Article 35 ? 3 (a) in fine of the Convention and must be rejected in accordance with Article 35 ? 4.
II. ALLEGED VIOLATION OF ARTICLE 1 OF PROTOCOL No. 1 TO THE CONVENTION
80. The applicants complained under Article 1 of Protocol No. 1 about the confiscation of their property. This provision reads as follows:
?Every natural or legal person is entitled to the peaceful enjoyment of his possessions. No one shall be deprived of his possessions except in the public interest and subject to the conditions provided for by law and by the general principles of international law.
The preceding provisions shall not, however, in any way impair the right of a State to enforce such laws as it deems necessary to control the use of property in accordance with the general interest or to secure the payment of taxes or other contributions or penalties.?
A. Admissibility
81. The Court finds that these complaints are not manifestly ill founded within the meaning of Article 35 ? 3 (a) of the Convention. It further notes that they are not inadmissible on any other grounds. They must therefore be declared admissible.
B. Merits
1. The Government?s submissions
82. At the outset the Government asked the Court to take note of the scale of the corruption phenomenon that had been ravaging the country prior to the launching of a vast array of anti-corruption measures by the authorities in February 2004. The corrupt environment had been particularly apparent in the Ajarian Autonomous Republic, in whose government the first applicant had occupied high-ranking posts at the material time. On the other hand, only a few years after the State had undertaken a number of crucial legislative initiatives to bolster efforts to combat corruption, of which administrative confiscation constituted a major part, a firm trend of significant reduction in corruption could be readily observed, from 2006 onwards. In 2009 the Transparency International Corruption Perception Index had increased Georgia?s score from 1.8 in 2003 to 4.1, thus ranking it 66th out of 174 countries (see paragraphs 69-73 above).
83. The Government emphasised that all those positive results in the fight against corruption could never have been achieved without the mechanism of administrative confiscation which had been applied in the applicants? case. They briefly described the nature of that legal mechanism. In particular, administrative confiscation did not constitute a part of criminal proceedings and was not of a punitive nature but, on the contrary, was of a civil-law, compensatory nature, being aimed at remedying the pecuniary damage caused either to private individuals or to the State (see paragraphs 49-54 above). The Government stated that such a procedure ? confiscation of the property in question in the absence of a final criminal conviction, with the burden of proof being shifted onto the respondent ? was in full conformity with the relevant international standards. In fact, it was the Council of Europe bodies and the OECD who had been the first to insist that Georgia should introduce such a measure (see paragraphs 66-70 above).
84. Observing that the proceedings for confiscation of the applicants? property had strictly followed the judicial procedure laid down for that purpose by Article 37 ? 1 of the CCP and Articles 21 ?? 4 to 11 of the CAP, the Government submitted that the resulting confiscation had been lawful. Those legal provisions were readily accessible to the public and their legal consequences were clear and foreseeable to the public at large, including the applicants. Furthermore, it could not be said that the legislative amendments in question had suddenly introduced revolutionary methods in the fight against corruption in February 2004, as seven years prior to those amendments there had already existed a law providing for the principles of prevention, exposure and eradication of corruption and the need to hold corrupt officials criminally, administratively and disciplinarily liable for their illicit deeds, namely the 1997 Act on Conflict of Interests and Corruption in the Public Service (see paragraphs 44-48 above). The Government then argued, by reference to the Court?s judgments in the cases of AGOSI (cited above, ? 51) and Raimondo (cited above, ? 29), that confiscation should be considered as a measure to control the use of property.
85. The Government firmly maintained that the introduction of the procedure of administrative confiscation served the public interest of the eradication of corruption in the public service. As to the implication of ?relatives? and ?connected persons?, that particular aspect was intended as a response to the well-known and widespread practice whereby corrupt public officials would hide the proceeds of their illicit deeds by fictitiously registering those proceeds in the names of their friends or relatives. In doing so, corrupt officials attempted to avoid financial accountability before the public, meaning that the legal obligation to submit financial declarations in their own names, as initially provided for by the 1997 Act on Conflict of Interests and Corruption in the Public Service, was deprived of any real value. The confiscation of the applicants? property had therefore been justified by socio-legal and economic considerations, namely the need to eradicate corruption and to return the illicitly acquired property to the lawful owners or, in the absence of such, to the State budget.
86. As to the proportionality of the confiscation, the Government argued that that requirement was satisfied by the fact that the civil dispute between the State and the applicants had been the subject of a comprehensive judicial review by an independent and objective court. However, the applicants had failed to prove, in the relevant judicial proceedings, that they had had legal incomes that were sufficient to enable them to acquire the property, which had a much higher value. In this connection the Government also stated that, given that the impugned confiscation represented a measure to control the use of property within the meaning of the second paragraph of Article 1 of Protocol No. 1, the respondent State enjoyed a particularly wide margin of appreciation in the context of the policy of fighting such a major crime as corruption.
2. The applicants? submissions
87. The applicants? submissions were mostly aimed at criticising the political and legal reforms undertaken by the Georgian Government in general, accusing the ruling forces of anti-democratic methods of governing and of adjusting the law, including the legislation on confiscation, to their own whims.
88. With regard to the subject matter of the present case, the applicants confined their arguments to complaining about the major constituent elements of the administrative confiscation procedure as such. In particular, they stated that the confiscation of their property had been arbitrary, the authorities having claimed that it had been obtained as a result of the first applicant?s corrupt activities, without first having a final conviction against him proving his involvement in the commission of the impugned activities. In that regard they stated that the first applicant had been convicted of the offences with which he had been charged on 25 August 2004 (see paragraph 9 above); the launching of that criminal case had acted as a spur to the initiation of the administrative confiscation proceedings, as late as January 2010, that is, five years after the confiscation order had become final (see paragraph 36 above; no copy of the first applicant?s conviction was submitted). The applicants also complained that the burden of proof in the confiscation proceedings had been shifted onto them, arguing that, according to the general principles of criminal procedure, it was always the public prosecutor who should carry the burden of proving a defendant?s guilt beyond reasonable doubt.
89. The applicants also argued that the confiscation of their property had not been a provisional measure but, on the contrary, an irreversible act, which thus could not be characterised as control of the use of property within the meaning of the second paragraph of Article 1 of Protocol No. 1, but should be treated as de facto expropriation of their property. Maintaining that the confiscation measure in their case amounted to a criminal sanction, the applicants also complained that the amendments of 13 February 2004 to the Code of Administrative Procedure had been applied retroactively in their case, since the property confiscated had in reality been acquired between November 1997 and May 2004. In that connection they added that the amendments in question had not been sufficiently clear and understandable to them as persons without any meaningful legal education.
90. The applicants? further submissions were aimed at calling into question the factual findings of the domestic courts. In particular they asserted, without submitting any evidence in that regard, that the majority of the confiscated property had in reality been financed from the personal savings of the first applicant?s wife, a Russian national, and her distant relatives living and doing business in Russia. They complained that those facts had not been taken into account by the Supreme Court of Georgia during the relevant cassation proceedings. As to the reasons for the first, third and fourth applicants? failure to attend the court hearings, the applicants explained that the first applicant had by that time already fled from Georgia to Russia for fear of criminal prosecution, whilst the remaining two applicants had simply had no trust in the country?s judicial system.
3. The Court?s assessment
(a) General observations
91. The subject matter of the applicants? complaints is the compatibility of the so-called administrative confiscation procedure, under which some of their property was forfeited in favour of either third persons or the State, with the right to protection of property. Having regard to the rel

A chi rivolgersi e i costi dell'assistenza

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La data dell'ultimo controllo di validità dei testi è la seguente: 14/09/2024