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Testo originale e tradotto della sentenza selezionata

CASE OF GIMADULINA v. UKRAINE

Tipologia: Sentenza
Importanza: 3
Articoli:
Numero: 30675/06/2009
Stato: Ucraina
Data: 2009-12-10 00:00:00
Organo: Sezione Quinta
Testo Originale

QUINTA SEZIONE
CAUSA GIMADULINA ED ALTRI C. UCRAINA
(Richieste N. 30675/06, 30785/06, 32818/06 34468/06 e 49001/06)
SENTENZA
STRASBOURG
10 dicembre 2009
Questa sentenza diverrà definitivA nelle circostanze esposte nell’ Articolo 44 § 2 della Convenzione. Può essere soggetta a revisione editoriale.

Nella causa Gimadulina ed Altri c. Ucraina,
La Corte europea dei Diritti umani (quinta Sezione), riunendosi in una Camera, composta da:
Pari Lorenzen, Presidente, Renate Jaeger Karel Jungwiert, Rait Maruste Isabelle Berro-Lefèvre, Zdravka Kalaydjieva giudici, Mykhaylo Buromenskiy giudice ad hoc,
e Claudia Westerdiek, Cancelliere di Sezione
Avendo deliberato in privato il 17 novembre 2009,
Consegna la seguente sentenza che fu adottata in quella data:
PROCEDURA
1. La causa è nata da cinque richieste contro l’Ucraina depositate pressola Corte sotto l’Articolo 34 della Convenzione per la Protezione di Diritti umani e delle Libertà Fondamentali (“la Convenzione”) da cinque cittadini ucraini (“i richiedenti”):
i. n. 30675/06 depositata il 18 luglio 2006 dalla Sig.ra Y. V. G. che nacque nel 1969 e vive a Novogrodivka, regione di Donetsk, Ucraina;
ii. n. 30785/06 depositata il 17 luglio 2006 dal Sig. A. A. K. che nacque nel 1969 e vive aNovogrodivka, regione di Donetsk, Ucraina;
iii. n. 32818/06 depositata il 1 agosto 2006 dalla Sig.ra V. G. K. che nacque nel 1948 e vive a Vinnytsya, Ucraina;
iv. n. 34468/06 depositatata il 7 agosto 2006 dal Sig. A. K. D. che nacque nel 1938 e vive a Novogrodivka, regione di Donetsk, Ucraina;
c. n. 49001/06 depositatata il 25 novembre 2006 dal Sig. M. O. B. che nacque nel 1954 e vive a Vinnytsya, Ucraina.
2. La Sig.ra K. fu rappresentata di fronte alla Corte dal Sig. V. S., un avvocato che pratica a Vinnytsya, Ucraina.
3. Il Governo ucraino (“il Governo”) fu rappresentato dal suo Agente, il Sig. Y. Zaytsev.
4. Il 15 ottobre 2008 il Presidente della quinta Sezione decise di comunicare al Governo delle azioni di reclamo dei richiedenti sotto gli Articoli 6 § 1 e 13 della Convenzione, e l’ Articolo 1 del Protocollo N.ro 1. Fu deciso anche di esaminare i meriti delle richieste allo stesso tempo della loro ammissibilità (Articolo 29 § 3).
I FATTI
I. LE CIRCOSTANZE DELLA CAUSA
5. In varie date ciascuno dei richiedenti ricevette uno o più decisioni definitive che assegnavano pagamenti da società (vedere appendice per i dettagli) in cui lo Stato detiene almeno il 25% del capitale delle quota, ed avviò procedimenti di esecuzione per percepire i pagamenti.
6. Dopo che quelle decisioni erano divenute definitive, furono iniziati dei procedimenti di liquidazione o di insolvenza contro i debitori. Il Servizio degli Ufficiali giudiziari Statali terminò poi i procedimenti di esecuzione contro loro e trasferì i documenti di esecuzione dei richiedenti all’ attinente commissione di liquidazione per un ulteriori procedimenti. Alcuni dei debitori infine furono liquidati.
7. Nella prospettiva della prolungata non-esecuzione delle decisioni a loro favore, alcuni dei richiedenti (la Sig.ra G., il Sig. K. ed il Sig. D.) inutilmente citarono in giudizio il Servizio dell’Ufficiale giudiziario Statale per danni. Gli altri richiedenti si lamentarono presso le varie autorità Statali, sempre inutilmente.
8. La maggior parte delle decisioni nei richiedenti il favore di ‘ fu eseguito (veda appendice per dettagli).
II. DIRITTO NAZIONALE ATTINENTE
9. Il diritto nazionale attinente è esposto nella sentenza del 27 luglio 2004 nella causa Romashov c. Ucraina (n. 67534/01, §§ 16-19).
LA LEGGE
I. UNIONE DELLE RICHIESTE
10. La Corte considera che, facendo seguito all’Articolo42 § 1 dell’Ordinamento di Corte le richieste dovrebbero essere congiunte, dato il loro background comune legale e relativo ai fatti.
II. LUNGA NON-ESECUZIONE DELLE DECISIONI A FAVORE DEI RICHIEDENTI
11. I richiedenti si lamentarono che con non riuscendo ad eseguire le decisioni dato nel loro favore lo Stato rispondente aveva violato Articolo 6 § 1 della Convenzione ed Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 che la lettura, in finora come attinente, siccome segue:
Articolo 6 § 1
“ Nella determinazione dei suoi diritti civili ed obblighi… ognuno è abilitato ad un’udienza corretta… all’interno di un termine ragionevole…da[un] tribunale indipendente ed imparziale stabilito dalla legge.”
Articolo 1 di Protocollo N.ro 1
“Ogni persona fisica o giuridica è abilitata al godimento pacifico delle sue proprietà. Nessuno sarà privato delle sue proprietà eccetto che nell’interesse pubblico e soggetto alle condizioni previste dalla legge e dai principi generali di diritto internazionale.
Comunque, le disposizioni precedenti non possono in qualsiasi modo danneggiare il diritto di un Stato ad eseguire simili leggi come ritiene necessario per controllare l’uso di proprietà in conformità con l’interesse generale …”
Loro si lamentarono anche di non aver avuto vie di ricorso effettive per le loro azioni di reclamo, in violazione dell’Articolo 13 della Convenzione che si legge come segue:
“Chiunque i cui diritti e le libertà come riconosciuti [dalla] Convenzione sono violati avrà una via di ricorso effettiva di fronte ad un’autorità nazionale anche se la violazione fosse stata commessa da persone che agiscono in veste ufficiale.”
A. Ammissibilità
1. Le osservazioni delle parti
12. Il Governo presentò che la Sig.ra K. ed il Sig. B. erano andati a vuoto nell’ esaurire le vie di ricorso nazionali come richiesto dall’ Articolo 35 § 1 della Convenzione. In particolare, sostenne che questi richiedenti non si erano giovati dell’opportunità di essere registrati come creditori nell’insolvenza e nei procedimenti di liquidazione contro le società debitrici, e non erano riusciti ad impugnare l’inattività della commissione di liquidazione di fronte al tribunale di commercio attinente o fare domanda a qualsiasi tribunale nazionale per impugnare l’esecuzione presumibilmente inadeguata del Servizio degli Ufficiali giudiziari delle decisioni a loro favore.
13. Il Governo contese inoltre che il Sig. B. aveva ricevuto il pagamento relativo alla decisione del 5 giugno 2002 nel novembre 2004. In appoggio di questo ha fornito copie di lettere dal debitore datate 2 novembre 2004 e 17 marzo 2005, affermando che gli arretrati di salario erano stati pagati al richiedente, ed una lettera dal Servizio degli Ufficiali giudiziari Statali apparentemente spedito al richiedente nel 2005 (nessuna data specificata ) che affermava che gli era stato pagato l’importo totale di 3,370.67 hryvnia ucraini (UAH) (approssimativamente 680 euro (EUR)) nel periodo fra settembre e novembre 2002. Benché non potesse provare il suo argomento con prove più convincente, siccome i documenti di esecuzione attinenti erano stati distrutti, richiese alla Corte di dichiarare questa parte della sua richiesta incompatibile ratione personae. Più tardi, facendo commenti sulla richiesta di soddisfazione equa del richiedente, il Governo affermò di non avere obbiezioni all’esecuzione delle decisioni prese a favore del richiedente.
14. I richiedenti non furono d’accordo. In particolare, Sig. B. sostenne che la decisione del 5 giugno 2002 era ancora non eseguita e presentò in appoggio una copia della decisione definitiva del tribunale del 24 febbraio 2006 nella quale la corte diede credito all’insuccesso continuo del Servizio degli Ufficiali giudiziari nell’esecuzione della decisione contestata.
2. La valutazione della Corte
15. Riguardo all’eccezione del Governo che i richiedenti non erano riusciti ad esaurire le vie di ricorso nazionali, la Corte nota che delle eccezioni simili sono già state respinte in numerose sentenze adottate dalla Corte (vedere Sokur c. Ucraina (dec.), n. 29439/02, 16 dicembre 2003; Sychev c. Ucraina, n. 4773/02, §§ 42-46 dell’11 ottobre 2005; e Trykhlib c. Ucraina, n. 58312/00, §§ 38-43 del 20 settembre 2005). La Corte considera che queste eccezioni devono essere respinte nella presente causa per le stesse ragioni.
16. Riguardo alla questione se la decisione del 5 giugno 2002 era stata eseguita, la Corte, avendo riguardo alla qualità delle prove presentate dalle parti in appoggio delle loro affermazioni e la posizione del Governo presentate negli ultimi stadi dei presenti procedimenti, considera che la decisione in questione non è ancora stata eseguita ai fini della causa in oggetto.
17. La Corte puntualizza inoltre che la sentenza del 27 ottobre 2006 presa a favore della Sig.ra K. fu eseguita il 1 ottobre 2007, cioè all’interno di meno di un anno. Tale periodo non può, nella prospettiva della Corte, essere considerato irragionevole. In queste circostanze, la Corte considera, che questa parte della richiesta n. 32818/06 deve essere respinta come manifestamente mal-fondata facendo seguito all’Articolo 35 §§ 3 e 4 della Convenzione.
18. La Corte nota che le rimanenti azioni di reclamo non sono manifestamente mal-fondate all’interno del significato dell’ Articolo 35 § 3 della Convenzione. Nota inoltre che non sono inammissibili per qualsiasi altro motivo. Loro devono essere dichiarate perciò ammissibili.
B. Meriti
19. Il Governo avanzò i suoi argomenti standard per le cause riguardanti la prolungata non-esecuzione di sentenze di tribunali nazionali e concluse che non c’era stata nessuna violazione degli Articoli 6 § 1 o 13 della Convenzione o dell’ Articolo 1 del Protocollo N.ro 1.
20. I richiedenti non furono d’accordo.
21. La Corte nota che le decisioni a favore dei richiedenti rimasero non eseguite per almeno due anni e cinque mesi.
22. La Corte reitera che ha già trovato violazioni degli Articoli 6 § 1 e 13 della Convenzione e dell’Articolo 1 del Protocollo N.ro 1 in cause simili (vedere, fra le altre autorità, Voytenko c. Ucraina, n. 18966/02, §§ 43, 48 e 55 del 29 giugno 2004).
23. Avendo esaminato tutto il materiale in suo possesso, la Corte considera che il Governo non ha esposto qualsiasi fatto o argomento capace di persuaderla a giungere ad una conclusione diversa nella presente causa.
24. C’è stata, di conseguenza, una violazione degli Articoli 6 § 1 e 13 della Convenzione ed una violazione dell’ Articolo 1 del Protocollo N.ro 1 a riguardo della prolungata non-esecuzione delle decisioni a favore dei richiedenti nelle presenti richieste.
III. ALTRE VIOLAZIONI ADDOTTE DELLA CONVENZIONE
25. Il Sig. B. si lamentò anche sotto l’Articolo 17 della Convenzione riguardo alla prolungata non-esecuzione delle decisioni prese a suo favore.
26. Avendo considerato attentamente l’azione di reclamo, come presentata dal richiedente, alla luce di tutto il materiale in suo possesso la Corte costata che, nella misura in cui la questione di cui ci si lamenta è all’interno della sua competenza, non rivela qualsiasi comparizione di una violazione della disposizione invocata.
27. Ne segue che questa parte della richiesta deve essere dichiarata inammissibile come manifestamente mal-fondata facendo seguito all’ Articolo 35 §§ 3 e 4 della Convenzione.
IV. L’APPLICAZIONE DELL’ARTICOLO 41 DELLA CONVENZIONE
28. L’Articolo 41 della Convenzione prevede:
“Se la Corte costata che c’è stata una violazione della Convenzione o dei Protocolli, e se la legge interna dell’Alta Parte Contraente riguardata permette una riparazione solamente parziale, la Corte può, se necessario, riconoscere una soddisfazione equa alla vittima.”
A. Danno
29. I richiedenti chiesero importi diversi (vedere appendice) a riguardo del danno patrimoniale e non-patrimoniale.
30. Il Governo contestò la maggior parte di queste rivendicazioni come eccessive e non comprovate.
31. La Corte nota che è incontrastato che lo Stato ha ancora un obbligo insoluto di esecuzione delle decisioni in questione. Respinge inoltre il resto delle richieste dei richiedenti per danno patrimoniale come non comprovate (vedere, a contrario, Maksimikha c. Ucraina, n. 43483/02, § 29 del 14 dicembre 2006). La Corte assegna ulteriormente, su una base equa i seguenti importi a riguardo del danno non-patrimoniale:
– Il Sig.ra G.-EUR 350;
– Il Sig. K.-EUR 350;
– Il Sig.ra K.-EUR 800;
– Il Sig. D.-EUR 350; e
– Il Sig. B.-EUR 2,600.
B. Costi e spese
32. Alcuni dei richiedenti chiesero anche vari importi (vedere appendice) per i costi e spese incorsi di fronte ai tribunali nazionali e per quelli incorsi di fronte alla Corte.
33. Il Governo contestò la maggior parte di queste rivendicazioni come eccessive e non comprovate.
34. Secondo la giurisprudenza della Corte, ad un richiedente viene concesso il rimborso di costi e spese solamente nella misura in cui viene stato mostrato che questi sono incorsi davvero e necessariamente e sono stati ragionevoli riguardo al quantum.
35. La Corte osserva che questi requisiti non sono stati soddisfatti nella presente causa. In particolare, la Sig.ra G., il Sig. K. ed il Sig. D. presentarono soltanto copie di ricevute postali senza chiedere uno specifico importo a riguardo dei costi e spese. Avuto riguardo alle informazioni in suo possesso ed ai criteri sopra, la Corte respinge le rivendicazioni per costi e spese nei procedimenti nazionali ma considera ragionevole assegnare somme appropriate per i procedimenti di fronte alla Corte (vedere appendice). Benché le somme provate dalla Sig.ra G. e dal Sig. K. sono molto piccole, è ovvio che loro sono incorsi in spese postali più di che quelle rivendicate nel fare le loro richieste alla Corte. Per questa ragione la Corte assegna loro EUR 10 ognuno sotto questo capo.
36. Riguardo alla rivendicazione della Sig.ra K. che fu rappresentata giuridicamente nei procedimenti presenti la Corte nota che la sua causa non è particolarmente complessa e che lei non era obbligata ad essere rappresentata giuridicamente. Inoltre, lei non riuscì ad attenersi coi requisiti esposti nel paragrafo 34 sopra. Avuto riguardo alle informazioni in suo possesso ed alle considerazioni sopra, la Corte respinge questa rivendicazione.
C. Interesse di mora
37. La Corte considera appropriato che l’interesse di mora dovrebbe essere basato sul tasso di prestito marginale della Banca Centrale europea a cui dovrebbero essere aggiunti tre punti percentuale.
PER QUESTE RAGIONI, LA CORTE ALL’UNANIMITA’
1. Decide di congiungere le richieste;
2. Dichiara le azioni di reclamo sotto gli Articoli 6 § 1 e 13 della Convenzione e l’ Articolo 1 del Protocollo N.ro 1 alla Convenzione a riguardo della prolungata non-esecuzione delle decisioni a favore dei richiedenti ‘ (eccetto quelle riguardo alla prolungata non-esecuzione della sentenza del 27 ottobre 2006 nella richiesta n. 32818/06) ammissibili ed il resto delle richieste inammissibili;
3. Sostiene che c’è stata una violazione dell’ Articolo 6 § 1 della Convenzione;
4. Sostiene che c’è stata una violazione dell’ Articolo 13 della Convenzione;
5. Sostiene che c’è stata una violazione dell’ Articolo 1 Protocollo N.ro 1 alla Convenzione;
6. Sostiene
(a) che lo Stato rispondente deve pagare ai richiedenti, entro tre mesi dalla data in cui la sentenza diviene definitiva secondo l’Articolo 44 § 2 della Convenzione le pendenze debitorie sotto le decisioni rese a favore dei richiedenti e i seguenti importi per danno non-patrimoniale e costi e spese:
– Il Sig.ra G. -EUR 350 (trecento e cinquanta euro) a riguardo del danno non-patrimoniale ed EUR 10 (dieci euro) a riguardo di costi e spese;
– Il Sig. K. -EUR 350 (trecento e cinquanta euro) a riguardo del danno non-patrimoniale ed EUR 10 (dieci euro) a riguardo di costi e spese;
– Il Sig.ra K. – EUR 800 (ottocento euro) a riguardo del danno non-patrimoniale;
– Il Sig. D. – EUR 350 (trecento e cinquanta euro) a riguardo del danno non-patrimoniale; e
– Il Sig. B .- EUR 2,600 (due mila seicento euro).
(b) che gli importi sopra saranno convertiti nella valuta nazionale dello Stato rispondente al tasso applicabile in data dell’accordo, più qualsiasi tassa che può essere a carico dei richiedenti;
(c) che dalla scadenza dei tre mesi summenzionati sino ad accordo l’interesse semplice sarà pagabile sugli importi sopra ad un tasso uguale al tasso di prestito marginale della Banca Centrale europea durante il periodo predefinito più tre punti percentuale;
7. Respinge il resto della richiesta dei richiedenti per la soddisfazione equa.
Fatto in inglesi, e notificòato per iscritto il 10 dicembre 2009, facendo seguito all’Articolo 77 §§ 2 e 3 dell’Ordinamento di Corte.
Claudia Westerdiek Pari Lorenzen
Cancelliere Presidente

APPENDICE
Richiesta n. Richiedente Decisione assunta a favore del richiedente Somma assegnata (UAH) Procedimenti di esecuzione iniziati il Somma pagata (UAH) Pendenza debitoria (UAH) Debitore Rivendicazioni di soddisfazione equa Assegnazione di soddisfazione equa
Danno patrimoniale Danno non-patrimoniale Costi e spese
1. 30675/06 OMISSIS 29 ottobre 2004, Novogrodivka Città Corte 500≈ EUR ≈75.80 7 febbraio 2005 Eseguito 6 marzo 2009 OMISSIS EUR 100 EUR 3,500 Costi e spese nei procedimenti nazionali
+
UAH 24.04
≈ EUR ≈2(incorsi di fronte alla Corte) EUR 350
(a riguardo del danno non-patrimoniale)
+
EUR 10(a riguardo di costi e spese)
2. 30785/06 OMISSIS 29 ottobre 2004, Corte della Città di Novogrodivka 500≈ EUR ≈75.80 7 febbraio 2005 Eseguito 6 marzo 2009 OMISSIS EUR 100 EUR 3,500 Costi e spese nei procedimenti nazionali
+
UAH 28.79
≈ EUR ≈2(incorse di fronte alla Corte) EUR 350
(a riguardo del danno non-patrimoniale)
+
EUR 10(a riguardo di costi e spese)
3. 32818/06 OMISSIS 18 aprile 2005, Corte distrettuale di Zamostyansky di Vinnytsya 20,241.61
≈ EUR ≈2,992.18 10 maggio 2005 Eseguito 1 ottobre 2007 OMISSIS EUR 3,000 Lasciato alla discrezione della Corte Lasciato a discrezione della Corte EUR 800
(a riguardo del danno non-patrimoniale)
4. 27 ottobre 2006, Corte distrettuale di Zamostyansky di Vinnytsya 4,822.10≈ EUR ≈791.13 28 novembre 2006 Eseguito 1 ottobre 2007 OMISSIS – – – –
5. 34468/06 OMISSIS 29 ottobre 2004, Corte della Città di Novogrodivka 500≈ EUR ≈75.80 7 febbraio 2005 Eseguito 6 marzo 2009 OMISSIS EUR 100 EUR 3,500 Costi e spese nei procedimenti nazionali EUR 350(in riguardo di danno non-patrimoniale)
6. 49001/06 OMISSIS 5 giugno 2002,
Commissione delle Controversie del Lavoro 4,351
≈ EUR ≈895.85 12 giugno 2002 Secondo il Governo, eseguito nel novembre 2004
Secondo il richiedente, il debito è ancora stato retribuito OMISSIS Debiti schedati ed insoluti sotto le decisioni nazionali EUR 30,000 – EUR 2,600
(a riguardo del danno non-patrimoniale)
7. 20 dicembre 2004, Corte distrettuale di Zamostyansky di Vinnytsya 13,602.08≈ EUR ≈1,953.69 Non specificato 1,472.47 12,129.61

Testo Tradotto

FIFTH SECTION
CASE OF GIMADULINA AND OTHERS v. UKRAINE
(Applications nos. 30675/06, 30785/06, 32818/06, 34468/06 and 49001/06)
JUDGMENT
STRASBOURG
10 December 2009
This judgment will become final in the circumstances set out in Article 44 § 2 of the Convention. It may be subject to editorial revision.

In the case of Gimadulina and Others v. Ukraine,
The European Court of Human Rights (Fifth Section), sitting as a Chamber composed of:
Peer Lorenzen, President,
Renate Jaeger,
Karel Jungwiert,
Rait Maruste,
Isabelle Berro-Lefèvre,
Zdravka Kalaydjieva, judges,
Mykhaylo Buromenskiy, ad hoc judge,
and Claudia Westerdiek, Section Registrar,
Having deliberated in private on 17 November 2009,
Delivers the following judgment, which was adopted on that date:
PROCEDURE
1. The case originated in five applications against Ukraine lodged with the Court under Article 34 of the Convention for the Protection of Human Rights and Fundamental Freedoms (“the Convention”) by five Ukrainian nationals (“the applicants”):
i. no. 30675/06 lodged on 18 July 2006 by Mrs Y. V. G., who was born in 1969 and lives in Novogrodivka, Donetsk region, Ukraine;
ii. no. 30785/06 lodged on 17 July 2006 by Mr A. A. K., who was born in 1969 and lives in Novogrodivka, Donetsk region, Ukraine;
iii. no. 32818/06 lodged on 1 August 2006 by Mrs V. G. K., who was born in 1948 and lives in Vinnytsya, Ukraine;
iv. no. 34468/06 lodged on 7 August 2006 by Mr A. K. D., who was born in 1938 and lives in Novogrodivka, Donetsk region, Ukraine;
v. no. 49001/06 lodged on 25 November 2006 by Mr M. O. B., who was born in 1954 and lives in Vinnytsya, Ukraine.
2. Mrs K. was represented before the Court by Mr V. S., a lawyer practising in Vinnytsya, Ukraine.
3. The Ukrainian Government (“the Government”) were represented by their Agent, Mr Y. Zaytsev.
4. On 15 October 2008 the President of the Fifth Section decided to communicate to the Government the applicants’ complaints under Articles 6 § 1 and 13 of the Convention, and Article 1 of Protocol No. 1. It was also decided to examine the merits of the applications at the same time as their admissibility (Article 29 § 3).
THE FACTS
I. THE CIRCUMSTANCES OF THE CASE
5. On various dates each of the applicants received one or more final decisions awarding payments by companies (see appendix for details) in which the State holds at least 25% of the share capital, and instituted enforcement proceedings to collect the payments.
6. After those decisions had become final, insolvency or liquidation proceedings against the debtors were initiated. The State Bailiffs’ Service then terminated the enforcement proceedings against them and transferred the applicants’ writs of enforcement to the relevant liquidation commissions for further processing. Some of the debtors were finally liquidated.
7. In view of the lengthy non-enforcement of the decisions in their favour, some of the applicants (Mrs G., Mr K. and Mr D.) unsuccessfully sued the State Bailiff’s Service for damages. The other applicants complained to various State authorities, also to no avail.
8. Most of the decisions in the applicants’ favour were enforced (see appendix for details).
II. RELEVANT DOMESTIC LAW
9. The relevant domestic law is set out in the judgment of 27 July 2004 in the case of Romashov v. Ukraine (no. 67534/01, §§ 16-19).
THE LAW
I. JOINDER OF THE APPLICATIONS
10. The Court considers that, pursuant to Rule 42 § 1 of the Rules of Court, the applications should be joined, given their common factual and legal background.
II. LENGTHY NON-ENFORCEMENT OF THE DECISIONS IN THE APPLICANTS’ FAVOUR
11. The applicants complained that by failing to enforce the decisions given in their favour the respondent State had violated Article 6 § 1 of the Convention and Article 1 of Protocol No. 1, which read, in so far as relevant, as follows:
Article 6 § 1
“In the determination of his civil rights and obligations … everyone is entitled to a fair and public hearing within a reasonable time by an independent and impartial tribunal established by law. …”
Article 1 of Protocol No. 1
“Every natural or legal person is entitled to the peaceful enjoyment of his possessions. No one shall be deprived of his possessions except in the public interest and subject to the conditions provided for by law and by the general principles of international law.
The preceding provisions shall not, however, in any way impair the right of a State to enforce such laws as it deems necessary to control the use of property in accordance with the general interest ….”
They also complained that they had no effective remedy for their complaints, in breach of Article 13 of the Convention, which reads as follows:
“Everyone whose rights and freedoms as set forth in [the] Convention are violated shall have an effective remedy before a national authority notwithstanding that the violation has been committed by persons acting in an official capacity.”
A. Admissibility
1. The parties’ submissions
12. The Government submitted that Mrs K. and Mr B. had failed to exhaust domestic remedies as required by Article 35 § 1 of the Convention. In particular, they maintained that these applicants had not availed themselves of the opportunity to be registered as creditors in the insolvency and liquidation proceedings against the debtor companies, and had failed to challenge the liquidation commission’s inactivity before the relevant commercial court or apply to any domestic court to challenge the allegedly inadequate enforcement by the Bailiffs’ Service of the decisions in their favour.
13. The Government further contended that Mr B. had received the payment relating to the decision of 5 June 2002 by November 2004. In support they provided copies of letters from the debtor dated 2 November 2004 and 17 March 2005, stating that salary arrears had been paid to the applicant, and a letter from the State Bailiffs’ Service apparently sent to the applicant in 2005 (no date specified) stating that he had been paid the total amount of 3,370.67 Ukrainian hryvnias (UAH) (about 680 euros (EUR)) in the period between September and November 2002. Although they could not substantiate their argument with more convincing evidence, as the relevant enforcement documents had been destroyed, they requested the Court to declare that part of his application incompatible ratione personae. Later, commenting on the applicant’s just satisfaction claims, the Government stated that they had no objection to the enforcement of the decisions taken in the applicant’s favour.
14. The applicants disagreed. In particular, Mr B. pleaded that the decision of 5 June 2002 was still unenforced and submitted in support a copy of the final court decision of 24 February 2006, in which the court acknowledged the ongoing failure of the Bailiffs’ Service to enforce the impugned decision.
2. The Court’s assessment
15. As regards the Government’s objection that the applicants had failed to exhaust domestic remedies, the Court notes that similar objections have already been rejected in a number of judgments adopted by the Court (see Sokur v. Ukraine (dec.), no. 29439/02, 16 December 2003; Sychev v. Ukraine, no. 4773/02, §§ 42-46, 11 October 2005; and Trykhlib v. Ukraine, no. 58312/00, §§ 38-43, 20 September 2005). The Court considers that these objections must be rejected in the instant case for the same reasons.
16. As to the question whether the decision of 5 June 2002 has been enforced, the Court, having regard the quality of proof submitted by the parties in support of their contentions and the Government’s position set out in the later stages of the present proceedings, considers that the decision in question has still not been enforced for the purposes of the case at hand.
17. The Court further points out that the judgment of 27 October 2006 taken in favour of Mrs K. was enforced by 1 October 2007, that is within less than a year. Such a period cannot, in the Court’s view, be considered unreasonable. In these circumstances, the Court considers that that part of application no. 32818/06 must be rejected as manifestly ill-founded pursuant to Article 35 §§ 3 and 4 of the Convention.
18. The Court notes that the remaining complaints are not manifestly ill-founded within the meaning of Article 35 § 3 of the Convention. It further notes that they are not inadmissible on any other grounds. They must therefore be declared admissible.
B. Merits
19. The Government advanced their standard arguments for cases concerning the lengthy non-enforcement of domestic court judgments and concluded that there had been no violation of Articles 6 § 1 or 13 of the Convention or of Article 1 of Protocol No. 1.
20. The applicants disagreed.
21. The Court notes that the decisions in the applicants’ favour remained unenforced for at least two years and five months.
22. The Court reiterates that it has already found violations of Articles 6 § 1 and 13 of the Convention and Article 1 of Protocol No. 1 in similar cases (see, among other authorities, Voytenko v. Ukraine, no. 18966/02, §§ 43, 48 and 55, 29 June 2004).
23. Having examined all the material in its possession, the Court considers that the Government have not put forward any fact or argument capable of persuading it to reach a different conclusion in the present case.
24. There has, accordingly, been a violation of Articles 6 § 1 and 13 of the Convention and a violation of Article 1 of Protocol No. 1 in respect of the lengthy non-enforcement of the decisions in the applicants’ favour in the present applications.
III. OTHER ALLEGED VIOLATIONS OF THE CONVENTION
25. Mr B. also complained under Article 17 of the Convention with respect to the lengthy non-enforcement of the decisions taken in his favour.
26. Having carefully considered the complaint, as presented by the applicant, in the light of all the material in its possession, the Court finds that, in so far as the matter complained of is within its competence, it does not disclose any appearance of a violation of the invoked provision.
27. It follows that this part of the application must be declared inadmissible as being manifestly ill-founded pursuant to Article 35 §§ 3 and 4 of the Convention.
IV. APPLICATION OF ARTICLE 41 OF THE CONVENTION
28. Article 41 of the Convention provides:
“If the Court finds that there has been a violation of the Convention or the Protocols thereto, and if the internal law of the High Contracting Party concerned allows only partial reparation to be made, the Court shall, if necessary, afford just satisfaction to the injured party.”
A. Damage
29. The applicants claimed different amounts (see appendix) in respect of pecuniary and non-pecuniary damage.
30. The Government contested most of these claims as excessive and unsubstantiated.
31. The Court notes that it is undisputed that the State still has an outstanding obligation to enforce the decisions at issue. It further dismisses the remainder of the applicants’ claims for pecuniary damage as unsubstantiated (see, a contrario, Maksimikha v. Ukraine, no. 43483/02, § 29, 14 December 2006). The Court further awards, on an equitable basis, the following amounts in respect of non-pecuniary damage:
– Mrs G. – EUR 350;
– Mr K. – EUR 350;
– Mrs K. – EUR 800;
– Mr D. – EUR 350; and
– Mr B. – EUR 2,600.
B. Costs and expenses
32. Some of the applicants also claimed various amounts (see appendix) for the costs and expenses incurred before the domestic courts and for those incurred before the Court.
33. The Government contested most of these claims as excessive and unsubstantiated.
34. According to the Court’s case-law, an applicant is entitled to the reimbursement of costs and expenses only in so far as it has been shown that these have been actually and necessarily incurred and are reasonable as to quantum.
35. The Court observes that these requirements have not been met in the instant case. In particular, Mrs G., Mr K.and Mr D. merely submitted copies of postal vouchers without claiming a specific amount in respect of costs and expenses. Regard being had to the information in its possession and the above criteria, the Court rejects the claims for costs and expenses in the domestic proceedings but considers it reasonable to award appropriate sums for the proceedings before the Court (see appendix). Although the sums substantiated by Mrs G. and Mr K. are very small, it is obvious that they have incurred more postal expenses than those claimed in making their applications to the Court. For this reason the Court awards them EUR 10 each under this head.
36. As to the claim by Mrs K., who was legally represented in the present proceedings, the Court notes that her case is not particularly complex and that she was not required to be legally represented. Furthermore, she failed to comply with the requirements set out in the paragraph 34 above. Regard being had to the information in its possession and to the above considerations, the Court rejects this claim.
C. Default interest
37. The Court considers it appropriate that the default interest should be based on the marginal lending rate of the European Central Bank, to which should be added three percentage points.
FOR THESE REASONS, THE COURT UNANIMOUSLY
1. Decides to join the applications;
2. Declares the complaints under Articles 6 § 1 and 13 of the Convention and Article 1 of Protocol No. 1 to the Convention in respect of the lengthy non-enforcement of the decisions in the applicants’ favour (except the ones concerning the lengthy non-enforcement of the judgment of 27 October 2006 in application no. 32818/06) admissible and the remainder of the applications inadmissible;
3. Holds that there has been a violation of Article 6 § 1 of the Convention;
4. Holds that there has been a violation of Article 13 of the Convention;
5. Holds that there has been a violation of Article 1 Protocol No. 1 to the Convention;
6. Holds
(a) that the respondent State is to pay the applicants, within three months from the date on which the judgment becomes final according to Article 44 § 2 of the Convention, the outstanding debts under the decisions given in the applicants’ favour and the following amounts for non-pecuniary damage and costs and expenses:
– Mrs G. – EUR 350 (three hundred and fifty euros) in respect of non-pecuniary damage and EUR 10 (ten euros) in respect of costs and expenses;
– Mr K. – EUR 350 (three hundred and fifty euros) in respect of non-pecuniary damage and EUR 10 (ten euros) in respect of costs and expenses;
– Mrs K. – EUR 800 (eight hundred euros) in respect of non-pecuniary damage;
– Mr D. – EUR 350 (three hundred and fifty euros) in respect of non-pecuniary damage; and
– Mr B. – EUR 2,600 (two thousand six hundred euros).
(b) that the above amounts shall be converted into the national currency of the respondent State at the rate applicable at the date of settlement, plus any tax that may be chargeable to the applicants;
(c) that from the expiry of the above-mentioned three months until settlement simple interest shall be payable on the above amounts at a rate equal to the marginal lending rate of the European Central Bank during the default period plus three percentage points;
7. Dismisses the remainder of the applicants’ claims for just satisfaction.
Done in English, and notified in writing on 10 December 2009, pursuant to Rule 77 §§ 2 and 3 of the Rules of Court.
Claudia Westerdiek Peer Lorenzen
Registrar President

APPENDIX
Appl. no. Applicant Decision taken in the applicant’s favour on Sum awarded (UAH) Enforcement proceedings initiated on Sum paid (UAH) Outstanding debt (UAH) Debtor Just satisfaction claims Just satisfaction award
Pecuniary damage Non-pecuniary damage Costs and expenses
1. 30675/06 OMISSIS 29 October 2004, Novogrodivka Town Court 500
≈ EUR 75.80 7 February 2005 Enforced on 6 March 2009 OMISSIS EUR 100 EUR 3,500 Costs and expenses in the domestic proceedings
+
UAH 24.04
≈ EUR 2
(incurred before the Court) EUR 350
(in respect of non-pecuniary damage)
+
EUR 10
(in respect of costs and expenses)
2. 30785/06 OMISSIS 29 October 2004, Novogrodivka Town Court 500
≈ EUR 75.80 7 February 2005 Enforced on 6 March 2009 OMISSIS EUR 100 EUR 3,500 Costs and expenses in the domestic proceedings
+
UAH 28.79
≈ EUR 2
(incurred before the Court) EUR 350
(in respect of non-pecuniary damage)
+
EUR 10
(in respect of costs and expenses)
3. 32818/06 OMISSIS 18 April 2005, Zamostyansky District Court of Vinnytsya 20,241.61
≈ EUR 2,992.18 10 May 2005 Enforced on 1 October 2007 OMISSIS EUR 3,000 Left to the Court’s discretion Left to the Court’s discretion EUR 800
(in respect of non-pecuniary damage)
4.
27 October 2006, Zamostyansky District Court of Vinnytsya 4,822.10
≈ EUR 791.13 28 November 2006 Enforced on 1 October 2007 – – – –
5. 34468/06 OMISSIS 29 October 2004, Novogrodivka Town Court 500
≈ EUR 75.80 7 February 2005 Enforced on 6 March 2009 OMISSIS EUR 100 EUR 3,500 Costs and expenses in the domestic proceedings EUR 350
(in respect of non-pecuniary damage)
6. 49001/06 OMISSIS 5 June 2002, Labour Disputes Commission 4,351
≈ EUR 895.85 12 June 2002 According to the Government, enforced by November 2004
According to the applicant, the debt is still unpaid OMISSIS Outstanding indexed debts under the domestic decisions EUR 30,000 – EUR 2,600
(in respect of non-pecuniary damage)
7.
20 December 2004, Zamostyansky District Court of Vinnytsya 13,602.08
≈ EUR 1,953.69 Not specified 1,472.47 12,129.61

A chi rivolgersi e i costi dell'assistenza

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