A.N.P.T.ES. Associazione Nazionale per la Tutela degli Espropriati. Oltre 5.000 espropri trattati in 15 anni di attività.
Qui trovi tutto cio che ti serve in tema di espropriazione per pubblica utilità.

Se desideri chiarimenti in tema di espropriazione compila il modulo cliccando qui e poi chiamaci ai seguenti numeri: 06.91.65.04.018 - 340.95.85.515

Testo originale e tradotto della sentenza selezionata

CASE OF GEOTECH KANCEV GMBH v. GERMANY

Tipologia: Sentenza
Importanza: 2
Articoli: 11,35,P1-1
Numero: 23646/09/2016
Stato: Germania
Data: 2016-06-02 00:00:00
Organo: Sezione Quinta
Testo Originale

Conclusioni: Resto inammissibile
Nessuna violazione dell? Articolo 11 – Diritto di riunione e associazione (Articolo 11-1 – Libert? dell’associazione) Nessuna violazione dell? Articolo 1 del Protocollo N.ro 1 – Protezione della propriet? (Articolo 1 par. 1 di Protocollo N.ro 1 – godimento Tranquillo della propriet?)

QUINTA SEZIONE

CAUSA GEOTECH KANCEV GMBH C. GERMANIA

(Richiesta n. 23646/09)

SENTENZA

STRASBOURG

2 giugno 2016

DEFINITIVO

02/09/2016

Questa sentenza ? divenuta definitivo sotto Articolo 44 ? 2 della Convenzione. Pu? essere soggetto a revisione editoriale.

Nella causa di Geotech Kancev GmbH c. la Germania,
La Corte europea di Diritti umani (quinta Sezione), riunendosi che come una Camera, compose di:
Ganna Yudkivska, Presidente
Angelika Nu?berger,
Khanlar Hajiyev,
Andr? Potocki,
Faris Vehabovi?,
Yonko Grozev,
Carlo Ranzoni, giudici
e Claudia Westerdiek, Sezione Cancelliere
Avendo deliberato in privato 26 aprile 2016,
Consegna la sentenza seguente sulla quale fu adottata quel la data:
PROCEDURA
1. La causa nacque da in una richiesta (n. 23646/09) contro la Repubblica Federale della Germania depositata con la Corte sotto Articolo 34 della Convenzione per la Protezione di Diritti umani e le Libert? Fondamentali (?la Convenzione?) con OMISSIS (?il richiedente?), una societ? a responsabilit? limitata registr? in Castrop-Rauxel, 29 aprile 2009.
2. La societ? di richiedente fu rappresentata con OMISSIS, un avvocato che pratica ad Amburgo. Sul 2010 procedura fallimentare di 30 marzo i beni della societ? di richiedente furono aperti su. La societ? non ? stata prevista via il Registro delle imprese (Handelsregister). L’Amministratore di Insolvenza (Insolvenzverwalter) autorizzato il consiglio del richiedente per continuare i procedimenti di fronte a questa Corte. Il Governo tedesco (?il Governo?) fu rappresentato col loro Agente, il Sig. H. – J. Behrens, Ministerialrat, del Ministero Federale della Giustizia.
3. Commenti di terzo-parte furono ricevuti dal Pensione Schema Supplementare per la Societ? per azioni di Industria di costruzioni (des di Zusatzversorgungskasse Baugewerbes AG, ?ZVK?) che era stato dato permesso col Presidente per intervenire nella procedura scritto (l’Articolo 36 ? 2 della Convenzione e Decide 44 ? 3 degli Articoli della Corte). Le parti furono date un’opportunit? di rispondere a quelli commenti (l’Articolo 44 ? 6 degli Articoli della Corte).
4. La societ? di richiedente principalmente addotto che il suo obbligo per partecipare nel Benessere sociale Fondo, esposto congiuntamente su coi datori di lavoro le associazioni di ‘ ed il sindacato nell’industria di edificio viol? il suo diritto alla libert? dell’associazione sotto Articolo 11 della Convenzione cos? come il suo diritto a godimento tranquillo delle sue propriet? sotto Articolo 1 di Protocollo N.ro 1.
5. 19 giugno 2013 le azioni di reclamo riguardo ad Articolo 11 della Convenzione ed Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 fu comunicato al Governo ed il resto della richiesta fu dichiarato inammissibile facendo seguito Decidere 54 ? 3 degli Articoli di Corte.
I FATTI
IO. LE CIRCOSTANZE DI LA CAUSA
6. La societ? di richiedente si specializza nel prendere suolo assaggia con modo di esercitarsi per esame geologico, inter l’alia, per il fine di valutare appropriatezza per costruire luoghi e per la costruzione di fonti.
A. L’obbligo contestato per contribuire al Benessere sociale Fondo nell’industria di edificio
7. Nell’industria di edificio in Germania, un numero di accordi collettivi oper?, che contenne regolamentazioni rifer? al benessere sociale di impiegati che lavorano in che settore (veda diritto nazionale attinente e pratica divide in paragrafi 21-28). I datori di lavoro le associazioni di ‘ nell’industria di edificio (der di Hauptverband Deutschen Bauindustrie ed il des di Zentralverband Deutschen Baugewerbes) ed il sindacato (IG Bauen-Agrar-Umwelt) concluse l’Accordo Collettivo su Benessere sociale Procedimenti nell’Edificio Mestiere (das di ?ber di Tarifvertrag l’im di Sozialkassenverfahren Baugewerbe, ?VTV?). Il VTV contenne articoli di contributi e diritti in relazione a sia lo ZVK e la Festa e Fondo di Equalisation Salariale dell’Industria di costruzioni (Urlaubs – l’und il der di Lohnausgleichskasse Bauwirtschaft, ?ULAK?) che congiuntamente il comprised il Benessere sociale Fondo nell’industria di edificio che pass? il nome comune ?SOKA-BAU.?
8. Come il Ministero Federale per Lavori ed Affari Sociali dichiararono il VTV che generalmente lega (l’allgemeinverbindlich) facendo seguito a Sezione 5 ? 1 della Legge su Accordi Collettivi (Tarifvertragsgesetz), stava legando su tutti i datori di lavoro nell’industria di edificio, anche se loro non appartennero ai datori di lavoro l’associazione di ‘ (la Sezione 5 ? 4 della Legge su Accordi Collettivi, veda diritto nazionale attinente e pratica paragrafo 20). Tutti i datori di lavoro nell’industria di edificio furono obbligati per contribuire al Benessere sociale Fondo una somma supplementare che corrisponde a 19.8% dei salarii lordi pagata ai loro impiegati come una conseguenza.
9. La societ? di richiedente non era un membro di un datori di lavoro associazione di ‘ che era parte agli accordi collettivi ed attinenti. Non era cos? direttamente confine con qualsiasi accordi collettivi con virt? di simile appartenenza.
10. 10 agosto 2004 il Benessere sociale Fondo sped? una lettera alla societ? di richiedente con informazioni di chiave degli schemi di welfare supplementari, incluso con riguardo ad a contributi per essere pagato ed i possibili benefici che ? probabile che riceva. La societ? di richiedente non reag? a questa lettera.
11. 12 aprile 2005, enquiries seguenti resero per stabilire se il richiedente fu obbligato per pagare contributi, il Benessere sociale Fondo sped? una lettera alla societ? di richiedente, mentre informandolo del suo dovere di pagare contributi e che un conto era stato aperto in che sarebbero pagati benefici.
12. 28 aprile 2005 l’avvocato della societ? di richiedente sped? una lettera al Benessere sociale Fondo, mentre obiettando ad essendo registrato col Fondo.
B. procedimenti Giudiziali
13. 11 ottobre 2007 il Wiesbaden Labour l’Ordine della corte la societ? di richiedente per pagare 63,625.58 euros (EUR) in arretrati di finanziamento di welfare per il periodo fra settembre 2002 e marzo 2004 allo ZVK. La societ? di richiedente fu ordinata inoltre per presentare copie degli scivoloni salariali emesse ai suoi impiegati fra gennaio 2006 e giugno 2007. L’Opera Corte considerata che la societ? di richiedente fu legata col VTV che era vincolante per tutti i datori di lavoro nell’industria di edificio anche se loro non appartennero ad uno dei datori di lavoro le associazioni di ‘. Le attivit? della societ? di richiedente incorsero all’interno della sfera del VTV che, nel suo Articolo 1 ? 2 (v) n. 6, elenc? esercitandosi come un’attivit? all’interno della sua sfera.
14. La societ? di richiedente deposit? un ricorso presentando, in particolare, che l’effetto generalmente vincolante del VTV viol? gli aspetti negativi del suo diritto alla libert? dell’associazione. Dibatt? che fu obbligato per contribuire ad un finanziamento espose congiuntamente su coi datori di lavoro l’associazione di ‘ ed il sindacato, anche se non appartenne ad entrambe queste associazioni. La societ? di richiedente si lament? inoltre che s? fu impedito da fondare la sua propria associazione, a causa di una mancanza di finanziamenti.
15. 27 giugno 2008 il Hesse Labour Corte d’appello respinse il ricorso della societ? di richiedente e non accord? lasci per un ricorso su questioni di diritto. Cos? come confermando il Lavori Corte sta ragionando, la Corte d’appello sostenne che l’effetto generalmente vincolante del VTV non viol? il diritto della societ? di richiedente alla libert? dell’associazione. Osserv? che l’effetto generalmente vincolante non comport? un obbligo per o aderire ad uno dei datori di lavoro le associazioni di ‘ o al Benessere sociale Fondo. Riferendosi alla causa-legge della Corte Costituzionale e Federale (decisione di 15 luglio 1980, 1 BvR 24/74 vede diritto nazionale attinente e pratica paragrafo 27), l’Opera Corte d’appello concessa che la societ? di richiedente che non era un membro di uno dei datori di lavoro le associazioni di ‘ aveva lo svantaggio di non essere in grado asserire i suoi interessi con esercitando su controllo le attivit? della via di Fondo di Benessere sociale queste associazioni. Il diritto per partecipare nell’elaborazione decisionale all’interno di queste associazioni fu riservato a membri della rispettiva associazione. In finora come questo fatto esercit? una certa pressione per succedere le associazioni di ‘ un membro di uno dei datori di lavoro, questo era, comunque, non corrispondere ad una violazione dell’aspetto negativo del suo diritto alla libert? dell’associazione.
16. La Corte d’appello consider? inoltre che l’obbligo per contribuire al Benessere sociale Fondo non imped? alla societ? di richiedente del fondare la sua propria associazione. Osserv? che le parti notevoli della quota di contributi sarebbero state rimborsate al richiedente se in modo appropriato ? dichiarato.
17. La Corte d’appello infine consider? che il contributo obbligatorio al Benessere sociale Fondo prese conto della fluttuazione alta di impiegati nell’industria di edificio e notific? l’interesse pubblico di lasciare spazio a gestione delle rivendicazioni dell’impiegato col Benessere sociale Fondo, mentre ostacolando cos? una distorsione della competizione.
18. 10 dicembre 2008 i Federali Operano Corte respinta l’azione di reclamo della societ? di richiedente contro il rifiuto per accordare lasci fare appello.
19. 5 febbraio 2009 la Corte Costituzionale e Federale rifiut? di accettare l’azione di reclamo costituzionale della societ? di richiedente per l’aggiudicazione senza offrire ragioni (1 BvR 243/09).
II. DIRITTO NAZIONALE ATTINENTE E PRATICA
A. accordi collettivi e Generalmente vincolanti nell’industria di edificio
20. Sezione 5 della Legge su Accordi Collettivi che costituirono la base legale per dichiarare accordi collettivi che generalmente legano ed esposero fuori la procedura per ed effetti di tale dichiarazione, purch?:
?(1) il Ministero Federale per Lavori ed Affari Sociali possono, su richiesta, e col beneplacito di un comitato che consiste di tre rappresentanti ognuno delle organizzazioni di capo dei datori di lavoro e degli impiegati, dichiari un accordo collettivo che generalmente lega, se
1. gli impiegati dei datori di lavoro che sono legati con l’accordo collettivo non costituiscono meno che 50% degli impiegati ai quali l’accordo collettivo fa domanda e
2. sembra essere nell’interesse pubblico per accordare l’accordo effetto vincolante.
Le condizioni assegnarono ad in numeri che 1 e 2 pu? essere rinunciato a se la dichiarazione dell’applicabilit? generale sembra necessaria rettificare un’emergenza sociale.
(2) prima di prendere una decisione riguardo ad una richiesta, datori di lavoro ed impiegati che possibilmente sarebbero colpiti con la dichiarazione dell’applicabilit? generale, i sindacati e datori di lavoro le associazioni di ‘ interess? nella conseguenza della procedura, ed i pi? alti lavorano autorit? del L?nder incluse nella sfera dell’accordo collettivo saranno date l’opportunit? di presentare dichiarazioni scritto e fare dichiarazioni in un’udienza orale e pubblica.
(3) dove i pi? alti operano autorit? di un aumenti di Terra coinvolti un’eccezione contro la dichiarazione dell’applicabilit? generale, il Ministero Federale di Lavori ed Affari Sociali possono accordare solamente la richiesta con l’approvazione precedente del Governo Federale.
(4) in causa un accordo collettivo ? stato dichiarato generalmente legando, le disposizioni di che accordo fa domanda anche a quelli datori di lavoro ed impiegati che ne non erano stati legati prima.
(5) il Ministero Federale di Lavori ed Affari Sociali possono revocare la dichiarazione dell’applicabilit? generale di un accordo collettivo col beneplacito del comitato assegnato ad in sottosezione (1) se la revoca sembra conveniente nell’interesse pubblico. Sottosezioni (2) e (3) far? domanda mutatis mutandis.
(6) il Ministero Federale di Lavori ed Affari Sociali possono, in cause individuali, trasferisca il diritto per fare la dichiarazione dell’applicabilit? generale e revocare la dichiarazione dell’applicabilit? generale alla Terra pi? alta operi autorit?.
(7) notificazione pubblica sar? resa della dichiarazione dell’applicabilit? generale e della revoca della dichiarazione dell’applicabilit? generale.?
21. Nell’industria di edificio, un numero di accordi collettivi oper?, che contenne regolamentazioni rifer? al benessere sociale di impiegati in quel il settore. Questi accordi presero conto dello specifico che lavora le condizioni nell’industria di edificio, notevolmente che costruire lavoro era estesamente tempo-dipendente; l’industria di edificio era soggetto alle fluttuazioni considerevoli in ordini, ma produzione non era in anticipo possibile, cos? che richiesta bassa condusse inevitabilmente ad una scarsit? di ordini; la fluttuazione di impiegato fra societ? di costruzione era generalmente alta; e la maggioranza di persone assunse nell’industria di edificio lasciata l’opera vigore prima che loro giunsero all’et? di pensionamento. Questo dato luogo ad impiegati nell’industria di edificio che non ? in grado adempiere i requisiti indispensabile per ottenere benessere sociale trae profitto in riguardo di un solo datore di lavoro.
22. Per proteggere gli impiegati nell’industria di edificio contro questi svantaggi e garantirli il certo minimo benessere sociale trae profitto, schemi di benessere sociale supplementari furono introdotti per accordi collettivi. Gli accordi collettivi ed attinenti erano: la Struttura Federale Accordo Collettivo per l’Edificio Industria (das di f?r di Bundesrahmentarifvertrag Baugewerbe, ?BRTV?) che regol? il diritto per villeggiare paghi per impiegati nell’industria di costruzioni, fra le altre cose; l’Accordo Collettivo su Pensione Assegni nell’Edificio Industria (im di Rentenbeihilfen Baugewerbe, ?TVR?); l’Accordo Collettivo su Addestramento professionale nell’Edificio Industria (l’?ber di Tarifvertrag muoiono l’im di Berufbildung Baugewerbe, ?BBTV?); ed il VTV.
23. Il finanziamento di festa e lo schema di pensione supplementare avevano in comune che loro eliminarono il collegamento ad una relazione di lavoro concreta ed invece si concentr? sul fatto che un impiegato era un membro di un specifico settore. Se un impiegato si muovesse da un datore di lavoro nell’industria di edificio ad un altro, lui trattenne qualsiasi prima accumul? diritti. I periodi dell’impiegato di lavoro nelle varie societ? nell’industria di edificio si furono accumulati.
24. Tutti i datori di lavoro all’interno della sfera di applicazione del rispettivo accordi collettivi e generalmente vincolanti furono obbligati per contribuire finanziariamente agli schemi di benessere sociale detti. Questi contributi furono usati per rimborsare le societ? che hanno offerto i rispettivi benefici agli impiegati. Nelle altre parole, i datori di lavoro nell’industria di edificio finanziarono i benefici di benessere sociale degli impiegati in che settore, basato sul principio della solidariet?.
25. Questi che schemi di benessere sociale sono stati implementati in conformit? col rispettivo accordi collettivi e generalmente vincolanti per molte decadi: lo schema di festa fu introdotto in 1949, lo schema di pensione supplementare nel 1957 e lo schema di addestramento professionale nel 1975.
26. Nel 1965 i Federali Operano Corte trovata che dichiarare gli accordi collettivi sui quali furono basati gli schemi di benessere sociale che generalmente legarono era legale (sentenze di 3 febbraio 1965, 4 AZR 483/62 e 4 AZR 385/63).
27. Nel 1980 la Corte Costituzionale e Federale sostenne che dichiarando gli accordi collettivi riguardo al Benessere sociale Fondo che generalmente lega non viol? la Legge Di base (Grundgesetz) (sentenza di 15 luglio 1980, 1 BvR 24/74 e 1 BvR 439/79). Fond?, in particolare, che la pressione su una societ? per divenire un membro di un’associazione che era parte ai rispettivi accordi collettivi, cos? come essere in grado asserire i suoi interessi con esercitando su controllo le attivit? della via di schemi di benessere sociale questa associazione, non costituisca una violazione dell’aspetto negativo del diritto alla libert? dell’associazione. La Corte Costituzionale e Federale sostenne recentemente le nota di chiave di che decisione (sentenza di 11 luglio 2006, 1 BvL 4/00), trovando che un incentivo mero di congiungere un’associazione non era sufficiente per costituire un’interferenza con l’aspetto negativo del diritto alla libert? dell’associazione.
28. La dichiarazione di generalmente l’applicabilit? di ognuno di questi accordi collettivi fu preceduta con la procedura prescritta con Sezione 5 della Legge su Accordi Collettivi.
B. Il Benessere sociale Fondo nell’industria di edificio (?SOKA-BAU?)
29. Il VTV contenne articoli di contributi e diritti in relazione a sia lo ZVK e l’ULAK che congiuntamente il comprised il Benessere sociale Fondo nell’industria di edificio che pass? il nome comune ?SOKA-BAU.? Lo ZVK e l’ULAK erano responsabili per amministrando ed implementare gli schemi di benessere sociale summenzionati siccome regolato nel rispettivo accordi collettivi e generalmente vincolanti conclusi nell’industria di edificio.
30. Il Benessere sociale Fondo nell’industria di edificio non stabil?-n? prevede-che qualsiasi datore di lavoro o impiegato che incorrono all’interno della sfera del Fondo divenne, o potrebbe divenire, un membro del Fondo. I membri soli dello ZVK erano le parti ai rispettivi accordi collettivi, vale a dire i datori di lavoro le associazioni di ‘ (der di Hauptverband Deutschen Bauindustrie ed il des di Zentralverband Deutschen Baugewerbes) ed il sindacato nell’industria di edificio (IG Bauen-Agrar-Umwelt). Membri dell’ULAK inclusero, in oltre, datori di lavoro regionali le associazioni di ‘.
31. Al tempo attinente per la causa presente, lo ZVK era responsabile per raccogliere contributi per lo schema di festa, per finanziare assegni di pensione e per finanziare addestramento professionale settore-ampio nell’industria di edificio. Era anche responsabile per amministrare lo schema di assegno di pensione. Lo schema di festa e lo schema di addestramento professionale, comunque furono amministrati con l’ULAK.
32. In oltre, lo ZVK e l’ULAK amministrarono anche e pagarono benefici opzionali ai datori di lavoro ed impiegati. Questi benefici non erano parte degli accordi collettivi ed applicabili e non furono finanziati dai contributi pagati in conformit? col VTV.
33. Da 21 dicembre 2007 il Benessere sociale Fondo oper? nella forma legale di una societ? di scorta. Prima 21 dicembre 2007, ed al tempo attinente alla causa presente, lo ZVK fu organizzato come un’associazione di assicurazione reciproca (auf di Versicherungsverein Gegenseitigkeit), una specifica forma legale in legge privata disponibile nell’area di assicurazione solamente. L’ULAK fu organizzato come un’associazione commerciale all’interno del significato di Articolo 22 del Codice civile.
34. I benefici previsti con lo ZVK costituirono un prodotto di assicurazione sotto diritto nazionale. Lo ZVK era cos? soggetto a soprintendenza di assicurazione statale col tedesco Autorit? Direttiva Finanziaria e Federale (f?r di Bundesanstalt Finanzdienstleistungsaufsicht, ?BaFin?). L’ULAK era similmente soggetto a soprintendenza statale, con la capitale Statale dello Stato Federale (la Terra) di Hesse.
35. Secondo i loro statuti, a n? lo ZVK n? gli ULAK, fu permesso di comprendere o distribuire qualsiasi i profitti. I contributi che loro hanno ricevuto potrebbero essere usati esclusivamente amministrare e finanziare schemi di benessere sociale e pagare i rispettivi benefici. Profitti potrebbero essere usati solamente per sviluppare riserve.
36. Ogni qualvolta una ditta registr? col Benessere sociale Fondo, o il Benessere sociale Fondo seppe dell’esistenza di una societ? di edificio con altro vuole dire, una lettera fu spedita alla societ? che delinea brevemente gli schemi di benessere sociale, incluso rimborsi associati. In oltre, un depliant che contiene informazioni dei benefici pagato ad impiegati ed il rimborso di datori di lavoro fu incluso. Il depliant offr? anche una veduta d’insieme delle basi legali per gli schemi di benessere sociale. Riferimento fu reso al website www.soka-bau.de ed alle ulteriori informazioni disponibile per telefono o in forma elettronica.
37. Se gli enquiries del Benessere sociale Fondo rivelassero che una societ? fu legata coi rispettivi accordi collettivi, la societ? ricevette al riguardo notificazione scritto. Informazioni supplementari di, inter alia, i benefici pagati con lo ZVK e l’ULAK i rispettivi schemi di benessere sociale, i compiti dello ZVK e l’ULAK e l’uso dei contributi finanziari fu incluso. In oltre, la societ? fu offerta una consultazione di su-luogo personale e libera.
38. In termini di riportare, lo ZVK e l’ULAK che ognuno ha offerto relazioni annuali individuali delle loro attivit? e l’uso concreto alle quali furono fissati i contributi che loro hanno ricevuto. Come da 2004, loro prepararono anche una relazione annuale unita oltre ai rapporti individuali.
39. La relazione annuale dello ZVK fu pubblicata nel Federale Pubblichi. Da 2002, le relazioni annuali dello ZVK e l’ULAK potrebbero essere scaricate anche dal website del Fondo. Societ? registrate col Benessere sociale Fondo ricevettero una lettera di informazioni appena una relazione annuale nuova era stata pubblicata. Queste lettere non solo indicarono la possibilit? di scaricare le relazioni annuali ma anche contennero una forma che una ditta potrebbe usare per ordinare copie stampate con posto.
40. Le relazioni annuali esposero fuori i compiti del Benessere sociale Fondo e purch? una descrizione del suo reddito e spesa. Le rispettive informazioni furono dettagliate (per esempio, per gli ZVK riportano come s? rifer? all’assegno di pensione: numero di pensionati, spesa di pagamento di pensione, importo medio di assegno di pensione paragone di anno-su-anno). I rapporti rappresentarono anche informazioni su fornire di personale costi dello ZVK e l’ULAK. I conti annuali, incluso rendiconti patrimoniali furono compilati in conformit? con le disposizioni nazionali ed attinenti e rividero con ragionieri. Le relazioni annuali mostrarono che il Benessere sociale Fondo non rese qualsiasi il profitto. Qualsiasi eccedenze generate furono usate primariamente per sviluppare riserve. Queste informazioni furono offerte alle societ? che sono state obbligate per pagare contributi, nonostante se o non una specifica societ? era un membro di una delle associazioni che erano parte all’accordo collettivo.
LA LEGGE
IO. Violazione allegato Di Articolo 11 Di La Convenzione
41. La societ? di richiedente si lament? che l’obbligo per partecipare nel Benessere sociale Fondo nell’industria di edificio viol? il suo diritto alla libert? dell’associazione come previsto in Articolo 11 della Convenzione, le parti attinenti di che lesse siccome segue:
?1. Ognuno ha il diritto alla libert? di riunione tranquilla ed alla libert? dell’associazione con altri, incluso il diritto per formare e congiungere sindacati per la protezione dei suoi interessi.
2. Nessuno restrizioni saranno messe sull’esercizio di questi diritti altro che come ? prescritto con legge e ? necessario in una societ? democratica… per la protezione di salute o morale o per la protezione dei diritti e le libert? di altri. …?
42. Il Governo contest? questa contesa.
Ammissibilit? di A.
43. La Corte nota che questa azione di reclamo non ? mal-fondata manifestamente all’interno del significato di Articolo 35 ? 3 (un) della Convenzione. Nota inoltre che non ? inammissibile su qualsiasi gli altri motivi. Deve essere dichiarato perci? ammissibile.
B. Merits
1. Le parti le osservazioni di ‘
(un) Il richiedente
44. La societ? di richiedente addusse che l’aspetto negativo del suo diritto alla libert? dell’associazione fu interferito con perch? fu obbligato per contribuire al Benessere sociale Fondo nello stesso modo come un membro di uno dei datori di lavoro le associazioni di ‘, ma senza avere qualsiasi la competenza per controllare la protezione di suo proprio interessa all’interno dell’organizzazione. Questo esercit? una pressione significativa sulla societ? di richiedente per succedere le associazioni di ‘ un membro di uno dei datori di lavoro per difendere i suoi interessi.
45. In oltre, la societ? di richiedente present? che non era stato informato in modo appropriato del suo obbligo per partecipare nel Benessere sociale Fondo ed i suoi diritti corrispondenti ed i doveri. Alle dichiarazioni di conti pubblicate col Benessere sociale Fondo manc? inoltre, trasparenza e non offr? informazioni sufficienti sull’uso dei datori di lavoro i contributi di ‘.
46. La societ? di richiedente addusse inoltre che l’obbligo per contribuire al Benessere sociale Fondo lo spogli? del necessario vuole dire fondare i suoi propri datori di lavoro l’associazione di ‘ e cos? interfer? con l’aspetto positivo del suo diritto alla libert? dell’associazione.
(b) Il Governo
47. Il Governo contest? che c’era stato qualsiasi interferenza con l’aspetto negativo del diritto del richiedente alla libert? dell’associazione, come previsto per in Articolo 11 della Convenzione. Present? che la societ? di richiedente era soltanto sotto l’obbligo per pagare contributi al Benessere sociale Fondo che fu usato per pagare benefici a datori di lavoro ed impiegati nell’industria di edificio. La societ? di richiedente non divenne, n? fu obbligato a divenire, un membro del Benessere sociale Fondo su conto della dichiarazione dell’applicabilit? generale del VTV n? dei datori di lavoro associazioni di ‘ che conclusero il VTV. Non fu minacciato con sanzioni o gli altri svantaggi se non congiungesse. C’era, perci?, nessuna coercizione che la societ? di richiedente congiunge un’associazione.
48. Il Governo present? inoltre che la dichiarazione dell’applicabilit? generale del VTV non cre? un incentivo per la societ? di richiedente per congiungere una delle parti al VTV, per gli articoli dell’accordo fatti domanda a s? in ogni modo. Presumendo anche che c’era un incentivo de facto per la societ? di richiedente per congiungere un datori di lavoro l’associazione di ‘, non era sufficientemente forte per costituire un’interferenza col diritto del richiedente per non congiungere un’associazione contro la sua volont?.
49. Il Governo present? inoltre che il dovere di contribuire al Benessere sociale Fondo non faceva in qualsiasi modo prende via il diritto della societ? di richiedente per stabilire un’associazione, promuoverlo o congiungere un’associazione esistente. In finora come la societ? di richiedente chiese di essere privato del necessario finanziario vuole dire su conto di dovere pagare contributi al Benessere sociale Fondo, il Governo enfatizz? che il dovere di pagare contributi era compensazione con diritti contro il Benessere sociale Fondo. In che riguardo a, present? che la societ? di richiedente aveva fatto domanda per un rimborso per festa paghi aveva pagato ai suoi impiegati nell’importo di EUR 100,000. I rimborsi chiesti col richiedente erano compensazione contro i contributi dovuti. Il Governo present? anche che non c’era collegamento diretto fra il pagamento di contributi e la restrizione allegato del diritto della societ? di richiedente alla libert? dell’associazione.
(il c) La terza parte
50. Lo ZVK offr? informazioni sul Benessere sociale Fondo nell’industria di edificio, comprendendo lo ZVK e l’ULAK in particolare come riguardi la sfera di applicazione del VTV e l’obbligo che consegue di datori di lavoro che incorrono entro che sfera per partecipare nel Fondo; i contributi della societ? di richiedente al periodo di materiale in tempo; informazioni dei pagamenti dal Benessere sociale Fondo a datori di lavoro ed impiegati relativo a, inter alia, lo schema di festa, lo schema di addestramento professionale, e lo schema di pensione supplementare. Present? che tutti di questi pagamenti furono finanziati per i contributi resi coi datori di lavoro, ed elabor? su condizioni per diritto e rimborso. Lo ZVK offr? inoltre informazioni sulle sue aree supplementari dell’attivit?, la sua spesa di personale ed il suo riportando.
2. La valutazione della Corte
51. La Corte reitera che la libert? dell’associazione implica della misura della libert? di scelta come al suo esercizio ed include sia un diritto positivo per formare e congiungere un’associazione ed un diritto negativo per non essere costretto per congiungere un’associazione (Sigur?ur A. Sigurj?nsson c. l’Islanda, 30 giugno 1993, ? 35 la Serie Un n. 264; V?r?ur ?lafsson c. l’Islanda, n. 20161/06, ? 45 ECHR 2010). Bench? un obbligo per congiungere una particolare associazione non possa essere contrario alla Convenzione sempre, una forma di tale obbligo che, nelle circostanze della causa, prevede alla molta sostanza della libert? dell’associazione garantita con Articolo 11 costituir? un’interferenza con che la libert? (veda Gustafsson c. la Svezia, 25 aprile 1996, ? 45 Relazioni di Sentenze e Decisioni 1996-II).
52. All’inizio, la Corte nota, che era giuridicamente impossibile per la societ? di richiedente per divenire direttamente un membro del Benessere sociale Fondo che fu esposto congiuntamente su coi datori di lavoro le associazioni di ‘ nell’industria di edificio (der di Hauptverband Deutschen Bauindustrie ed il des di Zentralverband Deutschen Baugewerbes) ed il sindacato (IG Bauen-Agrar-Umwelt). N? fu obbligato per succedere le associazioni di ‘ un membro di uno dei due datori di lavoro in oggetto.
53. Piuttosto, la societ? di richiedente addusse un’interferenza con l’aspetto negativo del suo diritto alla libert? dell’associazione perch? era, mentre seguendo la dichiarazione dell’applicabilit? generale del VTV, obbligato a contribuire finanziariamente al Benessere sociale Fondo. In che riguardo a, deve essere determinato se, siccome dibattuto col richiedente ma contest? col Governo, questo obbligo era uguale ad appartenenza obbligatoria che colpisce avversamente l’aspetto negativo della libert? del richiedente dell’associazione, vale a dire la sua libert? non ?congiungere? uno dei datori di lavoro le associazioni di ‘ contro la sua volont?. La Corte reitera che l’obbligo per contribuire finanziariamente ad un’associazione pu? assomigliare ad un’importante caratteristica in comune con che di congiunzione un’associazione e pu? costituire un’interferenza con l’aspetto negativo del diritto alla libert? dell’associazione (V?r?ur ?lafsson, citato sopra, ? 48).
54. La Corte osserva che la societ? di richiedente fu obbligata per contribuire finanziariamente a diritti di benessere sociale nell’interesse di tutti gli impiegati che lavorano nell’industria di edificio, basato sul principio della solidariet? (veda, un contrario, V?r?ur ?lafsson citato sopra, ? 51). Nota che gli accordi collettivi ed attinenti furono progettati per essere dichiarati generalmente applicabile. Sistemi di benessere sociale supplementari e settore-specifici non potevano offrire la previdenza sociale intenzionale per tutti gli impiegati in che settore se solamente datori di lavoro che erano membri di un datori di lavoro l’associazione di ‘ dovessero partecipare. Per offrire la previdenza sociale intenzionale gli schemi di benessere sociale presupposero che tutti i datori di lavoro ed impiegati nell’industria di edificio, specialmente quelli non confine con accordi collettivi, fu incluso negli schemi. La Corte nota inoltre che i contributi del richiedente potrebbero essere usati esclusivamente amministrare ed implementare questi schemi e pagare i rispettivi benefici (veda diritto nazionale attinente e pratica paragrafo 35). In oltre, lo ZVK e l’ULAK proposero benefici opzionali a datori di lavoro ed impiegati, irrispettoso di se o non il datore di lavoro era un membro di un datori di lavoro l’associazione di ‘ (veda diritto nazionale attinente e pratica paragrafo 32). I contributi a gioco nella causa presente non possono essere considerati cos? contributi di appartenenza. Che che ? pi?, il dovere di pagare contributi era compensazione col diritto della societ? di richiedente a rimborso col Benessere sociale Fondo.
55. La Corte considera inoltre che i membri delle associazioni che hanno preparato il Benessere sociale Fondo non ricevettero riduzioni nelle loro quote associative (veda, un contrario, V?r?ur ?lafsson citato sopra, ?? 48, 52), n? trattamento pi? favorevole che non membri nelle altre aree. I membri di queste associazioni non avevano su anche, controllo diretto l’uso dei contributi finanziari del Benessere sociale Fondo, ma potrebbe esercitare solamente loro via di influenza queste associazioni. Che che ? pi?, tutte le societ? che hanno contribuito al Benessere sociale Fondo ricevettero informazioni comprensive sui loro diritti ed i doveri cos? come relazioni annuali che li informano dell’uso dei contributi, irrispettoso di se o non loro erano membri di un datori di lavoro l’associazione di ‘ (veda diritto nazionale attinente e pratica divide in paragrafi 36-40). Non membri di datori di lavoro le associazioni di ‘ non furono trattate cos? meno favourably che membri in relazione a trasparenza e la responsabilit? (veda, un contrario, V?r?ur ?lafsson citato sopra, ?? 81-82).
56. Infine, l’obbligo della societ? di richiedente per contribuire finanziariamente al Benessere sociale Fondo nacque da nella dichiarazione dell’applicabilit? generale del VTV, un accordo collettivo nell’industria di edificio col Ministero Federale per Lavori ed Affari Sociali. L’entit? del Benessere sociale Fondo alla quale la societ? di richiedente fu obbligata per contribuire finanziariamente, lo ZVK era soggetto a soprintendenza col tedesco Autorit? Direttiva Finanziaria e Federale (veda diritto nazionale attinente e paragrafo di pratica ? 34). C’era da adesso un livello significativo di coinvolgimento di, e controlla con, autorit? pubbliche (veda, un contrario, V?r?ur ?lafsson citato sopra, ? 49).
57. ? vero che l’obbligo per contribuire finanziariamente al Benessere sociale Fondo potrebbe essere riguardato siccome creando un incentivo de facto per la societ? di richiedente per congiungere uno dei datori di lavoro le associazioni di ‘ nell’industria di edificio per essere in grado partecipare in che l’elaborazione di presa di decisione di associazione ed asserire i suoi interessi con esercitando su controllo le attivit? del Benessere sociale Fondo. Comunque, in luce del sopra, i costatazione di Corte che questo incentivo de facto era troppo remoto per prevedere alla molta sostanza del diritto alla libert? dell’associazione garant? con Articolo 11 della Convenzione e faceva, perci?, non importo ad un’interferenza con la libert? della societ? di richiedente per non congiungere un’associazione contro la sua volont?.
58. In finora come la societ? di richiedente addotta che c’era stata un’interferenza con gli aspetti positivi del suo diritto alla libert? dell’associazione, la Corte osserva che il dovere di contribuire al Benessere sociale Fondo non faceva in qualsiasi modo prende via il diritto della societ? di richiedente per stabilire un’associazione, promuoverlo o congiungere un’associazione esistente. In finora come la societ? di richiedente chiese di essere privato del necessario finanziario vuole dire su conto di dovere pagare contributi al Benessere sociale Fondo, la Corte osserva che il dovere della societ? di richiedente di pagare contributi era compensazione coi suoi diritti contro il Benessere sociale Fondo.
59. Di conseguenza, la Corte considera che nella causa presente non ? stata nessuna violazione di Articolo 11 della Convenzione.
II. Violazione allegato Di Articolo 1 Di Protocollo N.ro 1 A La Convenzione
60. La societ? di richiedente si lament? anche che il suo obbligo per contribuire al Benessere sociale Fondo viol? il suo diritto al godimento tranquillo delle sue propriet? garantito con Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 alla Convenzione che prevede:
?Ogni naturale o legale persona ? concessa al godimento tranquillo delle sue propriet?. Nessuno sar? privato delle sue propriet? eccetto nell’interesse pubblico e soggetto alle condizioni previste per con legge e coi principi generali di diritto internazionale.
Comunque, le disposizioni precedenti non possono in qualsiasi modo danneggia il diritto di un Stato per eseguire simile leggi come s? ritiene necessario controllare l’uso di propriet? in conformit? con l’interesse generale o garantire il pagamento di tasse o gli altri contributi o sanzioni penali.?
61. Il Governo contest? quel l’argomento.
Ammissibilit? di A.
62. La Corte nota che questa azione di reclamo ha collegato all’esaminato sopra e deve essere dichiarata perci? similmente ammissibile.
B. Merits
1. Le parti le osservazioni di ‘
(un) Il richiedente
63. La societ? di richiedente present?, in particolare, che le sue attivit? non incorsero all’interno della sfera del VTV e che dichiarare il VTV generalmente applicabile non era nell’interesse pubblico. Anche, fu costretto a pagare salarii pi? alti che concorrenti che non dovevano contribuire al Benessere sociale Fondo. Addusse che l’obbligo per pagare EUR 63,625.58 al Benessere sociale Fondo lo guid? in fallimento.
(b) Il Governo
64. Il Governo present? che non c’era indicazione che il dovere della societ? di richiedente di pagare contributi al Benessere sociale Fondo colp? la sua propriet? di propriet? di moveable o beni immobili n? i certi diritti in rem o sotto la legge di obblighi. Dibatt? che, al massimo, i beni della societ? di richiedente si colpirono perch? loro sarebbero decresciuti inizialmente su conto del dovere di pagare contributi e che i beni come simile non incorra all’interno della protezione di Articolo 1 di Protocollo N.ro 1. Anche, il dovere di pagare contributi era compensazione col diritto della societ? di richiedente a rimborso col Benessere sociale Fondo. Inoltre, dichiarare accordi collettivi che stabiliscono schemi di benessere sociale supplementari nell’industria di edificio generalmente applicabile era necessario nell’interesse pubblico ed all’interno del margine ampio della valutazione che membro che Stati hanno goduto in relazione a politiche sociali ed economiche.
2. La valutazione della Corte
65. La Corte reitera che in ordine per un’interferenza per essere compatibile con Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 deve essere legale, deve essere nell’interesse generale e deve essere proporzionato, che ?, deve prevedere un ?equilibrio equo? fra le richieste dell’interesse generale della comunit? ed i requisiti della protezione dei diritti essenziali dell’individuo (veda, fra molte altre autorit?, Beyeler c. l’Italia [GC], n. 33202/96, ? 107 ECHR 2000 io; Zammit ed Attard Cassar c. il Malta, n. 1046/12, ? 47 30 luglio 2015).
(un) Se c’era un’interferenza
66. La Corte reitera che Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 ? applicabile a contributi obbligatori a piani assicurativo sociali (Fratrik c. la Slovacchia (il dec.), n. 51224/99, 25 maggio 2004) e costatazione come che l’obbligo per contribuire finanziariamente al Benessere sociale Fondo interfer? col diritto della societ? di richiedente a godimento tranquillo delle sue propriet? garantito con la prima frase del primo paragrafo di Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 alla Convenzione.
(b) Ottemperanza col principio della legalit?
67. La Corte nota che l’obbligo della societ? di richiedente per contribuire finanziariamente al Benessere sociale Fondo nell’industria di edificio fu basato sulla dichiarazione dell’applicabilit? generale del VTV col Ministero Federale di Lavori ed Affari Sociali, in linea con la procedura prescritta con Sezione 5 della Legge su Accordi Collettivi (veda diritto nazionale attinente e pratica divide in paragrafi 20, 25-28). La Corte considera inoltre che fu stabilito causa-legge di corti nazionali che esercitandosi lavoro, siccome eseguito con la societ? di richiedente, incorra all’interno della sfera del VTV. Mentre notando che c’? controversia fra le parti come a se le condizioni per dichiarare il VTV che generalmente lega furono soddisfatte al tempo di materiale, e se la societ? di richiedente incorse all’interno della sfera di applicazione del VTV, la Corte non trova nessuna ragione di mettere in dubbio la sentenza delle corti nazionali che dichiarare il VTV generalmente applicabile era in conformit? a diritto nazionale e che la societ? di richiedente incorse all’interno della sua sfera di applicazione. ? nel primo posto per le autorit? nazionali, notevolmente le corti interpretare e fare domanda il diritto nazionale (veda V?r?ur ?lafsson, citato sopra, ? 72, con gli ulteriori riferimenti). Cos? la Corte si soddisfa che c’era una base legale in diritto nazionale che era sufficientemente chiaro per abilitare il richiedente per prevedere l’obbligo per pagare i rispettivi contributi dato il suo campo dell’attivit?.
(il c) Lo scopo dell’interferenza
68. La Corte osserva che dichiarando gli accordi collettivi nell’industria di edificio che generalmente lega, e l’obbligo che consegue per tutti i datori di lavoro in che settore per contribuire finanziariamente al Benessere sociale Fondo, mir? ad assicurando un certo livello della previdenza sociale per tutti gli impiegati in che settore, specialmente per quegli impiegati non limitati con accordi collettivi. Gli accordi collettivi e detti presero conto dello specifico che lavora le condizioni nell’industria di edificio ed assicurarono, inter l’alia, che impiegati erano in grado prendere soltanto festa annuale e continua su conto di lavorare nell’industria di edificio, irrispettoso di se loro cambiarono datori di lavoro in un anno determinato, e che svantaggi come riguardi l’acquisizione di diritti di pensione legali fu compensata. I costatazione di Corte che l’interferenza intraprese un scopo legittimo ?nella conformit? con l’interesse generale?, notevolmente assicurare la protezione sociale di tutti gli impiegati che lavorano nell’industria di edificio.
(d) Se un equilibrio equo fu previsto
69. La Corte osserva che la causa presente comporta questioni riferite all’attuazione di politiche politiche, economiche e sociali e richiami che gli Stati Contraenti godono un margine ampio della valutazione in questa area (veda Zolotas c. la Grecia (n. 2), n. 66610/09, ? 44 ECHR 2013 (gli estratti); Fratrik, citato sopra; Gasus Dosier – l’und F?rdertechnik GmbH c. i Paesi Bassi, 23 febbraio 1995, ? 60 la Serie Un n. 306 B). La Corte rispetter? la valutazione delle autorit? nazionali in questa area a meno che ? manifestamente senza fondamento.
70. La Corte osserva che per offrire la previdenza sociale intenzionale gli schemi di benessere sociale presupposero che tutti i datori di lavoro ed impiegati nell’industria di edificio, specialmente quelli non confine con accordi collettivi, fu incluso negli schemi. Gli schemi furono basati sul principio della solidariet? fra tutti i datori di lavoro nell’industria di edificio nell’interesse degli impiegati in quel il settore.
71. La Corte nota anche che i contributi pagarono col richiedente e gli altri datori di lavoro potrebbero essere usati esclusivamente per il pagamento del rispettivo benessere sociale trae profitto ad impiegati e per il rimborso di datori di lavoro che hanno offerto simile benefici ai loro impiegati. La societ? di richiedente davvero fu concessa inoltre, a rimborsi dal Benessere sociale Fondo per benefici che ha offerto ai suoi impiegati che erano compensazione contro i contributi dovuti.
72. Che che ? pi?, la societ? di richiedente non esperiment? qualsiasi svantaggi in relazione al Benessere sociale Fondo comparato a societ? che erano membri dei datori di lavoro associazioni di ‘ che erano parti agli accordi collettivi, n? finanziariamente n? altrimenti. La Corte osserva che societ? che hanno contribuito al Benessere sociale Fondo ricevettero informazioni comprensive sui loro diritti ed i doveri cos? come relazioni annuali che li informano dell’uso dei contributi, irrispettoso di se o non loro erano membri di un datori di lavoro l’associazione di ‘ (veda diritto nazionale attinente e pratica divide in paragrafi 36-40). Il Benessere sociale Fondo che il comprised lo ZVK e l’ULAK che erano ognuno rividero e sotto soprintendenza statale, cos? si attenne coi requisiti di trasparenza e la responsabilit? (veda, un contrario, Evaldsson ed Altri c. la Svezia, n. 75252/01, ?? 62-64 13 febbraio 2007).
73. I costatazione di Corte che l’interferenza era proporzionata allo scopo legittimo persegu?, in che un equilibrio equo fu previsto fra l’interesse per assicurare la protezione sociale di tutti gli impiegati che lavorano nell’industria di edificio sulla mano del un’e il diritto della societ? di richiedente a godimento tranquillo delle sue propriet? sull’altra mano. Le autorit? nazionali agirono all’interno del loro margine ampio della valutazione nell’area di politiche sociali ed economiche.
74. Di conseguenza, la Corte considera che nella causa presente non ? stata nessuna violazione di Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 alla Convenzione.
PER QUESTE RAGIONI, LA CORTE, UNANIMAMENTE
1. Dichiara il resto della richiesta ammissibile;

2. Sostiene che non c’? stata nessuna violazione di Articolo 11 della Convenzione;

3. Sostiene che non c’? stata nessuna violazione di Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 alla Convenzione.
Fatto in inglesi, e notific? per iscritto 2 giugno 2016, facendo seguito Decidere 77 ?? 2 e 3 degli Articoli di Corte.
Claudia Westerdiek Ganna Yudkivska
Cancelliere Presidente

Testo Tradotto

Conclusions: Remainder inadmissible
No violation of Article 11 – Freedom of assembly and association (Article 11-1 – Freedom of association) No violation of Article 1 of Protocol No. 1 – Protection of property (Article 1 para. 1 of Protocol No. 1 – Peaceful enjoyment of possessions)

FIFTH SECTION

CASE OF GEOTECH KANCEV GMBH v. GERMANY

(Application no. 23646/09)

JUDGMENT

STRASBOURG

2 June 2016

FINAL

02/09/2016

This judgment has become final under Article 44 ? 2 of the Convention. It may be subject to editorial revision.

In the case of Geotech Kancev GmbH v. Germany,
The European Court of Human Rights (Fifth Section), sitting as a Chamber composed of:
Ganna Yudkivska, President,
Angelika Nu?berger,
Khanlar Hajiyev,
Andr? Potocki,
Faris Vehabovi?,
Yonko Grozev,
Carlo Ranzoni, judges,
and Claudia Westerdiek, Section Registrar,
Having deliberated in private on 26 April 2016,
Delivers the following judgment, which was adopted on that date:
PROCEDURE
1. The case originated in an application (no. 23646/09) against the Federal Republic of Germany lodged with the Court under Article 34 of the Convention for the Protection of Human Rights and Fundamental Freedoms (?the Convention?) by OMISSIS (?the applicant?), a limited company registered in Castrop-Rauxel, on 29 April 2009.
2. The applicant company was represented by OMISSIS, a lawyer practising in Hamburg. On 30 March 2010 insolvency proceedings were opened over the applicant company?s assets. The company has not been struck off the Commercial Register (Handelsregister). The Insolvency Administrator (Insolvenzverwalter) authorised the applicant?s counsel to continue the proceedings before this Court. The German Government (?the Government?) were represented by their Agent, Mr H.-J. Behrens, Ministerialrat, of the Federal Ministry of Justice.
3. Third-party comments were received from the Supplementary Pension Scheme for the Construction Industry Corporation (Zusatzversorgungskasse des Baugewerbes AG, ?ZVK?), which had been given leave by the President to intervene in the written procedure (Article 36 ? 2 of the Convention and Rule 44 ? 3 of the Rules of the Court). The parties were given an opportunity to reply to those comments (Rule 44 ? 6 of the Rules of the Court).
4. The applicant company mainly alleged that its obligation to participate in the Social Welfare Fund, jointly set up by the employers? associations and the trade union in the building industry, violated its right to freedom of association under Article 11 of the Convention as well as its right to peaceful enjoyment of its possessions under Article 1 of Protocol No. 1.
5. On 19 June 2013 the complaints concerning Article 11 of the Convention and Article 1 of Protocol No. 1 were communicated to the Government and the remainder of the application was declared inadmissible pursuant to Rule 54 ? 3 of the Rules of Court.
THE FACTS
I. THE CIRCUMSTANCES OF THE CASE
6. The applicant company specialises in taking soil samples by way of drilling for geological examination, inter alia, for the purpose of assessing suitability for building sites and for the construction of wells.
A. The disputed obligation to contribute to the Social Welfare Fund in the building industry
7. In the building industry in Germany, a number of collective agreements operated, which contained regulations related to the social welfare of employees working in that sector (see relevant domestic law and practice paragraphs 21-28). The employers? associations in the building industry (Hauptverband der Deutschen Bauindustrie and Zentralverband des Deutschen Baugewerbes) and the trade union (IG Bauen-Agrar-Umwelt) concluded the Collective Agreement on Social Welfare Proceedings in the Building Trade (Tarifvertrag ?ber das Sozialkassenverfahren im Baugewerbe, ?VTV?). The VTV contained rules about contributions and entitlements in relation to both the ZVK and the Holiday and Wage Equalisation Fund of the Construction Industry (Urlaubs- und Lohnausgleichskasse der Bauwirtschaft, ?ULAK?), which jointly comprised the Social Welfare Fund in the building industry which went by the common name ?SOKA-BAU?.
8. As the Federal Ministry for Labour and Social Affairs declared the VTV generally binding (allgemeinverbindlich) pursuant to Section 5 ? 1 of the Law on Collective Agreements (Tarifvertragsgesetz), it was binding on all employers in the building industry, even if they did not belong to the employers? association (Section 5 ? 4 of the Law on Collective Agreements, see relevant domestic law and practice paragraph 20). As a consequence, all employers in the building industry were obliged to contribute to the Social Welfare Fund an additional sum amounting to 19.8% of the gross wages paid to their employees.
9. The applicant company was not a member of an employers? association that was party to the relevant collective agreements. It was thus not directly bound by any collective agreements by virtue of such membership.
10. On 10 August 2004 the Social Welfare Fund sent a letter to the applicant company with key information about the supplementary welfare schemes, including with regard to contributions to be paid and possible benefits it might receive. The applicant company did not react to this letter.
11. On 12 April 2005, following enquiries made in order to establish whether the applicant was obliged to pay contributions, the Social Welfare Fund sent a letter to the applicant company, informing it about its duty to pay contributions and that an account had been opened into which benefits would be paid.
12. On 28 April 2005 the applicant company?s lawyer sent a letter to the Social Welfare Fund, objecting to being registered with the Fund.
B. Judicial proceedings
13. On 11 October 2007 the Wiesbaden Labour Court ordered the applicant company to pay 63,625.58 euros (EUR) in welfare fund arrears for the period between September 2002 and March 2004 to the ZVK. The applicant company was further ordered to submit copies of the wage slips issued to its employees between January 2006 and June 2007. The Labour Court considered that the applicant company was bound by the VTV, which was binding on all employers in the building industry even if they did not belong to one of the employers? associations. The activities of the applicant company fell within the scope of the VTV which, in its Article 1 ? 2 (v) no. 6, listed drilling as an activity within its scope.
14. The applicant company lodged an appeal submitting, in particular, that the generally binding effect of the VTV violated the negative aspects of its right to freedom of association. It argued that it was obliged to contribute to a fund jointly set up by the employers? association and the trade union, even though it did not belong to either of these associations. The applicant company further complained that it was prevented from founding its own association, due to a lack of funds.
15. On 27 June 2008 the Hesse Labour Court of Appeal rejected the applicant company?s appeal and did not grant leave for an appeal on points of law. As well as confirming the Labour Court?s reasoning, the Court of Appeal held that the generally binding effect of the VTV did not violate the applicant company?s right to freedom of association. It observed that the generally binding effect did not entail an obligation to adhere either to one of the employers? associations or to the Social Welfare Fund. Referring to the case-law of the Federal Constitutional Court (decision of 15 July 1980, 1 BvR 24/74, see relevant domestic law and practice paragraph 27), the Labour Court of Appeal conceded that the applicant company, which was not a member of one of the employers? associations, had the disadvantage of not being able to assert its interests by exercising control over the activities of the Social Welfare Fund via these associations. The right to participate in the decision-making process within these associations was reserved to members of the respective association. In so far as this fact exerted a certain pressure to become a member of one of the employers? associations, this was, however, not sufficient to amount to a violation of the negative aspect of its right to freedom of association.
16. The Court of Appeal further considered that the obligation to contribute to the Social Welfare Fund did not prevent the applicant company from founding its own association. It observed that the major parts of the contributions due would be reimbursed to the applicant if properly declared.
17. The Court of Appeal finally considered that the obligatory contribution to the Social Welfare Fund took account of the high fluctuation of employees in the building industry and served the public interest of allowing for management of the employee?s claims by the Social Welfare Fund, thus preventing a distortion of competition.
18. On 10 December 2008 the Federal Labour Court rejected the applicant company?s complaint against the refusal to grant leave to appeal.
19. On 5 February 2009 the Federal Constitutional Court refused to accept the applicant company?s constitutional complaint for adjudication without providing reasons (1 BvR 243/09).
II. RELEVANT DOMESTIC LAW AND PRACTICE
A. Generally binding collective agreements in the building industry
20. Section 5 of the Law on Collective Agreements, which constituted the legal basis for declaring collective agreements generally binding and set out the procedure for and effects of such a declaration, provided:
?(1) The Federal Ministry for Labour and Social Affairs may, on request, and with the consent of a committee consisting of three representatives each of the head organisations of the employers and of the employees, declare a collective agreement generally binding, if
1. the employees of the employers which are bound by the collective agreement constitute no less than 50% of the employees to which the collective agreement applies and
2. it appears to be in the public interest to grant the agreement binding effect.
The conditions referred to in numbers 1 and 2 may be waived if the declaration of general applicability appears necessary to rectify a social emergency.
(2) Before taking a decision concerning an application, employers and employees who might possibly be affected by the declaration of general applicability, the trade unions and employers? associations interested in the outcome of the procedure, and the highest labour authorities of the L?nder included in the scope of the collective agreement shall be given the opportunity to submit written statements and to make statements in an oral and public hearing.
(3) Where the highest labour authority of an involved Land raises an objection against the declaration of general applicability, the Federal Ministry of Labour and Social Affairs may only grant the application with the prior approval of the Federal Government.
(4) In case a collective agreement has been declared generally binding, the provisions of that agreement also apply to those employers and employees who had previously not been bound by it.
(5) The Federal Ministry of Labour and Social Affairs may revoke the declaration of general applicability of a collective agreement with the consent of the committee referred to in subsection (1) if the revocation appears expedient in the public interest. Subsections (2) and (3) shall apply mutatis mutandis.
(6) The Federal Ministry of Labour and Social Affairs may, in individual cases, transfer the right to make the declaration of general applicability and to revoke the declaration of general applicability to the highest Land labour authority.
(7) Public notification shall be made of the declaration of general applicability and of the revocation of the declaration of general applicability.?
21. In the building industry, a number of collective agreements operated, which contained regulations related to the social welfare of employees in that sector. These agreements took account of the specific working conditions in the building industry, notably that building work was largely weather-dependent; the building industry was subject to considerable fluctuations in orders, but production in advance was not possible, so that low demand inevitably led to a shortage of orders; employee fluctuation between construction companies was generally high; and the majority of persons employed in the building industry left the labour force before they reached the age of retirement. This resulted in employees in the building industry not being able to fulfil the prerequisites for obtaining social welfare benefits in respect of one single employer.
22. In order to protect the employees in the building industry against these disadvantages and to guarantee them certain minimum social welfare benefits, supplementary social welfare schemes were introduced through collective agreements. The relevant collective agreements were: the Federal Framework Collective Agreement for the Building Industry (Bundesrahmentarifvertrag f?r das Baugewerbe, ?BRTV?), which regulated the entitlement to holiday pay for employees in the construction industry, among other things; the Collective Agreement on Pension Allowances in the Building Industry (Rentenbeihilfen im Baugewerbe, ?TVR?); the Collective Agreement on Vocational Training in the Building Industry (Tarifvertrag ?ber die Berufbildung im Baugewerbe, ?BBTV?); and the VTV.
23. The holiday fund and the supplementary pension scheme had in common that they eliminated the link to a concrete employment relationship and instead focused on the fact that an employee was a member of a specific sector. If an employee moved from one employer in the building industry to another, he retained any previously accrued entitlements. The employee?s periods of employment in various companies in the building industry were added up.
24. All employers within the scope of application of the respective generally binding collective agreements were obliged to contribute financially to the said social welfare schemes. These contributions were used to reimburse the companies that provided the respective benefits to the employees. In other words, the employers in the building industry financed the social welfare benefits of the employees in that sector, based on the principle of solidarity.
25. These social welfare schemes have been implemented in accordance with the respective generally binding collective agreements for several decades: the holiday scheme was introduced in 1949, the supplementary pension scheme in 1957, and the vocational training scheme in 1975.
26. In 1965 the Federal Labour Court found that declaring the collective agreements on which the social welfare schemes were based generally binding was legal (judgments of 3 February 1965, 4 AZR 483/62 and 4 AZR 385/63).
27. In 1980 the Federal Constitutional Court held that declaring the collective agreements concerning the Social Welfare Fund generally binding did not violate the Basic Law (Grundgesetz) (judgment of 15 July 1980, 1 BvR 24/74 and 1 BvR 439/79). It found, in particular, that the pressure on a company to become a member of an association that was party to the respective collective agreements, so as to be able to assert its interests by exercising control over the activities of the social welfare schemes via this association, did not constitute a violation of the negative aspect of the right to freedom of association. The Federal Constitutional Court recently upheld the keynotes of that decision (judgment of 11 July 2006, 1 BvL 4/00), finding that a mere incentive to join an association was not sufficient to constitute an interference with the negative aspect of the right to freedom of association.
28. The declaration of generally applicability of each of these collective agreements was preceded by the procedure prescribed by Section 5 of the Law on Collective Agreements.
B. The Social Welfare Fund in the building industry (?SOKA-BAU?)
29. The VTV contained rules about contributions and entitlements in relation to both the ZVK and the ULAK, which jointly comprised the Social Welfare Fund in the building industry which went by the common name ?SOKA-BAU?. The ZVK and the ULAK were responsible for administering and implementing the above-mentioned social welfare schemes as regulated in the respective generally binding collective agreements concluded in the building industry.
30. The Social Welfare Fund in the building industry did not establish ? nor foresee ? that any employer or employee falling within the scope of the Fund became, or could become, a member of the Fund. The only members of the ZVK were the parties to the respective collective agreements, namely the employers? associations (Hauptverband der Deutschen Bauindustrie and Zentralverband des Deutschen Baugewerbes) and the trade union in the building industry (IG Bauen-Agrar-Umwelt). Members of the ULAK included, in addition, regional employers? associations.
31. At the time relevant for the present case, the ZVK was responsible for collecting contributions for the holiday scheme, for financing pension allowances, and for financing sector-wide vocational training in the building industry. It was also responsible for administrating the pension allowance scheme. The holiday scheme and the vocational training scheme, however, were administered by the ULAK.
32. In addition, the ZVK and the ULAK also administered and paid optional benefits to the employers and employees. These benefits were not part of the applicable collective agreements and were not financed from the contributions paid in accordance with the VTV.
33. From 21 December 2007 the Social Welfare Fund operated in the legal form of a stock company. Before 21 December 2007, and at the time relevant to the instant case, the ZVK was organised as a mutual insurance association (Versicherungsverein auf Gegenseitigkeit), a specific legal form in private law available in the area of insurance only. The ULAK was organised as a commercial association within the meaning of Article 22 of the Civil Code.
34. The benefits provided by the ZVK constituted an insurance product under domestic law. The ZVK was thus subject to state insurance supervision by the German Federal Financial Supervisory Authority (Bundesanstalt f?r Finanzdienstleistungsaufsicht, ?BaFin?). The ULAK was likewise subject to state supervision, by the State capital of the Federal State (Land) of Hesse.
35. According to their statutes, neither the ZVK nor the ULAK were allowed to realise or to distribute any profits. The contributions they received could exclusively be used to administer and to finance social welfare schemes and to pay out the respective benefits. Profits could only be used to build up reserves.
36. Whenever a firm registered with the Social Welfare Fund, or the Social Welfare Fund learned of the existence of a building company by other means, a letter was sent to the company briefly outlining the social welfare schemes, including associated reimbursements. In addition, a brochure containing information about the benefits paid to employees and the reimbursement of employers was enclosed. The brochure also provided an overview of the legal bases for the social welfare schemes. Reference was made to the website www.soka-bau.de and to further information available by telephone or in electronic form.
37. If the Social Welfare Fund?s enquiries revealed that a company was bound by the respective collective agreements, the company received written notification thereof. Additional information about, inter alia, the benefits paid by the ZVK and the ULAK, the respective social welfare schemes, the tasks of the ZVK and the ULAK, and the use of the financial contributions was enclosed. In addition, the company was offered a free personal on-site consultation.
38. In terms of reporting, the ZVK and the ULAK each provided individual annual reports of their activities and the concrete use to which the contributions they received were put. As from 2004, they also prepared a joint annual report in addition to the individual reports.
39. The ZVK?s annual report was published in the Federal Gazette. From 2002, the annual reports of the ZVK and the ULAK could also be downloaded from the Fund?s website. Companies registered with the Social Welfare Fund received a letter of information as soon as a new annual report had been published. These letters did not only indicate the possibility of downloading the annual reports but also contained a form which a firm could use to order printed copies by post.
40. The annual reports set out the tasks of the Social Welfare Fund and provided a description of its income and expenditure. The respective information was detailed (for example, for the ZVK report as it related to the pension allowance: number of pensioners, pension payment expenditure, average amount of pension allowance, year-on-year comparison). The reports also featured information on staffing costs of the ZVK and the ULAK. The annual accounts, including balance sheets, were compiled in accordance with the relevant national provisions and audited by accountants. The annual reports showed that the Social Welfare Fund did not make any profit. Any surpluses generated were primarily used to build up reserves. This information was provided to the companies that were obliged to pay contributions, regardless of whether or not a specific company was a member of one of the associations that were party to the collective agreement.
THE LAW
I. ALLEGED VIOLATION OF ARTICLE 11 OF THE CONVENTION
41. The applicant company complained that the obligation to participate in the Social Welfare Fund in the building industry violated its right to freedom of association as provided in Article 11 of the Convention, the relevant parts of which read as follows:
?1. Everyone has the right to freedom of peaceful assembly and to freedom of association with others, including the right to form and to join trade unions for the protection of his interests.
2. No restrictions shall be placed on the exercise of these rights other than such as are prescribed by law and are necessary in a democratic society… for the protection of health or morals or for the protection of the rights and freedoms of others. …?
42. The Government disputed this contention.
A. Admissibility
43. The Court notes that this complaint is not manifestly ill-founded within the meaning of Article 35 ? 3 (a) of the Convention. It further notes that it is not inadmissible on any other grounds. It must therefore be declared admissible.
B. Merits
1. The parties? submissions
(a) The applicant
44. The applicant company alleged that the negative aspect of its right to freedom of association was interfered with because it was obliged to contribute to the Social Welfare Fund in the same way as a member of one of the employers? associations, but without having any competence to control the protection of its own interests within the organisation. This exerted a significant pressure on the applicant company to become a member of one of the employers? associations, in order to defend its interests.
45. In addition, the applicant company submitted that it had not been properly informed about its obligation to participate in the Social Welfare Fund and its corresponding rights and duties. Moreover, the statements of accounts published by the Social Welfare Fund lacked transparency and did not provide sufficient information on the use of the employers? contributions.
46. The applicant company further alleged that the obligation to contribute to the Social Welfare Fund deprived it of the necessary means to found its own employers? association and thus interfered with the positive aspect of its right to freedom of association.
(b) The Government
47. The Government disputed that there had been any interference with the negative aspect of the applicant?s right to freedom of association, as provided for in Article 11 of the Convention. It submitted that the applicant company was merely under the obligation to pay contributions to the Social Welfare Fund which were used to pay benefits to employers and employees in the building industry. The applicant company did not become, nor was it obliged to become, a member of the Social Welfare Fund on account of the declaration of general applicability of the VTV, nor of the employers? associations which concluded the VTV. It was not threatened with sanctions or other disadvantages if it did not join. There was, therefore, no compulsion that the applicant company join an association.
48. The Government further submitted that the declaration of the general applicability of the VTV did not create an incentive for the applicant company to join one of the parties to the VTV, for the agreement?s rules applied to it anyway. Even assuming that there was a de facto incentive for the applicant company to join an employers? association, it was not sufficiently strong to constitute an interference with the applicant?s right not to join an association against its will.
49. The Government further submitted that the duty to contribute to the Social Welfare Fund did not in any way take away the applicant company?s right to establish an association, to promote it or to join an existing association. In so far as the applicant company claimed to be deprived of the necessary financial means on account of having to pay contributions to the Social Welfare Fund, the Government emphasised that the duty to pay contributions was offset by entitlements against the Social Welfare Fund. In that regard, it submitted that the applicant company had applied for a reimbursement for holiday pay it had paid to its employees in the amount of EUR 100,000. The reimbursements claimed by the applicant were offset against the contributions owed. The Government also submitted that there was no direct link between the payment of contributions and the alleged restriction of the applicant company?s right to freedom of association.
(c) The third party
50. The ZVK provided information on the Social Welfare Fund in the building industry, comprising the ZVK and the ULAK, in particular as regards the scope of application of the VTV and the ensuing obligation of employers falling within that scope to participate in the Fund; the contributions of the applicant company at the material period in time; information about the payments from the Social Welfare Fund to employers and employees relating to, inter alia, the holiday scheme, the vocational training scheme, and the supplementary pension scheme. It submitted that all of these payments were financed through the contributions made by the employers, and elaborated on conditions for entitlement and reimbursement. The ZVK further provided information on its additional areas of activity, its staff expenditure and its reporting.
2. The Court?s assessment
51. The Court reiterates that the freedom of association implies some measure of freedom of choice as to its exercise and encompasses both a positive right to form and to join an association and a negative right not to be forced to join an association (Sigur?ur A. Sigurj?nsson v. Iceland, 30 June 1993, ? 35, Series A no. 264; V?r?ur ?lafsson v. Iceland, no. 20161/06, ? 45, ECHR 2010). Although an obligation to join a particular association may not always be contrary to the Convention, a form of such an obligation which, in the circumstances of the case, strikes at the very substance of the freedom of association guaranteed by Article 11 will constitute an interference with that freedom (see Gustafsson v. Sweden, 25 April 1996, ? 45, Reports of Judgments and Decisions 1996-II).
52. At the outset, the Court notes that it was legally impossible for the applicant company directly to become a member of the Social Welfare Fund, which was jointly set up by the employers? associations in the building industry (Hauptverband der Deutschen Bauindustrie and Zentralverband des Deutschen Baugewerbes) and the trade union (IG Bauen-Agrar-Umwelt). Nor was it obliged to become a member of one of the two employers? associations in question.
53. Rather, the applicant company alleged an interference with the negative aspect of its right to freedom of association because it was, following the declaration of general applicability of the VTV, obliged to contribute financially to the Social Welfare Fund. In that regard, it must be determined whether, as argued by the applicant but contested by the Government, this obligation was tantamount to compulsory membership adversely affecting the negative aspect of the applicant?s freedom of association, namely its freedom not ?to join? one of the employers? associations against its will. The Court reiterates that the obligation to contribute financially to an association can resemble an important feature in common with that of joining an association and can constitute an interference with the negative aspect of the right to freedom of association (V?r?ur ?lafsson, cited above, ? 48).
54. The Court observes that the applicant company was obliged to contribute financially to social welfare entitlements in the interest of all employees working in the building industry, based on the principle of solidarity (see, a contrario, V?r?ur ?lafsson, cited above, ? 51). It notes that the relevant collective agreements were designed to be declared generally applicable. Sector-specific supplementary social welfare systems could not provide the intended social security for all employees in that sector if only employers who were members of an employers? association had to participate. In order to provide the intended social security, the social welfare schemes presupposed that all employers and employees in the building industry, especially those not bound by collective agreements, were included in the schemes. The Court further notes that the applicant?s contributions could exclusively be used to administer and to implement these schemes and to pay out the respective benefits (see relevant domestic law and practice paragraph 35). In addition, the ZVK and the ULAK offered optional benefits to employers and employees, irrespective of whether or not the employer was a member of an employers? association (see relevant domestic law and practice paragraph 32). The contributions at stake in the present case can thus not be considered membership contributions. What is more, the duty to pay contributions was offset by the applicant company?s entitlement to reimbursement by the Social Welfare Fund.
55. The Court further considers that the members of the associations that set up the Social Welfare Fund did not receive reductions in their membership fees (see, a contrario, V?r?ur ?lafsson, cited above, ?? 48, 52), nor more favourable treatment than non-members in other areas. The members of these associations, too, had no direct control over the use of the financial contributions of the Social Welfare Fund, but could only exert their influence via these associations. What is more, all companies that contributed to the Social Welfare Fund received comprehensive information on their rights and duties as well as annual reports informing them about the use of the contributions, irrespective of whether or not they were members of an employers? association (see relevant domestic law and practice paragraphs 36-40). Non-members of employers? associations were thus not treated less favourably than members in relation to transparency and accountability (see, a contrario, V?r?ur ?lafsson, cited above, ?? 81-82).
56. Finally, the applicant company?s obligation to contribute financially to the Social Welfare Fund originated in the declaration of general applicability of the VTV, a collective agreement in the building industry, by the Federal Ministry for Labour and Social Affairs. The entity of the Social Welfare Fund to which the applicant company was obliged to contribute financially, the ZVK, was subject to supervision by the German Federal Financial Supervisory Authority (see relevant domestic law and practice paragraph ? 34). There was hence a significant level of involvement of, and control by, public authorities (see, a contrario, V?r?ur ?lafsson, cited above, ? 49).
57. It is true that the obligation to contribute financially to the Social Welfare Fund could be regarded as creating a de facto incentive for the applicant company to join one of the employers? associations in the building industry in order to be able to participate in that association?s decision making process and to assert its interests by exercising control over the activities of the Social Welfare Fund. However, in light of the above, the Court finds that this de facto incentive was too remote to strike at the very substance of the right to freedom of association guaranteed by Article 11 of the Convention and did, therefore, not amount to an interference with the applicant company?s freedom not to join an association against its will.
58. In so far as the applicant company alleged that there had been an interference with the positive aspects of its right to freedom of association, the Court observes that the duty to contribute to the Social Welfare Fund did not in any way take away the applicant company?s right to establish an association, to promote it or to join an existing association. In so far as the applicant company claimed to be deprived of the necessary financial means on account of having to pay contributions to the Social Welfare Fund, the Court observes that the applicant company?s duty to pay contributions was offset by its entitlements against the Social Welfare Fund.
59. Accordingly, the Court considers that in the present case there has been no violation of Article 11 of the Convention.
II. ALLEGED VIOLATION OF ARTICLE 1 OF PROTOCOL No. 1 TO THE CONVENTION
60. The applicant company also complained that its obligation to contribute to the Social Welfare Fund violated its right to the peaceful enjoyment of its possessions guaranteed by Article 1 of Protocol No. 1 to the Convention, which provides:
?Every natural or legal person is entitled to the peaceful enjoyment of his possessions. No one shall be deprived of his possessions except in the public interest and subject to the conditions provided for by law and by the general principles of international law.
The preceding provisions shall not, however, in any way impair the right of a State to enforce such laws as it deems necessary to control the use of property in accordance with the general interest or to secure the payment of taxes or other contributions or penalties.?
61. The Government contested that argument.
A. Admissibility
62. The Court notes that this complaint is linked to the one examined above and must therefore likewise be declared admissible.
B. Merits
1. The parties? submissions
(a) The applicant
63. The applicant company submitted, in particular, that its activities did not fall within the scope of the VTV and that declaring the VTV generally applicable was not in the public interest. Also, it was required to pay higher wages than competitors that did not have to contribute to the Social Welfare Fund. It alleged that the obligation to pay EUR 63,625.58 to the Social Welfare Fund drove it into bankruptcy.
(b) The Government
64. The Government submitted that there was no indication that the applicant company?s duty to pay contributions to the Social Welfare Fund affected its ownership of moveable property or real estate nor certain rights in rem or under the law of obligations. It argued that, at most, the applicant company?s assets were affected because they would initially decrease on account of the duty to pay contributions and that assets as such did not fall within the protection of Article 1 of Protocol No. 1. Also, the duty to pay contributions was offset by the applicant company?s entitlement to reimbursement by the Social Welfare Fund. Moreover, declaring collective agreements establishing supplementary social welfare schemes in the building industry generally applicable was necessary in the public interest and within the wide margin of appreciation that member States enjoyed in relation to social and economic policies.
2. The Court?s assessment
65. The Court reiterates that in order for an interference to be compatible with Article 1 of Protocol No. 1 it must be lawful, be in the general interest and be proportionate, that is, it must strike a ?fair balance? between the demands of the general interest of the community and the requirements of the protection of the individual?s fundamental rights (see, among many other authorities, Beyeler v. Italy [GC], no. 33202/96, ? 107, ECHR 2000 I; Zammit and Attard Cassar v. Malta, no. 1046/12, ? 47, 30 July 2015).
(a) Whether there was an interference
66. The Court reiterates that Article 1 of Protocol No. 1 is applicable to compulsory contributions to social insurance schemes (Fratrik v. Slovakia (dec.), no. 51224/99, 25 May 2004) and finds that the obligation to contribute financially to the Social Welfare Fund interfered with the applicant company?s right to peaceful enjoyment of its possessions as guaranteed by the first sentence of the first paragraph of Article 1 of Protocol No. 1 to the Convention.
(b) Compliance with the principle of lawfulness
67. The Court notes that the applicant company?s obligation to contribute financially to the Social Welfare Fund in the building industry was based on the declaration of general applicability of the VTV by the Federal Ministry of Labour and Social Affairs, in line with the procedure prescribed by Section 5 of the Law on Collective Agreements (see relevant domestic law and practice paragraphs 20, 25-28). The Court further considers that it was established case-law of domestic courts that drilling work, as carried out by the applicant company, fell within the scope of the VTV. Whilst noting that there is dispute between the parties as to whether the conditions for declaring the VTV generally binding were met at the material time, and whether the applicant company fell within the scope of application of the VTV, the Court finds no reason to question the finding of the domestic courts that declaring the VTV generally applicable was in conformity with domestic law and that the applicant company fell within its scope of application. It is in the first place for the domestic authorities, notably the courts, to interpret and apply the domestic law (see V?r?ur ?lafsson, cited above, ? 72, with further references). Thus the Court is satisfied that there was a legal basis in domestic law which was sufficiently clear to enable the applicant to foresee the obligation to pay the respective contributions given its field of activity.
(c) The aim of the interference
68. The Court observes that declaring the collective agreements in the building industry generally binding, and the ensuing obligation for all employers in that sector to contribute financially to the Social Welfare Fund, aimed at ensuring a certain level of social security for all employees in that sector, especially for those employees not bound by collective agreements. The said collective agreements took account of the specific working conditions in the building industry and ensured, inter alia, that employees were able to take continuous annual holiday merely on account of working in the building industry, irrespective of whether they switched employers in a given year, and that disadvantages as regards the acquisition of statutory pension entitlements were compensated. The Court finds that the interference pursued a legitimate aim ?in accordance with the general interest?, notably to ensure the social protection of all employees working in the building industry.
(d) Whether a fair balance was struck
69. The Court observes that the present case involves questions related to the implementation of political, economic and social policies and recalls that the Contracting States enjoy a wide margin of appreciation in this area (see Zolotas v. Greece (no. 2), no. 66610/09, ? 44, ECHR 2013 (extracts); Fratrik, cited above; Gasus Dosier- und F?rdertechnik GmbH v. the Netherlands, 23 February 1995, ? 60, Series A no. 306 B). The Court will respect the assessment of the national authorities in this area unless it is manifestly without foundation.
70. The Court observes that, in order to provide the intended social security, the social welfare schemes presupposed that all employers and employees in the building industry, especially those not bound by collective agreements, were included in the schemes. The schemes were based on the principle of solidarity among all employers in the building industry in the interest of the employees in that sector.
71. The Court also notes that the contributions paid by the applicant and other employers could exclusively be used for the payment of the respective social welfare benefits to employees and for the reimbursement of employers that provided such benefits to their employees. Moreover, the applicant company was actually entitled to reimbursements from the Social Welfare Fund for benefits it provided to its employees, which were offset against the contributions owed.
72. What is more, the applicant company did not experience any disadvantages in relation to the Social Welfare Fund compared to companies that were members of the employers? associations which were parties to the collective agreements, neither financially nor otherwise. The Court observes that companies that contributed to the Social Welfare Fund received comprehensive information on their rights and duties as well as annual reports informing them about the use of the contributions, irrespective of whether or not they were members of an employers? association (see relevant domestic law and practice paragraphs 36-40). The Social Welfare Fund, which comprised the ZVK and the ULAK which were each audited and under state supervision, thus complied with the requirements of transparency and accountability (see, a contrario, Evaldsson and Others v. Sweden, no. 75252/01, ?? 62-64, 13 February 2007).
73. The Court finds that the interference was proportionate to the legitimate aim pursued, in that a fair balance was struck between the interest to ensure the social protection of all employees working in the building industry on the one hand and the applicant company?s right to peaceful enjoyment of its possessions on the other hand. The domestic authorities acted within their wide margin of appreciation in the area of social and economic policies.
74. Accordingly, the Court considers that in the present case there has been no violation of Article 1 of Protocol No. 1 to the Convention.
FOR THESE REASONS, THE COURT, UNANIMOUSLY,
1. Declares the remainder of the application admissible;

2. Holds that there has been no violation of Article 11 of the Convention;

3. Holds that there has been no violation of Article 1 of Protocol No. 1 to the Convention.
Done in English, and notified in writing on 2 June 2016, pursuant to Rule 77 ?? 2 and 3 of the Rules of Court.
Claudia Westerdiek Ganna Yudkivska
Registrar President

A chi rivolgersi e i costi dell'assistenza

Il Diritto dell'Espropriazione è una materia molto complessa e poco conosciuta, che "ingloba" parti importanti di molteplici rami del diritto. Per tutelarsi è quindi essenziale farsi assistere da un Professionista (con il quale si consiglia di concordare in anticipo i costi da sostenere, come ormai consentito dalle leggi in vigore).

Se l'espropriato ha già un Professionista di sua fiducia, può comunicagli che sul nostro sito trova strumenti utili per il suo lavoro.
Per capire come funziona la procedura, quando intervenire e i costi da sostenere, si consiglia di consultare la Sezione B.6 - Come tutelarsi e i Costi da sostenere in TRE Passi.

  • La consulenza iniziale, con esame di atti e consigli, è sempre gratuita
    - Per richiederla cliccate qui: Colloquio telefonico gratuito
  • Un'eventuale successiva assistenza, se richiesta, è da concordare
    - Con accordo SCRITTO che garantisce l'espropriato
    - Con pagamento POSTICIPATO (si paga con i soldi che si ottengono dall'Amministrazione)
    - Col criterio: SE NON OTTIENI NON PAGHI

Se l'espropriato è assistito da un Professionista aderente all'Associazione pagherà solo a risultato raggiunto, "con i soldi" dell'Amministrazione. Non si deve pagare se non si ottiene il risultato stabilito. Tutto ciò viene pattuito, a garanzia dell'espropriato, con un contratto scritto. è ammesso solo un rimborso spese da concordare: ad. es. 1.000 euro per il DAP (tutelarsi e opporsi senza contenzioso) o 2.000 euro per il contenzioso. Per maggiori dettagli si veda la pagina 20 del nostro Vademecum gratuito.

La data dell'ultimo controllo di validità dei testi è la seguente: 14/09/2024