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Testo originale e tradotto della sentenza selezionata

CASE OF EAST WEST ALLIANCE LIMITED v. UKRAINE

Tipologia: Sentenza
Importanza: 2
Articoli: 41, 13, 35, P1-1
Numero: 19336/04/2014
Stato: Ucraina
Data: 2014-01-23 00:00:00
Organo: Sezione Quinta
Testo Originale

Conclusioni: Eccezione preliminare congiunta ai meriti e respinta (Articolo 35-1 – Esaurimento delle vie di ricorso nazionali)
Violazione dell’ Articolo 13 – Diritto ad una via di ricorso effettiva (Articolo 13 – via di ricorso Effettiva)
Violazione dell’ Articolo 1 del Protocollo N.ro 1 – Protezione della proprietà (Articolo 1 par. 1 del Protocollo N.ro 1 – Privazione di proprietà)
Danno patrimoniale e non-patrimoniale – assegnazione

QUINTA SEZIONE

CAUSA EAST/WEST ALLIANCE LIMITED C. UCRAINA

(Richiesta n. 19336/04)

SENTENZA

STRASBOURG

23 gennaio 2014

Questa sentenza diverrà definitivo nelle circostanze esposte fuori in Articolo 44 § 2 della Convenzione. Può essere soggetto a revisione editoriale.

Nella causa di Alleanza di East/West Limitata c. l’Ucraina,
La Corte europea di Diritti umani (quinta Sezione), riunendosi che come una Camera, compose di:
Mark Villiger, Presidente
Angelika Nußberger,
Boštjan M. Zupanič,
Ganna Yudkivska,
André Potocki,
Paul Lemmens,
Aleš Pejchal, giudici
e Stefano Phillips, Sezione Cancelliere Aggiunto
Avendo deliberato in privato 17 dicembre 2013,
Consegna la sentenza seguente sulla quale fu adottata quel la data:
PROCEDURA
1. La causa nacque da in una richiesta (n. 19336/04) contro l’Ucraina depositò con la Corte sotto Articolo 34 della Convenzione per la Protezione di Diritti umani e le Libertà Fondamentali (“la Convenzione”) in 27 maggio 2004 di OMISSIS., una società irlandese basò in Dublin con un ufficio rappresentativo in Ucraina (“la società di richiedente”).
2. La società di richiedente fu rappresentata col “ditta di diritto internazionale “Consultando” basato in Kyiv. Il Governo ucraino (“il Governo”) fu rappresentato col loro Agente, più recentemente il Sig. Nazar Kulchytskyy.
3. La società di richiedente addusse violazioni di Articolo 1 di Protocollo N.ro 1, così come l’Articolo 6 § 1 ed Articolo 13 della Convenzione, su conto delle numerose e sfaccettate interferenze delle autorità coi suoi diritti di proprietà a quattordici aereo che diede luogo presumibilmente al suo essere privato di quelle proprietà.
4. 31 marzo 2010 la richiesta fu comunicata al Governo.
5. 27 aprile 2012 il Presidente della Sezione decise, sotto Decida 54 § 2 (il c) degli Articoli di Corte che le parti dovrebbero essere invitate per presentare inoltre osservazioni scritto sull’ammissibilità e meriti della richiesta.
6. Il Governo irlandese, stato stato informato del loro diritto per intervenire nei procedimenti (l’Articolo 36 § 1 della Convenzione e Decide 44 degli Articoli di Corte), indicò che loro non desiderarono ad esercizio che diritto.
I FATTI
I. LE CIRCOSTANZE DELLA CAUSA
7. Al tempo degli eventi la società di richiedente, insieme ad ATI (un’aria carico traffico società), URARP (un aereo ripara e società di mantenimento), e delle altre società coinvolsero negli affari di aviazione, appartenuto al Consorzio Titanico.
8. Ai vari tempi fra agosto 1997 e marzo 2002, quando lui fu eletto al parlamento nazionale, il presidente dell’ufficio ucraino della società di richiedente, ATI ed il Consorzio Titanico era un certo Sig. L.
Fatti di A. riguardo all’Un-28 l’aereo
1. Acquisto ed operazioni di affari con la società di richiedente
9. Facendo seguito ad un contratto di vendita di 30 luglio 1999, siccome cambiato 28 dicembre 1999, la società di richiedente acquistò otto Antonov-28 (“Un-28”) aereo dalla società aerea russa S. che L’aereo era stato fabbricato nel 1988-1990, ed i loro documenti di volo variarono da 1,455 a 2,821 ore.
10. 9 e 19 gennaio 2000 la società di richiedente affittò quegli aereo ad ATI per dieci anni. Fu convenuto nel contratto durante il quale l’aereo rimarrebbe la proprietà della società di richiedente quel periodo intero. La proprietà potrebbe essere trasferita poi ad ATI, a condizione che aveva stabilito tutti i pagamenti di leasing.
11. 22 e 28 marzo 2000 il Ministero di Trasporto dell’Ucraina registrò l’aereo. La società di richiedente fu indicata come il proprietario nei certificati di registrazione.
12. In novembre 2000 uno dell’aereo fu trasferito a Moldavia per fini commerciali.
13. 7 marzo 2001 un altro aereo fu venduto a società C.
14. Il rimanente del sei aereo fu parcheggiato all’Uzyn base aerea nella regione di Kyiv (Bila Tserkva).
15. 6 luglio 2001 la società di richiedente ed ATI terminò l’accordo di contratto d’affitto perché l’affittuario non era capace di attenersi coi suoi termini.
16. 20 agosto 2001 la società di richiedente concluse un accordo su un contratto d’affitto di dieci – anni di sei areomobili ad un’altra società, R.S.T. che era prendere effetto 1 ottobre 2001. Comunque, che accordo non entrò mai in vigore.
2. Procedimenti penali contro URARP e gli ufficiali di ATI
17. Fra 23 e 25 gennaio 2001 la polizia di tassa condusse una ricerca sui locali del Consorzio Titanico in Kyiv, incluso l’ufficio della società di richiedente apparentemente nel contesto di indagini penali contro URARP su conto di evasione fiscale sospettata. Di conseguenza, sequestrò, “un numero considerevole di documenti” (citò da una direttiva dell’Ufficio dell’Accusatore di Kyiv di 20 settembre 2002-vedere paragrafo 27 sotto). La documentazione sequestrata incluse il contratto originale di vendita per i sei Un-28s parcheggiò all’Uzyn base aerea. L’archivio di causa non contiene il rapporto di ricerca-e-confisca.
18. 23 marzo 2001 la polizia di tassa avviò procedimenti penali contro gli ufficiali di ATI su sospetto di evasione fiscale.
19. 29 marzo 2001 i procedimenti furono cessati siccome loro prematuramente era stato avviato. Lo stesso decidere la polizia di tassa avviò comunque, procedimenti penali contro gli ufficiali di ATI su sospetto di falsificazione di documento.
20. 30 marzo 2001 la polizia di tassa contenne un “ispezione della scena” all’Uzyn base aerea, come un risultato del quale loro scoprirono e presero i sei Un-28 l’aereo. La confisca fu documentata con un “rapporto dell’ispezione della scena” (la stessa procedura ebbe luogo all’aeroporto di Cherkasy in riguardo di otto L-410 plana appartenendo anche alla società di richiedente-vedere paragrafo 104 sotto). Siccome la guardia di sicurezza non era capace di produrre la documentazione per quegli aereo, mentre presentò che era nell’ufficio della società di richiedente in Kyiv, la polizia concluse che “il loro proprietario non poteva essere stabilito.”
21. La società di richiedente impugnò la confisca summenzionata (così come la confisca dell’aereo di L-410-vedere paragrafo 105 sotto) di fronte alle autorità di accusa.
22. 10 gennaio 2002 la polizia di tassa aprì di nuovo una causa penale contro gli ufficiali di ATI su sospetto di evasione fiscale.
23. 21 marzo 2002 il Kyiv che l’Ufficio di Accusatore Urbano ha scritto alla società di richiedente, in replica alla sua azione di reclamo dell’illegalità allegato della confisca dell’aereo di 30 marzo 2001, che non potesse decidere sulla confisca dell’Un-28 aereo, come nel frattempo 10 settembre 2001, il Kyiv Tribunale di commercio Urbano li aveva confiscati anche nel contesto dei procedimenti commerciali portato con le autorità fiscali (vedere paragrafo 35 sotto). Come riguardi il L-410s, la loro confisca fu trovata essere illegale come sé non era stato basato su un documento procedurale ed adeguato (vedere paragrafo 106 sotto).
24. Su una data non specificata una causa penale fu aperta contro il vicepresidente di ATI che fu accusato con abuso di ufficio, falsificazione, evasione fiscale e soldi lavando. Questa causa penale prima sostituì apparentemente, quegli aperti contro gli ufficiali di ATI (vedere divide in paragrafi 18 e 22 sopra). Il vicepresidente di ATI fu sospettato, in particolare, di avere contraffatto i contratti di 9 e 19 gennaio 2000 (vedere paragrafo 10 sopra) per il presumibilmente contratto d’affitto non-esistente dell’aereo, con una prospettiva ad evasione fiscale.
25. 17 aprile 2002 l’investigatore di polizia di tassa condusse un’altra ispezione degli aerei all’Uzyn base aerea.
26. Sulla stessa data l’investigatore classificò gli aerei come prova importante nella causa penale contro il vicepresidente di ATI, con riferimento ad Articoli 78 e 79 del Codice di Diritto processuale penale (vedere paragrafo 138 sotto).
27. 20 settembre 2002 il Kyiv che l’Ufficio di Accusatore Urbano ha rifiutato di avviare procedimenti penali contro la polizia di tassa in riguardo di, inter l’alia, la ricerca dell’ufficio della società di richiedente fra 23 e 25 gennaio 2001 e la confisca della documentazione relativo all’aereo. Era la quarta decisione delle autorità di accusa che rifiutano di aprire una causa penale in quel riguardo a. Il precedente tre erano stati annullati sui motivi di prova insufficiente. La società di richiedente anche inutilmente tentò di trarre una rivendicazione civile quel riguardo a.
28. 3 febbraio 2003 la Corte distrettuale di Pecherskyy di Kyiv (“il Pecherskyy Court”) trovi il vicepresidente di ATI colpevole della negligenza professionale e l’assolse delle altre accuse (incluso la falsificazione del contratto d’affitto contrae di 9 e 19 gennaio 2001). Con la stessa sentenza l’ordine della corte che i sei Un-28s usato come prova importante nella causa sia ritornato a “il loro proprietario.” In 8 maggio 2003 il Kyiv Corte d’appello Urbana sostenne quel la sentenza.
29. In 26 maggio 2003 la Corte di Pecherskyy scrisse alla società Statale in accusa della gestione dell’Uzyn base aerea che afferma che, facendo seguito alla sentenza di 3 febbraio 2003, gli aerei in oggetto sarebbe ritornato al loro proprietario.
30. In 30 maggio 2003 il direttore di base aerea spedì che istruzione alla Tassa Statale Inspectorate in Bila Tserkva (inoltre assegnò a come “la Bila Tserkva Tassa Inspectorate” o “l’inspectorate della tassa”) che l’aveva affidato col loro deposito. Il direttore di base aerea indicò anche che gli inspectorate della tassa dovettero 46,295 hryvnias ucraini la società Statale (UAH) per il deposito.
31. 2 giugno 2003 gli inspectorate della tassa risposero che 16 settembre 2002, l’aereo era stato dichiarato nel frattempo, ownerless (vedere paragrafo 41 sotto) e che non c’erano motivi legali per cessare la loro vendita per reddito pubblico (vedere anche divide in paragrafi 61-65 sotto). Come all’indebitamento supposto, gli inspectorate della tassa presentarono, che gli aerei che ora erano proprietà Statale erano stati immagazzinati in un base aerea Statale ed erano stati protegguti con la polizia di tassa (vedere divide in paragrafi 73-74 sotto). Di conseguenza, considerò la rivendicazione per deposito costa essere senza base.
32. 7 febbraio 2005 la Corte di Pecherskyy specificata che, nella conformità con la sentenza di 3 febbraio 2003, i sei Un-28s sarebbe ritornato alla società di richiedente che era il loro proprietario.
33. 28 febbraio 2005 la corte emise un ordine di esecuzione della sentenza sulla base della sua direttiva di 7 febbraio 2005.
3. Procedimenti portati con le autorità fiscali per invalidazione del contratto d’affitto contraggono dell’aereo
34. 20 agosto 2001 il Distretto di Pecherskyy Amministrazione fiscale Statale in Kyiv depositò una rivendicazione col Kyiv Tribunale di commercio Urbano contro la società di richiedente ed ATI, cercando che di invalidare il contratto d’affitto, contrae di 9 e 19 gennaio 2000 (vedere paragrafo 10 sopra). Il rivendicatore presentò che la società di richiedente aveva infatti provvide gli aerei ad ATI esente da spese, mentre i contratti di contratto d’affitto contestati erano stati contraffatti successivamente per celare che fatto, con una prospettiva ad assolvendo ATI da qualsiasi l’imposta sul reddito pagabile. Oltre ad invalidazione del contratto d’affitto contrae, l’amministrazione fiscale chiese il sequestro dell’aereo del otto, con gli incassi della loro vendita che va al bilancio Statale. Richiese anche che gli aerei siano confiscati come una misura provvisoria per garantire la rivendicazione.
35. 10 settembre 2001 la corte avviò i procedimenti. Garantì la rivendicazione con confiscando l’aereo del otto (incluso quel vendette a società C. ed il trasferì a Moldavia).
36. Sul 2001 società di 12 ottobre C. chiese alla corte di togliere il sequestro dell’aereo aveva acquistato. Che richiesta apparentemente fu accordata.
37. 27 giugno 2003 il Kyiv Tribunale di commercio Urbano respinse la rivendicazione dell’amministrazione fiscale come non comprovato. Notò che era stata base comune che ATI non si era attenuto coi contratti di contratto d’affitto e perciò la società di richiedente rimase il proprietario dell’aereo. La corte annullò anche l’ordine di sequestro di 10 settembre 2001 (vedere paragrafo 35 sopra).
38. 29 settembre 2003 il Tribunale di commercio di Kyiv di Ricorso sostenne quel la sentenza. Affermò che la proprietà della società di richiedente dell’aereo era stata confermata con documenti, mentre la dichiarazione che alcuni dei documenti erano stati contraffatti era stata trovata essere non comprovata nella sentenza di 3 febbraio 2003 (vedere paragrafo 28 sopra).
4. La decisione delle autorità di dichiarare i sei aerei senza proprietario
39. 10 luglio 2002 un investigatore dell’Ispettorato fiscale Bila Tserkva emise un rapporto di “la confisca provvisoria dei beni del contribuente” in riguardo dei sei Un-28 aerei parcheggiarono all’Uzyn base aerea, con una prospettiva a “accordo del vis-à-vis di obblighi del contribuente bilanci Statali e finanziamenti di obiettivo.” Il rapporto elencò gli aerei la registrazione di ‘ numera e si riferì a sottosezione 3.2 di sezione 9 della Legge dell’Ucraina “Sulla procedura per l’accordo di contribuenti gli obblighi di ‘ per Affermare bilanci e la speciale-fine procura” (vedere paragrafo 140 sotto). Fu firmato con un ufficiale di polizia di tassa, il direttore di base aerea di Uzyn e due testimoni che attestano.
40. 11 luglio 2002 il capo aggiunto dell’Ispettorato fiscale Bila Tserkva emise una decisione di “la confisca amministrativa dei beni del contribuente” in riguardo dell’aereo in oggetto. La decisione reiterò che la misura si era stata impegnata con una prospettiva a “accordo dei bilanci di vis-à-vis di obblighi del contribuente e finanziamenti di obiettivo Statali.” Fu notato nella linea “il contribuente i cui beni sono stati sequestrati” che il proprietario dell’aereo non era stato stabilito.
41. 16 settembre 2002 l’Amministrazione Statale della città di Bila Tserkva (“la Bila Tserkva Amministrazione”) emesso un ordine col quale dichiarò i sei ownerless dell’aereo e conferì poteri la polizia di tassa per venderli. Fra marzo e giugno 2003 gli aerei furono venduti a terze parti di conseguenza, (vedere divide in paragrafi 61-65 sotto).
42. In 15 maggio 2003 la società di richiedente depositò una rivendicazione col Kyiv Tribunale di commercio Regionale contro la Bila Tserkva Amministrazione, impugnando l’ordine di 16 settembre 2002. Presentò che era il proprietario legittimo dell’aereo del quale l’imputato era stato informato debitamente che fatto, e che l’ordine contestato aveva corrisposto all’espropriazione illegale della proprietà della società di richiedente.
43. 3 giugno 2003 per garantire la rivendicazione della società di richiedente la corte proibì, qualsiasi operazioni che comportano l’aereo.
44. 4 giugno 2003 un ufficiale giudiziario sigillò di conseguenza, l’aereo del sei. L’Ad Hoc Indagine Commissione per l’Indagine in Ragioni per la Situazione della Crisi dell’Aviazione ucraina (“l’Indagine Commissione Parlamentare”) che era stato esposto nel frattempo su sotto la presidenza del Sig. L. il Deputato (vedere paragrafo 8 sopra), ed a che si era lamentata la società di richiedente, anche sigillò l’aereo.
45. La Bila Tserkva Amministrazione fece ricorso contro il sequestro dell’aereo ordinato 3 giugno 2003 che presenta, in particolare, che la rivendicazione della società di richiedente era di una natura non-patrimoniale, essendo limitato all’invalidazione di un documento.
46. 8 luglio 2003 il Kyiv Tribunale di commercio Urbano di Ricorso respinse quel il ricorso. Trovò gli argomenti dell’appellante infondato perché l’argomento della controversia era duplice: in primo luogo, la decisione contestata aveva dichiarato senza proprietari degli aerei, e, in secondo luogo, aveva autorizzato le autorità fiscali a vendere gli aerei. Di conseguenza, un insuccesso per garantire la rivendicazione potrebbe mettere in pericolo esecuzione di qualsiasi sentenza futura sulla controversia.
47. 11 novembre 2003 il Tribunale di commercio più Alto annullò le direttive di 3 giugno e 8 luglio 2003 su un ricorso di cassazione depositato con la Bila Tserkva Amministrazione. Notò che come di 3 giugno 2003 gli aerei erano rimasti confiscato per garantire una rivendicazione in un altro set di procedimenti sotto una direttiva di 10 settembre 2001 che non era stato annullato sino a 27 giugno 2003 (vedere divide in paragrafi 35 e 37 sopra). Siccome la procedura legale non previde per “duplice” misure per garantire rivendicazioni, la direttiva del Kyiv Tribunale di commercio Regionale di 3 giugno 2003 non aveva base legale.
48. 25 dicembre 2003 il Kyiv Tribunale di commercio Regionale trovato in favore della società di richiedente ed annullò l’ordine della Bila Tserkva Amministrazione di 16 settembre 2002 (vedere paragrafo 41 sopra). Affermò che i diritti di proprietà della società di richiedente furono confermati coi certificati di registrazione di aereo datò 28 marzo 2000 (vedere paragrafo 11 sopra).
49. 9 aprile 2004 il Tribunale di commercio di Kyiv di Ricorso sostenne quel la sentenza. Emise anche una direttiva separata nella quale assegnò, inter l’alia, alla prova documentaria nell’archivio di causa che prova che la Bila Tserkva Amministrazione aveva proceduto con la vendita degli aerei per motivi che loro erano ownerless (vedere divide in paragrafi 41 e 61-65 sotto) dopo avere ricevuto documenti dalla società di richiedente che conferma la proprietà seconda di quegli aerei. La corte concluse così che, dichiarando senza proprietà degli aerei, l’imputato aveva infranto i diritti di proprietà della società di richiedente. Istruì inoltre il Kyiv Amministrazione Statale e Regionale, il Kyiv Amministrazione fiscale Urbana, e dell’Ispettorato fiscale Bila Tserkva “prendere misure appropriate in riguardo degli ufficiali colpevole delle violazioni della procedura per identificando e dichiarare ownerless la proprietà che appartiene al [società di richiedente].”
50. 20 luglio 2004 il Tribunale di commercio più Alto sostenne il più basso corteggia decisioni di ‘ del 2003 e 9 aprile 2004 di 25 dicembre.
51. 9 dicembre 2004 l’Ufficio del Generale Accusatore (“il GPO”) avviò procedimenti penali sull’abuso di potere sospettato con ufficiali della tassa e le altre autorità statali che avevano “aveva conseguenze gravi.” L’accusatore notò che, con dichiarando senza proprietariodell’aereo della società di richiedente e vendendoli, così come con prendendo illegalmente il suo L-410s (vedere anche divide in paragrafi 104 e 106 sotto), le autorità avevano provocato la società di richiedente “danno patrimoniale e diretto di finito milione hryvnias ucraini.” 15 dicembre 2004 il reparto di soprintendenza del GPO annullò la direttiva di 9 dicembre 2004 come prematuro. Comunque, questo decisione fu accantonata successivamente più tardi anche (con la decisione del Generale Accusatore Aggiunto di 14 aprile 2005). Non ci sono informazioni su qualsiasi gli ulteriori sviluppi nell’indagine.
52. 21 dicembre 2004 la Corte Suprema annullò la sentenza del Kyiv Tribunale di commercio Regionale di 25 dicembre 2003 e le direttive relative delle corti di alto-livello (vedere divide in paragrafi 48 e 50 sopra) e rinviò la causa per esame nuovo alla corte di primo-istanza. Considerò che le corti avevano fatto una sentenza prematura che la società di richiedente era il proprietario dell’aereo. L’esame nuovo della causa fu supposto per chiarificare, incluso con l’aiuto di un esame di graphological forense, se i contratti di vendita di 30 luglio e 28 dicembre 1999 (vedere paragrafo 9 sopra) era autentico ed in ottemperanza con la legislazione russa come therein indicato.
53. 25 settembre 2006 il Kyiv Tribunale di commercio Regionale, mentre avendo esaminato da capo la causa, ancora una volta accolse la rivendicazione della società di richiedente ed annullò come illegale l’ordine della Bila Tserkva Amministrazione di 16 settembre 2002 (vedere paragrafo 41 sopra). Facendo seguito alle istruzioni della Corte Suprema, aveva intrapreso un esame grafologico forense del contratto di vendita di 30 luglio 1999 e l’accordo supplementare di 28 dicembre 1999, ed aveva trovato le firme su loro per essere autentico. La corte stabilì inoltre che l’operazione aveva avuto luogo in ottemperanza con legislazione russa siccome indicato nei contratti. Sottolineò che l’aereo era stato dichiarato ownerless nonostante il fatto che l’archivio di causa aveva contenuto copie dei certificati della loro registrazione col Ministero di Trasporto di Ucraina di 28 marzo 2000 (vedere paragrafo 11 sopra). Inoltre, la società russa che S. aveva confermato per iscritto alla corte che aveva venduto gli aerei in questione alla società di richiedente. Di conseguenza, la corte concluse che non c’erano nessuno ragioni di non considerare il contratto di vendita di 30 luglio 1999 come prova appropriata del titolo della società di richiedente agli aerei. La corte fondò anche che la Bila Tserkva Amministrazione aveva violato la procedura per identificando e dichiarare l’ownerless della proprietà.
54. La Bila Tserkva Amministrazione, la Bila Tserkva Tassa Inspectorate ed il Kyiv che l’Ufficio di Accusatore Regionale è piaciuto.
55. L’Amministrazione fiscale di Kyiv investigò anche con Interpol se la società di richiedente fu registrata ed intraprese legalmente le sue attività.
56. 16 gennaio 2007 il Kyiv Tribunale di commercio Regionale di Ricorso sospese l’esame della causa ricevuta pendente di informazioni dal Settore di Interpol irlandese che riguarda quel l’enquiry.
57. 27 febbraio 2007 il Settore di Interpol ucraino informò la società di richiedente della replica delle loro cose uguale irlandesi che confermano che sé (la società di richiedente) non aveva casellario giudiziale, né qualsiasi problemi con la polizia in Irlanda.
58. Il 2007 e 14 ottobre 2008 di 7 giugno il Kyiv Tribunale di commercio Regionale di Ricorso e la Corte amministrativa più Alta, rispettivamente sostenne la sentenza del Kyiv Tribunale di commercio Regionale di 25 settembre 2006 (vedere paragrafo 53 sopra; apparentemente a del punto la giurisdizione sulla causa era stata cambiata da pubblicità ad amministrativo).
59. 10 novembre 2008 la società di richiedente chiese alla Bila Tserkva Tassa Inspectorate per ritornargli l’aereo del sei, con riferimento a quelle decisioni giudiziali.
60. 10 dicembre 2008 gli inspectorate della tassa risposero che era impossibile per restituire gli aerei alla società di richiedente, perché loro erano stati svenduti nel frattempo ad un’asta pubblica (vedere divide in paragrafi 63-65 sotto).
5. Vendita dell’aereo a terze parti
61. A luglio 2002, seguendo la confisca dell’aereo (vedere divide in paragrafi 39-40 sopra), la Bila Tserkva Tassa Inspectorate commissionò la società di Ukrimpeks-2000 per immagazzinare e venderli.
62. La società di richiedente inutilmente cercò di ostacolare la vendita di fronte alla Bila Tserkva Amministrazione.
63. Sul 2003 Ukrimpeks-2000 di 17 marzo uno vendè piano ad una società privata.
64. Sul 2003 quattro altri aerei di 24 aprile fu venduto ad un’altra società privata.
65. 4 giugno 2003 il sesto aereo fu venduto all’Impresa del Servizio del Traffico aereo Statale ucraina.
66. 12 dicembre 2003 il Kyiv Tribunale di commercio Regionale avviò procedimenti che seguono una rivendicazione con la società di richiedente che impugna tutti quelli vendita contrae, e confiscò l’aereo per garantire la rivendicazione.
67. L’Impresa del Servizio del Traffico aereo Statale ucraina, dal suo lato impugnò anche nel frattempo, il contratto di 4 giugno 2003 di fronte al Merce Mercato Arbitrato Ufficio (“ж(у)”). L’acquirente non poteva trovare proprietà dell’aereo in oggetto e fondò fuori che la vendita era stata eseguita nonostante gli ordini giudiziali per confiscare l’aereo del 2001 e 3 giugno 2003 di 10 settembre.
68. 19 febbraio 2004 il Merce Mercato Arbitrato Ufficio, nel concedere la rivendicazione dell’acquirente dichiarò la vendita di 4 giugno 2003 (eseguì nella forma di un’operazione di mercato delle materie prime) privo di valore legale.
69. In 19 maggio 2005 il Kyiv Tribunale di commercio Regionale cessò i procedimenti nei quali la società di richiedente stava chiedendo annullamento del contratto di vendita di 4 giugno 2003, con riferimento a quel la decisione.
70. 6 luglio 2005 la corte annullò anche l’ordine di sequestro di 12 dicembre 2003 sulla base che stava impedendo mantenimento tecnico dell’aereo (la direttiva non assegnò a qualsiasi richiede di avere l’ordine annullò).
71. 25 agosto 2009 il Kyiv Tribunale di commercio Regionale, nel concedere la rivendicazione della società di richiedente dichiarò i contratti di vendita di 17 marzo e 24 aprile 2003 privo di valore legale.
72. Il 2009 e 25 febbraio 2010 di 17 dicembre il Kyiv Tribunale di commercio Regionale di Ricorso ed il Tribunale di commercio più Alto, rispettivamente sostenne quel la sentenza.
6. Guardia di sicurezza dell’aereo con le autorità fiscali
73. 12 luglio 2002 l’Amministrazione fiscale Statale istruì il suo Kyiv Settore Regionale per assicurare guardia di sicurezza dei sei Un-28 l’aereo.
74. Gli aerei apparentemente furono parcheggiati ancora all’Uzyn base aerea dopo la loro vendita a terze parti (vedere divide in paragrafi 14, 39 e 63-65 sopra).
75. 4 giugno 2003 concluse un contratto con un’agenzia di sicurezza Statale sul proteggere degli aerei secondo la società di richiedente. Che contratto rimase in vigore finché agosto 2007 e la società di richiedente pagarono un totale di UAH 351,522 (quale, secondo i suoi calcoli era equivalente al tempo ad USD 67,865) per i servizi previsti. Secondo il Governo, che contratto era di nessun effetto in pratica, determinato che gli aerei rimasero nelle autorità la custodia di ‘ (vedere anche paragrafo 243 sotto).
76. Nel 2004 la società di richiedente fondò fuori che alcuni degli aerei erano stati danneggiati o aveva avuto dell’attrezzatura rimossa, così si lamentò alla polizia.
77. Di conseguenza, 23 luglio 2004 il Bila investigatore di polizia di Tserkva, nella presenza di un rappresentante della società di richiedente ispezionò i sei aerei. L’ispezione rivelò che alcuni di loro erano stati danneggiati and/or avevano fatto rimuovere la certa attrezzatura. Un manico di porta era stato rotto e la porta danneggiò su un aereo, e l’alloggio di ruota, attrezzatura di navigazione motori, installazioni di radio emergenza pilotano ‘ fa sedere e pila stava perdendo su alcuni degli aerei. Allo stesso tempo, alcuni degli ufficiali giudiziari ‘ sigilla e quelli dell’Indagine Commissione Parlamentare (vedere paragrafo 44 sopra) fu rotto o perdendo, mentre c’erano Kyiv nuovi ed intatti che Amministrazione fiscale Regionale sigilla sugli aerei.
78. 26 luglio 2004 la società di richiedente si lamentò al GPO del furto e danno dell’aereo, emphasising che era successo mentre loro erano protegguti con la Bila Tserkva Tassa Inspectorate. La società di richiedente cercò di avviare procedimenti penali contro il secondi. Dibattè inoltre che gli aerei erano arrivati all’base aerea in buon condizione, mentre si riferì al fatto che loro facevano essere volato indipendentemente là tutti, piuttosto che preso nel sostenga di un altro aereo.
79. 5 agosto 2004 l’ufficio dell’accusatore rifiutò di avviare procedimenti penali contro gli ufficiali dell’Ispettorato fiscale Bila Tserkva su conto del furto, dopo non avendo trovato delicti del corpo nelle loro azioni.
80. 14 settembre 2004 l’ufficio dell’accusatore iniziò indagini penali nel furto senza designarli come bersaglio contro qualsiasi le specifiche persone.
81. 28 marzo 2005 l’investigatore terminò le indagini, dopo l’avendo trovato impossibile identificare il perpetrator(s).
82. 2 ottobre 2007 la società di richiedente portò una rivendicazione amministrativa contro le autorità fiscali su conto del presumibilmente guardia armata ed illegale dell’aereo, e chiese il suo sollevamento.
83. 19 novembre 2007 il Kyiv che Corte amministrativa Regionale ha rifiutato di aprire i procedimenti. Notò che la controversia in oggetto già era stato risolto con la sentenza del Kyiv Tribunale di commercio Regionale di 25 settembre 2006, sostenne col Kyiv Tribunale di commercio Regionale di Ricorso 7 giugno 2007 (vedere divide in paragrafi 53 e 58 sopra).
84. 17 febbraio 2009 la società di richiedente portò un’altra rivendicazione amministrativa contro la Bila Tserkva Amministrazione e Tassa Inspectorate che chiede il ritorno dei suoi sei Un-28s. Presentò che quelle autorità avevano commesso un’omissione illegale col loro insuccesso per restituire gli aerei alla società di richiedente come il loro proprietario legittimo. Notò inoltre che la decisione di 16 settembre 2002 era stata annullata col Kyiv 25 settembre 2006 Tribunale di commercio Regionale la cui decisione era stata sostenuta con le corti di alto-livello. La proprietà non era stata ritornata mai nondimeno, alla società di richiedente.
85. 14 aprile 2009 il Kyiv Corte amministrativa Regionale terminò i procedimenti per motivi che loro abbatterono criminale piuttosto che giurisdizione amministrativa sotto. La corte notò che era stato scoperto che la rivendicazione della società di richiedente concernè la non-esecuzione allegato di un definitivo verdetto penale (apparentemente intendendo il verdetto della Corte di Pecherskyy di 3 febbraio 2003, inoltre chiarificò 7 febbraio 2005-vedere divide in paragrafi 28 e 32 sopra).
86. 9 ottobre 2009 la società di richiedente scrisse alle autorità fiscali che era il proprietario legittimo e solo dell’aereo del sei, come la decisione per dichiararli senza proprietario erano stati annullati con le corti. Insistè perciò che la guardia degli aerei sia tolta e che loro siano ritornati a sé.
87. 23 ottobre 2009 dl’Ispettorato fiscale Bila Tserkva ha risposto che nessuna decisione era stata presa del sollevamento della guardia.
88. 6 novembre 2009 il Kyiv che Amministrazione fiscale Regionale ha risposto anche alla società di richiedente che non c’era nessuna ragione di fermare di proteggere gli aerei data che gli atti sulla questione erano in corso (senza specificare quale procedimenti sé stava assegnando a).
89. 16 febbraio 2010 la società di richiedente richiese, ancora una volta, che l’Amministrazione fiscale Statale accantonò la sua istruzione di 12 luglio 2002 riguardo al proteggere dell’aereo.
90. 3 marzo 2010 il Capo Aggiunto dell’Amministrazione fiscale Statale spedì che richiesta al Kyiv Amministrazione fiscale Regionale.
91. 15 marzo 2010 i secondi respinsero la richiesta della società di richiedente. Notò che, davvero, le corti avevano invalidato sia la decisione di dichiarare gli ownerless degli aerei ed i contratti per la loro vendita susseguente. Nondimeno, nessuna decisione era stata consegnata sul sollevamento della guardia di sicurezza.
7. Indagini penali in riguardo di Ukrimpeks-2000 (la società in accusa della vendita dell’aereo)
92. 6 ottobre 2010 un investigatore del Bila reparto di polizia di Tserkva dichiarò i sei Un-28 aerei come prova importante nell’indagine penale in appropriazione indebita sospettata di Ukrimpeks-2000 che era stato iniziato a febbraio 2006 (gli ufficiali di società furono sospettati di non essere riusciti a trasferire tutti gli incassi delle vendite di aereo al bilancio Statale-vedere divide in paragrafi 61 e 63-65 sopra). L’investigatore notò che gli aerei erano guardia di sicurezza continua con la Bila Tserkva Tassa Inspectorate sotto (vedere divide in paragrafi 73 e 87-91 sopra).
93. 26 novembre 2010 la società di richiedente si lamentò di che decisione al Kyiv Settore Regionale del Ministero dell’Interno. Affermò che non c’erano motivi per allegare l’aereo come prova importante nella causa penale in oggetto che era stato aperto approssimativamente quattro anni più primi. La società di richiedente indicò che, mentre gli aerei erano stati protegguti con le autorità fiscali, la loro condizione tecnica aveva deteriorato notevolmente e loro erano divenuti inutili. Perciò, la società di richiedente suggerì che è probabile che le autorità fiscali avrebbero stato chiedendo modi di spostare la responsabilità per che il deterioramento sopra le autorità di legge-esecuzione.
94. 25 dicembre 2010 l’Ufficio del Bila Tserkva Accusatore al quale apparentemente si era stata riferita l’azione di reclamo della società di richiedente, rispose che non c’erano nessuno ragioni di intervenire, per sé.
8. Ispezione dell’aereo con specialisti di Antonov
95. 17 giugno 2011 l’investigatore del Bila reparto di polizia di Tserkva (apparentemente, quell’in accusa dell’indagine penale in appropriazione indebita sospettata di Ukrimpeks-2000 nella quale gli aerei erano stati dichiarati come prova importante-vedere paragrafo 92 sopra) decise che gli aerei dovrebbero essere ritornati alla società di richiedente.
96. 9 agosto 2011 la società di richiedente contrasse Antonov, il disegnatore esclusivo e fabbricante di Un-28 aereo, eseguire una valutazione competente degli aerei.
97. Da 3 a 8 ottobre 2011 un perpetrazione competente di Antonov ispezionò gli aerei nella presenza del rappresentante della società di richiedente. Concluse che che che era stato presentato a sé per ispezione era consistito di articoli separati e componenti che non potevano essere classificati come aereo. Né loro potrebbero essere identificati come parti costituenti di precisamente la cosa di aerei alla società di richiedente. Inoltre, nessuna documentazione per gli aerei era disponibile.
Fatti di B. riguardo all’aereo di L-410
1. Acquisto ed operazioni di affari con la società di richiedente
98. 25 luglio 2000 la società di richiedente acquistò sei aereo di L-410 ad un’asta pubblica.
99. 15 agosto 2000 ricevette certificati autenticati che quegli aerei erano la sua proprietà.
100. 19 settembre 2000 acquistò due più aerei dello stesso tipo ad un mercato delle materie prime.
101. Facendo seguito affittare contratti fra la società di richiedente ed ATI di 18 agosto e 1 ottobre 2000, gli otto L-410s sarebbero affittati al secondi dopo ripara ed aggiornamento tecnico era stato eseguito con la società di richiedente. Questo fu previsto per essere completato con 1 maggio 2001.
102. Gli aerei furono parcheggiati all’aeroporto di Cherkasy.
2. La confisca dell’aereo con le autorità fiscali ed eventi relativi
103. Durante la ricerca condotta all’ufficio della società di richiedente in Kyiv fra 23 e 25 gennaio 2001 (vedere paragrafo 17 sopra), la polizia di tassa prese la documentazione originale per gli aerei di L-410. L’archivio di causa non contiene il rapporto di ricerca-e-confisca.
104. 30 marzo 2001 la polizia di tassa prese l’aereo “per il fine di usarli come prova importante nella causa penale [contro gli ufficiali di ATI] e per rimborso di arretrati di tassa.” La confisca fu documentata con un “rapporto dell’ispezione della scena” (simile all’ispezione condotta sulla stessa data all’Uzyn base aerea-vedere paragrafo 20 sopra).
105. 21 febbraio 2002 la società di richiedente impugnò la confisca degli aerei di fronte al Kyiv l’Ufficio di Accusatore Urbano.
106. 21 marzo 2002 l’accusatore rispose che, davvero, la confisca degli aerei di L-410 non era stata basata su qualsiasi documento procedurale e che lui aveva istruito perciò la polizia di tassa a “prenda una decisione appropriata che concerne quegli aereo.”
107. 22 aprile 2002 il Kyiv Amministrazione fiscale Statale istruì la società di richiedente a presentare la documentazione finanziaria in riguardo degli aerei in ordine per una decisione essere preso.
108. 26 aprile 2002 che l’investigatore del reparto di polizia dell’Amministrazione fiscale Statale ha dichiarato il L-410 del otto plana come prova importante nelle indagini penali contro gli ufficiali di ATI (vedere anche paragrafo 26 sopra).
109. Ad agosto 2002 la causa penale fu trasferita al GPO.
110. 2 gennaio 2003 una causa penale fu aperta in riguardo del Sig. L. come il presidente precedente di ATI (vedere paragrafo 8 sopra). Gli aerei furono classificati poi apparentemente, come prova importante in quelli procedimenti penali. In 26 maggio 2003 il GPO cessò le indagini penali contro il Sig. L. come là era prova insufficiente di qualsiasi la colpa. Fu notato nella decisione che il L-410 del otto plana che era stata classificata come prova importante nella causa sarebbe ritornato ad ATI. 4 agosto 2004 l’accusatore corresse la sua decisione di leggere che gli aerei dovevano essere ritornati alla società di richiedente.
111. La società di richiedente inutilmente tentò di portare procedimenti di fronte alle corti commerciali e civili su conto della confisca degli aerei e la loro classificazione come prova nella causa penale. 18 ottobre e 1 novembre 2004 il Kyiv che Tribunale di commercio Urbano e lo Shevchenkivskyy Court hanno rifiutato rispettivamente di accettare le sue rivendicazioni per esame come essendo oltre la loro competenza.
112. 15 novembre 2004 il reparto direttivo del GPO annullò la decisione di 26 aprile 2002 (vedere paragrafo 108 sopra).
113. 19 novembre 2004 informò l’Amministrazione fiscale di Kyiv di che decisione e l’istruì a restituire l’aereo alla società di richiedente come il loro proprietario giusto. Una lettera simile fu spedita alla gestione di Aeroporto di Cherkasy.
114. 3 dicembre 2004 il direttore di Aeroporto di Cherkasy informò la società di richiedente che l’aereo potrebbe essere trasferito solamente a sé nella presenza dell’Amministrazione fiscale di Kyiv che li aveva presi.
3. Procedimenti portati con la società di richiedente contro le autorità fiscali
115. 8 febbraio 2006 la società di richiedente depositò una rivendicazione col Kyiv Tribunale di commercio Urbano contro l’Amministrazione fiscale di Kyiv che chiede il ritorno dell’aereo di L-410 del otto.
116. In 24 maggio 2006 la corte accolse la rivendicazione ed obbligò l’imputato a restituire gli aerei alla società di richiedente. Notò che la polizia di tassa aveva ignorato le istruzioni non ambigue dell’accusatore per restituire gli aerei alla società di richiedente. La sentenza affermò siccome segue:
“Come confermato coi materiali di causa e non confutato con l’imputato, il [società di richiedente] è il proprietario dell’aereo di L-410 del otto…. L’insuccesso della Kyiv Stato Amministrazione fiscale per attenersi con le istruzioni dell’Ufficio del Generale Accusatore come riguardi il ritorno degli aerei al rivendicatore [illegalmente] spoglia il secondo del suo diritto per possedere ed usare la sua proprietà.”
117. 24 ottobre 2006 il Tribunale di commercio di Kyiv di Ricorso annullò che sentenza su un ricorso dell’Amministrazione fiscale di Kyiv e terminò i procedimenti. Fondò che l’imputato non era stato responsabile più degli aerei dopo la causa penale nella quale loro erano stati dichiarati come prova importante era stato trasferito al GPO ad agosto 2002 (vedere paragrafo 109 sopra). Inoltre, la corte considerò che il destino degli aerei già era stato risolto nel contesto dei procedimenti penali con gli accusatori le decisioni di ‘ di 26 maggio 2003, 4 agosto e 19 novembre 2004, facendo seguito a che gli aerei dovevano essere ritornati alla società di richiedente (vedere divide in paragrafi 110 e 113 sopra). La corte concluse perciò che, come da 4 agosto 2004, non erano impedimenti, incluso dal lato dell’imputato, alla società di richiedente sta accedendo gli aerei di L-410.
118. 1 aprile 2008 la Corte amministrativa più Alta emise una definitivo decisione annullando la direttiva del Tribunale di commercio di Kyiv di Ricorso di 24 ottobre 2006 e sostenendo la sentenza del Kyiv Tribunale di commercio Urbano di 24 maggio 2006 sul ricorso di cassazione della società di richiedente.
4. Procedimenti per esecuzione della sentenza del Kyiv Tribunale di commercio Urbano di 24 maggio 2006
119. 11 giugno 2008 il Kyiv Tribunale di commercio Urbano emise un ordine di esecuzione della sentenza secondo il quale l’aereo di L-410 del otto sarebbe ritornato alla società di richiedente.
120. 18 giugno 2008 l’ufficiale giudiziario aprì procedimenti di esecuzione ed istruì l’Amministrazione fiscale di Kyiv a spedire il suo rappresentante all’aeroporto di Cherkasy per ispezionare gli aerei, verifichi la loro completezza ed implementi il trasferimento.
121. Da luglio a dicembre 2008 l’ufficiale giudiziario riportò molte volte il suo insuccesso per eseguire la sentenza perché le autorità fiscali il rappresentante di ‘ era stato assente o perché l’amministrazione di aeroporto aveva rifiutato di permettere l’ufficiale giudiziario di entrare nell’aeroporto.
122. Dal 2008 a 6 maggio 2010 di 5 dicembre i procedimenti di esecuzione furono sospesi durante la conseguenza delle richieste depositata con sia il servizio dell’ufficiale giudiziario e le autorità fiscali col Kyiv Tribunale di commercio Urbano per la chiarificazione della sua sentenza di 24 maggio 2006 (quelle richieste furono respinte infine).
123. Da maggio a dicembre 2010 l’ufficiale giudiziario emise almeno tre più rapporti di incapacità sua, per le stesse ragioni come prima (vedere paragrafo 121 sopra), eseguire la sentenza in oggetto.
124. La società di richiedente fondò incidentalmente nel frattempo, fuori di una decisione del Cherkasy Consiglio Urbano del 2008 authorising di 24 luglio l’impresa municipale a settembre 2010, “Aeroporto di Cherkasy” vendere 410 aerei gli otto L (con gli stessi numeri di serie come quelli della cosa di aerei alla società di richiedente) ad un’asta pubblica. Gli incassi della vendita all’asta sarebbero usati per le necessità di Aeroporto di Cherkasy. Cinque degli aerei erano stati venduti a terze parti.
125. 10 dicembre 2010 l’amministrazione dell’aeroporto di Cherkasy infine permise l’ufficiale giudiziario di entrare nell’aeroporto. Invece degli otto aerei di L-410 l’ufficiale giudiziario scoprì là solamente tre per essere ritornato alla società di richiedente (o, più precisamente, i loro componenti).
126. 23 dicembre 2010 l’ufficiale giudiziario riportò che lui non potesse trasferire gli aerei alla società di richiedente perché: in primo luogo, solamente tre di loro furono lasciati; in secondo luogo, gli aerei furono chiusi a chiave e non c’erano nessuno chiavi per aprirli che lo fecero difficile valutare la loro condizione tecnica; e, in terzo luogo, la documentazione per gli aerei era dispersa.
127. Sulla stessa data un perpetrazione competente di T., una società di mantenimento di aereo che era stata contratta con la società di richiedente esaminò gli aerei scoperti all’aeroporto di Cherkasy e riportò il seguente: invece degli otto aerei di L-410 completi siccome indicato nel documento di esecuzione, c’erano componenti separati ed articoli di tre aerei; nessuna documentazione per quegli articoli era disponibile; gli aerei avuti corrosione sul loro metallo affiorano e fessure nelle loro finestre; ed i loro motori e propulsori erano dispersi. Alla conclusione fu giunta che gli aerei non erano stati immagazzinati in ottemperanza con deposito decide e che, infatti, gli articoli scoperti non potrebbero essere considerati più come aereo. Infine, l’assenza di qualsiasi la documentazione lo fece impossibile identificare gli articoli scoperti come quelli che appartengono, e supposto essere ritornato, alla società di richiedente.
128. 24 dicembre 2010 l’ufficiale giudiziario investigò col Kyiv Tribunale di commercio Urbano, con riferimento al rapporto del perpetrazione competente come a come procedere con l’esecuzione.
129. Sul 2011 T. di 3 marzo la società di richiedente informò che nel 2008 e 2009 aveva compiuto maggiore ripara a sei propulsori di aereo, i numeri di serie di che era gli stessi come quelli del L-410s che appartiene alla società di richiedente. La società di cliente si era presentata come il proprietario degli aerei in oggetto.
130. 15 giugno 2011 l’ufficiale giudiziario dichiarò un “ricerca per la proprietà del debitore” in riguardo degli otto L-410s per essere ritornato alla società di richiedente.
131. 20 giugno 2011 la decisione sopra fu spedita al Servizio della Sicurezza dell’Aviazione Statale.
132. 16 e 18 agosto 2011 l’ufficiale giudiziario ripetè la sua richiesta alle autorità fiscali per sembrare all’aeroporto di Cherkasy ad un specifico tempo.
133. 19 agosto 2011 il Kyiv Amministrazione fiscale Urbana rispose all’ufficiale giudiziario che dopo una revisione nel 2007 il L-410s del otto era stato dichiarato come i beni dell’Aeroporto di Cherkasy che società municipale e la loro proprietà erano state trasferite alla città. Era un fatto noto che l’ufficiale giudiziario aveva scoperto solamente tre aerei all’aeroporto ed aveva dichiarato perciò una ricerca per il rimanendo cinque aerei. Di conseguenza, l’ufficiale giudiziario era consapevole che il debitore non aveva la proprietà definita nel documento di esecuzione.
134. 26 agosto 2011 l’ufficiale giudiziario chiese alla società di richiedente di farlo chiaro se era pronto accettare l’aereo del tre nella condizione nella quale loro erano stati scoperti all’aeroporto di Cherkasy (quale non migliorava da 23 dicembre 2010-vedere divide in paragrafi 126-127 sopra). Come al rimanendo cinque aerei, risultò che loro erano stati venduti a terze parti nel 2008 facendo seguito ad una decisione del Cherkasy Consiglio Urbano. Inoltre, il Servizio della Sicurezza dell’Aviazione Statale informò l’ufficiale giudiziario che 13 agosto 2008 il L-410s del otto era stato escluso dal registro statale di aereo civile e che la loro ubicazione era ignota.
135. 30 agosto 2011 il gruppo di esperti tecnici esaminò di nuovo i componenti dei tre aerei all’aeroporto di Cherkasy ed inveterato la sua conclusione di 23 dicembre 2010 che quegli articoli non potevano essere considerati aereo.
136. Sulla stessa data l’ufficiale giudiziario emise un rapporto dell’impossibilità di ritornare anche alla società di richiedente i tre aerei.
137. 30 agosto 2011 l’ufficiale giudiziario terminò i procedimenti di esecuzione con la conclusione che era impossibile per eseguire la sentenza perché il debitore non aveva la proprietà in oggetto e la ricerca per che proprietà era stata senza successo.
II. DIRITTO NAZIONALE ATTINENTE E PRATICA AL TEMPO ATTINENTE
138. Le disposizioni attinenti del Codice di Diritto processuale penale (1960) legga siccome segue:
“Articolo 78. Prova importante
Prova importante consiste di articoli che sono strumenti od oggetti riferiti ad un reato penale o sopportando le sue tracce, soldi, valuables e gli altri incassi di crimine, così come qualsiasi articoli che potrebbero notificare scoprire un reato penale, identificare un perpetratore o confutare l’accusa o attenuare una sanzione penale.
Articolo 79. Conservazione di prova importante
Prova importante sarà esaminata attentamente, se possibile fotografò, descrisse in dettaglio nel rapporto di esame ed attaccato all’archivio di causa con l’ufficiale di indagine, investigatore o accusatore in accusa o con una direttiva giudiziale. La prova importante sarà tenuta nell’archivio di causa, a parte articoli ingombranti che saranno immagazzinati con l’enquiry o autorità di indagine o nella corte o sarà trasferito per deposito ad una rispettiva impresa, istituzione od organizzazione. …
In delle cause la prova importante può essere ritornata al suo proprietario se questo non è dannoso ai procedimenti. …
Articolo 178. I motivi per condurre una confisca
Una confisca sarà eseguita in cause dove l’investigatore ha informazioni accurate che gli articoli o documenti di attinenza sono con una certa persona o ad un certo posto.
Una confisca sarà basata sull’investigatore sta decidendo. …
Articolo 181. Persone in cui perquisizione e sequestro di presenza è condotta
Una perquisizione e sequestro sarà condotta nella presenza di due testimoni che attestano e la persona che occupano i locali in oggetto….
Una perquisizione e sequestro in locali occupati con un’impresa, società od organizzazione sarà condotta nella presenza dei loro rappresentanti. …
Le persone percorsero, i testimoni che attestano ed i rispettivi rappresentanti avranno spiegato a loro il loro diritto per essere presente durante tutte le azioni dell’investigatore e fare dichiarazioni su quelle azioni; le loro dichiarazioni saranno riflesse nel rapporto. …
Articolo 186. La confisca di articoli e documenti
Durante una perquisizione e sequestro solamente articoli e documenti attinente alla causa può essere sequestrato, così come il valuables e proprietà dell’accusato o la persona sospetta con una prospettiva a garantendo una rivendicazione civile o la possibile confisca dei beni. …
L’investigatore presenterà ai testimoni che attestano e le altre persone presenti tutti i documenti ed articoli soggetto alla confisca. Loro saranno elencati nel rapporto di confisca con un’indicazione del loro nome, numero, misurazioni, peso, materiale e caratteristiche individuali. Dove necessario, gli articoli sequestrati e documenti saranno impaccati e saranno sigillati sulla macchia. …
Articolo 188. Rapporto di perquisizione e sequestro
L’investigatore produrrà un rapporto su una perquisizione e sequestro in due copie…. Il rapporto indicherà i motivi per la perquisizione e sequestro, i locali sui quali fu condotto… le azioni dell’investigatore ed i risultati di perquisizione e sequestro.
Il rapporto della ricerca o la confisca rifletterà tutte le dichiarazioni e commenti di quelli presentano riguardo alle azioni dell’investigatore. Tutti quelli presente firmerà sia copie del rapporto. …
Articolo 190. Ispezione [della scena o articoli]
Per scoprire tracce di una prova importante delittuosa ed altra, chiarificare le circostanze del crimine, così come le altre circostanze di attinenza all’indagine, l’investigatore condurrà un’ispezione della scena, locali, articoli o documenti.
In cause urgenti, un’ispezione della scena può essere eseguita di fronte all’istituzione di procedimenti penali. In questa causa, e dove ci sono motivi per sé, procedimenti penali immediatamente saranno avviati dopo l’ispezione della scena.”
139. Il Codice di Procedura 1991 Commerciale purché siccome segue:
“Articolo 66. I motivi per garantire una rivendicazione
Il tribunale di commercio sarà concesso per prendere misure per garantire una rivendicazione, sulla richiesta del rivendicatore… o di sua propria istanza. Garantendo una rivendicazione è concesso a qualsiasi stadio dei procedimenti dove è probabile che un insuccesso per prendere misure complichi o renderebbe impossibile l’esecuzione della sentenza del tribunale di commercio.
Articolo 67. Misure per garantire una rivendicazione
Una rivendicazione può essere garantita con le misure seguenti:
sequestro della proprietà o soldi che appartengono all’imputato;
proibizione sull’imputato che intenta le certe cause;
proibizione sulle altre persone che intentano le certe cause riferite all’argomento della controversia;….
… Una direttiva su garantire una rivendicazione può essere piaciuta contro.”
140. Le disposizioni di legge attinenti dell’Ucraina “Sulla procedura per l’accordo di contribuenti gli obblighi di ‘ ai bilanci Statali e la speciale-fine procura” (“в’и”) (decretò nel 2000 ed abrogò seguente l’entrata in vigore del Tassa Codice 2 dicembre 2010), legga siccome segue:
“Sezione 9. La confisca amministrativa dei beni
9.3.1. Seguendo una richiesta con un’unità di polizia di tassa, il capo dell’autorità fiscale (o il suo sostituto) può decidere di prendere i beni di un contribuente. Questa decisione sarà spedita:
… (b) al contribuente, coi beni proibizione di alienazione di ‘;
(il c) alle altre persone in proprietà di o usando i beni del contribuente, con la proibizione sulla loro alienazione.”
9.3.2. Una confisca di beni può essere… fatto domanda a beni che sono prodotti, immagazzinò, trasportò o vendè in violazione di legislazione di dogane o legislazione su tassa di imposta indiretta, così come i beni… venduto in violazione di procedure legali, senza determinazione precedente del loro proprietario. In questa causa, ufficiali della tassa o le altre autorità di legge-esecuzione, mentre agendo all’interno della loro competenza, avrà diritto ad intraprendere una confisca provvisoria di simile beni. Questo dovrebbe essere riflesso in un rapporto che dà le ragioni per la confisca, con riferimenti a violazioni di disposizioni legali e concrete la descrizione dei beni, le loro specifiche caratteristiche e quantità, informazioni della persona o persone da chi i beni sono stati sequestrati (se applicabile), ed un ruolo dei diritti ed i doveri di quelle persone in riguardo della confisca. …”
LA LEGGE
I. VIOLAZIONE PRESUNTA DELL’ ARTICOLO 1 DEL PROTOCOLLO N. 1
141. La società di richiedente si lamentò Articolo 1 di Protocollo sotto N.ro 1 della violazione allegato con le autorità Statali dei suoi diritti di proprietà a sei Un-28 ed otto aereo di L-410. La disposizione si appellò su letture siccome segue:
“Ogni persona fisica o giuridica è abilitata al godimento pacifico delle sue proprietà. Nessuno sarà privato delle sue proprietà eccetto che nell’interesse pubblico e soggetto alle condizioni previste dalla legge e dai principi generali di diritto internazionale.
Comunque, le disposizioni precedenti non possono in qualsiasi modo danneggiare il diritto di un Stato ad eseguire simili leggi come ritiene necessario per controllare l’uso di proprietà in conformità con l’interesse generale o assicurare il pagamento di tasse o gli altri contributi o sanzioni penali.”
a. Ammissibilità
1. Non- esaurimento delle vie di ricorso nazionali
142. Il Governo presentò che la società di richiedente non aveva esaurito pertanto le via di ricorso nazionali come la sua azione di reclamo riguardava la confisca con le autorità dell’aereo e la loro documentazione. Loro notarono che dopo il tentativo senza successo della società di richiedente di portare procedimenti civili in riguardo della confisca di documentazione, avesse potuto trarre una rivendicazione amministrativa quel riguardo a. Il Governo dibattè inoltre che era stato aperto per la società di richiedente per portare una rivendicazione civile e separata per danni in riguardo della sua incapacità recuperare una volta gli aerei loro furono designati come prova importante in procedimenti penali.
143. Come riguardi la confisca di documentazione, la società di richiedente notò che solamente una parte ai procedimenti penali potesse impugnare azioni prese con un’autorità di enquiry nel corso di indagine preliminare. Siccome la società di richiedente non aveva avuto status nella rispettiva indagine penale, non c’era stata possibilità giuridicamente prevista per sé per impugnare la confisca contestata.
144. La società di richiedente contese inoltre che, determinato i procedimenti giudiziali e multipli era iniziato già cercando di avere i suoi diritti ripristinò, e notando le autorità l’inadempienza di ‘ con le definitivo decisioni giudiziali consegnò nel suo favore, non poteva essere aspettatosi ragionevolmente di iniziare qualsiasi procedimenti supplementari per attenersi col requisito dell’esaurimento di via di ricorso nazionali. Aveva fatto tutto possibile al livello nazionale prima di portare le sue azioni di reclamo alla Corte nella sua prospettiva.
145. La Corte indica che il fine dell’articolo dell’esaurimento di via di ricorso nazionali sotto Articolo 35 è riconoscere gli Stati Contraenti l’opportunità di ostacolando o mettere diritto le violazioni addotta contro loro prima che quelle dichiarazioni sono presentate alle istituzioni di Convenzione (vedere, per esempio, Selmouni c. la Francia [GC], n. 25803/94, § 74 ECHR 1999 V). Allo stesso tempo, questo articolo deve essere fatto domanda con del grado della flessibilità e senza il formalismo eccessivo. La Corte già ha sostenuto su un numero di occasioni che questo articolo è né assoluto né capace di essere fece domanda automaticamente; per i fini di fare una rassegna se è stato osservato, è essenziale per avere riguardo ad alle circostanze della causa individuale (vedere Akdivar ed Altri c. la Turchia [GC], 16 settembre 1996, § 69 Relazioni di Sentenze e Decisioni 1996 IV, ed Aksoy c. la Turchia, 18 dicembre 1996, §§ 53-54 Relazioni 1996-VI). La Corte guarda, in particolare, se il richiedente faceva tutto quello che potrebbe essere aspettatosi ragionevolmente per per esaurire via di ricorso nazionali e disponibili (vedere Merito c. l’Ucraina, n. 66561/01, § 58 30 marzo 2004).
146. Rivolgendosi alla causa presente, la Corte nota la natura svariata della violazione allegato dei diritti della società di richiedente sotto Articolo 1 di Protocollo N.ro 1, dove è la confisca della documentazione e l’aereo solamente alcuni dei problemi si lamentò di (vedere paragrafo 155 sotto).
147. Inoltre, la Corte non perde vista degli sforzi estesi si impegnata con la società di richiedente al livello nazionale. Nota che la società di richiedente chiese di ripristinare i suoi diritti sotto il criminale, giurisdizioni civili, amministrative e commerciali per più di dieci anni. Di conseguenza, la Corte non considera che le autorità ucraine erano in principio non dato l’opportunità sufficiente di ostacolare o mettere diritto la violazione allegato di Articolo 1 di Protocollo N.ro 1.
148. La Corte non seguirà con la sua valutazione dell’ammissibilità di questa parte della richiesta qui, come la questione dell’esaurimento di via di ricorso nazionali riferisce ai meriti dell’azione di reclamo della società di richiedente, sotto Articolo 13 della Convenzione che gli mancarono via di ricorso effettive in riguardo dell’interferenza allegato coi suoi diritti di proprietà. Da adesso, la Corte considera evitare giudicare prematuramente quelli problemi, che queste questioni dovrebbero essere esaminate insieme. Di conseguenza, contiene che la questione dell’esaurimento di via di ricorso nazionali dovrebbe essere congiunta ai meriti dell’azione di reclamo della società di richiedente sotto Articolo 13 (vedere divide in paragrafi 223-229 sotto).
2. Compatibilità di ratione Personae
149. Il Governo, riferendosi alla decisione della polizia di tassa di 17 giugno 2011 sul ritorno dell’Un-28s alla società di richiedente (vedere paragrafo 95 sopra), presentò che la società di richiedente aveva perso il suo status di vittima in riguardo della sua azione di reclamo sotto Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 che concerne quegli aereo.
150. La società di richiedente, a turno, si riferì al rapporto dell’Antonov perpetrazione competente di 8 ottobre 2011 secondo che la proprietà per essere ritornato alla società di richiedente-i sei Un-28s che era stato preso da sé in buon condizione operativa-aveva infatti consisteva di articoli separati e componenti che potrebbero essere classificati più come aereo. Né era quegli articoli identificabile come parti costituenti dell’aereo che appartiene alla società di richiedente (vedere paragrafo 97 sopra). Nella prospettiva della società di richiedente, non erano perciò motivi per considerare che aveva perso il suo status di vittima.
151. La Corte nota che un richiedente è privato di suo o il suo status come una vittima se le autorità nazionali hanno ammesso, o espressamente o in sostanza, e poi riconobbe compensazione appropriata e sufficiente per, una violazione della Convenzione (vedere, per esempio, Scordino c. l’Italia (n. 1) [GC], n. 36813/97, §§ 178-193 ECHR 2006 V).
152. Considera che nessune delle condizioni summenzionate è stato soddisfatto nella causa presente.
153. Di conseguenza, questa eccezione del Governo dovrebbe essere respinta.
3. Altrimenti come all’ammissibilità
154. La Corte nota che questa parte della richiesta non è mal-fondata manifestamente all’interno del significato di Articolo 35 § 3 (un) della Convenzione. Nota inoltre che non è inammissibile su qualsiasi gli altri motivi. Deve essere dichiarato perciò ammissibile.
B. Meriti
1. Le osservazioni delle parti 155. La società di richiedente addusse che lo Stato aveva commesso una serie di atti illegali ed omissioni, mentre violando i suoi diritti di proprietà, incluso il seguente:
1) la confisca della documentazione di aereo a gennaio 2001;
2) la confisca dell’Un-28 e l’aereo di L-410 30 marzo 2001;
3) la decisione della Bila Tserkva Amministrazione di 16 settembre 2002 di dichiarare senza proprietario i sei Un-28s ed autorizzare la loro vendita su quel la base;
4) la vendita dell’Un-28s a terze parti di fronte al completamento dei procedimenti giudiziali portato con la società di richiedente che impugna la decisione delle autorità di dichiarare senza proprietario gli aerei e mentre gli aerei erano sotto sequestri di corte;
5) la guardia di sicurezza continuata dell’Un-28s con la polizia di tassa da luglio 2002 onwards, incluso dopo molte decisioni giudiziali che ordinano il ritorno degli aerei alla società di richiedente;
6) il danno ai sei Un-28s e tre L-410s ed i vandalising della loro attrezzatura, così come la scomparsa dei cinque L-410s mentre loro erano nelle autorità la custodia di ‘;
7) la decisione del Cherkasy Consiglio Urbano del 2008 authorising di 24 luglio l’Aeroporto di Cherkasy impresa municipale per vendere gli otto L-410s che appartengono alla società di richiedente ad un’asta pubblica (cinque di loro furono venduti infine apparentemente,); e
8) la non-esecuzione delle definitivo decisioni giudiziali che ordinano il ritorno dell’aereo alla società di richiedente.
156. La società di richiedente enfatizzò che non c’erano stati procedimenti penali contro sé e che non aveva arretrati di tassa.
157. Avendo riguardo ad a tutti i problemi sopra e la sua incapacità in principio la società di richiedente presentò recuperare la sua proprietà, che l’interferenza dello Stato rispondente aveva dato luogo alla privazione illegale ed arbitraria de facto delle sue proprietà.
158. Il Governo ammise che la confisca dell’aereo su 30 marzo 2001 e la non-esecuzione delle definitivo decisioni che ordinano il loro ritorno alla società di richiedente aveva costituito interferenza col suo diritto a godimento tranquillo delle sue proprietà.
159. Comunque, loro notarono che l’aereo era stato sequestrato come prova importante nei procedimenti penali sulla base dell’interesse pubblico di combating delittuoso, e che che interesse pubblico prevalse sull’interesse privato della società di richiedente per possedere gli aerei.
160. Il Governo non fu d’accordo con l’argomento della società di richiedente che la confisca della sua proprietà era stata illegale, perché non era successo nel contesto di procedimenti penali contro la società di richiedente, ma contro terza persona. Loro assegnarono in che il collegamento al Codice di Diritto processuale penale sotto il quale la confisca di proprietà di terza persona in procedimenti penali era possibile. Inoltre, il problema era stato esaminato con le corti nazionali nelle quali avevano respinto le azioni di reclamo della società di richiedente quel riguardo a.
161. Il Governo notò che era stato possibile in principio per restituire la prova importante al suo proprietario di fronte al completamento dei procedimenti penali. Comunque, determinato che la società di richiedente era un’entità irlandese, c’era stato il rischio che è

Testo Tradotto

Conclusion(s)
Preliminary objection joined to merits and dismissed (Article 35-1 – Exhaustion of domestic remedies)
Violation of Article 13 – Right to an effective remedy (Article 13 – Effective remedy)
Violation of Article 1 of Protocol No. 1 – Protection of property (Article 1 para. 1 of Protocol No. 1 – Deprivation of property)
Pecuniary and non-pecuniary damage – award

FIFTH SECTION

CASE OF EAST/WEST ALLIANCE LIMITED v. UKRAINE

(Application no. 19336/04)

JUDGMENT

STRASBOURG

23 January 2014

This judgment will become final in the circumstances set out in Article 44 § 2 of the Convention. It may be subject to editorial revision.

In the case of East/West Alliance Limited v. Ukraine,
The European Court of Human Rights (Fifth Section), sitting as a Chamber composed of:
Mark Villiger, President,
Angelika Nußberger,
Boštjan M. Zupančič,
Ganna Yudkivska,
André Potocki,
Paul Lemmens,
Aleš Pejchal, judges,
and Stephen Phillips, Deputy Section Registrar,
Having deliberated in private on 17 December 2013,
Delivers the following judgment, which was adopted on that date:
PROCEDURE
1. The case originated in an application (no. 19336/04) against Ukraine lodged with the Court under Article 34 of the Convention for the Protection of Human Rights and Fundamental Freedoms (“the Convention”) on 27 May 2004 by OMISSIS., an Irish company based in Dublin with a representative office in Ukraine (“the applicant company”).
2. The applicant company was represented by the “International law firm “Consulting” based in Kyiv. The Ukrainian Government (“the Government”) were represented by their Agent, most recently Mr Nazar Kulchytskyy.
3. The applicant company alleged breaches of Article 1 of Protocol No. 1, as well as Article 6 § 1 and Article 13 of the Convention, on account of the authorities’ numerous and multifaceted interferences with its property rights to fourteen aircraft, which allegedly resulted in its being deprived of those possessions.
4. On 31 March 2010 the application was communicated to the Government.
5. On 27 April 2012 the President of the Section decided, under Rule 54 § 2 (c) of the Rules of Court, that the parties should be invited to submit further written observations on the admissibility and merits of the application.
6. The Irish Government, having been informed of their right to intervene in the proceedings (Article 36 § 1 of the Convention and Rule 44 of the Rules of Court), indicated that they did not wish to exercise that right.
THE FACTS
I. THE CIRCUMSTANCES OF THE CASE
7. At the time of the events the applicant company, along with ATI (an air cargo traffic company), URARP (an aircraft repairs and maintenance company), and some other companies involved in the aviation business, belonged to the Titan Consortium.
8. At various times between August 1997 and March 2002, when he was elected to the national parliament, the president of the Ukrainian office of the applicant company, ATI and the Titan Consortium was a certain Mr L.
A. Facts concerning the An-28 aircraft
1. Purchase and business operations by the applicant company
9. Pursuant to a sale contract of 30 July 1999, as modified on 28 December 1999, the applicant company purchased eight Antonov-28 (“An-28”) aircraft from the Russian airline company S. The aircraft had been manufactured in 1988-1990, and their flying records ranged from 1,455 to 2,821 hours.
10. On 9 and 19 January 2000 the applicant company leased those aircraft to ATI for ten years. It was stipulated in the contract that the aircraft would remain the property of the applicant company during that entire period. The ownership could then be transferred to ATI, on condition that it had settled all the leasing payments.
11. On 22 and 28 March 2000 the Ministry of Transport of Ukraine registered the aircraft. The applicant company was indicated as the owner in the registration certificates.
12. In November 2000 one of the aircraft was relocated to Moldova for commercial purposes.
13. On 7 March 2001 another aircraft was sold to company C.
14. The six remaining aircraft were parked at the Uzyn airbase in the Kyiv region (Bila Tserkva).
15. On 6 July 2001 the applicant company and ATI terminated the lease agreement because the lessee was unable to comply with its terms.
16. On 20 August 2001 the applicant company concluded an agreement on a ten-year lease of the six aircraft to another company, R.S.T., which was to take effect on 1 October 2001. That agreement, however, never entered into force.
2. Criminal proceedings against URARP and ATI officials
17. Between 23 and 25 January 2001 the tax police conducted a search on the premises of the Titan Consortium in Kyiv, including the applicant company’s office, apparently in the context of criminal investigations against URARP on account of suspected tax evasion. As a result, it seized “a considerable number of documents” (quoted from a ruling of the Kyiv Prosecutor’s Office of 20 September 2002 – see paragraph 27 below). The seized documentation included the original contract of sale for the six An-28s parked at the Uzyn airbase. The case file does not contain the search-and-seizure report.
18. On 23 March 2001 the tax police launched criminal proceedings against ATI officials on suspicion of tax evasion.
19. On 29 March 2001 the proceedings were discontinued as they had been instituted prematurely. However, by the same ruling the tax police instituted criminal proceedings against ATI officials on suspicion of document forgery.
20. On 30 March 2001 the tax police held an “inspection of the scene” at the Uzyn airbase, as a result of which they discovered and seized the six An-28 aircraft. The seizure was documented by a “report of the inspection of the scene” (the same procedure took place at Cherkasy airport in respect of eight L-410 planes also belonging to the applicant company – see paragraph 104 below). As the security guard was unable to produce the documentation for those aircraft, submitting that it was in the applicant company’s office in Kyiv, the police concluded that “their owner could not be established”.
21. The applicant company challenged the aforementioned seizure (as well as the seizure of the L-410 aircraft – see paragraph 105 below) before the prosecution authorities.
22. On 10 January 2002 the tax police opened again a criminal case against the ATI officials on suspicion of tax evasion.
23. On 21 March 2002 the Kyiv City Prosecutor’s Office wrote to the applicant company, in reply to its complaint about the alleged unlawfulness of the seizure of the aircraft of 30 March 2001, that it could not decide on the seizure of the An-28 aircraft, as in the meantime, on 10 September 2001, the Kyiv City Commercial Court had also impounded them in the context of the commercial proceedings brought by the tax authorities (see paragraph 35 below). As regards the L-410s, their seizure was found to be unlawful as it had not been based on an adequate procedural document (see paragraph 106 below).
24. On an unspecified date a criminal case was opened against the vice-president of ATI, who was charged with abuse of office, forgery, tax evasion and money laundering. Apparently, this criminal case replaced those previously opened against the ATI officials (see paragraphs 18 and 22 above). The ATI vice-president was suspected, in particular, of having forged the contracts of 9 and 19 January 2000 (see paragraph 10 above) for the allegedly non-existent lease of the aircraft, with a view to tax evasion.
25. On 17 April 2002 the tax police investigator conducted another inspection of the planes at the Uzyn airbase.
26. On the same date the investigator classified the planes as material evidence in the criminal case against the ATI vice-president, with reference to Articles 78 and 79 of the Code of Criminal Procedure (see paragraph 138 below).
27. On 20 September 2002 the Kyiv City Prosecutor’s Office refused to institute criminal proceedings against the tax police in respect of, inter alia, the search of the applicant company’s office between 23 and 25 January 2001 and the seizure of documentation relating to the aircraft. It was the fourth decision of the prosecution authorities refusing to open a criminal case in that regard. The previous three had been quashed on grounds of insufficient evidence. The applicant company also unsuccessfully tried to bring a civil claim in that regard.
28. On 3 February 2003 the Pecherskyy District Court of Kyiv (“the Pecherskyy Court”) found the vice-president of ATI guilty of professional negligence and acquitted him of the other charges (including the forgery of the lease contracts of 9 and 19 January 2001). By the same judgment the court ordered that the six AN-28s used as material evidence in the case be returned to “their owner”. On 8 May 2003 the Kyiv City Court of Appeal upheld that judgment.
29. On 26 May 2003 the Pecherskyy Court wrote to the State company in charge of the management of the Uzyn airbase stating that, pursuant to the judgment of 3 February 2003, the planes in question were to be returned to their owner.
30. On 30 May 2003 the airbase manager forwarded that instruction to the State Tax Inspectorate in Bila Tserkva (further referred to as “the Bila Tserkva Tax Inspectorate” or “the tax inspectorate”), which had entrusted it with their storage. The airbase manager also indicated that the tax inspectorate owed the State company 46,295 Ukrainian hryvnias (UAH) for the storage.
31. On 2 June 2003 the tax inspectorate replied that meanwhile, on 16 September 2002, the aircraft had been declared ownerless (see paragraph 41 below) and that there were no lawful grounds for discontinuing their sale for State revenue (see also paragraphs 61-65 below). As to the supposed indebtedness, the tax inspectorate submitted that the planes, which were now State property, had been stored in a State-owned airbase and guarded by the tax police (see paragraphs 73-74 below). Accordingly, it considered the claim for storage costs to be without basis.
32. On 7 February 2005 the Pecherskyy Court specified that, in accordance with the judgment of 3 February 2003, the six An-28s were to be returned to the applicant company, which was their owner.
33. On 28 February 2005 the court issued a writ of execution on the basis of its ruling of 7 February 2005.
3. Proceedings brought by the tax authorities for invalidation of the lease contracts of the aircraft
34. On 20 August 2001 the Pecherskyy District State Tax Administration in Kyiv lodged a claim with the Kyiv City Commercial Court against the applicant company and ATI, seeking to invalidate the lease contracts of 9 and 19 January 2000 (see paragraph 10 above). The claimant submitted that the applicant company had in fact supplied the planes to ATI free of charge, while the impugned lease contracts had subsequently been forged to conceal that fact, with a view to absolving ATI from any income tax payable. In addition to invalidation of the lease contracts, the tax administration sought confiscation of the eight aircraft, with the proceeds of their sale going to the State budget. It also requested that the planes be impounded as an interim measure to secure the claim.
35. On 10 September 2001 the court started the proceedings. It secured the claim by impounding the eight aircraft (including that sold to company C. and the one relocated to Moldova).
36. On 12 October 2001 company C. asked the court to lift the impoundment of the plane it had purchased. That request was apparently granted.
37. On 27 June 2003 the Kyiv City Commercial Court rejected the claim of the tax administration as unsubstantiated. It noted that it had been common ground that ATI had not complied with the lease contracts and therefore the applicant company remained the owner of the aircraft. The court also quashed the impoundment order of 10 September 2001 (see paragraph 35 above).
38. On 29 September 2003 the Kyiv Commercial Court of Appeal upheld that judgment. It stated that the applicant company’s ownership of the aircraft had been confirmed by documents, while the allegation that some of the documents had been forged had been found to be unsubstantiated in the judgment of 3 February 2003 (see paragraph 28 above).
4. Authorities’ decision to declare the six aircraft ownerless
39. On 10 July 2002 an investigator of the Bila Tserkva Tax Inspectorate issued a report about “the temporary seizure of the taxpayer’s assets” in respect of the six An-28 planes parked at the Uzyn airbase, with a view to “settlement of the taxpayer’s obligations vis-à-vis State budgets and target funds”. The report listed the planes’ registration numbers and referred to subsection 3.2 of section 9 of the Law of Ukraine “On the procedure for the settlement of taxpayers’ obligations to State budgets and special-purpose funds” (see paragraph 140 below). It was signed by a tax police official, the Uzyn airbase manager and two attesting witnesses.
40. On 11 July 2002 the deputy head of the Bila Tserkva Tax Inspectorate issued a decision about “the administrative seizure of the taxpayer’s assets” in respect of the aircraft in question. The decision reiterated that the measure had been undertaken with a view to “settlement of the taxpayer’s obligations vis-à-vis budgets and State target funds”. It was noted in the line “the taxpayer whose assets have been seized” that the owner of the aircraft had not been established.
41. On 16 September 2002 the Bila Tserkva City State Administration (“the Bila Tserkva Administration”) issued an order by which it declared the six aircraft ownerless and empowered the tax police to sell them. As a result, between March and June 2003 the planes were sold to third parties (see paragraphs 61-65 below).
42. On 15 May 2003 the applicant company lodged a claim with the Kyiv Regional Commercial Court against the Bila Tserkva Administration, challenging the order of 16 September 2002. It submitted that it was the legitimate owner of the aircraft, that the defendant had duly been informed of that fact, and that the impugned order had amounted to unlawful expropriation of the applicant company’s property.
43. On 3 June 2003, in order to secure the claim of the applicant company, the court banned any transactions involving the aircraft.
44. Consequently, on 4 June 2003 a bailiff sealed the six aircraft. The Ad Hoc Investigation Commission for the Investigation into Reasons for the Ukrainian Aviation Crisis Situation (“the Parliamentary Investigation Commission”), which in the meantime had been set up under the chairmanship of Mr L., MP (see paragraph 8 above), and to which the applicant company had complained, also sealed the aircraft.
45. The Bila Tserkva Administration appealed against the impoundment of the aircraft ordered on 3 June 2003 submitting, in particular, that the applicant company’s claim was of a non-pecuniary nature, being limited to the invalidation of a document.
46. On 8 July 2003 the Kyiv City Commercial Court of Appeal rejected that appeal. It found the appellant’s arguments groundless because the subject matter of the dispute was twofold: firstly, the impugned decision had declared the planes ownerless, and, secondly, it had authorised the tax authorities to sell the planes. Accordingly, a failure to secure the claim could jeopardise enforcement of any future judgment on the dispute.
47. On 11 November 2003 the Higher Commercial Court quashed the rulings of 3 June and 8 July 2003 on a cassation appeal lodged by the Bila Tserkva Administration. It noted that as of 3 June 2003 the planes had remained impounded in order to secure a claim in another set of proceedings under a ruling of 10 September 2001, which had not been quashed until 27 June 2003 (see paragraphs 35 and 37 above). As the legal procedure did not provide for “double” measures for securing claims, the ruling of the Kyiv Regional Commercial Court of 3 June 2003 had no legal basis.
48. On 25 December 2003 the Kyiv Regional Commercial Court found in favour of the applicant company and quashed the order of the Bila Tserkva Administration of 16 September 2002 (see paragraph 41 above). It stated that the property rights of the applicant company were confirmed by the aircraft registration certificates dated 28 March 2000 (see paragraph 11 above).
49. On 9 April 2004 the Kyiv Commercial Court of Appeal upheld that judgment. It also issued a separate ruling in which it referred, inter alia, to the documentary evidence in the case file proving that the Bila Tserkva Administration had proceeded with the sale of the planes on the grounds that they were ownerless (see paragraphs 41 and 61-65 below) after having received documents from the applicant company confirming the latter’s ownership of those planes. The court thus concluded that, by declaring the planes ownerless, the defendant had infringed the applicant company’s property rights. It further instructed the Kyiv Regional State Administration, the Kyiv City Tax Administration, and the Bila Tserkva Tax Inspectorate “to take appropriate measures in respect of the officials guilty of the violations of the procedure for identifying and declaring ownerless the property belonging to the [applicant company].”
50. On 20 July 2004 the Higher Commercial Court upheld the lower courts’ decisions of 25 December 2003 and 9 April 2004.
51. On 9 December 2004 the General Prosecutor’s Office (“the GPO”) instituted criminal proceedings on the suspected abuse of power by officials of the tax and other state authorities, which had “had grave consequences”. The prosecutor noted that, by declaring the applicant company’s aircraft ownerless and selling them, as well as by unlawfully seizing its L-410s (see also paragraphs 104 and 106 below), the authorities had caused the applicant company “direct pecuniary damage of over one million Ukrainian hryvnias”. On 15 December 2004 the supervision department of the GPO quashed the ruling of 9 December 2004 as premature. However, this later decision was subsequently also set aside (by the Deputy General Prosecutor’s decision of 14 April 2005). There is no information on any further developments in the investigation.
52. On 21 December 2004 the Supreme Court quashed the judgment of the Kyiv Regional Commercial Court of 25 December 2003 and the related rulings of the higher-level courts (see paragraphs 48 and 50 above) and remitted the case for fresh examination to the first-instance court. It considered that the courts had made a premature finding that the applicant company was the owner of the aircraft. The fresh examination of the case was supposed to clarify, including with the help of a forensic graphological examination, whether the contracts of sale of 30 July and 28 December 1999 (see paragraph 9 above) were authentic and in compliance with the Russian legislation as indicated therein.
53. On 25 September 2006 the Kyiv Regional Commercial Court, having examined the case afresh, allowed the applicant company’s claim once again and quashed as unlawful the order of the Bila Tserkva Administration of 16 September 2002 (see paragraph 41 above). Pursuant to the instructions of the Supreme Court, it had undertaken a forensic graphological examination of the contract of sale of 30 July 1999 and the additional agreement of 28 December 1999, and had found the signatures on them to be authentic. The court further established that the transaction had taken place in compliance with Russian legislation as indicated in the contracts. It underlined that the aircraft had been declared ownerless despite the fact that the case file had contained copies of the certificates of their registration with the Ministry of Transport of Ukraine of 28 March 2000 (see paragraph 11 above). Furthermore, the Russian company S. had confirmed to the court in writing that it had sold the planes at issue to the applicant company. Accordingly, the court concluded that there were no reasons not to consider the contract of sale of 30 July 1999 as appropriate proof of the applicant company’s title to the planes. The court also found that the Bila Tserkva Administration had breached the procedure for identifying and declaring the property ownerless.
54. The Bila Tserkva Administration, the Bila Tserkva Tax Inspectorate and the Kyiv Regional Prosecutor’s Office appealed.
55. The Kyiv Tax Administration also enquired with Interpol whether the applicant company was registered and pursued its activities lawfully.
56. On 16 January 2007 the Kyiv Regional Commercial Court of Appeal stayed the examination of the case pending receipt of information from the Irish Interpol Department concerning that enquiry.
57. On 27 February 2007 the Ukrainian Interpol Department informed the applicant company of the reply of their Irish counterparts confirming that it (the applicant company) had no criminal record, nor any problems with the police in Ireland.
58. On 7 June 2007 and 14 October 2008 the Kyiv Regional Commercial Court of Appeal and the Higher Administrative Court, respectively, upheld the judgment of the Kyiv Regional Commercial Court of 25 September 2006 (see paragraph 53 above; apparently at some point the jurisdiction over the case had been changed from commercial to administrative).
59. On 10 November 2008 the applicant company asked the Bila Tserkva Tax Inspectorate to return the six aircraft to it, with reference to those judicial decisions.
60. On 10 December 2008 the tax inspectorate replied that it was impossible to return the planes to the applicant company, because they had been sold off at a public auction in the meantime (see paragraphs 63-65 below).
5. Sale of the aircraft to third parties
61. In July 2002, following the seizure of the aircraft (see paragraphs 39-40 above), the Bila Tserkva Tax Inspectorate commissioned the Ukrimpeks-2000 company to store and sell them.
62. The applicant company unsuccessfully sought to prevent the sale before the Bila Tserkva Administration.
63. On 17 March 2003 Ukrimpeks-2000 sold one plane to a private company.
64. On 24 April 2003 four other planes were sold to another private company.
65. On 4 June 2003 the sixth plane was sold to the Ukrainian State Air Traffic Service Enterprise.
66. On 12 December 2003 the Kyiv Regional Commercial Court started proceedings following a claim by the applicant company challenging all those sale contracts, and impounded the aircraft in order to secure the claim.
67. Meanwhile, the Ukrainian State Air Traffic Service Enterprise, from its side, also challenged the contract of 4 June 2003 before the Commodity Market Arbitration Office (“Біржовий арбітраж (на правах третейського суду)”). The buyer could not get possession of the aircraft in question and found out that the sale had been carried out despite the judicial orders to impound the aircraft of 10 September 2001 and 3 June 2003.
68. On 19 February 2004 the Commodity Market Arbitration Office, in allowing the buyer’s claim, declared the sale of 4 June 2003 (carried out in the form of a commodity market transaction) null and void.
69. On 19 May 2005 the Kyiv Regional Commercial Court discontinued the proceedings in which the applicant company was seeking annulment of the sale contract of 4 June 2003, with reference to that decision.
70. On 6 July 2005 the court also quashed the impoundment order of 12 December 2003 on the ground that it was impeding technical maintenance of the aircraft (the ruling did not refer to any requests to have the order quashed).
71. On 25 August 2009 the Kyiv Regional Commercial Court, in allowing the applicant company’s claim, declared the sale contracts of 17 March and 24 April 2003 null and void.
72. On 17 December 2009 and 25 February 2010 the Kyiv Regional Commercial Court of Appeal and the Higher Commercial Court, respectively, upheld that judgment.
6. Security guard of the aircraft by the tax authorities
73. On 12 July 2002 the State Tax Administration instructed its Kyiv Regional Department to ensure security guard of the six An-28 aircraft.
74. The planes were apparently still parked at the Uzyn airbase after their sale to third parties (see paragraphs 14, 39 and 63-65 above).
75. According to the applicant company, on 4 June 2003 it concluded a contract with a State security agency on the guarding of the planes. That contract remained in force until August 2007 and the applicant company paid a total of UAH 351,522 (which, according to its calculations, was equivalent at the time to USD 67,865) for the services provided. According to the Government, that contract was of no effect in practice, given that the planes remained in the authorities’ custody (see also paragraph 243 below).
76. In 2004 the applicant company found out that some of the planes had been damaged or had had some equipment removed, so it complained to the police.
77. As a result, on 23 July 2004 the Bila Tserkva police investigator, in the presence of a representative of the applicant company, inspected the six planes. The inspection revealed that some of them had been damaged and/or had had certain equipment removed. A door handle had been broken and the door damaged on one plane, and the wheel housing, navigation equipment, engines, emergency radio installations, pilots’ seats and flashlight were missing on some of the planes. At the same time, some of the bailiffs’ seals and those of the Parliamentary Investigation Commission (see paragraph 44 above) were broken or missing, whereas there were fresh and intact Kyiv Regional Tax Administration seals on the planes.
78. On 26 July 2004 the applicant company complained to the GPO about the theft and damage of the aircraft, emphasising that it had happened while they were being guarded by the Bila Tserkva Tax Inspectorate. The applicant company sought to institute criminal proceedings against the latter. It further argued that the planes had arrived at the airbase in good condition, referring to the fact that they had all been independently flown there, rather than taken inside the hold of another aircraft.
79. On 5 August 2004 the prosecutor’s office refused to institute criminal proceedings against the officials of the Bila Tserkva Tax Inspectorate on account of the theft, having found no corpus delicti in their actions.
80. On 14 September 2004 the prosecutor’s office initiated criminal investigations into the theft without targeting them against any specific persons.
81. On 28 March 2005 the investigator terminated the investigations, having found it impossible to identify the perpetrator(s).
82. On 2 October 2007 the applicant company brought an administrative claim against the tax authorities on account of the allegedly unlawful armed guard of the aircraft, and sought its lifting.
83. On 19 November 2007 the Kyiv Regional Administrative Court refused to open the proceedings. It noted that the dispute in question had already been resolved by the judgment of the Kyiv Regional Commercial Court of 25 September 2006, upheld by the Kyiv Regional Commercial Court of Appeal on 7 June 2007 (see paragraphs 53 and 58 above).
84. On 17 February 2009 the applicant company brought another administrative claim against the Bila Tserkva Administration and Tax Inspectorate seeking the return of its six AN-28s. It submitted that those authorities had committed an unlawful omission by their failure to return the planes to the applicant company as their legitimate owner. It further noted that the decision of 16 September 2002 had been quashed by the Kyiv Regional Commercial Court on 25 September 2006, whose decision had been upheld by the higher-level courts. Nonetheless, the property had never been returned to the applicant company.
85. On 14 April 2009 the Kyiv Regional Administrative Court terminated the proceedings on the grounds that they fell under criminal rather than administrative jurisdiction. The court noted that it had been discovered that the applicant company’s claim concerned the alleged non-enforcement of a final criminal verdict (apparently meaning the verdict of the Pecherskyy Court of 3 February 2003, further clarified on 7 February 2005 – see paragraphs 28 and 32 above).
86. On 9 October 2009 the applicant company wrote to the tax authorities that it was the only legitimate owner of the six aircraft, as the decision to declare them ownerless had been quashed by the courts. It therefore insisted that the guard of the planes be lifted and that they be returned to it.
87. On 23 October 2009 the Bila Tserkva Tax Inspectorate replied that no decision had been taken about the lifting of the guard.
88. On 6 November 2009 the Kyiv Regional Tax Administration also replied to the applicant company that there was no reason to stop guarding the planes given that the court proceedings on the matter were ongoing (without specifying which proceedings it was referring to).
89. On 16 February 2010 the applicant company requested, once again, that the State Tax Administration set aside its instruction of 12 July 2002 regarding the guarding of the aircraft.
90. On 3 March 2010 the Deputy Head of the State Tax Administration forwarded that request to the Kyiv Regional Tax Administration.
91. On 15 March 2010 the latter dismissed the applicant company’s request. It noted that, indeed, the courts had invalidated both the decision to declare the planes ownerless and the contracts for their subsequent sale. Nonetheless, no decision had been delivered on the lifting of the security guard.
7. Criminal investigations in respect of Ukrimpeks-2000 (the company in charge of the sale of the aircraft)
92. On 6 October 2010 an investigator of the Bila Tserkva police department declared the six AN-28 planes as material evidence in the criminal investigation into suspected embezzlement by Ukrimpeks-2000, which had been initiated in February 2006 (the company officials were suspected of having failed to transfer all the proceeds of the aircraft sales to the State budget – see paragraphs 61 and 63-65 above). The investigator noted that the planes were under constant security guard by the Bila Tserkva Tax Inspectorate (see paragraphs 73 and 87-91 above).
93. On 26 November 2010 the applicant company complained about that decision to the Kyiv Regional Department of the Ministry of the Interior. It stated that there were no grounds for attaching the aircraft as material evidence in the criminal case in question, which had been opened about four years earlier. The applicant company pointed out that, while the planes had been guarded by the tax authorities, their technical condition had considerably deteriorated and they had become unusable. Therefore, the applicant company suggested that the tax authorities might have been seeking ways to shift the responsibility for that deterioration onto the law-enforcement authorities.
94. On 25 December 2010 the Bila Tserkva Prosecutor’s Office, to which the applicant company’s complaint had apparently been referred, replied that there were no reasons for it to intervene.
8. Inspection of the aircraft by Antonov specialists
95. On 17 June 2011 the investigator of the Bila Tserkva police department (apparently, the one in charge of the criminal investigation into suspected embezzlement by Ukrimpeks-2000 in which the planes had been declared as material evidence – see paragraph 92 above) decided that the planes should be returned to the applicant company.
96. On 9 August 2011 the applicant company contracted Antonov, the exclusive designer and manufacturer of An-28 aircraft, to carry out an expert evaluation of the planes.
97. From 3 to 8 October 2011 an expert commission of Antonov inspected the planes in the presence of the applicant company’s representative. It concluded that what had been presented to it for inspection had consisted of separate items and components, which could not be classified as aircraft. Nor could they be identified as constituent parts of exactly the planes belonging to the applicant company. Furthermore, no documentation for the planes was available.
B. Facts concerning the L-410 aircraft
1. Purchase and business operations by the applicant company
98. On 25 July 2000 the applicant company purchased six L-410 aircraft at a public auction.
99. On 15 August 2000 it received notarised certificates that those planes were its property.
100. On 19 September 2000 it purchased two more planes of the same type at a commodity market.
101. Pursuant to lease contracts between the applicant company and ATI of 18 August and 1 October 2000, the eight L-410s were to be leased to the latter after repairs and technical upgrading had been carried out by the applicant company. This was envisaged to be completed by 1 May 2001.
102. The planes were parked at Cherkasy airport.
2. Seizure of the aircraft by the tax authorities and related events
103. During the search conducted at the applicant company’s office in Kyiv between 23 and 25 January 2001 (see paragraph 17 above), the tax police seized original documentation for the L-410 planes. The case file does not contain the search-and-seizure report.
104. On 30 March 2001 the tax police seized the aircraft “for the purpose of using them as material evidence in the criminal case [against the ATI officials] and for redemption of tax arrears”. The seizure was documented by a “report of the inspection of the scene” (similar to the inspection conducted on the same date at the Uzyn airbase – see paragraph 20 above).
105. On 21 February 2002 the applicant company challenged the seizure of the planes before the Kyiv City Prosecutor’s Office.
106. On 21 March 2002 the prosecutor replied that, indeed, the seizure of the L-410 planes had not been based on any procedural document and that he had therefore instructed the tax police to “take an appropriate decision concerning those aircraft”.
107. On 22 April 2002 the Kyiv State Tax Administration instructed the applicant company to submit financial documentation in respect of the planes in order for a decision to be taken.
108. On 26 April 2002 the investigator of the police department of the State Tax Administration declared the eight L-410 planes as material evidence in the criminal investigations against the ATI officials (see also paragraph 26 above).
109. In August 2002 the criminal case was transferred to the GPO.
110. On 2 January 2003 a criminal case was opened in respect of Mr L. as the former president of ATI (see paragraph 8 above). Apparently, the planes were then classified as material evidence in those criminal proceedings. On 26 May 2003 the GPO discontinued the criminal investigations against Mr L. as there was insufficient evidence of any guilt. It was noted in the resolution that the eight L-410 planes, which had been classified as material evidence in the case, were to be returned to ATI. On 4 August 2004 the prosecutor amended his resolution to read that the planes had to be returned to the applicant company.
111. The applicant company unsuccessfully tried to bring proceedings before the commercial and civil courts on account of the seizure of the planes and their classification as evidence in the criminal case. On 18 October and 1 November 2004 the Kyiv City Commercial Court and the Shevchenkivskyy Court respectively refused to accept its claims for examination as being beyond their competence.
112. On 15 November 2004 the GPO’s supervisory department quashed the decision of 26 April 2002 (see paragraph 108 above).
113. On 19 November 2004 it informed the Kyiv Tax Administration of that decision and instructed it to return the aircraft to the applicant company as their rightful owner. A similar letter was sent to the management of Cherkasy Airport.
114. On 3 December 2004 the director of Cherkasy Airport informed the applicant company that the aircraft could be transferred to it only in the presence of the Kyiv Tax Administration which had seized them.
3. Proceedings brought by the applicant company against the tax authorities
115. On 8 February 2006 the applicant company lodged a claim with the Kyiv City Commercial Court against the Kyiv Tax Administration seeking the return of the eight L-410 aircraft.
116. On 24 May 2006 the court allowed the claim and obliged the defendant to return the planes to the applicant company. It noted that the tax police had ignored the prosecutor’s unambiguous instructions to return the planes to the applicant company. The judgment stated as follows:
“As confirmed by the case materials and not refuted by the defendant, the [applicant company] is the owner of the eight L-410 aircraft …. The failure of the Kyiv State Tax Administration to comply with the instructions of the General Prosecutor’s Office as regards the return of the planes to the claimant [unlawfully] deprives the latter of its right to possess and use its property”.
117. On 24 October 2006 the Kyiv Commercial Court of Appeal quashed that judgment on an appeal by the Kyiv Tax Administration and terminated the proceedings. It found that the defendant had no longer been in charge of the planes after the criminal case in which they had been declared as material evidence had been transferred to the GPO in August 2002 (see paragraph 109 above). Moreover, the court considered that the destiny of the planes had already been resolved in the context of the criminal proceedings by the prosecutors’ resolutions of 26 May 2003, 4 August and 19 November 2004, pursuant to which the planes had to be returned to the applicant company (see paragraphs 110 and 113 above). The court therefore concluded that, as from 4 August 2004, there had been no impediments, including from the defendant’s side, to the applicant company’s accessing the L-410 planes.
118. On 1 April 2008 the Higher Administrative Court issued a final decision quashing the ruling of the Kyiv Commercial Court of Appeal of 24 October 2006 and upholding the judgment of the Kyiv City Commercial Court of 24 May 2006 on the applicant company’s cassation appeal.
4. Proceedings for enforcement of the judgment of the Kyiv City Commercial Court of 24 May 2006
119. On 11 June 2008 the Kyiv City Commercial Court issued a writ of execution, according to which the eight L-410 aircraft were to be returned to the applicant company.
120. On 18 June 2008 the bailiff opened enforcement proceedings and instructed the Kyiv Tax Administration to send its representative to Cherkasy airport to inspect the planes, verify their completeness and implement the transfer.
121. From July to December 2008 the bailiff reported several times his failure to enforce the judgment because the tax authorities’ representative had been absent or because the airport administration had refused to allow the bailiff to enter the airport.
122. From 5 December 2008 to 6 May 2010 the enforcement proceedings were stayed pending the outcome of applications lodged by both the bailiff’s service and the tax authorities with the Kyiv City Commercial Court for clarification of its judgment of 24 May 2006 (those applications were eventually rejected).
123. From May to December 2010 the bailiff issued at least three more reports about his inability, for the same reasons as before (see paragraph 121 above), to enforce the judgment in question.
124. Meanwhile, in September 2010, the applicant company incidentally found out about a decision of the Cherkasy City Council of 24 July 2008 authorising the municipal enterprise “Cherkasy Airport” to sell the eight L 410 planes (with the same serial numbers as those of the planes belonging to the applicant company) at a public auction. The proceeds of the auction were to be used for the needs of Cherkasy Airport. Five of the planes had been sold to third parties.
125. On 10 December 2010 the administration of Cherkasy airport finally allowed the bailiff to enter the airport. Instead of the eight L-410 planes to be returned to the applicant company, the bailiff discovered there only three (or, more precisely, their components).
126. On 23 December 2010 the bailiff reported that he could not transfer the planes to the applicant company because: firstly, only three of them were left; secondly, the planes were locked and there were no keys to open them, which made it difficult to evaluate their technical condition; and, thirdly, the documentation for the planes was missing.
127. On the same date an expert commission of T., an aircraft maintenance company, which had been contracted by the applicant company, examined the planes discovered at Cherkasy airport and reported the following: instead of the eight complete L-410 planes as indicated in the writ of enforcement, there were separate components and items of three planes; no documentation for those items was available; the planes had corrosion on their metal surfaces and cracks in their windows; and their engines and propellers were missing. The conclusion was reached that the planes had not been stored in compliance with storage rules and that, in fact, the items discovered could no longer be considered as aircraft. Lastly, the absence of any documentation made it impossible to identify the discovered items as those belonging, and supposed to be returned, to the applicant company.
128. On 24 December 2010 the bailiff enquired with the Kyiv City Commercial Court, with reference to the expert commission’s report, as to how to proceed with the enforcement.
129. On 3 March 2011 T. informed the applicant company that in 2008 and 2009 it had performed major repairs to six aircraft propellers, the serial numbers of which were the same as those of the L-410s belonging to the applicant company. The customer company had presented itself as the owner of the planes in question.
130. On 15 June 2011 the bailiff declared a “search for the debtor’s property” in respect of the eight L-410s to be returned to the applicant company.
131. On 20 June 2011 the above decision was sent to the State Aviation Security Service.
132. On 16 and 18 August 2011 the bailiff repeated his request to the tax authorities to appear at Cherkasy airport at a specific time.
133. On 19 August 2011 the Kyiv City Tax Administration replied to the bailiff that after an audit in 2007 the eight L-410s had been declared as assets of the Cherkasy Airport municipal company and their ownership had been transferred to the city. It was a known fact that the bailiff had discovered only three planes at the airport and had therefore declared a search for the remaining five planes. Accordingly, the bailiff was aware that the debtor did not have the property defined in the writ of enforcement.
134. On 26 August 2011 the bailiff asked the applicant company to make it clear whether it was ready to accept the three aircraft in the condition in which they had been discovered at Cherkasy airport (which had not improved since 23 December 2010 – see paragraphs 126-127 above). As to the remaining five planes, it turned out that they had been sold to third parties in 2008 pursuant to a decision of the Cherkasy City Council. Furthermore, the State Aviation Security Service informed the bailiff that on 13 August 2008 the eight L-410s had been excluded from the state register of civilian aircraft and that their location was unknown.
135. On 30 August 2011 the group of technical experts again examined the components of the three planes at Cherkasy airport and confirmed its conclusion of 23 December 2010 that those items could not be regarded as aircraft.
136. On the same date the bailiff issued a report about the impossibility of returning to the applicant company even the three planes.
137. On 30 August 2011 the bailiff terminated the enforcement proceedings with the conclusion that it was impossible to enforce the judgment because the debtor did not have the property in question and the search for that property had been unsuccessful.
II. RELEVANT DOMESTIC LAW AND PRACTICE AT THE MATERIAL TIME
138. The relevant provisions of the Code of Criminal Procedure (1960) read as follows:
“Article 78. Material evidence
Material evidence consists of items that are instruments or objects related to a criminal offence or bearing its traces, money, valuables and other proceeds of crime, as well as any items which could serve to uncover a criminal offence, to identify a perpetrator or to refute the accusation or mitigate a penalty.
Article 79. Preservation of material evidence
Material evidence shall be carefully examined, if possible photographed, described in detail in the examination report and attached to the case file by the inquiry officer, investigator or prosecutor in charge or by a judicial ruling. The material evidence shall be kept in the case file, except for cumbersome items which shall be stored by the enquiry or investigation authority or in the court or shall be transferred for storage to a respective enterprise, institution or organisation. …
In some cases the material evidence may be returned to its owner if this is not detrimental to the proceedings. …
Article 178. Grounds for conducting a seizure
A seizure shall be carried out in cases where the investigator has accurate information that the items or documents of relevance are with a certain person or at a certain place.
A seizure shall be based on the investigator’s ruling. …
Article 181. Persons in whose presence search and seizure are conducted
A search and seizure shall be conducted in the presence of two attesting witnesses and the person occupying the premises in question ….
A search and seizure in premises occupied by an enterprise, company or organisation shall be conducted in the presence of their representatives. …
The persons searched, the attesting witnesses and the respective representatives shall have explained to them their right to be present during all the actions of the investigator and to make statements on those actions; their statements shall be reflected in the report. …
Article 186. Seizure of items and documents
During a search and seizure only items and documents relevant to the case may be seized, as well as the valuables and property of the accused or the suspect with a view to securing a civil claim or possible confiscation of property. …
The investigator shall present to the attesting witnesses and the other persons present all the documents and items subject to seizure. They shall be listed in the seizure report with an indication of their name, number, measurements, weight, material and individual features. Where necessary, the seized items and documents shall be packed and sealed on the spot. …
Article 188. Search and seizure report
The investigator shall produce a report on a search and seizure in two copies …. The report shall indicate the grounds for the search and seizure, the premises on which it was conducted … the investigator’s actions and the search and seizure results.
The report of the search or seizure shall reflect all the statements and remarks of those present concerning the investigator’s actions. All those present shall sign both copies of the report. …
Article 190. Inspection [of the scene or items]
In order to uncover traces of a crime and other material evidence, to clarify the circumstances of the crime, as well as other circumstances of relevance to the investigation, the investigator shall conduct an inspection of the scene, premises, items or documents.
In urgent cases, an inspection of the scene may be carried out before the institution of criminal proceedings. In this case, and where there are grounds for it, criminal proceedings shall be instituted immediately after the inspection of the scene.”
139. The Code of Commercial Procedure 1991 provided as follows:
“Article 66. Grounds for securing a claim
The commercial court shall be entitled to take measures for securing a claim, upon the request of the claimant … or of its own motion. Securing a claim is allowed at any stage of the proceedings where a failure to take measures might complicate or render impossible the enforcement of the commercial court’s judgment.
Article 67. Measures for securing a claim
A claim may be secured by the following measures:
impoundment of the property or money belonging to the defendant;
prohibition on the defendant taking certain actions;
prohibition on other persons taking certain actions related to the subject matter of the dispute; ….
… A ruling on securing a claim may be appealed against.”
140. The relevant provisions of the Law of Ukraine “On the procedure for the settlement of taxpayers’ obligations to the State budgets and special-purpose funds” (“Про порядок погашення зобов’язань платників податків перед бюджетами та державними цільовими фондами”) (enacted in 2000 and repealed following the entry into force of the Tax Code on 2 December 2010), read as follows:
“Section 9. Administrative seizure of assets
9.3.1. Following an application by a tax police unit, the head of the tax authority (or his deputy) may decide to seize a taxpayer’s assets. This decision shall be sent:
… (b) to the taxpayer, with the assets’ alienation ban;
(c) to other persons in possession of or using the taxpayer’s assets, with the ban on their alienation.”
9.3.2. An assets seizure may be … applied to goods which are produced, stored, transported or sold in breach of customs legislation or legislation on excise tax, as well as goods … sold in breach of legal procedures, without prior determination of their owner. In this case, officials of the tax or other law-enforcement authorities, acting within their competence, shall have the right to undertake a temporary seizure of such assets. This should be reflected in a report giving the reasons for the seizure, with references to breaches of concrete legal provisions, the description of the assets, their specific features and quantity, information about the person or persons from whom the goods have been seized (if applicable), and a list of the rights and duties of those persons in respect of the seizure. …”
THE LAW
I. ALLEGED VIOLATION OF ARTICLE 1 OF PROTOCOL NO. 1
141. The applicant company complained under Article 1 of Protocol No. 1 of the alleged infringement by the State authorities of its property rights to six An-28 and eight L-410 aircraft. The provision relied on reads as follows:
“Every natural or legal person is entitled to the peaceful enjoyment of his possessions. No one shall be deprived of his possessions except in the public interest and subject to the conditions provided for by law and by the general principles of international law.
The preceding provisions shall not, however, in any way impair the right of a State to enforce such laws as it deems necessary to control the use of property in accordance with the general interest or to secure the payment of taxes or other contributions or penalties.”
A. Admissibility
1. Non-exhaustion of domestic remedies
142. The Government submitted that the applicant company had not exhausted the domestic remedies insofar as its complaint concerned the seizure by the authorities of the aircraft and their documentation. They noted that after the applicant company’s unsuccessful attempt to bring civil proceedings in respect of the documentation seizure, it could have brought an administrative claim in that regard. The Government further argued that it had been open for the applicant company to bring a separate civil claim for damages in respect of its inability to recover the planes once they were designated as material evidence in criminal proceedings.
143. As regards the documentation seizure, the applicant company noted that only a party to the criminal proceedings could challenge actions taken by an enquiry authority in the course of preliminary investigation. As the applicant company had had no status in the respective criminal investigation, there had been no legally envisaged possibility for it to challenge the impugned seizure.
144. The applicant company further contended that, given the multiple judicial proceedings it had already initiated seeking to have its rights restored, and noting the authorities’ non-compliance with the final judicial decisions delivered in its favour, it could not have been reasonably expected to initiate any additional proceedings in order to comply with the requirement of the exhaustion of domestic remedies. In its view, it had done everything possible at the domestic level before bringing its complaints to the Court.
145. The Court points out that the purpose of the rule of exhaustion of domestic remedies under Article 35 is to afford the Contracting States the opportunity of preventing or putting right the violations alleged against them before those allegations are submitted to the Convention institutions (see, for example, Selmouni v. France [GC], no. 25803/94, § 74, ECHR 1999 V). At the same time, this rule must be applied with some degree of flexibility and without excessive formalism. The Court has already held on a number of occasions that this rule is neither absolute nor capable of being applied automatically; for the purposes of reviewing whether it has been observed, it is essential to have regard to the circumstances of the individual case (see Akdivar and Others v. Turkey [GC], 16 September 1996, § 69, Reports of Judgments and Decisions 1996 IV, and Aksoy v. Turkey, 18 December 1996, §§ 53-54, Reports 1996-VI). The Court looks, in particular, whether the applicant did everything that could reasonably be expected in order to exhaust available domestic remedies (see Merit v. Ukraine, no. 66561/01, § 58, 30 March 2004).
146. Turning to the present case, the Court notes the multifaceted nature of the alleged breach of the applicant company’s rights under Article 1 of Protocol No. 1, where the seizure of the documentation and the aircraft are only a few of the issues complained of (see paragraph 155 below).
147. Furthermore, the Court does not lose sight of the extensive efforts undertaken by the applicant company at the national level. It notes that the applicant company sought to restore its rights under the criminal, civil, administrative and commercial jurisdictions for more than ten years. Accordingly, the Court does not consider that the Ukrainian authorities were in principle not provided with sufficient opportunity to prevent or put right the alleged violation of Article 1 of Protocol No. 1.
148. The Court will not go on with its assessment of the admissibility of this part of the application here, as the question of exhaustion of domestic remedies relates to the merits of the applicant company’s complaint, under Article 13 of the Convention, that it lacked effective remedies in respect of the alleged interference with its property rights. Hence, to avoid prejudging those issues, the Court considers that these questions should be examined together. Accordingly, it holds that the question of exhaustion of domestic remedies should be joined to the merits of the applicant company’s complaint under Article 13 (see paragraphs 223-229 below).
2. Compatibility ratione personae
149. The Government, referring to the decision of the tax police of 17 June 2011 on the return of the An-28s to the applicant company (see paragraph 95 above), submitted that the applicant company had lost its victim status in respect of its complaint under Article 1 of Protocol No. 1 concerning those aircraft.
150. The applicant company, in turn, referred to the report of the Antonov expert commission of 8 October 2011, according to which the property to be returned to the applicant company – the six An-28s, which had been taken from it in good operational condition – had in fact consisted of separate items and components which could no longer be classified as aircraft. Nor were those items identifiable as constituent parts of the aircraft belonging to the applicant company (see paragraph 97 above). In the applicant company’s view, there were therefore no grounds for considering that it had lost its victim status.
151. The Court notes that an applicant is deprived of his or her status as a victim if the national authorities have acknowledged, either expressly or in substance, and then afforded appropriate and sufficient redress for, a breach of the Convention (see, for example, Scordino v. Italy (no. 1) [GC], no. 36813/97, §§ 178-193, ECHR 2006 V).
152. It considers that none of the aforementioned conditions have been met in the present case.
153. Accordingly, this objection by the Government should be rejected.
3. Otherwise as to admissibility
154. The Court notes that this part of the application is not manifestly ill-founded within the meaning of Article 35 § 3 (a) of the Convention. It further notes that it is not inadmissible on any other grounds. It must therefore be declared admissible.
B. Merits
1. The parties’ submissions
155. The applicant company alleged that the State had committed a series of unlawful acts and omissions, violating its property rights, including the following:
(a) the seizure of the aircraft documentation in January 2001;
(b) the seizure of the An-28 and L-410 aircraft on 30 March 2001;
(c) the decision of the Bila Tserkva Administration of 16 September 2002 to declare the six An-28s ownerless and to authorise their sale on that ground;
(d) the sale of the An-28s to third parties before completion of the judicial proceedings brought by the applicant company challenging the authorities’ decision to declare those planes ownerless property and while the planes were under court impoundments;
(e) the continued security guard of the An-28s by the tax police from July 2002 onwards, including after several judicial decisions ordering the return of the planes to the applicant company;
(f) the damage to the six An-28s and three L-410s and the vandalising of their equipment, as well as the disappearance of the five L-410s while they were in the authorities’ custody;
(g) the decision of the Cherkasy City Council of 24 July 2008 authorising the Cherkasy Airport municipal enterprise to sell the eight L-410s belonging to the applicant company at a public auction (apparently, five of them were eventually sold); and
(h) the non-enforcement of the final judicial decisions ordering the return of the aircraft to the applicant company.
156. The applicant company emphasised that there had been no criminal proceedings against it and that it had no tax arrears.
157. Having regard to all the above issues and its inability in principle to retrieve its property, the applicant company submitted that the interference by the respondent State had resulted in de facto unlawful and arbitrary deprivation of its possessions.
158. The Government admitted that the seizure of the aircraft on 30 March 2001 and the non-enforcement of the final decisions ordering their return to the applicant company had constituted interference with its right to peaceful enjoyment of its possessions.
159. They noted, however, that the aircraft had been seized as material evidence in the criminal proceedings on the basis of the public interest of crime combating, and that that public interest prevailed over the private interest of the applicant company to possess the planes.
160. The Government disagreed with the applicant company’s argument that the seizure of its property had been unlawful, because it had taken place in the context of criminal proceedings not against the applicant company, but against third persons. They referred in that connection to the Code of Criminal Procedure, under which the seizure of property of third persons in criminal proceedings was possible. Furthermore, the issue had been examined by the domestic courts, which had rejected the applicant company’s complaints in that regard.
161. The Government noted that it had been possible in principle to return the material evidence to its owner before completion of the criminal proceedings. However, given that the applicant company was an Irish entity, there had been the risk that the aircraft might be moved to Ireland before the proceedings were completed.
162. The Government admitted that by the judgment of 3 February 2003 the Pecherskyy Court had ordered that the An-28s, which had previously been classified as material evidence in the criminal proceedings against the ATI officials, be returned to the applicant company. However, given that between 2003 and 2010 there had been a number of judicial proceedings regarding those aircraft, they had in fact been disputed property and could not be returned to the applicant company. The Government further observed that on 6 October 2010 the planes had been declared as material evidence in criminal proceedings against Ukrimpeks-2000 officials. They emphasised that from that point onwards the applicant company could not be regarded as having any entitlement to them.
163. As to the authorities’ handling of the aircraft while they were material evidence in criminal proceedings, the Government submitted that the responsibility for the destiny of material evidence had rested on the State and that the applicant company had had no entitlement to the aircraft until the decision had been made to return them to it. Accordingly, the Government considered that there had been no interference with the applicant company’s property rights as regards the preservation of the aircraft, the authorities’ decision to declare them ownerless property, their sale to third parties and the damage to them, as at the time when all those events took place no such property rights could be said to have existed for the applicant company.
164. The Government further contended that the continued security guard of the aircraft by the tax police had not amounted to interference with the applicant company’s property rights. In their opinion, the guarding did not hinder the right of the applicant company to possess, use and dispose of the aircraft as its property.
165. In sum, the Government maintained that even if some of the issues raised by the applicant company had amounted to interference with its property rights, that interference had had an adequate legal basis, had pursued a legitimate aim and had been proportionate to that aim.
2. The Court’s assessment
(a) General principles established in the Court’s case-law
166. According to the well-established case-law of the Court, Article 1 of Protocol No. 1 to the Convention comprises three distinct rules. The first, which is expressed in the first sentence of the first paragraph and is of a general nature, lays down the principle of peaceful enjoyment of property. The second rule, in the second sentence of the same paragraph, covers deprivation of possessions and makes it subject to certain conditions. The third, contained in the second paragraph, recognises that the Contracting States are entitled, among other things, to control the use of property in accordance with the general interest. The second and third rules, which are concerned with particular instances of interference with the right to peaceful enjoyment of property, must be construed in the light of the general principle laid down in the first rule (see, among many authorities, Immobiliare Saffi v. Italy [GC], no. 22774/93, § 44, ECHR 1999 V, and Vistiņš and Perepjolkins v. Latvia [GC], no. 71243/01, § 93, 25 October 2012).
167. The Court emphasises that the first and most important requirement of Article 1 of Protocol No. 1 is that any interference by a public authority with the peaceful enjoyment of possessions should be lawful (see Iatridis v. Greece [GC], no. 31107/96, § 58, ECHR 1999-II). The requirement of lawfulness, within the meaning of the Convention, demands compliance with the relevant provisions of domestic law and compatibility with the rule of law, which includes freedom from arbitrariness (see Hentrich v. France, judgment of 22 September 1994, Series A no. 296-A, § 42, and Kushoglu v. Bulgaria, no. 48191/99, §§

A chi rivolgersi e i costi dell'assistenza

Il Diritto dell'Espropriazione è una materia molto complessa e poco conosciuta, che "ingloba" parti importanti di molteplici rami del diritto. Per tutelarsi è quindi essenziale farsi assistere da un Professionista (con il quale si consiglia di concordare in anticipo i costi da sostenere, come ormai consentito dalle leggi in vigore).

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Per capire come funziona la procedura, quando intervenire e i costi da sostenere, si consiglia di consultare la Sezione B.6 - Come tutelarsi e i Costi da sostenere in TRE Passi.

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  • Un'eventuale successiva assistenza, se richiesta, è da concordare
    - Con accordo SCRITTO che garantisce l'espropriato
    - Con pagamento POSTICIPATO (si paga con i soldi che si ottengono dall'Amministrazione)
    - Col criterio: SE NON OTTIENI NON PAGHI

Se l'espropriato è assistito da un Professionista aderente all'Associazione pagherà solo a risultato raggiunto, "con i soldi" dell'Amministrazione. Non si deve pagare se non si ottiene il risultato stabilito. Tutto ciò viene pattuito, a garanzia dell'espropriato, con un contratto scritto. è ammesso solo un rimborso spese da concordare: ad. es. 1.000 euro per il DAP (tutelarsi e opporsi senza contenzioso) o 2.000 euro per il contenzioso. Per maggiori dettagli si veda la pagina 20 del nostro Vademecum gratuito.

La data dell'ultimo controllo di validità dei testi è la seguente: 15/10/2024