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Testo originale e tradotto della sentenza selezionata

CASE OF DONPRUT S.R.L. v. THE REPUBLIC OF MOLDOVA

Tipologia: Sentenza
Importanza: 2
Articoli: 35
Numero: 45504/09/2015
Stato: Moldova
Data: 2015-07-21 00:00:00
Organo: Sezione Terza
Testo Originale

Conclusioni: Resto inammissibile
Violazione dell? Articolo 1 del Protocollo N.ro 1 – Protezione della propriet? (Articolo 1 par. 2 del Protocollo N.ro 1 – Controllo dell’uso di propriet?)

TERZA SEZIONE

CAUSA DI DONPRUT S.R.L. C. REPUBBLICA DI MOLDAVIA

(Richiesta n. 45504/09)

SENTENZA

STRASBOURG

21 luglio 2015

Questa sentenza diverr? definitivo nelle circostanze esposte nell? Articolo 44 ? 2 della Convenzione. Pu? essere soggetto a revisione editoriale.

Nella causa di Donprut S.R.L. c. la Repubblica della Moldavia,
La Corte europea dei Diritti umani (terza Sezione), riunendosi in una Camera, composta da:
Josep Casadevall, Presidente
Luis L?pez Guerra,
J?n ?ikuta,
Kristina Pardalos,
Valeriu Grico?,
Iulia Antoanella Motoc,
Branko Lubarda, giudici
e Marialena Tsirli, Cancelliere di Sezione Aggiunto
Avendo deliberato in privato 30 giugno 2015,
Consegna la sentenza seguente sulla quale fu adottata quel la data:
PROCEDURA
1. La causa nacque da una richiesta (n. 45504/09) contro la Repubblica di Moldavia depositata presso la Corte sotto l?Articolo 34 della Convenzione per la Protezione di Diritti umani e delle Libert? Fondamentali (?la Convenzione?) da una societ? incorporata nella Repubblica di Moldavia, OMISSIS (?il richiedente?), il 12 agosto 2009.
2. Il richiedente fu rappresentato da OMISSIS, un avvocato che pratica a Chisinau. Il Governo di Moldovan (?il Governo?) fu rappresentato da suo Agente, il Sig. L. Apostol.
3. Il richiedente addusse, in particolare, che la chiusura della societ? costitu? una violazione dei suoi diritti sotto l?Articolo 1 del Protocollo N.ro 1 alla Convenzione.
4. In 26 maggio 2011 la richiesta fu comunicata al Governo.
I FATTI
I. LE CIRCOSTANZE DELLA CAUSA
5. Il richiedente ? una societ? di taxi di Chiinu.?? Al tempo degli eventi assunse approssimativamente novanta persone e stava funzionando sulla base di una licenza emessa dalla Camera delle autorizzazioni(Camera de Licen?iere din Republica Moldova) nel luglio 2005.
6. Il 13 dicembre 2007 Camera delle autorizzazioni emise decisione n. 4891 con cui la licenza della societ? di richiedente fu ritirata in prospettiva delle irregolarit?. In particolare, la societ? di richiedente and? a vuoto a richiedere l’inclusione dei nomi di due persone nuove assunta in posizioni amministrative e di macchine nuove nella sua licenza all’interno del tempo-limite di dieci- giorni previsto per legge.
7. Il 18 gennaio 2008 la societ? di richiedente inizi? atti contro l’Autorizzazione Camera che chiede l’annullamento del suo ordine di 13 dicembre 2007. La societ? di richiedente present?, inter alia che la sanzione ha fatto domanda a s? erano stati spropositatamente aspri ed in violazione del diritto della societ? a propriet?. Dibatt? che novanta persone assunsero con la societ? aveva perso i loro lavori come un risultato della misura fatto domanda a s? e che la societ? aveva sofferto di perdite di approssimativamente 170,000 Euros (EUR). La societ? di richiedente present? che non potesse attenersi col requisito di incluso tutte le cinquanta-due macchine nuove nella licenza in dieci giorni a causa di regolamentazioni nuove avviate col Governo secondo il quale tutti i taxi di tass? dovevano essere dotati di ricevuta macchine stampanti. La societ? non aveva tempo sufficiente per equipaggiare tutte le macchine nuove a causa del lungo procedura burocratica e perch? tutte le societ? di taxi di tass? stavano tentando di fare che allo stesso tempo. La societ? present? che riusc? solamente a dotare ventotto delle sue macchine dell’attrezzatura nuova.
8. Il 9 aprile 2008 la Corte d’appello di Chiinu? si espresse a favore della societ? di richiedente. Riferendosi alla violazione allegato con la societ? di richiedente del termine di decadenza di dieci -giorni per informare le autorit? delle macchine nuove, la Corte d’appello fond? inter alia che le formalit? hanno collegato all’attrezzatura di quelle macchine con ricevuta macchine stampanti lo costituirono impossibile la societ? di richiedente attenersi col tempo-limite. In che contesto che la Corte d’appello ha fondato che tutte le societ? di taxi di tass? stavano facendo la stessa cosa al tempo che cre? lungo ritardi. Come all’insuccesso della societ? di richiedente per informare l’Autorizzazione Camera approssimativamente due impiegati nuovi alla societ?, la Corte d’appello sostenne, che che violazione era minore e non poteva giustificare tale sanzione grave. Appellandosi sulle sentenze della Corte nelle cause di Megadat.com SRL c. la Moldavia (n. 21151/04, 8 aprile 2008) e Bimer S.A. c. la Moldavia (n. 15084/03, 10 luglio 2007) la Corte d’appello fond? che l’interferenza col diritto della societ? di richiedente per rispettare per le sue propriet? non era stata proporzionata con lo scopo legittimo perseguito e, cos?, che il ritiro delle licenze della societ? di richiedente era stato in violazione dell? Articolo 1 del Protocollo N.ro 1 alla Convenzione.
9. 23 settembre 2008 l’Autorizzazione Camera deposit? un ricorso contro la sentenza sopra. Non sembra che la societ? di richiedente deposit? note scritto con la Corte di giustizia Suprema.
10. Dopo un’udienza orale, la Corte di giustizia Suprema sostenne il ricorso depositato con l’Autorizzazione Camera 12 febbraio 2009, annull? la sentenza della Corte d’appello e respinse l’azione della societ? di richiedente. La Corte Suprema sostenne che che a norma di legge in vigore, le violazioni commesse con la societ? di richiedente erano base sufficiente per ritirare la sua licenza.
II. DIRITTO NAZIONALE ATTINENTE
11. Le disposizioni attinenti di Legge n. 451 su Autorizzazione (?l’Autorizzazione Atto?) legga siccome segue:
Sezione 16. Cambi nei dati contenuti nell’annette ad una richiesta per una licenza
?(1) il possessore di una licenza sar? obbligato per informare la Camera di qualsiasi cambi nei dati contennero nell’annette alla richiesta per licenza. Le informazioni saranno offerte per iscritto, entro 10 giorni dalla data del cambio insieme con tutti i documenti attinenti…?
Sezione 21. Ritiro di licenze
?(1) (f) [Una licenza pu? essere ritirata] se un possessore di licenza non riesce a notificare l’autorit? appropriata in tempo dovuto di un cambio nei dati contenne nell’annette alla richiesta per la licenza.?
12. Secondo Articolo 439 del Codice di Procedura Civile, la parte ai procedimenti di ricorso di fronte alla Corte di giustizia Suprema che non ha depositato il ricorso, presenter? note scritto (il referin?) in che affermare suo o la sua posizione in riguardo del ricorso. Se nessuno simile note sono presentate, la corte esaminer? ciononostante la causa nella loro assenza.
LA LEGGE
I. VIOLAZIONE ADDOTTA DELL? ARTICOLO 6 ? 1 E DELL?ARTICOLO 1 DEL PROTOCOLLO N.RO 1 ALLA CONVENZIONE
13. Il richiedente si lament? che il ricorso deposit? con l’Autorizzazione Camera Statale contro la sentenza della Corte d’appello era in ritardo e che i suo sostenendo con la Corte di giustizia Suprema violarono il suo diritto ad un processo equanime garantito con Articolo 6 ? 1 della Convenzione. In finora come attinente, Articolo 6 della Convenzione prevede siccome segue:
? Nella determinazione dei suoi diritti civili ed obblighi… ognuno ? abilitato ad un’udienza corretta….. da parte di [un]… tribunale equo…?
14. La societ? di richiedente si lament? anche che il ritiro della sua licenza aveva fatto garantire l’effetto di infrangere il suo diritto a godimento tranquillo delle sue propriet? come con Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 alla Convenzione che, in finora come attinente, prevede:
?Ogni persona fisica o giuridica ? abilitata al godimento pacifico delle sue propriet?. Nessuno sar? privato delle sue propriet? eccetto che nell’interesse pubblico e soggetto alle condizioni previste dalla legge e dai principi generali di diritto internazionale ??
A. Ammissibilit?
15. Il Governo dibatt? che il richiedente non era riuscito a sollevare il problema del tardo ricorso nei procedimenti di fronte alla Corte di giustizia Suprema. Perci?, loro considerarono che il richiedente non era riuscito ad esaurire via di ricorso nazionali. Alternativamente loro dibatterono che la richiesta fu mal-fondata manifestamente.
16. La societ? di richiedente present? che il suo rappresentante aveva sollevato questo problema nelle sue osservazioni orali di fronte alla Corte Suprema. Comunque, fin da nessun documento dei procedimenti prima che la Corte Suprema fosse resa, lui non poteva provarlo.
17. La Corte nota che secondo Articolo 439 del Codice di Procedura Civile (veda paragrafo 12 sopra), la societ? di richiedente aveva un’opportunit? di sollevare il problema del tardo ricorso nelle sue note scritto. Se avesse fatto cos?, avrebbe potuto provare alla Corte che aveva esaurito via di ricorso nazionali. Nell’assenza di cos? la prova, l’azione di reclamo sotto Articolo 6 deve essere respinta facendo seguito ad Articolo 35 ?? 1 e 4 della Convenzione per la non-esaurimento di via di ricorso nazionali.
18. La Corte nota inoltre che l’azione di reclamo sotto Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 non ? mal-fondato manifestamente all’interno del significato di Articolo 35 ? 3 della Convenzione. Deve essere dichiarato perci? ammissibile.
B. Meriti
19. I richiami di Corte che, secondo la sua causa-legge, la conclusione di una licenza valida per correre un importi di affari ad un’interferenza col diritto al godimento tranquillo di propriet? garant? con Articolo 1 del Protocollo (Tre Trakt?rer Aktiebolag c. sentenza di Svezia di 7 luglio 1989, Serie Un n. 159, ? 55 e Rosenzweig e Vincolato Immagazzina Ltd. c. la Polonia, n. 51728/99,? 48, 28 luglio 2005).
20. Costantemente con la giurisprudenza della Corte assegnata a nel paragrafo precedente, simile interferenza costituisce una misura di controllo di uso di propriet? che incorre essere esaminata sotto il secondo paragrafo di Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 alla Convenzione.
21. Per una misura che costituisce controllo di uso per essere giustificato, deve essere legale (veda, Katsaros c. la Grecia, n. 51473/99, ? 43 6 giugno 2002) e ?per l’interesse generale? o per il ?garantendo del pagamento di tasse o gli altri contributi o sanzioni penali.? La misura deve essere anche proporzionata allo scopo perseguito.
22. ? incontrastato fra le parti che la licenza della societ? di richiedente per correre gli affari di taxi di tass? costituito una propriet? per i fini di Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 alla Convenzione e che il suo ritiro costitu? un’interferenza col suo diritto al godimento tranquillo di propriet?. ? similmente base comune che l’interferenza aveva una base nel diritto nazionale e che intraprese un scopo legittimo.
23. Mentre il Governo non dibatt? o in riguardo della proporzionalit? dell’interferenza, la Corte si concentrer? ciononostante su determinare se l’interferenza era proporzionata con lo scopo legittimo perseguito.
24. La Corte considerer? all’inizio che la natura e la seriet? della violazione hanno commesso con la societ? di richiedente. Senza sottovalutare l’importanza di controllo Statale nel campo di trasporto pubblico e che regola, la Corte non pu?, ma nota che la Corte di giustizia Suprema non sia in grado citare qualsiasi conseguenze negative dell’inosservanza della societ? di richiedente col requisito procedurale. Effettivamente, la Corte Suprema si content? col trovando che la societ? di richiedente era andata a vuoto a rispettare il termine di decadenza di dieci -giorni e non tent? di esaminare la seriet? di tale omissione. Neanche la Corte di giustizia Suprema tenta di dare argomenti in riguardo della sentenza della Corte d’appello che l’insuccesso della societ? di richiedente per registrare tutte le sue macchine nuove era stato attribuibile al lungo ritardi causati con le formalit? burocratiche.
25. Contro questo sfondo, la Corte nota, che la misura fece domanda alla societ? di richiedente era di simile gravit? che la societ? che aveva novanta impiegati doveva lasciare senza fiato sui suoi affari come un risultato della decisione della Corte di giustizia Suprema. Come un risultato di che tutti gli impiegati di societ? persero i loro lavori e la societ? sostennero perdite economiche e considerevoli.
26. La Corte infine si riferisce alla sua giurisprudenza in Bercut S.R.L. c. la Moldavia, n. 32247/07, 6 dicembre 2011 dove, in circostanze molto simili, trov? una violazione di Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 alla Convenzione. Nella luce della giurisprudenzasopra e delle considerazioni affermate sopra di, la Corte conclude, che c’? stata una violazione di Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 alla Convenzione.
II. La richiesta Di Articolo 41 Di La Convenzione
27. L? Articolo 41 della Convenzione prevede:
?Se la Corte costata che c’? stata una violazione della Convenzione o dei Protocolli, e se la legge interna dell?Alta Parte Contraente riguardata permette una riparazione solamente parziale, la Corte pu?, se necessario, riconoscere una soddisfazione equa alla vittima.?
28. La societ? di richiedente non present? una rivendicazione per la soddisfazione equa. La Corte nota che Articolo 449 (h) del Codice di Procedura Civile prevede per la possibilit? di revisione di una sentenza dove la Corte ha trovato una violazione di diritti essenziali e le libert?.
PER QUESTE RAGIONI, LA CORTE, ALL?UNANIMITA?
1. Dichiara l’azione di reclamo sotto Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 ammissibile ed il resto della richiesta inammissibile;

2. Sostiene che c’? stata una violazione di Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 alla Convenzione.
Fatto in inglesi, e notific? per iscritto 21 luglio 2015, facendo seguito Decidere 77 ?? 2 e 3 degli Articoli di Corte.
Marialena Tsirli Josep Casadevall
Cancelliere aggiunto Presidente

Testo Tradotto

Conclusions: Remainder inadmissible
Violation of Article 1 of Protocol No. 1 – Protection of property (Article 1 para. 2 of Protocol No. 1 – Control of the use of property)

THIRD SECTION

CASE OF DONPRUT S.R.L. v. THE REPUBLIC OF MOLDOVA

(Application no. 45504/09)

JUDGMENT

STRASBOURG

21 July 2015

This judgment will become final in the circumstances set out in Article 44 ? 2 of the Convention. It may be subject to editorial revision.

In the case of Donprut S.R.L. v. the Republic of Moldova,
The European Court of Human Rights (Third Section), sitting as a Chamber composed of:
Josep Casadevall, President,
Luis L?pez Guerra,
J?n ?ikuta,
Kristina Pardalos,
Valeriu Gri?co,
Iulia Antoanella Motoc,
Branko Lubarda, judges,
and Marialena Tsirli, Deputy Section Registrar,
Having deliberated in private on 30 June 2015,
Delivers the following judgment, which was adopted on that date:
PROCEDURE
1. The case originated in an application (no. 45504/09) against the Republic of Moldova lodged with the Court under Article 34 of the Convention for the Protection of Human Rights and Fundamental Freedoms (?the Convention?) by a company incorporated in the Republic of Moldova, OMISSIS (?the applicant?), on 12 August 2009.
2. The applicant was represented by OMISSIS, a lawyer practising in Chisinau. The Moldovan Government (?the Government?) were represented by their Agent, Mr L. Apostol.
3. The applicant alleged, in particular, that the closure of the company constituted a breach of its rights under Article 1 of Protocol No. 1 to the Convention.
4. On 26 May 2011 the application was communicated to the Government.
THE FACTS
I. THE CIRCUMSTANCES OF THE CASE
5. The applicant is a taxi cab company from Chi?in?u. At the time of the events it employed approximately ninety persons and was functioning on the basis of a licence issued by the Licensing Chamber (Camera de Licen?iere din Republica Moldova) in July 2005.
6. On 13 December 2007 the Licensing Chamber issued decision no. 4891 by which the applicant company?s licence was withdrawn in view of irregularities. In particular, the applicant company failed to request the inclusion of the names of two new persons employed in administrative positions and of new cars in its licence within the ten-day time-limit provided for by law.
7. On 18 January 2008 the applicant company initiated court proceedings against the Licensing Chamber seeking the annulment of its order of 13 December 2007. The applicant company submitted, inter alia, that the sanction applied to it had been disproportionally harsh and in breach of the company?s right to property. It argued that ninety persons employed by the company had lost their jobs as a result of the measure applied to it and that the company had suffered losses of approximately 170,000 Euros (EUR). The applicant company submitted that it could not comply with the requirement of including all fifty-two new cars in the licence in ten days because of new regulations instituted by the Government according to which all taxi cabs had to be equipped with receipt printing machines. The company did not have sufficient time to equip all new cars because of the lengthy bureaucratic procedure and because all the taxi cab companies were attempting to do that at the same time. The company submitted that it only managed to equip twenty-eight of its cars with the new equipment.
8. On 9 April 2008 the Chi?in?u Court of Appeal found in favour of the applicant company. Referring to the alleged breach by the applicant company of the ten-day time limit to inform the authorities about the new cars, the Court of Appeal found inter alia that the formalities linked to the equipment of those cars with receipt printing machines made it impossible for the applicant company to comply with the time-limit. In that context the Court of Appeal found that all the taxi cab companies were doing the same thing at the time, which created lengthy delays. As to the applicant company?s failure to inform the Licensing Chamber about two new employees at the company, the Court of Appeal held that that breach was minor and could not justify such a severe sanction. Relying on the Court?s judgments in the cases of Megadat.com SRL v. Moldova (no. 21151/04, 8 April 2008) and Bimer S.A. v. Moldova (no. 15084/03, 10 July 2007) the Court of Appeal found that the interference with the applicant company?s right to respect for its possessions had not been proportionate with the legitimate aim pursued and, thus, that the withdrawal of the applicant company?s licences had been in breach of Article 1 of Protocol No. 1 to the Convention.
9. On 23 September 2008 the Licensing Chamber lodged an appeal against the above judgment. It does not appear that the applicant company lodged written pleadings with the Supreme Court of Justice.
10. On 12 February 2009, after an oral hearing, the Supreme Court of Justice upheld the appeal lodged by the Licensing Chamber, quashed the judgment of the Court of Appeal and dismissed the applicant company?s action. The Supreme Court held that that according to the law in force, the breaches committed by the applicant company were sufficient ground for withdrawing its licence.
II. RELEVANT DOMESTIC LAW
11. The relevant provisions of Law no. 451 on Licensing (?the Licensing Act?) read as follows:
Section 16. Change in the data contained in the annexes to an application for a licence
?(1) The holder of a licence shall be obliged to inform the Chamber about any change in the data contained in the annexes to the application for licence. The information shall be provided in writing, within 10 days from the date of the change together with all relevant documents …?
Section 21. Withdrawal of licences
?(1) (f) [A licence may be withdrawn] if a licence holder fails to notify the appropriate authority in due time of a change in the data contained in the annexes to the application for the licence.?
12. According to Article 439 of the Code of Civil Procedure, the party to the appeal proceedings before the Supreme Court of Justice who has not lodged the appeal, shall present written pleadings (referin??) in which to state his or her position in respect of the appeal. If no such pleadings are presented, the court shall nevertheless examine the case in their absence.
THE LAW
I. ALLEGED VIOLATION OF ARTICLE 6 ? 1 AND OF ARTICLE 1 OF PROTOCOL No. 1 TO THE CONVENTION
13. The applicant complained that the appeal lodged by the State Licensing Chamber against the judgment of the Court of Appeal was late and that its upholding by the Supreme Court of Justice breached its right to a fair trial guaranteed by Article 6 ? 1 of the Convention. In so far as relevant, Article 6 of the Convention provides as follows:
?In the determination of his civil rights and obligations … everyone is entitled to a fair … hearing … by [a] … tribunal …?
14. The applicant company also complained that the withdrawal of its licence had had the effect of infringing its right to peaceful enjoyment of its possessions as secured by Article 1 of Protocol No. 1 to the Convention which, in so far as relevant, provides:
?Every natural or legal person is entitled to the peaceful enjoyment of his possessions. No one shall be deprived of his possessions except in the public interest and subject to the conditions provided for by law and by the general principles of international law….?
A. Admissibility
15. The Government argued that the applicant had failed to raise the issue of the late appeal in the proceedings before the Supreme Court of Justice. Therefore, they considered that the applicant had failed to exhaust domestic remedies. Alternatively they argued that the application was manifestly ill-founded.
16. The applicant company submitted that its representative had raised this issue in his oral submissions before the Supreme Court. However, since no record of the proceedings before the Supreme Court was made, he could not prove it.
17. The Court notes that according to Article 439 of the Code of Civil Procedure (see paragraph 12 above), the applicant company had a chance to raise the issue of the late appeal in its written pleadings. Had it done so, it could have proven to the Court that it had exhausted domestic remedies. In the absence of such proof, the complaint under Article 6 must be rejected pursuant to Article 35 ?? 1 and 4 of the Convention for non-exhaustion of domestic remedies.
18. The Court further notes that the complaint under Article 1 of Protocol No. 1 is not manifestly ill-founded within the meaning of Article 35 ? 3 of the Convention. It must therefore be declared admissible.
B. Merits
19. The Court recalls that, according to its case-law, the termination of a valid licence to run a business amounts to an interference with the right to the peaceful enjoyment of possessions guaranteed by Article 1 of the Protocol (Tre Trakt?rer Aktiebolag v. Sweden judgment of 7 July 1989, Series A no. 159, ? 55 and Rosenzweig and Bonded Warehouses Ltd. v. Poland, no. 51728/99,? 48, 28 July 2005).
20. Consistently with the Court?s case-law referred to in the preceding paragraph, such interference constitutes a measure of control of use of property which falls to be examined under the second paragraph of Article 1 of Protocol No. 1 to the Convention.
21. For a measure constituting control of use to be justified, it must be lawful (see, Katsaros v. Greece, no. 51473/99, ? 43, 6 June 2002) and ?for the general interest? or for the ?securing of the payment of taxes or other contributions or penalties?. The measure must also be proportionate to the aim pursued.
22. It is undisputed between the parties that the applicant company?s licence to run the taxi cab business constituted a possession for the purposes of Article 1 of Protocol No. 1 to the Convention and that its withdrawal constituted an interference with its right to the peaceful enjoyment of possessions. It is similarly common ground that the interference had a basis in the domestic law and that it pursued a legitimate aim.
23. While the Government did not argue in respect of the proportionality of the interference either, the Court will nevertheless focus on determining whether the interference was proportionate with the legitimate aim pursued.
24. The Court will consider at the outset the nature and the seriousness of the breach committed by the applicant company. Without underestimating the importance of State control in the field of regulating public transportation, the Court cannot but note that the Supreme Court of Justice were not able to cite any negative consequences of the applicant company?s failure to comply with the procedural requirement. Indeed, the Supreme Court contented itself with finding that the applicant company had failed to respect the ten-day time limit and did not attempt to examine the seriousness of such an omission. Neither did the Supreme Court of Justice attempt to give arguments in respect of the finding of the Court of Appeal that the failure of the applicant company to register all its new cars had been attributable to the lengthy delays caused by the bureaucratic formalities.
25. Against this background, the Court notes that the measure applied to the applicant company was of such severity that the company which had ninety employees had to wind up its business as a result of the decision of the Supreme Court of Justice. As a result of that all of the companies employees lost their jobs and the company supported considerable economic losses.
26. The Court finally refers to its case-law in Bercut S.R.L. v. Moldova, no. 32247/07, 6 December 2011, where, in very similar circumstances, it found a breach of Article 1 of Protocol No. 1 to the Convention. In the light of the above case-law and of the considerations stated above, the Court concludes that there has been a violation of Article 1 of Protocol No. 1 to the Convention.
II. APPLICATION OF ARTICLE 41 OF THE CONVENTION
27. Article 41 of the Convention provides:
?If the Court finds that there has been a violation of the Convention or the Protocols thereto, and if the internal law of the High Contracting Party concerned allows only partial reparation to be made, the Court shall, if necessary, afford just satisfaction to the injured party.?
28. The applicant company did not submit a claim for just satisfaction. The Court notes that Article 449 (h) of the Code of Civil Procedure provides for the possibility of revision of a judgment where the Court has found a violation of fundamental rights and liberties.
FOR THESE REASONS, THE COURT, UNANIMOUSLY,
1. Declares the complaint under Article 1 of Protocol No. 1 admissible and the remainder of the application inadmissible;

2. Holds that there has been a violation of Article 1 of Protocol No. 1 to the Convention.
Done in English, and notified in writing on 21 July 2015, pursuant to Rule 77 ?? 2 and 3 of the Rules of Court.
Marialena Tsirli Josep Casadevall
Deputy Registrar President

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