Conclusioni: Eccezione preliminare congiunta ai meriti e respinta (Articolo 34 – la Vittima) Violazione di Articolo 6 – Diritto ad un processo equanime (Articolo 6 – procedimenti di Esecuzione Articolo 6-1 – Accesso per corteggiare)
Violazione di Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 – Protezione di propriet? (Articolo 1 par. 1 di Protocollo N.ro 1 – godimento Tranquillo di propriet?)
Danno patrimoniale – l’assegnazione (Articolo 41 – danno Patrimoniale soddisfazione Equa)
Danno non-patrimoniale – assegnazione (Articolo 41 – danno Non -patrimoniale
Soddisfazione equa)
TERZA SEZIONE
CAUSA BOTEZATU C. REPUBBLICA DELLA MOLDAVIA
(Richiesta n. 17899/08)
SENTENZA
STRASBOURG
14 aprile 2015
Questa sentenza diverr? definitiva nelle circostanze esposte fuori in Articolo 44 ? 2 della Convenzione. Pu? essere soggetto a revisione editoriale.
Nella causa Botezatu c. Repubblica della Moldavia,
La Corte europea di Diritti umani (terza Sezione), riunendosi in una Camera, composta di:
Josep Casadevall, Presidente
Luis L?pez Guerra,
J?n ?ikuta,
Kristina Pardalos,
Johannes Silvis,
Valeriu Grico?,
Iulia Antoanella Motoc, giudici
e Stefano Phillips, Cancelliere di Sezione
Avendo deliberato in privato 24 marzo 2015,
Consegna la sentenza seguente sulla quale fu adottata quel la data:
PROCEDURA
1. La causa nacque da in una richiesta (n. 17899/08) contro la Repubblica della Moldavia depositata con la Corte sotto Articolo 34 della Convenzione per la Protezione di Diritti umani e le Libert? Fondamentali (?la Convenzione?) con un cittadino di Moldovan, OMISSIS (?il richiedente?), 21 marzo 2008.
2. Il richiedente fu rappresentato con OMISSIS, un avvocato che pratica in Chiinu.?? Il Governo di Moldovan (?il Governo?) fu rappresentato col loro Agente, il Sig. L. Apostol.
3. 10 novembre 2009 la richiesta fu comunicata al seguire Statale l’adozione della sentenza di pilota nella causa di Olaru ed altri (Olaru ed Altri c. la Moldavia, N. 476/07, 22539/05, 17911/08 e 13136/07 28 luglio 2009).
I FATTI
I. LE CIRCOSTANZE DELLA CAUSA
4. Il richiedente nacque nel 1978 e vive in Bcioi.?
5. Il richiedente ? un agente di polizia e 21 luglio 2004 la Corte distrettuale di Centru consegn? una sentenza che obbliga il municipio di Chiinu a fornire a lui e la sua famiglia alloggio sociale. Questa sentenza fu sostenuta con la Corte d’appello di Chiinu 19 ottobre 2004 e divenne definitivo 4 novembre 2004. Procedimenti di esecuzione furono avviati in 11 maggio 2005.
6. 2 agosto 2011, il richiedente inizi? atti sotto Legge dopo la comunicazione della causa presente al Governo, n. 87 (veda paragrafo 12 sotto) chiedendo esecuzione della definitivo sentenza nel suo favore ed il risarcimento per danno non-patrimoniale nell’importo di 10,000 euros (EUR), per danno patrimoniale nell’importo di 129,700 Moldovan lei (MDL) (equivalente ad EUR 7,886) (MDL 123,200 di che rappresent? l’affitto lui pagava da settembre 2004 a dicembre 2011 per alloggio alternativo e MDL 6,500 di che rappresent? costi e spese di fronte alla Corte), e MDL 3,950 (EUR 240) come costi e spese in procedimenti nazionali. In appoggio delle sue rivendicazioni in riguardo di danno patrimoniale, il richiedente present? quattro contratti di contratto d’affitto, ognuno di loro concluse per periodi di meno che tre anni.
7. In corte, il Ministero di Finanza contest?, la validit? del contratto d’affitto contrae, mentre dibattendo che loro erano fittizi perch? la padrona ed il richiedente erano parenti, perch? la padrona non aveva fatto domanda per registrazione commerciale (intreprinzator di de di patenta) guadagnare profitti da contratto d’affitto, e perch? i contratti non erano stati registrati con le autorit? fiscali fino a 2011 e non erano stati registrati mai nel registro di terra.
8. 30 novembre 2011 la Corte distrettuale di R?cani ?ammise che c’era stata una violazione dei diritti del richiedente sotto Articolo 6 della Convenzione e di Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 alla Convenzione che risulta dal non esecuzione della definitivo sentenza nel suo favore per pi? di sette anni. La corte respinse gli argomenti del Ministero di Finanza, mentre sostenendo che i contratti di contratto d’affitto erano conclusi da periodi di meno che tre anni e non era perci? soggetto a registrazione obbligatoria nel registro di terra. La corte prese anche la prospettiva che l’insuccesso della padrona per registrare prontamente i suoi profitti di contratto d’affitto e la sua attivit? commerciale aveva dato luogo a sanzioni penali e tasse ?che erano state pagate ma che questo insuccesso non era imputabile al richiedente in ogni modo e non colp? la validit? dei contratti. La corte assegn? MDL 112,000 il richiedente (equivalente ad EUR 7,050) in riguardo di danno non-patrimoniale e concesso le sue rivendicazioni in riguardo di danno patrimoniale e per costi e spese in pieno. Il Ministero di Finanza piacque.
9. 29 febbraio 2012 la Corte d’appello di Chiinu sostenne il ricorso, annull? la sentenza di prima -istanza e consegn? una sentenza nuova, mentre dando credito ad una violazione del diritto del richiedente sotto Articolo 6 della Convenzione che ? il risultato della non-esecuzione di una definitivo sentenza per un periodo di 78 mesi (dal 2005 a 30 novembre 2011 di 11 maggio). La corte assegn? MDL 36,000 il richiedente (equivalente ad EUR 2,270) in riguardo di danno non-patrimoniale e MDL 8,965 (EUR 565) per costi e spese. La corte respinse le rivendicazioni del richiedente in riguardo di danno patrimoniale come non comprovato, dibattendo che i contratti di contratto d’affitto erano stati vis inefficaci ? vis lo Stato per motivi cit? col Ministero di Finanza (veda paragrafo 7 sopra) e cit? Articolo 876 del Codice civile. Questa sentenza era definitivo.
10. 8 agosto 2012 il municipio emise il richiedente con una ricevuta di occupazione (repartiie di de di bon?), dandolo un titolo a per passare ad un appartamento nuovo.
11. Con una lettera di 15 maggio 2014 il Governo inform? la Corte che la definitivo sentenza nel favore del richiedente era stata eseguita 8 agosto 2012. Il richiedente non contest? questo.
II. DIRITTO NAZIONALE ATTINENTE
12. Legge n. 87 che crearono una via di ricorso nuova per rivolgere azioni di reclamo che concernono lunghezza irragionevole di procedimenti e non-esecuzione di definitivo decisioni di corte entrarono in vigore 1 luglio 2011. Secondo Legge n. 87, chiunque che considera che lui o lei siano una vittime di una violazione del diritto avere una causa esamin? o una definitivo sentenza esegu? all’interno di un termine ragionevole ? concesso per fare domanda ad una corte per ottenere riconoscimento di tale violazione ed il risarcimento. Sezione 1 della Legge posa in gi? che le disposizioni di legge dovrebbero essere interpretate e dovrebbero essere fatte domanda in conformit? con la legge nazionale, la Convenzione e la causa-legge della Corte. Sezione 5 degli stati di Legge che se una violazione del diritto per avere una causa esaminato o una definitivo sentenza esegu? all’interno di un termine ragionevole ? trovato con una corte, risarcimento in riguardo di danno patrimoniale danno non-patrimoniale e costa e spese devono essere assegnate al richiedente. Gli ulteriori dettagli della Legge sono esposti fuori nella decisione di questa Corte in Balan c. la Moldavia (il dec.), n. 44746/08, 24 gennaio 2012.
13. Facendo seguito ad Articolo 876 del Codice civile, un contratto d’affitto di beni immobili deve essere disegnato su in forma scritto. Se il contratto d’affitto eccede tre anni, deve essere registrato nel registro di terra. Inosservanza con questo articolo rende il contratto inefficace (l’inopozabil) il vis-?-vis terze parti.
LA LEGGE
I. VIOLAZIONE ADDOTTA DELL? ARTICOLO 6 DELLA CONVENZIONE E DELL?ARTICOLO 1 DEL PROTOCOLLO N.RO 1 ALLA CONVENZIONE
14. Il richiedente si lament? che le autorit? nazionali erano andate a vuoto ad eseguire pienamente la sentenza di 19 ottobre 2004. Lui si appell? su Articolo 6 ? 1 della Convenzione ed Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 alla Convenzione che prevede in finora come attinente:
Articolo 6
? Nella determinazione dei suoi diritti civili ed obblighi… ognuno ? abilitato ad un’udienza corretta… all’interno di un termine ragionevole…da[un] tribunale indipendente ed imparziale stabilito dalla legge.?
Articolo 1 di Protocollo N.ro 1
?Ogni persona fisica o giuridica ? abilitata al godimento pacifico delle sue propriet?. Nessuno sar? privato delle sue propriet? eccetto che nell’interesse pubblico e soggetto alle condizioni previste dalla legge e dai principi generali di diritto internazionale.
Comunque, le disposizioni precedenti non possono in qualsiasi modo danneggiare il diritto di un Stato ad eseguire simili leggi come ritiene necessario per controllare l’uso di propriet? in conformit? con l’interesse generale o assicurare il pagamento di tasse o gli altri contributi o sanzioni penali.?
A. Ammissibilit?
15. Il Governo chiese alla Corte di dichiarare la richiesta inammissibile perch? il richiedente aveva perso il suo status di vittima dopo avere esaurito la via di ricorso sotto Legge n. 87. Loro osservarono che la Corte d’appello di Chiinu aveva ?dato credito ad una violazione del ?il termine ragionevole? il principio e concesso il richiedente MDL 44,965 con modo del risarcimento in riguardo di non danno patrimoniale e per costi e spese, offrendo cos? compensazione adeguata per la violazione della Convenzione.
16. Il richiedente non fu d’accordo e dibatt? che la corte nazionale non aveva dato credito espressamente alla violazione dei suoi diritti sotto Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 alla Convenzione, non gli aveva assegnato risarcimento in riguardo di danno patrimoniale e per costi e spese in pieno e che per questa ragione lui non aveva perso il suo status di vittima.
17. La Corte reitera che una decisione o misura favorevole al richiedente non ?, in principio, sufficiente spogliarlo del suo status come un ?la vittima? a meno che le autorit? nazionali hanno ammesso, o espressamente o in sostanza, e poi riconobbe compensazione per, la violazione della Convenzione (veda, per esempio, Eckle c. Germania, 15 luglio 1982 ? 69 et seq., Serie Un n. 51; Amuur c. la Francia, 25 giugno 1996, ? 36 Relazioni di Sentenze e Decisioni 1996 III; Dalban c. la Romania [GC], n. 28114/95, ? 44 ECHR 1999 VI; e Jensen c. la Danimarca (dec.), n. 48470/99, ECHR 2001 X).
18. Nella causa presente ? vero che la Corte d’appello di Chiinu sostenne che c’era stata una violazione del diritto del richiedente sotto Articolo 6 della Convenzione e che gli assegn? del risarcimento. Che detto, i costatazione di Corte che la questione dello status di vittima del richiedente come riguardi la compensazione per la violazione del suo diritto ? collegata inestricabilmente ai meriti dell’azione di reclamo. Perci?, considera i due problemi dovrebbero essere congiunti e dovrebbero essere esaminati insieme.
19. La Corte nota inoltre che questa azione di reclamo non ? manifestamente mal fondato all’interno del significato di Articolo 35 ? 3 della Convenzione. Nessuna altra base per dichiararlo inammissibile ? stata stabilita. Deve essere dichiarato perci? ammissibile.
B. Meriti
20. Il richiedente dibatt? che la lunghezza dei procedimenti di esecuzione in riguardo della sentenza nel suo favore non aveva soddisfatto il requisito tempo ragionevolo ed aveva violato cos? i suoi diritti sotto Articolo 6 ? 1 ed Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 alla Convenzione. Lui si lament? che la compensazione assegn? con le corti nazionali era stato insufficiente.
21. Il Governo ammise che c’era stata una violazione di Articolo 6 ? 1 ed Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 alla Convenzione. Comunque, loro dibatterono che la compensazione assegn? con le corti nazionali era stato sufficiente ed adeguato. Senza qualsiasi prova valida per provare le rivendicazioni in riguardo di danno patrimoniale, la Corte d’appello di Chiinu non ?poteva assegnare il risarcimento per simile danno.
1. Principi stabilirono sotto la causa-legge della Corte
22. La questione di se una persona ancora pu? chiedere di essenzialmente essere la vittima di una violazione allegato della Convenzione coinvolge un ex esame di facto di posto della Corte di suo o la sua situazione. Come s? gi? ha sostenuto nelle altre cause di lunghezza- di-procedimento, la questione di se lui o lei hanno ricevuto riparazione per il danno causato-comparabile alla soddisfazione equa come previsto per sotto Articolo 41 della Convenzione -? un importante. Riguardo a violazioni del requisito tempo ragionevole, un aspetto di compensazione sufficiente che pu? rimuovere lo status di vittima di un contendente concerne l’importo assegnato come un risultato di usare la via di ricorso nazionale. La Corte gi? ha avuto occasione per indicare che lo status di vittima di un richiedente pu? dipendere dal livello del risarcimento assegnato a livello nazionale sulla base dei fatti della quale lui o lei si sono lamentate prima la Corte (veda Scordino c. l’Italia (n. 1) [GC], n. 36813/97, ?? 181 e 202, ECHR 2006 V).
23. Nella causa di Scordino c. l’Italia (n. 1), la Grande Camera sostenne che quando per ostacolare o mettere violazioni destre del ?il termine ragionevole? il principio, Stati Contraenti scelgono di introdurre via di ricorso di una natura compensativa, ? probabile che sia pi? facile per le corti nazionali per riferirsi agli importi assegn? a livello nazionale per altri tipi di danno-come danno personale, danno relativo alla morte di un parente o danneggi in cause di diffamazione -ed appellarsi sulla loro condanna intima, anche se quel d? luogo ad assegnazioni di importi che sono pi? basso che quelli fissati con la Corte in cause simili. Comunque, la Corte ? costretta a verificare se il modo dove il diritto nazionale ? interpretato e ? fatto domanda ha prodotto conseguenze che sono coerenti coi principi della Convenzione, siccome interpretato nella luce della causa-legge della Corte. Indica che, un errore chiaro in valutazione con le corti nazionali pu? sorgere anche specialmente per Stati che hanno incorporato efficacemente la Convenzione nei loro ordinamenti giuridici, come un risultato di errata applicazione o malinteso della giurisprudenza della Corte (veda Scordino, citato sopra, ?? 182-192).
24. Dove danno patrimoniale concerne, le corti nazionali chiaramente sono in una migliore posizione per determinare l’esistenza e quantum di simile danno. Comunque, in cause di non-esecuzione di una sentenza che assegna una somma di soldi richiedenti, o propriet? o propriet? in riguardo di un bene, la Corte ha concluso costantemente che i richiedenti hanno dovuto soffrire su di danno patrimoniale come un risultato della loro mancanza di controllo le loro propriet? ed il rifiuto a loro della possibilit? usare e godere quelle propriet? (veda Prodan c. la Moldavia, n. 49806/99, ?? 70-71 ECHR 2004 III (gli estratti)).
2. La richiesta dei principi precedenti
25. La Corte prima nota che secondo ?il Governo la definitivo sentenza nel favore del richiedente fu eseguita 8 agosto 2012, quando una ricevuta di occupazione fu emessa a lui. Il richiedente non contest? questo. Perci?, la sentenza nel favore del richiedente fu eseguita con un ritardo di 87 mesi.
26. La Corte nota che la Corte d’appello di Chiinu trov? 29 febbraio 2012 che il ritardo di 78 mesi (come calcolato su a 30 novembre 2011) nell’esecuzione della sentenza nel suo favore aveva dato luogo ad una violazione del diritto del richiedente. Perci?, il primo requisito indispensabile che ? il riconoscimento di una violazione con le autorit? nazionali non ? in problema. Rimane essere accertato se la compensazione accordata pu? essere considerata appropriata e sufficiente.
27. Come riguardi il risarcimento valutario, la Corte osserva che il richiedente ottenne EUR 2,270 in riguardo di danno non-patrimoniale ma non era in grado ottenere qualsiasi il risarcimento in riguardo di danno patrimoniale. Il richiedente present? ai documenti di corti nazionali (contratti di contratto d’affitto e ricevute) secondo che lui aveva speso EUR 7,500 su affittare alloggio durante il periodo da settembre 2004 a dicembre 2011. La corte nazionale respinse le sue rivendicazioni come non comprovato perch?, loro dibatterono, i contratti non stavano legando per lo Stato poich? loro non erano stati registrati nel registro di terra.
28. La Corte nota che nessuni dei contratti di contratto d’affitto presentati ecced? tre anni e che per questa ragione sotto diritto nazionale (veda paragrafo 13) loro non sembrano essere soggetto a registrazione obbligatoria nel registro di terra. Inoltre, la Corte non vede nessuna ragione di abbandonare dalla sua sentenza in Prodan (cit? sopra, ?? 70-71) e lo considera chiaro che il richiedente ha dovuto soffrire su di danno patrimoniale come un risultato della sua mancanza di controllo le sue propriet? ed il rifiuto a lui della possibilit? di usando e godere l’alloggio sociale accordata a lui sotto una definitivo sentenza. Queste perdite furono subite come un risultato della non-esecuzione di una definitivo sentenza per un periodo di 87 mesi. L’insuccesso di corti nazionali per assegnare il risarcimento sotto questo capo ? perci? manifestamente avendo irragionevole riguardo ad al diritto giurisprudenziale della Corte.
29. In queste circostanze, mentre ? vero che le autorit? nazionali diedero credito alla violazione addotta nella causa presente, il richiedente non era in grado ottenere compensazione adeguata in riguardo dell’esecuzione ritardata della sentenza. Lui ancora pu? dire perci?, di essere vittima all’interno del significato di Articolo 34 della Convenzione in relazione al periodo durante il quale la sentenza rimase unenforced. La Corte respinge cos? l’eccezione preliminare del Governo che concerne lo status di vittima del richiedente.
30. La Corte nota che il fatto che procedimenti sotto Legge n. 87 non causarono il richiedente per perdere suo ?la vittima? status costituisce una circostanza aggravante con riguardo ad ad una violazione di Articolo 6 ? 1 per eccedere un termine ragionevole (veda, mutatis mutandis, Scordino citato sopra, ? 225). La Corte regredir? perci? a questo problema sotto Articolo 41.
31. Per queste ragioni, ed avendo riguardo ad alla sua causa-legge sulla materia, la Corte considera, che nella causa presente l’insuccesso per eseguire la sentenza in favore del richiedente per un periodo di 87 mesi costituisce una violazione di Articolo 6 ? 1 della Convenzione e di Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 alla Convenzione.
II. L?APPLICAZIONE DELL? ARTICOLO 41 DELLA CONVENZIONE
32. Articolo 41 della Convenzione prevede:
?Se la Corte costata che c’? stata una violazione della Convenzione o dei Protocolli, e se la legge interna dell?Alta Parte Contraente riguardata permette una riparazione solamente parziale, la Corte pu?, se necessario, riconoscere una soddisfazione equa alla vittima.?
A. danno Patrimoniale
33. Il richiedente chiese MDL 123,200 (equivalente a 8,161 euros (EUR) sulla data quando la rivendicazione fu formulata) in riguardo di danno patrimoniale per compensarlo per i costi lui incorreva in per alloggio alternativo da settembre 2004 a dicembre 2011 pi? l’affitto pag? finch? la sentenza della Corte fu consegnata. In appoggio delle sue rivendicazioni, il richiedente present?, contratto d’affitto contrae per che periodo, ricevute firmate con la padrona per MDL 123,200 quale rappresent? l’affitto pagato nel 2004-2011, ed un’aggiunta al contratto di contratto d’affitto secondo la quale l’importo dell’affitto mensile dal 2011 onwards di 1 ottobre era MDL 2,500 (equivalente ad EUR 162). Il richiedente present? anche prova che la padrona aveva pagato tasse e sanzioni penali sull’affitto ricevette e che i contratti di contratto d’affitto erano stati registrati con le autorit? fiscali.
34. Il Governo obiett? all’importo chiesto, mentre dibattendo che non fu provato con prova valida.
35. La Corte nota che il richiedente present? contratto d’affitto contrae e ricevute per l’affitto pagato in 2004-2011 ed un’aggiunta al contratto di contratto d’affitto per il periodo dal 2011 dal 1 ottobre in avanti. Perci?, la Corte assegna EUR 9,461 il richiedente per il danno patrimoniale subito.
B. danno Non -patrimoniale
36. Il richiedente chiede MDL 112,000 (equivalente ad EUR 7,419 sulla data quando la rivendicazione fu formulata) in riguardo di danno non-patrimoniale.
37. Il Governo obiett? all’importo, mentre dibattendo che il richiedente gi? aveva ricevuto il risarcimento di fronte alle corti nazionali.
38. La Corte nota che il richiedente soffr? di danno non-patrimoniale che d? luogo dal ritardo di 87 mesi all’esecuzione della sentenza nel suo favore. Comunque dovrebbe essere tenuto presente che a livello nazionale il richiedente gi? aveva ottenuto EUR 2,270 sotto questo capo in riferimento ad un periodo di 78 mesi (veda paragrafo 9 sopra).
39. Nella causa di Scordino (cit? sopra, ?? 268-269) la Grande Camera sottoline? che l’importo per essere assegnato in riguardo di danno non-patrimoniale sotto Articolo 41 pu? essere meno che quel indic? nella sua causa-legge dove il richiedente gi? ha ottenuto la sentenza di una violazione a livello nazionale ed il risarcimento con usando una via di ricorso nazionale. Separatamente dal fatto che l’esistenza di una via di ricorso nazionale ? pienamente nel tenere col principio di sussidiariet? incarnato nella Convenzione, tale via di ricorso ? pi? vicina e pi? accessibile di una richiesta alla Corte, ? pi? veloce e ? trattata nella propria lingua del richiedente; offre cos? vantaggi che hanno bisogno di essere presi nell’esame.
40. Comunque, la Corte considera che dove un richiedente ancora pu? chiedere di essere un ?la vittima? dopo avvalersi di che via di ricorso nazionale, lui o lei davvero deve essere assegnato la differenza fra l’importo ottenuto dalle autorit? nazionali ed un importo che non sarebbero riguardati manifestamente come irragionevole comparati con l’importo assegnato con la Corte in cause analoghe (veda Scordino (n. 1), citato sopra, ?? 268 e 269).
41. Il richiedente dovrebbe essere assegnato anche un importo in riguardo di stadi dei procedimenti che non sono stati presi in considerazione con le corti nazionali di periodo di riferimento e dove lui non pu? riprendere pi? la causa di fronte alle corti nazionali o la lunghezza rimanente non era in se stesso sufficientemente lungo per essere riguardato siccome corrispondendo ad una seconda violazione in riguardo degli stessi procedimenti.
42. Avendo riguardo ad alle caratteristiche della via di ricorso nazionale scelte con la Repubblica di Moldavia ed il fatto che, nonostante che via di ricorso, la Corte ha trovato una violazione, considera, mentre decidendo su una base equa, che il richiedente dovrebbe essere assegnato EUR 1,300, pi? qualsiasi tassa sulla quale pu? essere addebitabile quel l’importo.
C. Costi spese
43. Il richiedente chiese anche MDL 1,700 (equivalente ad EUR 112) per i costi e spese incorse in di fronte alle corti nazionali e di fronte alla Corte, rappresentando spese di segreteria.
44. Il Governo obiett? all’importo, mentre dibattendo che il richiedente gi? aveva ricevuto il risarcimento di fronte alle corti nazionali.
45. Essendo avuto riguardo ai documenti nella sua propriet? ed al suo diritto giurisprudenziale, ed il fatto che il richiedente chiaramente incorse in delle spese di segreteria, la Corte lo considera ragionevole assegnargli la somma di EUR 112 per costi inerenti e spese, pi? qualsiasi tassa sulla quale pu? essere addebitabile quel l’importo.
Interesse di mora di D.
46. La Corte lo considera appropriato che il tasso di interesse di mora dovrebbe essere basato sul tasso di prestito marginale della Banca Centrale europea a che dovrebbe essere aggiunto tre punti di percentuale.
PER QUESTE RAGIONI, LA CORTE, UNANIMAMENTE
1. Congiunge ai meriti l’eccezione preliminare del Governo che concerne lo status di vittima del richiedente e la respinge;
2. Dichiara la richiesta ammissibile;
3. Sostiene c’? stata una violazione di Articolo 6 ? 1 della Convenzione e di Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 alla Convenzione;
4. Sostiene
(a) che lo Stato rispondente ? pagare il richiedente, entro tre mesi dalla data sulla quale la sentenza diviene definitivo in conformit? con Articolo 44 ? 2 della Convenzione gli importi seguenti, essere convertito nel lei moldavi al tasso applicabile alla data di accordo:
(i) EUR 9,461 (nove mila quattrocento e sessantuno euro ), pi? qualsiasi tassa che pu? essere addebitabile, in riguardo di danno patrimoniale;
(ii) EUR 1,300 (mille trecento euro ), pi? qualsiasi tassa che pu? essere addebitabile, in riguardo di danno non-patrimoniale;
(l’iii) EUR 112 (cento dodici euro), pi? qualsiasi tassa che pu? essere a carico del richiedente, in riguardo di costi e spese;
(b) che dalla scadenza dei tre mesi summenzionati sino ad accordo il semplice interesse sar? pagabile sugli importi sopra ad un tasso uguale al tasso di prestito marginale della Banca Centrale europea durante il periodo predefinito pi? tre punti di percentuale;
5. Respinge il resto della rivendicazione del richiedente per la soddisfazione equa.
Fatto in inglese, e notificata per iscritto il 14 aprile 2015, facendo seguito all?Articolo 77 ?? 2 e 3 degli Articoli di Corte.
Stefano Phillips Josep Casadevall
Cancelliere Presidente