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Testo originale e tradotto della sentenza selezionata

CASE OF ANNA POPOVA v. RUSSIA

Tipologia: Sentenza
Importanza: 2
Articoli: 41,35,P1-1
Numero: 59391/12/2016
Stato: Russia
Data: 2016-10-04 00:00:00
Organo: Sezione Terza
Testo Originale

Conclusioni: Resto Violazione inammissibile di Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 – Protezione di propriet? (l’Articolo 1 par?. 1 di Protocollo N.ro 1 – la Privazione di propriet? godimento Tranquillo di propriet?) danno Non -patrimoniale – assegnazione (Articolo 41 – danno Non-patrimoniale soddisfazione Equa)

TERZA SEZIONE

CAUSA ANNA POPOVA C. RUSSIA

(Richiesta n. 59391/12)

SENTENZA

STRASBOURG

4 ottobre 2016

Questa sentenza diverr? definitiva nelle circostanze esposte nell? Articolo 44 ? 2 della Convenzione. Pu? essere soggetto a revisione editoriale.

Nella causa di Anna Popova c. Russia,
La Corte europea di Diritti umani (terza Sezione), riunendosi che come una Camera, compose di:
Luis L?pez Guerra, Presidente
Helena J?derblom,
Helen Keller,
Dmitry Dedov,
Branko Lubarda,
Alena Pol?kov??,
Georgios A. Serghides, giudici
e Stefano Phillips, Sezione Cancelliere
Avendo deliberato in privato 13 settembre 2016,
Consegna la sentenza seguente sulla quale fu adottata quel la data:
PROCEDURA
1. La causa nacque da in una richiesta (n. 59391/12) contro la Federazione russa depositata con la Corte sotto Articolo 34 della Convenzione per la Protezione di Diritti umani e le Libert? Fondamentali (?la Convenzione?) con un cittadino russo, OMISSIS 12 agosto 2012.
2. Il richiedente che era stato accordato patrocinio gratuito fu rappresentato con OMISSIS, un avvocato che pratica a Mosca. Il Governo russo (?il Governo?) fu rappresentato col Sig. G. Matyushkin, Rappresentante della Federazione russa alla Corte europea di Diritti umani.
3. Il richiedente addusse, in particolare, che lei era stata privata del suo appartamento in violazione di Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 alla Convenzione e che il suo sfratto corrispose ad una violazione di Articolo 8 della Convenzione.
4. 13 marzo 2014 il Presidente della prima Sezione decise di accordare la priorit? applicativa sotto Articolo 41 degli Articoli di Corte e dare l’avviso Statale delle azioni di reclamo del richiedente sotto Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 alla Convenzione ed Articolo 8 della Convenzione. Il resto della richiesta fu dichiarato inammissibile.
I FATTI
I. LE CIRCOSTANZE DELLA CAUSA
5. Il richiedente nacque nel 1964 e vive in Chelyabinsk.
A. informazioni Di fondo riguardo all’appartamento pi? tardi acquistato col richiedente
6. Nel 1971 una fabbrica locale che era il proprietario di un blocco di appartamenti assegn? l’appartamento a 125-56 Ulitsa Kommuny, Chelyabinsk, a P. sotto un accordo di alloggio sociale. Nel 1992 il titolo all’edificio fu trasferito a Municipio di Chelyabinsk. P. risiedde nell’appartamento come un inquilino sino alla sua morte 3 dicembre 2010.
7. P. ‘ seguente morte di s, Municipio di Chelyabinsk avvi? l’elaborazione per registrare l’appartamento come vacante per assegnarlo ad un’altra persona eleggibile per alloggio sociale. Comunque, risult? che, secondo i documenti, l’appartamento non era pi? propriet? municipale e che appartenne a L. che Il servizio di registrazione federale ha spedito i dati attinenti al capo dell’amministrazione del municipio 16 febbraio 2011. Il capo dell’amministrazione chiese all’accusatore regionale di guardare nella situazione con l’appartamento.
8. L’accusatore stabil? che l’appartamento era stato soggetto ad un numero di operazioni. 9 novembre 1992 la fabbrica aveva firmato un accordo di privatizzazione per trasferire l’appartamento a Kh secondo i documenti attinenti. 3 dicembre 1992 l’operazione fu registrata col servizio di registrazione. Sul 2011 Kh di 25 gennaio. venduto l’appartamento a L. che lo vend? 21 aprile 2011 a Ya. Quelle operazioni furono registrate anche col servizio di registrazione.
9. Un investigatore di polizia interrog? Kh. che neg? avere niente per fare con l’appartamento. Come riguardi i suoi dettagli di passaporto indicarono nell’accordo di privatizzazione, lui spieg? che nel 2009 e 2010 lui aveva perso due volte il suo passaporto e che lui non aveva incontrato mai inoltre P. o L. La polizia stabilita che L. che stava notificando nell’esercito al tempo aveva perso anche il suo passaporto nel 2009.
10. Il 31 marzo 2011 l’accusatore rispose al capo dell’amministrazione che lo consiglia siccome segue:
?Sembra che le persone che erano parti alle operazioni con l’appartamento commisero un crimine in questo riguardo. Di conseguenza i materiali sono stati spediti il [la polizia] per ulteriore indagine… .
[La polizia] L’informer? dei risultati dell’indagine… .
Inoltre per ostacolare le ulteriori operazioni con l’appartamento, io ho chiesto al Cancelliere Statale e Principale di rifiutare registrazione statale di qualsiasi operazioni future con l’appartamento.?
11. Su una data non specificata la polizia apr? un’indagine penale nelle operazioni che comportano l’appartamento.
12. Il 22 giugno2011. Ya ha venduto l’appartamento al richiedente.
Le rivendicazioni di Municipio di B. in riguardo dell’appartamento
13. 30 giugno 2011, agendo in favore del municipio, l’accusatore port? un’azione contro Kh., L. e Ya. chiedere riacquisto dell’appartamento e l’annullamento di tutte le operazioni eseguito in riguardo di s?. L’accusatore dibatt? che Kh., non aveva risieduto mai nell’appartamento e che l’appartamento non era stato trasferito mai a lui dal municipio sotto un schema di privatizzazione. L’accusatore chiese alla corte di invalidare l’accordo di privatizzazione di 9 novembre 1992 ed operazioni susseguenti in riguardo dell’appartamento siccome non avendo base in legge. La Corte distrettuale di Tsentralniy di Chelyabinsk fiss? un’udienza per 1 settembre 2011.
14. ll 6 luglio 2011 il servizio di registrazione emise un certificato che conferma l’acquisto dell’appartamento col richiedente ed il suo titolo a s?.
15. Il 16 settembre 2011 la Corte distrettuale accord? la richiesta del richiedente e le concesse di prendere parte nei procedimenti inizi? con l’accusatore. Lei disse che lei aveva comprato l’appartamento in buon fede e che il municipio non potesse recuperarlo da lei.
16. 5 ottobre 2011 la Corte distrettuale emise un’ingiunzione contro la registrazione di qualsiasi operazioni che comportano l’appartamento.
Annullamento di C. del titolo del richiedente all’appartamento e procedimenti di sfratto
17. 23 dicembre 2011 la Corte distrettuale di Tsentralniy di Chelyabinsk ammise i ricorsi dell’accusatore portati in favore del municipio. Il titolo del richiedente all’appartamento fu annullato e trasfer? al municipio. La corte ordin? anche lo sfratto del richiedente. Infine, decise quel Ya. dovrebbe ritornare al richiedente la somma che lei aveva pagato per l’appartamento. La corte ragion? siccome segue:
?Facendo seguito ad Articolo 302 del Codice civile della Federazione russa, se una propriet? ? stata acquistata da una persona che aveva nessuno diritto venderlo, e l’acquirente non sa e non poteva essere consapevole [di che fatto] (l’acquirente in buona fede), il proprietario avr? il diritto a ricupero che propriet? dall’acquirente, se la propriet? detta fosse persa col proprietario o con la persona in cui la propriet? il proprietario ha portato la propriet?, o se fosse rubato da entrambi loro, o se lasciasse la loro propriet? contro la loro volont? in un altro modo.
? stato stabilito nel corso dei procedimenti che l’appartamento in oggetto sinistra la propriet? del municipio contro la volont? seconda. Di conseguenza, l’appartamento… dovrebbe essere recuperato da [il richiedente] e trasfer? al municipio.?
18. 5 marzo 2012 il Chelyabinsk Corte Regionale sostenne la sentenza di 23 dicembre 2011 su ricorso. La corte not? anche che il richiedente non poteva essere riconosciuto come un acquirente in buona fede dato che lei aveva saputo che l’appartamento era stato rivenduto tre volte entro cinque mesi.
19. Il 13 dicembre 2013 Ya ? morto. La parte della sentenza di 23 dicembre 2011 riguardo all’assegnazione valutaria nel favore del richiedente rimane unenforced.
20. Secondo il Governo, il richiedente non ? stato sfrattato, e ? stato continuato a risiedere nell’appartamento.
D. l’azione di Il richiedente per danni contro lo Stato
21. Su una data non specificata il richiedente port? un’azione contro lo Stato, mentre adducendo che le autorit? locali l’inazione di ‘ aveva dato luogo all’il suo comprare un appartamento da una persona che aveva nessuno diritto venderglielo.
22. 19 dicembre 2013 la Corte distrettuale di Tverskoy di Mosca respinse le rivendicazioni del richiedente.
23. 16 giugno 2014 la Mosca Corte Urbana sostenne la sentenza di 19 dicembre 2013 su ricorso.
II. DIRITTO NAZIONALE ATTINENTE E PRATICA
24. Per un riassunto delle disposizioni nazionali ed attinenti e pratica, veda Gladysheva c. la Russia (n. 7097/10, ?? 35-37 6 dicembre 2011).
LA LEGGE
I. VIOLAZIONE ADDOTTA DELL?ARTICOLO 1 DEL PROTOCOLLO N.RO 1 ALLA CONVENZIONE
25. Il richiedente si lament? che lei era stata privata delle sue propriet? in violazione di Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 alla Convenzione che prevede in finora come attinente, siccome segue:
?Ogni persona fisica o giuridica ? abilitata al godimento pacifico delle sue propriet?. Nessuno sar? privato delle sue propriet? eccetto che nell’interesse pubblico e soggetto alle condizioni previste dalla legge e dai principi generali di diritto internazionale.
Comunque, le disposizioni precedenti non possono in qualsiasi modo danneggiare il diritto di un Stato ad eseguire simili leggi come ritiene necessario per controllare l’uso di propriet? in conformit? con l’interesse generale o assicurare il pagamento di tasse o gli altri contributi o sanzioni penali.?
A. Ammissibilit?
26. La Corte nota che questa azione di reclamo non ? mal-fondata manifestamente all’interno del significato di Articolo 35 ? 3 (un) della Convenzione. Nota inoltre che non ? inammissibile su qualsiasi gli altri motivi. Deve essere dichiarato perci? ammissibile.
B. Meriti
1. Le osservazioni delle Parti
(a) Il Governo
27. Il Governo dibatt? che l’interferenza coi diritti di propriet? del richiedente era stata ?nella conformit? con la legge.? Nella loro prospettiva, l’appartamento aveva lasciato la propriet? del municipio come un risultato di azioni fraudolente di persone non identificate che avevano contraffatto un accordo di privatizzazione. Nell’opinione del Governo, la causa presente dovrebbe essere distinta da Gladysheva (cit? sopra), dove le autorit? avevano avuto opportunit? ampia di verificare l’autenticit? dei documenti quando entrando in alloggio sociale ed accordi di privatizzazione con una parte privata. Nella causa sotto la considerazione, l’accordo di privatizzazione che autorizz? il trasferimento dell’appartamento nella propriet? di una parte privata era stato contraffatto. Il municipio non aveva avuto qualsiasi intenzione per sbarazzarsi della sua propriet?. L’esistenza di terzi diritti di parte in riguardo dell’appartamento venne solamente all’attenzione del municipio dopo la morte dell’inquilino che aveva risieduto nell’appartamento sotto un accordo di alloggio sociale.
28. Il Governo present? anche che l’interferenza coi diritti di propriet? del richiedente aveva intrapreso lo scopo legittimo di proteggere gli interessi di altri, notevolmente persone in bisogno di alloggio. Il Governo not? inoltre che il riacquisto dell’appartamento col municipio non aveva messo un carico eccessivo sul richiedente. Le non era stato sfrattato ed era stata continuata a risiedere nell’appartamento. In oltre, il richiedente aveva posseduto l’altro beni immobili che lei aveva venduto una volta l’accusatore aveva portato un’azione contro lei in riguardo dell’appartamento. Infine, il Governo present? che il richiedente era stato fissato sulla lista d’attesa di persone in bisogno di alloggio sociale. Lei aveva avuto successo anche nell’azione contro la persona che le aveva venduto l’appartamento.
(b) Il richiedente
29. Il richiedente dibatt? che l’interferenza coi suoi diritti di propriet? non era stata in conformit? con le leggi applicabili. Lei aveva comprato l’appartamento in buon fede e, come una questione di legge, il municipio fu precluso da reclaiming l’appartamento. Lei present? inoltre che la perdita della sua propriet? aveva corrisposto ad un’interferenza sproporzionata coi suoi diritti come esponga fuori in Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 alla Convenzione. Le autorit? avevano messo un carico eccessivo su lei e non erano riuscite ad assicurare un equilibrio equo fra la loro decisione a ricupero la propriet? dal richiedente ed i suoi interessi. La sequenza di operazioni fraudolente con l’appartamento era stata il risultato delle autorit? le omissioni di ‘ e mancanza di diligenza. Quando registrando le vendite dell’appartamento, il servizio di registrazione era andato a vuoto a verificare l’autenticit? dei documenti coinvolta. Inoltre, le autorit? erano divenute consapevoli della privatizzazione fraudolenta dell’appartamento quando l’appartamento ancora era stato registrato come Kh. ‘ propriet? di s. Comunque, loro non avevano fatto niente per garantire il ricupero dell’appartamento ed avevano portato un’azione che chiede tardamente riacquisto dell’appartamento. Di conseguenza, l’appartamento era stato rivenduto tre volte. Ogni operazione era stata registrata col servizio di registrazione federale. Infine, il richiedente indic? che lei non aveva ricevuto qualsiasi il risarcimento per la perdita di titolo all’appartamento. La sua azione per danni contro le autorit? era stata inutilmente. Ya. era morto e la sentenza nel suo favore rimase non eseguita.
2. La valutazione della Corte
(a) principi generali
30. I principi generali riguardo a protezione di propriet? sono stabiliti bene nella giurisprudenza della Corte (veda Gladysheva, citata sopra, ?? 64-68).
(b) la Richiesta di quelli principi alla causa presente
31. La Corte osserva che ? base comune fra le parti che l’appartamento costitu? la propriet? del richiedente e che la revoca del suo titolo a s? corrispose ad un’interferenza coi suoi diritti come esponga fuori in Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 alla Convenzione. La Corte non vede nessuna ragione di sostenere altrimenti.
32. Inoltre, la Corte non lo trova necessario nelle circostanze della causa decidere sulla legalit? della revoca del titolo del richiedente all’appartamento o lo scopo legittimo della misura contestata. Alla misura che ? attinente ad una valutazione della proporzionalit? dell’interferenza, quelli problemi saranno rivolti in paragrafi 33-39 sotto (compari con Gladysheva, citata sopra, ?? 72-76, e Stolyarova c. la Russia, n. 15711/13, ?? 45-46 29 gennaio 2015).
33. Come al problema di se un equilibrio equo fu previsto fra le richieste degli interessi generali della comunit? ed i requisiti della protezione dei diritti di propriet? del richiedente, le risposte di Corte che interrogano nel negativo. Nella sua prospettiva, il riacquisto dell’appartamento col municipio costitu? un carico sproporzionato sul richiedente.
34. In che il collegamento, la Corte osserva che, come indicato col Governo, il municipio perse il suo titolo all’appartamento come un risultato di una frode quando persone non identificate contraffecero un accordo di privatizzazione. Accetta anche che non c’era possibilit? per il municipio per divenire privato alle informazioni riguardo al trasferimento fraudolento del titolo all’appartamento a qualsiasi il tempo prima che l’appartamento fu cassato seguente la morte dell’inquilino nel 2010. Comunque, la Corte considera che una volta la frode fu scoperta le autorit? andarono a vuoto ad esercitare diligenza o agire nel buon ordine di momento di entrata per garantire riacquisto dell’appartamento.
35. Il 16 febbraio 2011 il municipio ottenne informazioni secondo le informazioni presentate col Governo, che l’appartamento non era pi? propriet? municipale. Per ammissione, le autorit? ebbero bisogno di un certo importo di tempo condurre un’indagine nella questione e stabilire le circostanze. In 31 marzo 2011 l’accusatore gi? aveva informato comunque il cancelliere statale della situazione con l’appartamento ed aveva chiesto al secondo di rifiutare registrazione di qualsiasi operazioni future in riguardo dell’appartamento. Il Governo non forn? qualsiasi chiarimento, comunque come a perch? l’appartamento cambi? due volte mani dopo l’allarme dell’accusatore. L’ingiunzione contro qualsiasi operazioni con l’appartamento furono imposte solamente ad ottobre 2011, dopo che il richiedente l’aveva acquistato.
36. La Corte gli ulteriori rifiuti l’argomento del Governo che il richiedente si era responsabile per la situazione perch? lei aveva comprato un appartamento che era stato la materia di due operazioni precedenti entro un periodo breve di tempo. Il servizio di registrazione trov? quelle operazioni per essere in ottemperanza con leggi applicabili e li approv?. N? le corti nazionali n? il Governo, previdero qualsiasi il chiarimento come a perch? in simile circostanze il richiedente avrebbe dovuto avere dubbi come alla legittimit? di quelle operazioni.
37. Infine, la Corte nota che il richiedente ? stato privato di propriet? senza qualsiasi il risarcimento o la disposizione di alloggio di sostituzione dallo Stato. La sentenza nel suo favore che ordina Ya. restituire il suo monies rimane unenforced a questa data. N? era lei riuscito nel chiamare in giudizio lo Stato per le omissioni del servizio di registrazione.
38. Le considerazioni precedenti sono sufficienti per abilitare la Corte per concludere che le condizioni sotto le quali il richiedente fu privato del suo titolo all’appartamento imposero un carico individuale ed eccessivo su lei e che le autorit? sono andate a vuoto a prevedere un equilibrio equo fra le richieste dell’interesse pubblico sulla mano del un’e il diritto del richiedente a godimento tranquillo delle sue propriet? sull’altro.
39. C’? stata di conseguenza una violazione di Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 alla Convenzione.
II. VIOLAZIONE ADDOTTA DELL? ARTICOLO 8 DELLA CONVENZIONE
40. Il richiedente si lament? che il suo sfratto aveva corrisposto ad una violazione del suo diritto per rispettare per la sua casa. Lei si appell? su Articolo 8 della Convenzione che legge:
?1. Ognuno ha diritto al rispetto della sua vita privata e famigliare, della sua casa e della sua corrispondenza.
2. Non ci sar? interferenza con un’autorit? pubblica con l’esercizio di questo diritto eccetto come ? in conformit? con la legge e ? necessario in una societ? democratica negli interessi della sicurezza nazionale, la sicurezza pubblica o il benessere economico del paese, per la prevenzione di disturbo o incrimina, per la protezione di salute o morale, o per la protezione dei diritti e le libert? di altri.?
41. Il Governo contest? quel l’argomento.
42. Il richiedente mantenne la sua azione di reclamo.
43. La Corte nota che questa azione di reclamo ha collegato all’esaminato sopra e deve essere dichiarata perci? similmente ammissibile. Comunque, avendo riguardo ad alle sentenze relativo ad Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 alla Convenzione (veda divide in paragrafi 30-39 sopra) e determinato che il richiedente rimane nell’appartamento (veda paragrafo 20 sopra), la Corte considera che non ? necessario per esaminare gli stessi fatti dal posto d’osservazione di Articolo 8 della Convenzione (veda, mutatis mutandis, Akhverdiyev c. Azerbaijan, n. 76254/11, ? 101-05 29 gennaio 2015).
III. L?APPLICAZIONE DELL?ARTICOLO 41 DELLA CONVENZIONE
44. Articolo 41 della Convenzione prevede:
?Se la Corte costata che c’? stata una violazione della Convenzione o dei Protocolli, e se la legge interna dell?Alta Parte Contraente riguardata permette una riparazione solamente parziale, la Corte pu?, se necessario, riconoscere una soddisfazione equa alla vittima.?
A. Danno
45. Il richiedente chiese 1,870,000 rubli (RUB) in riguardo di danno patrimoniale e 48,500 euros (EUR) in riguardo di danno non-patrimoniale.
46. Il Governo consider? le rivendicazioni del richiedente eccessivo ed irragionevole.
47. La Corte prende in considerazione che nella causa presente ha trovato una violazione dei diritti del richiedente garantita con Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 alla Convenzione. Considera che c’? un collegamento chiaro fra la violazione trovata ed il danno caus? al richiedente.
48. Normalmente, la Corte reitera che la priorit? sotto Articolo 41 della Convenzione ? restitutio in integrum, siccome lo Stato rispondente si ? aspettato di costituire ogni riparazione fattibile le conseguenze della violazione in tale maniera come ripristinare il pi? lontano possibile la situazione che esiste di fronte alla violazione (veda, fra le altre autorit?, Piersack c. il Belgio (Articolo 50), 26 ottobre 1984, ? 12 la Serie Un n. 85; Tchitchinadze c. la Georgia, n. 18156/05, ? 69 27 maggio 2010; Rum di Fener Patriklii ?(Patriarcato Ecumenico) c. la Turchia (soddisfazione equa), n. 14340/05, ? 35, 15 giugno 2010 ? 198; e Stoycheva c. la Bulgaria, n. 43590/04, 19 luglio 2011). Di conseguenza, avendo dovuto riguardo ad alle sue sentenze nella causa presente, la Corte considera, che la forma pi? appropriata di compensazione sarebbe ripristinare il titolo del richiedente all’appartamento ed annullare l’ordine di sfratto. Il richiedente sarebbe fissato il pi? lontano possibile cos?, in una situazione equivalente a quello nel quale lei non si avrebbe avuto stata una violazione di Articolo 1 di Protocollo l? N.ro 1 alla Convenzione (compari con Gladysheva, citata sopra, ? 106).
49. In oltre, la Corte senza dubbio ha che il richiedente ha sofferto dell’angoscia e la frustrazione su conto della perdita della sua propriet?. Facendo la sua valutazione su una base equa, la Corte assegna EUR 5,000 il richiedente in riguardo di danno non-patrimoniale, pi? qualsiasi tassa sulla quale pu? essere addebitabile quel l’importo.
Costi di B. e spese
50. Il richiedente anche chiesto Strofina 576,204 ed EUR 2,000 per i costi e spese incorse in prima e di fronte alla Corte.
51. Il Governo consider? che i costi e spese incorsero in col richiedente non era stato necessario, n? lei aveva mostrato che lei davvero era incorsa in tutti di loro. In particolare, il richiedente avuto non prov? che lei aveva pagato EUR 2,000 a OMISSIS, n? lei aveva offerto un accordo fra lei ed il Sig. OMISSIS che depositarono la richiesta sul suo conto.
52. Secondo la giurisprudenza della Corte, un richiedente ? concesso solamente finora al rimborso di costi e spese in come s? ? stato mostrato che questi davvero e necessariamente sono stati incorsi in e sono stati ragionevoli come a quantum. Al giorno d’oggi la causa, la Corte nota che EUR 850 gi? ? stato pagato al richiedente con modo di patrocinio gratuito. Avendo riguardo ad ai documenti presentati col richiedente in appoggio delle sue rivendicazioni, ed il criterio sopra, la Corte lo considera ragionevole assegnare 2,000 costi di copertura la somma di EUR sotto tutti i capi.
Interesse di mora di C.
53. La Corte lo considera appropriato che il tasso di interesse di mora dovrebbe essere basato sul tasso di prestito marginale della Banca Centrale europea a che dovrebbe essere aggiunto tre punti di percentuale.
PER QUESTE RAGIONI, LA CORTE, ALL?UNANIMITA?
1. Dichiara la richiesta ammissibile;

2. Sostiene che c’? stata una violazione di Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 alla Convenzione;

3. Sostiene che non c’? nessun bisogno di esaminare un’azione di reclamo sotto Articolo 8 della Convenzione;

4. Sostiene
(a) che lo Stato rispondente assicurer?, con appropriato vuole dire, entro tre mesi della data sui quali la sentenza diviene definitivo in conformit? con Articolo 44 ? 2 della Convenzione, restituzione del titolo del richiedente all’appartamento e l’annullamento del suo ordine di sfratto;
(b) che lo Stato rispondente ? pagare il richiedente, entro gli stessi tre mesi dalla data sulla quale la sentenza diviene definitivo in conformit? con Articolo 44 ? 2 della Convenzione gli importi seguenti, essere convertito nella valuta dello Stato rispondente alla data di accordo:
(i) EUR 5,000 (cinque mila euro), pi? qualsiasi tassa che pu? essere addebitabile, in riguardo di danno non-patrimoniale;
(ii) EUR 2,000 (due mila euro), pi? qualsiasi tassa che pu? essere a carico del richiedente, in riguardo di costi e spese;
(c) che il semplice interesse sar? pagabile sugli importi sopra ad un tasso uguale dalla scadenza dei tre mesi summenzionati sino ad accordo, al tasso di prestito marginale della Banca Centrale europea durante il periodo predefinito pi? tre punti di percentuale;

5. Respinge il resto della rivendicazione del richiedente per la soddisfazione equa.
Fatto in inglese, e notificato per iscritto 4 ottobre 2016, facendo seguito Decidere 77 ?? 2 e 3 degli Articoli di Corte.
Stefano Phillips Luis L?pez Guerra
Cancelliere Presidente

Testo Tradotto

Conclusions: Remainder inadmissible Violation of Article 1 of Protocol No. 1 – Protection of property (Article 1 para. 1 of Protocol No. 1 – Deprivation of property Peaceful enjoyment of possessions) Non-pecuniary damage – award (Article 41 – Non-pecuniary damage Just satisfaction)

THIRD SECTION

CASE OF ANNA POPOVA v. RUSSIA

(Application no. 59391/12)

JUDGMENT

STRASBOURG

4 October 2016

This judgment will become final in the circumstances set out in Article 44 ? 2 of the Convention. It may be subject to editorial revision.

In the case of Anna Popova v. Russia,
The European Court of Human Rights (Third Section), sitting as a Chamber composed of:
Luis L?pez Guerra, President,
Helena J?derblom,
Helen Keller,
Dmitry Dedov,
Branko Lubarda,
Alena Pol??kov?,
Georgios A. Serghides, judges,
and Stephen Phillips, Section Registrar,
Having deliberated in private on 13 September 2016,
Delivers the following judgment, which was adopted on that date:
PROCEDURE
1. The case originated in an application (no. 59391/12) against the Russian Federation lodged with the Court under Article 34 of the Convention for the Protection of Human Rights and Fundamental Freedoms (?the Convention?) by a Russian national, OMISSIS on 12 August 2012.
2. The applicant, who had been granted legal aid, was represented by OMISSIS, a lawyer practising in Moscow. The Russian Government (?the Government?) were represented by Mr G. Matyushkin, Representative of the Russian Federation to the European Court of Human Rights.
3. The applicant alleged, in particular, that she had been deprived of her flat in contravention of Article 1 of Protocol No. 1 to the Convention and that her eviction amounted to a violation of Article 8 of the Convention.
4. On 13 March 2014 the President of the First Section decided to grant the application priority under Rule 41 of the Rules of Court and to give the Government notice of the applicant?s complaints under Article 1 of Protocol No. 1 to the Convention and Article 8 of the Convention. The remainder of the application was declared inadmissible.
THE FACTS
I. THE CIRCUMSTANCES OF THE CASE
5. The applicant was born in 1964 and lives in Chelyabinsk.
A. Background information concerning the flat later purchased by the applicant
6. In 1971 a local factory, which was the owner of a block of flats, assigned the flat at 125-56 Ulitsa Kommuny, Chelyabinsk, to P. under a social housing agreement. In 1992 the title to the building was transferred to Chelyabinsk Municipality. P. resided in the flat as a tenant until his death on 3 December 2010.
7. Following P.?s death, Chelyabinsk Municipality started the process for registering the flat as vacant in order to assign it to another person eligible for social housing. However, it turned out that, according to the documents, the flat was no longer municipal property and that it belonged to L. The federal registration service sent the relevant data to the head of the municipality?s administration on 16 February 2011. The head of the administration asked the regional prosecutor to look into the situation with the flat.
8. The prosecutor established that the flat had been subject to a number of transactions. According to the relevant documents, on 9 November 1992 the factory had signed a privatisation agreement to transfer the flat to Kh. On 3 December 1992 the transaction was registered by the registration service. On 25 January 2011 Kh. sold the flat to L., who sold it on 21 April 2011 to Ya. Those transactions were also registered by the registration service.
9. A police investigator questioned Kh., who denied having anything to do with the flat. As regards his passport details indicated in the privatisation agreement, he explained that in 2009 and 2010 he had lost his passport twice and that he had never met P. or L. The police further established that L., who was serving in the army at the time, had also lost his passport in 2009.
10. On 31 March 2011 the prosecutor responded to the head of the administration advising him as follows:
?It appears that the persons who were parties to the transactions with the flat committed a crime in this respect. Accordingly the materials have been forwarded to the [police] for further inquiry … .
[The police] will inform you of the results of the inquiry … .
Furthermore, in order to prevent further transactions with the flat, I have asked the Chief State Registrar to refuse state registration of any future transactions with the flat.?
11. On an unspecified date the police opened a criminal investigation into the transactions involving the flat.
12. On 22 June 2011 Ya. sold the flat to the applicant.
B. Municipality?s claims in respect of the flat
13. On 30 June 2011, acting on behalf of the municipality, the prosecutor brought an action against Kh., L. and Ya. to seek repossession of the flat and the annulment of all transactions executed in respect of it. The prosecutor argued that Kh., had never resided in the flat and that the flat had never been transferred to him from the municipality under a privatisation scheme. The prosecutor asked the court to invalidate the privatisation agreement of 9 November 1992 and subsequent transactions in respect of the flat as having no basis in law. The Tsentralniy District Court of Chelyabinsk fixed a hearing for 1 September 2011.
14. On 6 July 2011 the registration service issued a certificate confirming the purchase of the flat by the applicant and her title to it.
15. On 16 September 2011 the District Court granted the applicant?s request and allowed her to take part in the proceedings initiated by the prosecutor. She claimed that she had bought the flat in good faith and that the municipality could not recover it from her.
16. On 5 October 2011 the District Court issued an injunction against the registration of any transactions involving the flat.
C. Annulment of the applicant?s title to the flat and eviction proceedings
17. On 23 December 2011 the Tsentralniy District Court of Chelyabinsk granted the prosecutor?s claims brought on behalf of the municipality. The applicant?s title to the flat was annulled and transferred to the municipality. The court also ordered the applicant?s eviction. Lastly, it ruled that Ya. should return to the applicant the sum she had paid for the flat. The court reasoned as follows:
?Pursuant to Article 302 of the Civil Code of the Russian Federation, if a property has been purchased from a person who had no right to sell it, and the purchaser is unaware and could not have been aware [of that fact] (the bona fide purchaser), the owner shall have the right to reclaim that property from the purchaser, if the said property was lost by the owner or by the person into whose possession the owner has conveyed the property, or if it was stolen from either of them, or if it left their possession against their will in another way.
It has been established in the course of the proceedings that the flat in question left the municipality?s possession against the latter?s will. Accordingly, the flat … should be recovered from [the applicant] and transferred to the municipality.?
18. On 5 March 2012 the Chelyabinsk Regional Court upheld the judgment of 23 December 2011 on appeal. The court also noted that the applicant could not be recognised as a bona fide purchaser given that she had known that the flat had been resold three times within five months.
19. On 13 December 2013 Ya. died. The part of the judgment of 23 December 2011 concerning the monetary award in the applicant?s favour remains unenforced.
20. According to the Government, the applicant has not been evicted and continues to reside in the flat.
D. The applicant?s action for damages against the State
21. On an unspecified date the applicant brought an action against the State, alleging that the local authorities? inaction had resulted in her buying a flat from a person who had no right to sell it to her.
22. On 19 December 2013 the Tverskoy District Court of Moscow dismissed the applicant?s claims.
23. On 16 June 2014 the Moscow City Court upheld the judgment of 19 December 2013 on appeal.
II. RELEVANT DOMESTIC LAW AND PRACTICE
24. For a summary of the relevant domestic provisions and practice, see Gladysheva v. Russia (no. 7097/10, ?? 35-37, 6 December 2011).
THE LAW
I. ALLEGED VIOLATION OF ARTICLE 1 OF PROTOCOL No. 1 TO THE CONVENTION
25. The applicant complained that she had been deprived of her possessions in violation of Article 1 of Protocol No. 1 to the Convention, which provides, in so far as relevant, as follows:
?Every natural or legal person is entitled to the peaceful enjoyment of his possessions. No one shall be deprived of his possessions except in the public interest and subject to the conditions provided for by law and by the general principles of international law.
The preceding provisions shall not, however, in any way impair the right of a State to enforce such laws as it deems necessary to control the use of property in accordance with the general interest or to secure the payment of taxes or other contributions or penalties.?
A. Admissibility
26. The Court notes that this complaint is not manifestly ill-founded within the meaning of Article 35 ? 3 (a) of the Convention. It further notes that it is not inadmissible on any other grounds. It must therefore be declared admissible.
B. Merits
1. Parties? submissions
(a) The Government
27. The Government argued that the interference with the applicant?s property rights had been ?in accordance with the law?. In their view, the flat had left the municipality?s possession as a result of fraudulent actions of unidentified persons who had forged a privatisation agreement. In the Government?s opinion, the present case should be distinguished from Gladysheva (cited above), where the authorities had had ample opportunity to verify the authenticity of the documents when entering into social housing and privatisation agreements with a private party. In the case under consideration, the privatisation agreement which authorised the transfer of the flat into the ownership of a private party had been forged. The municipality had not had any intent to dispose of its property. The existence of third party rights in respect of the flat only came to the municipality?s attention after the death of the tenant who had resided in the flat under a social housing agreement.
28. The Government also submitted that the interference with the applicant?s property rights had pursued the legitimate aim of protecting the interests of others, notably people in need of housing. The Government further noted that the repossession of the flat by the municipality had not placed an excessive burden on the applicant. She had not been evicted and continued to reside in the flat. In addition, the applicant had owned other real estate which she had sold once the prosecutor had brought an action against her in respect of the flat. Lastly, the Government submitted that the applicant had been put on the waiting list of people in need of social housing. She had also been successful in the action against the person who had sold the flat to her.
(b) The applicant
29. The applicant argued that the interference with her property rights had not been in accordance with the applicable laws. She had bought the flat in good faith and, as a matter of law, the municipality was estopped from reclaiming the flat. She further submitted that the loss of her property had amounted to a disproportionate interference with her rights as set out in Article 1 of Protocol No. 1 to the Convention. The authorities had placed an excessive burden on her and had failed to ensure a fair balance between their decision to reclaim the property from the applicant and her interests. The sequence of fraudulent transactions with the flat had resulted from the authorities? omissions and lack of diligence. When registering the sales of the flat, the registration service had failed to verify the authenticity of the documents involved. Furthermore, the authorities had become aware of the fraudulent privatisation of the flat when the flat had still been registered as Kh.?s property. However, they had done nothing to secure the recovery of the flat and had brought an action seeking repossession of the flat belatedly. As a result, the flat had been resold three times. Each transaction had been registered by the federal registration service. Lastly, the applicant pointed out that she had not received any compensation for the loss of title to the flat. Her action for damages against the authorities had been to no avail. Ya. had died and the judgment in her favour remained unenforced.
2. The Court?s assessment
(a) General principles
30. The general principles concerning protection of property are well established in the Court?s case-law (see Gladysheva, cited above, ?? 64-68).
(b) Application of those principles to the present case
31. The Court observes that it is common ground between the parties that the flat constituted the applicant?s possession and that the revocation of her title to it amounted to an interference with her rights as set out in Article 1 of Protocol No. 1 to the Convention. The Court sees no reason to hold otherwise.
32. Furthermore, the Court does not find it necessary in the circumstances of the case to decide on the lawfulness of the revocation of the applicant?s title to the flat or the legitimate aim of the impugned measure. To the extent that it is relevant to an assessment of the proportionality of the interference, those issues will be addressed in paragraphs 33-39 below (compare with Gladysheva, cited above, ?? 72-76, and Stolyarova v. Russia, no. 15711/13, ?? 45-46, 29 January 2015).
33. As to the issue of whether a fair balance was struck between the demands of the general interests of the community and the requirements of the protection of the applicant?s property rights, the Court answers that question in the negative. In its view, the repossession of the flat by the municipality constituted a disproportionate burden on the applicant.
34. In that connection, the Court observes that, as pointed out by the Government, the municipality lost its title to the flat as a result of a fraud when unidentified persons forged a privatisation agreement. It also accepts that there was no possibility for the municipality to become privy to the information concerning the fraudulent transfer of the title to the flat at any time before the flat was vacated following the tenant?s death in 2010. The Court, however, considers that once the fraud was discovered the authorities failed to exercise diligence or to act in good time in order to secure repossession of the flat.
35. According to the information submitted by the Government, on 16 February 2011 the municipality obtained information that the flat was no longer municipal property. Admittedly, the authorities needed a certain amount of time to conduct an inquiry into the matter and to establish the circumstances. However by 31 March 2011 the prosecutor had already informed the state registrar of the situation with the flat and asked the latter to refuse registration of any future transactions in respect of the flat. The Government did not furnish any explanation, however, as to why the flat changed hands twice after the prosecutor?s alert. The injunction against any transactions with the flat was only imposed in October 2011, after the applicant had purchased it.
36. The Court further rejects the Government?s argument that the applicant was herself responsible for the situation because she had bought a flat which had been the subject of two prior transactions within a short period of time. The registration service found those transactions to be in compliance with applicable laws and approved them. Neither the domestic courts nor the Government provided any explanation as to why in such circumstances the applicant should have had doubts as to the legitimacy of those transactions.
37. Lastly, the Court notes that the applicant has been deprived of ownership without any compensation or the provision of replacement housing from the State. The judgment in her favour ordering Ya. to return her monies remains unenforced to this date. Nor was she successful in suing the State for the omissions of the registration service.
38. The foregoing considerations are sufficient to enable the Court to conclude that the conditions under which the applicant was deprived of her title to the flat imposed an individual and excessive burden on her and that the authorities have failed to strike a fair balance between the demands of the public interest on the one hand and the applicant?s right to peaceful enjoyment of her possessions on the other.
39. There has accordingly been a violation of Article 1 of Protocol No. 1 to the Convention.
II. ALLEGED VIOLATION OF ARTICLE 8 OF THE CONVENTION
40. The applicant complained that her eviction had amounted to a violation of her right to respect for her home. She relied on Article 8 of the Convention, which reads:
?1. Everyone has the right to respect for his private and family life, his home and his correspondence.
2. There shall be no interference by a public authority with the exercise of this right except such as is in accordance with the law and is necessary in a democratic society in the interests of national security, public safety or the economic well-being of the country, for the prevention of disorder or crime, for the protection of health or morals, or for the protection of the rights and freedoms of others.?
41. The Government contested that argument.
42. The applicant maintained her complaint.
43. The Court notes that this complaint is linked to the one examined above and must therefore likewise be declared admissible. However, having regard to the findings relating to Article 1 of Protocol No. 1 to the Convention (see paragraphs 30-39 above) and given that the applicant remains in the flat (see paragraph 20 above), the Court considers that it is not necessary to examine the same facts from the standpoint of Article 8 of the Convention (see, mutatis mutandis, Akhverdiyev v. Azerbaijan, no. 76254/11, ? 101-05, 29 January 2015).
III. APPLICATION OF ARTICLE 41 OF THE CONVENTION
44. Article 41 of the Convention provides:
?If the Court finds that there has been a violation of the Convention or the Protocols thereto, and if the internal law of the High Contracting Party concerned allows only partial reparation to be made, the Court shall, if necessary, afford just satisfaction to the injured party.?
A. Damage
45. The applicant claimed 1,870,000 roubles (RUB) in respect of pecuniary damage and 48,500 euros (EUR) in respect of non-pecuniary damage.
46. The Government considered the applicant?s claims excessive and unreasonable.
47. The Court takes into account that in the present case it has found a violation of the applicant?s rights guaranteed by Article 1 of Protocol No. 1 to the Convention. It considers that there is a clear link between the violation found and the damage caused to the applicant.
48. The Court reiterates that, normally, the priority under Article 41 of the Convention is restitutio in integrum, as the respondent State is expected to make all feasible reparation for the consequences of the violation in such a manner as to restore as far as possible the situation existing before the breach (see, among other authorities, Piersack v. Belgium (Article 50), 26 October 1984, ? 12, Series A no. 85; Tchitchinadze v. Georgia, no. 18156/05, ? 69, 27 May 2010; Fener Rum Patrikli?i (Ecumenical Patriarchy) v. Turkey (just satisfaction), no. 14340/05, ? 35, 15 June 2010, ? 198; and Stoycheva v. Bulgaria, no. 43590/04, 19 July 2011). Consequently, having due regard to its findings in the instant case, the Court considers that the most appropriate form of redress would be to restore the applicant?s title to the flat and to annul the eviction order. Thus, the applicant would be put as far as possible in a situation equivalent to the one in which she would have been had there not been a breach of Article 1 of Protocol No. 1 to the Convention (compare with Gladysheva, cited above, ? 106).
49. In addition, the Court has no doubt that the applicant has suffered distress and frustration on account of the loss of her property. Making its assessment on an equitable basis, the Court awards the applicant EUR 5,000 in respect of non-pecuniary damage, plus any tax that may be chargeable on that amount.
B. Costs and expenses
50. The applicant also claimed RUB 576,204 and EUR 2,000 for the costs and expenses incurred before and before the Court.
51. The Government considered that the costs and expenses incurred by the applicant had not been necessary, nor had she shown that she had actually incurred all of them. In particular, the applicant had not proved that she had paid EUR 2,000 to Ms Samorodkina, nor had she provided an agreement between her and Mr Puzanov, who lodged the application on her behalf.
52. According to the Court?s case-law, an applicant is entitled to the reimbursement of costs and expenses only in so far as it has been shown that these have been actually and necessarily incurred and are reasonable as to quantum. In the present case, the Court notes that EUR 850 has already been paid to the applicant by way of legal aid. Having regard to the documents submitted by the applicant in support of her claims, and the above criteria, the Court considers it reasonable to award the sum of EUR 2,000 covering costs under all heads.
C. Default interest
53. The Court considers it appropriate that the default interest rate should be based on the marginal lending rate of the European Central Bank, to which should be added three percentage points.
FOR THESE REASONS, THE COURT, UNANIMOUSLY,
1. Declares the application admissible;

2. Holds that there has been a violation of Article 1 of Protocol No. 1 to the Convention;

3. Holds that there is no need to examine a complaint under Article 8 of the Convention;

4. Holds
(a) that the respondent State shall ensure, by appropriate means, within three months of the date on which the judgment becomes final in accordance with Article 44 ? 2 of the Convention, restitution of the applicant?s title to the flat and the annulment of her eviction order;
(b) that the respondent State is to pay the applicant, within the same three months from the date on which the judgment becomes final in accordance with Article 44 ? 2 of the Convention, the following amounts, to be converted into the currency of the respondent State at the date of settlement:
(i) EUR 5,000 (five thousand euros), plus any tax that may be chargeable, in respect of non-pecuniary damage;
(ii) EUR 2,000 (two thousand euros), plus any tax that may be chargeable to the applicant, in respect of costs and expenses;
(c) that from the expiry of the above-mentioned three months until settlement, simple interest shall be payable on the above amounts at a rate equal to the marginal lending rate of the European Central Bank during the default period plus three percentage points;

5. Dismisses the remainder of the applicant?s claim for just satisfaction.
Done in English, and notified in writing on 4 October 2016, pursuant to Rule 77 ?? 2 and 3 of the Rules of Court.
Stephen Phillips Luis L?pez Guerra
Registrar President

A chi rivolgersi e i costi dell'assistenza

Il Diritto dell'Espropriazione è una materia molto complessa e poco conosciuta, che "ingloba" parti importanti di molteplici rami del diritto. Per tutelarsi è quindi essenziale farsi assistere da un Professionista (con il quale si consiglia di concordare in anticipo i costi da sostenere, come ormai consentito dalle leggi in vigore).

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Se l'espropriato è assistito da un Professionista aderente all'Associazione pagherà solo a risultato raggiunto, "con i soldi" dell'Amministrazione. Non si deve pagare se non si ottiene il risultato stabilito. Tutto ciò viene pattuito, a garanzia dell'espropriato, con un contratto scritto. è ammesso solo un rimborso spese da concordare: ad. es. 1.000 euro per il DAP (tutelarsi e opporsi senza contenzioso) o 2.000 euro per il contenzioso. Per maggiori dettagli si veda la pagina 20 del nostro Vademecum gratuito.

La data dell'ultimo controllo di validità dei testi è la seguente: 14/09/2024