A.N.P.T.ES. Associazione Nazionale per la Tutela degli Espropriati. Oltre 5.000 espropri trattati in 15 anni di attività.
Qui trovi tutto cio che ti serve in tema di espropriazione per pubblica utilità.

Se desideri chiarimenti in tema di espropriazione compila il modulo cliccando qui e poi chiamaci ai seguenti numeri: 06.91.65.04.018 - 340.95.85.515

Testo originale e tradotto della sentenza selezionata

CASE OF ALBERT AND OTHERS v. HUNGARY

Tipologia: Sentenza
Importanza: 2
Articoli: 34,P1-1
Numero: 5294/14/2019
Stato: Ungheria
Data: 2019-01-29 00:00:00
Organo: Sezione Quarta
Testo Originale

Conclusioni:
Nessuna violazione di Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 – Protezione di propriet? (l’Articolo 1 par?. 1 di Protocollo N.ro 1 – godimento Tranquillo di propriet?)

QUARTA SEZIONE

CAUSA ALBERT ED ALTRI C. UNGHERIA

(Richiesta n. 5294/14)

SENTENZA

STRASBOURG

29 gennaio 2019

Questa sentenza diverr? definitivo nelle circostanze esposte fuori in Articolo 44 ? 2 della Convenzione. Pu? essere soggetto a revisione editoriale.

Nella causa di Alberto ed Altri c. l’Ungheria,
La Corte europea di Diritti umani (quarta Sezione), riunendosi che come una Camera, compose di:
Ganna Yudkivska, Presidente
Paulo il de di Pinto Albuquerque,
Robert Spano,
Faris Vehabovi?,
Iulia Antoanella Motoc,
Carlo Ranzoni,
Marko Bo?njak, giudici
e Marialena Tsirli, Sezione Cancelliere
Avendo deliberato in privato 4 dicembre 2018,
Consegna la sentenza seguente sulla quale fu adottata quel la data:
PROCEDURA
1. La causa nacque da in una richiesta (n. 5294/14) contro l’Ungheria deposit? con la Corte sotto Articolo 34 della Convenzione per la Protezione di Diritti umani e le Libert? Fondamentali (?la Convenzione?) con OMISSIS e 240 altri cittadini ungheresi i cui dettagli sono esposti fuori nell’appendice, 10 gennaio 2014.
2. I richiedenti furono rappresentati con Sig. io. G?rdos, un avvocato che pratica in Budapest. Il Governo ungherese (?il Governo?) fu rappresentato col loro Agente, il Sig. Z. Tall?di, dal Ministero della Giustizia.
3. I richiedenti addussero, in particolare, che la restrizione dei loro diritti per influenzare l’operazione delle banche nella quale loro contennero quote, mentre scaturendo dall’Atto di Integrazione di 2013, aveva violato i loro diritti sotto Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 alla Convenzione.
4. Con una decisione di 4 aprile 2017, la Corte dichiar? la richiesta ammissibile e congiunse ai meriti due eccezioni col Governo riguardo ai richiedenti status di vittima di ‘.
5. I richiedenti registrarono inoltre osservazioni scritto (l’Articolo 59 ? 1 degli Articoli di Corte) e richiese un’udienza sui meriti della causa. La Corte consider? un’udienza non necessario nella causa presente comunque (Decide 54 ? 5 e 59 ? 3).
6. Come il Sig. P?ter Paczolay, il giudice elesse in riguardo dell’Ungheria, ritir? dal riunirsi nella causa (l’Articolo 28 ? 3), il Presidente decise di nominare il Sig. Robert Spano, il giudice elesse in riguardo dell’Islanda, riunirsi come un ad giudice di hoc (l’Articolo 26 ? 4 della Convenzione e Decide 29 ? 1).
I FATTI
IO. LE CIRCOSTANZE DI LA CAUSA
7. I richiedenti sono azionisti di due banche di risparmi, vale a dire Banca di Kinizsi Zrt. (?Banca di Kinizsi?) e Moh?csi Takar?k Banca Zrt. (?Banca di Moh?csi?), e di una cooperativa di risparmi, P?tria Takar?ksz?vetkezet (?P?tria Cooperative?). Un ruolo dei richiedenti ? esposto fuori nell’appendice che anche indica l’istituto di credito nel quale loro contengono quote e qualsiasi cambi alla loro situazione che segue l’alloggio della richiesta.
8. Al tempo la richiesta fu depositata, i richiedenti sostenuti quote con una parit? globale valutano di 2,043,342,000 forints ungheresi (HUF), approssimativamente 6,310,000 euros (EUR), rappresentando che 98.28% della capitale registrata e totale di Banca di Kinizsi e quote con una parit? globale, valuta di HUF 1,833,300,000, verso EUR 5,662,000 rappresentando 87.65% della capitale registrata e totale di Banca di Moh?csi, e quote con una parit? globale valutano di HUF 8,100,000, verso EUR 25,000 rappresentando 5.61% della capitale di quota totale di Cooperativa di P?tria.
9. Il 2014 e 15 aprile 2015 di 18 dicembre rispettivamente due dei richiedenti, Sig.ra L?szl? J?nosn? Boris (n. 18) e la Sig.ra Endr?n? Csoltk? (n. 28), gli azionisti soli di P?tria Cooperative fra i richiedenti, ritir? le loro azioni di reclamo di fronte alla Corte. Perci?, i fatti della causa sotto non contenga qualsiasi le ulteriori informazioni relativo specificamente a Cooperativa di P?tria.
A. sistema di protezione Istituzionale prima dell’Atto di Integrazione
10. Banca di Kinizsi e Banca di Moh?csi furono stabilite nel 1958 ed usato operare come cooperative di risparmi. La loro clientela era soprattutto dalla comunit? locale.
11. Nel 1993 un’integrazione volontaria e limitata ebbe luogo che comporta 235 cooperative di risparmi, incluso i predecessori di Banca di Kinizsi e Banca di Moh?csi. Il fine dell’integrazione era migliorare le cooperative ‘ introduce sul mercato posizione e la sicurezza finanziaria. Con l’appoggio attivo dello Stato ungherese ed il PHARE Program dell’Unione europea, loro entrarono in un accordo di integrazione. Le istituzioni di chiave dell’integrazione erano l’Associazione Nazionale di Risparmi Cooperative (Orsz?gos Takar?ksz?vetkezeti Sz?vets?g-?OTSZ?), la Risparmi Banca (Takar?kbank Zrt.) ed il Fondo Nazionale per la Protezione Istituzionale di Risparmi Cooperative (Orsz?gos Takar?ksz?vetkezeti Int?zm?nyv?delmi Alap-?OTIVA?) che fu creato come parte dell’integrazione. OTIVA, sulla mano del una miglior? la sicurezza di depositi messa con le cooperative di risparmi con completando il Fondo dell’Assicurazione del Deposito Nazionale (Orsz?gos Bet?tbiztos?t?si Alap-?OBA?), e, d’altra parte notific? ostacolare situazioni di crisi e miglior? la stabilit? di cooperative di risparmi. Finch? cambi furono introdotti con l’Atto di Integrazione, il portafoglio di azioni delle cooperative di risparmi e le certe banche di risparmio (insieme assegn? a come ?istituti di credito cooperativi?) nella Risparmi Banca 60% eccederono.
12. Nel 2006 e 2008 Banca di Kinizsi e Banca di Moh?csi trasformarono rispettivamente nelle societ? limitate con quote e ricevettero le loro licenze per operazioni bancarie. Loro rimasero membri di OTIVA e parte dell’integrazione summenzionata comunque.
B. situazione Economica degli istituti di credito cooperativi
13. Secondo Rischio Relazione 2013/I emessa con l’ungherese Autorit? Direttiva e Finanziaria (in futuro ?l’Autorit? Direttiva?) a giugno 2013, il settore di istituto di credito cooperativo rimase proficuo in tutta la crisi economica. Nel 2011 e 2012 le licenze conduzione di due cooperative di risparmio furono revocate rispettivamente comunque, con l’Autorit? Direttiva che diede luogo ai possessori di deposito che ottengono l’indennizzo da OBA.
14. Seguendo una revisione eseguita riguardo a 121 istituti di credito cooperativi, inoltre all’entrata in vigore dell’Atto di Integrazione (veda paragrafo 16 sotto), un certo numero di loro faceva ritirare le loro licenze conduzione. Inoltre, novantun istituti di credito cooperativi furono obbligati per commettere riserve, in otto cause una situazione di crisi seria fu stabilita ed alcuni richiesero un’iniezione di capitale dall’Organizzazione di Integrazione (veda paragrafo 18 sotto).
15. Secondo il Governo, basando le sue sentenze sui dati raccolsero dopo che l’Atto di Integrazione entr? in vigore, in considerazione del rapporto di capital/loan che trenta-nove istituti di credito cooperativi non sarebbero stati in una posizione per assicurare operazioni proficue senza le misure nuove. La revisione summenzionata rivel? anche che tredici istituti di credito cooperativi avevano un rapporto di adeguatezza di capitale sotto 8% cinque di che avevano un valore di rapporto negativo.
C. L’Atto di Integrazione
1. Caratteristiche principali dell’Integrazione Agiscono e sfera della sua richiesta
16. Sul 2013 Atto di 13 luglio n. CXXXV di 2013 sull’Integrazione di Istituti di credito Cooperativi e l’Emendamento di Certe Leggi che Riguardano le Questioni Economiche (?l’Atto di Integrazione?) entr? in vigore. Fu corretto poi in molti aspetti, incluso con Atto n. CXCVI di 2013 sull’Emendamento di Certe Leggi Riguardo all’Integrazione di Istituti di credito Cooperativi (?l’Integrazione (l’Emendamento) l’Atto?) con effetto da 30 novembre 2013.
17. L’Atto di Integrazione concern? istituti di credito cooperativi che sono pi? cooperative di risparmi che operano come una cooperativa e le banche che operano come societ? limitarono con quote che 1 gennaio 2013 era stato membri di OTIVA. La sua sfera prolung? perci? a Banca di Kinizsi e Banca di Moh?csi. Fece gli istituti di credito ipso jure membri cooperativi dell’Organizzazione di Integrazione ed azionisti della Risparmi Banca.
18. L’Atto di Integrazione abol? l’integrazione di cooperative organizzata su una base volontaria, con appartenenza volontaria e termin? OTIVA. Invece, introdusse un’integrazione obbligatoria capeggiata con, inter l’alia, l’Organizzazione di Integrazione di Istituti di credito Cooperativi (Sz?vetkezeti Hitelint?zetek Integr?ci?s Szervezete ??l’Organizzazione di Integrazione?) che era stato creato di recente come un successore legale di OTIVA e l’altra protezione istituzionale volontaria procura, e la Risparmi Banca che continu? ad essere la banca centrale dell’integrazione mentre ora avendo i poteri pi? estesi. L’Atto di Integrazione cre? anche una piscina di rischio finanziaria, mentre includendo l’intero del settore di istituti di credito cooperativo.
19. La Risparmi Banca soprintende alle operazioni degli istituti di credito cooperativi e ? autorizzata per emettere istruzioni per assicurare ottemperanza con la legge e le regolamentazioni emisero con l’Organizzazione di Integrazione e la Risparmi Banca. Separatamente dagli istituti di credito cooperativi, la Risparmi Banca e la Sviluppo Banca ungherese (Magyar Fejleszt?si Banca Zrt. -?il MFB?) divenne membri dell’Organizzazione di Integrazione con virt? di legge. A causa dei cambi nella propriet? della Risparmi Banca facendo seguito all’Atto di Integrazione (veda in particolare, sezioni 13 e 20, cit? in paragrafo 39 sotto) il portafoglio di azioni di Banca di Kinizsi e Banca di Moh?csi nella Risparmi Banca cambiata. Mentre le due banche prima possedettero rispettivamente 0.15% e 2.27% nella Risparmi Banca, loro avevano un 0.12% e 1.83% a legare ad un palo seguendo rispettivamente l’attuazione dell’Atto di Integrazione.
20. I beni dell’Organizzazione di Integrazione sono inclusi nei propri finanziamenti consolidati della Risparmi Banca e gli istituti di credito cooperativi. La capitale di solvibilit? degli istituti di credito cooperativi ? determinata collettivamente, incluso la propriet? della Risparmi Banca e l’Organizzazione di Integrazione.
2. Possibilit? di uscire il sistema
21. Sotto sezione 17 dell’Integrazione Agisce, gli istituti di credito cooperativi che non si attennero coi requisiti attinenti dell’Atto di Integrazione furono esclusi dall’integrazione e le loro licenze conduzione ritirate. In simile cause, e se loro decidessero di uscire, le loro quote nella Risparmi Banca potrebbero essere comprate col MFB che aveva un’opzione di acquisto (sezione 20(10) dell’Atto di Integrazione).
22. A luglio 2013 banche potrebbero lasciare l’integrazione se loro fossero ciascuno in grado offrire un HUF 2 miliardo supplementare, verso EUR 6 milione come per la creazione di una banca nuova. Inoltre, seguendo l’emendamento dell’Atto di Integrazione, gli istituti di credito cooperativi furono obbligati per depositare un importo equivalente al valore del capitale di quota loro avevano avuto al tempo della costituzione della loro appartenenza nell’Organizzazione di Integrazione ad un conto separato alla Risparmi Banca per 730 giorni (sezioni 11(7) e (8), e 20/A(12) e (13) dell’Atto di Integrazione; veda anche paragrafo 43 sotto). Almeno una banca alla quale fece domanda l’Atto di Integrazione, decise di uscire il sistema e questa decisione fu accettata con l’Autorit? Direttiva.
3. Il ruolo di stato nell’integrazione
23. Nel 2012 lo Stato ungherese emerse come un proprietario indiretto della Risparmi Banca, quando il MFB (veda paragrafo 19 sopra) che ? posseduto con lo Stato acquist? un gioco in Deutsche Zentral-Genossenschaftsbank AG, mentre rappresentando 38.5% delle quote della Risparmi Banca. Seguendo l’entrata in vigore dell’Atto di Integrazione, il capitale della Risparmi Banca fu aumentato con HUF 654,986,000 a HUF 3,389,704,000 (verso EUR 10 milione) dall’importo precedente di HUF 2,735,038,000. Fuori di questo incremento del capitale, il Posto di Ungheria Statale (Magyar Posta) esercit? i suoi diritti di sottoscrizione legali e quote ordinarie ed acquisite con una parit? globale valuti di HUF 654,666,000 (verso EUR 2 milione), pressocch? 20% delle quote della Risparmi Banca (veda sezione 20 dell’Integrazione Agire, cit? in paragrafo 39 sotto).
24. Lo Stato ha pagato direttamente separatamente dall’incremento del capitale, HUF 136 miliardo, verso EUR 420 milione all’Organizzazione di Integrazione per il Fondo della Copertura del Capitale Unito di Istituti di credito Cooperativi (in seguito assegn? a come ?il Fondo?).
25. Si previde che la propriet? dello Stato nell’integrazione sarebbe stata solamente di una natura provvisoria. Nel 2014 il suo gioco nella Risparmi Banca fu venduto, per un’elaborazione di offerta, ad una societ?. Secondo il Governo, la maggioranza della societ? di acquirente ? posseduta con cooperative di risparmi ed individui privati e, come un risultato di questa operazione, il diretto e portafoglio di azioni indiretto di istituti di credito cooperativi nella Risparmi Banca aumentata a 76.96%.
D. Impact dell’Atto di Integrazione sulla presa di decisione degli istituti di credito cooperativi
26. Seguendo l’entrata in vigore dell’Atto di Integrazione, gli istituti di credito cooperativi furono obbligati per approvare un memorandum nuovo di associazione che adatta al modello stabilito con l’Organizzazione di Integrazione. Loro continuano ad essere legati con qualsiasi emendamenti al modello introdussero con l’Organizzazione di Integrazione (le sezioni 17/H e 19(3) dell’Atto di Integrazione, veda anche paragrafo 46 sotto).
27. Per una decisione coi consiglio di amministrazione e consiglio di sorveglianza degli istituti di credito cooperativi per essere valido, un invito alla riunione attinente dei consiglio di amministrazione o consiglio di sorveglianza insieme con ogni materiale relativo, deve essere spedito simultaneamente alla Risparmi Banca (sezione 15/A dell’Integrazione Agisce). Minuti delle assemblee generale e riunioni dei consiglio di amministrazione degli istituti di credito cooperativi devono essere presentati alla Risparmi Banca sempre, e minuti delle riunioni di consiglio di sorveglianza devono essere spediti alla Risparmi Banca nelle certe cause. Gli istituti di credito cooperativi sono costretti anche ad informare, inter alia, l’Organizzazione di Integrazione e la Risparmi Banca di qualsiasi procedimenti legali nei quali loro sono coinvolti (sezione 15/C dell’Integrazione Agisce).
28. Gli azionisti degli istituti di credito cooperativi possono prendere, inter alia, le decisioni seguenti soggetto a consent/approval della Risparmi Banca:
– l’adozione del rapporto finanziario annuale della societ? (sezione 15(11) e 17/J(2) dell’Atto di Integrazione);
– l’uscita di obbligazioni (sezione 17/K(1) dell’Atto di Integrazione);
– cali o aumenti di capitale (l’ibid.);
– qualsiasi pagamento agli azionisti sotto qualsiasi titolo legale (e.g. dividendi, riduzione di capitale) nel collegamento col loro status come azionisti (veda sezione 17/Q(3) e (4) dell’Atto di Integrazione, cit? in paragrafo 39 sotto);
– la conversione, fusione o demerger della societ? (sezione 17/S(3) dell’Atto di Integrazione); e
– l’acquisizione di proprie quote (sezione 17/Q(6) dell’Atto di Integrazione).
29. Il beneplacito della Risparmi Banca ? richiesto per l’appuntamento di ufficiali esecutivi degli istituti di credito cooperativi (sezione 15(12) dell’Atto di Integrazione). La Risparmi Banca ? autorizzata per sospendere il loro mandato; pu? nominare un ufficiale direttivo per un periodo provvisorio se gli istituti di credito cooperativi non si attengono con le istruzioni o le loro operazioni non ? in ottemperanza con la legge o regolamentazioni, o se loro sono in una cos? definita situazione di crisi (sezione 15(4), (7) e (12) dell’Atto di Integrazione).
30. L’Organizzazione di Integrazione ? concessa per sospendere i diritti di votazione degli azionisti dell’istituto di credito cooperativo per un anno se loro minacciano l’affidabile ed operazione sicura degli istituti di credito cooperativi (veda sezione 17/C(5), cit? in paragrafo 39 sotto).
31. L’Organizzazione di Integrazione ? autorizzata per definire il livello degli istituti di credito cooperativi capitale di solvibilit? di ‘ su una causa individuale con causa (non consolidato) la base (sezione 17/C(1); se loro non giungono al livello definito, l’Organizzazione di Integrazione ? autorizzata per aumentare la capitale degli istituti di credito cooperativi, o prende le certe altre misure (veda sezione 17/C(2), cit? in paragrafo 39 sotto).
32. Come alla richiesta effettiva delle misure prevista per con l’Atto di Integrazione, il Governo present? le informazioni seguenti:
(i) ci sono state insieme 151 cause nelle quali istituti di credito cooperativi chiesero il beneplacito dell’Organizzazione di Integrazione per l’appuntamento di membri di asse; in dieci cause il beneplacito fu rifiutato, mentre colpendo sette istituti di credito cooperativi. Queste cause non concernerono Banca di Kinizsi o Banca di Moh?csi.
(l’ii) ufficiali Esecutivi di istituti di credito cooperativi furono rimossi in nove cause; quattro di questi istituti di credito cooperativi ed affettati dove era estesamente insufficiente il rapporto di adeguatezza di capitale che condusse ad un’iniezione di capitale con l’Organizzazione di Integrazione in tre cause ed una fusione con un altro istituto di credito cooperativo nella quarta causa; nel rimanendo cinque cause, ufficiali esecutivi furono rimossi per violazioni della legislazione attinente. Queste cause non concernerono Banca di Kinizsi o Banca di Moh?csi.
(l’iii) In otto cause la Risparmi Banca rifiut? di acconsentire al pagamento di dividendi; le ragioni erano: (un) inadempienza con la legislazione attinente (due cause, incluso Banca di Kinizsi (veda paragrafo 35 sotto)), (b) il rischio di non adempiere al piano di affari (quattro cause), (il c) il rischio di non adempiendo al piano di affari ma lasciare spazio al pagamento di un importo limitato di dividendi (due cause, incluso Banca di Moh?csi (veda paragrafo 35 sotto)).
(l’iv) In tre cause l’aumento in capitale fu offerto con l’Organizzazione di Integrazione per realizzare il 8% rapporto di adeguatezza di capitale; nessuno di loro Banca di Kinizsi interessata o Banca di Moh?csi.
(v) I diritti di votazione di azionisti di istituti di credito cooperativi non sono stati sospesi mai con l’Organizzazione di Integrazione.
(il vi) In due cause, la Risparmi Banca rifiut? non riguardo a Banca di Kinizsi e Banca di Moh?csi, di acconsentire al pagamento delle quote ‘ valuta in un istituto di credito cooperativo per membri che erano usciti l’istituzione, mentre trovando che il pagamento avrebbe messo in pericolo l’adempimento dei capitale adeguatezza rapporto requisiti.
Interferenza di E. coi corpi di integrazione nella presa di decisione di Banca di Kinizsi e Banca di Moh?csi
33. Banca di Kinizsi e Banca di Moh?csi dovevano adottare un memorandum dell’associazione in linea col modello previsto con l’Organizzazione di Integrazione che segue l’entrata in vigore dell’Atto di Integrazione. Comunque, gli azionisti delle due banche che non furono d’accordo con la decisione che adotta il memorandum summenzionato l’impugnarono in corte. 12 marzo 2015 il P?cs che Corte Alta trovata per i querelanti nella causa portata con gli azionisti della Banca di Mohacsi. La corte contenne che il memorandum di modello dell’associazione emise con la Risparmi Banca e l’Organizzazione di Integrazione non poteva in qualsiasi modo devia dalle disposizioni obbligatore del Societ? Atto. 30 marzo 2015 una sentenza simile fu data col Veszpr?m Corte Alta in una causa portata con gli azionisti di Banca di Kinizsi. In ambo le cause, la decisione che adotta il memorandum contestato alle assemblee generale della banca fu annullata.
34. Sembrerebbe che la capitale di solvibilit? richiesta di Banca di Kinizsi e Banca di Moh?csi era a del punto sollevato. Comunque, sia banche erano in grado attenersi col requisito nuovo.
35. Nella causa di Banca di Kinizsi, la Risparmi Banca rifiutata di approvare la relazione annuale per 2014 come la banca non aveva offerto dati al revisore dei conti per completare la revisione finanziaria. I richiedenti presentarono che i dati richiesti erano stati presentati in tempo dovuto. Nella causa di Banca di Moh?csi, la Risparmi Banca approv? il rapporto finanziario annuale per 2014 ma proib? il pagamento effettivo di dividendi che corrispondono a 25% (veda paragrafo 32 sopra).
36. Il Governo asser? che molti ulteriori set di procedimenti erano pendenti prima che corti ungheresi nelle quali Banca di Kinizsi o Banca di Moh?csi o i loro azionisti avevano chiesto una via di ricorso contro le certe decisioni della Risparmi Banca o l’Organizzazione di Integrazione.
II. DIRITTO NAZIONALE ATTINENTE E PRATICA
A. Il Societ? Atto del 2006
37. Atto n. IV di 2006 su Societ? (?le 2006 Societ? Agiscono?, come in vigore 12 luglio 2013, un giorno prima dell’entrata dell’Atto di Integrazione in vigore) purch?, riguardo ad un’assemblea generale di una societ? di limite di responsabilit?, siccome segue:
Sezione 231
?(1) l’assemblea generale ? il corpo supremo di una societ? privata limitato con quote, e consiste di tutti gli azionisti.
(2) il seguente incorrer? all’interno della competenza esclusiva dell’assemblea generale:
(un) decisioni di approvare e correggere gli articoli dell’associazione, a meno che questo Atto contiene disposizioni al contrario;
(b) decisioni su cambiare la forma conduzione della societ? a responsabilit? limitata privata;
(il c) decisioni su convertendo o terminare la societ? senza successione;
(d) con l’eccezione delle disposizioni in sezione 37 (riguardo alla delegazione delle certe competenze al consiglio di sorveglianza), l’elezione e l’allontanamento di membri della gestione abbordano o il direttore generale, membri del consiglio di sorveglianza ed il revisore dei conti e la loro rimunerazione;
(e) approvazione della relazione annuale prepar? facendo seguito all’Atto di Contabilit?;
(f) decisioni di pagare dividendi in acconto, a meno che questo Atto contiene disposizioni al contrario;
(il grammo) decisioni di convertire certificati di quota stampati in quote di dematerialised;
(h) la modifica dei diritti alleg? alla varia serie di quote, e la conversione di categorie o classi di quote;
(i) decisioni di emettere obbligazioni convertibili od obbligazioni con diritti di sottoscrizione, a meno che questo Atto contiene disposizioni al contrario;
(j) decisioni di aumentare il capitale di quota, a meno che questo Atto contiene disposizioni al contrario;
(il k) decisioni di ridurre il capitale di quota, a meno che questo Atto contiene disposizioni al contrario;
(l) decisioni di abolire diritti di sottoscrizione preferenziali, o per authorising l’asse di gestione per l’esclusione o restrizione di diritti di sottoscrizione preferenziali;
(il metro) decisioni su tutti i problemi che sono assegnati alla competenza dell’assemblea generale con legge o gli articoli dell’associazione.?
B. Integrazione Atto
38. Il Preambolo all’Atto di Integrazione (veda paragrafo 16 sopra) le letture, in finora come attinente, siccome segue:
?L’industria di cooperative di risparmi ha bisogno di essere ristrutturata; il settore ? capitalizzato sotto, ed il livello della sua organizzazione e lo standard dei suoi servizi non ? adeguato ed i suoi operability non possono essere assicurati nella scadenza lunga.
Sotto l’auorizzazione di Atto n. CCVI di 2007, in un decreto Statale lo Stato ungherese ha stabilito il minimo importo previsto dai beni Statali per la ristrutturazione settoriale di cooperative di risparmi. A causa di impegni internazionali, comunque i finanziamenti per davvero essere dedicato a ristrutturando non possono eccedere l’importo che corrisponde alla considerazione dovuta per essere pagabile con investitori in condizioni di mercato simili per i diritti e posizioni acquisito con lo Stato ungherese.
Sebbene lo Stato ungherese acquisisce propriet? notevole nell’industria, giova a posizioni cos? forti per ristrutturare, professionalizza e riorganizza il settore e desidera vendere le sue posizioni-cos? miglior? e fortific?-in tempo dovuto, purch? che gli sviluppi positivi incitarono con lo Stato ungherese sembri essere irreversibile.
L’Atto mira ad offrire un’uniforme e struttura legale e trasparente per tutti gli istituti di credito cooperativi…
La sfera personale dell’Atto prolunga ad istituti di credito cooperativi definiti nell’Atto, cio?. cooperative di risparmi, crediti cooperativi e gli altri istituti di credito descrissero nell’Atto che a qualsiasi tempo prima dell’Atto che entra in vigore oper? in forma cooperativa e prima dell’Atto che entra in vigore ha trasformato da cooperative a societ? di limite di responsabilit?, mentre trattenendo la loro affiliazione cooperativa, indic? col fatto che loro continuano ad operare come membri di un’organizzazione che rappresenta cooperative di risparmi ‘ interessa.?
39. Separatamente da quegli esposti fuori sopra (veda divide in paragrafi 21 a 31 sopra), le disposizioni seguenti dell’Integrazione Agiscono (corretto) ? attinente:
Sezione 1
?…
(4) [la Risparmi Banca] ? obbligato per approvare una politica di gestione di rischio nuova uniformemente applicabile a membri dell’integrazione entro 120 giorni che seguono l’entrata in vigore di questo Atto. L’Organizzazione di Integrazione, [la Risparmi Banca] e l’istituto di credito cooperativo sopporter? giuntura e molta responsabilit? per obblighi presunti dopo il trentesimo giorno che segue l’uscita di politica di gestione di rischio nuova di [la Risparmi Banca].?
Sezione 1/A
?Questo Atto mira:
(un) stabilisce una banca per le comunit? rurali, mentre operando sotto il principio di giuntura e molta responsabilit?, i membri di che ? proprietari di propriet? privati e preferibilmente locali, l’operazione efficiente ed economie di scala di che ? assicurato con gestione centrale e professionale,
(b) offra garanzie istituzionali per l’operazione prudente di istituti di credito cooperativi nella scadenza lunga,
(il c) professionalizzi, modernizzi ed organizzi un settore di istituto di credito cooperativo e competitivo,
(d) migliori gestione di rischio del settore di istituto di credito cooperativo,
(e) assicuri operazione integrata del settore di istituto di credito cooperativo e stabilisca l’infrastruttura necessaria,
(f) standardizzi politiche operative per realizzare gli scopi descritti in paragrafi (un) a (e).
(il grammo) assicuri protezione istituzionale di istituti di credito cooperativi,
(h) assicuri ottemperanza con requisiti internazionali ed europei, regolamentazioni, standard e dogane applicabile ad istituti di credito.?
Sezione 3
?…
(2) l’Organizzazione di Integrazione pu? accettare come membro che,
(un) rese, nella conformit? con le disposizioni del Codice civile, un’impresa preliminare verso la Risparmi Banca per prendere il finito ?il C? quota di preferenza con un valore nominale di HUF 2,000;
(b) approvato un memorandum nuovo o articoli dell’associazione in linea col modello pre-approvato con l’asse della Risparmi Banca in conformit? con l’Atto presente;
(il c) a parte gli istituti di credito cooperativi definiti in sezione 19(4), notific?, nella maniera prescritta con questo Atto, l’Organizzazione di Integrazione della sua intenzione di congiungere l’organizzazione…?
Sezione 4
?(1) i beni iniziali dell’Organizzazione di Integrazione consisteranno del contributo previsto coi MFB ed i beni acquisiti sotto il titolo di successione legale…
(2) il contributo del MFB corrisponder? a HUF 1,000,000,000, quel ?, un miliardo forints, essere previsto col MFB…
…?
Sezione 11
?(1) il Consiglio dell’Organizzazione di Integrazione adotter? articoli obbligatorio per i membri dell’Organizzazione di Integrazione, salvi per il MFB, sul seguente:
(un) le procedure contabili;
(b) procedure di controllo interne;
(il c) criterio di appropriatezza per ufficiali esecutivi e la verifica di simile appropriatezza;
(d) approvvigioni di assistenza finanziaria eleggibile per istituti di credito cooperativi;
(e) edificio-su dei beni dell’Organizzazione di Integrazione descritti in sezione 4(4).
(2) sull’iniziativa del Consiglio di [la Risparmi Banca], il Consiglio dell’Organizzazione di Integrazione decider? sull’ammissione di un istituto di credito cooperativo nell’Organizzazione di Integrazione e sulla sua esclusione dall’Organizzazione di Integrazione.

(4) per il fine di protezione istituzionale, nell’evento che il measure(s) preso sotto sezione 17/C(2) lo yield(s) nessun risultato, l’Organizzazione di Integrazione pu? acquisire propriet? in [la Risparmi Banca] e l’istituto di credito cooperativo con vuole dire di un incremento del capitale. L’Organizzazione di Integrazione ? obbligata a disporre di, entro due anni le quote e collega cos? acquisito in [la Risparmi Banca] o l’istituto di credito cooperativo

(7) esca dall’Organizzazione di Integrazione sar? regolato con gli statuti dell’Organizzazione di Integrazione. Istituti di credito cooperativi che escono l’Organizzazione di Integrazione faranno domanda all’Autorit? Direttiva per auorizzazione operativo entro [otto] giorni seguendo la notificazione dell’Organizzazione di Integrazione della sua uscita dall’Organizzazione di Integrazione come se l’istituto di credito fosse stabilito di recente. Se l’istituto di credito cooperativo che esce o escluse dall’Organizzazione di Integrazione non riesce a fare domanda all’Autorit? Direttiva per auorizzazione operativo…, o l’auorizzazione operativo non ? accordato entro 120 giorni della data della notificazione dell’Organizzazione di Integrazione della sua uscita o esclusione dall’Organizzazione di Integrazione, l’Autorit? Direttiva revocher? il suo auorizzazione operativo e le disposizioni di sezione 17 saranno fatte domanda all’istituto di credito cooperativo.
(8) nell’evento di uscita o esclusione dall’Organizzazione di Integrazione, riguardo al membro uscendo o escluse, la giuntura e molta responsabilit? dei membri dell’Organizzazione di Integrazione terminer? per gli obblighi presunti col membro come del giorno della sua uscita o esclusione…?
Sezione 12
?(2) gli azionisti di [la Risparmi Banca] ? gli istituti di credito cooperativi, il successor(s generale o specifico ed eventuale) del MFB e Magyar Posta, e le altre organizzazioni, persone giuridiche o persone fisiche che acquisiscono quote in [la Risparmi Banca] col beneplacito del Consiglio di [la Risparmi Banca].?
Sezione 13
?(1) il capitale di quota autorizzato di [la Risparmi Banca] sar? almeno HUF 3,389,704,000…
(2) Magyar Posta acquisir? propriet? in [la Risparmi Banca] con sottoscrivendo a quote ordinarie.
(3) gli istituti di credito cooperativi conterranno serie ?il C? preferenza divide in [la Risparmi Banca].
(4) gli azionisti di [la Risparmi Banca] pu? sostenere solamente un genere di quota di preferenza.?
Sezione 15
?… (2) [la Risparmi Banca] adotter? articoli obbligatorio per istituti di credito cooperativi sul seguente:
(un) gli articoli particolareggiati su gestione di rischio, incluso auorizzazione di credito monitoraggio di rischio, depositi allocazione, gestione di cassa e politica di investimento… ed articoli su specifici requisiti di capitale supplementari oltre a leggi, regolamentazioni e gli altri articoli di rilegatura;
(b) la politica di affari applicabile;
(il c) l’attivit? di marketing unita;
(d) la costituzione di un integrato S? il sistema.
(3) [la Risparmi Banca] eserciter? controlli sull’attivit? dell’istituto di credito cooperativo, e pu? dare istruzioni all’istituto di credito cooperativo per assicurare ottemperanza con le leggi e regolamentazioni, gli articoli emessi con o le istruzioni date con l’Organizzazione di Integrazione e [la Risparmi Banca]. L’istituto di credito cooperativo ? sotto un obbligo per attenersi con quelle istruzioni. Le istruzioni devono essere giustificate ed un termine massimo per ottemperanza deve essere esposto. Come a chi le istruzioni sono rivolte, l’istituto di credito cooperativo ha diritto a ricorrere alle corti per determinare se le istruzioni sono in conformit? con l’Atto, le altre leggi e regolamentazioni e gli articoli emessi con [la Risparmi Banca] e l’Organizzazione di Integrazione. Ricorra alle corti non ha suspensive effettuare; le istruzioni si saranno attenute irrispettosamente con col termine massimo esponga therein.
(4) nell’evento che l’istituto di credito cooperativo va a vuoto ad attenersi con le istruzioni o sta operando in discordanza con le leggi, regolamentazioni o articoli:
(un) il Consiglio di [la Risparmi Banca] pu? decidere di sospendere il mandato dell’ufficiale esecutivo dell’istituto di credito cooperativo per un massimo di 180 giorni…
(b) sull’iniziativa del Consiglio di [la Risparmi Banca] o su suo proprio iniziale, il Consiglio dell’Organizzazione di Integrazione decider? sulla sospensione di appartenenza dell’istituto di credito cooperativo nell’Organizzazione di Integrazione e se allineato – sull’esclusione dell’istituto di credito cooperativo dall’Organizzazione di Integrazione.

(7) se nella prospettiva del Consiglio di [la Risparmi Banca] un istituto di credito cooperativo o un gruppo di istituti di credito cooperativi ? in crisi,
(un) il Consiglio di [la Risparmi Banca] pu? decidere di sospendere il mandato dell’ufficiale esecutivo dell’istituto di credito cooperativo per un massimo di 180 giorni; che sospensione pu? essere prolungata per un 180 giorni supplementari o-in cause particolarmente allineato-pu? decidere di terminare i loro mandati e nominare officer(s esecutivo) su una base provvisoria;
(b)… il Consiglio dell’Organizzazione di Integrazione decider? sulla sospensione di appartenenza dell’istituto di credito cooperativo nell’Organizzazione di Integrazione e se allineato – sull’esclusione dell’istituto di credito cooperativo dall’Organizzazione di Integrazione.

(19) nella sua veste come la banca centrale degli istituti di credito cooperativi e dell’integrazione per assicurare operazione prudente [la Risparmi Banca] sar? concesso per dare-a suo risuoli la discrezione-beneplacito precedente all’acquisizione delle proprie quote o vendita di proprie quote acquisita coi certi istituti di credito cooperativi e con l’Organizzazione di Integrazione, purch? il valore della propriet? per essere acquisito o essere venduto eccede 0.1% dei propri finanziamenti dell’integrazione, calcolati su una base consolidata. Operazioni che concernono alla stessa propriet? eseguite entro dodici mesi saranno aggregate.
(20) oltre a… sezione 15(3), l’istituto di credito cooperativo pu? ricorrere alle corti contro la decisione o istruzioni del Consiglio di [la Risparmi Banca] nella conformit? con gli articoli sul controllo giurisdizionale di decisioni di societ?. Ricorra alle corti non ha suspensive effettuare; la decisione o istruzioni si saranno attenute irrispettosamente con col termine massimo esponga therein.
(21) l’istituto di credito cooperativo ha diritto a ricorrere alle corti e contestare la decisione preso con l’Organizzazione di Integrazione contro s? per determinare se la decisione ? in conformit? con l’Atto, le altre leggi e regolamentazioni e gli articoli emessi con l’Organizzazione di Integrazione o le altre politiche dell’Integrazione. Ricorra alle corti non ha suspensive effettuare; la decisione si sar? attenuta irrispettosamente con col termine massimo esponga therein.
…?
Sezione 17
?(1)… l’Autorit? Direttiva revocher? l’auorizzazione operativo di qualsiasi istituto di credito cooperativo che va a vuoto ad attenersi con o rispettare il termine massimo per attenersi coi suoi obblighi…?
Sezione 17/C
?(1) un istituto di credito cooperativo pu? essere stabilito con un minimo capitale di quota iniziale di [HUF 250 milione]. Nonostante la sua forma di operazione, i propri finanziamenti dell’istituto di credito cooperativo non possono essere, pi? basso che il livello stabilito con l’Organizzazione di Integrazione su un individuo a volte (non consolidato) la base.
(2) se i propri finanziamenti dell’istituto di credito cooperativo dovessero incorrere sotto il livello specificato in sottosezione (1) o nella causa descritta in sezione 19(13) [riguardo alle conseguenze per istituti di credito cooperativi che inutilmente hanno fatto domanda per una licenza nuova], l’Organizzazione di Integrazione ? concessa per ricorrere alle misure eccezionali e seguenti-senza pregiudizio ai poteri ed i doveri dell’Autorit? Direttiva e purch? l’Autorit? Direttiva ? andata a vuoto a prendere simile misure con dando avviso precedente all’Autorit? Direttiva:
(un) pu? prevedere per l’istituto di credito cooperativo:
(l’aa) vendere i suoi beni che non notificano i fini di operazioni bancarie;
(l’ab) migliorare la sua struttura di capitale (incluso la vendita dei beni) all’interno del set di termine massimo ed in ottemperanza coi requisiti;
(l’ac) con riguardo ad ai servizi finanziari resi con l’istituto di credito ed i rischi presunsero con che istituto di credito, pu? determinare un requisito di capitale individuale pi? alto che il livello specific?…
(b) pu? ostacolare o pu? proibire l’istituto di credito cooperativo da:
(il ba) compiendo operazioni nella relazione [fra] il proprietario e l’istituto di credito cooperativo;
(il bb) pagando depositi e gli altri finanziamenti rimborsabili;
(il bc) obblighi presuntuosi.
(il c) pu? determinare il tasso degli interessi di massimo per essere convenuto con l’istituto di credito cooperativo.
(d) pu? obbligare l’asse dell’istituto di credito cooperativo a convenire un’assemblea generale ed invitarlo a discutere gli specifici articoli dell’agenda o attrarre l’attenzione dell’asse e l’assemblea generale al bisogno per certe decisioni essere preso…
(e) pu? fare appello all’owner(s seguente) dell’istituto di credito cooperativo per prendere le misure necessarie:
(l’ea) l’owner(s) dell’istituto di credito cooperativo che sostiene un minimo portafoglio di azioni diretto di 5% come registrato nella cancelleria di scorta o-per istituti di credito cooperativi che operano in una forma cooperativa-nella cancelleria di membri;
(l’eb) l’owner(s) avendo l’influenza di maggioranza qualificativa.

(5) l’Organizzazione di Integrazione pu? sospendere i diritti di votazione dei proprietari dell’istituto di credito cooperativo per un periodo definito di tempo, ma per non pi? di un anno, con prendendo simultaneamente le misure supplementari arruolate in sottosezione (2)… purch? l’attivit? del proprietario o la sua influenza sull’istituto di credito cooperativo mette in pericolo l’affidabile ed operazione sicura dell’istituto di credito cooperativo sulla base dei fatti disponibili; in tale causa, voti riguardati con la limitazione saranno trascurati al formano il quorum.?
Sezione 17/M
?(1)… Il fine del Fondo ? compensare ed indennizzare rivendicazioni eseguito contro i membri dell’integrazione di cooperative sotto il principio di giuntura e molta responsabilit?.?
Sezione 17/O
?Il Fondo si appella su risorse pagate con gli istituti di credito cooperativi e [la Risparmi Banca]…?
Sezione 17/P
?(1) gli istituti di credito cooperativi e [la Risparmi Banca] offra copertura per la loro giuntura e molta responsabilit? defin? in sezione 1(4) primariamente con vuole dire di pagare un contributo annuale al Fondo ed un contributo straordinario siccome ordinato col Fondo.
…?
Sezione 17/Q
?(3) l’assemblea generale dell’istituto di credito cooperativo decider? sul calo di capitale di quota autorizzato o qualsiasi pagamento o rimborso resero al membro (l’azionista) sotto qualsiasi [titolo legale] nel collegamento con la sua appartenenza (l’azionista), ed il beneplacito precedente del Consiglio di [la Risparmi Banca] ? richiesto.
(4) in relazione alla sottosezione sopra (3), il Consiglio di [la Risparmi Banca] non pu? rifiutare di accordare il suo beneplacito precedente lungo come il pagamento di dividendi non metta in pericolo la solvibilit? dell’istituto di credito cooperativo o l’adempimento della sua politica di affari o il livello di propri finanziamenti come stabilito su una base individuale. Nel collegamento con la sottosezione sopra (3), il Consiglio di [la Risparmi Banca] ? obbligato per rifiutare il suo beneplacito precedente, purch? che l’indagine… non ? terminato ancora o ha terminato e ha fondato… che di sostituzione di capitale ? avuta bisogno e sostituzione di capitale non ha avuto ancora luogo.?
Sezione 20
?(1) entro trenta giorni che seguono l’entrata in vigore dell’Atto… i due revisori dei conti, indipendente… sull’invito del MFB [loro] determiner? il prezzo di mercato corrente di serie ?B? preferenza divide e stabilisce l’unit? di prezzo di una quota ordinaria ed una serie ?B? quota di preferenza di [la Risparmi Banca]. …
(2) dal primo incremento del capitale di HUF 654,986,000 il capitale di quota di [la Risparmi Banca], Magyar Posta prender? su quote ordinarie e supplementari di HUF 654,666,000 a valore nominale per essere effettuato seguente l’entrata in vigore di questo Atto, mentre gli istituti di credito cooperativi prenderanno un massimo di HUF 320,000 di serie ?il C? preferenza divide a valore nominale. Serie ?il C? quote di preferenza hanno diritti prioritari come determinato negli statuti di [la Risparmi Banca]…

(10) i MFB avranno un’opzione di acquisto sulla serie ?B? preferenza divide di azionisti… e per [la Risparmi Banca] quote sostenute con gli istituti di credito cooperativi dei quali ? stato revocato l’auorizzazione operativo. L’opzione di acquisto ? valida per un anno e pu? essere chiamata come del giorno revoca seguente dell’auorizzazione operativo. L’opzione di acquisto pu? essere esercitata al valore determinato con sezione 20(1). … Il prezzo di acquisto sar? pagato entro [novanta] giorni seguendo la dichiarazione di opzione di acquisto. Il beneplacito di un corpo autorizzato di [la Risparmi Banca] ? richiesto per l’acquisizione di proprie quote col MFB.
…?
Sezione 20/A
?…
(12) l’istituto di credito cooperativo che ha dichiarato la sua intenzione di uscire l’Organizzazione di Integrazione ? obbligato per compiere pienamente i suoi obblighi che sorgono da questo Atto cos? lungo come s? ? un membro dell’Organizzazione di Integrazione. Come riguardi sezione 11(7) l’intenzione dichiarata di uscire diverr? effettiva, e l’istituto di credito cooperativo cessa essere un membro dell’Organizzazione di Integrazione nella giornata lavorativa susseguente, se e quando:
(un) l’auorizzazione operativo ? accordato con l’Autorit? Direttiva, basato su una richiesta per auorizzazione,
(b) l’istituto di credito cooperativo ha stabilito tutte le sue rivendicazioni con l’Organizzazione di Integrazione e tutti i suoi membri e non ha pendenza debitoria verso loro, mentre escludendo cause dove un membro dell’Organizzazione di Integrazione mise un deposito con l’istituzione ed escludendo le responsabilit? pendenti all’interno della sfera di giuntura e molta responsabilit?…,
(il c) le condizioni per uscita come determinato negli statuti dell’Organizzazione di Integrazione effettivo alla data dell’uscita ? stato adempiuto,
(d) la condizione descrisse in sottosezione (13) ? stato adempiuto,
(e) l’istituto di credito cooperativo e l’Organizzazione di Integrazione ha firmato una dichiarazione unita sull’uscita programmato.
(13) con riguardo ad a sezione 11(8), il membro escluso o esce ? obbligato per sostenere il valore di suoi propri finanziamenti come sulla costituzione della sua appartenenza nell’Organizzazione di Integrazione in un conto separato sostenne con [la Risparmi Banca] per 730 giorni che fanno seguire uscire e notificare debitamente al riguardo l’Organizzazione di Integrazione la dichiarazione dell’intenzione. L’importo pag? il [il Fondo] con l’istituto di credito cooperativo sino alla dichiarazione dell’intenzione di uscire pu? essere dedotto dall’importo per essere messo nel conto separato sostenne con [la Risparmi Banca] sotto questa sottosezione. L’importo per essere messo nel conto separato sostenne con [la Risparmi Banca] pu? essere rilasciato sulle condizioni e date per essere determinato negli statuti…?
C. decisione di Corte Costituzionale n. 20/2014
40. La Corte Costituzionale fece una rassegna l’Atto di Integrazione nella sua decisione n. 20/2014 (VII.3) di 30 giugno 2014. Come riguardi l’elaborazione della sua adozione in celebre, in particolare, il seguente:
?La legislazione sotto esame mirato alla trasformazione di un sottosistema significativo del settore finanziario e fu basato su un concetto regolatore e complesso. A causa di questo ed il [particolare] la sensibilit? del settore il legislatore aveva i motivi ragionevoli per tenere l’elaborazione di disposizione e preparazione ad un minimo severo. Era nell’interesse di sia gli istituti di credito ed i loro clients/depositors per sostenere un [precario] la situazione per come breve un tempo come possibile [cos? che] non accadde un’atmosfera di panico o reazione di catena di negativo.?
41. Come riguardi lo scopo dell’Atto di Integrazione e la giustificazione per le limitazioni imposte sugli istituti di credito cooperativi le operazioni di ‘, la Corte Costituzionale sostenne, inter l’alia, siccome segue:
?… [Gli istituti di credito di S]pecific operano come un sottosistema del sistema finanziario ed estremamente organizzato e non possono essere considerati le entit? autonome uguagliano in termini di diritto civile…

Operazione sicura di istituti di credito che operano in forma cooperativa ha un importante ruolo nell’assicurare la stabilit? del settore finanziario nell’insieme. Il settore in oggetto guadagni la sua importanza dalla sua rete di ramo estesa, il fatto che nella maggioranza di municipi servizi finanziari sono solamente disponibili per istituti di credito cooperativi, inoltre cooperative hanno un importante ruolo nel finanziare risuoli imprese e societ? attivo nel settore agricolo. Mantenendo questa infrastruttura finanziaria ed assicurando il suo operability costituiscono un interesse pubblico che pu? giustificare interferenza con propriet? (e l’autonomia finanziaria) come parte di politica economica e finanziaria, la responsabilit? sociale, il ruolo dell’economia nazionale e la rigidit? sociale di propriet?.
Fin dalle 2008-2009 condizioni legali di stabilendo ed azionare organizzazioni finanziarie, la loro soprintendenza e controlla, gestione consolidata e la coordinazione sono divenute pi? severe in tutto il mondo. L’integrazione stessa ed i diritti di controllo conferiti al suo scopo di corpi per coordinare l’operazione di istituti di credito cooperativi con vogliono dire di articoli e regolamentazioni su un livello generale e con vuole dire di specifiche misure ed istruzioni su un livello individuale. Questi sono necessari per coordinare l’operazione degli istituti di credito riguardata ed assicurare operazione integrata. Per l’attivit? operativa, i problemi arruolarono in sezione 15(2) dell’Atto (come gestione di rischio, politica di affari, introducendo sul mercato e S? i sistemi) ? indubbiamente importante, perci? il legislatore ha autorizzato [la Risparmi Banca] stabilire regolamentazioni vincolanti su simile problemi. Nell’esercitare il suo diritto di controllo, [la Risparmi Banca] esamina ottemperanza con le regolamentazioni emesse e, in che struttura, ? concesso per dare le specifiche istruzioni. Prendere in esame che ha integrato operazione ? eventuale su ottemperanza con le regolamentazioni ed istruzioni menzionate, il legislatore ha autorizzato anche l’attuazione di certe sanzioni. Poich? cooperative sono maneggiate con ufficiali esecutivi su un livello operativo, i loro mandati possono essere sospesi o possono essere terminati. Sanzioni contro cooperative che non si attengono con gli articoli vincolanti (sospensione dell’appartenenza dell’Organizzazione di Integrazione, esclusione) ? uno vuole dire di assicurare operazione integrata. ? giustificato anche per esercitare [la Risparmi Banca] ‘ diritto di s di controllo e sanzioni di attrezzo se una cooperativa ? in crisi, poich?-a causa di una piscina di rischio finanziaria-l’operazione di un solo membro pu? mettere in pericolo la sicurezza del sistema intero. … Il requisito che concerne alla sospensione dei diritti di [la Risparmi Banca] azionisti sono una disposizione che promuove la costituzione e mantenimento dell’integrazione ed ottemperanza con requisiti di integrazione. …

Oltre a tutti questo, l’Atto introduce un’ulteriore limitazione sulle operazioni finanziarie di istituti di credito cooperativi… L’obiettivo di questi articoli ? assicurare operazione prevedibile, stabile e prudente, minimizzi affari rischia e migliora l’attivit? creditizia sicura.

Nell’esaminare la proporzionalit? della limitazione, la Corte Costituzionale l’ha considerato un importante aspetto che sebbene i diritti di controllo dei corpi dell’integrazione hanno un impatto decisivo sull’indipendenza operativa di istituti di credito cooperativi, questo ? vinto coi benefici di operazione integrata (principalmente la riduzione di rischi di affari, la redditivit? migliorata) ed il fatto che-per assicurare la stabilit? e la sicurezza del settore-lo Stato offre somme notevoli a protezione istituzionale per il MFB, migliorando con ci? la stabilit? del settore. In termini legali, non solo fa lo Stato prenda qualche cosa dal sistema (dall’indipendenza di istituti di credito), ma anche d? qualche cosa (copertura finanziaria, la sicurezza). …

… Lo Stato-in questa causa come un’autorit? di amministrazione pubblica ed economica e finanziaria-ha esposto l’obiettivo di fortificare il settore di istituto di credito cooperativo all’interno del sistema di istituti di credito, mentre assicurando la sua stabilit? ed operability e promuovendo operazione efficiente e competitiva. Nella prospettiva della Corte Costituzionale, limitazioni sul diritto a propriet? di azionisti ordinari sono giustificate debitamente, e compensarono con questo fatto.

L’acquisto di propriet? dello Stato effettu? indirettamente via Magyar Posta e la restrizione di azionisti ordinari therefrom risultante ha comportato finora non solo l’acquisizione mera di diritti di gestione, ma anche un vero e complesso rinforzamento finanziario del settore. Capitale fu offerto con lo Stato al settore in due modi: sulla mano del una, per un incremento del capitale effettuato in [la Risparmi Banca] lo Stato offr? i beni addizionali alla banca centrale dell’integrazione, e, d’altra parte una somma notevole (… circa HUF 136.5 miliardo) fu previsto a [l’Organizzazione di Integrazione]. L’importo secondo dovrebbe essere speso sulla trasformazione, professionalisation e reorganisation del settore.?
42. Come riguardi l’opzione di acquisto del MFB, la Corte Costituzionale not? il seguente:
?Fin dal [chiami] la scelta, se ? esercitato, comporta perdita di propriet?, la proporzionalit? dell’interesse pubblico e la privazione richiede il risarcimento. La scelta pu? essere solamente costituzionale con una garanzia di valore… Nella causa sotto revisione, il legislatore ha previsto anche per la considerazione: con virt? di sezione 20(1) e (10) a (11), un prezzo di acquisto deve essere pagato per le quote, il valore di che ? stabilito come il [la media] di un preventivo dato con due revisori dei conti indipendenti, e l’acquisto fissa il prezzo di sar? pagato entro [novanta] giorni seguendo la dichiarazione sull’opzione di acquisto. Il legislatore ha preso cos? nell’esame il requisito di una garanzia di valore, senza riduzione nei beni degli azionisti.?
43. Riguardo alla sfera dell’Atto di Integrazione, prolungando alle certe banche, la Corte Costituzionale fond? siccome segue:
?In in considerazione della natura ragionevole di simile distinzione non deve essere trascurato che cooperativa-girare-banche hanno tenuto la loro appartenenza nel finanziamento di protezione istituzionale, mentre mantiene il loro sequestro forte al settore di istituto di credito cooperativo alla loro propria discrezione nonostante il cambio nel modo da adesso loro operano. Appartenenza… offerto loro un ?speciale la sicurezza finanziaria ‘ netto ma l’Atto ha dissolto simile finanziamenti. [L’Organizzazione di Integrazione] ? divenuto il loro successore legale; da adesso, ? ragionevole per questa organizzazione per offrire protezione a tutti gli istituti di credito che erano membri di uno dei finanziamenti volontari. Di conseguenza, era necessario per gi? prolungare l’integrazione a quegli istituti di credito trasform? in banche sulla condizione che-se loro cos? decide-? possibile lasciare l’integrazione (una delle banche riguardata gi? ha preso nel frattempo, questa opportunit?).?
44. Infine, le parti seguenti della decisione di Corte Costituzionale sono attinenti al problema delle via di ricorso disponibile come di 30 novembre 2013:
?… L’Atto autorizza che i corpi dell’integrazione stabiliscano le varie regolamentazioni e decisioni come un mezzo per esercitando diritti di controllo, (… (i) gli articoli, (l’ii) le istruzioni e (l’iii) le altre decisioni); dandoli con ci? i poteri per esercitare un’influenza fondamentale sull’operazione degli istituti di credito cooperativi riguard?. Adoperi male o l’abuso di simile diritti dare luogo ad una violazione grave dei diritti di quelli coinvolta. Controbilanciare questo fatto, l’Atto-come di 30 novembre 2013-assicura istituti di credito cooperativi il diritto per ricorrere alle corti:

(un) Sezione 15(3) dell’Atto tale diritto assicura… contro le istruzioni di [la Risparmi Banca]. …
(b) Nella conformit? con sezione 15(20) dell’Atto, l’istituto di credito cooperativo pu? contestare la decisione o istruzione di [la Risparmi Banca] sotto gli articoli che fanno domanda al controllo giurisdizionale di decisioni di societ?…
(il c) Sezione 15(21) dell’Atto un viale giudiziale prevede contestare le decisioni di [l’Organizzazione di Integrazione] per l’istituto di credito cooperativo [interessato] con la decisione. La corte pu? esaminare se che decisione era in conformit? alla legge e le altre regolamentazioni e le politiche emisero coi corpi di integrazione.

Sulla base del precedente, pu? essere stabilito, che il diritto per chiedere una via di ricorso legale contro le istruzioni di [la Risparmi Banca] ? assicurato con sezione 15(3) e (20) di questo Atto, contro i suoi articoli di rilegatura con sezione 45 dell’Atto delle Associazioni degli Affari o sezione 3:35 del Codice civile che sostituisce [s?] [conferm? con sezione 15(20) di questo Atto].

Come riguardi [l’Organizzazione di Integrazione] gli articoli, l’Atto non prevede per un requisito simile, controllo giurisdizionale che regola. Ciononostante, articoli stabiliti con [Organizzazione di Integrazione] ? eseguito per le specifiche istruzioni e le altre decisioni individuali. Nell’evento gli articoli sono direttamente applicabili, inadempienza comporta sanzioni per l’istituto di credito cooperativo,… [la Risparmi Banca] prende misure per eseguire gli articoli con vuole dire di una specifica misura (d? istruzioni) sotto sezione 15(3) o implementa sanzioni in conformit? con le disposizioni dell’Atto. Simile decisioni individuali possono essere contestate di fronte alla corte e, nel corso del controllo giurisdizionale, gli articoli che notificano come la base delle decisioni individuali [debba] sia esaminato.?
45. Siccome giuntura di riguardi e molta responsabilit?, la Corte Costituzionale revoc? le certe disposizioni dell’Integrazione Agiscono e sostennero che il Fondo dovrebbe pagare qualsiasi l’importo pagabile per motivi di giuntura e molta responsabilit? invece del debitore all’interno di un tempo-limite fisso. Dopo che pagamento ? stato effettuato col Fondo qualsiasi l’importo pagabile per motivi di giuntura e molta responsabilit? sar? pagato con gli altri istituti di credito cooperativi, l’Organizzazione di Integrazione o la Risparmi Banca. Not? anche che ?la responsabilit? per debiti ? incorsa in solamente per i debiti di istituti di credito cooperativi, cos? membri dell’integrazione non presumono responsabilit? per i debiti di [la Risparmi Banca] e [l’Organizzazione di Integrazione].?
46. La Corte Costituzionale sostenne anche che le disposizioni riguardo al memorandum di modello dell’associazione dovrebbero essere interpretate cos? che simile statuti possono contenere elementi solamente obbligatori che sono essenziali per i fini dell’Integrazione Agiscono o notificano al riguardo l’attuazione o ? necessario per soddisfare i requisiti di EU sull’operazione integrata di istituti di credito.
LA LEGGE
IO. QUESTIONI PREGIUDIZIALI
A. le eccezioni di Il Governo
47. Il Governo dibatt? che i richiedenti non potevano essere considerati vittime di una violazione dei loro diritti perch?, in primo luogo, solamente gli istituti di credito cooperativi, non gli azionisti stessi erano stati colpiti con l’Atto di Integrazione. Un deprezzamento mero di quote sarebbe neanche sufficiente per conferire status di vittima su azionisti di una societ?. In secondo luogo, un incremento del capitale ed i finanziamenti che lo Stato aveva offerto all’Organizzazione di Integrazione (direttamente al Fondo) doveva essere considerato come risarcimento per le restrizioni imposto perch? tale contributo era decresciuto il rischio di affari ed aveva aumentato la redditivit? degli istituti di credito cooperativi.
48. I richiedenti presentarono che le loro azioni di reclamo furono limitate alle disposizioni dell’Atto di Integrazione che ha restretto i loro diritti per influenzare le operazioni delle banche nelle quali loro contennero quote. Loro spiegarono inoltre che le loro azioni di reclamo non prolungarono all’effetto l’Atto di Integrazione aveva sugli istituti di credito cooperativi.
49. Nella sua decisione di ammissibilit? di 4 aprile 2017 la Corte congiunse ai meriti le due eccezioni Statali summenzionate (veda Alberto ed Altri c. l’Ungheria (il dec.), n. 5294/14, ?? 57 e 61, 4 aprile 2017). Li rivolger? cos? insieme coi meriti della richiesta.
Ritiro di B. della richiesta in finora come s? concerne gli azionisti di Cooperativa di P?tria
50. Due dei richiedenti, Sig.ra L?szl? J?nosn? Boris (n. 18) ed il Sig.ra Endr?n? Csoltk? (n. 28) che era azionisti di Cooperativa di P?tria ritir? le loro azioni di reclamo di fronte alla Corte (veda paragrafo 9 sopra).
51. Nella luce del precedente, e nell’assenza di qualsiasi circostanze speciali riguardo a riguardo per i diritti garantiti con la Convenzione o i suoi Protocolli, la Corte nella conformit? con Articolo 37 ? 1 (un) della Convenzione, considera che non ? giustificato pi? per continuare finora l’esame della richiesta in come s? ? stato introdotto con Sig.ra L?szl? J?nosn? Boris ed i Sig.ra Endr?n? Csoltk? e costatazione s? appropriato colpirlo del ruolo.
52. In prospettiva della sentenza sopra, la Corte osserva, che la causa di fronte a s? ora concerne solamente azionisti di Banca di Kinizsi e Banca di Moh?csi.
C. Se ? giustificato per continuare l’esame della richiesta come riguardi i richiedenti deceduti
53. La Corte nota che sette dei richiedenti, Sig.ra Erzs?bet Ambergn? Schumacher (n. 3), il Sig. Gyula Csan?di (n. 24), il Sig.ra Gyul?n? Fl?ri?n (n. 45), il Sig. Andr?s G?sz (n. 50), Sig. L?szl? S?ndor J?n?s (n. 84), il Sig. Mikl?s Kov?cs (n. 111) ed il Sig. J?nos M?th (n. 137), mor? mentre la causa era pendente di fronte alla Corte. I loro eredi informarono la Corte che loro desiderarono intraprendere la richiesta ha depositato con loro. La Corte ha accettato su un numero di occasioni che parenti vicini di un richiedente deceduto sono concessi per prendere suo o il suo posto (veda, fra molte autorit?, Petrovi ?c. la Repubblica iugoslava e precedente del Macedonia, N. 30721/15, ?? 15 e 16, 22 giugno 2017). Per i fini della causa presente, la Corte ? preparata per accettare che gli eredi dei richiedenti deceduti che sono indicati nell’appendice possono intraprendere inizialmente la richiesta portata coi richiedenti summenzionati.
54. Inoltre, il Sig. J?zsef Gyri ?(n. 59), il Sig. J?zsef Jakab (n. 83) ed il Sig. Gy?rgy Kiss (n. 102) anche mor? durante i procedimenti di fronte alla Corte. Come riguardi i Sig. J?zsef Gyri ed i Sig. Gy?rgy Kiss, nessuno eredi o parenti espressero qualsiasi desidera continuare i procedimenti di fronte alla Corte. Come riguardi il Sig. J?zsef Jakab, il suo erede inform? la Corte che lei non ha desiderato intraprendere i procedimenti nel suo posto.
55. In queste circostanze, la Corte conclude, che non ? giustificato pi? per continuare finora l’esame della richiesta in come s? concerne il Sig. J?zsef Gyri?, il Sig. J?zsef Jakab ed il Sig. Gy?rgy Kiss, all’interno del significato di Articolo 37 ? 1 (il c) della Convenzione (veda, per esempio, Din?er ed Altri c. la Turchia, n. 10435/08, ?? 13 e 14, 3 novembre 2011). Inoltre, la Corte non trova nessuno ragioni di una natura generale, come definito in Articolo 37 ? 1 in multa che richiederebbe finora l’ulteriore esame della richiesta in come s? concerne le azioni di reclamo rese in favore dei richiedenti summenzionati. Di conseguenza, questa parte della richiesta dovrebbe essere colpita del ruolo.
II. Violazione allegato Di Articolo 1 Di Protocollo N.ro 1 Di La Convenzione
56. I richiedenti si lamentarono dell’impatto dell’Atto di Integrazione sull’esercizio dei loro diritti per influenzare la condotta e politica delle banche delle quali loro erano azionisti. Loro si appellarono su Articolo 1 di Protocollo N.ro 1 alla Convenzione che legge siccome segue:
?Ogni naturale o legale persona ? concessa al godimento tranquillo delle sue propriet?. Nessuno sar? privato delle sue propriet? eccetto nell’interesse pubblico e soggetto alle condizioni previste per con legge e coi principi generali di diritto internazionale.
Comunque, le disposizioni precedenti non possono in qualsiasi modo danneggia il diritto di un Stato per eseguire simile leggi come s? ritiene necessario controllare l’uso di propriet? in conformit? con l’interesse generale o garantire il pagamento di tasse o gli altri contributi o sanzioni penali.?
A. Le parti gli argomenti di ‘
1. I richiedenti
57. I richiedenti dibatterono che l’Atto di Integrazione impose misure che non potevano essere riguardate come nell’interesse pubblico perch? gli istituti di credito cooperativi che avevano corrisposto a solamente 5% del settore di istituto di credito avevano, gi? prima dell’Atto, stato estremamente proficuo. Loro contestarono l’argomento del Governo che gli istituti di credito cooperativi avevano tratto profitto da appartenenza nel sistema di protezione nuovo. Loro presentarono che i secondi erano stati il risultato di un abuso di potere col legislatore che aveva adottato l’Atto di Integrazione ed il suo emendamento in alacrit? mentre diede i poteri estesi alla Risparmi Banca.
58. I richiedenti ammisero che loro continuarono a possedere quote in Banca di Kinizsi e Banca di Moh?csi ma dibatt? che come azionisti loro avevano perso la loro autonomia nell’esercitare i diritti allegati a quote normalmente. In particolare, loro sostennero che dopo avere ricevuto le loro licenze per operazioni bancarie, Banca di Kinizsi e Banca di Moh?csi non avevano appartenuto pi? al settore di cooperative ma l’Integrazione Agisca ciononostante fatto domanda a loro. Nella loro prospettiva, interfer? smodatamente coi loro diritti per stabilire liberamente e correggere un memorandum dell’associazione, adotti decisioni su un numero di problemi (come adozione del rapporto finanziario annuale, l’uscita di obbligazioni, reductions/increases del capitale di quota qualsiasi pagamenti agli azionisti, l’acquisizione di proprie quote, e la conversione, fusione o demerger della societ?), nomini directors/members di consiglio di sorveglianza e determini la loro rimunerazione. Inoltre, l’Atto di Integrazione li costretti ad attenersi con le istruzioni emesso con la Risparmi Banca, lasci? spazio alla sospensione di votare diritti ed autorizzato l’Organizzazione Internazionale per definire senza qualsiasi limiti chiari, le banche capitale di solvibilit? di ‘ (veda divide in

Testo Tradotto

Conclusions:
No violation of Article 1 of Protocol No. 1 – Protection of property (Article 1 para. 1 of Protocol No. 1 – Peaceful enjoyment of possessions)

FOURTH SECTION

CASE OF ALBERT AND OTHERS v. HUNGARY

(Application no. 5294/14)

JUDGMENT

STRASBOURG

29 January 2019

This judgment will become final in the circumstances set out in Article 44 ? 2 of the Convention. It may be subject to editorial revision.

In the case of Albert and Others v. Hungary,
The European Court of Human Rights (Fourth Section), sitting as a Chamber composed of:
Ganna Yudkivska, President,
Paulo Pinto de Albuquerque,
Robert Spano,
Faris Vehabovi?,
Iulia Antoanella Motoc,
Carlo Ranzoni,
Marko Bo?njak, judges,
and Marialena Tsirli, Section Registrar,
Having deliberated in private on 4 December 2018,
Delivers the following judgment, which was adopted on that date:
PROCEDURE
1. The case originated in an application (no. 5294/14) against Hungary lodged with the Court under Article 34 of the Convention for the Protection of Human Rights and Fundamental Freedoms (?the Convention?) by OMISSIS and 240 other Hungarian nationals, whose details are set out in the appendix, on 10 January 2014.
2. The applicants were represented by Mr I. G?rdos, a lawyer practising in Budapest. The Hungarian Government (?the Government?) were represented by their Agent, Mr Z. Tall?di, from the Ministry of Justice.
3. The applicants alleged, in particular, that the restriction of their rights to influence the operation of the banks in which they held shares, stemming from the Integration Act of 2013, had violated their rights under Article 1 of Protocol No. 1 to the Convention.
4. By a decision of 4 April 2017, the Court declared the application admissible and joined to the merits two objections by the Government concerning the applicants? victim status.
5. The applicants filed further written observations (Rule 59 ? 1 of the Rules of Court) and requested a hearing on the merits of the case. The Court however considered a hearing unnecessary in the present case (Rules 54 ? 5 and 59 ? 3).
6. As Mr P?ter Paczolay, the judge elected in respect of Hungary, withdrew from sitting in the case (Rule 28 ? 3), the President decided to appoint Mr Robert Spano, the judge elected in respect of Iceland, to sit as an ad hoc judge (Article 26 ? 4 of the Convention and Rule 29 ? 1).
THE FACTS
I. THE CIRCUMSTANCES OF THE CASE
7. The applicants are shareholders of two savings banks, namely Kinizsi Bank Zrt. (?Kinizsi Bank?) and Moh?csi Takar?k Bank Zrt. (?Moh?csi Bank?), and of one savings cooperative, P?tria Takar?ksz?vetkezet (?P?tria Cooperative?). A list of the applicants is set out in the appendix, which also indicates the financial institution in which they hold shares and any changes to their situation following the lodging of the application.
8. At the time the application was lodged, the applicants held shares with an aggregate par value of 2,043,342,000 Hungarian forints (HUF), approximately 6,310,000 euros (EUR), representing 98.28% of the total registered capital of Kinizsi Bank and shares with an aggregate par value of HUF 1,833,300,000, approximately EUR 5,662,000, representing 87.65% of the total registered capital of Moh?csi Bank, and shares with an aggregate par value of HUF 8,100,000, approximately EUR 25,000, representing 5.61% of the total share capital of P?tria Cooperative.
9. On 18 December 2014 and 15 April 2015 respectively two of the applicants, Ms L?szl? J?nosn? Boris (no. 18) and Ms. Endr?n? Csoltk? (no. 28), the only shareholders of P?tria Cooperative amongst the applicants, withdrew their complaints before the Court. Therefore, the facts of the case below do not contain any further information relating specifically to P?tria Cooperative.
A. Institutional protection system prior to the Integration Act
10. Kinizsi Bank and Moh?csi Bank were established in 1958 and used to operate as savings cooperatives. Their clientele was mostly from the local community.
11. In 1993 a voluntary and restricted integration took place involving 235 savings cooperatives, including the predecessors of Kinizsi Bank and Moh?csi Bank. The purpose of the integration was to enhance the cooperatives? market position and financial security. With the active support of the Hungarian State and the PHARE Program of the European Union, they entered into an integration agreement. The key institutions of the integration were the National Association of Savings Cooperatives (Orsz?gos Takar?ksz?vetkezeti Sz?vets?g ? ?OTSZ?), the Savings Bank (Takar?kbank Zrt.) and the National Fund for the Institutional Protection of Savings Cooperatives (Orsz?gos Takar?ksz?vetkezeti Int?zm?nyv?delmi Alap ? ?OTIVA?), which was created as part of the integration. OTIVA, on the one hand, improved the security of deposits placed with the savings cooperatives by supplementing the National Deposit Insurance Fund (Orsz?gos Bet?tbiztos?t?si Alap ? ?OBA?), and, on the other hand, served to prevent crisis situations and improved the stability of savings cooperatives. Until changes were introduced by the Integration Act, the shareholding of the savings cooperatives and certain saving banks (together referred to as ?cooperative credit institutions?) in the Savings Bank exceeded 60%.
12. In 2006 and 2008 respectively Kinizsi Bank and Moh?csi Bank transformed into the companies limited by shares and received their licences for banking operations. They however remained members of OTIVA and part of the above-mentioned integration.
B. Economic situation of the cooperative credit institutions
13. According to Risk Report 2013/I issued by the Hungarian Financial Supervisory Authority (hereafter ?the Supervisory Authority?) in June 2013, the cooperative credit institution sector remained profitable throughout the economic crisis. However, in 2011 and 2012 respectively the operating licences of two saving cooperatives were revoked by the Supervisory Authority, which resulted in the deposit holders obtaining indemnification from OBA.
14. Following an audit carried out with respect to 121 cooperative credit institutions, further to the entry into force of the Integration Act (see paragraph 16 below), a certain number of them had their operating licences withdrawn. Furthermore, ninety-one cooperative credit institutions were obliged to commit reserves, in eight cases a serious crisis situation was established and some required a capital injection from the Integration Organisation (see paragraph 18 below).
15. According to the Government, basing its findings on the data collected after the Integration Act came into force, considering the capital/loan ratio, thirty-nine cooperative credit institutions would not have been in a position to ensure profitable operations without the new measures. The above-mentioned audit also revealed that thirteen cooperative credit institutions had a capital adequacy ratio below 8%, five of which had a negative ratio value.
C. The Integration Act
1. Main features of the Integration Act and scope of its application
16. On 13 July 2013 Act no. CXXXV of 2013 on the Integration of Cooperative Credit Institutions and the Amendment of Certain Laws Regarding Economic Matters (?the Integration Act?) entered into force. It was then amended in several aspects, including by Act no. CXCVI of 2013 on the Amendment of Certain Laws Regarding the Integration of Cooperative Credit Institutions (?the Integration (Amendment) Act?) with effect from 30 November 2013.
17. The Integration Act concerned cooperative credit institutions, that is most savings cooperatives operating as a cooperative and the banks operating as companies limited by shares who on 1 January 2013 had been members of OTIVA. Its scope therefore extended to Kinizsi Bank and Moh?csi Bank. It made the cooperative credit institutions ipso jure members of the Integration Organisation and shareholders of the Savings Bank.
18. The Integration Act abolished the integration of cooperatives organised on a voluntary basis, with voluntary membership, and terminated OTIVA. Instead, it introduced a mandatory integration headed by, inter alia, the Integration Organisation of Cooperative Credit Institutions (Sz?vetkezeti Hitelint?zetek Integr?ci?s Szervezete ? ?the Integration Organisation?), which had been newly created as a legal successor of OTIVA and other voluntary institutional protection funds, and the Savings Bank, which continued to be the central bank of the integration, now having more extensive powers. The Integration Act also created a financial risk pool, encompassing the whole of the cooperative credit institutions sector.
19. The Savings Bank supervises the operations of the cooperative credit institutions and is authorised to issue instructions in order to ensure compliance with the law and the regulations issued by the Integration Organisation and the Savings Bank. Apart from the cooperative credit institutions, the Savings Bank and the Hungarian Development Bank (Magyar Fejleszt?si Bank Zrt. ? ?the MFB?) became members of the Integration Organisation by virtue of law. Due to the changes in the ownership of the Savings Bank pursuant to the Integration Act (see in particular, sections 13 and 20, cited in paragraph 39 below) the shareholding of Kinizsi Bank and Moh?csi Bank in the Savings Bank changed. While the two banks previously possessed 0.15% and 2.27% respectively in the Savings Bank, they had a 0.12% and 1.83% stake respectively following the implementation of the Integration Act.
20. The Integration Organisation?s assets are included in the consolidated own funds of the Savings Bank and the cooperative credit institutions. The solvency capital of the cooperative credit institutions is determined collectively, including the property of the Savings Bank and the Integration Organisation.
2. Possibilities to exit the system
21. Under section 17 of the Integration Act, the cooperative credit institutions which did not comply with the relevant requirements of the Integration Act were excluded from integration and their operating licences withdrawn. In such cases, and if they decided to exit, their shares in the Savings Bank could be bought by the MFB, who had a call option (section 20(10) of the Integration Act).
22. In July 2013 banks could leave the integration if they were each able to provide an additional HUF 2 billion, approximately EUR 6 million, as for the creation of a new bank. Moreover, following the amendment of the Integration Act, the cooperative credit institutions were obliged to deposit an amount equivalent to the value of the share capital they had had at the time of the establishment of their membership in the Integration Organisation to a separate account at the Savings Bank for 730 days (sections 11(7) and (8), and 20/A(12) and (13) of the Integration Act; see also paragraph 43 below). At least one bank, to which the Integration Act applied, decided to exit the system and this decision was accepted by the Supervisory Authority.
3. State?s role in the integration
23. In 2012 the Hungarian State emerged as an indirect owner of the Savings Bank, when the MFB (see paragraph 19 above), which is owned by the State, purchased a stake in Deutsche Zentral-Genossenschaftsbank AG, representing 38.5% of the Savings Bank?s shares. Following the entry into force of the Integration Act, the Savings Bank?s capital was increased by HUF 654,986,000 to HUF 3,389,704,000 (approximately EUR 10 million) from the previous amount of HUF 2,735,038,000. Out of this capital increase, the State-owned Hungary Post (Magyar Posta) exercised its statutory subscription rights and acquired ordinary shares with an aggregate par value of HUF 654,666,000 (approximately EUR 2 million), almost 20% of the Savings Bank?s shares (see section 20 of the Integration Act, cited in paragraph 39 below).
24. Apart from the capital increase, the State has directly paid HUF 136 billion, approximately EUR 420 million, to the Integration Organisation through the Joint Capital Coverage Fund of Cooperative Credit Institutions (hereinafter referred to as ?the Fund?).
25. It was envisaged that the State?s ownership in the integration would only be of a temporary nature. In 2014 its stake in the Savings Bank was sold, through a bidding process, to one company. According to the Government, the majority of the buyer company is owned by savings cooperatives and private individuals and, as a result of this transaction, the direct and indirect shareholding of cooperative credit institutions in the Savings Bank increased to 76.96%.
D. Impact of the Integration Act on the decision making of the cooperative credit institutions
26. Following the entry into force of the Integration Act, the cooperative credit institutions were obliged to approve a new memorandum of association conforming to the model established by the Integration Organisation. They continue to be bound by any amendments to the model introduced by the Integration Organisation (sections 17/H and 19(3) of the Integration Act, see also paragraph 46 below).
27. For a resolution by the board of directors and supervisory board of the cooperative credit institutions to be valid, an invitation to the relevant meeting of the board of directors or supervisory board, together with all related material, must be simultaneously sent to the Savings Bank (section 15/A of the Integration Act). Minutes of the general meetings and meetings of the board of directors of the cooperative credit institutions must always be submitted to the Savings Bank, and minutes of the supervisory board meetings must be sent to the Savings Bank in certain cases. The cooperative credit institutions are also required to inform, inter alia, the Integration Organisation and the Savings Bank of any legal proceedings in which they are involved (section 15/C of the Integration Act).
28. The shareholders of the cooperative credit institutions may take, inter alia, the following resolutions subject to consent/approval of the Savings Bank:
– the adoption of the annual financial report of the company (section 15(11) and 17/J(2) of the Integration Act);
– the issuing of bonds (section 17/K(1) of the Integration Act);
– decreases or increases of capital (ibid.);
– any payment to the shareholders under any legal title (e.g. dividends, reduction of capital) in connection with their status as shareholders (see section 17/Q(3) and (4) of the Integration Act, cited in paragraph 39 below);
– the conversion, merger or demerger of the company (section 17/S(3) of the Integration Act); and
– acquisition of own shares (section 17/Q(6) of the Integration Act).
29. The consent of the Savings Bank is required for the appointment of executive officers of the cooperative credit institutions (section 15(12) of the Integration Act). The Savings Bank is authorised to suspend their mandate; it may appoint a managing official for an interim period if the cooperative credit institutions do not comply with the instructions or their operations are not in compliance with the law or regulations, or if they are in a so-called crisis situation (section 15(4), (7) and (12) of the Integration Act).
30. The Integration Organisation is entitled to suspend the voting rights of the shareholders of the cooperative credit institution for one year if they threaten the reliable and secure operation of the cooperative credit institutions (see section 17/C(5), cited in paragraph 39 below).
31. The Integration Organisation is authorised to define the level of the cooperative credit institutions? solvency capital on an individual case by case (not consolidated) basis (section 17/C(1); if they do not reach the level defined, the Integration Organisation is authorised to increase the capital of the cooperative credit institutions, or take certain other measures (see section 17/C(2), cited in paragraph 39 below).
32. As to the actual application of the measures provided for by the Integration Act, the Government submitted the following information:
(i) There have been altogether 151 cases in which cooperative credit institutions sought the consent of the Integration Organisation for the appointment of board members; in ten cases the consent was refused, affecting seven cooperative credit institutions. These cases did not concern Kinizsi Bank or Moh?csi Bank.
(ii) Executive officers of cooperative credit institutions were removed in nine cases; four of these affected cooperative credit institutions where the capital adequacy ratio was largely insufficient, which led to a capital injection by the Integration Organisation in three cases and a merger with another cooperative credit institution in the fourth case; in the remaining five cases, executive officers were removed for breaches of the relevant legislation. These cases did not concern Kinizsi Bank or Moh?csi Bank.
(iii) In eight cases the Savings Bank refused to consent to the payment of dividends; the reasons were: (a) non-compliance with the relevant legislation (two cases, including Kinizsi Bank (see paragraph 35 below)), (b) the risk of not fulfilling the business plan (four cases), (c) the risk of not fulfilling the business plan but allowing for the payment of a limited amount of dividends (two cases, including Moh?csi Bank (see paragraph 35 below)).
(iv) In three cases the increase in capital was provided by the Integration Organisation in order to achieve the 8% capital adequacy ratio; none of them concerned Kinizsi Bank or Moh?csi Bank.
(v) The voting rights of shareholders of cooperative credit institutions have never been suspended by the Integration Organisation.
(vi) In two cases, not concerning Kinizsi Bank and Moh?csi Bank, the Savings Bank refused to consent to the payment of the shares? value in a cooperative credit institution for members who had exited the institution, finding that the payment would have jeopardised the fulfillment of the capital adequacy ratio requirements.
E. Interference by the integration bodies in the decision making of Kinizsi Bank and Moh?csi Bank
33. Kinizsi Bank and Moh?csi Bank had to adopt a memorandum of association in line with the model provided by the Integration Organisation following the entry into force of the Integration Act. However, the shareholders of the two banks who disagreed with the resolution adopting the aforementioned memorandum challenged it in court. On 12 March 2015 the P?cs High Court found for the plaintiffs in the case brought by the Mohacsi Bank?s shareholders. The court held that the model memorandum of association issued by the Savings Bank and the Integration Organisation could not in any way deviate from the mandatory provisions of the Companies Act. On 30 March 2015 a similar judgment was given by the Veszpr?m High Court in a case brought by the shareholders of Kinizsi Bank. In both cases, the decision adopting the impugned memorandum at the general meetings of the bank was annulled.
34. It would appear that the required solvency capital of Kinizsi Bank and Moh?csi Bank was at some point raised. However, both banks were able to comply with the new requirement.
35. In the case of Kinizsi Bank, the Savings Bank refused to approve the annual report for 2014 as the bank had not provided data to the auditor to complete the financial audit. The applicants submitted that the required data had been submitted in due time. In the case of Moh?csi Bank, the Savings Bank approved the annual financial report for 2014 but prohibited the actual payment of dividends amounting to 25% (see paragraph 32 above).
36. The Government averred that several further sets of proceedings were pending before Hungarian courts in which Kinizsi Bank or Moh?csi Bank or their shareholders had sought a remedy against certain decisions of the Savings Bank or the Integration Organisation.
II. RELEVANT DOMESTIC LAW AND PRACTICE
A. The 2006 Companies Act
37. Act no. IV of 2006 on Companies (?the 2006 Companies Act?, as in force on 12 July 2013, a day before the Integration Act?s entry into force) provided, with respect to a general meeting of a limited liability company, as follows:
Section 231
?(1) The general meeting is the supreme body of a private company limited by shares, and consists of all shareholders.
(2) The following shall fall within the exclusive competence of the general meeting:
(a) decisions to approve and amend the articles of association, unless this Act contains provisions to the contrary;
(b) decisions on changing the operating form of the private limited company;
(c) decisions on converting or terminating the company without succession;
(d) with the exception of the provisions in section 37 (concerning the delegation of certain competences to the supervisory board), the election and removal of members of the management board or the general director, members of the supervisory board and the auditor, and their remuneration;
(e) approval of the annual report prepared pursuant to the Accounting Act;
(f) decisions to pay interim dividends, unless this Act contains provisions to the contrary;
(g) decisions to convert printed share certificates into dematerialised shares;
(h) alteration of the rights attached to the various series of shares, and the conversion of categories or classes of shares;
(i) decisions to issue convertible bonds or bonds with subscription rights, unless this Act contains provisions to the contrary;
(j) decisions to increase the share capital, unless this Act contains provisions to the contrary;
(k) decisions to reduce the share capital, unless this Act contains provisions to the contrary;
(l) decisions to abolish preferential subscription rights, or for authorising the management board for the exclusion or restriction of preferential subscription rights;
(m) decisions on all issues which are assigned to the competence of the general meeting by law or the articles of association.?
B. Integration Act
38. The Preamble to the Integration Act (see paragraph 16 above) reads, in so far as relevant, as follows:
?The savings cooperatives industry needs to be restructured; the sector is under capitalised, and the level of its organisation and the standard of its services are not adequate and its operability may not be ensured in the long term.
Under the authorisation of Act no. CCVI of 2007, in a Government decree the Hungarian State has established the minimum amount provided from State assets for the sectorial restructuring of savings cooperatives. Due to international commitments, however, the funds to be actually devoted to restructuring may not exceed the amount corresponding to the due consideration to be payable by investors in similar market conditions for the rights and positions acquired by the Hungarian State.
Though the Hungarian State acquires major ownership in the industry, it avails such strong positions to restructure, professionalise and reorganise the sector and wishes to sell its positions ? thus improved and strengthened ? in due time, provided that the positive developments induced by the Hungarian State seem to be irreversible.
The Act aims to provide a uniform and transparent legal framework for all cooperative credit institutions…
The personal scope of the Act extends to cooperative credit institutions defined in the Act, i.e. savings cooperatives, cooperative credits and other credit institutions described in the Act that at any time prior to the Act entering into force operated in cooperative form and prior to the Act entering into force has transformed from cooperatives to limited liability companies, retaining their cooperative affiliation, indicated by the fact that they continue to operate as members of an organisation representing savings cooperatives? interests.?
39. Apart from those set out above (see paragraphs 21 to 31 above), the following provisions of the Integration Act (as amended) are relevant:
Section 1
?…
(4) [The Savings Bank] is obliged to approve a new risk management policy uniformly applicable to members of the integration within 120 days following the entry into force of this Act. The Integration Organisation, [the Savings Bank] and the cooperative credit institution shall bear joint and several liability for obligations assumed after the thirtieth day following the issuing of new risk management policy of [the Savings Bank].?
Section 1/A
?This Act aims to:
(a) establish a bank for the rural communities, operating under the principle of joint and several liability, the members of which are preferably local private property owners, the efficient operation and economies of scale of which are ensured by professional central management,
(b) provide institutional guarantees for the prudent operation of cooperative credit institutions in the long term,
(c) professionalise, modernise and organise a competitive cooperative credit institution sector,
(d) improve risk management of the cooperative credit institution sector,
(e) ensure integrated operation of the cooperative credit institution sector and establish the necessary infrastructure,
(f) standardise operational policies in order to achieve the aims described in paragraphs (a) to (e).
(g) ensure institutional protection of cooperative credit institutions,
(h) ensure compliance with international and European requirements, regulations, standards and customs applicable to credit institutions.?
Section 3
?…
(2) The Integration Organisation may accept as member who,
(a) made, in accordance with the provisions of the Civil Code, a preliminary undertaking towards the Savings Bank to take over one ?C? preference share with a nominal value of HUF 2,000;
(b) approved a new memorandum or articles of association in line with the model pre-approved by the board of the Savings Bank in accordance with the present Act;
(c) except for the cooperative credit institutions defined in section 19(4), notified, in the manner prescribed by this Act, the Integration Organisation of its intention to join the organisation …?
Section 4
?(1) The initial assets of the Integration Organisation shall consist of the contribution provided by the MFB and the assets acquired under the title of legal succession …
(2) The contribution of the MFB shall amount to HUF 1,000,000,000, that is, one billion forints, to be provided by the MFB …
…?
Section 11
?(1) The Board of the Integration Organisation shall adopt rules obligatory for the members of the Integration Organisation, save for the MFB, on the following:
(a) accounting procedures;
(b) internal control procedures;
(c) suitability criteria for executive officers and the verification of such suitability;
(d) provision of financial aid eligible for cooperative credit institutions;
(e) building-up of the assets of the Integration Organisation described in section 4(4).
(2) Upon the initiative of the Board of [the Savings Bank], the Board of the Integration Organisation shall decide on the admission of a cooperative credit institution into the Integration Organisation and on its exclusion from the Integration Organisation.

(4) For the purpose of institutional protection, in the event that the measure(s) taken under section 17/C(2) yield(s) no result, the Integration Organisation may acquire ownership in [the Savings Bank] and the cooperative credit institution by means of a capital increase. The Integration Organisation is obliged to dispose of, within two years, the shares and bonds thus acquired in [the Savings Bank] or the cooperative credit institution

(7) Exit from the Integration Organisation shall be regulated by the statutes of the Integration Organisation. Cooperative credit institutions exiting the Integration Organisation shall apply to the Supervisory Authority for operational authorisation within [eight] days following the Integration Organisation?s notification of its exit from the Integration Organisation as if the financial institution were being newly established. If the cooperative credit institution exiting or excluded from the Integration Organisation fails to apply to the Supervisory Authority for operational authorisation …, or the operational authorisation is not granted within 120 days of the date of the Integration Organisation?s notification of its exit or exclusion from the Integration Organisation, the Supervisory Authority shall revoke its operational authorisation and the provisions of section 17 shall be applied to the cooperative credit institution.
(8) In the event of exit or exclusion from the Integration Organisation, with respect to the exiting or excluded member, the joint and several liability of the members of the Integration Organisation shall terminate for the obligations assumed by the member as of the day of its exit or exclusion …?
Section 12
?(2) The shareholders of [the Savings Bank] are the cooperative credit institutions, the eventual general or specific successor(s) of the MFB and Magyar Posta, and other organisations, legal entities or natural persons acquiring shares in [the Savings Bank] with the consent of the Board of [the Savings Bank].?
Section 13
?(1) The authorised share capital of [the Savings Bank] shall be at least HUF 3,389,704,000 …
(2) Magyar Posta shall acquire ownership in [the Savings Bank] by subscribing to ordinary shares.
(3) The cooperative credit institutions shall hold series ?C? preference shares in [the Savings Bank].
(4) Shareholders of [the Savings Bank] may only hold one kind of preference share.?
Section 15
?…(2) [The Savings Bank] shall adopt rules obligatory for cooperative credit institutions on the following:
(a) the detailed rules on risk management, including credit authorisation, risk monitoring, deposit allocation, cash management and investment policy … and rules on additional specific capital requirements in addition to laws, regulations and other binding rules;
(b) the applicable business policy;
(c) the joint marketing activity;
(d) the establishment of an integrated IT system.
(3) [The Savings Bank] shall exert control over the activity of the cooperative credit institution, and it may give instructions to the cooperative credit institution in order to ensure compliance with the laws and regulations, the rules issued by or the instructions given by the Integration Organisation and [the Savings Bank]. The cooperative credit institution is under an obligation to comply with those instructions. The instructions must be justified and a deadline for compliance must be set. As to whom the instructions are addressed, the cooperative credit institution has the right to resort to the courts in order to determine if the instructions are in accordance with the Act, other laws and regulations and the rules issued by [the Savings Bank] and the Integration Organisation. Resort to the courts has no suspensive effect; the instructions irrespectively shall be complied with by the deadline set therein.
(4) In the event that the cooperative credit institution fails to comply with the instructions or it is operating in discordance with the laws, regulations or rules:
(a) the Board of [the Savings Bank] may decide to suspend the mandate of the executive officer of the cooperative credit institution for a maximum of 180 days…
(b) upon the initiative of the Board of [the Savings Bank] or upon its own initiative, the Board of the Integration Organisation shall decide on the suspension of membership of the cooperative credit institution in the Integration Organisation and if justified – on the exclusion of the cooperative credit institution from the Integration Organisation.

(7) If in the view of the Board of [the Savings Bank] a cooperative credit institution or a group of cooperative credit institutions is in crisis,
(a) the Board of [the Savings Bank] may decide to suspend the mandate of the executive officer of the cooperative credit institution for a maximum of 180 days; that suspension may be extended for an additional 180 days or ? in particularly justified cases ? it may decide to terminate their mandates and appoint executive officer(s) on a provisional basis;
(b) … the Board of the Integration Organisation shall decide on the suspension of membership of the cooperative credit institution in the Integration Organisation and if justified – on the exclusion of the cooperative credit institution from the Integration Organisation.

(19) In its capacity as the central bank of the cooperative credit institutions and of the integration, in order to ensure prudent operation [the Savings Bank] shall be entitled to give ? at its sole discretion ? prior consent to the acquisition of own shares or sale of own shares acquired by certain cooperative credit institutions and by the Integration Organisation, provided the value of the ownership to be acquired or to be sold exceeds 0.1% of the own funds of the integration, calculated on a consolidated basis. Transactions pertaining to the same ownership carried out within twelve months shall be aggregated.
(20) In addition to … section 15(3), the cooperative credit institution may resort to the courts against the decision or instructions of the Board of [the Savings Bank] in accordance with the rules on the judicial review of company resolutions. Resort to the courts has no suspensive effect; the decision or instructions irrespectively shall be complied with by the deadline set therein.
(21) The cooperative credit institution has the right to resort to the courts and contest the decision taken by the Integration Organisation against it, in order to determine if the decision is in accordance with the Act, other laws and regulations and the rules issued by the Integration Organisation or other policies of the Integration. Resort to the courts has no suspensive effect; the decision irrespectively shall be complied with by the deadline set therein.
…?
Section 17
?(1) … the Supervisory Authority shall revoke the operational authorisation of any cooperative credit institution that fails to comply with or to respect the deadline for complying with its obligations …?
Section 17/C
?(1) A cooperative credit institution may be established with a minimum initial share capital of [HUF 250 million]. Regardless of its form of operation, the own funds of the cooperative credit institution may not be lower than the level established from time to time by the Integration Organisation on an individual (not consolidated) basis.
(2) Should the own funds of the cooperative credit institution fall below the level specified in subsection (1) or in the case described in section 19(13) [concerning the consequences for cooperative credit institutions who have applied unsuccessfully for a new licence], the Integration Organisation is entitled to resort to the following exceptional measures ? without prejudice to the powers and duties of the Supervisory Authority and provided the Supervisory Authority has failed to take such measures by giving prior notice to the Supervisory Authority:
(a) It may provide for the cooperative credit institution:
(aa) to sell its assets not serving the purposes of banking operations;
(ab) to improve its capital structure (including the sale of assets) within the deadline set and in compliance with the requirements;
(ac) with regard to the financial services rendered by the financial institution and the risks assumed by that financial institution, it may determine an individual capital requirement higher than the level specified …
(b) It may prevent or prohibit the cooperative credit institution from:
(ba) performing transactions in the relation [between] the owner and the cooperative credit institution;
(bb) paying deposits and other repayable funds;
(bc) assuming obligations.
(c) It may determine the maximum rate of interest to be stipulated by the cooperative credit institution.
(d) It may oblige the board of the cooperative credit institution to convene a general meeting and invite it to discuss specific items of the agenda or draw the attention of the board and the general meeting to the need for certain decisions to be taken …
(e) It may call upon the following owner(s) of the cooperative credit institution to take the necessary measures:
(ea) owner(s) of the cooperative credit institution holding a minimum direct shareholding of 5% as registered in the stock registry or ? for cooperative credit institutions operating in a cooperative form ? in the registry of members;
(eb) owner(s) having qualifying majority influence.

(5) The Integration Organisation may suspend the voting rights of the owners of the cooperative credit institution for a definite period of time, but for no more than one year, by simultaneously taking the additional measures enlisted in subsection (2) … provided the activity of the owner or his influence over the cooperative credit institution jeopardises the reliable and secure operation of the cooperative credit institution on the basis of the available facts; in such a case, votes concerned by the limitation shall be disregarded upon forming the quorum.?
Section 17/M
?(1) … The purpose of the Fund is to compensate and indemnify claims enforced against the members of the integration of cooperatives under the principle of joint and several liability.?
Section 17/O
?The Fund relies on resources paid by the cooperative credit institutions and [the Savings Bank] …?
Section 17/P
?(1) The cooperative credit institutions and [the Savings Bank] provide coverage for their joint and several liability defined in section 1(4) primarily by means of paying an annual contribution to the Fund and an extraordinary contribution as ordered by the Fund.
…?
Section 17/Q
?(3) The general meeting of the cooperative credit institution shall decide upon the decrease of authorised share capital or any payment or repayment made to the member (shareholder) under any [legal title] in connection with its membership (shareholder), and the prior consent of the Board of [the Savings Bank] is required.
(4) In relation to the above subsection (3), the Board of [the Savings Bank] may not refuse to grant its prior consent as long as the payment of dividends does not jeopardise the solvency of the cooperative credit institution or the performance of its business policy or the level of own funds as established on an individual basis. In connection with the above subsection (3), the Board of [the Savings Bank] is obliged to refuse its prior consent, provided that the investigation … is not yet terminated or it has terminated and found … that capital replacement is needed and capital replacement has not yet taken place.?
Section 20
?(1) Within thirty days following the entry into force of the Act … the two auditors, independent … upon the invitation of the MFB [they] shall determine the current market price of series ?B? preference shares and establish the price unit of one ordinary share and one series ?B? preference share of [the Savings Bank]. …
(2) From the first capital increase of HUF 654,986,000 the share capital of [the Savings Bank], to be effected following the entry into force of this Act, Magyar Posta shall take over additional ordinary shares of HUF 654,666,000 at nominal value, while the cooperative credit institutions shall take over a maximum of HUF 320,000 of series ?C? preference shares at nominal value. Series ?C? preference shares have priority rights as determined in the statutes of [the Savings Bank]…

(10) The MFB shall have a call option on the series ?B? preference shares of shareholders … and for [the Savings Bank] shares held by the cooperative credit institutions of which the operational authorisation has been revoked. The call option is valid for one year and may be called as of the day following revocation of the operational authorisation. The call option may be exercised at the value determined by section 20(1). … The purchase price shall be paid within [ninety] days following the call option statement. The consent of an authorised body of [the Savings Bank] is required for the acquisition of own shares by the MFB.
…?
Section 20/A
?…
(12) The cooperative credit institution which has declared its intention to exit the Integration Organisation is obliged to fully perform its obligations arising from this Act so long as it is a member of the Integration Organisation. As regards section 11(7) the declared intention to exit will become effective, and the cooperative credit institution ceases to be a member of the Integration Organisation on the subsequent working day, if and when:
(a) the operational authorisation is granted by the Supervisory Authority, based on an application for authorisation,
(b) the cooperative credit institution has settled all its claims with the Integration Organisation and all its members and has no outstanding debt towards them, excluding cases where a member of the Integration Organisation placed a deposit with the institution and excluding pending liabilities within the scope of joint and several liability …,
(c) the conditions for exit as determined in the statutes of the Integration Organisation effective at the date of the exit have been fulfilled,
(d) the condition described in subsection (13) has been fulfilled,
(e) the cooperative credit institution and the Integration Organisation have signed a joint statement on the scheduled exit.
(13) With regard to section 11(8), the excluded or exiting member is obliged to hold the value of its own funds as upon the establishment of its membership in the Integration Organisation in a separate account maintained with [the Savings Bank] for 730 days following the declaration of the intention to exit and to duly notify the Integration Organisation thereof. The amount paid to the [Fund] by the cooperative credit institution until the declaration of the intention to exit may be deducted from the amount to be placed in the separate account maintained with [the Savings Bank] under this subsection. The amount to be placed in the separate account maintained with [the Savings Bank] may be released on the conditions and dates to be determined in the statutes …?
C. Constitutional Court decision no. 20/2014
40. The Constitutional Court reviewed the Integration Act in its decision no. 20/2014 (VII.3) of 30 June 2014. As regards the process of its adoption in noted, in particular, the following:
?The legislation under examination aimed at the transformation of a significant subsystem of the financial sector and was based on a complex regulatory concept. Due to this and the [particular] sensitivity of the sector the legislator had reasonable grounds for keeping the process of arrangement and preparation to a strict minimum. It was in the interest of both the credit institutions and their clients/depositors to maintain a [precarious] situation for as short a time as possible [so that] an atmosphere of panic or negative chain reaction did not occur.?
41. As regards the aim of the Integration Act and the justification for the limitations imposed on the cooperative credit institutions? operations, the Constitutional Court held, inter alia, as follows:
?… [S]pecific credit institutions operate as a subsystem of the highly organised financial system and cannot be considered autonomous entities even in terms of civil law …

Secure operation of credit institutions operating in cooperative form plays an important role in ensuring the stability of the financial sector as a whole. The sector in question gains its importance from its extensive branch network, the fact that in the majority of municipalities financial services are available solely through cooperative credit institutions, furthermore, cooperatives play a defining role in financing sole enterprises and businesses active in the agricultural sector. Maintaining this financial infrastructure and ensuring its operability constitutes a public interest that may justify interference with property (and financial autonomy) as part of economic and financial policy, social responsibility, the role of the national economy and social rigidity of property.
Since 2008-2009 statutory conditions of establishing and operating financial organisations, their supervision and control, consolidated management and coordination have become stricter all over the world. The integration itself and the control rights conferred to its bodies aim to coordinate the operation of cooperative credit institutions by means of rules and regulations on a general level and by means of specific measures and instructions on an individual level. These are necessary to coordinate the operation of the credit institutions concerned and to ensure integrated operation. For operational activity, the issues enlisted in section 15(2) of the Act (such as risk management, business policy, marketing and IT systems) are undoubtedly important, therefore the legislator has authorised [the Savings Bank] to establish binding regulations on such issues. In exercising its right of control, [the Savings Bank] monitors compliance with the regulations issued and, in that framework, it is entitled to give specific instructions. Taking into consideration that integrated operation is contingent upon compliance with the regulations and instructions mentioned, the legislator has also authorised the implementation of certain sanctions. Since cooperatives are managed by executive officers on an operative level, their mandates may be suspended or terminated. Sanctions against cooperatives not complying with the binding rules (suspension of the Integration Organisation?s membership, exclusion) are one means of ensuring integrated operation. It is also justified to exercise [the Savings Bank]?s right of control and implement sanctions if a cooperative is in crisis, since ? because of a financial risk pool ? the operation of a single member may jeopardise the security of the whole system. … The requirement pertaining to the suspension of the rights of [the Savings Bank] shareholders is a provision promoting the establishment and maintenance of the integration and compliance with integration requirements. …

In addition to all this, the Act introduces a further limitation on the financial operations of cooperative credit institutions … The objective of these rules is to ensure predictable, stable and prudent operation, minimise business risks and improve secure lending activity.

In examining the proportionality of the limitation, the Constitutional Court has considered it an important aspect that though the rights of control of the bodies of the integration have a decisive impact on the operational independence of cooperative credit institutions, this is outweighed by the benefits of integrated operation (mainly the reduction of business risks, improved profitability) and the fact that ? in order to ensure the stability and security of the sector ? the State contributes significant amounts to institutional protection through the MFB, thereby improving the stability of the sector. In legal terms, not only does the State take something from the system (from the independence of credit institutions), but also gives something (financial coverage, security). …

… The State ? in this case as an economic and financial public administration authority ? has set the objective of strengthening the cooperative credit institution sector within the system of financial institutions, ensuring its stability and operability and promoting efficient and competitive operation. In the view of the Constitutional Court, limitations on the right to property of ordinary shareholders are duly justified and compensated by this fact.

The acquisition of property by the State effected indirectly via Magyar Posta and the restriction of ordinary shareholders resulting therefrom has so far involved not only the mere acquisition of management rights, but also a real and complex financial reinforcement of the sector. Capital was provided by the State to the sector in two ways: on the one hand, through a capital increase effected in [the Savings Bank] the State provided extra assets to the central bank of integration, and, on the other hand, a significant amount ( … about HUF 136.5 billion) was provided to [the Integration Organisation]. The latter amount should be spent on the transformation, professionalisation and reorganisation of the sector.?
42. As regards the call option of the MFB, the Constitutional Court noted the following:
?Since the [call] option, if exercised, entails loss of property, the proportionality of the public interest and deprivation requires compensation. The option may only be constitutional with a value guarantee … In the case under review, the legislator has also provided for consideration: by virtue of section 20(1) and (10) to (11), a purchase price must be paid for the shares, the value of which is established as the [average] of an estimation given by two independent auditors, and the purchase price is to be paid within [ninety] days following the statement on the call option. The legislator has thus taken into consideration the requirement of a value guarantee, with no reduction in the assets of the shareholders.?
43. Regarding the scope of the Integration Act, extending to certain banks, the Constitutional Court found as follows:
?In considering the reasonable nature of such distinction it must not be overlooked that cooperatives-turned-banks have kept their membership in the institutional protection fund, hence maintaining their strong attachment to the cooperative credit institution sector at their own discretion despite the change in the way they operate. Membership … offered them a special ?financial safety net? but the Act has dissolved such funds. [The Integration Organisation] has become their legal successor; hence, it is reasonable for this organisation to provide protection to all credit institutions which were members of one of the voluntary funds. Accordingly, it was necessary to extend the integration to those credit institutions already transformed into banks on the condition that ? if they so decide ? it is possible to leave the integration (in the meantime, one of the banks concerned has already taken this opportunity).?
44. Lastly, the following parts of the Constitutional Court decision are relevant to the issue of the remedies available as of 30 November 2013:
? … As a means of exercising control rights, the Act authorises the bodies of the integration to establish various regulations and decisions (… (i) rules, (ii) instructions and (iii) other decisions); thereby giving them powers to exercise a fundamental influence on the operation of the cooperative credit institutions concerned. Misuse or abuse of such rights may result in a grave violation of the rights of those involved. To counterbalance this fact, the Act ? as of 30 November 2013 ? ensures cooperative credit institutions the right to resort to the courts:

(a) Section 15(3) of the Act ensures such a right … against the instructions of [the Savings Bank]. …
(b) In accordance with section 15(20) of the Act, the cooperative credit institution may contest the decision or instruction of [the Savings Bank] under the rules applying to the judicial review of company resolutions …
(c) Section 15(21) of the Act provides a judicial avenue to contest the decisions of [the Integration Organisation] for the cooperative credit institution [concerned] by the decision. The court may examine whether that decision was in conformity with the law and other regulations and the policies issued by the integration bodies.

On the basis of the foregoing, it may be established that the right to seek a legal remedy against the instructions of [the Savings Bank] is ensured by section 15(3) and (20) of this Act, against its binding rules by section 45 of the Business Associations Act, or section 3:35 of the Civil Code replacing [it] [confirmed by section 15(20) of this Act].

As regards [the Integration Organisation?s] rules, the Act does not provide for a similar requirement, regulating judicial review. Nevertheless, rules established by [Integration Organisation] are enforced through specific instructions and other individual decisions. In the event the rules are directly applicable, non-compliance entails sanctions for the cooperative credit institution, … [the Savings Bank] takes measures to enforce the rules by means of a specific measure (gives instructions) under section 15(3) or implements sanctions in accordance with the provisions of the Act. Such individual decisions may be contested before the court and, in the course of the judicial review, the rules serving as the basis of the individual decisions [must] be examined.?
45. As regards joint and several liability, the Constitutional Court revoked certain provisions of the Integration Act and held that the Fund should pay any amount payable on the grounds of joint and several liability instead of the debtor within a set time-limit. After payment has been effected by the Fund, any amount payable on the grounds of joint and several liability shall be paid by the other cooperative credit institutions, the Integration Organisation or the Savings Bank. It also noted that ?liability for debts is incurred solely for the debts of cooperative credit institutions, so members of the integration assume no liability for the debts of [the Savings Bank] and [the Integration Organisation].?
46. The Constitutional Court also held that the provisions concerning the model memorandum of association should be interpreted so that such statutes may only contain compulsory elements that are essential for the purposes of the Integration Act or serve the implementation thereof or are necessary for meeting the EU requirements on the integrated operation of credit institutions.
THE LAW
I. PRELIMINARY ISSUES
A. The Government?s objections
47. The Government argued that the applicants could not be considered victims of a breach of their rights because, firstly, only the cooperative credit institutions, not the shareholders themselves, had been affected by the Integration Act. A mere loss of value of shares would also not be sufficient for conferring victim status on shareholders of a company. Secondly, a capital increase and the funds that the State had provided to the Integration Organisation (directly to the Fund) had to be considered as compensation for the restrictions imposed because such a contribution had decreased the business risk and increased the profitability of the cooperative credit institutions.
48. The applicants submitted that their complaints were limited to the provisions of the Integration Act that restricted their rights to influence the operations of the banks in which they held shares. They further explained that their complaints did not extend to the effect the Integration Act had on the cooperative credit institutions.
49. In its admissibility decision of 4 April 2017 the Court joined to the merits the two above-mentioned Government objections (see Albert and Others v. Hungary (dec.), no. 5294/14, ?? 57 and 61, 4 April 2017). It will thus address them together with the merits of the application.
B. Withdrawal of the application in so far as it concerns the shareholders of P?tria Cooperative
50. Two of the applicants, Ms L?szl? J?nosn? Boris (no. 18) and Ms Endr?n? Csoltk? (no. 28), who were shareholders of P?tria Cooperative, withdrew their complaints before the Court (see paragraph 9 above).
51. In the light of the foregoing, and in the absence of any special circumstances regarding respect for the rights guaranteed by the Convention or its Protocols, the Court, in accordance with Article 37 ? 1 (a) of the Convention, considers that it is no longer justified to continue the examination of the application in so far as it has been introduced by Ms L?szl? J?nosn? Boris and Ms Endr?n? Csoltk? and finds it appropriate to strike it out of the list.
52. In view of the above finding, the Court observes that the case before it now concerns only shareholders of Kinizsi Bank and Moh?csi Bank.
C. Whether it is justified to continue the examination of the application as regards the deceased applicants
53. The Court notes that seven of the applicants, Ms Erzs?bet Ambergn? Schumacher (no. 3), Mr Gyula Csan?di (no. 24), Ms Gyul?n? Fl?ri?n (no. 45), Mr Andr?s G?sz (no. 50), Mr L?szl? S?ndor J?n?s (no. 84), Mr Mikl?s Kov?cs (no. 111) and Mr J?nos M?th (no. 137), died while the case was pending before the Court. Their heirs informed the Court that they wished to pursue the application lodged by them. The Court has accepted on a number of occasions that close relatives of a deceased applicant are entitled to take his or her place (see, among many authorities, Petrovi? v. the former Yugoslav Republic of Macedonia, nos. 30721/15, ?? 15 and 16, 22 June 2017). For the purposes of the instant case, the Court is prepared to accept that the heirs of the deceased applicants, who are indicated in the appendix, can pursue the application initially brought by the aforementioned applicants.
54. Furthermore, Mr J?zsef Gy?ri (no. 59), Mr J?zsef Jakab (no. 83) and Mr Gy?rgy Kiss (no. 102) also died pending the proceedings before the Court. As regards Mr J?zsef Gy?ri and Mr Gy?rgy Kiss, no heirs or relatives expressed any wish to continue the proceedings before the Court. As regards Mr J?zsef Jakab, his heir informed the Court that she did not wish to pursue the proceedings in his stead.
55. In these circumstances, the Court concludes that it is no longer justified to continue the examination of the application in so far as it concerns Mr J?zsef Gy?ri, Mr J?zsef Jakab and Mr Gy?rgy Kiss, within the meaning of Article 37 ? 1 (c) of the Convention (see, for example, Din?er and Others v. Turkey, no. 10435/08, ?? 13 and 14, 3 November 2011). Furthermore, the Court finds no reasons of a general nature, as defined in Article 37 ? 1 in fine, which would require the further examination of the application in so far as it concerns the complaints made on behalf of the above-mentioned applicants. Accordingly, this part of the application should be struck out of the list.
II. ALLEGED VIOLATION OF ARTICLE 1 OF PROTOCOL No. 1 OF THE CONVENTION
56. The applicants complained about the impact of the Integration Act on the exercise of their rights to influence the conduct and policy of the banks of which they were shareholders. They relied on Article 1 of Protocol No. 1 to the Convention, which reads as follows:
?Every natural or legal person is entitled to the peaceful enjoyment of his possessions. No one shall be deprived of his possessions except in the public interest and subject to the conditions provided for by law and by the general principles of international law.
The preceding provisions shall not, however, in any way impair the right of a State to enforce such laws as it deems necessary to control the use of property in accordance with the general interest or to secure the payment of taxes or other contributions or penalties.?
A. The parties? arguments
1. The applicants
57. The applicants argued that the Integration Act imposed measures which could not be regarded as in the public interest because the cooperative credit institutions, which had amounted to only 5% of the credit institution sector had, already prior to the Act, been highly profitable. They contested the Government?s argument that the cooperative credit institutions had benefited from membership in the new protection system. They submitted that the latter had resulted from a misuse of power by the legislator, who had adopted the Integration Act and its amendment in haste, giving extensive powers to the Savings Bank.
58. The applicants acknowledged that they continued to own shares in Kinizsi Bank and Moh?csi Bank but argued that as shareholders they had lost their autonomy in exercising the rights normally attached to shares. In particular, they maintained that after receiving their licences for banking operations, Kinizsi Bank and Moh?csi Bank had no longer belonged to the sector of cooperatives but the Integration Act nevertheless applied to them. In their view, it excessively interfered with their rights to freely establish and amend a memorandum of association, adopt resolutions on a number of issues (such as adoption of the annual financial report, the issuing of bonds, reductions/increases of the share capital, any payments to the shareholders, acquisition of own shares, and the conversion, merger or demerger of the company), appoint directors/members of supervisory board and determine their remuneration. Moreover, the Integration Act required them to comply with the instructions issued by the Savings Bank, allowed for the suspension of voting rights and authorised the International Organisation to define, without any clear limits, the banks? solvency capital (see paragraphs 26 to 31 and 39 above). This, in their view, amounted to a deprivation of their rights without receiving any compensation. In this connection, they submitted that the funds supplied by the State to the protection system could in no way improve their situation and that, in any event, the funds had been provided to the Savings Bank and the Integration Organisation, not to them. Moreover, the applicants explained that their complaints did not extend to the effect the Integration Act had on Kinizsi Bank and Moh?csi Bank and to the concrete measures taken by the Savings Bank and the Integration Organisation against those banks. They argued that their right to property had been violated by ?the mere existence of the obligation to request consent and by the right of the Savings Bank and the Integration Organisation [to interfere]?. In this connection, they also submitted that they as shareholders could only directly challenge the shareholders? resolutions, not the measures of the Savings Bank and the Integration Organisation, and that a judicial review made sense only if the impugned measures exceeded the scope allowed by the Integration Act.
59. The applicants further argued that the security of depositors and prudent operation of financial institutions could be reached by much less restrictive measures, such as the effective operation of the supervisory authorities and proper regulation of the sector. They further submitted that though the provision of the Integration Act allowed for the banks to leave the integration it was practically impossible for them to fulfil the conditions for exiting, especially following the amendment of the Integration Act.
60. The applicants argued that the change in the ownership of the Savings Bank was irrelevant to the alleged violation in the present case. They also submitted that ?the loss suffered by [their] banks with respect to the value of their shares in the Savings Bank [was] of an insignificant amount?. In their view, the only relevant issue was who should influence the operation of Kinizsi Bank and Moh?csi Bank and how. In this connection, they submitted that while their property had not been transferred to another entity, the Integration Act?s interference with their rights had been so severe as to amount to de facto expropriation.
2. The Government
61. The Government conceded that in so far as Article 1 of Protocol No. 1 could be applied to the present case, the measures in question could be considered as interference with the applicants? right to property. However, they had been lawfully based on the Integration Act and the Constitutional Court?s decision. The impugned legislation concerned a very sensitive financial sector and the legislator had thus been justified in keeping the process and preparation to a strict minimum.
62. The Government also argued that the Integration Act pursued the legitimate aims of averting potential financial crises affecting the cooperative credit institutions, improving their function in the financial sector, protecting the interest of thousands of their depositors as well as making the system compliant with the requirements of the Third Basel Accord (2013/36/EU Directive).
63. The Government noted that the cooperative credit institutions had not been at an immediate risk before the entry into force of the Integration Act because they had kept their lending activity l

A chi rivolgersi e i costi dell'assistenza

Il Diritto dell'Espropriazione è una materia molto complessa e poco conosciuta, che "ingloba" parti importanti di molteplici rami del diritto. Per tutelarsi è quindi essenziale farsi assistere da un Professionista (con il quale si consiglia di concordare in anticipo i costi da sostenere, come ormai consentito dalle leggi in vigore).

Se l'espropriato ha già un Professionista di sua fiducia, può comunicagli che sul nostro sito trova strumenti utili per il suo lavoro.
Per capire come funziona la procedura, quando intervenire e i costi da sostenere, si consiglia di consultare la Sezione B.6 - Come tutelarsi e i Costi da sostenere in TRE Passi.

  • La consulenza iniziale, con esame di atti e consigli, è sempre gratuita
    - Per richiederla cliccate qui: Colloquio telefonico gratuito
  • Un'eventuale successiva assistenza, se richiesta, è da concordare
    - Con accordo SCRITTO che garantisce l'espropriato
    - Con pagamento POSTICIPATO (si paga con i soldi che si ottengono dall'Amministrazione)
    - Col criterio: SE NON OTTIENI NON PAGHI

Se l'espropriato è assistito da un Professionista aderente all'Associazione pagherà solo a risultato raggiunto, "con i soldi" dell'Amministrazione. Non si deve pagare se non si ottiene il risultato stabilito. Tutto ciò viene pattuito, a garanzia dell'espropriato, con un contratto scritto. è ammesso solo un rimborso spese da concordare: ad. es. 1.000 euro per il DAP (tutelarsi e opporsi senza contenzioso) o 2.000 euro per il contenzioso. Per maggiori dettagli si veda la pagina 20 del nostro Vademecum gratuito.

La data dell'ultimo controllo di validità dei testi è la seguente: 13/12/2024