Conclusione Radiazione del ruolo; Danno materiale – risarcimento pecuniario; Danno giuridico – constatazione di violazione che basta
Nel causa Pressos Compania Naviera S.p.A. ed altri
c. Belgio (1),
La Corte europea ́dei Diritti dell’uomo, costituita,
́ conformemente ̀all’articolo 43 (art. 43) della Convenzione di salvaguardia,
dei Diritti dell’uomo e delle Libert? ́fondamentali (“la Convenzione”)
ed alle clausole pertinenti del suo ordinamento ̀A (2), in una camera
composta ́dai giudici di cui segue il nome:
SIGG.. R. Ryssdal, presidente,́
C. Russo,
J. Di Meyer,
R. Pekkanen,
M.A. Lopes Rocha,
L. Wildhaber,
D. Gotchev,
B. Repik,
U. Lohmus,
cos? come dai Sigg.. H. Petzold, cancelliere, ed P.J Mahoney, cancelliere,
collaboratore,
Dopo avere ̀deliberato ́in camera del consiglio il 19 marzo e
26 giugno 1997,
Rende la sentenza ̂che ha, adotta ́a ̀questa ultima data
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Note del cancelliere
1. La causa porta il n? 38/1994/485/567. Le prime due cifre
indicano il posto nell’anno ́di introduzione, le ultime due il
posto sull’elenco delle immissione nel processo della Corte dall’origine e su
quella delle richieste ̂iniziali, alla Commissione, corrispondenti.
2. L’ordinamento ̀A applicato a tutte le cause deferite ́alla Corte
prima dell’entrata in vigore ́del Protocollo n? 9 (P9) (1 ottobre 1994) e,
da questa, alle sole cause concernente gli Stati non facenti parte di
suddetto Protocollo (P9). Corrisponde all’ordinamento ̀entrato in vigore ́il
1 gennaio 1983 ed emendato ́quindi a parecchie ̀riprese.
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PROCEDIMENTO
1. La causa ? ́stata deferita alla Corte dalla Commissione europeá
dei Diritti dell’uomo (“la Commissione”) il 9 settembre 1994, poi dal
il governo del Regno del Belgio (“il Governo”) il
21 ottobre 1994, nel termine ́di tre mesi che aprono gli
articoli 32 paragrafo 1 e 47 della Convenzione (art. 32-1, art. 47). Alla sua
origine si trova una richiesta (̂n? 17849/91) diretta ́contro il Belgio,
e in cui ventisei richiedenti (sentenza ̂al principale del 20 novembre 1995,
serie ́A n? 332, p. 8, paragrafo 6) avevano investito la Commissione il
4 gennaio 1991 in virt? dell’articolo 25 (art. 25).
2. Con la sua sentenza ̂del 20 novembre 1995 precitata ́(“la sentenza ̂al
principale”), la Corte ha constatato ́una privazione di propriet? contraria
all’articolo 1 del Protocollo n? 1 (P1-1), risultante ́dal fatto che la
legge del 30 agosto ̂1988 (“la legge del 1988”) aveva ́annullato ̂in modo retroattivó́
senza contropartita i crediti ́in risarcimento che i richiedentí
avrebbero potuto, all’occorrenzá, fare valere contro lo stato belga o contro
una societ? ́privata di pilotaggio a ̀ragione di sinistri intervenuti prima
del17 settembre 1988 (serie ́A n? 332, pp. 24 e 26, paragrafo 44 e
punto 3 del dispositivo).
3.Non trovandosi in stato ́per il danno materiale la domanda dell’applicazione dell’articolo 50 (art. 50)
, la sentenza ̂al principale l’ha
riservata.́́ La Corte ha invitato ́il Governo ed i richiedenti a
indirizzarle per iscrittó, nei sei mesi, le loro osservazioni sul
domanda e a ̀darle in particolare cognizione di ogni accordo al quale sarebbero
potuti arrivare (ibidem, punto 6 del dispositivo).
4. Il 20 maggio 1996, il Governo ha presentato ́un esposto ed i
Richiedenti hanno ́risposto il 3 settembre 1996. Il 30 settembre 1996,
il presidente ́ha autorizzato il Governo ed i richiedenti a ̀presentaré
ciascuno un esposto ́complementare, giunti rispettivamente il 5 novembre e
10 dicembre ́1996 . Il 10 febbraio 1977, il Governo,
ha comunicato ́alla cancelleria una decisione di giustizia resa nella causa di
uno dei richiedenti cos? come ́delle osservazioni; i richiedenti hanno
risposto ́il 6 marzo 1997. Il 18 aprile 1997, questi hanno fornito alla cancelleria
altre decisioni ́di giustizia belga ed un quadro attualizzato dei
danni richiesti.́́ Il 30 aprile 1997, il Governo ha sottoposto nuove
osservazioni, ma la camera ha deciso ́di non inserirle
nella pratica, essendo scaduto il termine ́per la loro presentazione.́ Il
21 gennaio 1997, il cancelliere aveva ricevuto ̧le osservazioni del delegato ́
della Commissione.
5. Ulteriormenté, il Sig. B. Repik, supplente, ha sostituitó
Il Sig. Thor ́Vilhjalmsson, impedito (articoli 22 paragrafo 1 e 24 paragrafo 1 del
ordinamento ̀A).
IN DIRITTO
6. L’articolo 50 della Convenzione (art. 50) dispone:
“Se la decisione ́della Corte dichiara che una decisione presa o una
misura ordinata ́da un’autorit? giudiziale o ogni altra
autorit? ́di una Parte Contraente si trova interamente ̀o
parzialmente in opposizione con gli obblighi che derivano ́dalla
(…) Convenzione, e se il diritto interno di suddette Parti non
permette che imperfettamente di cancellare le conseguenze ́di questa
decisione ́o di questa misura, la decisione della Corte accorda, se vi
? luogo, alla partire la lesa ́una soddisfazione equa.”
A. Danno
7. A titolo del danno materialé, i richiedenti richiedonó
1 547 508 885 franchi belgi (BEF). Questa somma corrisponderebbe agli
importi accumulati – ́e maggiorati degli interessi ̂al 31 maggio 1997 – dei
crediti ́in risarcimento di cui sarebbero diventati titolari a seguito di
alcuni sinistri in causa nella causa. Invitano inoltre la Corte
a “̀stabilire che lo stato belga deve pagare a ciascuno dei richiedentí, a ̀titolo
di risarcimento ́del danno giuridico che ha loro causato il Governo con
il suo atteggiamento al seguito della sentenza ̂del 20 novembre 1995, una somma,
la cui valutazione ? lasciata alla saggezza della Corte.”
1. Quanto a ̀tutti i richiedentí, ad eccezione del
venticinquesimò
8. Nella sua sentenza ̂al principale, la Corte ha considerato ́che
“incombeva (…) ai tribunali nazionali di determinare ́i titolari
e gli importi dei crediti ́in risarcimento nati in occasione degli
incidenti all’origine della causa” (sentenza ̂precitata, ́p,. 25, paragrafo 51).
9. Temendo in particolare la durata ́eccessiva di procedimenti dinnanzi ai
giurisdizioni interne, i richiedenti ́chiedono alla Corte “di designaré
uno o tre periti e di incaricare questi di determinare, ́sulla base,
di ogni documento e circostanze di fatto, come i rapporti
di perizia gi? ̀esistenti e le decisioni ́interne gi? ̀rese, se
gli incidenti controversi sono dovuti a una mancanza di pilotaggio ed in quale
proporzione, coś? come di valutare ́il carattere ̀giustificato ́degli importi
richiesti dai richiedenti a ̀titolo di risarcimentó, ed gli
importi che devono essere assegnati loro ́a ̀titolo di rimborso degli
onere di perizia, di traduzione e di ufficiale giudiziario di giustizia esposti da
[essi] nella cornice dei procedimenti ́interni “. A questo riguardo, i,
richiedenti ́osservano che la Corte ha ̀fatto procedere ́ gi? ̀una perizia
nella causa Papamichalopoulos ed altri c. Grecia (sentenza ̂del
31 ottobre 1995 (articolo 50), serie ́An? 330-B).
10. La Corte ricorda tuttavia che nella
causa Papamichalopoulos ed altri, aveva a priorí
constato ́che i richiedenti avevano subito tutti un’espropriazione
incompatibile col loro diritto al rispetto dei loro beni (sentenza ̂del
24 giugno 1993, serie ́A n? 260-B, pp. 68-71, paragrafi 35-46, e punti 1-2
del dispositivo). Perci? la missione dei periti si limitava
alla valutazione ́dei terreni controversi (ibidem, punto 3 b, del dispositivo;
sentenza ̂del 31 ottobre 1995 precitato, ́pp. 49-50, paragrafi 3 e 6).
Qui, in compenso, c’? luogo, prima di valutare ́i danni in
gioco, di determinare ́le responsabilit? in ciascuno dei sinistri in
causa e di identificare i titolari cos? come gli importi rispettivi
dei crediti ́in risarcimento.́ Come la Corte ha ̀gi? detto ̀(paragrafo 8
sopra) questo compito spetta ai tribunali nazionali. La Corte si
riserva ́tuttavia di verificare se la conclusione dei procedimenti nazionali
quadra con l’articolo 50 della Convenzione (art. 50 tenuto anche conto
della loro durata ́(vedere, mutatis mutandis, la sentenza ̂Guillemin c. Francia del
21 febbraio ́1997, Raccolta delle sentenze ̂e decisioni ́1997-I, p. 164,
paragrafo 56).
11. A questo riguardó, la Corte prende atto delle due decisioni di giustizia che
gli ́sono state comunicate dalle parti: il giudizio del tribunale di
commercio di Anversa del 6 giugno 1996, nella causa del
ventunesimo ̀richiedente, ́N. R. O. S.p.A., e la sentenza ̂di
la corte di appello di Gand del 31 ottobre 1996, in quella del sedicesimo,̀
, M.t H. C..
In quelle in cui non ? stata applicata la legge del 30 agosto ̂1988
(“la legge del 1988”), queste decisioni ́realizzano la restitutio in integrum
alla ̀quale possono pretendere ́il sedicesimo ̀e ventunesimò
richiedente ́a ̀ seguito della sentenza ̂al principale della Corte
( sentenza ̂Papamichalopoulos ed altri del 31 ottobre 1995 precitata,
pp. 58-59, paragrafo 34) quindi diventano definitive.́
12. Appellandosi alla giurisprudenza della Corte relativa
all’articolo 1 del Protocollo n? 1 (P1-1), il Governo sostiene che la
restitutio in integrum richiesta nello specifico non ̀esige il risarcimentó
integrale ́dei danni per i quali lo stato o ogni altro organizzatore di uno
servizio di pilotaggio pu? essere tenuto per responsabile. Indica
avere approvato ́il 10 maggio 1996 un progetto di legge il cui articolo 2, nella
versione presentata ́da lui ha ̀la Corte, dispone:
“paragrafo 1. All’articolo 3 bis, paragrafo 2, della
legge del 3 novembre 1967 sul pilotaggio dei bastimenti marittimi
inserita ́dalla legge del 30 agosto ̂1988, la frase “ha un effetto
retroattivo ́nel tempo per un periodo di trent’ anni a ̀contare
da questo giorno” ? annullata.́
paragrafo 2. Allo stesso ̂articolo ? aggiunto ́un paragrafo 3, redatto come
segue:
“paragrafo 3. Per ci? che riguarda gli avvenimenti ́dannosi
sopraggiunti prima della data mirata ́al paragrafo 2, l’organizzatore tenuto,
per responsabile pu? limitare la sua responsabilit?́
́ conformemente ̀all’articolo 6, capoverso 4, ́della Convenzione
sulla limitazione della responsabilit? in materia di ̀credití
marittimi, fatta a ̀Londra il 19 novembre 1976 ed approvatá
dalla legge del 11 aprile 1989;
Per questi stessi ̂avvenimenti, ́l’agente tenuto per responsabile,
pu? limitare la sua responsabilit? conformemente al ́paragrafo 1 ad
un importo di cinque centomila franchi per avvenimentó́
dannoso; in caso di errore intenzionale, l’agente non
non autorizzare ́a ̀limitare la sua responsabilit?.́
L’organizzatore risponde ́del pagamento dei crediti ai quali
i suoi agenti sono stati ́condannati, salvo se l’agente ? stató́
condannato ́per errore intenzionale.”
Questo progetto ? stato ́sottomesso per parere al Consiglio di stato. La Corte quindi
non ? informata ́dei seguiti che gli sono stati dati.
13. La Corte non ha per compito di pronunciarsi in abstracto sulla
compatibilit? ́con la Convenzione delle disposizioni di un progetto di legge
(vedere, mutatis mutandis, lasentenza ̂Findlay c, da ultimo. Regno Unito
del 25 febbraio ́1997, Raccolta 1997-I, p. 279, paragrafo 67).
Ricorda tuttavia che nella sua
sentenza ̂Raffinerie greche Stran e Stratis Andreadis c. Grecia ̀del
9 dicembre ́1994, ha giudicato: “Il principio della preminenza del diritto
e la nozione di processo ̀equo ́consacrata dall’articolo 6 si oppongono
a ̀ogni ingerenza ́del potere legislativo nell’amministrazione del
giustizia nello scopo di influire sulla conclusione ́giudiziale di una controversia”
(serie ́A n? 301-B, p. 82, paragrafo 49).
14. In conclusione, non vi ? luogo di applicare l’articolo 50
(art. 50) ai richiedenti, ́ad eccezione del venticinquesimo, finch?
i tribunali belgi non avranno definitivamente ́deliberato sulle controversie
di cui gli interessati li ́hanno investiti. Decide quindi, nello stató attuale, di
cancellare dal ruolo la causa quanto ai suddetti richiedenti; la Corte si riservá
tuttavia di reiscrivere il caso all’occorrenza ́(vedere, mutatis mutandis,
la sentenza ̂Rubinat c. Italia del 12 febbraio ́1985, serie A n? 89, p. 23,
paragrafo 17).
2. Quanto al venticinquesimo richiedenté
15. Conviene riservare ́una sorte privata al
venticinquesimo ̀richiedente ́(N. U. S.p.A.) definitivamenté
respinto, per effetto della legge di 1988, per la sua azione in garanzia,
contro lo stato belga( sentenza ̂al principale precitata, ́pp. 12 e 14,
paragrafi 6 e 8).
16. Il delegato ́della Commissione propone che la Corte si astenga dal deliberare
aspettando la decisione ́della Corte di cassazione che potrebbe vedersi
investita dal ministro della Giustizia che agisce in virt?
dell’articolo 1088 del codice giudiziale.
17. La Corte constata che dal 20 novembre 1995, data della sentenza
al principale, il ministro della Giustizia non ha esercitato ́i poteri
che derivano dell’articolo 1088 del codice giudiziale (paragrafo 16
sopra). Ne risulta ́dunque che trattandosi del
venticinquesimo ̀richiedenté, le conseguenze della violazione della
Convenzione non sono state cancellate, in modo che c’? luogo di accordare
All?interessato una soddisfazione equa in virt? dell’articolo 50
(art. 50).
18. A titolo del danno materiale, ́il venticinquesimo ̀richiedente,́
Richiede 9 686 039 BEF. Questa somma corrisponde all’importo del
risarcimento ́al quale, per effetto della legge di 1988, l’interessato
si ? visto condannare il 26 ottobre 1988 dalla corte di appello di Anversa per
avere danneggiato ́un frangiflutti nel porto di Anversa (sentenza ̂al principale
precitata, pp. 12 e 14, paragrafi 6 e 8) o 5 864 679 BEF, aumenti di
interessi ̂legali ́al 31 maggio 1997.
19. Secondo ̀il Governo, risulta dalle decisioni ́rese in
questa causa che “anche ̂in mancanza della legge del 1988, ? per lo
meno eccessivo pretendere ́che l’azione in garanzia del
venticinquesimo ̀richiedente ́contro lo stato, fondata su un preteso,́
errore di pilotaggio, fosse dichiarata fondata.” Il Governo
acconsente a ̀pagare tuttavia 150 000 BEF in compenso della perdita di
fortuna subita dall’interessato ́a ̀il seguito della legge del 1988.
20. La Corte constata che l’importo del danno non ? in contestazioné
ma che la responsabilit? ́del sinistro ? incerta. Deliberando in
equit?́, stima quindi ragionevole fare sopportare dallo
stato convenuto ́la met? del danno risultante da suddetto sinistro. Di
conseguenzá, assegna al venticinquesimo richiedente ́una somma di
4 843 019,50 BEF del capo di danno materialé, da ̀aumentare degli interessí̂
legali ́a ̀partire dal 31 maggio 1997 e fino al versamento.
21. In quanto al danno giuridico eventualmente ́subito dal
venticinquesimo ̀richiedente, ́la Corte lo considera ̀riparat sufficientemente,́́
con la presente ́sentenza.̂
B. Oneri e spesé
22. Per gli oneri e spese ́provocati dal procedimento dinnanzi al
Corte dalla sentenza ̂del 20 novembre 1995, i richiedenti ́richiedono una
somma globale di 3 000 000 BEF.
23. N? il Governo n? il delegato ́della Commissione si
pronunciano su questo punto.
24. La Corte nota che avuto riguardo ́alle conclusioni che figurano ai
paragrafi 14 e 17 sopra, soli gli oneri esposti dal
venticinquesimo ̀richiedente ́entrano in fila di conto. La loro assegnazione
a titolo dell’articolo 50 (art. 50) esige che si trovino stabiliti la ́loro
realt?́, la loro necessit? ed il carattere ̀ragionevole del loro tasso.
Quindi per la mancanza dell’interessato ́di non avere fornito delle informazioni o
dei documenti ̀giustificativi a questo argomento e di non avere precisato ́la parte del
somma globale afferente ́alla sua propria rappresentanza ́dinnanzi alla Corte,
questa non potrebbe accogliere la domanda (vedere, mutatis mutandis,
il sentenza ̂Ozturk ̈c. Germania del 23 ottobre 1984, serie ́A n? 85, p. 9,
paragrafo 9).
PER QUESTI MOTIVI, LA CORTE, ALL’UNANIMITA?
1. Decide, sotto la riserva indicata sopra al paragrafo 14, di
cancellare la causa dal ruolo ̂ per ci? che riguarda tutti i richiedentí,
ad eccezione del venticinquesimo;
2. Stabilisce che lo stato convenuto deve ́pagare al
venticinquesimo ̀richiedente,( ́N. U. S.p.A.,)nei
tre mesi, 4 843 019 (quattro milioni otto cento,
quarantatremila diciannove) franchi belgi e
50 (cinquanta) centesimi per danno materialé, importo da aumentare
Dell?interesse legale a contare dal 31 maggio 1997 e fino al
versamento;
3. Stabilisce che la presente ́sentenza ̂costituisce una soddisfazione equá
sufficiente per ogni danno giuridico eventualmente ́subito dal
venticinquesimo ̀richiedente;́
4. Respinge per il surplus la richiesta di soddisfazione equá
presentata a titolo del ́venticinquesimo ̀richiedente.́
Fatto in francese ̧ed in inglese, pronunciato poi ́in udienza ̧
pubblica al Palazzo dei Diritti dell’uomo, a ̀Strasburgo, il,
3 luglio 1997.
Firmato:́ Rolv RYSSDAL
Presidenté
Firmato Herbert PETZOLD
Cancelliere