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Testo originale e tradotto della sentenza selezionata

AFFAIRE CRISTEA c. R?PUBLIQUE DE MOLDOVA

Tipologia: Sentenza
Importanza: 2
Articoli: 41,13,34,35,06,P1-1
Numero: 35098/12/2019
Stato: Moldova
Data: 2019-02-12 00:00:00
Organo: Sezione Seconda
Testo Originale

Conclusioni: Eccezione preliminare respinta, Art. 34, Richieste individuali,
(Art. 34) Vittima Violazione dell’articolo 6 – Diritto ad un processo equo, Articolo 6 – Procedimento di esecuzione Articolo 6-1 – Termine ragionevole,
Violazione dell’articolo 1 del Protocollo n? 1 – Protezione della propriet?, Articolo 1 al. 1 del Protocollo n? 1 – Rispetto dei beni,
violazione dell’articolo 13+6-1 – Diritto ad un ricorso effettivo, Articolo 13 – Ricorso effettivo, (Articolo 6 – Diritto ad un processo equo Procedimento di esecuzione Articolo 6-1 – Termine ragionevole, Danno patrimoniale e danno morale – risarcimento, Articolo 41 – Danno morale Danno materiale Soddisfazione equa,

SECONDA SEZIONE

CAUSA CRISTEA C. REPUBBLICA MOLDOVA

(Richiesta no 35098/12)

SENTENZA

STRASBURGO

12 febbraio 2019

Questa sentenza diventer? definitiva nelle condizioni definite all’articolo 44 ? 2 della Convenzione. Pu? subire dei ritocchi di forma.

Nel causa Cristea c. Repubblica di Moldova,
La Corte europea dei diritti dell’uomo, seconda sezione, riunendosi in una camera composta di:
Robert Spano, presidente,
Egli ?Karaka?,
Julia Laffranque,
Valeriu Grico?,
Jon Fridrik Kj?lbro,
Ivana Jeli?,
Arnfinn B?rdsen, giudici,
e di Stanley Naismith, cancelliere di sezione,
Dopo avere deliberato in camera del consiglio il 22 gennaio 2019,
Rende la sentenza che ha, adottata a questa data,:
PROCEDIMENTO
1. All’origine della causa si trova una richiesta (no 35098/12) diretta contro la Repubblica di Moldova e di cui un cittadino di questo Stato, OMISSIS (“il richiedente”), ha investito la Corte il 24 maggio 2012 in virt? dell’articolo 34 della Convenzione di salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libert? fondamentali (“la Convenzione”).
2. Il richiedente ? stato rappresentato da OMISSIS, avvocato a Chiinu.?? Il governo moldave (“il Governo”) ? stato rappresentato di prima col suo agente, il Sig. Sig. Gurin, poi col suo agente ad interim, la Sig.ra R. Revencu.
3. Il richiedente si lamenta in materia dell’inadempimento di una decisione di giustizia definitiva e di un’inefficacia del ricorso interno.
4. Il 1 settembre 2015, i motivi di appello tratti dagli articoli 6 e 13 della Convenzione e dell’articolo 1 del Protocollo no 1 alla Convenzione sono stati comunicati al Governo e la richiesta ? stata dichiarata inammissibile per il surplus.
IN FATTO
I. LE CIRCOSTANZE DI LO SPECIFICO
5. Il richiedente ? nato nel 1969 e ha risieduto a Chiinu.??
6. Al momento dei fatti, era adoperato del ministero delle Cause interne.
A. Decisione definitiva favorevole al richiedente
7. Il 20 settembre 2007, il richiedente impegn? un’azione contro le autorit? locali di Chiinu ?alle fini di obbligarli a fornirgli un alloggio. Invocava le disposizioni della legge sulla polizia.
8. Con una sentenza del 6 dicembre 2007, la corte di appello di Chiinu ?accolse l’azione.
9. Il 20 febbraio 2008, la Corte suprema di giustizia conferm?, su ricorso della parte convenuta, la sentenza dell’istanza inferiore. Ordin? in particolare al consiglio comunale Chiinu ?di fornire al richiedente ed alla famiglia di questo un alloggio in locazione (“spaiu ?locativ”).
B. Prima azione in risarcimento contro lo stato
10. Il 2 novembre 2011, il richiedente scaten? un’azione in risarcimento contro lo stato, sul fondamento delle disposizioni della legge no 87, paragrafo 21 sotto. Arguendo dell’inadempimento della decisione definitiva della Corte suprema di giustizia del 20 febbraio 2008, chiedeva delle somme a titolo del danni materiale e morale.
11. Con un giudizio del 26 gennaio 2012, il tribunale di R?cani?, dopo avere constatato che la decisione del 20 febbraio 2008 non era eseguita sempre, accolse parzialmente l’azione.
12. Alle date non specificate, il ministero delle Finanze ed il richiedente formarono dei ricorsi in cassazione.
13. Con una decisione definitiva del 11 aprile 2012, la corte di appello di Chiinu ?annull? il giudizio attaccato. Mise in evidenza il fatto che, dal 31 marzo 2011, il richiedente non era adoperato pi? del ministero delle Cause interne e conclude che lo stato non era pi? nell’obbligo, a titolo delle disposizioni della legge sulla polizia, di fornirgli un alloggio. Perci?, giudic? che il richiedente non poteva pretendere al risarcimento del danni materiale e morale che diceva avere subito, e respinse la sua azione come male fondato.
C. Seconde azione in risarcimento contro lo stato
14. Il 6 maggio 2014, il richiedente impegn? sul fondamento delle disposizioni del legge no 87 un secondo azione in risarcimento contro lo stato. Chiedeva il rimborso degli oneri di locazione dell’appartamento che diceva occupare con la sua famiglia dal 1 giugno 2011, cos? come 25 000 MDL (1 333 euros (EUR) secondo il tasso di cambio in vigore alla data in questione, per il danno giuridico.
15. Con un giudizio del 13 ottobre 2014, il tribunale di Buiucani accolse parzialmente l’azione. Assegn? delle somme al richiedente a titolo del danni materiale e morale. Su appello del richiedente e del ministero della Giustizia, questo giudizio fu confermato parzialmente dalla corte di appello di Chiinu ?il 4 marzo 2015.
16. Dei ricorsi formarono alle date differenti, il richiedente ed il ministero della Giustizia in cassazione.
17. Con una decisione del 22 luglio 2015, la Corte suprema di giustizia accolse il ricorso del richiedente e respinse come male fondato quello del ministero. Rilev? che la decisione definitiva del 20 febbraio 2008 non era eseguita e che il periodo di inadempimento a prendere in considerazione si stendeva fino al 4 marzo 2015, data del pronunziato della sentenza dell’istanza di appello. Not? anche che il diritto del richiedente ad un alloggio fornito dallo stato era stato sanzionato dalla decisione del 20 febbraio 2008, che questa decisione non menzionava in nessun modo che si trattava di un alloggio di funzione e che, di conseguenza, il fatto che l’interessato abbia cessato le sue funzioni di poliziotto non era pertinente per il caso di specifico. Concludendo alla violazione del diritto del richiedente all’esecuzione di una decisione dunque di giustizia in un termine ragionevole, gli assegn? 6 000 MDL, 290 EUR secondo il tasso di cambio in vigore alla data dell’adozione della decisione, a titolo di danno giuridico. In quanto al danno patrimoniale, consider? che il contratto di locazione firmata dal richiedente aveva una validit? di due anni e conced? a questo 72 000 MDL (3 490 EUR secondo lo stesso tasso che precedentemente, per gli affitti impegnati dal 1 giugno 2011 al 31 maggio 2013.
18. Secondo il richiedente, le autorit? pagarono nel marzo 2016 le indennit? per l’inadempimento, accordate con la Corte suprema di giustizia nella sua decisione del 22 luglio 2015.
II. IL DIRITTO INTERNO PERTINENTE
19. Il codice degli alloggi della Repubblica sovietico socialista moldave del 3 giugno 1983, in vigore fino al 29 novembre 2015, contemplava che i cittadini moldaves avevano il diritto di occupare, sulla base di un contratto di locazione, un alloggio che appartiene allo stato. Gli alloggi erano assegnati per un uso permanente (articolo 10). Il codice contemplava anche che certe categorie di persone potevano ottenere un alloggio in precedenza.
Il 29 novembre 2015, una nuova legge sugli alloggi entr? in vigore. Riconosce alle persone coi redditi modesti il diritto ad una casa popolare fornita dallo stato.
20. I passaggi pertinenti nello specifico dell’articolo 35 della legge sulla polizia del 18 dicembre 1990, in vigore all’epoca dei fatti, si leggevano come segue:
Articolo 35. L’attribuzione di un alloggio agli agenti di polizia
“[1.] le autorit? locali forniscono agli agenti di polizia, al pi? tardi tre anni dopo la loro possibilit? di lavoro, e per ci? che ? degli ufficiali, al pi? tardi un anno dopo la loro presa di funzioni, un alloggio in locazione conforma alle norme stabilite dalla legislazione.
(…) “
Il 18 dicembre 2009, questa disposizione ? stata abrogata.
21. Il 1 luglio 2011, la legge no 87 ? entrato in vigore. Permette ad ogni persona fisica o giuridica che si considera lesa nel suo diritto all’esecuzione di una decisione di giustizia definitiva in un termine ragionevole o all’esame di una causa in un termine ragionevole, di investire un tribunale alle fini di constatare una tale violazione e di ottenere risarcimento. Secondo l’articolo 1, questa legge deve essere applicata ed interpretata conformemente al diritto interno, alla Convenzione ed alla giurisprudenza della Corte. L’articolo 5 della legge enuncia che, quando un tribunale constata la violazione del diritto all’esecuzione di una decisione di giustizia definitiva in un termine ragionevole o del diritto all’esame di una causa in un termine ragionevole, deve pronunciarsi sulla concessione dei risarcimenti a titolo del danni materiale e morale cos? come sul rimborso degli oneri e spese.
Altri dettagli alle disposizioni della legge no 87 sono riassunti relativamente nel causa Balan c. la Repubblica di Moldova (, d?c.), no 44746/08, ? 9, 24 gennaio 2012.
IN DIRITTO
22. Invocando l’articolo 6 ? 1 della Convenzione cos? come l’articolo 1 del Protocollo no 1 alla Convenzione, il richiedente si lamenta dell’inadempimento della decisione definitiva del 20 febbraio 2008. Si lamenta inoltre della mancanza di un ricorso effettivo al senso dell’articolo 13 della Convenzione per fare valere i suoi diritti garantiti con l’articolo 6 ? 1 della Convenzione e l’articolo 1 del Protocollo no 1 alla Convenzione. Queste disposizioni nei loro passaggi pertinenti nello specifico sono formulate cos?:
Articolo 6
“1. Ogni persona ha diritto a ci? che la sua causa sia sentita in un termine ragionevole, con un tribunale che decider?, delle contestazioni sui suoi diritti ed obblighi di carattere civile “
Articolo 1 del Protocollo no 1
“Ogni persona fisica o giuridica ha diritto al rispetto dei suoi beni. Nessuno pu? essere privato della sua propriet? che a causa di utilit? pubblica e nelle condizioni previste dalla legge ed i principi generali del diritto internazionale.
(…) “
Articolo 13
“Tutto nessuno di cui i diritti e libert? riconobbero nel Convenzione ? stata violata, ha diritto alla concessione di un ricorso effettivo dinnanzi ad un’istanza nazionale, allora stesso che la violazione sarebbe stata commessa dalle persone che agiscono nell’esercizio delle loro funzioni ufficiali. “
I. SU L’AMMISSIBILIT?
23. Il Governo arguisce che il richiedente ha perso la sua qualit? di vittima. Indica a questo riguardo che i tribunali nazionali hanno riconosciuto l’esistenza di una violazione nel capo dell’interessato e che gli hanno concesso un risarcimento che stima sufficiente.
24. Il richiedente ribatte che le giurisdizioni interne non hanno riconosciuto esplicitamente la violazione dell’articolo 6 della Convenzione al suo riguardo e che l’importo del risarcimento giuridico accordato con queste ? largamente inferiore a quello che la Corte aveva assegnato nelle cause simili. Avanza anche che una parte delle sue pretese a titolo del danno patrimoniale ? stata respinta dai tribunali nazionali e che la decisione definitiva della Corte suprema di giustizia del 20 febbraio 2008 non ? eseguita sempre. Di conseguenza, stima non avere perso la sua qualit? di vittima delle violazioni addotte.
25. La Corte ricorda che una decisione o una misura favorevole al richiedente non basta in principio a privarlo della sua qualit? di “vittima” alle fini dell’articolo 34 la Convenzione salvo se le autorit? nazionali riconoscono, esplicitamente o in sostanza, riparano la violazione della Convenzione poi (vedere, tra molto altri, Kuri ?ed altri c. Slovenia [GC], no 26828/06, ? 259, CEDH 2012 (brani)). Riafferma che la questione di sapere se il richiedente ha ottenuto per il danno che gli ? stato causato un risarcimento-comparabile alla soddisfazione equa contemplata all’articolo 41 della Convenzione-riveste dell’importanza, Cocchiarella c. Italia [GC], no 64886/01, ?? 70-72, CEDH 2006 V.
A. Constat di violazione
26. Nella presente causa, la Corte osserva che le giurisdizioni nazionali hanno riconosciuto la violazione del diritto del richiedente all’esecuzione di una decisione definitiva in un termine ragionevole. Stima che questa constatazione equivale ad una riconoscenza esplicita delle violazioni addotte dal richiedente.
B. Caratteristiche della correzione
1. Principi generali
27. La Corte ricorda che, in questo genere di cause, la possibilit? per un richiedente di definirsi vittima dipender? dalla correzione che il ricorso interna gli avr? fornito (vedere, per esempio, Scordino c. Italia (no 1) [GC], no 36813/97, ? 182, CEDH 2006 V.
28. La Corte ha avuto gi? l’occasione di precisare nel sentenza Bourdov c. Russia (no 2) (no 33509/04, ? 99, CEDH 2009, i criteri essenziali che permettono di verificare l’effettivit? di un ricorso indennizzante in materia di inadempienza delle decisioni di giustizia. I passaggi di questa sentenza, pertinenti nello specifico, si leggono come segue:
“99. Gli Stati possono scegliere anche di creare solamente un ricorso indennizzante, senza che questo possa essere considerato come mancante di effettivit?. (…). [La Corte] ? chiamata tuttavia a verificare se il modo di cui il diritto interno ? interpretato ed applicato provoco delle conseguenze conformi ai principi della Convenzione come interpretati nella sua giurisprudenza (Scordino, precitato, ?? 187-191. Ha fissato certi criteri essenziali che permettono di verificare l’effettivit? dei ricorsi indennizzanti in materia di durata eccessiva di procedimenti giudiziali. Questi criteri, validi anche nelle cause di inadempienza (Wasserman, precitato, ?? 49 e 51, sono i successivo:
-l’azione in indennizzo deve essere decisa in un termine ragionevole (Scordino, precitato, ? 194,;
-l’indennit? deve essere versata prontamente, in principio al pi? tardi sei mesi dopo la data alla quale la decisione che concede la somma ? diventata esecutiva (ibidem, ? 198,;
-le regole procedurali che regolano l’azione in indennizzo devono essere conformi ai principi di equit? come garantiti con l’articolo 6 della Convenzione (ibidem, ? 200,;
-le regole in materia di onere di giustizia non devono fare pesare un onere eccessivo sulle parti in causa di cui l’azione ? fondata (ibidem, ? 201,;
-l’importo delle indennit? non deve essere insufficiente rispetto alle somme concesse dalla Corte nelle cause simili (ibidem, ?? 202-206 e 213. “
29. A proposito delle indennit? accordate, la Corte ridice che il giudice nazionale ? manifestamente pi? meglio collocato per deliberare sull’esistenza e l’ampiezza del danno patrimoniale addotto (Scordino, precitato, ? 194, e Bourdov, precitato, ? 100. Per?, ha, nel contesto di un ricorso indennizzante contro lo stato, giudicato gi? che, quando i tribunali nazionali respingono senza fondamento ragionevole le pretese a titolo di danno patrimoniale, ci? pu? essere incompatibile con la sua giurisprudenza in materia di inadempienza delle decisioni di giustizia, Botezatu c. Repubblica di Moldova, no 17899/08, ? 28, 14 aprile 2015. In quanto al danno giuridico, ricorda che esiste una presunzione solida, sebbene r?fragable secondo la quale la durata eccessiva nell’esecuzione di un giudizio causa un danno giuridico (Bourdov, precitato, ? 100.
30. Quando un Stato ha fatto un passo significativo introducendo un ricorso indennizzante, la Corte ha il dovere di lasciare egli un pi? grande margine di valutazione affinch? possa organizzare questo ricorso interno in modo coerente col suo proprio sistema giuridico e le sue tradizioni, in conformit? col livello di vita del paese. Il giudice nazionale potr? riferirsi in particolare pi? facilmente agli importi accordati al livello nazionale per altri tipi di danni-i danni corporali, quelli concernente il decesso di un prossimo o quegli in materia di diffamazione, per esempio-e basarsi sulla sua intima convinzione, anche se ci? arriva alla concessione di somme inferiori a queste fissate con la Corte nelle cause simili, Musci c. Italia [GC], no 64699/01, ? 81, CEDH 2006 V (brani)).
31. La Corte ricorda infine che ha stimato gi? che il ricorso indennizzante introdotto dalla legge no 87 non appariva come non effettivo, Balan c. Moldova, decisione precitata, ? 19. Allo stesso tempo, ha giudicato che non era opportuno pronunciarsi in abstracto sulla questione di sapere se questo ricorso era ancora effettivo nell’ipotesi dove lo stato non eseguiva in modo prolungata una decisione di giustizia in dispetto della sua condanna, addirittura delle sue condanne ripetute a versare un risarcimento in applicazione della legge no 87 (ibidem, ?? 20-21. Inoltre, ha detto a proposito di un ricorso simile disponibile in dritto russo recentemente che potrebbe rivedere la sua posizione in quanto all’effettivit? del ricorso in causa in caso di omissione continua delle autorit? di eseguire le decisioni interne iniziali durante i periodi considerevoli, anche dopo il pagamento di un’indennit? in ragione dell’inadempimento, Shtolts ed altri c. Russia, d?c.), nostri 77056/14 ed altri, ? 114, 30 gennaio 2018.
2. Applicazione al caso di specifico
32. La Corte osserva al primo colpo che il richiedente non formula di motivi di appello n? in quanto allo svolgimento del procedimento impegnato sul fondamento della legge no 87, n? in quanto alle regole applicabili a questo procedimento, n? in quanto al termine di pagamento delle indennit? assegnate dai tribunali nazionali. Non esaminer? questi criteri per valutare l’effettivit? del ricorso esercitato dal richiedente dunque.
33. In compenso, la Corte nota che l’interessato contesta gli importi assegnati. Per ci? che ? del danno patrimoniale, nota che la Corte suprema di giustizia ha stimato, dopo avere esaminato gli elementi che gli erano stati sottoposti, che il contratto di locazione firmata dal richiedente aveva una validit? di due anni. Rileva che la Corte suprema di giustizia ha assegnato di conseguenza all’interessato un’indennit? che corrisponde a questa durata, paragrafo 17 qui sopra. La Corte giudica che gli elementi di cui dispone non gli permettono di scostarsi di queste constatazioni che non appaiono come manifestamente irragionevoli dunque.
34. In quanto al danno giuridico, osserva che l’importo assegnato al richiedente a questo titolo rappresenta solamente il 8% di ci? che aveva accordato nelle cause moldaves simili (vedere, per esempio, Modranga ed altri c. Repubblica di Moldova, d?c.) [comitato], i nostri 33328/06 e 10 altri, ?? 11 e 18, 4 giugno 2013. Questo elemento a lui solo arriva ad un risultato manifestamente irragionevole rispetto alla sua giurisprudenza (confrontare con Giuseppe Mostacciuolo c). Italia (no 2) [GC], no 65102/01, ? 104, 29 marzo 2006. La Corte si proporsi di ritornare sulla questione nella cornice dall’articolo 41.
35. Soprattutto, la Corte constata che, nonostante i due procedimenti impegnati dal richiedente in applicazione delle disposizioni della legge no 87 e malgrado lo scorrimento di pi? di tre anni e mezzo dopo la condanna dello stato a versare delle indennit? in ragione dell’inadempimento, la decisione definitiva del 20 febbraio 2008 non ? eseguita sempre dagli autorit? moldaves. Stima che questo nuovo periodo di inadempienza di pi? di tre anni e mezzo ? considerevole, perch? questa ? in si largamente sufficiente per costituire un secondo violazione dello stesso procedimento di esecuzione (vedere, per esempio, Cogut c. Moldova, no 31043/04, ? 32, 4 dicembre 2007, e Burea ed altri c. Moldova [comitato], nostri 55349/07 ed altri, ? 32, 13 dicembre 2011. Conto tenuto dunque dell’omissione persistente degli autorit? moldaves di eseguire la decisione iniziale, la Corte stima che, ad ogni modo, il ricorso indennizzante esercitato col richiedente non gli ha offerto una correzione adeguata (confrontare con Gerasimov ed altri c). Russia, i nostri 29920/05 e 10 altri, ? 152, 1 luglio 2014.
36. In conclusione, la Corte considera che la correzione si ? rivelata insufficiente e che, il richiedente pu? definirsi quindi, sempre nella specifico vittima delle violazioni addotte.
37. Pertanto, l’eccezione del Governo deve essere respinta.
C. Conclusione sull’ammissibilit?
38. Constatando che la richiesta non ? manifestamente male fondata al senso dell’articolo 35 ? 3 ha, della Convenzione e che non cozza peraltro contro nessuno altro motivo di inammissibilit?, la Corte la dichiara ammissibile.
II. SU IL FONDO
39. Il richiedente sostiene che l’inadempimento prolungato della decisione del 20 febbraio 2008 reso nel suo favore reca offesa ai suoi diritti garantiti con l’articolo 6 ? 1 della Convenzione e con l’articolo 1 del Protocollo no 1 alla Convenzione. Afferma inoltre che l’azione in risarcimento messo in posto con la legge no 87 non ha costituito in suo mi affaccendo una via di ricorso effettivo al senso dell’articolo 13 della Convenzione per denunciare l’inadempienza in causa.
40. Il Governo contesta queste tesi.
A. P?riode a considerare
41. La Corte ricorda che una nessuno che ha ottenuto un giudizio contro lo stato ha normalmente ad aprire un procedimento distinto per ottenere ne l’esecuzione forzata, Metaxas c. Grecia, no 8415/02, ? 19, 27 maggio 2004. Considera che appartiene al primo capo alle autorit? dello stato che tocca di garantire l’esecuzione di una decisione di giustizia resa contro questo, e questo fin dalla data alla quale questa decisione diventa obbligatoria ed esecutivo (Bourdov, precitato ? 69, in fine.
42. In applicazione di questi principi, la Corte osserva che nello specifico il periodo a prendere in considerazione ha cominciato il 20 febbraio 2008, col pronunziato della decisione definitiva ed esecutiva cortese le autorit? a fornire al richiedente un alloggio in locazione. Nota anche che la Corte suprema di giustizia ha valutato la durata di inadempienza fino alla data del 4 marzo 2015. Questo periodo era durato allora gi? pi? di sette anni.
43. Dato che il procedimento di esecuzione ? ancora pendente al livello interno, la Corte sottolinea che un lasso di tempo di quasi quattro anni non sono potuti essere presi in considerazione con le giurisdizioni interne.
44. Osserva anche che il richiedente ha ancora la possibilit?, se desidera lamentarsi della durata di inadempienza posteriore a quella gi? esaminato dalla Corte suprema di giustizia, di introdurre una nuova azione secondo la legge no 87 dinnanzi ai tribunali nazionali. Ora, la Corte ricorda che questa durata, di quasi quattro anni, ? in si largamente sufficiente per costituire un secondo violazione dello stesso procedimento di esecuzione, paragrafo 35 sopra. A questo motivo, ricorda avere, per ci? che ? dei ricorsi in materia di durata di procedimento e relativamente alle situazioni comparabili a queste del caso di specifico, stimato che non era tenuta di esaminare il procedimento nel suo insieme ma poteva accontentarsi della durata avendo fatto l’oggetto di un esame con le giurisdizioni interne, Musci c. Italia [GC], no 64699/01, ? 116, CEDH 2006 V (brani), e vedere, a contrario, Cocchiarella, precitato, ? 116.
45. Per?, la Corte ricorda avere stimato nel caso presente che, ad ogni modo, il ricorso indennizzante esercitato col richiedente non era stato in grado di offrirgli una correzione adeguata in ragione dell’omissione persistente delle autorit? di eseguire la decisione iniziale, paragrafo 35 qui sopra. In queste condizioni, giudica che sarebbe ingiusto chiedere all’interessato di introdurre un nuovo ricorso sul fondamento della legge no 87. Pertanto, la Corte considera che pu? prendere in considerazione tutto il procedimento nazionale di esecuzione e non solamente quella gi? esaminato dalla Corte suprema di giustizia.
B. Carattere ragionevole della durata del procedimento di esecuzione
46. La Corte nota che, a questo giorno, il procedimento di esecuzione della decisione definitiva che ordina alle autorit? di assegnare un alloggio al richiedente ed alla sua famiglia ? durato gi? circa undici anni. Ricorda che un’autorit? statale non pu? invocare la mancanza di fondi e di alloggi di sostituzione per spiegare l’inadempimento di un giudizio (vedere, tra molto altri, Prodan c. Moldova, no 49806/99, ? 53, CEDH 2004 III (brani), e Yuriy Nikolayevich Ivanov c. Ucraina, no 40450/04, ? 54, 15 ottobre 2009.
47. La Corte ricorda anche la sua posizione, espressa a pi? riprese nelle cause che hanno fatto riferimento al difetto di esecuzione secondo la quale l’impossibilit?, per un creditore, di fare eseguire integralmente, ed in un termine ragionevole, una decisione resa nel suo favore costituisce una violazione nel suo capo del “diritto ad un tribunale” consacrato dall’articolo 6 ? 1 della Convenzione, cos? come del diritto al libero godimento dei suoi beni garantiti dall’articolo 1 del Protocollo no 1 alla Convenzione (vedere, tra molto altri, Prodan, precitato, ?? 56 e 62, e Yuriy Nikolayevich Ivanov, precitato, ?? 56-57.
48. Alla luce delle circostanze dello specifico, la Corte non vede nessuna ragione di giungere ad una conclusione differente nella presente causa. Pertanto, stima che c’? stata violazione dell’articolo 6 ? 1 della Convenzione e dell’articolo 1 del Protocollo no 1 alla Convenzione a ragione dell’omissione delle autorit? di eseguire, in un termine ragionevole, la decisione definitiva resa in favore del richiedente.
49. Per le stesse ragioni che l’hanno portato a considerare che il ricorso esercitato dal richiedente non aveva offerto a questo una correzione sufficiente, paragrafi 34-36 sopra, la Corte stima che c’? stata anche violazione dell’articolo 13 della Convenzione combinata con l’articolo 6 ? 1 della Convenzione e con l’articolo 1 del Protocollo no 1.
III. Su L’applicazione Di L’articolo 41 Di La Convenzione
50. Ai termini dell’articolo 41 della Convenzione,
“Se la Corte dichiara che c’? stata violazione della Convenzione o dei suoi Protocolli, e se il diritto interno dell’Alta Parte contraente non permette di cancellare che imperfettamente le conseguenze di questa violazione, la Corte accorda alla parte lesa, se c’? luogo, una soddisfazione equa. “
A. Danno patrimoniale
51. Il richiedente richiede 7 200 euros (EUR, per danno patrimoniale,). Questa somma corrisponde ai suoi argomenti all’importo degli affitti che avrebbe pagato per la locazione di un alloggio alternativo durante il periodo giugno 2013-maggio 2017. Fornisce copia del contratto di locazione del 1 giugno 2011, fissando l’importo dell’affitto a 3 000 lei moldaves (MDL) (136 EUR secondo il tasso di cambio nel momento in cui la pretesa ? stata formulata dinnanzi alla Corte. Presenta anche una copia del contratto addizionale del 1 giugno 2014, avendo prolungato la durata del contratto iniziale fino al 1 giugno 2017.
52. Il Governo contesta queste somme.
53. La Corte ricorda avere stimato che i conclusioni della Corte suprema di giustizia relativa all’ampiezza del danno patrimoniale non erano irragionevoli, paragrafo 33 sopra. Quindi, respinge la domanda a questo titolo per ci? che ? del periodo preso in conto con la Corte suprema di giustizia, a sapere fino al 4 marzo 2015.
54. In compenso, giudica che ci sia luogo di accogliere le pretese del richiedente che si riferiscono al periodo posteriore a questa data. Gli assegna 3 400 EUR a titolo del danno patrimoniale subito dunque.
55. Infine, la Corte ricorda la sua posizione consolidata secondo la quale l’esecuzione della decisione interna rimane la forma pi? appropriata di correzione per ci? che ? delle violazioni della Convenzione simile a queste constatato nella presente causa, Gerasimov ed altri, precitato, ? 198. Di conseguenza, giudica che lo stato convenuto debba senza tardare garantire l’esecuzione, coi mezzi appropriati, della decisione iniziale resa in favore del richiedente.
B. Danno giuridico
56. Il richiedente chiede anche 2 500 EUR per danno giuridico.
57. Il Governo stima questa somma eccessiva.
58. La Corte ricorda che ha fissato gi? i criteri applicabili per determinare l’? assegnata per danno giuridico quando un ricorso indennizzante in materia di durata eccessiva di procedimenti giudiziali si era rivelato insufficiente (vedere, per esempio, Scordino, precitato, ?? 268-271, e Cocchiarella, precitato, ?? 139-142. Giudica che questi criteri debbano essere applicati anche nelle cause di inadempienza (confrontare con Botezatu, precitato, ?? 38-41). I passaggi pertinenti nello specifico del sentenza Scordino sono formulati cos?:
“268. [La Corte] indico che l’importo che accorder? a titolo del danno giuridico potr? essere inferiore a quello che si pu? emanare della sua giurisprudenza, quando la parte richiesta ha ottenuto gi? al livello nazionale una constatazione di violazione ed un’indennit? nella cornice di una via di ricorso interno. Oltre che l’esistenza di una via di ricorso sul piano interno si accorda pienamente col principio di sussidiariet? propria alla Convenzione, questa via ? pi? prossima ed accessibile che il ricorso dinnanzi alla Corte, ? pi? veloce e svolgiti nella lingua della parte richiesta; presenta dei vantaggi che conviene prendere in considerazione dunque.
269. La Corte stima tuttavia che quando un richiedente pu? definirsi ancora “vittima” dopo avere esaurito questa via di ricorso interno, deve vedersi accordare la differenza tra le somme che ha ottenuto dalla corte di appello ed una somma che non sarebbe stata considerata come manifestamente irragionevole rispetto a quella concesso dalla Corte se era stata assegnata dalla corte di appello e versata velocemente.
270. Conviene anche assegnare all’interessato una somma per le fasi del procedimento che la giurisdizione nazionale non avrebbe-all’occorrenza-non preso in conto nel periodo di riferimento, quando il richiedente non ha pi? la possibilit? di investire una corte di appello o quando la durata restante non era non in si sufficientemente lunga per potere essere considerata come costitutiva di un secondo violazione nella cornice dello stesso procedimento.
271. Infine, c’? luogo di condannare il Governo a versare una somma supplementare quando l’interessato ha dovuto sopportare l’attesa del versamento dell’indennit? dovuta dallo stato, in vista di compensare la frustrazione che deriva del ritardo nell’ottenimento del pagamento. “
59. Nel caso di specifico, la Corte nota che il richiedente si ? visto concedere 290 EUR con la Corte suprema di giustizia, paragrafi 34 e 42-45 qui sopra. Per la Corte, questa circostanza, in si, arriva ad un risultato manifestamente irragionevole allo sguardo dei criteri emanati nella sua giurisprudenza.
60. Deliberando in equit?, la Corte considera ragionevole l’intimo globale di 2 500 EUR chiesta dal richiedente per danno giuridico e gliela accordo.
C. Interessi moratori
61. La Corte giudica appropriata di ricalcare il tasso degli interessi moratori sul tasso di interesse della facilit? di prestito marginale della Banca centrale europea aumentata di tre punti di percentuale.
CON QUESTI MOTIVI, LA CORTE, ALL’UNANIMIT?,
1. Dichiara la richiesta ammissibile;

2. Dice che c’? stata violazione dell’articolo 6 ? 1 della Convenzione;

3. Dice che c’? stata violazione dell’articolo 1 del Protocollo no 1 alla Convenzione;

4. Dice che c’? stata violazione dell’articolo 13 della Convenzione combinata con l’articolo 6 ? 1 della Convenzione e l’articolo 1 del Protocollo no 1 alla Convenzione;

5. Dice
ha, che lo stato convenuto deve versare al richiedente, nei tre mesi a contare del giorno dove la sentenza sar? diventata definitiva conformemente all’articolo 44 ? 2 della Convenzione, il seguente somme, a convertire nella moneta dello stato convenuto al tasso applicabile alla data dell’ordinamento,:
i. 3 400 EUR, tremila quattro centesimi euros, pi? ogni importo che pu? essere dovuto a titolo di imposta, per danno patrimoniale,;
ii. 2 500 EUR, duemila cinque centesimi euros, pi? ogni importo che pu? essere dovuto a titolo di imposta, per danno giuridico,;
b che a contare della scadenza di suddetto termine e fino al versamento, questi importi saranno ad aumentare di un interesse semplice ad un tasso uguale a quello della facilit? di prestito marginale della Banca centrale europea applicabile durante questo periodo, aumentato di tre punti di percentuale,;

6. Respingi la domanda di soddisfazione equa per il surplus.
Fatto in francese, poi comunicato per iscritto il 12 febbraio 2019, in applicazione dell’articolo 77 ?? 2 e 3 dell’ordinamento della Corte.
Stanley Naismith Robert Spano
Cancelliere Presidente

Testo Tradotto

Conclusions: Exception pr?liminaire rejet?e (Art. 34) Requ?tes individuelles
(Art. 34) Victime Violation de l’article 6 – Droit ? un proc?s ?quitable (Article 6 – Proc?dure d’ex?cution Article 6-1 – D?lai raisonnable)
Violation de l’article 1 du Protocole n? 1 – Protection de la propri?t? (Article 1 al. 1 du Protocole n? 1 – Respect des biens)
iolation de l’article 13+6-1 – Droit ? un recours effectif (Article 13 – Recours effectif) (Article 6 – Droit ? un proc?s ?quitable Proc?dure d’ex?cution Article 6-1 – D?lai raisonnable) Dommage mat?riel et pr?judice moral – r?paration (Article 41 – Pr?judice moral Dommage mat?riel Satisfaction ?quitable)

DEUXI?ME SECTION

AFFAIRE CRISTEA c. R?PUBLIQUE DE MOLDOVA

(Requ?te no 35098/12)

ARR?T

STRASBOURG

12 f?vrier 2019

Cet arr?t deviendra d?finitif dans les conditions d?finies ? l?article 44 ? 2 de la Convention. Il peut subir des retouches de forme.

En l?affaire Cristea c. R?publique de Moldova,
La Cour europ?enne des droits de l?homme (deuxi?me section), si?geant en une chambre compos?e de :
Robert Spano, pr?sident,
I??l Karaka?,
Julia Laffranque,
Valeriu Gri?co,
Jon Fridrik Kj?lbro,
Ivana Jeli?,
Arnfinn B?rdsen, juges,
et de Stanley Naismith, greffier de section,
Apr?s en avoir d?lib?r? en chambre du conseil le 22 janvier 2019,
Rend l?arr?t que voici, adopt? ? cette date :
PROC?DURE
1. ? l?origine de l?affaire se trouve une requ?te (no 35098/12) dirig?e contre la R?publique de Moldova et dont un ressortissant de cet ?tat, OMISSIS (? le requ?rant ?), a saisi la Cour le 24 mai 2012 en vertu de l?article 34 de la Convention de sauvegarde des droits de l?homme et des libert?s fondamentales (? la Convention ?).
2. Le requ?rant a ?t? repr?sent? par OMISSIS, avocat ? Chi?in?u. Le gouvernement moldave (? le Gouvernement ?) a ?t? repr?sent? d?abord par son agent, M. M. Gurin, ensuite par son agente ad interim, Mme R. Revencu.
3. Le requ?rant se plaint de la non-ex?cution d?une d?cision de justice d?finitive et d?une inefficacit? du recours interne en la mati?re.
4. Le 1er septembre 2015, les griefs tir?s des articles 6 et 13 de la Convention et de l?article 1 du Protocole no 1 ? la Convention ont ?t? communiqu?s au Gouvernement et la requ?te a ?t? d?clar?e irrecevable pour le surplus.
EN FAIT
I. LES CIRCONSTANCES DE L?ESP?CE
5. Le requ?rant est n? en 1969 et r?side ? Chi?in?u.
6. Au moment des faits, il ?tait employ? du minist?re des Affaires int?rieures.
A. D?cision d?finitive favorable au requ?rant
7. Le 20 septembre 2007, le requ?rant engagea une action contre les autorit?s locales de Chi?in?u aux fins de les obliger ? lui fournir un logement. Il invoquait les dispositions de la loi sur la police.
8. Par un arr?t du 6 d?cembre 2007, la cour d?appel de Chi?in?u accueillit l?action.
9. Le 20 f?vrier 2008, la Cour supr?me de justice confirma, sur recours de la partie d?fenderesse, l?arr?t de l?instance inf?rieure. Elle ordonna notamment au conseil municipal Chi?in?u de fournir au requ?rant et ? la famille de celui-ci un logement en location (? spa?iu locativ ?).
B. Premi?re action en r?paration contre l??tat
10. Le 2 novembre 2011, le requ?rant d?clencha une action en d?dommagement contre l??tat, sur le fondement des dispositions de la loi no 87 (paragraphe 21 ci-dessous). Arguant de la non-ex?cution de la d?cision d?finitive de la Cour supr?me de justice du 20 f?vrier 2008, il demandait des sommes au titre des pr?judices mat?riel et moral.
11. Par un jugement du 26 janvier 2012, le tribunal de R??cani, apr?s avoir constat? que la d?cision du 20 f?vrier 2008 n??tait toujours pas ex?cut?e, accueillit partiellement l?action.
12. ? des dates non sp?cifi?es, le minist?re des Finances et le requ?rant form?rent des pourvois en cassation.
13. Par une d?cision d?finitive du 11 avril 2012, la cour d?appel de Chi?in?u infirma le jugement attaqu?. Elle mit en exergue le fait que, depuis le 31 mars 2011, le requ?rant n??tait plus employ? du minist?re des Affaires int?rieures et conclut que l??tat n??tait plus dans l?obligation, au titre des dispositions de la loi sur la police, de lui fournir un logement. En cons?quence, elle jugea que le requ?rant ne pouvait pas pr?tendre ? la r?paration des pr?judices mat?riel et moral qu?il disait avoir subis, et rejeta son action comme mal fond?e.
C. Seconde action en r?paration contre l??tat
14. Le 6 mai 2014, le requ?rant engagea sur le fondement des dispositions de la loi no 87 une seconde action en r?paration contre l??tat. Il demandait le remboursement des frais de location de l?appartement qu?il disait occuper avec sa famille depuis le 1er juin 2011, ainsi que 25 000 MDL (1 333 euros (EUR) selon le taux de change en vigueur ? la date en question) pour le pr?judice moral.
15. Par un jugement du 13 octobre 2014, le tribunal de Buiucani accueillit partiellement l?action. Il alloua des sommes au requ?rant au titre des pr?judices mat?riel et moral. Sur appel du requ?rant et du minist?re de la Justice, ce jugement fut partiellement confirm? par la cour d?appel de Chi?in?u le 4 mars 2015.
16. ? des dates diff?rentes, le requ?rant et le minist?re de la Justice form?rent des pourvois en cassation.
17. Par une d?cision du 22 juillet 2015, la Cour supr?me de justice accueillit le pourvoi du requ?rant et rejeta comme mal fond? celui du minist?re. Elle releva que la d?cision d?finitive du 20 f?vrier 2008 n??tait pas ex?cut?e et que la p?riode de non-ex?cution ? prendre en consid?ration s??talait jusqu?au 4 mars 2015, date du prononc? de l?arr?t de l?instance d?appel. Elle nota ?galement que le droit du requ?rant ? un logement fourni par l??tat avait ?t? sanctionn? par la d?cision du 20 f?vrier 2008, que cette d?cision ne mentionnait aucunement qu?il s?agissait d?un logement de fonction et que, par cons?quent, le fait que l?int?ress? ait cess? ses fonctions de policier n??tait pas pertinent pour le cas d?esp?ce. Concluant donc ? la violation du droit du requ?rant ? l?ex?cution d?une d?cision de justice dans un d?lai raisonnable, elle lui alloua 6 000 MDL (290 EUR selon le taux de change en vigueur ? la date de l?adoption de la d?cision) au titre de dommage moral. Quant au pr?judice mat?riel, elle consid?ra que le contrat de location sign? par le requ?rant avait une validit? de deux ans et octroya ? celui-ci 72 000 MDL (3 490 EUR selon le m?me taux que pr?c?demment) pour les loyers engag?s du 1er juin 2011 au 31 mai 2013.
18. Selon le requ?rant, les autorit?s pay?rent en mars 2016 les indemnit?s pour la non-ex?cution, accord?es par la Cour supr?me de justice dans sa d?cision du 22 juillet 2015.
II. LE DROIT INTERNE PERTINENT
19. Le code des logements de la R?publique sovi?tique socialiste moldave du 3 juin 1983, en vigueur jusqu?au 29 novembre 2015, pr?voyait que les citoyens moldaves avaient le droit d?occuper, sur la base d?un contrat de location, un logement appartenant ? l??tat. Les logements ?taient attribu?s pour un usage permanent (article 10). Le code pr?voyait ?galement que certaines cat?gories de personnes pouvaient obtenir un logement en priorit?.
Le 29 novembre 2015, une nouvelle loi sur les logements entra en vigueur. Elle reconna?t aux personnes avec des revenus modestes le droit ? un logement social fourni par l??tat.
20. Les passages pertinents en l?esp?ce de l?article 35 de la loi sur la police du 18 d?cembre 1990, en vigueur ? l??poque des faits, se lisaient comme suit :
Article 35. L?attribution d?un logement aux agents de police
? [1.] Les autorit?s locales fournissent aux agents de police, au plus tard trois ans apr?s leur embauche, et pour ce qui est des officiers, au plus tard un an apr?s leur prise de fonctions, un logement en location (…) conforme aux normes ?tablies par la l?gislation.
(…) ?
Le 18 d?cembre 2009, cette disposition a ?t? abrog?e.
21. Le 1er juillet 2011, la loi no 87 est entr?e en vigueur. Elle permet ? toute personne physique ou morale qui se consid?re l?s?e dans son droit ? l?ex?cution d?une d?cision de justice d?finitive dans un d?lai raisonnable ou ? l?examen d?une affaire dans un d?lai raisonnable, de saisir un tribunal aux fins de constater une telle violation et d?obtenir r?paration. Selon l?article 1, cette loi doit ?tre appliqu?e et interpr?t?e conform?ment au droit interne, ? la Convention et ? la jurisprudence de la Cour. L?article 5 de la loi ?nonce que, lorsqu?un tribunal constate la violation du droit ? l?ex?cution d?une d?cision de justice d?finitive dans un d?lai raisonnable ou du droit ? l?examen d?une affaire dans un d?lai raisonnable, il doit se prononcer sur l?octroi des d?dommagements au titre des pr?judices mat?riel et moral ainsi que sur le remboursement des frais et d?pens.
D?autres d?tails relativement aux dispositions de la loi no 87 sont r?sum?s dans l?affaire Balan c. la R?publique de Moldova ((d?c.), no 44746/08, ? 9, 24 janvier 2012).
EN DROIT
22. Invoquant l?article 6 ? 1 de la Convention ainsi que l?article 1 du Protocole no 1 ? la Convention, le requ?rant se plaint de la non-ex?cution de la d?cision d?finitive du 20 f?vrier 2008. Il se plaint en outre de l?absence d?un recours effectif au sens de l?article 13 de la Convention pour faire valoir ses droits garantis par l?article 6 ? 1 de la Convention et l?article 1 du Protocole no 1 ? la Convention. Ces dispositions dans leurs passages pertinents en l?esp?ce sont ainsi libell?es :
Article 6
? 1. Toute personne a droit ? ce que sa cause soit entendue (…) dans un d?lai raisonnable, par un tribunal (…), qui d?cidera (…) des contestations sur ses droits et obligations de caract?re civil (…) ?
Article 1 du Protocole no 1
? Toute personne physique ou morale a droit au respect de ses biens. Nul ne peut ?tre priv? de sa propri?t? que pour cause d?utilit? publique et dans les conditions pr?vues par la loi et les principes g?n?raux du droit international.
(…) ?
Article 13
? Toute personne dont les droits et libert?s reconnus dans la (…) Convention ont ?t? viol?s, a droit ? l?octroi d?un recours effectif devant une instance nationale, alors m?me que la violation aurait ?t? commise par des personnes agissant dans l?exercice de leurs fonctions officielles. ?
I. SUR LA RECEVABILIT?
23. Le Gouvernement argue que le requ?rant a perdu sa qualit? de victime. Il indique ? cet ?gard que les tribunaux nationaux ont reconnu l?existence d?une violation dans le chef de l?int?ress? et qu?ils lui ont octroy? un d?dommagement qu?il estime suffisant.
24. Le requ?rant r?torque que les juridictions internes n?ont pas explicitement reconnu la violation de l?article 6 de la Convention ? son ?gard et que le montant du d?dommagement moral accord? par celles-ci est largement inf?rieur ? celui que la Cour avait allou? dans des affaires similaires. Il avance ?galement qu?une partie de ses pr?tentions au titre du pr?judice mat?riel a ?t? rejet?e par les tribunaux nationaux et que la d?cision d?finitive de la Cour supr?me de justice du 20 f?vrier 2008 n?est toujours pas ex?cut?e. Par cons?quent, il estime ne pas avoir perdu sa qualit? de victime des violations all?gu?es.
25. La Cour rappelle qu?une d?cision ou une mesure favorable au requ?rant ne suffit pas en principe ? le priver de sa qualit? de ? victime ? aux fins de l?article 34 de la Convention sauf si les autorit?s nationales reconnaissent, explicitement ou en substance, puis r?parent la violation de la Convention (voir, parmi beaucoup d?autres, Kuri? et autres c. Slov?nie [GC], no 26828/06, ? 259, CEDH 2012 (extraits)). Elle r?affirme que la question de savoir si le requ?rant a obtenu pour le dommage qui lui a ?t? caus? une r?paration ? comparable ? la satisfaction ?quitable pr?vue ? l?article 41 de la Convention ? rev?t de l?importance (Cocchiarella c. Italie [GC], no 64886/01, ?? 70-72, CEDH 2006 V).
A. Constat de violation
26. Dans la pr?sente affaire, la Cour observe que les juridictions nationales ont reconnu la violation du droit du requ?rant ? l?ex?cution d?une d?cision d?finitive dans un d?lai raisonnable. Elle estime que ce constat ?quivaut ? une reconnaissance explicite des violations all?gu?es par le requ?rant.
B. Caract?ristiques du redressement
1. Principes g?n?raux
27. La Cour rappelle que, dans ce genre d?affaires, la possibilit? pour un requ?rant de se pr?tendre victime d?pendra du redressement que le recours interne lui aura fourni (voir, par exemple, Scordino c. Italie (no 1) [GC], no 36813/97, ? 182, CEDH 2006 V).
28. La Cour a d?j? eu l?occasion de pr?ciser dans l?arr?t Bourdov c. Russie (no 2) (no 33509/04, ? 99, CEDH 2009) les crit?res essentiels permettant de v?rifier l?effectivit? d?un recours indemnitaire en mati?re d?inex?cution des d?cisions de justice. Les passages de cet arr?t, pertinents en l?esp?ce, se lisent comme suit :
? 99. Les ?tats peuvent ?galement choisir de ne cr?er qu?un recours indemnitaire, sans que celui-ci puisse ?tre consid?r? comme manquant d?effectivit?. (…). [La Cour] est n?anmoins appel?e ? v?rifier si la mani?re dont le droit interne est interpr?t? et appliqu? entra?ne des cons?quences conformes aux principes de la Convention tels qu?interpr?t?s dans sa jurisprudence (Scordino, pr?cit?, ?? 187-191). Elle a fix? certains crit?res essentiels permettant de v?rifier l?effectivit? des recours indemnitaires en mati?re de dur?e excessive de proc?dures judiciaires. Ces crit?res, valables ?galement dans les affaires d?inex?cution (Wasserman, pr?cit?, ?? 49 et 51), sont les suivants :
? l?action en indemnisation doit ?tre tranch?e dans un d?lai raisonnable (Scordino, pr?cit?, ? 194) ;
? l?indemnit? doit ?tre promptement vers?e, en principe au plus tard six mois apr?s la date ? laquelle la d?cision octroyant la somme est devenue ex?cutoire (ibidem, ? 198) ;
? les r?gles proc?durales r?gissant l?action en indemnisation doivent ?tre conformes aux principes d??quit? tels que garantis par l?article 6 de la Convention (ibidem, ? 200) ;
? les r?gles en mati?re de frais de justice ne doivent pas faire peser un fardeau excessif sur les plaideurs dont l?action est fond?e (ibidem, ? 201) ;
? le montant des indemnit?s ne doit pas ?tre insuffisant par rapport aux sommes octroy?es par la Cour dans des affaires similaires (ibidem, ?? 202-206 et 213). ?
29. ? propos des indemnit?s accord?es, la Cour redit que le juge national est manifestement mieux plac? pour statuer sur l?existence et l?ampleur du dommage mat?riel all?gu? (Scordino, pr?cit?, ? 194, et Bourdov, pr?cit?, ? 100). Cependant, elle a, dans le contexte d?un recours indemnitaire contre l??tat, d?j? jug? que, lorsque les tribunaux nationaux rejettent sans fondement raisonnable les pr?tentions au titre de pr?judice mat?riel, cela peut ?tre incompatible avec sa jurisprudence en mati?re d?inex?cution des d?cisions de justice (Botezatu c. R?publique de Moldova, no 17899/08, ? 28, 14 avril 2015). Quant au dommage moral, elle rappelle qu?il existe une pr?somption solide, quoique r?fragable, selon laquelle la dur?e excessive dans l?ex?cution d?un jugement cause un pr?judice moral (Bourdov, pr?cit?, ? 100).
30. Lorsqu?un ?tat a fait un pas significatif en introduisant un recours indemnitaire, la Cour se doit de lui laisser une plus grande marge d?appr?ciation pour qu?il puisse organiser ce recours interne de fa?on coh?rente avec son propre syst?me juridique et ses traditions, en conformit? avec le niveau de vie du pays. Le juge national pourra notamment se r?f?rer plus facilement aux montants accord?s au niveau national pour d?autres types de dommages ? les dommages corporels, ceux concernant le d?c?s d?un proche ou ceux en mati?re de diffamation, par exemple ? et se fonder sur son intime conviction, m?me si cela aboutit ? l?octroi de sommes inf?rieures ? celles fix?es par la Cour dans des affaires similaires (Musci c. Italie [GC], no 64699/01, ? 81, CEDH 2006 V (extraits)).
31. La Cour rappelle enfin qu?elle a d?j? estim? que le recours indemnitaire introduit par la loi no 87 n?apparaissait pas comme ineffectif (Balan c. Moldova, d?cision pr?cit?e, ? 19). En m?me temps, elle a jug? qu?il n??tait pas opportun de se prononcer in abstracto sur la question de savoir si ce recours ?tait encore effectif dans l?hypoth?se o? l??tat n?ex?cutait pas de mani?re prolong?e une d?cision de justice en d?pit de sa condamnation, voire de ses condamnations r?p?t?es ? verser une r?paration en application de la loi no 87 (ibidem, ?? 20-21). En outre, elle a r?cemment dit au sujet d?un recours similaire disponible en droit russe qu?elle pourrait revoir sa position quant ? l?effectivit? du recours en cause en cas d?omission continue des autorit?s d?ex?cuter les d?cisions internes initiales pendant des p?riodes consid?rables, m?me apr?s le paiement d?une indemnit? en raison de la non-ex?cution (Shtolts et autres c. Russie (d?c.), nos 77056/14 et autres, ? 114, 30 janvier 2018).
2. Application au cas d?esp?ce
32. La Cour observe d?embl?e que le requ?rant ne formule de griefs ni quant au d?roulement de la proc?dure engag?e sur le fondement de la loi no 87, ni quant aux r?gles applicables ? cette proc?dure, ni quant au d?lai de paiement des indemnit?s allou?es par les tribunaux nationaux. Elle n?examinera donc pas ces crit?res pour appr?cier l?effectivit? du recours exerc? par le requ?rant.
33. En revanche, la Cour remarque que l?int?ress? conteste les montants allou?s. Pour ce qui est du dommage mat?riel, elle note que la Cour supr?me de justice a estim?, apr?s avoir examin? les ?l?ments qui lui avaient ?t? soumis, que le contrat de location sign? par le requ?rant avait une validit? de deux ans. Elle rel?ve que la Cour supr?me de justice a par cons?quent allou? ? l?int?ress? une indemnit? correspondant ? cette dur?e (paragraphe 17 ci dessus). La Cour juge que les ?l?ments dont elle dispose ne lui permettent pas de s??carter de ces constats, lesquels n?apparaissent donc pas comme manifestement d?raisonnables.
34. Quant au dommage moral, elle observe que le montant allou? au requ?rant ? ce titre ne repr?sente que 8% de ce qu?elle avait accord? dans des affaires moldaves similaires (voir, par exemple, Modranga et autres c. R?publique de Moldova (d?c.) [comit?], nos 33328/06 et 10 autres, ?? 11 et 18, 4 juin 2013). Cet ?l?ment ? lui seul aboutit ? un r?sultat manifestement d?raisonnable par rapport ? sa jurisprudence (comparer avec Giuseppe Mostacciuolo c. Italie (no 2) [GC], no 65102/01, ? 104, 29 mars 2006). La Cour se propose de revenir sur la question dans le cadre de l?article 41.
35. Surtout, la Cour constate que, nonobstant les deux proc?dures engag?es par le requ?rant en application des dispositions de la loi no 87 et malgr? l??coulement de plus de trois ans et demi apr?s la condamnation de l??tat ? verser des indemnit?s en raison de la non-ex?cution, la d?cision d?finitive du 20 f?vrier 2008 n?est toujours pas ex?cut?e par les autorit?s moldaves. Elle estime que cette nouvelle p?riode d?inex?cution de plus de trois ans et demi est consid?rable, car celle-ci est en soi largement suffisante pour constituer une seconde violation de la m?me proc?dure d?ex?cution (voir, par exemple, Cogut c. Moldova, no 31043/04, ? 32, 4 d?cembre 2007, et Burea et autres c. Moldova [comit?], nos 55349/07 et autres, ? 32, 13 d?cembre 2011). Compte tenu donc de l?omission persistante des autorit?s moldaves d?ex?cuter la d?cision initiale, la Cour estime que, en tout ?tat de cause, le recours indemnitaire exerc? par le requ?rant ne lui a pas offert un redressement ad?quat (comparer avec Gerasimov et autres c. Russie, nos 29920/05 et 10 autres, ? 152, 1er juillet 2014).
36. En conclusion, la Cour consid?re que le redressement s?est r?v?l? insuffisant et que, d?s lors, le requ?rant peut toujours se pr?tendre en l?esp?ce victime des violations all?gu?es.
37. Partant, l?exception du Gouvernement doit ?tre rejet?e.
C. Conclusion sur la recevabilit?
38. Constatant que la requ?te n?est pas manifestement mal fond?e au sens de l?article 35 ? 3 a) de la Convention et qu?elle ne se heurte par ailleurs ? aucun autre motif d?irrecevabilit?, la Cour la d?clare recevable.
II. SUR LE FOND
39. Le requ?rant soutient que la non-ex?cution prolong?e de la d?cision du 20 f?vrier 2008 rendue en sa faveur porte atteinte ? ses droits garantis par l?article 6 ? 1 de la Convention et par l?article 1 du Protocole no 1 ? la Convention. Il affirme en outre que l?action en r?paration mise en place par la loi no 87 n?a pas constitu? dans son affaire une voie de recours effective au sens de l?article 13 de la Convention pour d?noncer l?inex?cution en cause.
40. Le Gouvernement conteste ces th?ses.
A. P?riode ? consid?rer
41. La Cour rappelle qu?une personne qui a obtenu un jugement contre l??tat n?a normalement pas ? ouvrir une proc?dure distincte pour en obtenir l?ex?cution forc?e (Metaxas c. Gr?ce, no 8415/02, ? 19, 27 mai 2004). Elle consid?re que c?est au premier chef aux autorit?s de l??tat qu?il incombe de garantir l?ex?cution d?une d?cision de justice rendue contre celui-ci, et ce d?s la date ? laquelle cette d?cision devient obligatoire et ex?cutoire (Bourdov, pr?cit? ? 69, in fine).
42. En application de ces principes, la Cour observe qu?en l?esp?ce la p?riode ? prendre en consid?ration a commenc? le 20 f?vrier 2008, avec le prononc? de la d?cision d?finitive et ex?cutoire obligeant les autorit?s ? fournir au requ?rant un logement en location. Elle note aussi que la Cour supr?me de justice a ?valu? la dur?e d?inex?cution jusqu?? la date du 4 mars 2015. Cette p?riode avait alors d?j? dur? plus de sept ans.
43. ?tant donn? que la proc?dure d?ex?cution est encore pendante au niveau interne, la Cour souligne qu?un laps de temps de presque quatre ans n?a pas pu ?tre pris en consid?ration par les juridictions internes.
44. Elle observe ?galement que le requ?rant a encore la possibilit?, s?il souhaite se plaindre de la dur?e d?inex?cution post?rieure ? celle d?j? examin?e par la Cour supr?me de justice, d?introduire une nouvelle action selon la loi no 87 devant les tribunaux nationaux. Or, la Cour rappelle que cette dur?e, de presque quatre ans, est en soi largement suffisante pour constituer une seconde violation de la m?me proc?dure d?ex?cution (paragraphe 35 ci-dessus). ? ce sujet, elle rappelle avoir, pour ce qui est des recours en mati?re de dur?e de proc?dure et relativement ? des situations comparables ? celles du cas d?esp?ce, estim? qu?elle n??tait pas tenue d?examiner la proc?dure dans son ensemble mais pouvait se contenter de la dur?e ayant fait l?objet d?un examen par les juridictions internes (Musci c. Italie [GC], no 64699/01, ? 116, CEDH 2006 V (extraits), et voir, ? contrario, Cocchiarella, pr?cit?, ? 116).
45. Cependant, la Cour rappelle avoir estim? dans le cas pr?sent que, en tout ?tat de cause, le recours indemnitaire exerc? par le requ?rant n?avait pas ?t? en mesure de lui offrir un redressement ad?quat en raison de l?omission persistante des autorit?s d?ex?cuter la d?cision initiale (paragraphe 35 ci dessus). Dans ces conditions, elle juge qu?il serait injuste de demander ? l?int?ress? d?introduire un nouveau recours sur le fondement de la loi no 87. Partant, la Cour consid?re qu?elle peut prendre en consid?ration toute la proc?dure nationale d?ex?cution et pas seulement celle d?j? examin?e par la Cour supr?me de justice.
B. Caract?re raisonnable de la dur?e de la proc?dure d?ex?cution
46. La Cour note que, ? ce jour, la proc?dure d?ex?cution de la d?cision d?finitive ordonnant aux autorit?s d?attribuer un logement au requ?rant et ? sa famille a d?j? dur? environ onze ans. Elle rappelle qu?une autorit? ?tatique ne peut invoquer l?absence de fonds et de logements de substitution pour expliquer la non-ex?cution d?un jugement (voir, parmi beaucoup d?autres, Prodan c. Moldova, no 49806/99, ? 53, CEDH 2004 III (extraits), et Yuriy Nikolayevich Ivanov c. Ukraine, no 40450/04, ? 54, 15 octobre 2009).
47. La Cour rappelle ?galement sa position, exprim?e ? maintes reprises dans des affaires ayant trait au d?faut d?ex?cution, selon laquelle l?impossibilit?, pour un cr?ancier, de faire ex?cuter int?gralement, et dans un d?lai raisonnable, une d?cision rendue en sa faveur constitue une violation dans son chef du ? droit ? un tribunal ? consacr? par l?article 6 ? 1 de la Convention, ainsi que du droit ? la libre jouissance de ses biens garanti par l?article 1 du Protocole no 1 ? la Convention (voir, parmi beaucoup d?autres, Prodan, pr?cit?, ?? 56 et 62, et Yuriy Nikolayevich Ivanov, pr?cit?, ?? 56-57).
48. ? la lumi?re des circonstances de l?esp?ce, la Cour ne voit aucune raison de parvenir ? une conclusion diff?rente dans la pr?sente affaire. Partant, elle estime qu?il y a eu violation de l?article 6 ? 1 de la Convention et de l?article 1 du Protocole no 1 ? la Convention ? raison de l?omission des autorit?s d?ex?cuter, dans un d?lai raisonnable, la d?cision d?finitive rendue en faveur du requ?rant.
49. Pour les m?mes raisons qui l?ont amen? ? consid?rer que le recours exerc? par le requ?rant n?avait pas offert ? celui-ci un redressement suffisant (paragraphes 34-36 ci-dessus), la Cour estime qu?il y a eu ?galement violation de l?article 13 de la Convention combin? avec l?article 6 ? 1 de la Convention et avec l?article 1 du Protocole no 1.
III. SUR L?APPLICATION DE L?ARTICLE 41 DE LA CONVENTION
50. Aux termes de l?article 41 de la Convention,
? Si la Cour d?clare qu?il y a eu violation de la Convention ou de ses Protocoles, et si le droit interne de la Haute Partie contractante ne permet d?effacer qu?imparfaitement les cons?quences de cette violation, la Cour accorde ? la partie l?s?e, s?il y a lieu, une satisfaction ?quitable. ?
A. Dommage mat?riel
51. Le requ?rant r?clame 7 200 euros (EUR) pour pr?judice mat?riel. Cette somme correspond ? ses dires au montant des loyers qu?il aurait pay?s pour la location d?un logement alternatif durant la p?riode juin 2013 ? mai 2017. Il fournit copie du contrat de location du 1er juin 2011, fixant le montant du loyer ? 3 000 lei moldaves (MDL) (136 EUR selon le taux de change au moment o? la pr?tention a ?t? formul?e devant la Cour). Il pr?sente ?galement une copie du contrat additionnel du 1er juin 2014, ayant prolong? la dur?e du contrat initial jusqu?au 1er juin 2017.
52. Le Gouvernement conteste ces sommes.
53. La Cour rappelle avoir estim? que les conclusions de la Cour supr?me de justice relatives ? l?ampleur du dommage mat?riel n??taient pas d?raisonnables (paragraphe 33 ci-dessus). D?s lors, elle rejette la demande ? ce titre pour ce qui est de la p?riode prise en compte par la Cour supr?me de justice, ? savoir jusqu?au 4 mars 2015.
54. En revanche, elle juge qu?il y a lieu d?accueillir les pr?tentions du requ?rant qui se rapportent ? la p?riode post?rieure ? cette date. Elle lui alloue donc 3 400 EUR au titre du dommage mat?riel subi.
55. Enfin, la Cour rappelle sa position constante selon laquelle l?ex?cution de la d?cision interne demeure la forme la plus appropri?e de redressement pour ce qui est des violations de la Convention similaires ? celles constat?es dans la pr?sente affaire (Gerasimov et autres, pr?cit?, ? 198). Par cons?quent, elle juge que l??tat d?fendeur doit sans tarder assurer l?ex?cution, par des moyens appropri?s, de la d?cision initiale rendue en faveur du requ?rant.
B. Dommage moral
56. Le requ?rant demande ?galement 2 500 EUR pour pr?judice moral.
57. Le Gouvernement estime cette somme excessive.
58. La Cour rappelle qu?elle a d?j? fix? les crit?res applicables pour d?terminer les sommes allou?es pour dommage moral lorsqu?un recours indemnitaire en mati?re de dur?e excessive de proc?dures judiciaires s??tait r?v?l? insuffisant (voir, par exemple, Scordino, pr?cit?, ?? 268-271, et Cocchiarella, pr?cit?, ?? 139-142). Elle juge que ces crit?res doivent ?tre ?galement appliqu?s dans les affaires d?inex?cution (comparer avec Botezatu, pr?cit?, ?? 38-41). Les passages pertinents en l?esp?ce de l?arr?t Scordino sont ainsi libell?s :
?268. [La Cour] indique (…) que le montant qu?elle accordera au titre du dommage moral pourra ?tre inf?rieur ? celui qu?on peut d?gager de sa jurisprudence, lorsque la partie requ?rante a d?j? obtenu au niveau national un constat de violation et une indemnit? dans le cadre d?une voie de recours interne. Outre que l?existence d?une voie de recours sur le plan interne s?accorde pleinement avec le principe de subsidiarit? propre ? la Convention, cette voie est plus proche et accessible que le recours devant la Cour, est plus rapide et se d?roule dans la langue de la partie requ?rante; elle pr?sente donc des avantages qu?il convient de prendre en consid?ration.
269. La Cour estime toutefois que lorsqu?un requ?rant peut encore se pr?tendre ? victime ? apr?s avoir ?puis? cette voie de recours interne, il doit se voir accorder la diff?rence entre la somme qu?il a obtenue par la cour d?appel et une somme qui n?aurait pas ?t? consid?r?e comme manifestement d?raisonnable par rapport ? celle octroy?e par la Cour si elle avait ?t? allou?e par la cour d?appel et vers?e rapidement.
270. Il convient ?galement d?attribuer ? l?int?ress? une somme pour les phases de la proc?dure que la juridiction nationale n?aurait ? le cas ?ch?ant ? pas prises en compte dans la p?riode de r?f?rence, lorsque le requ?rant n?a plus la possibilit? de saisir une cour d?appel (…) ou lorsque la dur?e restante n??tait en soi pas suffisamment longue pour pouvoir ?tre consid?r?e comme constitutive d?une seconde violation dans le cadre de la m?me proc?dure.
271. Enfin, il y a lieu de condamner le Gouvernement ? verser une somme suppl?mentaire lorsque l?int?ress? a d? supporter l?attente du versement de l?indemnit? due par l??tat, en vue de compenser la frustration qui d?coule du retard dans l?obtention du paiement. ?
59. Dans le cas d?esp?ce, la Cour note que le requ?rant s?est vu octroyer 290 EUR par la Cour supr?me de justice (paragraphes 34 et 42-45 ci dessus). Pour la Cour, cette circonstance, en soi, aboutit ? un r?sultat manifestement d?raisonnable au regard des crit?res d?gag?s dans sa jurisprudence.
60. Statuant en ?quit?, la Cour consid?re raisonnable la somme globale de 2 500 EUR demand?e par le requ?rant pour dommage moral et la lui accorde.
C. Int?r?ts moratoires
61. La Cour juge appropri? de calquer le taux des int?r?ts moratoires sur le taux d?int?r?t de la facilit? de pr?t marginal de la Banque centrale europ?enne major? de trois points de pourcentage.
PAR CES MOTIFS, LA COUR, ? L?UNANIMIT?,
1. D?clare la requ?te recevable ;

2. Dit qu?il y a eu violation de l?article 6 ? 1 de la Convention ;

3. Dit qu?il y a eu violation de l?article 1 du Protocole no 1 ? la Convention ;

4. Dit qu?il y a eu violation de l?article 13 de la Convention combin? avec l?article 6 ? 1 de la Convention et l?article 1 du Protocole no 1 ? la Convention ;

5. Dit
a) que l??tat d?fendeur doit verser au requ?rant, dans les trois mois ? compter du jour o? l?arr?t sera devenu d?finitif conform?ment ? l?article 44 ? 2 de la Convention, les sommes suivantes, ? convertir dans la monnaie de l??tat d?fendeur au taux applicable ? la date du r?glement :
i. 3 400 EUR (trois mille quatre cents euros), plus tout montant pouvant ?tre d? ? titre d?imp?t, pour dommage mat?riel ;
ii. 2 500 EUR (deux mille cinq cents euros), plus tout montant pouvant ?tre d? ? titre d?imp?t, pour dommage moral ;
b) qu?? compter de l?expiration dudit d?lai et jusqu?au versement, ces montants seront ? majorer d?un int?r?t simple ? un taux ?gal ? celui de la facilit? de pr?t marginal de la Banque centrale europ?enne applicable pendant cette p?riode, augment? de trois points de pourcentage ;

6. Rejette la demande de satisfaction ?quitable pour le surplus.
Fait en fran?ais, puis communiqu? par ?crit le 12 f?vrier 2019, en application de l?article 77 ?? 2 et 3 du r?glement de la Cour.
Stanley Naismith Robert Spano
Greffier Pr?sident

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